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La necromanzia,per forza qualcosa di malvagio?


Pelle_92_

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Il quesito che vorrei porvi è semplice (bhe mica tanto XD) e in parole spicce è questo..........la necromanzia è considerata sempre e comunque un atto diabolico che priva i corpi delle proprie anime oppure può esser visto come un mezzo "alternativo" per combattere mali superiori?

Inoltre tutti gli dei del bene aborrano questa forma di magia?

grazie delle risposte.

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hem... da cosa deduci ciò? gli incantesimi malvagi sono quelli con il descrittore [male] e sono quelli che non sono tollerati dei del bene, semmai

wee jaz è un dio L/M eppure ha dominio sulla morte e fra i suoi adoratori si annoverano anche i necromanti

per cui le scuole di magia non hanno moralità, le combinazioni potrebbero essere infinite

edit: errore ortografico per allineamento... intendevo dire L/N ...

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Personalmente, se io paladino dovessi avere nel gruppo un incantatore che rianima morti, nonostante il suo allineamento non malvagio avrei dei problemi a starci in gruppo, quantomeno fintanto che si servirà di creature malvagie per i suoi scopi. Quindi potrebbe non picchiare te, ma i nonmorti che evochi sì :D

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Wee Jas è una dea, ed è legale neutrale.

5266189.jpg?175

ops... sul sesso non discuto... sull'allineamento ho proprio fatto un errore ortografico, infatti volevo dimostrare che non era puramente malvagio il dominio sulla morte/non morte

Quindi io posso tranquillamente animare un caduto senza che il paladino nella mia compagnia mi picchi a sangue?

quello è un uso della necromanzia che può non essere condiviso dal paladino, non dovresti chiederlo a noi, ma al tuo amico, se il suo paladino vede in quelle azioni un abominio della vita, può avere ragione, ma è una questione di RPG, non di regole...

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Quindi io posso tranquillamente animare un caduto senza che il paladino nella mia compagnia mi picchi a sangue?

La palla di fuoco ha descrittore male? no

Se la lanci su civili è una azione malvagia? direi di si

Conclusione, le magie con il descrittore "Male" sono malvagie di base, il resto dipende da come lo usi.

Per rispondere alla domanda principale la necromanzia è una scuola come un altra, ammaliamento si basa sulla manipolazione di menti/carattere, divinazione su previsione,ecc, abiurazione su dissoluzione e protezione da magie... fino ad arrivare alla necromanzia sulla manipolazione del corpo.

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quello è un uso della necromanzia che può non essere condiviso dal paladino, non dovresti chiederlo a noi, ma al tuo amico, se il suo paladino vede in quelle azioni un abominio della vita, può avere ragione, ma è una questione di RPG, non di regole...

Animare morti ha il descrittore [Male] quindi è una questione regolistica.

Detto questo, pur utilizzandoli, per me i descrittori di allineamento degli incantesimi sono delle boiate: gli incantesimi sono strumenti, buono o cattivo lo è chi li utilizza, non loro.

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Detto questo, pur utilizzandoli, per me i descrittori di allineamento degli incantesimi sono delle boiate: gli incantesimi sono strumenti, buono o cattivo lo è chi li utilizza, non loro.

Infatti. Se uno volesse usare Animare morti per degli obiettivi non malvagi, ma semplicemente perché in una determinata situazione quello è lo strumento migliore o, ancor peggio, necessario, per sconfiggere un male superiore?

E il paladino che si trova nel gruppo lo accetterebbe. Più che di regole, è una questione di interpretazione.

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Come indicazione generale, no la necromanzia non è per forza malvagia. Anche perché racchiude incantesimi anche come distruggere non morti, che è un incantesimo mi pare, volendo quasi "buono". Eccezion fatta ovviamente per gli incantesimi come animare i morti che hanno il descrittore [male].

L'unica altra coniderazione è di natura puramente ruolistica. Un elfo potrebbe considerare la necromanzia corrotta e malvagia per principio, mentre un sacerdote di una divinità della morte (alla Kelemvor) potrebbe considerare blasfemi anche incantesimi come parlare coi morti, dato che disturbano il riposo delle anime, e tenere in considerazione solo quelli che distruggono i non morti in quanto offessa alla propria divinità.

Infatti. Se uno volesse usare Animare morti per degli obiettivi non malvagi, ma semplicemente perché in una determinata situazione quello è lo strumento migliore o, ancor peggio, necessario, per sconfiggere un male superiore?

