Vai al contenuto

Avanzamento di livello


simone_pg

Messaggio consigliato


Spesso i poteri sono in sequenza, quindi il personaggio avrà semplicemente affinato o migliorato quella tecnica per essere più efficace.

Altrimenti semplicemente ha imparato una nuova tecnica più potente che rende obsoleta quella precedente (non l'ha veramente dimentica, anche se poi non usandolo col tempo succederà, ma semplicemente non la usa).

Link al commento
Condividi su altri siti

Comunque, più in generale I Dungeons & Dragons hanno meccaniche che possono non convincere particolarmente dal punto di vista dell'interpretazione (rispetto ad altri GdR).

La progressione a Livelli tramite Punti Esperienza, come gli stessi Punti Vita, non facilitano certo l'interpretazione se si tenta di ruolarli in modo approfondito, per cui la meccanica su cui tu sollevi l'attenzione non comporta penalità interpretative particolarmente notevoli rispetto a questo.

Oltretutto, mi pare non sia neppure una meccanica originata nella 4à ed., al limite generalizzata. Andando a memoria, mi pare che alcune Classi a "poteri conosciuti limitati" (come lo Stregone ad esempio, o forse proprio lo Stregone, ma vado a memoria e non ne sono del tutto sicuro) potessero sostituire alcuni dei loro Incantesimi durante la progressione.

Link al commento
Condividi su altri siti

Comunque, più in generale I Dungeons & Dragons hanno meccaniche che possono non convincere particolarmente dal punto di vista dell'interpretazione (rispetto ad altri GdR).

La progressione a Livelli tramite Punti Esperienza, come gli stessi Punti Vita, non facilitano certo l'interpretazione se si tenta di ruolarli in modo approfondito, per cui la meccanica su cui tu sollevi l'attenzione non comporta penalità interpretative particolarmente notevoli rispetto a questo.

Oltretutto, mi pare non sia neppure una meccanica originata nella 4à ed., al limite generalizzata. Andando a memoria, mi pare che alcune Classi a "poteri conosciuti limitati" (come lo Stregone ad esempio, o forse proprio lo Stregone, ma vado a memoria e non ne sono del tutto sicuro) potessero sostituire alcuni dei loro Incantesimi durante la progressione.

Hai colto in pieno il punto: lo stesso stregone in alcuni casi può perdere un vecchio incantesimo per ottenerne uno nuovo dello stesso livello. Un bel problema, un'assurdità bella e buona che in D&D 4 non è stata marginata ma addirittura espansa a tutte le classi. Cioè tutti quando passando di livello, improvvisamente si dimenticano come si fa qualcosa...

Cioè non è che le regole non sono neppure state rilette? Un'incoerenza del genere....se ne accorgerebbe subito persino un bambino.

Spesso i poteri sono in sequenza, quindi il personaggio avrà semplicemente affinato o migliorato quella tecnica per essere più efficace.

Non è assolutamente vero perchè si possono imparare poteri che non ha hanno nulla ma proprio NULLA in comune con quello precedente che va perso inspiegabilmente.

Altrimenti semplicemente ha imparato una nuova tecnica più potente che rende obsoleta quella precedente (non l'ha veramente dimentica, anche se poi non usandolo col tempo succederà, ma semplicemente non la usa).

Sarà anche obsoleto ma se voglio usarla anche solo per fare il figo perché non posso più all'improvviso?

Link al commento
Condividi su altri siti

Ammetto che, sapendo che lo Stregone aveva quella capacità, rimasi molto perplesso.

Ma se vogliamo vedere tutti i paradossi di D&D, non la finiamo più.

Più che "non abbiano riletto le regole", penso il ragionamento base sia stato (fra gli altri): E' un gioco, si partecipa ad esso consapevoli di ciò, ergo non è strettamente necessario fondarlo su meccaniche realistiche.

Quindi, D&D mi verrebbe da dire che è un Gdr., piuttosto che un GdR., nel senso che è strutturato volutamente per non avere dinamiche ancorate al realismo (temo che qualcuno vorrà linciarmi per questo, ma tant'è), se lo si gioca consapevoli di ciò ok, se però si pretende troppo realismo dalle sue meccaniche, beh... si sta guardando al gioco con un ottica che non gli è propria.

