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Fumetti Bonelli


Messaggio consigliato

Dato che ci sono capitato, rincaro la dose sulla Star Comics: quanta potenzialità sprecata!

Trigger? Al quarto numero è stato sospeso, sviluppo e vendite bloccate. Capisco che il prodotto deve vendere, ma si trattava di una storia di soli sei numeri! Bloccarla al quarto è una presa per i fondelli per i consumatori, no dico, almeno farne un numero conclusivo un pò precipitoso e raffazzonato, che però chiuda il cerchio, invece niente!

Nemrod? Progetto singolare, con qualche potenzialità, sviluppato in tre parti: la prima parte, originale, di oltre una decina di numeri, poi altri quattro, e infine altri dodici... sospesi prematuramente.

Chiunque abbia seguito la serie può vedere che dopo un po essa diventi sempre meno innovativa, l'impressione che se ne ricava è che l'abbiano munta il più possibile senza rinnovarla, lasciandola così spirare in modo alquanto squallido.

Factor V pessimo numero uno? Leggi tutta la serie, qualunque minima cosa cui ci si potesse appellare per salvarlo svanisce col finale, il quale non ha proprio significato. Voglio dire, le premesse della storia sono date, gli sviluppi mostrati, e alla fine va tutto in vacca in uno dei modi più assurdi e pacchiani che si potesse sviluppare, col falso colpo di scena ormai fin troppo utilizzato. E poi, in proposito

Spoiler:  
L'ultimo numero non ha significato, voglio dire, gli stramaledetti vampiri escono dal loro limbo/prigione, e iniziano a conquistare il mondo massacrando tutti, si, con zanne e denti. Voglio dire, e gli eserciti? lanciafiamme, bombe incendiarie, finanche alle nucleari, niente? Umanità massacrata senza colpo ferire con un'invasione che ha per testa di ponte una piccola cittadina sulle montagne statunitensi, il tutto senza che nota di tentativi di difesa sia stata data, è ridicolo. Si può sviluppare un mondo come si vuole, ma la coerenza oggettiva deve rimanere.

Ciò che ho visto molto nella Star Comics, e che mi ha lasciato male, sono state tante ottime possibilità sprecate, progetti che avrebbero potuto essere interessanti ma sviluppati in modo inadeguato o lasciati decadere per scelte che neanche riesco a comprendere, cose simili, e oltre a ciò continui ritardi nell'arrivo dei numeri, a volte anche di oltre una decina di giorni rispetto alla data d'uscita prevista. E che? Se lo sai, scrivici una data posticipata!

Altro titolo, Valter Buio, in origine avevo letto che avrebbe dovuto essere una nuova serie, poi alla fine scopro che si trattava di una miniserie. Non so quale delle due notizie era la reale, di certo però se si pensava di farne una serie, sarebbe nata morta. Ovvero, l'idea mi è parsa anche interessante, ho apprezzato le storie, quasi tutte devo dire, ma si trattava di un'impostazione di base che non avrebbe comunque avuto grandi prospettive di sviluppo oltre i primi numeri, solo prendendo l'ultimo numero, e confrontandolo col primo che in un certo senso riprende, non si capisce come abbiano potuto concludere il lavoro in tal modo, pare che lo abbiano fatto per chiudere un progetto fallimentare, questa è l'impressione che ho avuto.

Ho preso anche Rourke, che devo dire invece mi è piaciuto parecchio, ma questi sono miei gusti, però di certo non è stato privato di una fine dotata di senso, lo sviluppo è coerente e anche se leggendo alcune "note narrative" la fine mi ha destato minime perplessità, se non altro rimane a mio avviso un buon prodotto.

Ora, sempre SC, sto seguendo San Michele, l'idea mi pare buona, le possibilità di svilupparne una buona storia ci sono, spero non mi mandino a ramengo anche questo!

Su Nathan Never della Bonelli invece, di cui si è già parlato, devo dire che fino a qualche anno fa li prendevo, poi smisi perchè il genere fantascientifico mi era venuto un po a noia, ma devo dire che mi sorprese il nuovo taglio dato alla serie a partire dal Numero 162, sembrava promettente.

Taglio di alcuni fra i personaggi "meno vitali diciamo" della serie, nuova impostazione, molto più oscura, malinconica e a tratti violenta, sembrava parecchio interessante, dando anche al protagonista una nota di oscurità che gli giovava un sacco secondo me.

