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Considerazioni sul PP ( power play )


aislin

Messaggio consigliato

Girando un pò per i forum salta spesso fuori il discorso del PP ... di solito sottoforma di topic con titoli che vanno dal

" barbaro PP, cerco consigli ! "

al

" Master affranto per il PP dei giocatori "

fino a

" Al rogo i PP "

E' un argomento molto dibattutto.. porta spesso ( anche troppo ) al flame e quindi di solito i topic tendono ad essere brevi ( e quindi ripetuti spesso nei forum ).

Io vorrei evitare, se possibile, di infiammare la cosa.. ma mi piacerebbe setire opinioni forti, decise e motivate su questo argomento.. senza " perbenismi " come direbbe uno che conosco..

Inizio dicendo la mia :

Personalmente approvo il PP con delle riserve. Mi spiego:

Il concetto alla base mi sembra un pò riduttivo " mi piace fare personaggi tirati al massimo per massimizzare le mie possibilità di vittoria " , riduttivo nel senso che ritengo questo aspetto una delle parti del gioco di ruolo ma non la parte fondamentale e/o predominante se non addirittura l' unica parte.

Però ho profondo rispetto per chi la pensa in questo modo.

Quello che fa pendere la bilancia a favore del PP sono " gli annessi "

( Ammetto che è molto personale la mia esperienza a riguardo e è in buona parte virtuale ( cioè play by forum ) ).

I giocatori PP ( o perlomeno quelli che direi ottimizzatori )

1) tendono a curare il loro personaggio sotto tutti gli aspetti, a volte anche di più degli altri.

2) Sanno bene le regole e sanno giostrare bene il loro personaggio.

3) Ti possono consigliare, aiutare e sono molto contenti di ampliare parti anche psicologiche dei loro personaggi.

Insomma.. nella mia esperienza i PP tendono a essere davvero dei buoni giocatori.

Ovviamente ci sono delle eccezioni.

Il PP " ottenebrato " ,che non ho mai avuto il piacere di conoscere ( dico così perchè sono curioso di vederlo ), che sarebbe lo stereotipo del PP, cioè quello che sene frega del BG, mette insieme Cdp e classi in modo grottesco ma soprattutto ha un'approccio al gioco del tutto privo di " ruolo ".

Insomma.. senza stare a fare un poema io, nella mia esperienza, ho trovato dei PP che ruolano e anche bene !! non ho mai trovato il PP ottenebrato.

Quale è la vostra esperienza a riguardo ?

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Quale è la vostra esperienza a riguardo ?

Che questa storia della distinzione tra roleplay e rollplay continua a sopravvivere, per motivi a me alieni, in giusto una manciata di community, tra cui questa.

Non credo ci sia nulla che valga la pena dire, sarebbe come spiegare a qualcuno che infilare le mani in un frullatore acceso è una brutta idea: un avvertimento scontato e al punto del ridicolo per molti, ma che non fermerà comunque la gente al di là di ogni speranza.

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Il PP " ottenebrato " ,che non ho mai avuto il piacere di conoscere ( dico così perchè sono curioso di vederlo ), che sarebbe lo stereotipo del PP, cioè quello che sene frega del BG,

Questo sono io quando ho cominciato a giocare a D&D, quando feci il mio primo personaggio siccome non avevo idee/voglia/tempo per fare il BG cosa ho fatto?

Master: "Il tuo background?"

Io: "Non ce l'ho, ho perso la memoria e non mi ricordo nulla" :lol:

Naturalmente col passare del tempo ho imparato a interpretare i vari personggi, ad evitare il metagame etc... fino a considerarmi un buon giocatore.

Comunque resta il fatto che io in linea di massima quando penso ad una build per un personaggio cerco di farla più forte possibile e non ci vedo niente di male, anche perchè non capisco con che altro criterio dovrei scegliere; rimane il fatto che di solito a inizio campagna si decide quanto PP debbano essere i personaggi, infatti credo che la maggior parte dei problemi su questo argomento nasca quando si introduce in una campagna un pg molto più ottimizzato di altri, mi ricordo una campagna che feci parecchio tempo fa dove all'8° liv entro un altro nosto amico con un ladro che tirava mille coltelli a tutti gli avversari facendo un sacco di furtivi......risultato nessuno aveva voglia di giocare perchè era come stare a guardare e finì la campagna.

