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Alcune questioni sulla fede di un Vendicatore.


Myrdin

Messaggio consigliato

Vi avviso subito che non avevo idea di dove mettere questa discussione, perchè è un po' regole, un po' BG, un po' interpretazione. Spero di averla piazzata nel posto giusto.

La questione di regole è molto semplice: è possibile prendere talenti di domini divini appartenenti a due divinità differenti, se le si adorano entrambe?

Vi spiego in breve la situazione: abbiamo appena iniziato una campagna, e il pg che ho creato è un vendicatore umano. Visti i miei problemi con le divinità, mi era venuta l'ispirazione per qualcosa di un po' più strano: un culto che adora sia Bahamut che Tiamat, come due aspetti di un singolo dio drago. Poi mi sono ricordato dei talenti di dominio divino, per cui questo tale vendicatore al lv1 ha, come talenti, Power of Strife e Power of Protection. Da qui la domanda regolistica.

Inoltre, visto che mi sembrava piuttosto scialbo lasciare tutto così campato in aria, ho scritto una paginetta di BG per questo culto. Visto che sono piuttosto nuovo nei gdr, volevo avere qualche parere estraneo. Il testo è nello spoiler qui sotto.

Spoiler:  
CULTO DEL DRAGO DUALE

Sebbene al giorno d’oggi la maggioranza dei sacerdoti professi la divisione tra le due divinità dragone, Bahamut e Tiamat, sopravvive un culto minore che, appellandosi a testi antichi, e in gran parte alla memoria orale, si professa seguace del “Drago Duale” o del “Drago Originale”. Seguendo il credo arcaico secondo il quale Bahamut e Tiamat abbiano avuto origine alla morte di una terza divinità, che mostrava entrambi gli aspetti, gli adepti del Culto pregano entrambe le divinità in egual misura.

FEDELI

I fedeli del Culto si distinguono per essere in gran parte guerrieri. Difficilmente un sacerdote o un chierico saranno sedotti da questo credo, che è ufficialmente un’eresia sia per i seguaci di Bahamut che per i cultisti di Tiamat, mentre i paladini, i vendicatori, o semplicemente i crociati, sono molto più facilmente attratti dalla dottrina del culto, seducente per degli uomini di guerra.

ORGANIZZAZIONE

Il culto è un’organizzazione clandestina, formalmente inesistente. Si ritrova in luoghi segreti, sempre diversi, e si tiene in contatto con i suoi membri mediante una rete di informatori in buona parte del mondo conosciuto. Le varie logge del culto sono praticamente indipendente, e ognuna di esse ha un’organizzazione egualitaria. Ogni membro del culto ha pari diritti, e pari doveri. L’unica distinzione di classe all’interno delle logge è quella dei 7 gradi, riconoscimenti del servizio al Drago Originale. I membri di grado più elevato sono riveriti e rispettati, ma il loro parere vale esattamente come quelli degli altri fedeli.

Eccezionalmente, e mai nel corso degli ultimi cento anni, ogni loggia elegge un rappresentante. I rappresentanti si riuniscono, secondo il rito, in un nido di drago abbandonato. Si tratta di un conclave, una riunione generale in cui si decide del futuro di tutti i membri del culto. Durante questo conclave viene anche eletto il Gran Maestro del culto, unica carica riconosciuta permanentemente. Il nome dell’attuale Gran Maestro non è conosciuto, ma si sa con certezza che mantiene il suo seggio da almeno un secolo.

ORIGINI DEL CULTO

Si narra che il culto sia molto antico. Le poche leggende che circolano su questo argomento parlano di un’epoca da tempo dimenticata, di un’epoca di guerra tra i grandi imperi, tra Bael Thurath e Arkhosia. Trattandosi perlopiù di miti trasmessi a voce per molti secoli, da fedele a fedele, i racconti della fondazione del culto sono molto fumosi e imprecisi. Sembra tuttavia che fu un miracolo, un segno divino, a fornire le fondamenta al culto. I racconti parlano di una carovana di guerrieri, fedeli di Bahamut, che trasportava delle uova di drago in uno dei rifugi più importanti, che venne attaccata da una banda di razziatori, fedeli a Tiamat, intenzionati a rubare le uova. A questo punto l’unico dettaglio chiaro è che una delle uova, durante il combattimento, si schiuse, e il drago che ne uscì mostrava i caratteri tipici dei draghi metallici E dei draghi cromatici, sia nell’aspetto sia nel comportamento. A questo punto i racconti terminano, ma si può facilmente intuire che i due gruppi di fedeli rivali abbiano intuito quanto fossero futili i loro scontri. Purtroppo qualsiasi testimonianza delle attività del culto è andata perduta, fino agli ultimi tre secoli di storia.

