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Spillo Story


Eiden

Messaggio consigliato

Spillo da Menci

Cinque regolette per il Pbf

Spoiler:  
- Si scrive in prima persona.

- I dialoghi del personaggio vanno scritti in grassetto.

- I pensieri del personaggio vanno scritti in blu corsivo.

- Eventuali cose scritte dal personaggio (biglietti, lettere, ecc) vanno scritti in rosso.

- Quando volete compiere un’azione (combattimento, prova abilità, incantesimi, ecc) descrivete l’azione con scrittura normale, mentre mettete in SPOILER l’azione in forma di regole.

Esci dalla porta della casa che condividi con i tuoi fratelli, è mattina presto, il cielo è limpido e l’aria è fresca, un’ottima giornata per iniziare il tuo “viaggio dello spirito”, accosti la porta senza chiuderla e con in spalla la tua sacca, ti volti per iniziare il tuo viaggio.

Per il paese dormo tutti o quasi… arrivato alla piazzetta del villaggio una voce ti chiama a se:

“ehi Spillo Giovane mio, aspetta un attimo”

E' una voce squillante che sai bene a chi appartiene, è Pollone il panettiere del villaggio, per lui è normale essere sveglio alle ore più strane.

“Tu che sei giovane ed hai buone gambe, potresti fare un favore ad un povero vecchio indaffarato?”

Dice mentre si pulisce le mani dalla farina, nell’aria l’odore di pane appena cotto è molto invitante e tu non hai fatto colazione, noti subito che l’odore proviene dal sacchetto che ballonzola dalla cintura dello gnomo.

“ma prima che ne dici se facciamo colazione?, se conosco le tue abitudini non ci hai ancora pensato, vero?”

Dice appena vi trovate di fronte, il tutto accompagnato da un caloroso sorriso.

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"Che profumo. Questa è una delle cose che mi mancherà della mia famiglia" penso a malincuore.

Tu mi consci troppo bene rispondo a Pollono ricambiando il sorriso.

Un pensiero svolazza per un attimo nella mia mente: "un solo sorriso e l'umore di una persona può cambiare completamente"

In effetti se perdo un po' di tempo in confronto al lungo viaggio che mi attende non è una tragedia. La vera tragedia sarebbe incominciare con lo stomaco vuoto, accompagno quest'ultima frase da una risatina amichevole.

Poggio una mano sulla spalla dello gnomo e mi appresto a seguirlo.

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"Allora accomodiamoci"

Dice, mentre con la mano ti inviata a sedere sulle panchine poste intorno alla piccola sorgente naturale della piazza. L’aroma del pane diventa fortissimo nell’attimo in cui apre il piccolo sacchetto che porta alla cintura, dal suo interno tira fuori due forme di pane speziato appena cotto che ti fanno venire subito l’acquolina, te ne porge una mentre continua con il suo discorso:

“sai, un uccellino mi ha detto che avresti iniziato il tuo viaggio proprio oggi e che lo avresti iniziato proprio da Isperia”.

Fa una pausa per tirare fuori dal suo grembiule due tazze, che va a riempire con l’acqua della fonte, porgendotene una, continua:

“così mi sono chiesto se non fosse stato il caso di chiederti un semplice favore.”

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Assaporo il pane. Ad ogni boccone cerco di godere al massimo di questa squisitezza.

Con la bocca ancora piena ricevo in mano la tazza d'acqua: Certo che tu sai come corrompermi, gli sorrido cercando di non mostrare ciò che sto masticando di gusto.

Bevo un sorso d'acqua per mandare giù il boccone appena finito.

Se posso, sai benissimo che ti aiuto volentieri, il mio tono è calmo, sul mio viso si allarga un sorriso amichevole, i miei occhi esprimono attenzione verso la richiesta dello gnomo.

