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Resurrezione ed epica


Ji ji

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"Tanto valeva che ci mettessi una porta girevole."

E' una delle frasi più celebri della saga del mondo del disco di Terry Pratchett. Pronunciata da una morte sconsolata ed esasperata da una delle principali cattive abitudini delle storie fantasy: quella degli eroi, di non voler assolutamente restare nella tomba dopo essere morti.

Chiunque legga i libri fantasy demenziali dell'autore inglese si accorge facilmente che il mondo del disco assomiglia, più che alla Cimmeria di Conan o alla Terra di Mezzo, a una tipica ambientazione D&D, con i suoi avventurieri, le armi magiche intelligenti, le accademie di magia, i druidi e i mostri. E la battuta pronunciata dalla Morte è particolarmente adatta al nostro gioco di ruolo preferito.

Io non ha mai apprezzato gli incantesimi di resurrezione. Che un persoaggio possa tornare dagli inferi, ci sta, è un classico. Che la resurrezione sia una cosa comunissima, con il chierico che a inizio giornata le riserva tre o quattro slot incantesimi per le carie morti quotidiane dei suoi compagi di party, invece per me è ridicolo.

Inoltre, un mondo di gioco dove la resurezione sia una cosa comunissima è spesso del tutto incoerente: la morte viene vista in certi casi come una grande tragedia, quando fa comodo alla storia, mentre in altri casi è una semplice formalità. Che posto c'è, in un modno del genere, per le lacrime di Alhana Starbreeze alla morte di Sturm? Per la disperazione dopo che Gandalf è caduto nelle miniere di Moria? E ancora più assurdo diventa in un mondo alla Forgotten Realms: con tutti i chierici di 10°-30° livello che ci sono, in grado di resuscitare numerose persone al giorno, stupisce che qualcuno se ne vada a far compagnia a Lord Ao prima del tempo senza che nessuno si prenda la briga di farlo rivivere.

La resurrezione come norma nasce da un esigenza di puro metagame, ovvero recuperare i vari PG schioppati. Ci sono PG che resuscitano trenta e più volte in una carriera.

Come recuperare il senso della morte, la tragedia di un compagno caduto, l'epica del sacrificio, o anche solo la coernza di un mondo che, a rigor di logica, dovrebbe universalmente considerare la morte come una seccatura temporanea?

La resurrezione, secondo me, dovrebbe essere qualcosa di assolutamente inaudito e straordinario. Una avvenimento incredibilmente carico di epos. Deve essere regolamentata, perché la porta girevole di pratchettiana memoria è avvilente.

Un metodo può essere quello di diminuirne drasticamente il numero. Per esempio, un chierico di livello adeguato può officiare una resurrezione unavolta ogni cinque livelli. Oppure l'incantesimo costa il 20% dei suoi px, così che ci pensi due volte prima di farlo.

Si può anche rendere la resurrezione un atto intrinsecamente malvagio: atto contro l'ordine profondo della natura, viene riequilibrato dalla stessa. Ogni volta che una persona resuscita, qualcuno, o molte anche molte persone, muore prima del tempo.

Altra possibilità è che ogni resurrezione comporti una quest specifica, lunga e complessa. A rischio che il giocatore del PG morto, una volta che questi resuscita, si sia ormai affezionato al PG nuovo e voglia continuare con questo.

In ogni modo, sono una serie di idee per ridare alla morte il suo valore, di qualcosa di definitivo, e di evento tragico e doloroso per tutti quelli che restano. Perché la morte e il sacrificio ritornino a far piangere nel mondo di D&D, e le campagne recuperino la loro dimensione drammatica. E magari perché i personaggi siano un po' meno kamikaze.

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  • Supermoderatore

Io non ha mai apprezzato gli incantesimi di resurrezione. ...Inoltre, un mondo di gioco dove la resurezione sia una cosa comunissima è spesso del tutto incoerente: la morte viene vista in certi casi come una grande tragedia, quando fa comodo alla storia, mentre in altri casi è una semplice formalità.
:-o Hai perfettamente ragione, spesso gli avventurieri del gruppo sanno quanto possa essere facile ripristinare un loro compagno, mentre per i Png non vale la pena spendere quelle MO in diamanti.

Come recuperare il senso della morte, la tragedia di un compagno caduto, l'epica del sacrificio, o anche solo la coernza di un mondo che, a rigor di logica, dovrebbe universalmente considerare la morte come una seccatura temporanea?
Anche nel nostro gruppo ultimamente ci si è posti il problema: come DM l'unica idea che mi è venuta in mente è considerare un Pg o un Png importante a -10 come come in uno stato di coma/totale inattività cerebrale.

Incantesimi come Rianimare Morti, Resurrezione e Resurrezione Pura gli permettono di uscire da questa condizione, altrimenti se non interviene nessun Chierico (o se il Giocatore decide di lasciar morire davvero il Pg, di "staccare la spina") subentra la morte cerebrale/cardiaca/respiratoria/ecc.

