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Jouzas

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Immaginate che qualche qualche anno fa, pur di riuscire a giocare un guerriero che avesse come abilità diplomazia, sono stato costretto a prendermi come classe l'umano esemplare di arcani rivelati solo per far si che diplomazia fosse sempre di classe. A me piace lo stile del guerriero, ma nel contempo mi piace molto essere al centro dei dialoghi, poter godere di abilità oratorie e perchè no anche di "figaggine". E senza escamotage o cdp vari, per un guerriero puro che sia performante in combattimento ciò sarebbe molto molto difficile

Il problema di fondo è che il guerriero fa schifo in ogni campo, spero che di questo tu te ne sia reso conto.

Oltretutto neanche esiste uno "stile" del guerriero, dato che il guerriero basa il suo stile sulle caratteristiche che decide di avere (già lo scegliere se puntare a forza o destrezza stravolge tutto) e sui talenti che prende. Il guerriero ha un buon livello di personalizzazione durante il combattimento (un'arma? due armi? arma doppia? arma e scudo? arma con portata? alta difesa? alto attacco? etc), ma se vuoi essere interessante anche fuori allora devi irrimediabilmente multiclassare/cdppare.

Se ho capito il genere di personaggio che hai in mente, forse potresti essere più attratto da classi come paladino, knight o samurai (ti prego, dimmi di no).

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Il problema di fondo è che il guerriero fa schifo in ogni campo, spero che di questo tu te ne sia reso conto.

Oltretutto neanche esiste uno "stile" del guerriero, dato che il guerriero basa il suo stile sulle caratteristiche che decide di avere (già lo scegliere se puntare a forza o destrezza stravolge tutto) e sui talenti che prende. Il guerriero ha un buon livello di personalizzazione durante il combattimento (un'arma? due armi? arma doppia? arma e scudo? arma con portata? alta difesa? alto attacco? etc), ma se vuoi essere interessante anche fuori allora dovrai irrimediabilmente multiclassare/cdppare.

Se ho capito il genere di personaggio che hai in mente, forse potresti essere più attratto da classi come paladino, knight o samurai (ti prego, dimmi di no).

Ahahah BINGO, lo so purtroppo, ma non volevo dirlo :P. A me piace e l'ho sempre giocato per puro flavour, anche quando mi sono reso conto che rispetto ad altre classi è una pippa colossale. Il knight lo trovo una valida alternativa come soluzione.

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considerate tutti una cosa; si parla tanto di interpretare le caratteristiche mentali...mi spiegate come ruolate INT 22, CAR 24 e Sag 20, considerando che la media di noi giocatori nella realtà è 10? Le fisiche sono facili, basta descriverle in gioco e servono per lo più nelle meccaniche di combattimento...ma provate a parlare e descrivere quello che ha in mente un mago con 25 in intelligenza o ad essere saggi come un druido con 25 in caratteristica ;-)

pensate a divertirvi senza farvi troppo gniko gniko mentali :-D

ciao dal nonno

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Il problema di fondo è che il guerriero fa schifo in ogni campo, spero che di questo tu te ne sia reso conto.

Oltretutto neanche esiste uno "stile" del guerriero, dato che il guerriero basa il suo stile sulle caratteristiche che decide di avere (già lo scegliere se puntare a forza o destrezza stravolge tutto) e sui talenti che prende. Il guerriero ha un buon livello di personalizzazione durante il combattimento (un'arma? due armi? arma doppia? arma e scudo? arma con portata? alta difesa? alto attacco? etc), ma se vuoi essere interessante anche fuori allora devi irrimediabilmente multiclassare/cdppare.

Perchè l'opzione multiclasse la considerate come se fosse una cosa penalizzante? Nella terza edizione (3.5) il sistema di regole è fatto in modo che si può multiclassare facilmente e anzi per le classi combattenti spesso dal multiclassare si ottengono molti benefici.

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Perchè l'opzione multiclasse la considerate come se fosse una cosa penalizzante? Nella terza edizione (3.5) il sistema di regole è fatto in modo che si può multiclassare facilmente e anzi per le classi combattenti spesso dal multiclassare si ottengono molti benefici.

No nessuno ha detto che è penalizzante, però si stava parlando del guerriero puro in un ipotetica campagna in cui si usano solo i 3 manuali base :). Ovvio che con tutti gli altri manuali disponibili ci sono diverse soluzioni al problema.

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Personalmente, riguardo al Carisma, io la gioco così.

