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- I Miei Acquerelli -


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"Il piccolo esserino si guarda attorno... Tra se e se ripensa a quando era arrivato nella sua stanzetta... Tutto contento e felice... Scruta sottecchi i lavori appesi alle pareti... Disegni, stampe, inchiostri... Poi si sposta verso il tavolino... Passa una mano sulle assi legnose... Sospira leggermente... Afferra il bicchiere d'acqua e il foglio bianco innanzi a se... Poi si infila in tasca una scatola lunga e bassa, un piccolo astuccio e il foglio bianco... Strascicando i piedi si dirige verso la porticina... La socchiude e spia il corridoio... -via libera- Zampettando silenziosamente esce dalla sua stanzetta richiudendosi la porticina dietro di se... Con la manica pulisce l'insegna "Bussare" appesa sopra l'uscio... Sorride... Guardandosi dietro le spalle si dirige verso un'altra porticina piccola piccola e, rischiando di far cadere il bicchiere d'acqua, spinge la pesante porta di legno... La richiude dietro di se... Con fare lento si dirige verso il tavolino al centro della stanza e riversa il contenuto su di esso... Posa il bicchiere, distende il foglio e apre la scatola... Piccoli scomparti nascondono tasselli di colori diversi... Un lungo pennellino fine è adagiato in una scanalatura che attraversa la scatolina... Afferra il pennello e con gesti lenti e parecchio precisi scarabocchia una scritta...

Ora sulla porta della stanzetta si legge: I Miei Acquerelli...

Molto compiaciuto si dirige verso la sedia, strofinandosi le manine, afferra il pennellino e lo intinge nell'acqua..."

-La Partenza-

"Eccomi infin che richiudo la mia stanza... Il mio cuor è legato ad essa, ma la mia cervice necessita di conoscenza... Infin ecco che prendo la trista decisione... Partir è mio destino, ma ciò servirà per le mie conoscenze approfondir... La natura dello sconosciuto non è materia di studio e il sol modo per scoprirla è cercarla...

Eccomi quindi che, bastone in mano e zaino in spalla, mi accingo a partir... Canticchierò qualche canzoncina lungo il viaggio cosicchè la solitudine sembri solamente un lontano ricordo... Con me porto la mia vita... Fogli, matita e pennello... La scatolina mi faccio scivolar in tasca... Sorrido e intraprendo quello che tutto sembra tranneche che un facil cammino... Assicuro i miei calzari dalla punta ricurva e inizio la marcia... Lo strano sentier si srotola innanzi alla mia figura e mi par di camminare sul dorso di un serpente... Il sole splende nel cielo..."

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Principali partecipanti

-Il Nano Guerriero-

" Infin dopo la divin illuminazione arrivatami sotto forma di un davver prezioso pennello, iniziai il mio vagar e mi ritrovai che il tortuoso cammino del Monte dei Nani mi accingevo a precorrer... Alla partenza del mio cammino ero ancor quando una figura non troppo alta ma possente di fisico mi si para d'innanzi...

-Forestiero compito mio è di avvertirvi che per varcare il confine dei mondi voi vi apprestate... Da qui in poi i Mastri Nani abitano arroccati nelle loro grotte... Or che tu ti appresti a varcar tale soglia prometti di prestar rispetto al Grande Popolo dei Nani perchè se anche sol per uno sgarro riconosciuto verrai, l'onor dell'ira funesta dei Nani conoscerai...-

-Messer Nano- feci io -Il mio lavoro è della realtà descriverne la bellezza... Il disturbo non è parte della mia esistenza... La mia fiducia è nel rispetto... Mastro Nano chiedervi un favore è mia attuale ambizione... La mia richiesta non vi disturberà in alcun modo ma tuttavia le richiederà solo qualche briciola della pazienza vostra...-

La mano scivola in tasca e la presa solida si stringe attorno alla matita... Il mio bagaglio poso innanzi a me mentre mi riposo su di un masso...

-Messere... Il vostro compito è semplice... Mettersi innanzi a codesto esserino e cercar delle membra portar controllo...-

Assicurandomi che quello rimanga fermo mi appresto a prender segno della sua forma possente... Figurati in mente avevo i nani come figure tozze e pelose, ma questo esemplar mi mostrò come un giovane Nano si presenta alla luce... Comparabile all'età umana di oltre una ventina d'anni non poteva esser accostato però al fisico umano... Muscoli possenti decoravano il corpo tozzo del nano e un volto senza barba si intravedeva al di sotto di un elmo dorato... "

Ecco dunque come riproposi il Nano in questione... in primis a matita e successivamente usai il pennello...

Mastro Nano

Mastro Nano ( acquerello )

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