Non posso sapere quanto a lungo la nuova impostazione sia proseguita, perchè comunque smisi di prenderli non molto tempo dopo, mi stavo riorientando più sull'horror, ma devo dire che la trilogia formata dai numeri 162, 163 e 164 è per me un vero gioiello, merita d'essere letta.

Per quanto riguarda invece vecchi e nuovi albi giganti, li ho sempre evitati, mi sembrava facessero spesso costruzioni troppo astruse anche rispetto la struttura base della storia.

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Principali partecipanti

Concordo pienamente con il tuo giudizio sulla star comics, quante potenzialità sprecate!!!!! Da quando poi hanno introdotto le miniserie la cura degli albi é calata sempre piú, come a voler dire che se tanto deve chiudere a breve non vale la pena perderci troppo tempo!!! Bella fregatura per i lettori! il punto piú basso poi l'hanno ragggiunto con factor V, io ho preso soltanto il primo numero, ma posso dire senza problemi che é la cosa piú brutta che mi sia capitata fra le mani, pubblicizzata poi con il fatto che lo scrittore era l'esperto di effetti speciali di Dario argento, che c'entra questo con il saper scrivere una storia a fumetti!

In genere poi chi ci lavora é gente capace hanno sceneggiatori anche famosi e spesso ottimi disegnatori, tanti giovani, a cui però evidentemente devono dare dei tempi di consegna mooooolto brevi, perché dopo qualche pagina finiscono per scadere, chi più chi meno, nella cura delle pagine.

Insomma, ottime potenzialità, pochissima cura per quello che viene mandato in stampa. Un vero peccato visto che la star é il secondo maggior distributore di fumetti in Italia.

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Spoiler:  

Voglio dire, da un po gli autori registrano crisi nel mondo del fumetto, di qui la reticenza a sviluppare nuove serie optando per le serie brevi.

Il che non è per forza un male: pochi numeri, un racconto che si conclude, possibilità di sviluppare più progetti interessanti.

Ma farlo così è un disastro!

Per dire, anche la Bonelli, e non è che io parteggi per loro per simpatia, ma semplicemente ho visto come hanno sviluppato alcuni fra gli ultimi lavori, le nuove miniserie sono state cominciate, portate a termine e non sono scadute nel frattempo. Esempi? Brad Barron per la fantascienza, Demian e Cassidy per il noir/storie di criminalità, Greystorm, Caravan.

Trigger della Star Comics era valutato come un progetto interessante, ben sviluppato, sceneggiatore noto ( Ade Capone ), ma... non vendeva, quindi chiusa la serie a numeri quattro di sei. E che diavolo! Fanne un quinto concentrato e a prezzo maggiorato che esca in edizione limitata per quelli che la serie l'hanno comprata almeno!

Valter Buio altra grande incognita. Se si prendono solo il primo e l'ultimo numero, si legge una storia collegata, poichè in entrambi appare un misterioso personaggio che, suppongo, fosse pensato come una delle figure più enigmatiche ed interrogative della serie. Ma... le due storie sono state sviluppate in autonomia. Ovvero, scollegate fra loro. Ovvero, nessuno dei personaggi della serie che avevano avuto a che fare con questo losco figuro si ricordava di lui, eppure ne avevano scoperto i nomi (almeno tre), le abitazioni, e parte della storia. Ma.. senza che una sonda aliena abbia cancellato la memoria a protagonisti e co-protagonisti, l'evilman della serie è stato dimenticato. Non ha alcun senso!

Dimenticavo, per cui aggiorno: in controtendenza rispetto alle brutte esperienze con la Star Comics c'è stato Rouke: Tematica horror, ambientazione irlandese, sviluppo della storia coerente, storia breve, meno di una decina di numeri in tutto. Lo consiglio, non è male. Ciò che non mi torna sono alcune note narrative a inizio e fine dei numeri, che parevano lasciar presagire la serie dovesse continuare oltre. Ma se non altro, anche se è stata conclusa prematuramente, almeno non è scaduta come altre di cui ho già parlato.

Per quanto riguarda poi Faactor V, ti spoilero una cosa paurosa, fed_44. Si tratta di parte della conclusione, per cui chiunque lo volesse leggere non apra lo spoiler.