Sono perfettamente a mio agio. So bene che qualsiasi cosa il mio amico mi sta per dire non sarà per me fonte di troppe preoccupazioni, "Qualsiasi cosa abbia in mente non sarà sicuramente per mettermi nei guai. Dopotutto, da qualche parte devo pur cominciare il mio viaggio: sarà un piacere farlo aiutando un amico"

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"Ottimo allora, mio giovane amico".

Dice, dandoti una pacca sulla spalla in segno di confidenza.

"Come ben sai ho una figlia, Stiria, molto più giovane di me, dovrebbe essere pressapoco della tua età, ma sono molti anni che è partita per il suo viaggio dello spirito ed io sto invecchiando".

Mentre dice questo il suo volto diventa per un attimo triste.

"Mi piacerebbe che gli portassi un mio messaggio, non dovrebbe essere difficile per te, poiché sono venuto a conoscenza che si è stabilita da qualche parte ad Isperia, a far cosa di preciso non lo sò, ma quello che so per certo è che è stata sempre una gnoma molto testarda".

Finisce il suo panino e pulendosi le mani, ti porge una lettera ben ripiegata e con un bollino di ceralacca.

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Infilo in bocca l'ultimo boccone e finisco in un sol sorso l'acqua rimanente nella tazza.

Afferrò la lettera e la sistemo nella sacca in modo che non si spiegazzi troppo.

Come se Stiria l'abbia già letta, rispondo al mio amico accompagnando la frase con un occhiolino.

"Se si trova ad Isperia, per quanto sia grande la città, non dovrebbe essere troppo difficile trovarla" , penso mentre creo un'immagine fantasiosa della gnoma: mi immagino Pollone con 2 lunghe trecce bionde che gli cadono sulla schiena e un prosperoso seno. Non riesco a trattenere una risatina al pensiero.

Bene. Credo sia ora che io vada. Grazie per la colazione e per la tua gentilezza. Ci rivedremo presto, un sorriso si fa spazio tra le mie gote.

Detto questo rimetto in spalla la mia sacca e cammino verso il bosco, in direzione di Isperia.

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“Allora ci conto, a presto Spillo”.

Ribadisce Pollone mentre in lontananza ti saluta con la mano. Nel frattempo anche altri paesani si sono svegliati, hanno imbracciato i ferri del mestiere e sono solerti alle loro mansioni, quando passi ricevi un saluto ed un imbocca al Troll praticamente da chiunque è sempre un piacere per Menci quando un loro giovane diventa Adulto, cosa particolarmente evidente dopo la grande festa di Ieri sera. Ti avvii di buon passo perché anche se le mura sono abbastanza vicine, un mezzo chilometro in linea d’aria, la porta più vicina dista almeno tre ore.

Isperia è una città molto grande e il comune conta all’incirca 43.785 persone, di cui meno della metà popola la città vera e propria, visivamente l’impatto è molto forte imponenti mura bianche spesse più di dieci metri, cingono la città in una morsa protettiva, è anche attraversata da un fiume che funge da fonte principale di guadagno visto la sua alta navigabilità e la facilità con cui si possono creare bacini per la pesca e la coltura, si dice che vi si possa trovare di tutto.

Con queste idee e nozioni, passi tranquillamente la prima parte del viaggio, ormai manca più poco, un’oretta non ha mai fatto male a nessuno, ti rimane di passare soltanto dentro all’ultimo borgo…

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"Un viaggio tranquillo e senza ostacoli." penso sorridente scacciando via il pensiero di eventuali mezzorchi in cerca di rissa o animali affamati per il bosco.

"La prima cosa che farò entrato in città sarà trovare un luogo dove mangiare e conoscere qualcuno. Dopo cercherò anche la figlia di Pollono."

Accelero il passo, eccitatissimo per aver finito questa primissima parte del mio tragitto.

"Ormai non manca molto alle porte. Speriamo mi facciano entrare senza problemi"

Spoiler:  

Prima di presentarmi alle porte della città osservo da lontano se ci sono guardie e che genere di persone frequenta la città. Mi apposto per circa 3-4 minuti, poi mi faccio avanti.