Anche nel resto del mondo possono accadere episodi simili (gli avventurieri devono eseguire una cerca commissionata dal Sovrano per trovare le costose componenti per risvegliare la Principessa attaccata dagli Ogre), ma generalmente le persone muoiono.

La resurrezione, secondo me, dovrebbe essere qualcosa di assolutamente inaudito e straordinario. Una avvenimento incredibilmente carico di epos. Deve essere regolamentata, perché la porta girevole di pratchettiana memoria è avvilente.
Su questo non sono daccordo, perchè è vero che il mondo gira e continuerebbe a girare lo stesso, ma ai Giocatori poterbbe non piacere molto l'idea di doversi separare dal proprio affezionato Pg solo perchè questi è arrivato due volte a -10.

Un metodo può essere quello di diminuirne drasticamente il numero. Per esempio, un chierico di livello adeguato può officiare una resurrezione una volta ogni cinque livelli. Oppure l'incantesimo costa il 20% dei suoi px, così che ci pensi due volte prima di farlo.
Anche qui non sono daccordo, si finirebbe per penalizzare Giocatori affezionati alle proprie creature e ad incentivare il cambio di Pg solo per non vederne il potenziale ridimensionato o per poter continuare a giocare senza dover attendere quei 5 livelli del Chierico in questione.

Si può anche rendere la resurrezione un atto intrinsecamente malvagio: atto contro l'ordine profondo della natura, viene riequilibrato dalla stessa.
Imho la resurrezione non è di per sè ne buona ne malvagia, al massimo credo si possa sindacare sul fatto che riportare in vita creature buone o malvagie lo sia.

magari perché i personaggi siano un po' meno kamikaze.
Se un Pg si uccide appositamente perchè sa che potrà essere riportato in vita, non ne permetterei mai la resurrezione (ricorda che esistono molti modi per bloccarla, come i Barghest, la Borsa Divoratrice o primo fra tutti il Thinaun).

Se invece l'eroico Paladino resta indietro facendo crollare l'uscita del tunnel della tana dei Coboldi per coprire la fuga dei compagni, permetterei a questi di farlo ritornare in vita con le risorse del gruppo, sempre che il Giocatore sia daccordo e non preferisca questa gloriosa fine e un nuovo Pg ad un nuovo inizio per il precedente personaggio.

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E' un problema che mi sono posto anche io diverse volte. La facilità con cui si risorge rende molto meno valoroso il guerriero che si lancia in una carica disperata contro il drago, proprio in virtù del fatto che non sta rischiando nulla, magari un po' del suo tempo, quello necessario a far si che risorga. Inoltre a che pro pagare un costoso assassino per far fuori il tizio che ostacola i nostri piani se poi dobbiamo vederlo rispuntare fuori dalla bara con tranquillità come se nulla fosse?

E i Lich?Che valore ha rinunciare ai piaceri della vita per l'immortalità se poi pure i viventi ce l'hanno?

E perchè tutti i grandi nemici sconfitti dai pg non tornano in cerca di vendetta?

Ma la pecca più grande è che si vince la più grande paura dell'umanità.Perchè chi torna sa cosa c'è dopo la morte e quindi la paura dell'ignoto va a farsi benedire.

Personalmente penso che apportare o meno delle modifiche alla resurrezione dipenda molto dall'impronta che si vuole dare alla propria campagna

In un mondo dominato dalle tenebre, in cui l'orrore deve fare da padrone, tutte le sfide devono essere impegnative e i non morti sono molto diffusi penso che rendere più difficile la resurrezione, o eliminarla totalmente, sia preferibile. Ad esempio l'incantesimo potrebbe essere un complesso rituale che prevede il sacrificio di cento persone. Anche se così sarebbe prerogativa dei malvagi, se il nostro scopo era quello di rendere la resurrezione un atto intrinsecamente malvagio direi che l'abbiamo ottenuto.

In un'ambientazione più tranquilla si possono apportare modifiche più lievi o lasciare le cose così come stanno.

Personalmente preferirei giocare un'ambientazione come la prima, dove la tensione è più alta e chi sbaglia o si comporta in modo stupido e avventato paga con la vita. Però molti potrebbero preferire la seconda. Insomma penso che bisognerebbe sempre discuterne con tutto il gruppo di gioco prima che il master inizi a creare l'ambientazione

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  • Supermoderatore

perchè tutti i grandi nemici sconfitti dai pg non tornano in cerca di vendetta?
Questo dipende dal DM; i nemici potenti nelle mie campagne potrebbero benissimo tornare in vita con un incantesimo proporzionato alle ricchezze dei propri adepti/seguaci/esercito.

chi torna sa cosa c'è dopo la morte e quindi la paura dell'ignoto va a farsi benedire.
Questo non è vero, in quanto non tutti i Paladini defunti, ad esempio, riescono ad arrivare alla celeste dimora di St. Cuthbert prima che vengano rianimati (credo vi sia un capitolo dedicato in Perfetto Sacerdote).