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una cosa è fare un personaggio con cure, un'altra è creare un PP con le P maiuscole.

mi spiego

ho iniziato come pg sewmplice aspirante PP (mago dal liv 1 in poi, come darmi torto) ma sempre seguendo la linea di condotta del pg

ho fatto un campagna in cui il power play era tutto e mi sono divertito relativametne

ho fatto tre mesi giocando un pg semi brocco ma molto caratterizzato e mi sono divertito come non mai.

sapere bene il regolamento e fare personaggi strani che usano regole strano non vuol dire fare PP, e da il suo gusto

fare unpg che appena arriva spacca tutto fa perdere età del divertimento perchè, secondo me, un combattimento che dura un'ora con strategie e aaffini alle volte può realizzare pù di un'ora di roleplay puro..

cmq poi dipende.. c'è ch fa personaggi PP e poi ruola bene e chi fa mono combattimenti e al di fuori di quelli è come non averli o peggio...

io sinceramente ho abbandnato la strada del PP molto tempo fa..

ovvio che un pg creato brocco appesantisce il party ed è frustrante, ma dipende anche da come lo si gioca

ps. scusa se da qualche parte ho scritto mala ma sono mezzo ubriaco gente ^^

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Che questa storia della distinzione tra roleplay e rollplay continua a sopravvivere, per motivi a me alieni, in giusto una manciata di community, tra cui questa

Il motivo è perchè nel mondo reale ci sono gruppi, e dalla mia esperienza si tratta del 100% dei gruppi, che annoverano nelle loro fila giocatori esperti e novizi. Un personaggio ultra ottimizzato può sbilanciare facilmente il gioco ( e non in una occasione, ma sessione dopo sessione) portando a scontri nel gruppo di giocatori. Per cercare un rimedio a questo la gente si rivolge alle community e per questo l'argomento ancora sopravvive.

Personalmente penso che in un gruppo sia meglio non avere squilibri di potere troppo grandi, e quindi se tutti sono ottimizzati va bene ( o se i giocatori non se ne curano) altrimenti è molto facile cadere in discussioni e ostilità tra giocatori. Si può notare anche dai vari forum che per un master è più difficile gestire un personaggio power play. Molti trovano le ottimizzazioni in internet, o suggerite da altri e quindi non sono come gli "annessi" di oislin ma pensano solo al combattimento.

Trovo orripilante chi fa miscugli di classi senza pensare al background o anche alla solo semplice coerenza solo per avere benefici in combattimento.

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SE una certa ottimizzazione é accompagnata da un buon GdR, allora nessun problema. Alla fine anche rendere efficace un personaggio ritengo sia parte del divertimento. Ovviamente solo se ciò é concesso dal DM (e quindi tutti hanno personaggi ottimizzati), e con un Background appropriato.

Ma sempre subordinata al ruolo;-)

Gli unici PP che veramente non sopporto sono quelli che si vantano delle loro imprese al tavolo di gioco... possono diventare davvero fastidiosi :-(

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Io ad esempio quando scelgo i talenti (previa informazione del DM) controllo tra tutti quelli che mi sembrano più efficaci e di solito sono adatti al BG del personaggio.. è capitato davvero pochissime volte che il talento fosse " estraneo " al concept del personaggio.

Sulle classi di prestigio invece ammetto di essere un pò.. prevenuto..

nel senso che, secondo me è accettabile una build del tipo

Classe 5 / Classe di prestigio 10 / Classe di prestigio 5

oppure ( nel caso ad esempio di un teurgo mistico )

Classe 3 / Classe 3 / Classe di prestigio 10 / Classe di prestigio 4

ma cose del tipo " prendo un livello da X, poi un livello da Y, poi 2 livelli da Z, poi 3 livelli da T e poi ci starebbe un livello da O " insomma i miscugli proprio non li sopporto..

Secondo me infatti le classi di prestigio vanno finite.. e inoltre devono rappresentare una cosa in cui il personaggio " crede " .. perchè non è che sei all' università arcana con i corsi annuali che sono intercambiabili.

Esempio di cosa mi piace :

Mago 5° / Mago dell' ordine arcano 10° / Arcimago 5°

Lineare, logica, completa in ogni punto ( e mi sia permesso dire anche forte ).

cosa non mi piace:

Rogue 2/Bard 6/PrC 1/Ur-Priest 1/Sublime Chord 1/Fochlucan Lyrist 9

( ecco ... questo è imho un PP )

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Che questa storia della distinzione tra roleplay e rollplay continua a sopravvivere, per motivi a me alieni, in giusto una manciata di community, tra cui questa.