Dato che il Carisma non misura la bellezza del personaggio, quanto la sua personalità è magnetica e affascinante (nel bene o nel male) io faccio giocare e interpretare i PG come i giocatori preferiscono. Hai 8 in carisma e vuoi dire una frase da figo, dopo aver compiuto una serie di azioni stilose e sgargianti? Fai pure: la differenza da una persona con 20 in Carisma che dice la stessa frase nella stessa situazione, è come reagisce la gente che la sente. Nel primo caso l'atteggiamento spaccone darà un'aria da sbruffone antipatico, nel secondo farà sembrare il PG figo agli occhi degli spettatori. In entrambi i casi, il giocatore avrà detto la sua spacconata e sarà contento.

Lo scopo è divertirsi: se uno vuole fare il figo, che lo faccia, anche con 6 in Carisma!

Se invece vuoi fare il vero e proprio face, allora non fare il guerriero puro. Se uno fa il guerriero e basta, è perchè vuole pestare, non per parlare. Al massimo biclassi, e investi tutti i punti abilità della seconda classe in Diplomazia. Oppure prendi Able Apprentice (Talento di Razze del Destino).

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  • 3 settimane dopo...

Continuo qua la discussione che si era creata in un altro topic

La mia idea è che per giocare al meglio un gioco di RUOLO sia necessario anche interpretare i punteggi di caratteristica della scheda del PG

Alcuni son d'accordo altri proprio no, vorrei continuare qua la discussione per non intasare l'altra di OT ^^

Continuiamo da questa discussione[...]

Non sto dicendo che per fare un PG con 22 di Int ci voglia un QI di 180 ma che se la persona con QI 100 (media) interpreta un PG con Int 22 dovrà sforzarsi più che può/vuole per essere alla pari, una persona con QI 120 che interpreta un PG di Int 11 dovrà sforzarsi di limitare le sue pensate o almeno di comportarsi in modo più sciocco

Cioè usare la nostra reale intelligenza come punteggio di caratteristica alto e poi abbassarci un po' a seconda dell'intelligenza del PG

Ad esempio ultimamente interpreto un Warlock con alto Carisma ma bassa Intelligenza (e Saggezza)...

Abbasso la "media" dell'intelligenza saltando fuori con stupidate assurde e spesso mi ritrovo coi compagni che mi chiedono "ma perchè non hai fatto...? ma perchè non hai detto...?" semplicemente dico che il mio personaggio certe cose non le avrebbe pensate o che magari ci sarebbe "arrivato" più tardi

"Devio" per così dire le pensate anche più logiche in modo che risultino casuali, faccio quello che voglio ma lo maschero, ad esempio siamo entrati nelle miniere (molto lunghe) per sfuggire ai nostri inseguitori, ci hanno detto che la strada era dritta perchè le varie gallerie erano tutte crollate ma in realtà ad un certo punto abbiamo trovato una seconda via, tra me e me ho pensato:

"ok, il DM ci ha già detto che il posto è pieno di ragnatele, lugubre ma non si vedono insetti in giro, chiunque si aspetterebbe un mostro da qualche parte, siamo pronti per metterci a dormire ma sicuramente se ci attaccasse nel sonno sarebbero guai, il mio personaggio non è abbastanza intelligente o saggio da evitare il pericolo"

Allora che ho fatto? Avevo una torcia inestinguibile in mano la lancio nel corridoio commettendo la più grande delle spericolatezze ed esclamo "OOOOPS, mi è caduta! Chi mi accompagna per riprenderla?"

Morale abbiamo trovato un serpentone di taglia enorme che questo piccolo Halfling Warlock di 92,5cm ha abbattuto quasi in solitaria (ovviamente mi han rubato l'ultimo attacco) :lol:

Grazie al mio carisma 18 (e all'invocazione di Influenza Ingannevole che mi permette di avere un totale di +19 in Raggirare e +16 in Diplomazia:eek:) porterò la gente un po' dalla mia parte per quanto possibile anche se poi io come persona sono tutto l'opposto del carisma...

Non dico che non sia giusto avere buone idee anche se il personaggio ha poca intelligenza (in fondo quante genialate sono nate da menti "povere"?), né tantomeno di essere sempre geniali se si ha intelligenza alta (si fa quello che si può, quello che ci permettono i nostri limiti) ma credo non sia bello a livello interpretativo usare le schede come puro e semplice materiale per calcolo...

Vorrei sentire il vostro pensiero a riguardo ^^

Nota - %2$s Questo argomento viene trattato in un'apposita discussione.

