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Quant'è importante il fattore viaggio?


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trovo che il viaggio sia anche un ulteriore momento per dare la possibilità di modificare la strada dei nostri pg, mi spiego meglio: i nostri amici percorrono una via, incontrano numerosi png, i quali avranno voglia di fare due chiacchere (magari dopo 2 giorni che non hanno visto anima viva :rolleyes: ), giusto? bene, mi piace pensare che ognuno di questi possa fornire ai giocatori una possibilità di guadagnare (o perdere) qualcosa, incontrare un personaggio che magari ritroveranno in futuro, riincontrare un personaggio già conosciuto in precedenza, poter decidere di cambiare direzione per svolgere una quest secondaria che magari li condurrà a una serie di altre quest che gli farà dimenticare il loro obbiettivo primario, venire catturati per essere rivenduti come schiavi e scoprire di essere finiti in una città lontanissima... alla fantasia non ci sono limiti, e il viaggio permette di adoperarla, penso io, ancor più che in un ambiente cittadino.

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  • 11 mesi dopo...

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Principali partecipanti

Originalmente inviato da Artigorn the Duelist

Mi rifaccio ad un topic trovato su un altro sito un po' di tempo fa, secondo voi, quanto è importante il viaggio in una campagna di D&D? Cioè, quanto conta in un avventura il viaggio? Ad esempio, se il gruppo dovesse spostarsi da una città ad un altra mooolto lontana giocate tutto il viaggio o lo considerate una cosa secondaria e passate rapidamente all'altra città?

Se siete riusciti a capire qualcosa di questo topic.... rispondete numerosi!!! XD

Dipende dalle tue decisioni.

mi spiego: una volta ero in un gruppo a livelli epici ed io ero un mago.

Si può dire che il capo del gruppo era il nostro ladro, poichè essendo tutti amici tra di noi e non essendoci nessuno legale, lo seguivamo nei suoi intenti in cerca di avventure. per risparmiarci i lunghi viaggi facevamo appello alle mie magie e, dunque, per spostarci da una città all'altra usavamo il teletrasporto.

alla fine ci siamo stancati tutti perchè fare così significava esplorare passivamente il mondo e decidemmo di girarlo a piedi, come tutti gli avventurieri..

Più avanti ho saputo che il mio vechio master aveva fato sprecare una intera sessione facendo inseguire dei ladri ad un nuovo gruppo, ebbene i giocatori non si sono mai annoiati così tanto, infatti il master non faceva alto che dire. vi fermate in una locanda? ok mangiate e vi mettete all'inseguimento, cosiì per 10 volte.

dipende da quello che vuoi fare tu: il viaggio che i pg intraprendono, è inportante per te? pensi che possa servire loro interpretare lungo la strada? troveranno qualcosa di interessante o sarà soltanto una altro breve periodo senza avventure? per quanto mi riguarda io molte volte se durante il viaggio succede qualcosa di eclatante, descrivo bvene solo la parte interessata, dando poco spazio al resto del percorso.

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il viaggio può essere memorabile più di dungeon .. secondo me alcuni punti di attrattiva per i giocatori da inserire possono essere:

- lasciare libertà sull'itinerario, senza voler suggerire soluzioni e lasciando che siano loro a stabilire qual'è la strada migliore

- inserire, con calibrata moderazione, tocchi paesaggistici e fokloristici che danno vita e credibilità all'ambientazione

- prevedere qualche incontro interessante: png mercanti con merci insolite, o un avventuriero che possiede una mappa del tesoro ed ha bisogno di qualche braccio in aiuto (svariate, ed evidenti, implicazioni possibili), o una processione che si dirige verso un villaggio dove sta per aver luogo una bizzarra festività (svariate implicazioni possibili), etc etc. le possiblità sono innumerevoli, l'importante è dosare bene i tempi e non abusare degli incontri diciamo così "casuali"

- lasciar intravedere locazioni che sarà interessante visitare in un secondo momento (antiche tombe protette da costrutti guardiani, imboccature di complessi sotterranei sigillate da portali magici ...). I pg potrebbero non aver livelli suff. ad affrontare un determinato luogo, e solleticare la loro curiosità dei loro giocatori potrebbe essere un elemento di successo ... come dire, poco è più interessante di una porta sbarrata di cui non si conosce il contenuto e di cui non si ha la chiave ....

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io la penso cosi: il viaggio è una cosa che irrimediabilmente devono affrontare.

Noioso,veloce,lento,cupo o altri aggettivi,fanno parte della vita stessa di quelle terre in cui i pg decidono di passare.Quindi,sta più a loro scegliere la via conveniente e non far dire al master "ok attraversate -non si sa cosa- e arrivate".

Credo che cosi si spezzi il gioco,

più che altro anche perchè i giocatori potrebbero apprendere

tante cose utili durante il viaggio,come informazioni e/o oggetti,oltre ovviamente

a fidi compagni su cui fare affidamento.

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