Non credo ci sia nulla che valga la pena dire, sarebbe come spiegare a qualcuno che infilare le mani in un frullatore acceso è una brutta idea: un avvertimento scontato e al punto del ridicolo per molti, ma che non fermerà comunque la gente al di là di ogni speranza.

Quoto, ma mi piace aggiungere una cosa. L'ottimizzazione (powerplay non mi piace) non preclude in alcun modo l'interpretazione, e viceversa. Non vedo proprio come si possa pensare il contrario.

C'è gente che non sa giocare di ruolo e che non sa manco fare un personaggio decente (queste board ne sono piene), e ci sono giocatori che fanno personaggi forti e funzionali e interpretati al meglio, con una ricca storia e personalità.

Non capirò mai le persone che pensano che un personaggio per essere "ruoloso" debba essere fortemente handicappato in qualcosa.. follia, in un mondo di giganti, draghi e demoni se non si è il meglio del meglio come si può andare all'avventura? Ok, l'eroe che supera un grave difetto è un archetipo divertente (Raistlin, Elric..) però c'è un limite a tutto. Quei personaggi hanno anche una grandissima e meravigliosa personalità non riconducibile per intero al loro difetto; senza di esso avrebbero perso un po' di fascino, ma avevano ben altro che li rendeva indimenticabili. Lo stesso deve essere per i personaggi: un difetto ci può stare, ma è altro l'importante.

Voglio citare in conclusione la Stormwind's Fallacy, che trattava di questo argomento sui forum della wizards. Se n'è parlato per mesi (anni?) e si è giunti alla conclusione che meccaniche e ruolo non sono in alcun modo correlati, nel senso che una non esclude l'altra.

È vero comunque che un gruppo dovrebbe avere più o meno lo stesso grado di ottimizzazione, ma come si fa quando tanti, tantissimi non capiscono quasi le basi del gioco? Basta vedere il thread sui Tier delle classi... estremamente accurato, ma fin troppi hanno contestato delle cose assolutamente ovvie. In questi casi è impossibile avere un medesimo livello di ottimizzazione.

Come al solito, penso che il problema principale sia la mancanza di conoscenza.

Rispondo pure ad Aislinn, non avevo ancora letto:

Le classi, nel mondo di gioco, non esistono. Sono solo ricettacoli di abilità. Solo alcune classi di prestigio hanno un qualche importante background dietro, così al volo mi viene in mente proprio il Mago dell'Ordine Arcano, o il Radiant Servant of Pelor (se legato all'ambientazione). Ma per altre classi, tipo, chessò, l'Eldritch Knight (Cavaliere Mistico)? Che ha di caratterizzante? Perchè dovrei prenderne 10 livelli invece di 4 o 7? O l'Arcimago? Se io non le voglio 5 abilità da arcimago, se non mi piacciono... E questo secondo me vale per la stragrande maggioranza delle classi (di prestigio o meno). Se poi consideriamo che il flavor di qualsiasi classe\talento può essere cambiato, lasciando inalterate le meccaniche ma adattando il ruolo al personaggio e\o all'ambientazione, il concetto stesso di classe va svanendo; rimane solo un modo per bilanciare i personaggi tra loro, ma come dicevo prima le meccaniche sono slegate dal ruolo.

Faccio un esempio prendendo il barbaro. Può essere il solito mezzorco scemo e selvaggio... può essere un guerriero nanico di elite, che con la birra si carica per sconfiggere gli orchi che invadono le sue terre... oppure può essere un raffinato guerriero che, in condizioni disperate, si affida a uno stile di combattimento rischioso ma molto efficace. Tutti e tre questi personaggi possono sfruttare l'Ira (magari cambiandole nome? Stesse meccaniche, diverso sapore) e tutti e tre sono barbari di primo livello, ma di certo sono personaggi molto diversi.

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Aggiungo che il termine PP e` solitamente abusato.

Per me PP sono build da 1000pf a round, AC o txc a 3 cifre e via dicendo. Normalmente il PP se ne frega del BG, prende dieci classi e mille talenti da mille manuali diversi solo perche` gli fanno comodo.