chi sbaglia o si comporta in modo stupido e avventato paga con la vita.
Verissimo, e questo può avvenire anche senza bandire la resurrezione, impedendone semplicemente il funzionamento. ;-)
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Le possibilità di resurrezione nascono semplicemente dal fatto che già da livelli medi (e a volte anche a livelli medio-bassi) basta un po' di sfortuna con i dadi per morire, tanto per fare un esempio nell'ultima sessione abbiamo incontrato un drago piroclastico, che non conoscevo, noi siamo 5 pg di 8° e quello era un gs 9 quindi uno scotro abbastanza equilibrato, niente di speciale, va prima il drago, soffio lineare, cd 23 sulla tempra, io che sono un mago-druido con cos 12 sulla tempra ho +8 perchè ho anche un mant. della res. +3 tiro e com' era prevedibile non supero la cd, risultato.... vengo trasformato in cenere, così senza poter fare nulla.

Ora io credo che non sia l'unico mostro che può fare una cosa del genere, un pg già dal 7 liv può lanciare allucinazione mortale; e sinceramente io a cambiare personaggio non ci penserei nemmeno, anche perchè quando uno si fa un personaggio se lo studia, ci s'inventa una storia ganza come background etc, e buttare via tutto per una cosa del genere secondo me fa schifo, anche perchè se prorpio dovessi rifare il parsonaggio lo rifarei uguale perchè se uno decide giocare una certa classe comunque continua a volerla giocare anche se è morto, e sostituire il pg con il suo fratello gemello di cui non si conosceva l'esistenza mi sembra peggio.

Secondo me basterebbe che quando muore un personaggio del gruppo il master faccia fare al gruppo una specie di mini-quest per far resuscitare il pg morto (e la cosa è attuabile anche a livelli medi perchè se il corpo viene distrutto funziona solo resurrezione pura o poco altro, e anche a livelli alti, perchè magari l'anima di tizio e stata imprigionata).

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L'esempio del paladino che si sacrifica per i propri compagni è particolarmente calzante nella visione che ho io.

Se muore e se ne va a far compagnia agli spiriti, ha compiuto un atto eroico e le sue gesta verrano cantate nei secoli.

Se muore e viene resuscitato ogni volta, non è più un gesto eroico, anzi lo scomodo di levarsi dai piedi per qualche giorno alla fine è tipo una vacanza premio, un pisolino corroborante.

Le possibilità di resurrezione nascono semplicemente dal fatto che già da livelli medi (e a volte anche a livelli medio-bassi) basta un po' di sfortuna con i dadi per morire, tanto per fare un esempio nell'ultima sessione abbiamo incontrato un drago piroclastico, che non conoscevo, noi siamo 5 pg di 8° e quello era un gs 9 quindi uno scotro abbastanza equilibrato, niente di speciale, va prima il drago, soffio lineare, cd 23 sulla tempra, io che sono un mago-druido con cos 12 sulla tempra ho +8 perchè ho anche un mant. della res. +3 tiro e com' era prevedibile non supero la cd, risultato.... vengo trasformato in cenere, così senza poter fare nulla.

Ora io credo che non sia l'unico mostro che può fare una cosa del genere, un pg già dal 7 liv può lanciare allucinazione mortale; e sinceramente io a cambiare personaggio non ci penserei nemmeno, anche perchè quando uno si fa un personaggio se lo studia, ci s'inventa una storia ganza come background etc, e buttare via tutto per una cosa del genere secondo me fa schifo, anche perchè se prorpio dovessi rifare il parsonaggio lo rifarei uguale perchè se uno decide giocare una certa classe comunque continua a volerla giocare anche se è morto, e sostituire il pg con il suo fratello gemello di cui non si conosceva l'esistenza mi sembra peggio.

Secondo me basterebbe che quando muore un personaggio del gruppo il master faccia fare al gruppo una specie di mini-quest per far resuscitare il pg morto (e la cosa è attuabile anche a livelli medi perchè se il corpo viene distrutto funziona solo resurrezione pura o poco altro, e anche a livelli alti, perchè magari l'anima di tizio e stata imprigionata).

Già la miniquest è diverso da tirar fuori il diamante, lanciare l'incantesimo e "hola Ysmar, com'è stato rendere l'animaccia al diavolo?" "figata, meglio del bungee jumping. Com'è finito il combattimento?" "Sono morti tuo fratello e la tua ragazza, aspetta cinque minuti che li resuscito."

Sulla prima parte del tuo post, bisogna giustamente scegliere come giocare. In D&D sono all'opera poteri enormi e morire è molto facile. Le soluzioni sono: resuscitare, e allora la morte del proprio PG diventa solo una scomoda formalità; abbassare il livello delle sfide, e ad alcuni questo può non piacere; accettare l'eventualità della morte e impegnarsi al massimo per evitarla. Quest'ultima opzione chiaramente modifica la concezione delle proprie partite, se si vogliono i classici quattro scontri mortali al giorno ci si deve rassegnare a cambiare PG molto spesso.

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Dovete tenere conto del costo dell'incantesimo .

True resurrection costa, se non ricordo male , dalle 10000 alle 25000 mo in polvere di diamanti .