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A me sinceramente la faccenda della torcia sembra troppo tirata, se per evitare i problemi proseguite sempre verso questa strada "indiretta" tanto vale che non interpretate le caratteristiche mentali, tanto la faccenda si risolve uguale (esempio, sospettate che le guardie della città vogliano catturarvi, per int e sag bassa non ci potete arrivare e "casualmente" decidete come gruppo di prendervi 1/2 giorni di riposo chiusi nella stanza della locanda per poi partire il mattino prestissimo perché avete perso troppo tempo, cioè mi sa troppo di forzatura per rimediare alle caratteristiche basse messe a favore di quelle fisiche)... possibile che non c'era nessun altro nel gruppo che poteva pensare a quello? oppure più normalmente si potevano fare i classici turni; poi vabbè se il gruppo ha un int media di 8 ve le andate proprio a cercare xD

In ogni caso interpretare le caratteristiche mentali è quasi d'obbligo, però dipende anche dal gruppo con cui si gioca, svilisce un po' essere magari gli unici a farlo mentre con il giusto equilibrio viene quasi da se, dipende anche molto da quanto master o altri giocatori fanno notare ad un pg una determinata cosa, se un giocatore con 6 di carisma si relaziona tranquillamente agli npg come uno con 18 e nessuno gli dice nulla non si va da nessuna parte.

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bene, mi replico:

sono pienamente d'accordo, il gioco sarà più bello se i giocatori intepretano le stats dei pg.

ma non s può costringere un giocatore a fare o non fare qualcosa "perchè il suo pg ha int bassa"

il che porterebbe al paradosso, in quanto bisognerebbe far evitare alcune stupidaggini ai pg con int e sag alta...

riassumendo: interpretare si, imposizioni di ruolaggio ai giocatori no.

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Ma su questo sono d'accordo anche io, cioè non limitare in modo esagerato i giocatori;

Nel topic precedente la questione era differente perchè pensavo alla situazione del cavallo di Troia, è una situazione estremamente elaborata (parlo della situazione epica non di D&D); se un'idea è posta in modo semplice allora chiunque la può tirare fuori, se il piano comincia ad essere troppo elaborato allora si esagera la caratteristica allora trovo giusto far rientrare negli schemi i giocatori per quanto brutto che sia

Se vuoi fare un personaggio per forza brillante nelle situazioni di non-combattimento allora son convinto che dovrai rinunciare a qualcosa per mantenere un punteggio più alto in Intelligenza... se vuoi fare il barbaro non dirmi che sarai anche un fine stratega..

Al diavolo il power playing! Il mio personaggio è un Ladro 1/ Warlock 5; il livello da ladro serve semplicemente per creare un background più profondo, avrei potuto farlo Warlock e basta...

Per la situazione della torcia ovviamente può sembrare tirata se non si conosce il carattere del personaggio ma si da il caso che il mio sia un personaggio curioso mentre gli altri volevano proseguire, modestie a parte era stata orchestrata a regola d'arte XD

Infine dico un'altra cosa: quando una persona (parlo al di là del gioco) è intelligente non ci mette nulla a fare la scema o comunque può essere molto intelligente per alcune cose ma estremamente stupida per altre, una persona stupida potrà avere qualche lampo di genio ma difficilmente articolerà la faccenda o si potrà comportare al di fuori delle sue possibilità

Cioè a "scendere di livello" si riesce tutti, a salire difficilmente

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Io sono contrario al ruolaggio delle caratteristiche mentali. Più precisamente sono contrario al privare un giocatore di una buona idea perchè ha int bassa o a costringerlo a "fingere" soprattutto in situazioni di combattimento o di avanzamento della storia. Ovviamente un barbaro non aprirà una scuola e un mago non aprirà una palestra di lotta libera ma questi sono momenti diversi. No al ruolaggio ad ogni costo (vedi topic sugli indovinelli in questo stesso forum).

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Più precisamente sono contrario al privare un giocatore di una buona idea perchè ha int bassa

Anch'io, ma sono anche contrario a trovarmi PG stupidi che usano l'intelligenza dei giocatori in qualunque occasione, o peggio ancora che usano l'intelligenza di qualcun altro giunta ai giocatori tramite cultura. Cultura di un tipo che nel loro mondo magari neanche esiste.

Vedi proprio l'esempio dell'idea del Cavallo di Troia dell'altra discussione, senza neanche inserire nei conti tutta la questione di "perché esso funzionò a Troia e probabilmente non avrebbe funzionato altrove". Se nel mondo dell'ambientazione c'è una leggenda (vera o meno che sia) in cui figura una certa idea, bene. Se tale leggenda è sufficientemente popolare anche un sempliciotto può farsi venire in mente di usarla. Altrimenti come minimo ci vuole una prova di intelligenza per vedere se il PG conosce tale storia e può prenderne spunto.