Poi ci sono gli ottimizzatori, e quello e` tutto un altro discorso.

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I miei 2 centesimi.

Il "PP", inteso come "creare un personaggio ultra-ottimizzato", è sbagliato in due casi: quando non è accompagnato da una buona interpretazione e quando il resto del party non tende al PP.

Nel primo caso... Beh, D&D è un GdR, e qunidi non ruolare è sbagliato a priori indipendentemente dalla presenza o assenza di Power Playing :lol:

Nel secondo, è molto probabile (per quella che può essere la mia esperienza) che un pg ultra-ottimizzato tenderà a far passare pesantemente in secondo piano gli altri personaggi, facendo crollare il divertimento dei vari giocatori.

Insomma, il fantomatico PP non è giusto o sbagliato, dipende dai singoli casi.

IMHO.

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I miei 2 centesimi.

Il "PP", inteso come "creare un personaggio ultra-ottimizzato", è sbagliato in due casi: quando non è accompagnato da una buona interpretazione e quando il resto del party non tende al PP.

Nel primo caso... Beh, D&D è un GdR, e qunidi non ruolare è sbagliato a priori indipendentemente dalla presenza o assenza di Power Playing :lol:

Nel secondo, è molto probabile (per quella che può essere la mia esperienza) che un pg ultra-ottimizzato tenderà a far passare pesantemente in secondo piano gli altri personaggi, facendo crollare il divertimento dei vari giocatori.

Insomma, il fantomatico PP non è giusto o sbagliato, dipende dai singoli casi.

IMHO.

CNQ (Come Non Quotare)?

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Io trovo siano PP tutti quei personaggi il cui sviluppo è deciso in toto a tavolino per svariati livelli - indipendentemente da ciò che poi avverrà in avventura (vita, carriera, chiamatela come volete). Passi avere delle aspirazioni, motivazioni e quant'altro, ma da qui a sapere che al 10° imparerò a usare lo spadone zannuto che mi permetterà di ottimizzare il combattimento nei casi previsti dai comma 6 e 7 delle regole...mah, questo non mi aggrada per nulla. Preferisco il giocatore che si prende come abilità l'uso delle bolas perché l'avventura l'ha portato a girare per mesi nelle pampas, anche se a termini di regolamento queste siano un'arma orripilante.

In fondo, quanti di noi fanno ora esattamente quello che sognavano/volevano anni fa, e quanti fanno quello che il caso ha voluto? :bye:

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Oè!

Dipende dal motivo per cui ci si ritrova a giocare insieme.

un gioco come D&D è, per così dire, "per tutti i gusti". ovvero non definisce in modo univoco il modo in cui deve essere giocato (anche grazie/per colpa del fatto che i poteri sono sbilanciati fortemente nelle mani del master che di fatto può dare la sua impronta al gioco attraverso il suo stile, il suo buon senso, ecc...).

Ciò significa che a D&D possono giocarci persone che di ruolare non importa loro nulla di nulla, piuttosto che persone che della scheda del personaggio, dei numeri e dell'ottimizzare non frega loro un tubo.

nulla è giusto o sbagliato, basta che:

Ci sia consapevolezza (consapevolezza! consapevolezza!).

Ci sia accordo tra i giocatori (e il master) sullo stile di gioco che si vuole adottare/godere.

Si mantenga un certo equilibrio di "pesi" (ci può essere anche un grande squilibrio di potere se ai giocatori va bene, basta che ogni PG sia comunque valorizzato per qualcosa).

Detto questo, se tutti coscenziosamente e in accordo ignorano i BG e si concentrano sulle combo e si divertono per me va benissimo.

Se tutti consapevolmente ignorano le schede e usano D&D come un palcoscenico teatrale e basta e si divertono per me va benissimo.

Aggiungendo che, come si è detto, l'ottimizzazione delle schede, l'interpretazione e la narrazione non cozzano per forza tra loro... direi che si può dare pace ai poveri cosiddetti PP.

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Aggiungendo che, come si è detto, l'ottimizzazione delle schede, l'interpretazione e la narrazione non cozzano per forza tra loro... direi che si può dare pace ai poveri cosiddetti PP.

