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Diamoci le botte


Morken

Messaggio consigliato

Dato che si discute allegramente di cosa va e non va nei torn ei sollevo un'altra perplessità.

Premetto che non parlo a livello eprsonale, il mio personaggio è un bardo che sa faer tutto tranne picchiare, ma prendo spunto da altri pg che ho visto.

Isomma, chi punta il proprio personaggio sull'abilità in combattimento e sul menare le mani senza che sappia fare dell'investigazione è costantemente penalizzato.

Ovvio che in un'avventura di 4 ore non si può pretendere si fare tremila scontri e che uno scontro porta via parecchio tempo per problemi "logistici" (tirare i dadi, omini, tattiche) però sinceramente per una valutazione completa dei pg si dovrebbe anche dare risalto a quelli che sanno combattere bene, è una parte importantissima di D&D tanto quanto l'interpretazione e l'investigazione.

Mi rendo conto che non è facile e a dire il vero non ho da proporre soluzioni, volevo solo sollevare la questione per capire se altri la pensano come me e se hanno idee a riguardo.

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Bhè...io do il mio parere da esterno che ha solo partecipato da giocatore a un po' di tornei GC...

A dire il vero in (quasi) tutti i tornei GC a cui ho partecipato, o che mi hanno raccontato fino ad ora, è vero che i combattimenti sono stati pochi, ma sono stati (specialmente quelli finali) estremamente impegnativi e in alcuni casi veramente mortali (le gemelle psioniche, la coppia di mindflayer...ecc...) rendendo un fattore determinante anche la potenza combattiva e strategica del gruppo. Con simili combattimenti chi è bravo a investigare ma trascura la parte "guerresca" spesso rischia di non sopravvivere al torneo.

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Prendiamo ovviamente atto della critica di Morken, tuttavia non ritengo che ci siano in effetti così pochi combattimenti nei tornei del Gc.

Come ha rilevato Magnifico Sire spesso il combattimento finale è corposo e stuzzicante.

Inoltre sovente ci sono state avventure che prevedevano scontri durante le 4 ore, garantendo a tutti una buona dose di combattimento e tattica, che, come giustamente rilevi, sono parte importante di D&d.

Così al volo mi vengono in mente gli scontri coi Loxo del Bianco e il Nero o gli Umber Hulk della Voce del Deserto, piuttosto che il barbaro/berserker del Ladro di Stelle. Tre esempio di scontri complessi da affrontare e non alla fine dell'avventura.

Comunque prendiamo atto della critica, sempre convinti che nel confronto ci siano in margini per i miglioramenti. Soprattutto riguardo la necessità di mettere sempre tutti i personaggi del gruppo nella stessa condizione di divertirsi per 4 ore e non risultare poco utili all'avventura!

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io concordo con magnifico sire....non ho partecipato a molti tornei (due), ma in tutti c'era la possibilità di uno scontro frontale molto corposo.

entrambi i tornei che ho giocato avevano la possibilità di proseguire l'avventura sia attraverso gli scontri che attraverso l'investigazione (ovviamente con tempi e sviluppi diversi).

bye bye.....:D

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Anche se Presidente del GC faccio un pò l'avvocato del diavolo :P

Il fatto di aver uno solo scontro corposo tende a far far scelte in fase di costruzione dei PG pr poteri e oggetti one-shot. Eh si avere abilità o oggetti che servano per vari giorni e vari scontri diventa abbastanza inutile. Questo può esser un limite.

Però togliendomi i panni di avvocato, in cui peraltro stavo stretto, (e non perchè son ingrassato! :P) faccio però notare una cosa.

In realtà nei tornei GC ci son molti PNG e molte volte si sarebbe potuti arrivar allo scontro con essi, ma la verità è che gli scontri hanno una buona percentuale di rischio che tende a farli evitare.

I gruppi che cercano di vincere un torneo difficlmente cercheranno rissa ad ogni angoloe anche dove dovrebbe sctatre faranno di tutto epr evitarla, è un pò come nella vita, si tnde ad evitar rischi inutili se non proprio necessario (es: scontro finale inevitabile).

