Vai al contenuto

Ganeth - La Terra è una severa maestra


Mezzanotte

Messaggio consigliato

Ti eri unito ad una spedizione di salvager diretta sulla Terra in cerca di bottino ma non siete andato lontani. Un killsat ha intercettato la vostra nave e solo alcuni di voi sono riusciti a raggiungere l'Ascensore Orbitale. Qui sei rimasto solo, perché gli altri uno dopo l'altro sono rimasti vittima di un' oscura presenza che sembra infestare il luogo. Di loro hai ritrovato solo parti anatomiche alla deriva nei corridoi senza gravità della struttura.

L'Ascensore pullula anche di aracnoidi, febbrili agenti della AI della stazione che dovrebbe essere "morta" da tempo e che invece hai scoperto governa ancora questi luoghi perseguendo scopi noti solo alle sue fredde routine di intelligenza artificiale.

Con poca aria nella riserva della tua tuta da vuoto stringi la pistola in una mano e il pugnale nell'altra. La missione è fallita ed ora il tuo unico obiettivo è sopravvivere e trovare il modo di tornare a casa.

Ovunque essa sia.

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Risposte 10
  • Creato
  • Ultima risposta

Gli occhi schizzano da una parte all'altra del corridoio. Il cervello frulla, cercando soluzioni possibili. Le mani stringono con forza le armi, pronte a difenderlo. Il respiro invece è lento e misurato. Sa che l'aria non durerà per sempre e che deve trovare il modo di sopravvivere in fretta. Non si agita quindi, facendo movimenti tranquilli e morbidi, cercando di consumare meno ossigeno possibile.

Passa in rassegna le sue priorità, mentre avanza per i corridoi, esplorando alla ricerca della salvezza:

sopravvivere, senza cadere vittima di ciò che sembra aver fatto scomparire e successivamente smembrato i suoi ormai ex colleghi;

trovare una riserva di aria o un sistema per ricaricare la sua vacsuit, quasi a secco ormai;

recuperare un passaggio per il primo pianeta, satellite o stazione orbitante.

L'ignoto non lo ha mai spaventato più di tanto. Quasi si sentirebbe bene, solo com'è adesso, lontano da tutti gli altri...se non fosse per l'AI della stazione. Preoccupato dagli oscuri intenti dell'intelligenza artificiale, si tiene lontano dagli aracnidi e dai sistemi di sicurezza, cercando di non far scattare allarmi o protocolli di sicurezza. Non vuole sommare anche quello ai suoi problemi che gli sembrano già fin troppi. Continua a esplorare il luogo, in cerca di speranze di salvezza.

Link al commento
Condividi su altri siti

Il tuo gruppo aveva una mappa della stazione.

Te la riassumo.

L'Ascensore Orbitale è una sorta di imbuto diviso in quattro livelli sovrapposti, ognuno più ampio del precedente.

Partendo dall'estremità più vicina alla Terra c'è la zona dei climber, le due capsule che muovendosi lungo il doppio nastro di nanotubi di carbonio rinforzato costituiscono il solo legame con il pianeta.

Il livello superiore è quello dei magazzini, poi c'è quello con generatori, accumulatori e supporti vitali. Ancora più sopra c'è il centro di controllo, i loculi abitativi, uffici e l'accesso ai quattro moli principali (Questa è la zona in cui ti trovi al momento).

Ancora più sopra ci sono i campi di pannelli solari, ma non si tratta di un livello vero e proprio visto che si estendono nello spazio.

Ogni livello è collegato internamente con le zone limitrofe da un labirinto di cunicoli e passaggi di servizio.

In alternativa un grosso tunnel verticale attraversa tutto l'Ascensore da una estremità all'altra rendendo di fatto ogni zona un anello bucato al centro.

Link al commento
Condividi su altri siti

"Calma, non è la peggiore situazione in cui mi sono trovato. Sulla Lost Horizon, quello si che era un brutto momento."

Continua ad avanzare per i cunicoli. Il suo intento è arrivare ai moli per capire se c'è qualche capsula o navetta che gli permetta di fuggire da li. Controlla la mappa che aveva in dotazione per la missione del suo gruppo, miseramente fallita.

"I loculi abitativi sono su questo livello, forse lì potrei trovare qualcosa di utile. Eddie, quanto ossigeno ho ancora?"

Eddie, la musa di Ganeth, non è di molte parole. Pochi commenti pessimistici e meri dati vengono da lui forniti. La risposta arriva poco dopo lapidaria.

"Poco. Sbrigati o farai la fine dei tuoi compagni di missione."

Ormai abituato al negativismo di Eddie, Ganeth assimila la notizia con freddezza e avanza, sempre cauto.

Spoiler:  
Per cercare oggetti in un posto come faccio? Devo chiederti di fare una prova, mi basta l'osservazione o come funziona? Grazie =)
Link al commento
Condividi su altri siti

Spoiler:  
La rete di cunicoli collega le varie sezioni della stazione; dovrai percorrerli solo se vorrai cambiare livello evitando di passare per il pozzo centrale.

Per domande in off c'è il topic di servizio http://www.dragonslair.it/forum/threads/45717-ECLIPSE-PHASE-Il-giorno-che-la-Terra-spir%C3%B2-topic-di-servizio

oppure puoi contattarmi via msn.

Gli indicatori della tua tuta sono arancione brlllante, che vuol dire che hai ancora mezzo serbatoio d'aria, un lasso di tempo che va dalle 4 alle 2 ore di ossigeno, a seconda dell'attività fisica che svolgerai.

Ti trovi in un'ampia e deserta hall, avvolto in un'atmosfera spettrale.