Voglio vedere quanti chierici di alto livello gironzolano col sacchettino con cotal cifra in diamanti, ammesso e non concesso che il DM li faccia trovare.

I componenti degli incantesimi , che sono uno dei maggiori fattori bilancianti , vengono spesso dimenticati

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  • Supermoderatore

Se muore e viene resuscitato ogni volta, non è più un gesto eroico
Io credo che il suo gesto resterebbe glorioso lo stesso, semplicemente sarebbe grande anche la fama della profonda riconoscenza dei suoi compagni, che hanno investito risorse, tempo e avventure per poter riportare tra loro l'eroico Paladino.

Certo, se poi diventa l'abitudine hai ragione per la vacanza premio, ma credo che almeno un paio di occasioni ogni eroe dovrebbe averle.

True resurrection costa, se non ricordo male , dalle 10000 alle 25000 mo in polvere di diamanti.
Da Manuale necessita di uno spruzzo di acquasanta più diamanti per almeno 25.000 MO; una pergamena della stessa costa invece 28.825 MO, costi sempre proibitivi per usi multipli per Pg di medio livello, ma di facile accesso per i personaggi di alto livello. Per non parlare poi delle capacità magiche e delle evocazioni...

:confused: Esiste un modo per portarla ad appena 10.000 (come Resurrezione)?

Io sapevo che al massimo era possibile portarla a 12.500 MO!

I componenti degli incantesimi , che sono uno dei maggiori fattori bilancianti , vengono spesso dimenticati
Se questo avviene buona parte della colpa è però del DM, inesperto o desideroso di elargire grandi regali.
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Nessuno dimentica le componenti materiali ma per gruppo di pg di livello medio alto è una cifra quasi ridicola.

@D&D_Seller: non è il cosa ci sia che è importante. E' il se ci sia. Se io muoio e poi vengo resuscitato ho visto che dopo la morte mantengo la mia coscienza, quindi so che qualcosa c'è. Magari quel qualcosa mi spaventa ma mai quanto potrebbe spaventarmi l'ignoto o la possibilità di cessare di esistere

e sinceramente io a cambiare personaggio non ci penserei nemmeno, anche perchè quando uno si fa un personaggio se lo studia, ci s'inventa una storia ganza come background etc, e buttare via tutto per una cosa del genere secondo me fa schifo

ecco quello che dicevo prima. A TE fa schifo. A me no.Non a tutti piace giocare con la tensione che si prova se non ci sono possibilità di tornare in vita, ma nemmeno a tutti piace giocare con l'aldilà con la porta girevole. E' una questione di gusti e di taglio della campagna, come dicevo prima. Personalmente sto giocando una campagna ambientata in un mondo che diviene man mano più violento e barbaro, ricco di orrori e oscurità e il clima senza quel famoso prezzo per tornare in vita, ne risentirebbe molto. In questa campagna ho adottato questo sistema: resurrezione è un incantesimo divino e in quanto tale sono gli dei a doverlo concedere. Essi però richiedono un prezzo altissimo per rinunciare all'anima di un mortale. Finora ho avuto una sola resurrezione. Il samurai del gruppo è tornato in vita, ma il sacrificio è stato immenso: onore ( è diventato ronin) e famiglia (ha dovuto uccidere con le sue mani l'intero villaggio nel quale sorgeva il castello del padre, quindi eliminare i suoi genitori e il fratello minore. Ed ora il fratello maggiore che era anche ereditario delle terre e dei sudditi del padre, cerca vendetta).

In poche parole la resurrezione conduce ad un'esistenza dannata.Ma questo va bene per la mia campagna e per il mio gruppo.

Quindi, ripeto, cambiamenti sì ma solo se tutti son d'accordo e non pre presa di posizione del master, perchè precludere la possibilità di tornare in vita vuol dire cambiare il clima al tavolo di gioco

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Nel manuale Heroes of Horror sono presentati alcuni metodi per rendere più durevole la morte. Io ad esempio per motivi di ambientazione la farò usare pochissimo (la si può trovare solo in vecchie pergamente risalenti a qualche migliaio di anni prima) e quelle rare volte in cui verrà usata ci sarà anche una percentuale di fallimento. Senza contare che se anche riesce non si può sapere se il personaggio risorge come prima o viene cambiato dalla drammatica esperienza.

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Le proposte per rendere la resurrezione qualcosa di non scontato sono tutte molto interessanti, vi ringrazio.

Convengo con l'opinione che tornare dalla morte debba esere una possibilità contemplata dal gioco. Ma (credo si sia capito) mi piace rendere la cosa come un fatto raro, epico ed imprevedibile, e niente resurrezioni a raffica e porte girevoli.

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Chiunque legga i libri fantasy demenziali dell'autore inglese si accorge facilmente che il mondo del disco assomiglia, più che alla Cimmeria di Conan o alla Terra di Mezzo, a una tipica ambientazione D&D, con i suoi avventurieri, le armi magiche intelligenti, le accademie di magia, i druidi e i mostri. E la battuta pronunciata dalla Morte è particolarmente adatta al nostro gioco di ruolo preferito.