Ho letto di un master che assegna i PE solo a fine Campagna, perchè così i pg. hanno tempo di riposare ed allenarsi, evolvendosi in base a quanto hanno appreso. Quel master fa ciò mirando ad aumentare il realismo delle proprie sessioni (e tanto di cappello per questo), ma se leggi il manuale del DM del 3.5, c'è scritto (l'ho riletto giusto ieri sera, quindi son certo di non sbagliarmi), come indicazione che i PE vanno assegnati alla fine di ogni sessione, o all'inizio della successiva.

Come dire, sto girando in un grosso scantinato puzzolente e da disnfestare (leggi dungeon), e all'improvviso hop, nuove capacità, nuovi incantesimi (solo dopo aver dormito però, si sa che la notte porta consiglio...).

Link al commento
Condividi su altri siti

Ammetto che, sapendo che lo Stregone aveva quella capacità, rimasi molto perplesso.

Ma se vogliamo vedere tutti i paradossi di D&D, non la finiamo più.

Più che "non abbiano riletto le regole", penso il ragionamento base sia stato (fra gli altri): E' un gioco, si partecipa ad esso consapevoli di ciò, ergo non è strettamente necessario fondarlo su meccaniche realistiche.

Quindi, D&D mi verrebbe da dire che è un Gdr., piuttosto che un GdR., nel senso che è strutturato volutamente per non avere dinamiche ancorate al realismo (temo che qualcuno vorrà linciarmi per questo, ma tant'è), se lo si gioca consapevoli di ciò ok, se però si pretende troppo realismo dalle sue meccaniche, beh... si sta guardando al gioco con un ottica che non gli è propria.

Ho letto di un master che assegna i PE solo a fine Campagna, perchè così i pg. hanno tempo di riposare ed allenarsi, evolvendosi in base a quanto hanno appreso. Quel master fa ciò mirando ad aumentare il realismo delle proprie sessioni (e tanto di cappello per questo), ma se leggi il manuale del DM del 3.5, c'è scritto (l'ho riletto giusto ieri sera, quindi son certo di non sbagliarmi), come indicazione che i PE vanno assegnati alla fine di ogni sessione, o all'inizio della successiva.

Come dire, sto girando in un grosso scantinato puzzolente e da disnfestare (leggi dungeon), e all'improvviso hop, nuove capacità, nuovi incantesimi (solo dopo aver dormito però, si sa che la notte porta consiglio...).

In realtà io concordo con te: non aspettiamoci un eccessivo realismo (anche perchè un mago che va in giro a lanciare palle di fuoco ha poco di reale) però la mia osservazione è che anche in un mondo non reale ci sono cose che vanno giustificate. Apprendere nuovi poteri all'improvviso posso dire "ho avuto l'ispirazione", le numerose ore di studio hanno improvvisamente dato i loro frutti, ma un qualcosa che un secondo fa sapevo fare e adesso non so più fare...secondo me questo si poteva sul serio evitare ancora di più nell'ottica di una quarta edizione e quindi di un prodotto con anni ed anni di esperienza alle proprie spalle.

Poi è vero che è un qualcosa di fantastico e non reale, ma io dico di non cadere proprio sul ridicolo oltre che sul non reale!

Link al commento
Condividi su altri siti

Attenzione alla differenza fra reale e realistico.

Un mago non è reale, ma è realistico in un'ambientazione dove esiste la magia, diciamo che, partecipando ai giochi fantasy, si assume per valida l'interpretazione di qualcosa che nella realtà non esiste, quindi ciò non è un controsenso.

Cadere invece da un palazzo di dieci piani e sopravvivere senza al'ausilio della magia, e senza riportare perlomeno gravissimi danni permanenti (regole del danno da caduta) non è realistico.

Anche i PE non sono realistici come sistema di progressione, ma sono utili ai fini del gioco (è un discorso che mi è già capitato fare), poiché si prevede che i personaggi si evolvano in base alle loro esperienze, e specialmente alle esperienze di combattimento.