Per cose diverse invece tenderei a concedere al giocatore più o meno tempo per ponderare, anche in situazioni frenetiche, a seconda della maggiore o minore intelligenza, e direi che ci sta anche una valutazione caso per caso delle idee (perché -caso estremo- per un'idea geniale che arriva in 0,2 secondi al giocatore di un PG stupido bisogna vedere se sia verosimile che tale PG la concepisca).

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Nei gruppi dove gioco abbiamo deciso di non giocare personaggi con intelligenza o saggezza inferiore a 9. Per due motivi. Il primo, giocare un personaggio con intelligenza o saggezza 9 o inferiore è difficile. Il giocatore dovrebbe immedesimarsi in un beota e giocare come tale. Il secondo, difficile che un personaggio con intelligenza o saggezza 9 o inferiore possa fare molta strada; troppo vulnerabile ad essere raggirato, troppo vulnerabile a non sapere riconoscere il pericolo.

Il carisma invece lo abbiamo lasciato libero. Nel senso alla fine il carisma indica quanto una creatura è in grado di relazionarsi con gli altri. E' pur vero che una persona che non sa relazionarsi con gli altri è difficile che possa fare molta strada, però ci è sembrata una cosa secondaria rispetto ad avere intelligenza o saggezza bassa.

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Vedi proprio l'esempio dell'idea del Cavallo di Troia dell'altra discussione, senza neanche inserire nei conti tutta la questione di "perché esso funzionò a Troia e probabilmente non avrebbe funzionato altrove". Se nel mondo dell'ambientazione c'è una leggenda (vera o meno che sia) in cui figura una certa idea, bene. Se tale leggenda è sufficientemente popolare anche un sempliciotto può farsi venire in mente di usarla. Altrimenti come minimo ci vuole una prova di intelligenza per vedere se il PG conosce tale storia e può prenderne spunto.

No, bhè aspetta usare una leggenda che chiunque può conoscere nel gioco sarebbe forse la più stupida delle idee perchè sarebbe poco immaginabile che il piano possa avere buon fine se già la gente ne conosce il funzionamento...

Come idea originale al fine del gioco può avere un seguito, il master abile (e non sto certo dicendo che Pau_wolf non lo sia! ^^) a cui non piace o che crede che la cosa non possa funzionare (come effettivamente è sotto moltissimi aspetti questa situazione) troverà il modo di far fallire o più semplicemente non avviare la faccenda

(basti pensare che il cavallo non sia un simbolo efficace o che ci voglia troppo tempo per la realizzazione, ecc)

Poi forse stiamo vaneggiando visto che parliamo di interpretazione dei dati senza nominarli...

Allora vi do la mia interpretazione delle statistiche:

0-5= intelligenza animalesca, istinto di sopravvivenza o poco più

6-9= iniziano a presentarsi dei "desideri", per così dire delle "voglie" che vanno al di là di sopravvivere mangiando, dormendo, defecando, difendersi ed accoppiandosi... può manifestarsi ad esempio un "istinto omicida" non giustificato dalla difesa;

Es. un gruppo di goblin esce dalla tana per razziare

Negli esseri umani e umanoidi simili 8/9 è rappresentato da una forte ignoranza (inteso nel senso letterale del "non conoscere") e di una fortissima limitazione del pensiero articolato

Es. un barbaro che semplicemente segue il gruppo e si adatta alle circostanze...

10-12= Intelligenza nella media, dei "sempliciotti"

Es. I cittadini comuni che non spiccano per idee brillanti e saranno praticamente sempre costretti al non poter elevarsi socialmente (questo poi a differenza dei nostri PG perchè non hanno nemmeno altre caratteristiche particolarmente alte!)

13-17= Intelligenza superiore ma non troppo inizia a farsi presente un qualche pensiero articolato, qualche conoscenza in più, inizia da questo punto ad essere possibile lo "studio" sia esso del complesso meccanismo che aziona una trappola (appunto Disattivare Congegni usa l'Int), lo studio di una tattica o di un libro magico

18+= Intelligenza capace di elaborare piani anche complicatissimi, questa caratteristica però io la immagino come limitata ad un solo "campo" perchè vedo veramente difficile essere così capaci in proprio tutto

Es. alla facilità con cui si apprende dai libri o (giusto per fare un altro esempio) la capacità di prevedere numerosissime mosse di una partita a scacchi...

Come vedete non sono distribuite equamente, è una pura interpretazione personale di cui tengo conto durante l'interpretazione

Considero la Saggezza un ulteriore "modificatore" di intelligenza:

Non mi sono mai messo a pensare le statistiche ma immagino che una persona con intelligenza alta ma saggezza bassa non sappia frenare le numerose stupidate che gli passano per la mente, al contrario intelligenza alta e saggezza alta si sforzerà di comportarsi sempre in modo coerente, al meglio della situazione, frenando le idee più malsane...