Ma anche no. A parte che il disco è totalmente diverso dalle ambientazioni di dnd.

Io non ha mai apprezzato gli incantesimi di resurrezione. Che un persoaggio possa tornare dagli inferi, ci sta, è un classico. Che la resurrezione sia una cosa comunissima, con il chierico che a inizio giornata le riserva tre o quattro slot incantesimi per le carie morti quotidiane dei suoi compagi di party, invece per me è ridicolo.

Vorrei capire in quale gruppo un chierico si può permettere di riservare 3 o 4 slot per la resurrezione, e dove li trova i soldi.

Che posto c'è, in un modno del genere, per le lacrime di Alhana Starbreeze alla morte di Sturm?

Ah boh. A me risulta che in Dragonlance le cose siano un pochino diverse, quindi non mi pare ci sia il problema.

Per la disperazione dopo che Gandalf è caduto nelle miniere di Moria?

Ma cosa c'entra? La terra di mezzo non è dnd.

E ancora più assurdo diventa in un mondo alla Forgotten Realms: con tutti i chierici di 10°-30° livello che ci sono,

Wow. Poi ero io che consideravo FR un'ambientazione high magic. Dove diavolo li trovi tutti sti chierici di 30°?

in grado di resuscitare numerose persone al giorno,

???????????

stupisce che qualcuno se ne vada a far compagnia a Lord Ao prima del tempo senza che nessuno si prenda la briga di farlo rivivere.

Forse perchè anche il banalissimo rianimare i morti costa una esagerazione?

La resurrezione come norma nasce da un esigenza di puro metagame, ovvero recuperare i vari PG schioppati. Ci sono PG che resuscitano trenta e più volte in una carriera.

Se un pg resuscita 30 e più volte c'è qualcosa che non va. Ma seriamente.

Come recuperare il senso della morte, la tragedia di un compagno caduto, l'epica del sacrificio, o anche solo la coernza di un mondo che, a rigor di logica, dovrebbe universalmente considerare la morte come una seccatura temporanea?

A rigor di quale logica?

Un metodo può essere quello di diminuirne drasticamente il numero. Per esempio, un chierico di livello adeguato può officiare una resurrezione unavolta ogni cinque livelli.

Ma anche no. Ti pare ragionevole?

Oppure l'incantesimo costa il 20% dei suoi px, così che ci pensi due volte prima di farlo.

Se è una questione di px, converti semplicemente il costo della componente materiale in px secondo lo scambio 1 px=5 mo.

Si può anche rendere la resurrezione un atto intrinsecamente malvagio: atto contro l'ordine profondo della natura, viene riequilibrato dalla stessa. Ogni volta che una persona resuscita, qualcuno, o molte anche molte persone, muore prima del tempo.

Ecco, così i malvagi iniziano ad ammazzare e resuscitare la gente a ripetizione. Bella schifezza.

Altra possibilità è che ogni resurrezione comporti una quest specifica, lunga e complessa. A rischio che il giocatore del PG morto, una volta che questi resuscita, si sia ormai affezionato al PG nuovo e voglia continuare con questo.

E tu punisci il giocatore per essere morto a causa di sfortuna o di scelte sbagliate?

In ogni modo, sono una serie di idee per ridare alla morte il suo valore, di qualcosa di definitivo, e di evento tragico e doloroso per tutti quelli che restano.

Allora eliminale tutte, lascia solo quella di 9° livello, e falla pagare 50000 mo e 10000 px, se proprio devi.

Perché la morte e il sacrificio ritornino a far piangere nel mondo di D&D, e le campagne recuperino la loro dimensione drammatica. E magari perché i personaggi siano un po' meno kamikaze.

Io non so che rtazza di giocatori tu abbia, ma io da giocatore, i miei amici, e i miei attuali giocatori, non si sognerebbero mai di fare assalti idioti "tanto mi resuscitano". Perchè forse la resurrezione potrebbe non essere proprio semplice. E poi perchè ti poni il problema di resurrezione e non id desiderio o miracolo?

La facilità con cui si risorge rende molto meno valoroso il guerriero che si lancia in una carica disperata contro il drago, proprio in virtù del fatto che non sta rischiando nulla, magari un po' del suo tempo, quello necessario a far si che risorga.

Se ragiona così è un idiota.

Inoltre a che pro pagare un costoso assassino per far fuori il tizio che ostacola i nostri piani se poi dobbiamo vederlo rispuntare fuori dalla bara con tranquillità come se nulla fosse?

Perchè nel frattempo potresti fare qualcosa, o perchè magari non ha pensato a farsi resuscitare da un chierico di 17° livello.

E i Lich?Che valore ha rinunciare ai piaceri della vita per l'immortalità se poi pure i viventi ce l'hanno?

Ma non diciamo vaccate. Resurrezione non vuol dire immortalità.

E perchè tutti i grandi nemici sconfitti dai pg non tornano in cerca di vendetta?

