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La battuta più brutta


shalafi

Messaggio consigliato

...in ogni caso...perchè bisogna lasciare gli oggetti importanti vicino a Tordek Ascia d'Acciaio?

Così sono sempre a portata di nano!

oddio sto ancora ridendo.. XD

Oddio, anchio!! XD Pessima ma ottima!

Comunque:

1)

- Rino, c'è Ronte?

- No, però c'è Rotto!

2)

Papà, che pesci sono quelli?

-Squali...

-Squelli!

Pessime, soprattuttissimo la prima U_U

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  • Risposte 805
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  • Ultima risposta

Ok, questa è talmente brutta che mi stavo quasi vergognando di scriverla ma ho preso il coraggio a due mani ed ho deciso di rendervi partecipi della mia ignominia (la metto sotto spoiler così dovete veramente essere sicuri di volerla leggere):

Spoiler:  
Siete davvero sicuri?

Spoiler:  
Ok, l'avete voluto voi:

Spoiler:  
Ho finalmente capito perché non si trova più il mostro di Lockness, ricostruendo sono arrivato alla conclusione che prima si chiamasse Lockless proprio per questo e col tempo hanno mascherato tutto.

Spoiler:  
Quindi la colpa è dell'inserviente delle pulizie che l'ha fato scappare. Come nei migliori gialli: è stato il maggiordomo.
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E se non l'hai capita tu vuol dire che era davvero brutta. Posso ritenermi in corsa per il titolo :D

La spiegazione sotto spoiler:

Spoiler:  
Pensaci attentamente, hai ancora la possibilità di vivere una vita normale...

Spoiler:  
Lock = Blocco -> Chiusura -> Lucchetto

Less = Minore -> Mancante

Manca il Lucchetto -> Hanno lasciato aperto e Nessie è scappata

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Ok, questa è talmente brutta che mi stavo quasi vergognando di scriverla ma ho preso il coraggio a due mani ed ho deciso di rendervi partecipi della mia ignominia (la metto sotto spoiler così dovete veramente essere sicuri di volerla leggere)

Questa faceva del male fisico. Complimenti :D

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che depressione...sembra di vivere nei paesi bassi...

in ogni caso rimedio con una sentita oggi:

come si chiama il mago più drogato?

Spoiler:  
Ganjalf!

Questa ti è venuta in mente dopo che ti ho raccontato del dottore che al posto delle medicine ti rifila intrugli fatti in casa, di la verità!

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  • Supermoderatore

Ormai quello del giovedi è il dungeon del Tempio dell'Orrida Battuta Elementare :D

Tra la coppia di vegetali Testa di Rapax e Rododeld, Lord Rhaegis...seno, il lago nella pianura con problemi psicologici e tante altre freddure che procurano dolore fisico stiamo raggiungendo nuovi abissi di pessimo :-p

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  • 2 settimane dopo...

Cartesio al ristorante.

Dopo più portate abbondanti, il cameriere si avvicina e gli chiede: "Gradisce il dolce?"

E Cartesio: "Non penso!"

E smette di esistere.

Hegel prende un gelato.

"Che gusto vuole?"

"Panna! No, cioccolato! Va beh, stracciatella"

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la sapevo diversa:

-signor cartesio, crede che pioverà domani?

-non penso.

e smette di esistere.

e francamente mi aveva fatto rotolare dalle risate!

poi dico la mia.

Spoiler:  
la mia. l'ho detto bene?

ne dico un'altra:

Ma le prostitute possono dormire solo in un letto a baldracchino?

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la sapevo diversa:

-signor cartesio, crede che pioverà domani?

-non penso.

e smette di esistere.

post-6687-14347051376644_thumb.jpg

questo mi ha ricordato dei filosofi e degli scrittori in gelateria:

Spoiler:  
Kierkegaard entra dal gelataio.

Commesso: “Buongiorno. Desidera?”

Kierkegaard: “Vorrei un gelato. Alla fragola. No, aspetti. Al limone. No, scusi, menta. Oddio, c’è anche la stracciatella… Allora, no facciamo che fragola andava bene. Cono. No, scusi, coppetta. No cono. Al limone. Senta, decida lei. No, scusi, decido io. No, decida lei. (Comincia ad ansimare in preda ad una crisi di panico). Allora, facciamo limone e fragola. No, meglio menta e fragola. Nella coppetta. Decida lei. No, decido io. No, decida lei. Senta, facciamo così: lasciamo decidere a Dio.”