Si e no. in teoria si, in moltissimi casi no perchè chi si concentra sul PP (diverso da ottimizzazione) molte volte lascia da parte il ruolo. Inoltre ci sono casi in cui non conta l'interpretazione, il PP è comunque da condannare, ad esempio:

Rogue 2/Bard 6/PrC 1/Ur-Priest 1/Sublime Chord 1/Fochlucan Lyrist 9

o anche cose come un abusatissimo: metamagia divina e inc estesi/prolungati. Sono ottimizzazioni nelle quali peschi da certe classi, caratterizzate in un modo, e per pura volontà di potenza le snaturi.

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Sto parlando in linea di massima ma dalla mia esperienza è così che avviene sempre. Fai un chierico, magari con un dio non particolarmente bellicoso, e prendi talenti per usare più volte lo scacciare non morti, che in teoria servono per scacciare i non morti, come dovrebbe fare ogni chierico (o comandarli, intimorirli distruggerli), cosa che tu non farai, andando in questo caso contro la "natura" della classe solo per PP.

Userai la metamagia divina presubimilmente su giusto potere, potere divino, favore divino, insomma per picchiare in combattimento, usurpando così il posto del guerriero. Avendo utilizzando i tuoi pochi talenti per la metamagia divina non ne avrai puntati sul combattimento (arma focalizzata, critico migliorato et similia), il tuo pg non sarà caratterizzato dai talenti che ha preso ma solo dal poter fare una combo per picchiare.

In sintesi tramite quei talenti che sono sullo scacciare e sulla metamagia hai fatto un personaggio che. contrariamente al suo ruolo "naturale" picchia, fregandosene dei non morti o di pensare alla magia in altre maniere. Spero di essere stato chiaro.

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Si e no. in teoria si, in moltissimi casi no perchè chi si concentra sul PP (diverso da ottimizzazione) molte volte lascia da parte il ruolo. Inoltre ci sono casi in cui non conta l'interpretazione, il PP è comunque da condannare, ad esempio:

Moltissimi casi quali? Quanti? Moltissimi non vuol dire niente, e basare una tesi su eventi aneddotici e su un campione per niente rappresentativo ( "gli ottimizzatori che conosci tu" =\= "tutti gli ottimizzatori" o addirittura "gli ottimizzatori che conosco io" ). Non tutti sono come te o come le persone che conosci tu, e fare di tutta l'erba un fascio non rende onore all'intelligenza di nessuno.

Per quanto riguarda quella build, non ci vedo niente di male; basta che si capisca che, come ho detto sopra, le classi sono solo contenitori di abilità e niente di più.

Sto parlando in linea di massima ma dalla mia esperienza è così che avviene sempre. Fai un chierico, magari con un dio non particolarmente bellicoso, e prendi talenti per usare più volte lo scacciare non morti, che in teoria servono per scacciare i non morti, come dovrebbe fare ogni chierico (o comandarli, intimorirli distruggerli), cosa che tu non farai, andando in questo caso contro la "natura" della classe solo per PP.

Userai la metamagia divina presubimilmente su giusto potere, potere divino, favore divino, insomma per picchiare in combattimento, usurpando così il posto del guerriero. Avendo utilizzando i tuoi pochi talenti per la metamagia divina non ne avrai puntati sul combattimento (arma focalizzata, critico migliorato et similia), il tuo pg non sarà caratterizzato dai talenti che ha preso ma solo dal poter fare una combo per picchiare.

In sintesi tramite quei talenti che sono sullo scacciare e sulla metamagia hai fatto un personaggio che. contrariamente al suo ruolo "naturale" picchia, fregandosene dei non morti o di pensare alla magia in altre maniere. Spero di essere stato chiaro.

Il chierico, almeno di base, è un soldato della fede; se non lo fosse, non se ne farebbe niente delle competenze nelle armi e nelle armature, o di gran parte degli incantesimi che il suo dio gli concede.

Detto questo, Divine Metamagic non è esageratamente forte (basta un dissolvi magie e via), è solo un'opzione diversa.

Poi mettiamo in chiaro una cosa: un DM è liberissimo di proibire a un chierico di un dio della pace e degli unicorni pucciosi di persistere incantesimi da guerra, però deve dirlo PRIMA che il giocatore crei il pg (altrimenti è facile che lo lasci con l'amaro in bocca quando gli togli una cosa che ambiva a fare). Mi sta benissimo una limitazione per cui nell'ambientazione alcuni chierici non possano prendere alcuni talenti o lanciare alcuni incantesimi, però va comunicata in anticipo.

