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Oxythia o I regni del gas, Terza edizione


Urizen- Obsidian Lord

Messaggio consigliato

@ Tutti. Leggete qui prima di iniziare a leggere gli spoiler che vi riguardano.

Spoiler:  

Bene, prima di iniziare: le regole.

Scrivete normalmente le vostre azioni al presente e in prima persona.

Scrivete in grassetto i pensieri dei personaggi.

“Scrivete in blu tra virgolette i discorsi diretti.”Spoilerate sempre se dovete rivolgervi a me o a uno o pochi componenti del gruppo specifici.

Se dovete parlare con i personaggi giocanti XxX e/o YyY in modo che nessun’altro possa sentire (perché glie lo state sussurrando o perché gli altri membri non sono presenti o siete addirittura da soli senza nessun’altro del gruppo) scrivete:

@ XxX e/o YyY

Spoiler:  
Quello che dovete dirgli o dire loro in modo che nessun’altro possa sentire.

Se dovete farmi sapere delle cose, descrivermi le vostre azioni o le prove che volete effettuare scrivete:

@ Master

Spoiler:  
Quello che dovete dirmi.

Leggete solo gli spoiler che recitano @ VostroNome.

@ Joe

Spoiler:  

La tua conoscenza geografica si limita alla sola città di Drazbelan.

Deciso a vendicare la brava gente che ti aveva accudito, inizi a pensare che avresti potuto mettere le tue doti al servizio delle forze dell’ordine. Drazbelan, la città dove risiedi, è un posto tutto sommato tranquillo, dove la gente vive per lavorare sodo e i malviventi sono cosa rara, proprio questo fatto ti fa arrabbiare ancora di più.

Drazbelan infatti è una cittadina operosa, famosa in tutta la regione per la sua industria manufatturiera e agricola, una delle più produttive del continente. Il culto ufficiale in quest’area è quello verso i sacri sindacati del lavoro, organizzazioni politico-religiose votate all’incremento della produttività in modo rigoroso ma onesto e non competitivo.

Al fine di prepararti per la tua solitaria ricerca, decidi di procurarti l’equipaggiamento adatto, equipaggiamento magico. Sebbene tu sappia che il sindacato abbia bandito la magia dai territori sotto la sua influenza, decidi ugualmente di approfittare del segreto mercato nero, di cui avevi sentito parlare. A mali estremi, estremi rimedi, pensavi.

Riuscito a trovarlo dopo tante faticose trattative e fugaci contatti nelle cantine segrete del negozio di un apparentemente onesto erborista, ti rechi in questo luogo per comprare il necessario. L’erborista è una figura terribile a vedersi. L’uomo, che dice di chiamarsi Urjedzro, è zoppo, cieco da un occhio e probabilmente le sue corde vocali sono spezzate. Le uniche parti di lui che spuntano dalla lunga toga verde, cioè le mani e la testa, sono quasi interamente fasciate da garze sudicie, lasciando scoperti solo l’occhio buono e ripugnanti dita tumefatte. Dai bendaggi, all’altezza della bocca, spunta fuori una specie di placca ovale di ferro, chiusa da una fitta griglia di fili dello stesso materiale, assicurati saldamente a questa, e dalla quale esce l’eco di una cacofonica voce metallica quando l’uomo decide di parlare.

La sua mercanzia esotica colorata e scintillante, contrasta con il buio e il fortissimo senso di corruzione che sembra permeare le cantine. Acquistato un moschetto, un’armatura, bacchette, guanti e anelli, la tua attenzione si ferma su un collare chiodato. Capisci subito che si tratta di un oggetto di grande valore e decidi di farlo tuo ad ogni costo.

“Per avere quello, caro Joe, oltre a pagarlo dovrai fare un favore per me. E’ un oggetto estremamente potente, l’ultimo esemplare di collare di metamorfosi umbratile sfuggito all’inquisizione del sindacato. Ma se oserai negarmi il favore che ti verrà richiesto, ti giuro solennemente che la mia maledizione verso di te e la tua discendenza sarà pesantissima.”Ormai ammaliato dall’oggetto, fai poco caso all’avvertimento del ripugnante erborista e acquisti il manufatto magico. Speri di non aver fatto la cosa sbagliata.