Alla fine, tre protagonisti si rifugiano dall'invasione vampiresca in un remoto tempio similtibetano di sentinelle immortali che sorvegliano una sorta di "porta" (e il bello è che questi vengono mostrati in due vignette, e nessuna spiegazione su chi siano o perchè possano difendere il gruppo dai vampiri, una comparsa così tanto per fare), poi dopo un po il trio ritorna nel mondo con le sue micidiali armi antivampiro: proiettili trattati al nitrato d'argento (eh, così difficile da reperire che tutti gli eserciti del mondo sono stati distrutti senza poter sviluppare quest'arma). Che fanno i tre fenomeni? Addestrano gli umani rimasti per formare una resistenza con cui combattere i vampiri? Ovviamente no, da soli, in tre, vanno alla principale fortezza degli avversari, occupata giusto da un esercito di vampiri no? Con solo un paio di pistole a proiettili e sapendo che è una trappola, sono attesi e lo sanno ma entrano lostesso. E ovviamente vengono fatti fuori tutti!!!!!!! Se li disegnavano mentre si sparavano in bocca risparmiavano inchiostro e carta.

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leggo un sacco di fumetti, della bonelli sono un regolare di Dylan Dog e Dampyr. DD è da sempre un must, ormai il personaggio non è più poetico e accattivante come una volta ma le storie sono quasi sempre godibili, poche volte orribili e ogni tanto capita la perla, come nell'ultimo maxi: "gita fuori porta" è veramente bello. Dampyr è la migliore serie che mi sia mai capitata di leggere: è attuale, alterna magistralmente storie con ritmi sostenuti a storie più lente e dolci, è colto e istruttivo senza essere pedante. I comprimari sono ben caratterizzati, belli e non stereotipati. In 130 e passa numeri (più speciali) le storie non belle si contano sulle dita di una mano.

Ultimamente sto leggendo Julia, veramente bello e profondo, anche se ogni tanto un po' troppo "cerebrale"

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Sono un fan dell'horror fumettistico, parlando di Dampyr, è sicuramente il mio preferito, ma anche Dylan Dog mi piace molto.

A questo punto ti consiglio Rourke, se anche tu sei un fan dell'horror, potrebbe piacerti.

Facendo una valutazione fra i due suddetti comunque, penso che fin dall'inizio a Dylan Dog abbiano, senza particolare motivo, affibbiato una tara eccessiva, derivata dalla caratterizzazione del personaggio.

Uno dei punti di forza di Dampyr è che la serie è stata strutturata per essere estremamente mobile, i protagonisti si spostano in gran parte del mondo, e questo facilita il compito di tenere fresca l'intera produzione, gli ambienti vengono contestualizzati e c'è una maggior variabilità negli scenari.

Dylan Dog invece, sic, soffre il mal di mare (e prende la nave solo in casi assolutamente straordinari) e non prende l'aereo, certo ogni tanto ha fatto dei gran viaggi, anche nella lontana Europa dell'est, ma in macchina!!!!

Penso che in prospettiva, già dal primo numero, quando caratterizzarono in tal modo il protagonista, abbiano fatto una toppata, la cosa lo limita troppo. Per carità, la maggior parte delle storie mi piacciono un sacco e ci sono dei veri gioielli, come Mater Morbi che ho trovato particolarmente inquietante e anche angosciante (il tema è il rapporto fra gli uomini e la malattia), ma mi viene da supporre che Londra sia la centrale internazionale dove si raccolgono le oscure presenze del pianeta, di qualunque tipo esse siano.

Basta invece guardare i primi dieci numeri di Dampyr, per capire come in questo caso abbiano investito nella possibilità di sviluppare ambienti estremamente mutevoli da un numero all'altro, in soli dieci uscite queste le località toccate: Bosnia e Serbia (primi due numeri, durante la guerra), Gran Bretagna, Mosca-Russia, Praga, Friburgo, Berlino, Parigi, Namibia (seconda storia sviluppata su due albi, i numeri 6 e 7).

Certo, nei primi numeri di DD, c'è una storia ambientata in Germania, ma chiunque segua la serie sa che Londra la fa perlopiù da padrona, con notevoli altri spostamenti sul suolo britannico; con tanti avvenimenti straordinari li concentrati viene da chiedersi come sia possibile che nella storia la stampa tratti ancora il protagonista da ciarlatano.