Nel Richiamo di Cthulhu i PE sono più adatti alle avventure investigative, in altri GdR sono dati per l'interpretazione e non esistono i Livelli, o essi garantiscono benefici che aumentano di poco la "capacità combattiva" (azz, quanto me la fa Dragonball sta frase :-p) dei personaggi.

Quanto al limitare l'assurdo, non so, ho saputo che in una delle riviste ufficiali sono stati schedati, come mostro, gli orsetti gommosi (si, proprio le caramelle), per cui direi che di roba strana in giro, anche nella 3.5 (e nella 3.0) cen'è già parecchia.

Comunque, più che sulle differenze fra 3.5/Pathfinder e 4à ed., ti consiglio di esplorare un pò le nuove (o forse non tanto nuove) uscite, ad esempio gli Iron Kingdoms che sono Steampunk, o la D20 Modern, che permette di giocare a D&D (praticamente regole della 3.5, alcune variazioni ma altissima convertibilità) in ambientazioni che vanno dal 1.500 in poi (intendendo fino al remoto futuro dell'esplorazione cosmica e degli imperi intergalattici), passando per il Cyberpunk, il Postapocalittico e quant'altro.

Focalizzarti troppo sul Fantasy "puro", in qualunque sua edizione, potrebbe anche stancarti prima o poi.

Ti posto un Topic dove ho compilato liste di materiale, le liste sono ancora molto disordinate, ma la cosa dipende anche dal fatto che reperirle in rete appare un'impresa titanica :banghead:

http://www.dragonslair.it/forum/threads/48319-d20-Modern-e-d20-Future?highlight=d20+modern+d20+future

Considera che non si tratta di sistemi di GdR molto differenti dalla 3.5, per cui ne capiresti facilmente le meccaniche

...spero di non essere andato troppo OT, ho scritto ragionando comunque sull'argomento principale e le questioni ad esso collegate

Link al commento
Condividi su altri siti

Oltretutto, mi pare non sia neppure una meccanica originata nella 4à ed., al limite generalizzata. Andando a memoria, mi pare che alcune Classi a "poteri conosciuti limitati" (come lo Stregone ad esempio, o forse proprio lo Stregone, ma vado a memoria e non ne sono del tutto sicuro) potessero sostituire alcuni dei loro Incantesimi durante la progressione.

più in generale in 3° c'era il riaddestramento nel manuale del giocatore 2

Cioè non è che le regole non sono neppure state rilette? Un'incoerenza del genere....se ne accorgerebbe subito persino un bambino.

il riaddestramento non è obbligatorio, se lo trovi incoerente perché lo fai?

Link al commento
Condividi su altri siti

Non è assolutamente vero perchè si possono imparare poteri che non ha hanno nulla ma proprio NULLA in comune con quello precedente che va perso inspiegabilmente.
Noterai che ho scritto spesso, non sempre...

E non è neanche obbligatorio, ma di solito per determinati tipi di personaggi conviene...

Sarà anche obsoleto ma se voglio usarla anche solo per fare il figo perché non posso più all'improvviso?
Perché è un tacito accordo tra i giocatori al tavolo... Le regole sono quelle e l'interpretazione, magari in maniera cinematica come consiglia la 4e di giocare, deve venire incontro ad esse.

Come detto di polemiche sul perché di meccaniche di gioco astratte ce ne sono a bizzeffe, e credo che se si voglia iniziare a farne si fa prima a cambiare gioco.

Link al commento
Condividi su altri siti

Parlando di altri giochi, mi hai fatto venire in mente il True20 che pur mantenendo un sistema di gioco basato sul D20 (che a sua volta è la base di D&D terza edizione e pathfinder) è ottimo e risolve definitivamente il problema dei PF: non è più un valore numerico ma bensì uno status che crea nuovi malus via via peggiorando fino a portare alla morte. Questo credo che batta di gran lunga sistemi come D&D (qualsiasi edizione9 e Pathfinder!

Ad esempio il danno da caduta da un piano di 20 metri porta inesorabilmente alla morte!