“Bene, e questo è quello che devi fare:” Prima di iniziare a parlare, Urjedzro si ferma un attimo per asciugarsi con una manica della tunica la saliva che gli stava gocciolando dalla placca metallica, poi riprende: “L’ispettorato del culto da mesi ha cercato questo posto giorno e notte, e so che sospetta di trovarlo qui, da qualche parte sotto la mia bottega. Sono un artigiano magico, e per integrarmi nella città ho dovuto giurare di cambiare vita per sempre, e così ora sono l’erborista redento di Drazbelan, ma so che gli ispettori della città in fondo non hanno mai creduto alla mia redenzione. Come saprai, tutti gli incantatori sono inquisiti da queste parti perché accusati di essere portatori di corruzione.

Mentre parliamo, si sta consumando una tremenda rivolta nella colonia penale poco lontano dalla capitale dell’area, che si trova a due passi da qui, e la quasi totalità delle guardie e degli ispettori in questo momento hanno dovuto accorrere per reprimerla. Essendoci scarsità di personale l’ispettorato sta reclutando bande di avventurieri per compensare questo fatto, e tu farai parte di una di queste bande. So di essere la priorità al momento, ma non hanno le prove per dimostrare la mia colpevolezza, e se ce ne saranno tu le insabbierai, tutto chiaro?”

@ Vaerek

Spoiler:  

mappawarblade.th.jpg

La tua mazza era quanto tu avevi di più caro, specie dopo l’episodio che a detta degli anziani ti aveva fatto passare all’età adulta in modo formale. Questa ti era stata regalata dal tuo duro padre, ed era il frutto di una delle sue numerose scorribande. E presto la sua misteriosa origine si sarebbe palesata ai tuoi occhi.

Ormai eri pronto per intraprendere le traversate più lunghe, che arrivavano a toccare il vicino continente.

Giunti ad Opydrazerv con più di una nave per una razzia in grande stile, Sei stato attratto da una figura che ti fissava e sembrava seguirti per poi fermarsi immobile quando la osservavi. Stizzito, ti sei avvicinato alla misteriosa figura per intimidirla e chiederle spiegazioni, se non avesse voluto morire. L’uomo, che disse di chiamarsi Urjedzro, era zoppo, cieco da un occhio e probabilmente le sue corde vocali erano spezzate. Le uniche parti di lui che spuntano dalla lunga toga verde, cioè le mani e la testa, erano quasi interamente fasciate da garze sudicie, lasciando scoperti solo l’occhio buono e ripugnanti dita tumefatte. Dai bendaggi, all’altezza della bocca, spuntava fuori una specie di placca ovale di ferro, chiusa da una fitta griglia di fili dello stesso materiale, assicurati saldamente a questa, e dalla quale usciva l’eco di una cacofonica voce metallica quando l’uomo decideva di parlare.

“E’ arrivato il momento di saldare il debito.” disse, “La tua mazza, giovanotto. Colui al quale la vendetti giurò di aiutarmi quando l’avrei ritenuto necessario, ed ora che si trova il tuo possesso, per il quale credo tu abbia dovuto uccidere il suo precedente possessore, sarai tu a dover onorare questo giuramento per lui.” Prima che tu abbia avuto la prontezza di rispondergli, la tua vista iniziò ad annebbiarsi e perdesti conoscenza ad un piccolo cenno della figura in verde.

Quando riapri gli occhi, noti essere incatenato e imbavagliato alla rocciosa parete di una buia cantina, piena di scaffali con oggetti di tutte le forme e dimensioni su ogni ripiano.

“Ora che sei sveglio” interrompe il silenzio Urjedzro, che si trova in piedi davanti a te, “farai tutto quello che ti dirò, o la mortale maledizione che promisi al precedente possessore della mazza si abbatterà su di te e la tua discendenza. So cosa ti stai chiedendo, stai chiedendoti dove ti trovi. Bene, sei a Drazbelan, una città poco lontana da quella nella quale ho ‘richiesto’ il tuo aiuto. Come probabilmente saprai, Drazbelan è una cittadina operosa, famosa in tutta la regione per la sua industria manufatturiera e agricola, una delle più produttive del continente. Il culto ufficiale in quest’area è quello verso i sacri sindacati del lavoro, organizzazioni politico-religiose votate all’incremento della produttività in modo rigoroso ma onesto e non competitivo, ma purtroppo questo sistema ha un terribile difetto: odia la magia. Tutti gli oggetti magici che vedi, e probabilmente anche tutti quelli che ti ho trovato addosso, sono stati fabbricati dal nostro ordine, che è messo in pericolo in quest’area di questi tempi.”

