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Robert M. Pirsig, tra letteratura e filosofia


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Principali partecipanti

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Ehhhh è uno di quei libri che da giovane ti cambia la percezione della vita, e per fortuna, aggiungo, probabilmente lo fa anche da meno giovane. Consigliato.

Sicuramente un libro che vorrò rileggere a breve, magari appena terminato quello che sto leggendo ora.

C'è un altro libro, che mi viene in mente, anche se completamente diverso; parla di moto, di libertà, di esperienze, di viaggio, di cambiamento di vita e percezione di sé e percezione di te che hanno gli altri...oltretutto da un punto di vista femminile. E' "il veicolo perfetto" della Pierson.

Purtroppo credo sia fuori catalogo, ma credo che una di quelle librerie che vende libri nuovi a metà prezzo potrebbe averlo.

Per quanto riguarda Piersig, sono contento che tu abbia avuto la possibilità di incontrarlo, è un caposaldo della letteratura e un must della lettura che unisce la conoscenza di sé, il viaggio (reale e mataforico) e la percezione del mondo e dei suoi valori, assieme a "che ci faccio qui" e "anatomia dell'irrequietezza" di Chatwin, a "l'anno della lepre" di Paasilinna e "la chiamavano due cuori" di Marlo Morgan, sebbene quest'ultimo sia oggetto di contestazione sulla veridicità di quanto da lei affermato nel romanzo è un libro bellissimo e spirituale. Il mio primo commento a questo libro fu "come è possibile che questa donna dopo una esperienza del genere abbia deciso di tornare alla vita di prima?". Sembra che avessi avuto ragione ma qualunque sia la verità, che la signora Morgan abbia o meno avuto tali esperienze (complici alcune inesattezze descrittive e l'ostilità da parte degli aborigeni australiani, protagonisti del libro, nei suoi confronti), resta, almeno per me, un libro profondo e idealizzante.

Sicuramente ci sono altri libri che al momento sto dimenticando di elencare ma mi rendo altresì conto di aver tremendamente slittato altrove :rolleyes:

ehm....ciao :lol:

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E' uno dei libri che mi consigliò la mia professoressa di storia e filosofia al liceo e al tempo lo comprai, ma tra una cosa e l'altra finì dimenticato in uno scaffale.

Mi riprometto di leggerlo appena finisco Jonathan Strange e mr. Norrell, sempre se riesco a trovarlo a casa dei miei questo Natale.

Grazie per avermi fatto ricordare del libro. ;-)

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Se vi dico che il sottoscritto non lo conosce c'è qualche anima pia che me lo recensisce in breve? Nello specifico di che parla?

C'è un link alla recensione nel mio blog nel primo post. :rolleyes:

In ogni caso è un romanzo in prima persona, di stampo autobiografico, su un viaggio in moto come pretesto per raccontare in parte la vita dell'autore, ma soprattutto la nascita e lo sviluppo della filosofia chiamata Metafisica della qualità.

Ti consiglio però di non spulciare troppo wikipedia, altrimenti ti perdi in gran parte il gusto del libro (e ti fai uno spoiler pauroso). :-p

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Semplice.

Spoiler:  
Metti di essere un professore di estetica in un'università degli Stati Uniti. E metti che stai lavorando ad una tua personale teoria dell'estetica. Ma ci lavori praticamente da tanto (tutta la tua vita) che cominci a dimenticarti di tutto il resto: degli amici, della tua famiglia di te stesso.

E impazzisci.

Adesso non so se il libro sia ambientato negli anni 60 o 70 ma accade che una volta impazzito ti ricoverano in manicomio e siccome non esistono ancora grandi cure per i casi di malattia mentale usano l'elettroshock. Una, due, tre volte...

Fin quando riemergi dalla tua follia e sei una persona diversa. Ricordi chi eri per alcuni frammenti, puoi ricostruire dai tuoi appunti cosa è avvenuto... e basta.

Il libro è la storia del recupero della vita del protagonista prima che impazzisse.

Ne ha scritto anche un altro, molto più onirico e p@alloso a dire la verità... Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta è un buon libro, che fa un gran parlare della qualità.

A me è piaciuto moltissimo quando parlava della legge della gravità... dicendo che semplicemente la gravità ha iniziato a esistere quando se l'è inventata l'uomo... per non parlare della parte in cui descrive come gli riparano la motocicletta (una indistruttibile BMW).

Sicuramente se si riesce a digerire un minimo di filosofia è un buon libro da leggere.

_________________________________________

A chiunque appartiene il diritto di indicare ideologie antidemocratiche quando vengano violati i diritti fondamentali. Chi si offende per questo ha la coda di paglia.

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Oddio no, non direi.

Pirsig ha una grandissima personalità analitica. Non ho mai capito quanto il libro sia una specie di elegia morale e quanto una scusa per raccontare la metafisica della qualità alla gente comune. Diciamo che mi ricorda nell'intento libri come "Il fuzzy-pensiero" di Kosko, con la differenza che Pirsieg scrive bene!

Quella della qualità è una delle poche analisi filosofiche con un riscontro diretto in pratica e, secondo me, è anche una delle poche a toccare ognuno di noi al di la dell'orientamento individuale.

Comunque vale la pena! ^_^

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