Attenzione alla differenza fra reale e realistico.

Un mago non è reale, ma è realistico in un'ambientazione dove esiste la magia, diciamo che, partecipando ai giochi fantasy, si assume per valida l'interpretazione di qualcosa che nella realtà non esiste, quindi ciò non è un controsenso.

Cadere invece da un palazzo di dieci piani e sopravvivere senza al'ausilio della magia, e senza riportare perlomeno gravissimi danni permanenti (regole del danno da caduta) non è realistico.

Anche i PE non sono realistici come sistema di progressione, ma sono utili ai fini del gioco (è un discorso che mi è già capitato fare), poiché si prevede che i personaggi si evolvano in base alle loro esperienze, e specialmente alle esperienze di combattimento.

Nel Richiamo di Cthulhu i PE sono più adatti alle avventure investigative, in altri GdR sono dati per l'interpretazione e non esistono i Livelli, o essi garantiscono benefici che aumentano di poco la "capacità combattiva" (azz, quanto me la fa Dragonball sta frase :-p) dei personaggi.

Quanto al limitare l'assurdo, non so, ho saputo che in una delle riviste ufficiali sono stati schedati, come mostro, gli orsetti gommosi (si, proprio le caramelle), per cui direi che di roba strana in giro, anche nella 3.5 (e nella 3.0) cen'è già parecchia.

Comunque, più che sulle differenze fra 3.5/Pathfinder e 4à ed., ti consiglio di esplorare un pò le nuove (o forse non tanto nuove) uscite, ad esempio gli Iron Kingdoms che sono Steampunk, o la D20 Modern, che permette di giocare a D&D (praticamente regole della 3.5, alcune variazioni ma altissima convertibilità) in ambientazioni che vanno dal 1.500 in poi (intendendo fino al remoto futuro dell'esplorazione cosmica e degli imperi intergalattici), passando per il Cyberpunk, il Postapocalittico e quant'altro.

Focalizzarti troppo sul Fantasy "puro", in qualunque sua edizione, potrebbe anche stancarti prima o poi.

Ti posto un Topic dove ho compilato liste di materiale, le liste sono ancora molto disordinate, ma la cosa dipende anche dal fatto che reperirle in rete appare un'impresa titanica :banghead:

http://www.dragonslair.it/forum/threads/48319-d20-Modern-e-d20-Future?highlight=d20+modern+d20+future

Considera che non si tratta di sistemi di GdR molto differenti dalla 3.5, per cui ne capiresti facilmente le meccaniche

...spero di non essere andato troppo OT, ho scritto ragionando comunque sull'argomento principale e le questioni ad esso collegate

Link al commento
Condividi su altri siti

il True20 che pur mantenendo un sistema di gioco basato sul D20 (che a sua volta è la base di D&D terza edizione e pathfinder)

ed è anche la base della 4°, giusto per completezza

è ottimo e risolve definitivamente il problema dei PF: non è più un valore numerico ma bensì uno status che crea nuovi malus via via peggiorando fino a portare alla morte.

si, come idea è interessante, poi c'è da vedere come è stata realizzata

Ad esempio il danno da caduta da un piano di 20 metri porta inesorabilmente alla morte!

questo non dipende dai PF ma dallo stile di gioco. Per esempio in 4° i danni da caduta sono aumentati ma questo vuol dire poco

Link al commento
Condividi su altri siti

D'accordo su tutto eccetto una cosa: True20 e D&D quarta edizione hanno ben poco in comune. Avranno anche un base comune ma poi la quarta si è evoluta in maniera talmente diversa che ormai sono due giochi distinti, non accumulabili in nessun modo. D&D quarta edizione ha dato un taglio netto al D20 system, è diventato un gioco indipendente.