Che ne dici altrimenti di un chierico del dio della pace che segue la filosofia del "si vis pacem para bellum"? Ossia che per evitare scontri dissuade con dimostrazioni di poteri marziali estremi?

Di contro, secondo me sarebbe pessimo un chierico della pace che, in una situazione di guerra o scontro inevitabile, lasciasse in balia del nemico degli innocenti solo per non sporcarsi le mani.

Finisco col dire che ognuno, entro i limiti degli accordi pre-esistenti (lo sottolineo ancora), deve essere libero di fare il pg che vuole e che in quel momento più lo diverte. Se a me fa schifo tirare le bolas (per prendere un esempio del thread) perchè dovrei sentirmi costretto a usarle solo perchè il gruppo è stato per un po' nella pampas? A me tirare le bolas non diverte, preferisco di gran lunga usare lo spadone zannuto... eppure devo usare le prime e ignorare il secondo? Perchè? Non si gioca per divertirsi?

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Sto parlando in linea di massima ma dalla mia esperienza è così che avviene sempre. Fai un chierico, magari con un dio non particolarmente bellicoso, e prendi talenti per usare più volte lo scacciare non morti, che in teoria servono per scacciare i non morti, come dovrebbe fare ogni chierico (o comandarli, intimorirli distruggerli), cosa che tu non farai, andando in questo caso contro la "natura" della classe solo per PP.

Userai la metamagia divina presubimilmente su giusto potere, potere divino, favore divino, insomma per picchiare in combattimento, usurpando così il posto del guerriero. Avendo utilizzando i tuoi pochi talenti per la metamagia divina non ne avrai puntati sul combattimento (arma focalizzata, critico migliorato et similia), il tuo pg non sarà caratterizzato dai talenti che ha preso ma solo dal poter fare una combo per picchiare.

In sintesi tramite quei talenti che sono sullo scacciare e sulla metamagia hai fatto un personaggio che. contrariamente al suo ruolo "naturale" picchia, fregandosene dei non morti o di pensare alla magia in altre maniere. Spero di essere stato chiaro.

Ho capito cosa vuoi dire, e condivido in parte; sono d'accordo sul fatto che un chierico di una divinità non molto votata alla guerra e che come tipo di persona magari è abbastanza riflessivo non dovebbe prendere delle capacità del genere, però un altro chierico magari si, e non ci vedo nulla di snaturante il chierico tra le sue capacità ha anche l'attacco di 3/4 quindi mi sembra giusto che vada anche a picchiare, inoltre credo che i tentativi di scacciare siano solo una risorsa in più, ed è giusto che il pg li usi come meglio crede, infatti, oltre alla metamagia divina, ci sono altri talenti che consumano tentativi di scacciare per fare altre cose, in questo caso il pg sarà caratterizzato dall'aver aumentato molto la sua capacità di scacciare, poi la userà come meglio crede.

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Personalmente sono d'accordo con chi considera le classi, le CDP e i talenti solo dei "contenitori di abilità".

Secondo me dà più peso alla struttura non tanto colui che sceglie di seguire il percorso Rogue 2/Bard 6/PrC 1/Ur-Priest 1/Sublime Chord 1/Fochlucan Lyrist 9, ma quello che pensa che questo percorso sia aberrante, per il semplice fatto che magari il soggetto che sceglie quella build lo fa per sole ragioni tecniche ma poi in fase di interpretazione rappresenta un PG coerente e ben ruolato.

Secondo me la scheda e il PG sono due cose ben diverse, la scheda è tecnica, il PG è ruolo. Dire "eh ma tu sei un ladro, perché ora prendi livelli da paladino? i paladini non rubano!" è appiattire l'interpretazione sulla descrizione delle classi, mentre il PG potrebbe benissimo essere un soggetto che sa disarmare le trappole e poi decide di combattere per la causa del bene. O qualcos'altro, ho fatto degli esempi a caso. Comunque sta di fatto che IMHO le descrizioni delle classi sono solo tracce interpretative, e non vincoli cui il PG deve sottostare.

Poi è anche vero che generalmente cerco di utilizzare build abbastanza "coerenti" al loro interno, ma per un semplice fatto di "pulizia" della build, non per problemi interpretativi :rolleyes:

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