E il paladino che si trova nel gruppo lo accetterebbe. Più che di regole, è una questione di interpretazione.

Io non ne sarei troppo sicuro. Fossi un paladino non lo permetterei a prescindere, sostenendo che ci sarebbero senz'altro delle alternative a dissacrare un corpo.

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Per quanto ne so l'animare i morti è un atto malvagio ed un paladino non dovrebbe tollerare; il fatto è che ogni volta che tu animi qualcosa non fai altro che concentrare nel piano materiale dell'energia derivante dal piano negativo, per questo ciò è considerato male.

Oltretutto usare magie con descrittore male comporta il cambio di allineamento per un personaggio non malvagio da quello che so.

Tratto dal Book of Vile Darkness

"ANIMATING THE DEAD OR

CREATING UNDEAD

Unliving corpses—corrupt mockeries of life and purity—

are inherently evil. Creating them is one of the most

heinous crimes against the world that a character can

commit. Even if they are commanded to do something

good, undead invariably bring negative energy into the

world, which makes it a darker and more evil place.

Many communities keep their graveyards behind high

walls or even post guards to keep grave robbers out. Graverobbing

is often a lucrative practice, since necromancers pay

good coin for raw materials. Of course, battlefields are also

popular places for grave-robbers—or for necromancers

themselves—to seek corpses.

CASTING EVIL SPELLS

Evil spells may create undead, inflict undue suffering, harm

another’s soul, or produce any of a slew of similar effects.

Sometimes, a nonevil spellcaster can get away with casting

a few evil spells, as long as he or she does not do so for an

evil purpose. But the path of evil magic leads quickly to corruption

and destruction. Spells with corruption costs (see

Corrupt Magic in Chapter 6) are so evil that they take a

physical and spiritual toll on the caster."

[ot]

Infine una cosa che invece mi chiedevo era:

- un paladino legale buono fin dove si può spingere per combattere il male senza rompere i suoi voti? Una volta sconfitto in un combattimento un nemico, procederà ad ucciderlo o lo catturerà? Ucciderlo può essere considerato un atto buono poichè volto all'eliminazione del male dal mondo?

- un paladino viaggerà con un gruppo sapendo che un personaggio in esso sia malvagio? Egli non dovrebbe essere l'anatema dei malvagi in ogni forma? Quale dovrebbe essere la sua reazione?

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Per come la vedo io:

- animare i morti è una azione malvagia. Quindi un personaggio buono non dovrebbe farla o tollerarla. Figuriamoci un paladino.

- Bisogna però parlare di quale sia il male maggiore. Per esempio se un chierico del gruppo usa animare i morti per difendere un compagno di ventura o dei poveri innocenti e lo fa perchè è l'unico incantesimo utile che poteva usare (o magari l'ultimo utile che gli è rimasto), allora un paladino potrebbe tollerare l'atto malvagio.

- In ogni caso è impensabile riferirsi ad un ipotetico paladino che va all'avventura con scheletri o altri non morti che gli ronzano attorno

Riguardo al comportamento del paladino, dipende da diversi fattori:

- La divinità che il paldino venera: per alcuni paladini la redenzione è un valore importante quindi cercheranno se possibile di spargere meno sangue possibile; per altri paladini l'unico modo di combattere il male è sterminarlo il prima possibile

- dipende poi da che tipo di missione sta facendo un paladino: se la missione è cattura una creatura, anche se malvagia, un paladino se può cercherà di catturarla viva.

- dipende molto anche da come lo si vuole interpretare un paladino: purtroppo se interpretato alla lettera è un personaggio molto bello da giocare ma molto difficile da tollerare dagli altri giocatori. Perchè se usato alla lettera un paladino diventa incompatibile con molti tipi di personaggi (non per forza malvagi)

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- un paladino legale buono fin dove si può spingere per combattere il male senza rompere i suoi voti? Una volta sconfitto in un combattimento un nemico, procederà ad ucciderlo o lo catturerà? Ucciderlo può essere considerato un atto buono poichè volto all'eliminazione del male dal mondo?

Impossibile rispondere, dipende da troppi fattori, come la situazione, il tipo di paladino, la divinità ecc...

- un paladino viaggerà con un gruppo sapendo che un personaggio in esso sia malvagio? Egli non dovrebbe essere l'anatema dei malvagi in ogni forma? Quale dovrebbe essere la sua reazione?