Per farti degli esempi di confronto tra D&D quarta edizione e True20:

1) punti ferita gestiti in maniera completamente diversa (uno con un valore numerico, l'altro con degli status...quello finale è la morte);

2) Magia che non si basa su "incantesimi massimi al giorno" o "poteri a volontà / incontro / giornata" ma su affaticamento di chi lancia l'incantesimo;

3) Ricchezza che non si basa su "quante monete d'oro ho" ma su un valore (una sorta di caratteristica come la forza, l'intelligenza, ecc) che rappresenta la ricchezza del personaggio;

4) CA che si basa anche sull'abilità di combattimento (tiro per colpire base, BAB) e che varia se schivo, faccio una parata o altro;

5) Potrei citarne tanti altri ma mi fermo qui....

Le meccaniche di base sono quelle di D&D (fino alla terza) come i tiri salvezza, i tiri abilità eccetera ma poi lo sviluppo delle regole è completamente diverso. E' un gioco molto più realistico ed adatto anche ad un ambiente horror / urbano moderno oltre che al fantasy tanto è che si definisce un sistema di gioco astratto rispetto all'ambientazione.

Link al commento
Condividi su altri siti

In pratica non ci azzecca nulla neppure con qualsiasi edizione di D&D, o Pathfinder... -_-'

Perché il punto 1 non c'è in nessuna edizione di D&D;

Il punto 2 non c'è in alcuna edizione di D&D;

Il punto 3 non c'è in alcuna edizione di D&D;

Il punto 5 non è proprio un punto, ma il punto 4 c'è anche in D&D 4.

P.S. Non dire "fino alla terza" perché tu non hai la minima idea di cosa sia Advanced Dungeons & Dragons.

Link al commento
Condividi su altri siti

In pratica non ci azzecca nulla neppure con qualsiasi edizione di D&D, o Pathfinder... -_-'

Perché il punto 1 non c'è in nessuna edizione di D&D;

Il punto 2 non c'è in alcuna edizione di D&D;

Il punto 3 non c'è in alcuna edizione di D&D;

Il punto 5 non è proprio un punto, ma il punto 4 c'è anche in D&D 4.

P.S. Non dire "fino alla terza" perché tu non hai la minima idea di cosa sia Advanced Dungeons & Dragons.

Infatti, il True20 è completamente slegato così come D&D quarta edizione. A questo punto dovendo scegliere un sistema nato dal D20 ma che si è evoluto in maniera diversa ti dico che opto per True20 piuttosto che D&D quarta edizione in quanto ci sono delle idee originali e valide su come cambiare delle meccaniche base, di certo un gioco di maggiore spessore rispetto alla quarta edizione.

Ad esempio preferisco di molto un sistema che mi da accesso a tantissimi incantesimi e mi limita nel lancio nel senso che mi stanco piuttosto che avere dei poteri che al massimo mi consentono di conoscere nello stesso momento a farla grande 5 magie...

Link al commento
Condividi su altri siti

Comunque sia, appurato che il riaddestramento esiste anche in D&D 3.5, nel Manuale del Giocatore 2 (scusatemi, ma lo conosco pochissimo, ne hanno stampati veramente una valanga :suicide:), mi pare che la tua tesi iniziale (simone) venga a decadere.

Mi riferisco allo stravolgimento consistente nella possibilità di modificare le proprie capacità, che a questo punto (anche se introdotto successivamente) esiste anche nella 3.5, ma forse non in Pathfinder, non saprei dire perchè quello proprio non l'ho considerato dato che ho già talmente tanto materiale della 3.5, e se devo investire in altri manuali, preferisco prendere qualcosa di differente come genere

Notina a margine: credo che D20 Modern usi il True D20 System di cui hai parlato, o una via di mezzo (i PF ci sono ancora)

Link al commento
Condividi su altri siti

No, in PF non c'è. Il riaddestramento a volte può essere giustificato dicendo che c'è stato un upgrade del potere (raro), oppure dicendo che il vecchio potere è stato dimenticato per inutilizzo (più o meno raro), oppure dicendo che c'è stato un cambiamento all'origine della fonte (per es: chiedo alla divinità un potere diverso da quello che gli ho chiesto finora. Per certe classi è usuale, per altre no) e forse in altri modi. Trovo però interessante valutare le _conseguenze_ di tale regola, perché non è che l'hanno messa per via di una "mancata rilettura delle regole" ma per raggiungere uno scopo ben preciso: permettere di dare meno peso alla build e costruire il PG livello per livello invece che tutto insieme. Inoltre serve per permettere al giocatore di correggere varie scelte errate e farsi un PG più di suo gradimento. Per contro in certi casi può dare problemi di realismo... ma se la decisione spetta al giocatore (nessuno obbliga a riaddestrarti) sarà lui (e il DM) a valutare cosa sia meglio fare, quindi non vedo il problema.