Era stata molto tempo fa ventilata in modo assolutamente ipotetico (e forse solo da parte di alcuni fan), la proposta di far incontrare Harlan Draka e Dylan Dog, come fu fatto in passato per i personaggi di Nathan Never e Martin Mystère (se non erro il secondo fu ritrovato congelato in un iceberg o simili, e venne in qualche modo riportato alla vita, io lessi il seguito di tale storia in cui c'era qualche riferimento a come avvenne l'incontro... troppo assurdo, me la rido ancora :D ), ma ho sempre pensato che sarebbe stata una pessima idea.

In Dampyr il tema dominante è la lotta contro i vampiri, creature la cui natura è stata definita e segue uno schema abbastanza regolare, in Dylan Dog invece appaiono almeno quattro diversi tipi di vampiri, e io non ho di certo tutti i numeri, il risultato sarebbe stato una perdita di coerenza per le due serie. Comunque sia, pare che l'ipotesi sia sfumata molto tempo fa.

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Mi scuso coi Moderatori, so che il doppio post è proibito dal regolamento, ma, non so perché, il programma m'impediva di fare un'ulteriore modifica al messaggio.

Su Dampyr aggiungo: credo che nei prossimi 4 numeri si svilupperà lo scontro finale col vampiro di Londra lord Marsden... ahhh, ho la bava alla bocca. E' senza dubbio uno degli avversari più insidiosi e tenaci di tutta la serie, credo uno dei top four con Nergal, Thorke e, forse, Jan Vathek. Momento mitico, lo sento più di quando alla fine ci fu lo scontro fra Nathan Never e Aristotele Skotos ( nemico che durò dal numero 1 a ben oltre il 100, lascio immaginare! )

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Sarebbe bello un incontro DD e Dampyr, spero lo facciano, ne hanno già fatti tanti (DD e MM, DD e Ken Parker, MM e mister No, Nathan Never e MM e penso pure altri).

Sono 2 personaggi decisamente diversi con 2 impostazioni decisamente diverse. DD non hanno toppato a settarlo a Londra, alla fine non è il realismo ciò che conta in quel fumetto e per la trama non sono necessari i vampiri, tra l'altro per DD la coerenza interna è giusto un optional.

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Indubbiamente in DD c'è una grande indipendenza fra i singoli numeri, molto più che in Dampyr.

L'errore seccondo me è stato non tanto nel settarlo su Londra, quanto nel fare una scelta che ne limita la possibilità di spostamento. Capirei in una storia breve dove tale handicap come parte della caratterizzazione ci può stare, ma come scelta sul lungo termine... beh, certo non è castrante, ma limitante si.

Avrebbero potuto dargli quel po di mobilità in più, tanto il personaggio era già fortemente caratterizzato lo stesso ( ex alcolista ora astemio, vegetariano, quasi sempre al verde, assistente/spalla comica, quando è sovrappensiero suona il clarino, grande seduttore, ha una passione per il modellismo inconcludente :D ), mi pare ci fosse già abbastanza carne al fuoco.

Sulla possibilità di far incontrare i protagonisti di varie serie, non mi ha mai convinto... ho anche qualche flash di una copertina dove Nathan Never e Dylan Dog s'incontravano.. mi è sempre parsa una cosa che possa piacere ai fan, ma che fa perdere di credibilità alla storia, D e DD mi piacciono entrambi, ma preferirei che tenessero separati i loro mondi.. perchè, ad esempio, collegare Dampyr a Dylan Dog vorrebbe dire alterare la struttura del primo dei due, DD è un horror a ssviluppo abbastanza libero, non segue regole prefissate, Dampyr invece seppur presenti una grande variabilità, è stato strutturato su alcune linee di base.

Certo, se non ci si fa caso la cosa si può anche fare, ma a me non tornerebbe inserire nel mondo di Dampyr un personaggio nel cui mondo i vampiri non seguono lo schema del rapporto Maestro/Non Morto, dato che dal numero uno a quello attuale si è seguita questa linea.

Nei DD che io ho appaiono 5 differenti tipi di vampiri: il più simile all'impostazione dampyriana mi pare sia quello nel n° 285 LA FURIA DELL'UPYR, poi, simile ma soltanto simile, il doppio numero 180 e 181, NOTTI DI CACCIA e IL MARCHIO DEL VAMPIRO, che avrà un seguito nella storia in almeno due numeri successivi ( MANILA, l'altro titolo non lo ricordo ), pure il n° 147 POLVERE DI STELLE è su questa linea anche se non collegato, ma la storia cambia completamente coi numeri 155 LA NUOVA STIRPE, il 62 I VAMPIRI, e un altro di cui ora no ricordo numero e titolo.