Si ferma un attimo per asciugarsi con una manica della tunica la saliva che gli stava gocciolando dalla placca metallica, poi riprende:

“L’ispettorato del culto da mesi ha cercato questo posto giorno e notte, e so che sospetta di trovarlo qui, da qualche parte sotto la mia bottega. Sono un artigiano magico, e per integrarmi nella città ho dovuto giurare di cambiare vita per sempre, e così ora sono l’erborista redento di Drazbelan, ma so che gli ispettori della città in fondo non hanno mai creduto alla mia redenzione. Inquisiscono i maghi perché credono che questi siano i portatori della corruzione in questo mondo, tuttavia credo che non abbiano poi così torto, ma questo non ha importanza.

Mentre parliamo, si sta consumando una tremenda rivolta nella colonia penale poco lontano dalla capitale dell’area, che si trova a due passi da qui, e la quasi totalità delle guardie e degli ispettori in questo momento hanno dovuto accorrere per reprimerla. Essendoci scarsità di personale l’ispettorato sta reclutando bande di avventurieri per compensare questo fatto, e tu farai parte di una di queste bande. So di essere la priorità al momento, ma non hanno le prove per dimostrare la mia colpevolezza, e se ce ne saranno tu le insabbierai, tutto chiaro?”Detto questo ti si avvicina e ti toglie il bavaglio.

“Puoi parlare ora. Cosa vuoi fare? Mi aiuti o muori?”

@ Crudelia

Spoiler:  

mappamaga.th.jpg

Fuggendo da un piccolo baronato di Uracna, ti sei trovata a vagabondare per le pianure cineree di Tagithia, fino a quando non sei incappata in una carrozza diretta nella città di Drazbelan, poco distante. Sfruttando le tue doti di ammaliatrice, hai subito controllato il cocchiere e il vecchio e distinto signore che stava viaggiando all’interno del veicolo.

Si trattava di un piccolo nobile della casta aristocratica di Marzelhalv, la capitale, diretto verso la città in una missione diplomatica.

Drazbelan è una cittadina operosa, famosa in tutta la regione per la sua industria manufatturiera e agricola, una delle più produttive del continente. Il culto ufficiale in quest’area è quello verso i sacri sindacati del lavoro, organizzazioni politico-religiose votate all’incremento della produttività in modo rigoroso ma onesto e non competitivo.

L’anziano, che disse di chiamarsi Dredveij, ti accolse nella sua dimora temporanea come una figlia, ma di cui si innamorò perdutamente.

Vivendo a Drazbelan per un po’, scopristi del rigore dell’ispettorato della città, che era impegnato in una serie di spedizioni inquisitorie a danni di presunti incantatori. Hai subito capito che la magia non era assolutamente ben vista dai piani alti della città, e ti sei ripromessa di cambiare le cose.

Indagando su questi presunti maghi, sei venuta a sapere di un mercato nero segreto, da qualche parte nella città, ricco di oggetti magici proibiti dalla legge. La tentazione del proibito ti sedusse ancora una volta, e decidesti di trovarlo a tutti i costi.

Per non destare sospetti, ti inventasti figlia di Dredveij, che sapevi non avrebbe mai tradito la tua identità, e schiavizzasti mentalmente una guardia cittadina, anche per avere sempre una fidata guardia del corpo al tuo seguito.

Dopo qualche giorno di ricerche, ti imbatti in una figura decisamente inquietante. L’incontro avvenne in un vicolo buio della periferia della città, il luogo perfetto per l’ubicazione di un mercato nero, pensavi, e la figura stava in piedi immobile davanti a te. L’uomo era zoppo, cieco da un occhio e probabilmente le sue corde vocali erano spezzate. Le uniche parti di lui che spuntano dalla lunga toga verde, cioè le mani e la testa, erano quasi interamente fasciate da garze sudicie, lasciando scoperti solo l’occhio buono e ripugnanti dita tumefatte. Dai bendaggi, all’altezza della bocca, spuntava fuori una specie di placca ovale di ferro, chiusa da una fitta griglia di fili dello stesso materiale, assicurati saldamente a questa, e dalla quale usciva l’eco di una cacofonica voce metallica quando l’uomo decideva di parlare.

“Cosa stai cercando, giovane incantatrice? Questo non è un luogo adatto alla gente come te, potresti fare incontri molto, molto spiacevoli.”

@ Draghor

Spoiler:  

mapparanger.th.jpg

Facendo la spola tra le città di Uracna, Tagituux, Chavaterv e Nabakozu e svolgendo le varie missioni che via via ti venivano affidate, sei incappato per tua volontà e non senza fatica in uno dei pochi e segreti mercati neri, dove ogni genere di oggetti magici è venduto all’insaputa delle autorità antimagiche locali, a Chavaterv per la precisione.