Link al commento
Condividi su altri siti

Per me non era sto gran problema neanche prima, se poi stavi rispondendo a simone, sarà lui a replicare altrimenti.

Comunque, ho trovato interessante il tuo approfondimento.

??? Con "No, in PF non c'è" intendi nella True 20, vero? Perchè in Modern i PF ci sono, le Classi hanno il Dado Vita come al solito; PS: a questo rispondimi in messaggio privato che sennò andiamo OT.

Link al commento
Condividi su altri siti

Noterai che ho scritto spesso, non sempre...

E non è neanche obbligatorio, ma di solito per determinati tipi di personaggi conviene...

Perché è un tacito accordo tra i giocatori al tavolo... Le regole sono quelle e l'interpretazione, magari in maniera cinematica come consiglia la 4e di giocare, deve venire incontro ad esse.

Come detto di polemiche sul perché di meccaniche di gioco astratte ce ne sono a bizzeffe, e credo che se si voglia iniziare a farne si fa prima a cambiare gioco.

Si sta facendo, per me, confusione. Il riaddestramento è stato introdotto in "Arcani rivelati" e nel PHB2 della 3.5 . In quarta,per ovviare al fatto che gli incantatori ad alti livelli avevano 3mila incantesimi tra cui scegliere ed effettivamente ben pochi quelli di livello basso che erano utili hanno deciso(da come la vedo io) di ottimizzare il tutto facendo si che un PG(ma anche un mostro) arrivasse ad avere al massimo 4 poteri a incontro e 4 giornalieri per snellire il combattimento ad alti livelli secondo me. Questo non è riaddestramento, se uno crede può anche tenersi i poteri di 1° livello fino alla fine, nessuno obbliga a cambiare i poteri. A parte che a meno di fare PG molto strani la gran parte dei poteri "migliori" da prendere sono appunto le "evoluzioni" dei poteri a livelli bassi, quindi almeno una rilettura ai manuali in uscita gliel'hanno data.

Detto questo io vi faccio una domanda, visto che si parla di realismo, voi vi ricordate i libri che leggevate alle elementari per filo e per segno? chessò un libro cuore di De Amicis ve lo ricordate ancora o magari vi ricordate meglio un libro che avete letto (usato) nell'ultimo mese? I ginnasti che fanno sport tipo tuffi o similari in cui devi eseguire delle manovre specifiche devono allenarsi per mesi su una singola combinazione di esercizi, secondo voi se gliene date un'altra la fanno bene uguale?

Quindi secondo voi è totalmente irrealistico che io, in mezzo alla battaglia con un essere alto 4 metri abbondanti, mi affido alla manovra che conosco meglio perchè la uso tutti i giorni o quasi? Oppure per voi è logico sforzarsi di ricordare come si usa una manovra (meno efficace peraltro) mentre sto schivando una mazza larga come una HEB da 400 mulinata da un energumeno in uno scantinato buio?

Parlando personalmente io un limite in serie di Taylor adesso, da laureato, non lo saprei fare, ma all'epoca quando diedi analisi 1 se non lo facevo in poco tempo l'esame non lo passavo, e potrei fare esempi di latino e quant'altro...

Link al commento
Condividi su altri siti

Si sta facendo, per me, confusione. Il riaddestramento è stato introdotto in "Arcani rivelati" e nel PHB2 della 3.5 . In quarta,per ovviare al fatto che gli incantatori ad alti livelli avevano 3mila incantesimi tra cui scegliere ed effettivamente ben pochi quelli di livello basso che erano utili hanno deciso(da come la vedo io) di ottimizzare il tutto facendo si che un PG(ma anche un mostro) arrivasse ad avere al massimo 4 poteri a incontro e 4 giornalieri per snellire il combattimento ad alti livelli secondo me. Questo non è riaddestramento, se uno crede può anche tenersi i poteri di 1° livello fino alla fine, nessuno obbliga a cambiare i poteri. A parte che a meno di fare PG molto strani la gran parte dei poteri "migliori" da prendere sono appunto le "evoluzioni" dei poteri a livelli bassi, quindi almeno una rilettura ai manuali in uscita gliel'hanno data.