Le pareti sono spessi pannelli di cristallo ad alta resistenza inondati dalla luce riflessa della Luna, enorme eppure irraggiungibile per te. In alto, a svariate decine di metri sopra la tua testa racchiusa in una cupola trasparente, intravedi i server del centro di controllo del traffico spaziale.

Non c'è gravità all'interno dell'Ascensore, quindi potresti raggiungerli con un balzo ben calibrato.

Dalla hall si dipartono anche i quattro pontili d'attracco, ma hai già controllato e tutti sono chiusi con paratie stagne saldate. Anche se non lo fossero, non ti risulta ci siano navi all'ormeggio. Potresti controllare meglio però, magari dando un'occhiata allo spazio circostante.

Anche frugare nella zona degli alloggi del personale potrebbe essere una buona idea, il prezzo da pagare però sarebbe un discreto consumo di tempo e quindi di d'ossigeno.

Forse la zona dei magazzini sarebbe più promettente, ma è lontana, secondo la mappa due livelli più in basso di dove ti trovi ora.

Link al commento
Condividi su altri siti

Osserva le tacche arancioni che indicano il livello residuo di ossigeno. Spera di trovare qualcosa di utile in tempo.

"Ironico. Morire da solo, io che odio chiunque adesso avrei bisogno di qualcuno per salvarmi..."

Pensando a questo osserva il satellite che orbita attorno alla Terra, immaginando tutti quelli che vivono sulla faccia in mostra di esso e che ignorano la sua presenza in quel luogo dimenticato, anche se magari guardano proprio in quella direzione in questo stesso momento.

Decide di cambiare tattica. Ripensa alla spedizione e ricorda per certo che i moli sono sigillati. Mentre le abitazioni è difficile che abbiano materiale per resistere al vuoto: probabilmente quando era attiva l'ascensore era pressurizzata. Più facile trovare qualcosa nei magazzini; quella sarà la sua nuova meta.

"Eddie qual'è la strada migliore per il secondo livello? Cunicoli o tunnel verticale? Considera che ho fretta!"

La risposta arriva dopo un attimo di silenzio "mentale":

"Tunnel"

Il tunnel. Un foro che trafigge l'intera struttura. Ganeth lo stava valutando già da un pò. Probabilmente è pericoloso, ma sicuramente è il più rapido e diretto. Nel tunnel basta scendere e fermarsi al punto giusto, mentre con i cunicoli potrebbe volerci più tempo. La decisione è presa. Si avvia verso il tunnel, direzione magazzini, alla ricerca di più ossigeno per organizzare meglio la sua fuga dall'ascensore.

Link al commento
Condividi su altri siti

Non trovi nessun particolare impedimento nel raggiungere il Pozzo che vanta un diametro di ben 50 metri. Le luci alogene lo illuminano in modo discontinuo: molte sono guaste e vi sono inquietanti zone d'ombra. Forse il predatore è già sulle tue tracce. Forse ti sta osservando in questo preciso istante da quel buio impenetrabile, pronto a ghermirti come ha già fatto con i tuoi compagni...

Link al commento
Condividi su altri siti

Il ghost osserva accuratamente la voragione che gli sta davanti. Mentre osserva un comando mentale raggiunge l'ippocampo del cervello di Ganeth: un segnale elettrico attiva la ghiandola innestata sotto la corteccia celebrale e le fa rilasciare una dose di Neem. La droga viene subito assimilata dall'organismo che ne sfrutta gli effetti benefici rendendo l'esperienza che a breve vivrà Ganeth praticamente indelebile nella sua mente, anche se non sarà scosso particolarmente da alcunchè.

"Devo fare attenzione a ogni particolare, potrei dover ritornare indietro. Questa zona forse è sempre stata senza atmosfera, quindi potrei trovare qualcosa di interessante.

Eddie caricami la mappa del tunnel e indicami l'entrata ai magazzini."

Le zone d'ombra lo preoccupano, quindi decide di iniziare una lenta discesa. Non si lascia fluttuare nel vuoto, ma rimane attaccato alle pareti grazie ai grip pads. Evita le zone troppo illuminate per non essere eccessivamente in vista, cercando di passare da quelle in penombra e controllando accuratamente quelle poco illuminate o assolutamente buie.

Stringe il pugnale in una mano e la pistola nell'altra, pronto a difendersi. Qualcuno o qualcosa ancora si muove su quella struttura e lui spera di rimanerci il più lontano possibile. I magazzini e il loro contenuto lo attendono.

Link al commento
Condividi su altri siti

Come un geko ti muovi lentamente lungo la parete.

La droga cristallizza la realtà che ti circonda, i particolari insignificanti acquistano una una rilevanza ed una chiarezza tale che di fatto li isola dal loro contesto: una sensazione a cui sei abituato e che non ti dispiace.

Il passaggio per i magazzini si trova a 25 metri sotto di te. Mentre cerchi il varco con lo sguardo vedi una figura umanoide uscire da un'apertura della parete. Fluttua verso di te puntandoti la pistola contro.

Link al commento
Condividi su altri siti

Tubi, qadri elettrici, aperture. Tutto viene immagazzinato nel cervello di Ganeth. Ma un incontro inaspettato lo preoccupa. Vede una figura umanoide di fronte a sè che gli punta una pistola. Subito comunica a Eddie di cercare reti che colleghino quella figura a qualcosa. Poi punta a sua volta la pistola con mano ferma, parlando a voce alta, ormai sicuro di essere stato scoperto.

"Chi va là? Identificati."

Non sa davvero cosa aspetarsi da questo incontro, quindi rimane teso e pronto all scontro. Con la coda dell'occhio osserva il più possibile dietro di sè, per essere sicuro di non essere accerchiato.

Link al commento
Condividi su altri siti

Archiviata

Questa discussione è archiviata ed è chiusa alle risposte.

×
×
  • Crea nuovo...