Nelle tue campagne, forse.

Ma la pecca più grande è che si vince la più grande paura dell'umanità.Perchè chi torna sa cosa c'è dopo la morte e quindi la paura dell'ignoto va a farsi benedire.

Se la paura dell'ignoto è solo quella della morte, è una ben misera paura. Senza contare che in dnd anche i popolani sanno benissimo quello che succede da morti.

Ad esempio l'incantesimo potrebbe essere un complesso rituale che prevede il sacrificio di cento persone. Anche se così sarebbe prerogativa dei malvagi, se il nostro scopo era quello di rendere la resurrezione un atto intrinsecamente malvagio direi che l'abbiamo ottenuto.

Ripeto: bel modo per dare un'arma di distruzione di massa ai malvagi.

Se muore e viene resuscitato ogni volta, non è più un gesto eroico, anzi lo scomodo di levarsi dai piedi per qualche giorno alla fine è tipo una vacanza premio, un pisolino corroborante.

Se succede nelle tue campagne, c'è qualcosa di seriamente strano.

Già la miniquest è diverso da tirar fuori il diamante, lanciare l'incantesimo e "hola Ysmar, com'è stato rendere l'animaccia al diavolo?" "figata, meglio del bungee jumping. Com'è finito il combattimento?" "Sono morti tuo fratello e la tua ragazza, aspetta cinque minuti che li resuscito."

Oh, per pietà... Ma davvero succedono idiozie simili nelle tue campagne?

accettare l'eventualità della morte e impegnarsi al massimo per evitarla. Quest'ultima opzione chiaramente modifica la concezione delle proprie partite, se si vogliono i classici quattro scontri mortali al giorno ci si deve rassegnare a cambiare PG molto spesso.

Non vedo perchè. Ti assicuro che tutti i giocatori che ho conosciuto io non prendevano affatto sotto gamba il rischio di morire.

Da Manuale necessita di uno spruzzo di acquasanta più diamanti per almeno 25.000 MO; una pergamena della stessa costa invece 28.825 MO, costi sempre proibitivi per usi multipli per Pg di medio livello, ma di facile accesso per i personaggi di alto livello. Per non parlare poi delle capacità magiche e delle evocazioni...

:confused: Esiste un modo per portarla ad appena 10.000 (come Resurrezione)?

Io sapevo che al massimo era possibile portarla a 12.500 MO!

Uh? E come, di grazia?

Nessuno dimentica le componenti materiali ma per gruppo di pg di livello medio alto è una cifra quasi ridicola.

E' il costo di un'armatura +5.

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  • Supermoderatore
Uh? E come, di grazia?
Ma dai, è una delle prime cose che insegnano in Chiesa ai Chierici di Pelor! :lollollol
Thinaun: ...Siccome l'anima è vicina, sono richieste meno componenti materiali per questi incantesimi: reincarnazione, resurrezione, resurrezione pura e rianimare morti richiedono la metà della relativa componente materiale (unguenti o diamanti) per lanciare se l'anima è all'interno di un'arma in thinaun.
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Non stiamo parlando di interpretazione delle regole, nè di immedesimazione nel personaggio; ma dell'impatto narrativo che può avere su un mondo il fatto che resuscitare (a prescindere dall'incantesimo utilizzato) sia solo questione di trovare il chierico di livello medio alto e spendere tot soldi.

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@Blackstorm:

1) era un esempio e non mi riferivo a ciò che pensava il pg ma a ciò che può pensare di lui il resto del mondo. E' indubbio che se si hanno più possibilità di tornare in vita, la vita stessa vale di meno

2)eh già, ce lo vedo proprio l'astuto signore del male che muore e "oh cavolo, non ho detto a tizio di resuscitarmi..." Inoltre che senso ha organizzare trame per farlo morire se poi inevitabilmente torna e si vendica?

3) i miei malvagi non sempre tornano perchè non sempre c'è qualcuno tanto fedele da fare un grande sacrificio per farlo tornare

4)

Se la paura dell'ignoto è solo quella della morte, è una ben misera paura. Senza contare che in dnd anche i popolani sanno benissimo quello che succede da morti.

e chi lo dice questo?Nel mondo reale tutti sappiamo cosa le varie religioni dicono ci sia ma che ne sappiamo sia la verità?AH in D&D gli dei dicono che succede così? E chi mi dice che non lo dicano solo per accaparrarsi fedeli?

La morte è l'ignoto. Per questo fa paura. Se muoio, torno in vita e so che nell'aldilà c'è un mondo perfetto dove mi aspettano pace e prosperità col cavolo che mi fa paura la morte

5) scusa ma perchè secondo te uno diventa Lich?Perchè la morte lo spaventa,o vuole tutto il tempo per fare qualcosa. Con la resurrezione si hanno i mezzi anche senza diventare lich.Coi soldi che servono per il processo ce ne compro 5 di resurrezioni.Quante volte penso di dover morire?