Da regole non può, è scritto nel codice del paladino che non può associarsi ai malvagi.

Per come la vedo io:

- Bisogna però parlare di quale sia il male maggiore. Per esempio se un chierico del gruppo usa animare i morti per difendere un compagno di ventura o dei poveri innocenti e lo fa perchè è l'unico incantesimo utile che poteva usare (o magari l'ultimo utile che gli è rimasto), allora un paladino potrebbe tollerare l'atto malvagio.

Questa scusa è ridicola. Il chierico non dovrebbe prepararsi l'incantesimo a prescindere, e il paladino potrebbe lamentarsi anche solo per quello, oltre che per l'atto in sé.

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- Bisogna però parlare di quale sia il male maggiore. Per esempio se un chierico del gruppo usa animare i morti per difendere un compagno di ventura o dei poveri innocenti e lo fa perchè è l'unico incantesimo utile che poteva usare (o magari l'ultimo utile che gli è rimasto), allora un paladino potrebbe tollerare l'atto malvagio.

Secondo me di base un chierico neutrale o buono non chiederà alla sua divinità la possibilità di poter incantare "animare i morti" già di partenza quindi non lo avrà neanche nella lista d'incantesimi disponibili

[edit]

nuuuuuuuuuuuuuuuu mi hai rubato la risposta :|

I voti del paladino variano da divinità a divinità? O sono di base uguali per tutti i paladini legali buoni?

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Ma infatti non era pensato in riferimento ad un chierico buono. Diciamo che se un paladino per forza di cose si trova in una situazione in cui qualcuno lancia animare i morti per compiere una azione buona e questo qualcuno lo fa perchè è l'unico modo che ha per agire (le motivazioni potrebbero essere diverse) a quel punto un paladino potrebbe accettare l'atto malvagio perchè finalizzato a compiere una buona azione di importante valore.

Daltronde è una cosa che deriva direttamente dalla scatola blu del BECMI :) Lì si diceva che un chierico legale (e quindi buono) poteva usare l'incantesimo animare i morti solo se in pericolo di morte o per compiere una buona e importante azione. Poi (sempre da regole) spettava al DM stabilire eventuali reazioni negative da parte della sua divinità.

Direi che questo principio è ancora valido. Nel senso, conta l'azione se malvagia o no ma conta anche la motivazione per cui la si fa

Il punto qui non è valutare l'azione di chi lancia l'incantesimo animare i morti. E' stabilire quale sarebbe la reazione di un paladino ;)

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I voti del paladino variano da divinità a divinità? O sono di base uguali per tutti i paladini legali buoni?

In breve per non andare troppo OT. Un paladino di una divinità LN come St. Cutberth punirebbe senza pietà i malvagi e/o i caotici. Un paladino di heironeus potrebbe concedere salva la vita ad un malvagio, magari per redimerlo o processarlo.

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Io non ne sarei troppo sicuro. Fossi un paladino non lo permetterei a prescindere, sostenendo che ci sarebbero senz'altro delle alternative a dissacrare un corpo.

E se quella fosse l'unica possibilità? E se grazie a quell'atto si potesse sconfiggere il cattivone più cattivo?

Qui però ci stiamo spostando su come interpretare un paladino, mentre la domanda iniziale era se la necromanzia sia per forza malvagia.

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Beh anche io concordo che la necromanzia non è per forza malvagia.

Nella terza edizione è facile definire cosa è un incantesimo malvagio e cosa non lo è: come giustamente è stato detto è malvagio un incantesimo che ha la descrizione [male]. Direi che non ci sono dubbi su questo.

Poi giustamente è stato detto che un altra cosa è l'utilizzo che viene fatto di un incantesimo. Una azione malvagia compiuta tramite un incantesimo non malvagio non altera la natura dell'incantesimo che resta un incantesimo non malvagio. Come dire, anche pugnalare un povero innocente è una azione malvagia e non per questo il pugnale è un oggetto malvagio :)

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Quindi io posso tranquillamente animare un caduto senza che il paladino nella mia compagnia mi picchi a sangue?

Dipende dal perchè lo fai. Quello su cui si sta disquisendo è se a certe condizioni molto particolari e molto rare, un paladino potrebbe tollerare l'utilizzo di animare i morti.

Altrimenti non c'è dubbio: nessun paladino tollera che venga utilizzato un animare i morti giusto perchè possono essere utili come gregari.

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