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La strada che stai percorrendo è molto ampia e ben lastricata, calcoli che sia ampia all'incirca otto metri, abbastanza da permettere il passaggio di due carrozze affiancate per senso di marcia, ai lati della strada corrono parallele due file di alberi che si fermano poco prima del centro abitato.

Le case hanno quasi tutte la forma slanciata e con i tetti a angolo acuto, usata dagli umani nei climi più rigidi, perché anche se non altissimi 600 m, la città è pur sempre in montagna ed in inverno è facile che nevichi.

Arrivi al primo bivio della strada maestra, noti guardando i cartelli e le abitazioni, che per arrivare alle prime locande e mercati dovresti girare a sinistra verso il borgo che si estende fuori dalle mura, mentre se continui sulla strada maestra è più facile imbatterti in botteghe di maestri artigiani.

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Di fronte alla prima, seppur blanda, scelta del mio cammino mi fermo un secondo e mi gratto la testa di riflesso.

"Io devo cercare di conoscere nuova gente per raccogliere informazioni. La cosa migliore sarebbe una bella locanda. E mi sta venendo fame...vediamo se riesco a pranzare con un bel bollito di porcospino"

Prendo la strada sulla sinistra sperando, tra l'altro, di avvicinarmi il più possibile alle porte della città.

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La strada si trasforma presto in un allegro mercatino, con un gran vociare di gente che vende mercanzia varia ai lati, anche se è arrivata l'ora di pranzo ancora molta gente affolla le bancarelle, quindi fai fatica a passare, in più procedendo verso la città la strada si fa lastricata.

Mentre stai per girare l'angolo, il vociare cambia sembra di, di... "rissa", proviene dalla taverna alla tua destra, mentre te ne accorgi, un uomo passa volando davanti al tuo naso, questo ti fa perdere l'equilibrio e cadere con una bella "culata” a terra.

Con la caduta Sillick fuoriesce dalle tue tasche.

Spoiler:  
P.s. Il nome dello gnomo dell’inizio è Pollone non Pollono ;-)
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Mi massaggio il sedere addolorato. Quando mi accorgo di Sillick la prima cosa che penso è di sollevarla per evitare che venga pestata dalla folla.

Ancor prima di tirarmi su in piedi mi corico su un lato per afferrare l'animale e poggiarlo sulle mie coscie.

*E te cosa ci fai qui? Non ricordo di aver ordinato stufato di donnola per pranzo*

Intanto mi rimetto in piedi e poggio Sillick sulla spalla sinistra.

Incuriosito dal gran vociare, mi rimetto la sacca sulla spalla destra e mi avvio cautamente verso l'interno della taverna.

Spoiler:  

Ho usato gli "*...*" per indicare che non sto parlando ne gnomesco ne il comune: se vuoi che cambio metodo dillo.

- Uso giornaliero di "Parlare con gli animali" (dura 10 minuti)

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*ah ah ah, spiritoso... non potevi far più attenzione? stavo dormendo così bene... ma, ma cosa sta succedendo attento capo!*

Allertato dall'esclamazione di Sillick, ti fai da parte proprio mentre un uomo grande e grosso passa di corsa attraverso l'entrata del locale, è vestito pesante per essere una bella giornata, i suoi abiti sono di cuoio bordati con pellicciotto di buona fattura, i suoi pugni sono grandi quanto la tua testa, si dirige verso l'uomo volato via prima, accucciandosi "e così tu eri il più forte lì dentro? non è possibile, TU?"

Spoiler:  
Ok * * vammp bene.
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*Il nostro villaggio era quasi più tranquillo....quasi*

Passo il pollice destro sul mento dal basso verso l'altro e sussurro poche parole incomprensibili anche per il mio piccolo amico (nonostante egli, abituato a vedere quel gesto sa perfettamente cosa io stia facendo).