Dio: tace.

Kierkegaard “A posto così.” Ed esce fischiettando, contento, senza gelato.

Platone entra dal gelataio.

Commesso: “Buongiorno, desidera?”

Platone: “Una coppetta da due euro, cioccolato, amarena e menta.”

Il commesso lo serve. Platone mangia, sbuffando di quando in quando.

Commesso: “C’è qualcosa che non va?”

Platone: “Guardi… Non vorrei offenderla… Questo gelato non è male… Però, come quelli che mangiavo nell’iperuranio… Vabbè, fa lo stesso.”

Lascia il gelato a metà e se ne va, triste e deluso.

Nietzsche entra dal gelataio.

Nietzsche entra dal gelataio.

Nietzsche entra dal gelataio.

Ad libitum.

Sant’Agostino entra dal gelataio.

Commesso: “Buongiorno. Desidera?”

Sant’Agostino: “Dunque, vorrei una vaschetta di gelato da un chilo, grazie. Solo cioccolato.”

Il commesso lo serve. Sant’Agostino si siede e comincia a mangiare avidamente. Finita la vaschetta, si getta in terra, in preda a crampi allo stomaco e fitte alla testa.

Sant’Agostino: “Oddio! Oddio, come mi pento di aver mangiato tutto quel gelato!”

Improvvisamente i dolori cessano. Sant’Agostino ringrazia ed esce.

Schopenauer entra dal gelataio.

Commesso: “Buongiorno. Desidera?”

Schopenauer: “No.”

Esce.

Socrate entra dal gelataio.

Commesso: “Buongiorno. Desidera?”

Socrate: “Un frappè alla banana.”

Il commesso lo serve. Socrate si siede. Improvvisamente entra una torma di persone che gli si siede attorno mentre sta bevendo. Uno comincia a tastargli le gambe.

Commesso: “C’è qualcosa che non va?”

Socrate: “Piacerebbe saperlo anche a me. Va avanti da un po’, ‘sta storia. Comincia ad essere fastidioso.” Si alza e se ne va, con la folla a seguirlo.

Zenone entra dal gelataio.

Commesso: “Buongiorno. Desidera?”

Zenone: “Mah, guardi, avevo un appuntamento con Achille qui davanti, due ore fa. L’ha mica visto?”

Plotino e Pitagora entrano dal gelataio.

Commesso: “Buongiorno. Desiderano?”

Entrambi, in coro: “Una vaschetta da un chilo di gelato. Per una festa.”

Commesso: “Quanti gusti vi metto?”

Plotino: “Uno”. Pitagora: “Dieci”

I due si fissano per un istante, e poi litigano uscendo dalla gelateria.

Hegel entra dal gelataio.

Commesso: “Buongiorno. Desidera?”

Hegel: “Una coppetta tre gusti. Fiordilatte… cioccolato… e stracciatella.”

Esce con la coppetta.

Arriva Feuerbach, che gli prende la coppetta, gliela butta e per terra all’urlo di “Hegel ****!” e corre via.

Umberto Eco entra dal gelataio.

Commesso: “Buongiorno. Desidera?”

Eco: “Sono un personaggio di una scenetta breve in cui si scherzano i filosofi.”

Voltaire e un amico entrano dal gelataio.

Commesso: “Buongiorno. Desiderate?”

I due ordinano. Il commesso li serve.

Amico di Voltaire: “Questo è il gelato più buono al mondo. Non riesco a immaginare un gelato più buono.”

Voltaire: “Non diciamo *******.”

Blaise Pascal e un amico entrano dal gelataio.

Commesso: “Buongiorno. Desiderate?”

Pascal: “Scommetti che mi mangio una vaschetta da un chilo in 3 minuti.”

Amico: “Devi smetterla con queste scommesse. C’è un limite a tutto.”

Da fuori, Giordano Bruno: “Sicuri?”

Aristotele entra dal gelataio.

Commesso: “Buongiorno. Desidera?”

Aristotele: “M’ero preparato una risposta comica, ma non me la ricordo più. Oh, beh, prima o poi salterà di nuovo fuori.”

Leopardi entra dal gelataio.