Tutte queste storie mi sono piaciute molto, ma preferirei non le si accostasse a Dampyr, le due serie mi piacciono come sono, indipendenti :D

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  • 1 mese dopo...

Mi reinserisco sul topic dopo più di 5 anni e fare il mio punto della situazione.

Ad oggi ho smesso Magico Vento verso il 105 (prima che finisse la serie) + altri numeri sparsi (ma non l'ultimo), appena riuscirò a fare un po' di riordino nella mia libreria (con una bimba piccola non è facile) forse termino la serie.

DD lo leggo sporadicamente da amici, ma non lo compro più. A parte i numeri a colori e la serie semestrale DD color fest e che, avendo più storie, hanno il pregio che non sono da buttare.

La serie annuale di Storie di altrove, anche se sono in ritardo di un anno.

La serie annuale delle storie a fumetti (degne di nota la prima fantasy e la terza; la seconda fantascientifica l'ho trovata poco originale, mentre l'ultima westeriana "normale").

Altro della bonelli, che ricordi, non compro, un po' per spazio un po' perché non ho trovato qualcosa che mi intrighi veramente.

Sulle "novità", vorrei sapere un vostro parere su Caravan e Harry Moon.

Quanto alla SC (ma siamo OT) l'unico che mi ispirava (di cui però ho solo il 1° numero) è nemrod; in precedeva ho seguito qualcosa di LL (specie le storie collegate al cavaliere di San Giorgio).

Ciao

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Ciao!

Harry Moon a me piaceva, l'ambientazione spionistica/fantascientifica mi sembrava originale e in generale gli albi erano ben curati, peccato per la sua chiusura precoce...

Su Caravan discorso diverso, mi aveva entusiasmato il primo numero, piaciuto il secondo e poi via via l'interesse è scemato velocemente numero dopo numero, fino a sprofondare nella noia e l'abbandono, da parte mia, della serie. Peccato perché l'idea alla base era ottima, poi però praticamente non c'è stata evoluzione!

Della SC mi sta piacendo San Michele, ma anche lì bisognerebbe vedere come procede.

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Intervengo tardi da lettore appassionato di buona parte dei fumetti Bonelli: ha iniziato mio padre, parecchi anni fa, collezionando Tex, e io ho continuato leggendone decisamente parecchi.

A casa abbiamo la collezione completa di Tex, Brandon, Demian, Volto Nascosto, Gea, Caravan, una buona metà dei numeri di Dylan Dog e tutto quello che è uscito fino ad ora di Cassidy e Lilith.

Se dovessi indicare i miei preferiti, la scelta ricadrebbe quasi di sicuro su Brendon e Gea, ma neanche Volto Nascosto e Demian mi sono sembrati da buttar via, anzi. Tex e Dylan Dog restano sempre dei classici, che leggi con aspettative diverse rispetto a quelle che hai con un altro fumetto, e Lilith e Cassidy sembrano promettere bene per ora.

Mi associo ai "delusi" da Caravan, alla fine la storia sembra risolversi in un non risolversi, dando l'impressione di un brodo troppo allungato per non portare poi a niente.

Visto che ci sono, volevo chiedervi un consiglio: secondo voi varrebbe la pena di raccattare gli arretrati di Dampyr e Magico Vento?

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Fenapi, su Dampyr non posso che dare un voto positivo, sono un grande appassionato della serie fin dal primo numero. Fra l'altro come la maggior parte delle serie a fumetti che vanno avanti nel tempo nei primi numeri c'è una quantità di ottime storie molto più alta, quindi direi proprio che vale la pena di andare a cercarsi gli arretrati.

su Magico vento non posso aiutarti, ho letto soltanto qualche numero sparso, buone storie, ma l'ambientazione western non mi ha mai affascinato più di tanto...

Si, Gea era ottimo, peccato che sia finita così presto (Lilith, sempre di Enoch, ha qualche marcia in meno, soprattutto manca dell'ironia dei fumetti di Gea)

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Concordo sul recuperare Dampyr. Non concordo sulle storie migliori all'inizio, semplicemente più avanti si passa a un po' più di continuity e nozionismo ma è difficile trovare una storia non godibile (tra speciali e serie regolare di 130 numeri si contano sulle dita di una mano le storie brutte).