Sarebbe divertente trovar un gruppo di PG che cerca la rissa e uccide tutto quello che trova sulla sua strada ... difficilmente però arriverebbe alla fine dell'avventura o la potrebbe vincere :D

ASH

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Da organizzatore dico umilmente la mia.

Inserire scontri programmati porta per ogni scontro ad almeno mezz'ora di tempo tra predisposizione, dadi, PF, ecc. ecc. Questo fa sì che, se calcoliamo che altrettanto tempo ci può volere per una locazione o un incontro importante con un PNG, se inseriamo un po' di scontri "mirati" alla soddisfazione dei "battaglieri" riduciamo drasticamente a tutti la possibilità di gioco.

In particolare io prediligo le avventure NON lineari, vedi città dove posso quasi andarmene in giro a mio piacimento e la strade verso il successo nell'avventura siano molteplici. Mettere uno scontro per tutti mi riduce poi lo "spazio di manovra" e quindi pure io son solito mettere PNG con cui magari si può anche fare a botte, oppure una o pi? strade in cui c'è lo scontro ma come alternativa ad una strada "diplomatica" o comunque qualitativa in altra maniera. Poi devo ammettere che in effetti molti gruppi tendono a fare "qualità" cercando di evitare gli scontri...

Posso comunque essere d'accordo che il giocatore che predilige massacrare avversari aprendosi un varco verso la vittoria difficilmente troverà soddisfazione in un torneo.

Temo che sia molto difficile inserire tanto per "quel" tipo di giocatore senza compromettere poi tutte quelle che possono essere le scelte mirate invece a tutte le "altre" tipologie di giocatori...

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Io, invece, vorrei dire la mia da giocatore...

Ho partecipato all'ultimo torneo del GC, quello di Tomix 06, con un pg fai-da-te, è ho scelto di interpretare un "classico" nano spaccaossa, ovviamente ero il picchiatore del gruppo, colui che con uno starnuto tirava giu' gli avversari, ma ero anche cosciente del fatto che in un'avventura di 4 ore, di scontri se ne sarebbero visti pochissimi (se non, forse, uno solo)...quando, subito dopo aver iniziato a giocare abbiamo avuto il nostro unico scontro armato, e ho praticamente "scassato di mazzate" e torturato il capo delle guardie, il mio spirito da guerriero era stato appagato...così ho continuato a giocare ed a interpretare nelle possibilità del mio pg (senza escludere l'investigazione, per quanto era possibile)...insomma, non mi è sembrato che il mio pg, nonostante fosse un combattente, abbia avuto meno possibilità di altri nell'avanzare e nel rendersi partecipe nell'avventura, senza per questo levarsi la voglia del bello scontro corpo a corpo...certo che però se un gruppo con pg fai-da-te arriva ad un torneo con 4 barbari orchi, vuol dire che magari non hanno capito come si svolgerà l'avventura, e si troveranno spiazzati, magari avanzando a tentoni e "riprendendosi" solo durante lo scontro (finale o non)...

come ho detto prima, in un torneo di 4 ore non puoi aspettarti piu' che uno o due (al massimo) scontri...

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Io da giocatore tendo a preferire di gran lunga pochi scontri ma "carismatici" piuttosto che molti scontri diffusi. Secondo me una media ragionevole é di uno scontro ogni due ore... il che significa che i tornei Chimera tendono a rispettarla in pieno. Il fatto é che a me non importa molto se quattro briganti si pongono sulla strada del mio gruppo... ok, li facciamo fuori e andiamo avanti, ma a meno che non contribuiscano anche alla storia sono solo un contrattempo... detto in altre parole io "voglio vedere come va a finire"! :-)

Ma lasciando perdere il punto di vista del gusto e passando ad analizzare il realismo, bisogna dire che anche gli avversari sanno che combattere é pericoloso. Il barone Kramden coi suoi scagnozzi ne "La Pergamena dorata" lo sapeva bene, e infatti aveva preparato una bella trappola al cenone finale, invece di far semplicemente combattere i suoi scheletri. Quando abbiamo visto che i nostri posti al tavolo erano separati, con la stregona messa da sola, e sarebbe stato scortese chiedere di cambiare posto con la vera contessa seduta tra noi... beh, abbiamo capito che ci aveva fregato alla grande.