STORIA RECENTE

Disunite e lontane, le logge hanno cominciato a distanziarsi ideologicamente negli ultimi sessant’anni. Il culto, che è rimasto unito per un tempo immemorabile, rischia di spaccarsi in tanti piccoli pezzi a meno di un intervento molto deciso. Il tempo ha lentamente corroso la fede nel Singolo che è due e uno insieme, e con il trascorrere degli anni mano a mano sono andate a formarsi diverse correnti di pensiero, che tendono verso Tiamat o Bahamut a discapito dell’altra metà. Alcune correnti praticano la vendetta personale come unica forma di giustizia, sfiduciosi nei confronti dei governi e diffidenti nei confronti delle leggi, mentre altri sono fanatici di leggi e regole.

Nonostante questo, alcune logge rimangono ancora relativamente incontaminate. Esistono ancora dei veri fedeli, che comprendono quando il ricorso alla violenza è necessario, sanno dispensare giustizia e vendetta con imparzialità ed equità, e più di tutto ricordano il loro giuramento.

SIMBOLI

Il blasone del culto è uno scudo metà argento e metà nero, con un drago a due teste, delle quali una è argentata e si staglia sulla parte nera dello scudo, e una è nera e campeggia sulla metà argento del blasone.

I guerrieri del culto sono soliti imbracciare armi che sono esattamente metà argentee e metà nere, anche se di solito si servono di armi comuni a meno di non trovarsi tra amici fidati o altri seguaci.

Di solito i membri hanno un tatuaggio sul viso, nero con il contorno metallico, ma la forma e le dimensioni possono variare a seconda di credo, razza e personalità del credente.

CROCIATE CONTRO IL CULTO

Si conoscono con certezza due grandi spedizioni armate contro il Culto del Drago Duale. La prima è di datazione incerta, ma le prove della sua esistenza sono inequivocabili, e possono essere riscontrate nel grande archivio del tempio di Bahamut di Tessala, che riporta di “una santa guerra contro eretiche genti quali insozzavano il Protettore Argenteo mescendo i riti suoi a quelli del sette volte maledetto Tiamat”. L’organizzazione del culto però in tal caso ebbe un preavviso più che sufficiente dai suoi informatori, e svanì nel nulla prima che chicchessia potesse arrecargli danno.

La seconda crociata avvenne più recentemente, circa tre secoli or sono, e fu decisamente più sanguinosa. Senza atti ufficiali diversi gruppi di fanatici assaltarono alcune logge nel Continente Centrale, sterminandole. Torturando i fedeli i crociati ottennero numerose informazioni, e cominciarono a muoversi per eliminare una loggia dopo l’altra. Dopo quasi due anni di scorribande, i crociati si imbatterono in una delle logge maggiori, e vennero fermati, a stento, a costo della perdita del neoeletto Gran Maestro. A tutt’oggi il Continente Centrale è una delle zone di minor presenza per il culto.

Infine, volevo sapere se secondo voi un personaggio che venera due divinità così opposte, tra l'altro una legale buona e l'altra caotica malvagia, può mantenersi sano di mente, e se ci sono dei problemi per l'inserimento nel gruppo, etc...

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Uno con un culto del genere o è al di sopra dei concetti di bene e male (aka fa come gli tira la pezza) o diventa pazzo o si lava le mani di qualsiasi azione che non sia puramente neutra, adducendo scusa che sono gli dei di volta in volta a decidere se una cosa finisce in bene o in male e lui non è nessuno per forzare le cose.

Per me è un casino a interpretazione...

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Un anticipo: il culto lo hai creato molto bene ma voglio chiederti una cosa: Il DM ti ha dato il suo benestare? Io da master non ti darei la possibilità di appartenere ad una associazione segreta che ha informatori in tutto il mondo perchè così è un po' troppo facile reperire informazioni riguardo alle storie in corso. Per il resto sta abb bene.

il tuo allineamento è assolutamente neutrale e su questo non c'è dubbio. Un atto caritatevole a favore dei deboli è assolutamente la stessa cosa di un atto di estrema crudeltà. (ho sempre giocato un chierico e sull'argomento mi sento preparato: quando vedi un atto estremamente benevolo o estremamente cattivo sei portato a "godere" di questa situazione, ma se l'atto lede un principio della tua fede o l'obbiettivo tuo, che persegui alla lettera i dettami della tua fede, dovresti diventare una belva assetata di ordine e disciplina).