MV lo sto leggendo a pezzi e bocconi adesso e sembra bello

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In Dampyr, aggiungendo la mia opinione, negli ultimi numeri, ovvero in quelli dopo il 100°, ho notato una tendenza a caratterizzare meglio certi avversari anche se di breve durata, e un aumento nel numero di storie ambientate nel passato (stile viaggio nel tempo, o attraverso il multiverso), con una caratterizzazione degli ambienti molto godibile, per cui direi che la storia ha ancora molte buone potenzialità.

Sulle uscite di adesso però bisogna fare attenzione, da due mesi, e continueranno per altri tre, i cinque mensili di Dampyr saranno collegati ad un'unica storia, che ritengo sia l'epilogo dello scontro con Marsden, uno dei nemici storici fra i più longevi della serie (come ho già detto, uno dei top 4, con incertezza se piazzarlo al 2° o al 3° posto... avrebbe potuto meritare anche il primo, ma direi che quello spetta a Thorke, per la sua gran bastardaggine e per le conseguenze emotive che ogni scontro con lui ha sul protaconista, dati i legami con la discepola/ostaggio del demone, Lisa).

Per cui, chi si avventurasse nella lettura di Dampyr ancora nei prossimi tre mesi rischierebbe di trovarsi legato ad una storia che è la conclusione concentrata dell'evolversi della storia scritta su qualche altra decina di numeri del fumetto (fra collegamenti diretti ed indiretti), il pericolo per cui è quello di capirci poco.

Ad ogni modo, la mia valutazione sui primi due numeri di questa serie di 5 è positiva.

Per quanto riguarda Caravan, a me è piaciuto pur non essendo un genere che io segua abitudinariamente, penso che per gradirlo ci si debba rendere conto che al centro della narrazione non c'è tanto il mistero in sè, quanto la storia di una famiglia la cui vita viene totalmente stravolta da un avvenimento imprevisto, con conseguenze disastrose sul nucleo famigliare stesso.

Più del primo numero, che serve a dare l'avvio alla serie, suggerirei, per coloro che volessero esplorare la serie, l'acquisto del numero 4, La storia di Carrie, a me è piaciuto e può dare l'idea del tipo di storie che vanno a comporre la serie di Caravan.

Attenzione però, come già detto, Caravan è composto da una serie di storie che si potrebbero definire "comuni", questa è la sua caratteristica, citando l'introduzione alla serie scritta da Sergio Bonelli: "questa saga "corale" che, dunque, non ha come protagonista principale il classico "eroe" (o "antieroe"), ma racconta, invece, le avventure di un gruppo di persone normali alle prese con eventi drammatici e misteriosi che, da un giorno all'altro, rivoluzionano totalmente la loro vita."

Per questo, se si vuole cogliere in breve l'essenza di Caravan, ho consigliato di non partire dal 1° numero, in esso c'è il mistero, l'avvenimento che spinge al mutamento nella vita quotidiana dei soggetti che faranno parte della storia. Cominciando da esso, si può avere l'impressione che svelare cosa sia l'avvenimento misterioso che origina tutta la serie sia lo scopo della narrazione, mentre esso in realtà è un elemento di contorno (un contorno importante però), al centro dell'attenzione ci sono piuttosto le storie delle persone che s'incrociano durante l'evolversi della storia.

Mi sono imbattuto nella foto di gruppo, quindi la posto d'obbligo :lol::lol::lol:

foto_di_gruppo.jpg

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  • 1 anno dopo...

Miniserie bonelli? ^^

Io sto leggendo, ora come ora, Shangai Devil e Lilith.

Ho completato Gea, Demian, Cassidy, Volto Nascosto e Caravan.

Solo l'ultima mi ha lasciato un po' interdetto.

Le altre, bene o male, mi sono sembrate dei piccoli capolavori. Enoch resta sempre Enoch, c'è poco da dire. Ruju è un conterraneo, e un grande fumettista: mi piace su Tex e Dylan Dog, e se Demian mi ha preso fin da subito con Cassidy ha riguadagnato ogni cosa nella citazione finale.