Certo, se i cattivi sono particolarmente PP cercherebbero di ottenere quello che vogliono con la forza bruta senza ordire intrighi... ma allora a quel punto l'avventura diventerebbe "ok, c'é questa mandria di barbari, combattete e fermateli". Il pi? PP vince, é un'arena, non un torneo a squadre: pu? piacere, ed essere molto divertente lo stesso, ma é un altro genere.

Se gli avversari sono abbastanza furbi da tramare nell'ombra, sono anche abbastanza intelligenti da sapere quando combattere e quando evitare gli scontri.

I combattimenti Chimerici poi secondo me sono architettati abbastanza bene, possono essere risolti non solo con la forza bruta ma anche e soprattutto con l'astuzia e la tattica (in cui faccio ricadere anche il PP, perché diciamolo, sono comunque scelte tattiche).

La coppia di mind flayer era micidiale, ma sapendo che dovevamo affrontarli é bastato un cerchio di protezione dal male per evitare la possessione, e stare tutti vicini a me che ero paladino per contrastare la paura: li abbiamo ammazzati in due o tre round senza perdere un pf. Invece siamo caduti nella trappola per lo scontro finale de "La pergamena dorata", e il barone Kramden ci ha fatto una bella sorpresa! Nonostante avessimo avuto un barbaro-ranger e un guerriero-ladro che menavano come fabbri e una stregona piena di fulmini siamo morti tutti, perché gli avversari avevano una tattica migliore.

E' anche vero che come dice Ash probabilmente in questo modo i giocatori sono incentivati a prendere oggetti one-shot ed a organizzare i propri incantesimi di conseguenza (nessun druido o bardo si prender? incantesimi di cura, tanto ci si carica di pozioni e pergamene). Tuttavia per i maghi e i chierici non fa molta differenza, le pergamene le si prende sempre lo stesso per incrementare il numero di incantesimi utilizzabili e soprattutto variarli un po' (con le regole Chimera i maghi hanno veramente pochissimi incantesimi... ma questo é solo un mio parere).

Forse si potrebbe alzare la media del numero di scontri a tre (di cui uno facile, uno difficile, e quello finale veramente power), ma pi? di tre secondo me spezzerebbero troppo la trama.

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Io sono abbastanza d'accordo con l'idea di Nym Nailo, pochi scontri ma "carismatici". A mio avviso, dovrebbe esserci solo uno scontro davvero importante, che può essere l'ultimo, o a metà o come si vuole. Un altro scontro dovrebbe essere non difficilissimo. Credo che questa tattica sia stata usata in parecchi tornei. (Bianco e Nero: gorilla + )

Tendo inoltre a favorire scontri che possono essere aggirati e "vinti" in altri modi che non le mazzate: diplomazia, inganno, allenanze, son tutte componenti di Dnd che devono giustamente essere presenti (almeno per uno di questi due scontri). Così chi vuole combattere e si diverte a farlo ne ha la possibilità, chi cerca strade alternative può farlo (sempre nell'ottica di "inclusione" di squadre diverse nell'avventura, vari modi di affrontare i problemi sono auspicabili).

Bene inoltre fa il GC a mettere in certe avventure combattimenti "atipici" (il gigante che poteva essere sconfitto non tanto dai PG quanto dai barbari; la strega Haratranga e il Rakshasa furtivi e sfuggenti alla Predator; ; i mind flayer colti di sorpresa e propensi a fuggire) ed a fare si che sempre in certe avventure la parte pi? difficicle dell'avventura stessa non sia lo scontro finale (convincere il popolo indiano della bontà del principe-tigre; fare sì che le due fazioni di devoti non si uccidano a vicenda; trovare tutti i pezzi della 31ma pergamena).

La mia soddisfazione massima sarebbe poi che ogni gruppo possa trovare obiettivi diversi nell'avventura, ma qusto si sa che è difficile :D.

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