Un casino a interpretazione sicuramente però una soluzione fattibile c'è. L'idea me l'ha data lo stregone caotico.

Lo stregone deve lanciare all'inizio della giornata un dado da 10 per vedere quale elemento lo condizione fino al prossimo riposo esteso. Proporrei che dopo il riposo esteso tu lanciassi anche tu un dado e in caso di risultato pari sei più propenso ad atti legali buoni, se esce dispari più portato ai caotici malvagi. Che ne dici?

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Sì, il DM mi ha dato il benestare, MA la rete di informatori più che altro si preoccupa di portare messaggi da una loggia all'altra e avvertire il culto in caso di imminente attacco, e, in ogni caso, il pg creato è di grado infimo, appena un novizio, e prima di mettersi in viaggio non gli è stato rivelato nulla sulla rete di agenti sotto coperura.

Il metodo mi sembra carino, lo proporrò al mio DM oggi pomeriggio.

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Lo stregone deve lanciare all'inizio della giornata un dado da 10 per vedere quale elemento lo condizione fino al prossimo riposo esteso. Proporrei che dopo il riposo esteso tu lanciassi anche tu un dado e in caso di risultato pari sei più propenso ad atti legali buoni, se esce dispari più portato ai caotici malvagi. Che ne dici?

E' un metodo che funziona se fai un pg con personalità dislocata o insane...

Però a mio avviso il problema ci sarebbe anche per tutti gli adepti (PNG, PG futuri) non vedo una logica dietro al metodo se non quella di "chi abbraccia il culto diventa pazzo" ma non è una cosa sensatissima, secondo me. Bisognerebbe trovare una motivazione legata al culto a questo sdoppiamento.

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Beh in realtà essere sottoposti alle attenzioni di Bahamut e Tiamat contemporaneamente porta ad un certo grado di sdoppiamento. Secondo me la motivazione potrebbe esserci, ed è semplicemente questo: a seconda del periodo, del luogo, il potere degli dei sugli uomini varia leggermente. A questo punto, a seconda dell'ascendente, il culto si muove, per cui gli adepti "percepiscono" il cambiamento e agiscono di conseguenza.

O anche, è possibile che i embri del culto vengano educati a pensare in maniera autonoma e scegliere, di volta in volta, che comportamento adottare.

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  • Amministratore

Da un punto di vista regolistico, avere domini e talenti di due divinità non è ortodosso ma non penso che spezzerebbe il gioco: intanto, perché te li devi comunque prendere, i talenti; in secondo luogo perché hanno già delle limitazioni d'uso inserite (incanalare divinità 1/incontro, i domini se non ricordo male non possono essere applicati contemporaneamente allo stesso potere). Se il DM è d'accordo non ci vedo troppi problemi.

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Solo una nota tecnica: tu hai di fatto inventato un nuovo culto; il che significa che non puoi prendere nessun talento di dominio divino né di Tiamat né di Bahamut, tanto meno entrambi.

Se proprio ci tieni, parla col master ed inventate insieme un talento adatto al culto da te creato ^^

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Vi avviso subito che non avevo idea di dove mettere questa discussione, perchè è un po' regole, un po' BG, un po' interpretazione. Spero di averla piazzata nel posto giusto.

La questione di regole è molto semplice: è possibile prendere talenti di domini divini appartenenti a due divinità differenti, se le si adorano entrambe?

Tecnicamente no. Le regole prevedono il legame ad una sola divinità. Per fare una cosa del genere bisogna ricorrere ad hr.

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Secondo me il culto è potenzialmente molto interessante e lo hai descritto bene.

Manca però come altri hanno notato uno scopo ed uno stile di vita dei suoi fedeli: ok che sono clandestini e che credono nel drago originario ma la la loro divinità che precetti vuole che rispettino?

Volta per volta quelli di entrambi (e in che occasioni gli uni o gli altri), parti di uno e parti dell'altro (es. l'onore e la tenacia di Bahamut e l'ambizione e la ricerca di vendetta di Tiamat) o qualcosa di diverso (la coabitazione di tutti i draghi con le altre razze)? Una volta risposto a questa domanda, se quello che ne esce si sposa bene con gli obiettivi a lungo termine del gruppo di cui fai parte, io lo farei giocare e non avrei problemi a dare talenti di entrambe le divinità (anche se di certo sarebbe una house rule).

A seconda dello stile della divinità giocarlo sarebbe più o meno facile e il PG sarebbe più o meno sano di mente :)

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