Si trattava di una piccola camera, all’interno delle fognature della zona residenziale più degradata della città. Le fogne sono un intricato labirinto, e se non avessi avuto una guida che ti scortasse dentro e fuori da quel posto, probabilmente ti saresti perso. La guida era un tale di nome Vapovus, niente più che un disgraziato tagliaborse, ma conosceva bene il mercato nero.

La camera era piena di ripiani, appoggiati a colonne spezzate e cumuli di mattoni di vario genere usati come supporto.

Di tutta quella mercanzia, due cose ti colpirono dopo un primo momento di indecisione: una coppia di spade.

“Si chiamano Rasoio e Folgore, si tratta di una coppia di spade provenienti dall’est” Ruppe il silenzio una voce.

Dall’oscurità emerse una figura, che probabilmente ti osservava da una nicchia buia nel muro dal momento in cui sei entrato nella camera. Chiamarlo uomo era assolutmente fuori luogo. Una figura avvolta in un vestito strappato e un mantello nero, avanzava verso di te seguita da quello che sembrava un piccolo golem di ferro. All’altezza dell’osso sacro dell’individuo, una lunga barra di metallo gli attraversava il torso senza gambe da parte a parte. La parte inferiore del torso era infatti completamente fasciata con bende sudicie di sangue rappreso. Attaccate alle due estremità della barra, cigolavano due ruote che sembravano prese da una carriola. Il costrutto intanto, spingeva l’inquietante figura tenendo saldamente un paio di manici collegati alla struttura. Anche il volto e le mani erano completamente bendati, lasciando scoperti solo gli occhi, la bocca e ossute e tumefatte dita ricurve. “Sono spade uniche nel loro genere, appartennero a un grande guerriero dell’est, che fu sfortunatamente divorato dalla corruzione durante una traversata per una delle grandi distese di gas. Sono oggetti unici al mondo, creati con l’abilità artigiana che contraddistingue il nostro ordine. Temo però di doverti dire che mi dovrai un grosso favore a cui non potrai rifiutarti, nel caso decidessi di acquistarle. Il loro valore è troppo grande. In caso contrario, tu e tutta la tua discendenza sopporterete il peso di una tremenda maledizione.”

Nonostante l’avvertimento, decidi di acquistare ugualmente le spade, chiedendo all’uomo cosa dovesse fare. Eri abituato a patti di questo tipo, e la sua minaccia non ti spaventava. “Bene.Devi sapere che il nostro è un ordine segreto di artigiani magici e viviamo, come avrai notato, costantemente nell’ombra per timore di essere scoperti dall’inquisizione che gli ispettori del sindacato del culto del lavoro si approprino dei nostri oggetti e della nostra vita. Io qui sono al sicuro, ma un nostro molto meno fortunato compagno sta avendo molte difficoltà, e temo che verrà presto scoperto se non agiamo in qualche modo. Si tratta di un tale di nome Urjedzro, che si spaccia per erborista nella città di Drazbelan. L’ispettorato gli è alle costole da molto, ma ora più che mai temo che siano vicini al suo magazzino.

Mentre parliamo, si sta consumando una tremenda rivolta nella colonia penale poco lontano dalla capitale dell’area, che si trova a due passi da Drazbelan, e la quasi totalità delle guardie e degli ispettori della città in questo momento hanno dovuto accorrere per reprimerla. Essendoci scarsità di personale l’ispettorato sta reclutando bande di avventurieri per compensare questo fatto, e tu farai parte di una di queste bande. Urjedzro è la priorità al momento, ma non hanno le prove per dimostrare la sua colpevolezza, e se ce ne saranno tu le insabbierai.”Detto questo, la figura fa un cenno con la mano e il golem dietro di lui si dirige verso uno degli scaffali per prendere un sacchettino, poi tornando indietro te lo porge.

“Quando verrai reclutato, probabilmente sarà un ispettore del sindacato a guidare le operazioni. Gli ispettori del culto sono famosi dappertutto per la loro incorruttibilità, ma ucciderlo non farebbe che attirare ancora di più i sospetti sopra il nostro ordine se sta svolgendo un’indagine contro di noi. Il sacchetto che ti sta offrendo il mio assistente contiene della polvere magica speciale, incolore e insapore, che dovrai somministrare all’ispettore a capo della compagnia, con l’inganno o la forza se necessario. Può essere assunto per via orale mischiato a una bevanda o per inalazione, ma basterebbe anche strofinarne una porzione su una ferita perché faccia effetto. Una volta assorbita dall’organismo, questa polvere entrerà in circolo nel suo sistema sanguigno. Una volta al suo interno, potremo causargli dolori indicibili se non accetterà di collaborare, e di certo cederà. Hai capito tutto?”