Mi avvicino ai due uomini e domando a quello più grosso con voce squillante "Che genere di strano gioco state facendo la dentro?", il tono inizia serio per terminare con una punta di ironia. Continuo con fare scherzoso e con un largo sorriso stampato sul viso "Non mi dispiacerebbe partecipare ma ho paura di non conoscere bene le regole...o forse sono troppo grosso per voi?" finisco la frase palesemente ironico, conscio del fatto di arrivare a malapena alla cintura dell'umano.

Spoiler:  

Ho lanciato sull'uomo appena entrato in scena (a cui mi sto ora rivolgendo) l'incantesimo Charme su persone: ha diritto ad un tiro salvezza sulla volontà (CD 15) per negare l'effetto. Se fallisce crede che io sia un suo grande amico e prende qualsiasi mia azione o frase nel modo più benevolo possibile (l'effetto dura un'ora)

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Il gigante finisce di posare un piede sulla persona a terra, mentre con le mani estrae delle manette da sotto gli abiti.

"Gioco?, stai fuori strada piccolo, non sto giocando questo è solo il mio lavoro, consiste nel vai e cattura il grattacapo di turno..."

afferma mentre finisce di ammanettare l'atterrato.

"sai è una bella noia, ogni volta tentano di opporre resistenza ma i più sono solo novellini... invece tu non dovresti stare insieme a tua madre, non sei troppo piccolo per girare da solo in questi posti?"

Spoiler:  
Charme su persone: Ts fallito, inc. riuscito!
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Ahahah scoppio in una sonora risata Vabbeh, che sono piccolo ma essere scambiato per un bambino...è la prima volta "Probabile che è la prima volta perchè è anche la prima volta che mi allontano dal villaggio"

Sorrido e lancio un occhiolino all'uomo Mai sentito parlare di gnomi? Non esistete mica solo voi giganti al mondo

Continuo sorridendogli Mi sembri una brava persona e io qui non conosco nessuno... continuo la frase con un mezza adulazione e visto che sei una specie di autorità in questa città non è che potresti aiutarmi a trovare una persona? Ovviamente un favore, per noi gnomi, viene sempre ricambiato concludo allargando ulteriormente il mio sorriso

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"Gnomi?, bè ora che ti guardo meglio... potresti esserlo... ma non eravate più... bassi?"

Con un calcio ben piazzato fa alzare l'uomo ormai reso inoffensivo.

"Ma non scambiarmi con un armigero, io non sono quel tipo di persona... però se è una persona che cerchi potresti provare con Oliver Giù in taverna... o se vuoi seguirmi ti posso condurre dai miei committenti".

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Allora tu cammina che io sarò la tua ombra rispondo all'uomo questa città è troppo grande per me, senza un percorso segnato mi perderei di sicuro

Continuo dopo un secondo di pausa Comunque piacere, Spillo dico sorridendo ed alzando la mano in segno di saluto. E girando lo sguardo verso la mia spalla E questo rompiscatole è Sillick

Spoiler:  

Cerco di farmelo più amico possibile fintanto che prova una "simpatia speciale" nei miei confronti

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"Allora piacere Spillo e Sillick, io sono Brock e sono un... lavoratore".

Spinge l'uomo verso la strada e si incammina

"Segiumi, non ci metteremo molto... bisogna solo raggiungere la città alta".

Mentre si incammina inizia a fischiare un'allegro motivetto di marcia.

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Accompagno il suo motivetto schioccando le dita, mentre Sillick squittisce a tempo.

"Città alta...dev'essere dove vive la gente benestante del posto"

Mentre camminiamo mi rivolgo a lui perplesso In città cosa c'è di interessante da vedere? Fiere, mercati, giochi pubblici, monumenti...queste cose qui continuo dopo avere preso un attimo di fiato E ancora non ho capito chi comanda in questo posto

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