Una persona con Int- e Sag- la immagino come persona che si butta nlla situazione senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze... Porto ad esempio un barbaro che vede un'orda di 15 goblin e si fionda all'attacco senza curarsi di esser solo, con una Sag+ probabilmente si sarebbe fermato e per quanto stupido, avrebbe deciso che non sarebbe stata una cosa prudente...

Ultimo appunto: credo ci sia modo e modo di dire le cose, un rifiuto netto da parte del DM è veramente brutto, se il DM si preoccupasse di mtterla sullo scherzoso sarebbe una cosa molto più accettabile per tutti

Mi vien da pensare che io come DM direi una cosa del tipo "ok, hai sognato tutto questo ad occhi aperti, peccato che quando ti riprendi ti sei dimenticato ciò che stavi sognando"... non trovate che sarebbe più "ammorbidita" la faccenda?"

Inoltre credo che la decisione sull'interpretazione debba essere decisa dal gruppo intero, non solo dal DM o solo dai giocatori ma forse lo dico solo perchè sono un nubbietto con poche esperienze che nn ama il PP :lol:

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No, bhè aspetta usare una leggenda che chiunque può conoscere nel gioco sarebbe forse la più stupida delle idee perchè sarebbe poco immaginabile che il piano possa avere buon fine se già la gente ne conosce il funzionamento...

Farla funzionare con successo è un altro conto, il punto era "qual è l'idea che viene, come e perché".

0-5= intelligenza animalesca, istinto di sopravvivenza o poco più

Da regole l'intelligenza animalesca è 1-2 (e non a caso è l'intelligenza di qualunque animale normale, nel manuale).

3 è il minimo per parlare (pochissime parole basilari, e molto in stile Neanderthal).

Il resto, fino a 10 che è una normale intelligenza media, non credo sia difficile da valutare.

Desideri li si hanno a qualunque punteggio di intelligenza da 1 in su. In che quantità, qualità e forme per me dipende molto più dal carisma.

Lo studio è possibile a qualunque punteggio di intelligenza (anche gli animali possono apprendere), non solo da 13 in su. Anche perché 12 è già un'intelligenza sopra la media. 18 è considerato estremamente geniale. Anche qui non credo sia tanto complicato valutare le differenze sui punteggi che stanno in mezzo, posto che non è necessario (direi neanche sensato) farlo e stabilire paletti fissi.

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Cmq dicevo che anche un personaggio con saggezza bassa non è giocabile.

Spesso in d&d i giocatori tendono a considerare l'intelligenza come una caratteristica in cui rientra tutto ciò che ha a che fare con l'intelletto. Ma non è così. Dalla SRD:

Wisdom describes a character’s willpower, common sense, perception, and intuition. While Intelligence represents one’s ability to analyze information, Wisdom represents being in tune with and aware of one’s surroundings.

Facile intuire come un pg con saggezza bassa non sarebbe in grado di assumere un atteggiamento e un modo di fare adeguato alla situazione in cui si trova. Finirebbe senz'altro male in poco tempo :)

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Cmq dicevo che anche un personaggio con saggezza bassa non è giocabile.

Spesso in d&d i giocatori tendono a considerare l'intelligenza come una caratteristica in cui rientra tutto ciò che ha a che fare con l'intelletto. Ma non è così. Dalla SRD:

Wisdom describes a character’s willpower, common sense, perception, and intuition. While Intelligence represents one’s ability to analyze information, Wisdom represents being in tune with and aware of one’s surroundings.

Facile intuire come un pg con saggezza bassa non sarebbe in grado di assumere un atteggiamento e un modo di fare adeguato alla situazione in cui si trova. Finirebbe senz'altro male in poco tempo :)

visione piuttosto ristretta delle caratteristiche.

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personalmente credo che un giocatore debba interpretare la propria scheda, altrimenti tiriamo solo per le caratteristiche fisiche e buonasera.

Se le fisiche aiutano nei momenti pratici, nel bene e nel male, quelle mentali devono essere d'aiuto e d'intralcio nei momenti di interpretazione.

Se un pg è stupido o sprovveduto è giusto che rischi il suo interpretandolo. sarà poi al senno dei compagni e del master (semmai) ad aiutarlo o a guidarlo.

Anche perchè se il giocatore ha intelligenza 30+ si prende tutti i bonus possibili ed è contento e allora perchè non prendersi tutti i malus se uno ha -3 e interpretarlo come si deve?

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