6)

Ripeto: bel modo per dare un'arma di distruzione di massa ai malvagi.

ma hai letto tutto il mio commento? nella mia campagna la resurrezione è qualcosa di difficile e che deve necessitare di un grande sacrificio. Per la mia campagna questo va bene. Non era una proposta, era un esempio che va bene solo per la mia campagna o altre simili.

7) era necessario etichettare come "idiota" o "vaccate" esempi o affermazioni mie o di altri utenti?

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Io sono d'accordo con Ji Ji. Effettivamente a giocare sapendo che, in un modo o nell'altro, il rischio di morte è pressochè nullo, data la altissima probabilità di resurrezione, toglie un bel po' di bello al gioco: É come giocare a poker senza soldi: vedi tuttle le mani, tanto non perdi nulla!

Personalmente creerei delle HR: Considerare la resurezione come un qualcosa di eccezionale e raro, riservata solamente a uomini di fede di grande potenza o ad un intervento divino.

Vero è che ai bassi livelli un tiro di dado può determinare la vita o la morte di un PG, ma A) sta al master far sì che ciò accada più difficilmente possibile e B)... pazienza! Se muore un PG alle prime armi è obbiettivamente difficile che resusciti! Un minimo di realismo ci vuole!

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Nessuno dimentica le componenti materiali ma per gruppo di pg di livello medio alto è una cifra quasi ridicola.

Non è la cifra in sè , ma la rarità del materiale che rende lincantesimo quantomeno ostico da realizzare.

Nella mia vecchia campagna ( PG di 14° ) è andata così :

In un incontro con un Drago, muore il chierico del gruppo.

G1 ( che tiene il chierico defunto e un seguace ) : " Il mio faro di riferimento è morto e tutto ciò che ne rimane sono ossa calcinate dal fuoco , che facciamo ? "

G2 (paladino di Rao ) " Ho un'idea, so che i sacerdoti potenti riportano in vita le persone ; possiamo rivolgerci alla mia Santa Guida L'Arcivescovo di Veluna, dopo la faccenda di Brindinford siamo in buoni rapporti"

............

G2 " Sua Santità , vorremmo che Lei intercedesse per il ritorno dell'anima del nostro compagno Altair nel suo corpo . Altair si è sacrificato combattendo contro il malvaggio Drago "

SS:" Certo, figliolo, nessun problema, ma ti avverto che il ritorno dalle Praterie Celesti causerà uno scompenso"

(delirio da metagame)

G1" PERDERE UN LIVELLO?!? Non se ne parla neanche ! Ma lo sapete quanto ci abbiamo messo per arrivare al 14° ?? Nononono, dì al vecchio barbogio di fare Resurrezione Vera"

G2 : " Ehm , Sua Santità , mi sembra quasi di sentire la voce del mio defunto compagno il quale mi implora di poter tornare al massimo delle forze per poter assestare un colpo definitivo al Male "

SS: " E' una maggia molto potente, figliolo . E io sono molto impegnato . Però, se mi procurate il componente necessario , che è molto costoso E risolvete per me una faccenducola che, potrei trovare il tempo "

G2 : " Sarà fatto "

.......................................

G3 " Buonasera signor mercante di preziosi , abbisogneremmo di una certa quantità di polvere di diamanti"

MDP: " Certo , mia signora , quanto ne abbisogna ? 100 Corone ? 500 Corone?

G3" No , 25000 ! "

MDP " ma, ma è una cifra esorbitante ! Dovrò andare a Greyhawk per procurarmi tutta quella polvere . E vi costerà almeno 40000 corone !!!!"

G3 " 40000 !!! Ma è una pazzia ! Il massimo che posso pagare è 30000 !!!"

( dopo varie trattative, si accordano per 35000 )

.....................................

Dopo 10 giorni ,arriva la polvere e L'Arcivescovo pronuncia l'incantesimo e Altair ritorna in vita

SS : " Ecco fatto , ora ci sarebbe quella cosuccia...."

Gruppo : " Tipo ? "

SS " Il mio amico Sindaco di Irongate mi ha chiamato dicendo che fuori dalla città si è accampata una statua di ferro alta 100 m e sta schiacciando i villaggi . Dovreste investigare..."

Gruppo " O_O "

Vi assicuro che dopo un paio di giri in giostra come questo e dopo che il gruppo è rimasto in mutande, la si perde la voglia di fare i tipi tosti .

Dopo un mese la campagna è andata a pallino, ma questa è un'altra storia

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  • Supermoderatore

Altair si è sacrificato combattendo contro il malvaggio Drago"

SS:"... Guardie! Sbatteteli fuori" :lol:

abbisogneremmo di una certa quantità di polvere di diamanti
Ancora?

La povlere si può trovare, in quanto scarto di miniera e non lavorazione della gemma; il problema è che vi servono diamanti veri e interi.

Detto questo, trovo che quello da te presentato sia un ottimo metodo per giustificare una Resurrezione: portare avanti una piccola quest soltanto per far risorgere un personaggio del gruppo e non cambiarlo dimostra anche quanto l'intero gruppo di giocatori si sia affezionato ad esso.