Commesso: “Buongiorno. Desidera?”

Leopardi ordina. Il commesso lo serve. Leopardi fissa il gelato.

Leopardi: “Non sarà mai buono come pensavo.”

Esce sconsolato.

Charles Bukowsky entra dal gelataio.

Commesso: “Buongiorno. Desidera?”

Bukowsky vomita per terra e se ne va.

Due commessi gelatai stanno chiaccherando in attesa di clienti.

Ad un certo punto, uno dei due vede arrivare da lontano Marcel Proust.

Commesso 1: “Oh, no… arriva Proust!”

Commesso 2: “E allora?”

Commesso 1: “Lascia stare… Quello mangia un gelato, gli parte la nostalgia e t’attacca un bottone sui vecchi tempi che non finisce più.”

George Orwell sta per entrare in una gelateria, quando vede che ci sono telecamere di sorveglianza. Scappa urlando e si nasconde dietro un cassonetto della spazzatura, dove lo sta aspettando Aldous Huxley, che gli dice: “Cosa t’avevo detto???” e giù LSD.

Sartre non va dal gelataio perché ha la nausea.

Stephen King entra dal gelataio.

Ma non era una gelateria. Era una manifestazione concreta del Male.

Raymond Queneau entra dal gelataio.

Raymond Queneau entrò dal gelataio.

Il gelataio entra da Raymond Queneau.

Raymond Queneau s’introduce in un gelativendolo.

Ho visto Raymond Queneau. Andava dal gelataio.

Raymond Queneau entre chez la gelaterìe.

Raymond Queneau, famoso scrittore degli inizi del novecento, entra, ovvero passa l’uscio, da un gelataio, ovvero un venditore di un prodotto fresco e gustoso.

Era Queneau. Entrava. Dal gelataio.

Soggetto: Queneau. Azione: entrare. Luogo: il gelataio.

“Bene,” pensò Raymond Queneau. “Un gelataio. Ho proprio voglia di entrarci.”

H.P. Lovecraft entra in una gelateria.

Ha un inquietante dialogo col commesso.

Ordina dei misteriosi gusti, ad un prezzo inenarrabile. Il commesso torna nel retro, e prima che la porta si chiuda Lovecraft intravede qualcosa di spaventoso.

Poi esce e si siede su una panchina disturbante, a mangiare il suo gelato e leggere il Necronomicon.

Alessandro Manzoni entra correndo in una gelateria.

Manzoni (affannato): “Avete visto mia moglie???”

Commesso: “No.”

Manzoni: “Mi può battezzare?”

Commesso: “No.”

Manzoni: “Grazie comunque.”

Esce di corsa.

James Joyce entra in una gelateria che fastidio questo col cellulare caldo dove cosa devo mangiare e i commessi che guarda quella lì che gonna con sì vorrei vedere gormiti che i bambini mi danno fastidio devo pagare due euro coppetta da 3 gusti menta gelato cioccolato dolce un po’ salato menta stracciatella no stracciatella qui non è buona menta fiordilatte panna no panna sì fragola fragola menta panna quella con la gonna se n’è andata sì grazie no domani rate da pagare libro da scrivere.

Pirandello entra in una gelateria.

Da lontano fischia un treno. Pirandello si da’ un colpo sulla fronte, come a ricordarsi improvvisamente qualcosa, e corre fuori.

Entrano sei personaggi, e non lo trovano.

Tomas Hobbes sta leggendo un libro. Entra correndo suo figlio.

Figlio di Tomas Hobbes: “Papà, papà, oggi è la festa del papà! Ti voglio bene!”

Tomas Hobbes (con sguardo distaccato) “No. Ti sbagli. Ti sono semplicemente utile. Come tu sei utile a me in qualche modo. Non ti voglio bene. Perchè ho fatto un figlio così stupido? Vai a giocare coi lupi, aborto malriuscito!”

Purtroppo non trovo la versione completa perché mi ricordo che ce ne fossero anche altri :D

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Mamma mia. Quest'ultima pagina è veramente a spruzzo. Credo di non poter ideare battute più brutte nemmeno pensandoci...

Continuate così :P

@magoselvaggio: se mai ci incontriamo a lucca e mi spari una boiata come quella di lockness, ti strappo il sistema nervoso simpatico e ti strangolo con i tuoi stessi nervi :D

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