Anche Manfredi resta un maestro; sto cercando di recuperare Magico Vento proprio perché l'autore mi ha colpito molto per la cura posta nelle ricostruzioni e per il dettaglio dei personaggi, "tipici" ma più profondi di quanto non ti lascerebbero pensare.

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  • 10 mesi dopo...

Volevo segnalarvi che tra giugno e ottobre usciranno due nuove serie bonelli:

1) Dragonero, prima serie fantasy della Bonelli (c'è anche il topic apposito)

2) Orfani, prima serie interamente "a colori" targata bonelli.

Orfani è un progetto di Recchioni, neo curatore di Dylan Dog, è ambientata in un mondo futuristico e legata alle avventure di alcuni "orfani" di guerra.

Sembra molto interessante, ho avuto modo di vedere in anteprima alcune tavole e devo ammettere che sono davvero stupendo, la colorazione è da mozzare il fiato.

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A distanza di 2 anni dall'ultimo mio intervento su questo topic: continuo a prendere solo DD color fest, delle storie a fumetti ho preso solo "stria" (molto godibile), ma non quella militare (non è il mio genere).

Nel frattempo in campo bonelli è fiorita un'altra serie Le Storie nel classico formato, ma a "numeri unici", alcune mi sembra interessanti (ma che le ho ancora prese); nonché per citare Saguaro (qualcuno la conosce?).

Inoltre non so perché la PANINI ha cominciato a ristampare magico vento a colori (ho preso solo il primo, sono già al 2°, e credo che prenderò qualche numero sparso).

Non ho ancora fatto il ripulisti della mia libreria e continuo a sperare di completare le seguenti serie: gea (mancano 4 numeri), magico vento (mancano 15 numeri), volto nascosto (ho solo i primi 4); mentre ho deciso che storie d'altrove mi ha "stancato" e forse smetterò con l'ultimo che era uscito (visto che per me holmes è un must).

Per Drago Nero l'uscita è prevista per l'11 giugno e, da appassionato di fantasy, non vedo l'ora... Tra l'altro è stato aperto un topic apposito

Ciauz

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  • 1 mese dopo...

Ehi, un topic sui fumetti Bonelli e me lo sono perso!

Questi fumetti (ma non solo loro) mi accompagnano da 30 anni! Dunque...

Tex. Ho iniziato a leggerlo da quando avevo 6 anni, "per colpa" di mio padre e da allora non ho più smesso di leggere fumetti. Tex, però, l'ho abbandonato, perché anche se le storie, seppur ripetitive, erano bene fatte, il genere non mi entusiasmava.

Zagor. Ho letto qualche numero casualmente. Interessante, poi l'ho perso di vista.

Dylan Dog. Letto dal n. 46 a oltre il 100, più qualche numero successivo. Grande fumetto. Alla fine, però, mi ha stancato.

Nathan Never. Ho letto tutti i numeri, dal n. 1 fino ad oggi, compresi tutti i giganti, gli speciali, i maxi, gli Agenzia Alfa, alcuni Universo Alfa e i crossover con Martin Mystere. E' un fumetto cui sono affezionato, che ha vissuto alti e bassi. Col passare degli anni ha perso qualche colpo e devo dire che spesso ultimamente sono uscite delle storie scadenti. E' un fumetto molto legato alla continuity e, dopo così tante pagine, forse sarebbe il caso di chiudere, ma pare che vogliano continuare. E io non riesco a smettere.

Legs. Acquistato di riflesso essendo un lettore di NN. Ho durato pochi numeri, non mi piaceva.

Gregory Hunter. Fumetto di fantascienza creato da uno dei creatori di NN. E' stato un'immensa delusione.

Jonathan Steele. Insolito mix di fantascienza&fantasy. Originale, ma alla lunga mi ha stufato e ho smesso poco prima che chiudesse. Non ho mai letto la seconda serie fatta dalla Star Comics

Gea. Qualche numero, così per dire che ci sono passato anch'io.

Brendon. Dall'1 fino ad ora. Buon fumetto. Chiaverotti è un vulcano. Il fumetto ha alcuni difetti storici, ma i pregi sono di più.

Dampyr. Dall'uno fino ad oggi, compresi speciali e maxi. Attualmente è il mio fumetto preferito, avventuroso, ma anche colto e curato.

Dragonero. E' appena nato, e c'è un topic a lui dedicato.

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