Inoltre, se il gigante di ferro e altre piccole sfide fossero state affrontate prima della resurrezione, il Pg non avrebbe perso il livello grazie a Resurrezione Pura ma l'effetto sarebbe stato quello, dato che i compagni avrebbero potuto ritrovarsi ad un livello più alto visti i PE della piccola cerca.

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X D&D Seller :

In effetti hai ragione , chissà perchè mi ricordavo polvere di diamanti.... mah....

"Malvaggio" con due g è voluta; è una storica citazione di un mio vecchio giocatore che giocava un PG con accento simil romanesco , se guardi c'è anche "maggìa" .

Mirabili sono le sue frasi tipo " Questo tunnel porta a San Patrignano" e "I Druidi mangiano le carote e sradicano gli alberi interi "

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Ma dai, è una delle prime cose che insegnano in Chiesa ai Chierici di Pelor! :lollollol

Non ricordavo. Il problema è che devi anche mettercela, l'anima, nel thinaum. Dubito seriamente che sia una cosa praticamente fattibile.

2)eh già, ce lo vedo proprio l'astuto signore del male che muore e "oh cavolo, non ho detto a tizio di resuscitarmi..." Inoltre che senso ha organizzare trame per farlo morire se poi inevitabilmente torna e si vendica?

Mai parlato di inevitabilmente.

3) i miei malvagi non sempre tornano perchè non sempre c'è qualcuno tanto fedele da fare un grande sacrificio per farlo tornare

Lo sai che hai appena smentito la tua affermazione precedente?

4)

e chi lo dice questo?Nel mondo reale tutti sappiamo cosa le varie religioni dicono ci sia ma che ne sappiamo sia la verità?AH in D&D gli dei dicono che succede così? E chi mi dice che non lo dicano solo per accaparrarsi fedeli?

Il fatto che girano chierici che con le divinità ci parlano, e queste gli rispondono, ed il fatto che siano effettivamente in grado di resuscitare una persona morta, la quale può descrivere quello che c'è al di là. E il fatto che questa descrizione sia praticamente uguale a prescindere dalla divinità.

La morte è l'ignoto. Per questo fa paura. Se muoio, torno in vita e so che nell'aldilà c'è un mondo perfetto dove mi aspettano pace e prosperità col cavolo che mi fa paura la morte

Se nell'aldilà c'è un mondo del genere, non vedo in primo luogo per quale motivo dovresti voler tornare indietro, allora. E ripeto se la paura è solo questa, è ben poca cosa, imho.

5) scusa ma perchè secondo te uno diventa Lich?Perchè la morte lo spaventa,o vuole tutto il tempo per fare qualcosa. Con la resurrezione si hanno i mezzi anche senza diventare lich.Coi soldi che servono per il processo ce ne compro 5 di resurrezioni.Quante volte penso di dover morire?

Quale parte di "Resurrezione è diverso da Immortalità" non hai capito?

6)

ma hai letto tutto il mio commento? nella mia campagna la resurrezione è qualcosa di difficile e che deve necessitare di un grande sacrificio. Per la mia campagna questo va bene. Non era una proposta, era un esempio che va bene solo per la mia campagna o altre simili.

Ho letto, infatti non ho detto che nella tua campagna facesse schifo, mi riallacciavo al discorso iniziale riguardo al sacrificio umano. Può aver senso in pochi e circostanziati casi, ma in generale lo trovo una boiata, se usato ocme limitaizone.

7) era necessario etichettare come "idiota" o "vaccate" esempi o affermazioni mie o di altri utenti?

Non ho etichettato alcuna affermazione come idiota. Ho detto che un pg che carica rischiando la pelle e fregandosene "perchè tanto mi ressano" è un idiota, perchè per me uno che ragiona così non ha capito molto bene il senso del suo pg. E' come quando in un videogioco salvi prima del boss finale: "tanto se muoio ricarico". Ti sembra un ragionamento da farsi in un gdr?

Quanto alla vaccata, vedi sopra: resurrezione non è in grado di garantire l'immortalità. Ergo era una vaccata.

;645599']Io sono d'accordo con Ji Ji. Effettivamente a giocare sapendo che, in un modo o nell'altro, il rischio di morte è pressochè nullo, data la altissima probabilità di resurrezione, toglie un bel po' di bello al gioco: É come giocare a poker senza soldi: vedi tuttle le mani, tanto non perdi nulla!

Boh, eppure io ho sempre avuto remore a suicidare il mio personaggio con la certezza della resurrezione.

Personalmente creerei delle HR: Considerare la resurezione come un qualcosa di eccezionale e raro, riservata solamente a uomini di fede di grande potenza o ad un intervento divino.

Io in genere per le resurrezioni tendo a dare le quest.

Vero è che ai bassi livelli un tiro di dado può determinare la vita o la morte di un PG, ma A) sta al master far sì che ciò accada più difficilmente possibile e B)... pazienza! Se muore un PG alle prime armi è obbiettivamente difficile che resusciti! Un minimo di realismo ci vuole!

Realismo? In dnd?

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