Non sono d'accordo. Io vedo la cosa in maniera completamente diversa. Sicuramente il riaddestramento a livello pratico di gioco inteso come regole è molto buono. Quello che io critico è che un personaggio perde (chiaramente se vuole, non è obbligato, però può farlo) all'improvviso la capacità di fare qualcosa che sapeva fare cinque minuti prima. Poi possiamo discutere fino a quando volete sul fatto che questo a livello di regole migliora il gioco ma di certo mi mette di fronte ad una situazione ridicola (a dir poco) dal lato interpretativo. Questa è la mia critica.

Situazione ridicola che limitatamente a qualche classe e qualche manuale era stata introdotta nella 3.5 e poi applicata stupidamente a tutte le classi nella quarta edizione. Per fortuna gli autori di Pathfinder hanno ben pensato a non introdurre questa ridicolaggine nel loro gioco.

E poi scusate a me andava più che bene avere tantissimi incantesimi tra cui scegliere ad alto livello. Dov'è il problema? Erano incantesimi molto diversi e ti consentivano di specializzarti in un certo tipo di magia piuttosto che in un'altra. Dillo a quelle che si facevano i maghi in powerplayer di avere solo 3 4 o 5 poteri tra cui scegliere...

Detto questo io vi faccio una domanda, visto che si parla di realismo, voi vi ricordate i libri che leggevate alle elementari per filo e per segno? chessò un libro cuore di De Amicis ve lo ricordate ancora o magari vi ricordate meglio un libro che avete letto (usato) nell'ultimo mese? I ginnasti che fanno sport tipo tuffi o similari in cui devi eseguire delle manovre specifiche devono allenarsi per mesi su una singola combinazione di esercizi, secondo voi se gliene date un'altra la fanno bene uguale?

Quindi secondo voi è totalmente irrealistico che io, in mezzo alla battaglia con un essere alto 4 metri abbondanti, mi affido alla manovra che conosco meglio perchè la uso tutti i giorni o quasi? Oppure per voi è logico sforzarsi di ricordare come si usa una manovra (meno efficace peraltro) mentre sto schivando una mazza larga come una HEB da 400 mulinata da un energumeno in uno scantinato buio?

Parlando personalmente io un limite in serie di Taylor adesso, da laureato, non lo saprei fare, ma all'epoca quando diedi analisi 1 se non lo facevo in poco tempo l'esame non lo passavo, e potrei fare esempi di latino e quant'altro...

Anche qua non sono d'accordo perchè stiamo intortando il discorso. E' chiaro che di fronte ad un mostro alto, brutto e cattivo non vado a cercare di ricordarmi una mossa che avevo imparato vent'anni prima e magari neppure efficace perchè adesso ne conosce di più potenti. Ed è anche chiaro che nel giro di un lungo periodo mi dimentico le mosse che non uso più. Il fatto è che nella quarta edizione le mosse non le dimentico in un lungo periodo ma nel giro di un attimo (quando passo di livello): è questo che critico. Se il riapprendimento fosse progressivo e garduale non discuterei ma non è così visto che all'improvviso non so più fare una certa cosa...

E poi OK che di fronte ad un mostro cattivo uso la mossa più potente e riccorrente (e non quelle vecchie) però per esempio se foglio fare un falò non vado a lanciare una palla fuoco rischiando di far saltare in aria tutto il bosco solo perchè la magia che mi fa una piccola fiammella è troppo vecchia e non potente!!!

[attenzione=]simone ti ricordo che i doppi post sono vietati, questa volta li ho uniti io ma ti consiglio di ricordartene la prossima.

Crisc[/attenzione]

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...