@ Malo

Spoiler:  

La tua conoscenza geografica si limita alla sola città di Drazbelan.

Gli ispettori del sindacato sono un organismo indipendente dal servizio di guardia cittadina, e pertanto non sei soggetto alla graduatoria gerarchica di quest’ultima. Il tuo diretto superiore è il sindaco di Drazbelan, che una mattina decide di convocarti nel suo ufficio situato nella torre del municipio, vicino alla piazza principale della città.

Dietro alla scrivania c’è un uomo di mezza età, grassoccio ma dall’aria seria e scaltra, il sindaco Grotislav appunto.

“Saluti, ispettore Malo. Non l’avrei convocata qui se non fosse stata una cosa importante. Questa mattina ho dovuto inviare gli ispettori e gran parte delle guardie fuori dalla città, sta accadendo il finimondo fuori di queste mura.” Grotislav dicendo questo si alza in piedi e si dirige verso una finestra di pietra della stanza dandoti le spalle, guardando l’orizzonte e tenendosi i gomiti con le mani dietro la schiena.

“La colonia penale di Marzelhalv, la capitale della regione, è in rivolta. Le miniere di cankerozu allestite a campi di lavori forzati per i detenuti dell’intera regione si sono organizzati e stanno causando non pochi problemi alle autorità, che hanno richiesto la nostra massima collaborazione.”

Il sindaco detto questo si volta verso di te, fissandoti con sguardo serio, poi riprende a parlare.

“Tuttavia non sei stato avvisato e sei ancora qui. Drazbelan è una città tranquilla tutto sommato, e salvo rarissime eccezioni, solo dei piccoli furtarelli si verificano di tanto in tanto, e sempre ad opera di dannatissimi forestieri. La gente di qui non ha ragione di derubare il prossimo, dato che i salari sono alti per tutti. Ma tu devi continuare la tua missione. Ti era stato assegnato il compito di investigare sulla presunta collaborazione di Urjedzro, l’erborista, con l’Ordine del sudario, la gilda di artigiani magici che incancrenisce la regione, appestandola con i suoi dannati artefatti capaci solo di attirare sempre più corruzione, come se non ce ne fosse già abbastanza. Come lui ammise quando arrivò in città la prima volta, ne faceva parte un tempo, ma si è redento e ha giurato di tagliare i contatti con questa in modo definitivo, ma dopo ciò che è emerso dalle tue indagini non sono più così sicuro della sua redenzione. Ma non sei qui oggi per ricevere le mie congratulazioni. A causa della rivolta, tutte le guardie di cui disponevi si sono dovute trasferire a Marzelhalv per organizzare la repressione, per questo ti verranno assegnati nuovi compagni. Sono già stati affissi sulla bacheca della piazza e sui muri lungo le vie principali dei cartelli che invitano avventurieri desiderosi di rendersi utili per la città recandosi all’ufficio di reclutamento dell’ispettorato, per unirsi a te.”

Detto questo, il sindaco torna a sedere al suo posto e aprendo un cassetto dalla scrivania, ti porge un foglio di carta che era al suo interno.

“Questo è il mandato di perquisizione della bottega dell’erborista. Permetterà a te e ai tuoi nuovi sottoposti di frugare liberamente al suo interno. So che il suo malvagio laboratorio è nascosto lì da qualche parte, dobbiamo solo trovarlo e Urjedzro sarà spacciato. Ora recati all’ufficio di reclutamento, i primi interessati dovrebbero arrivare tra qualche ora. Nel tempo che ti rimane prepara il discorso che dovrai fare loro, per spiegare i dettagli della missione. La ricompensa sarà loro data a missione compiuta, e cioè dopo che Urjedzro sarà stato arrestato una volta scoperto il suo infame laboratorio. Ah, dimenticavo. Prima di fare ciò fai una capatina al cancello della città e dì alle guardie di non far passare nessuno che non stia trasportando merci e che se ne vada entro la giornata, imponendo loro controlli minuziosi. Non vogliamo altri forestieri o eventuali detenuti fuggiti all’interno delle nostre mura. Se non hai altre domande sei congedato ispettore.”

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@Master

Spoiler:  

Per l'abisso..

Fisso con odio il vecchio mentre si avvicina e mi toglie il bavaglio. Per un secondo mi viene voglia di mordergli la mano ma subito capisco che sarebbe inutile. Tossico per schiarirmi la gola poi gli rispondo cercando di mettere nella voce più freddezza possibile

Mago mi lasci poca scelta, non mi interessa vivere, ma morire senza un'arma in mano mi è intollerabile.

deglutisco.

Ti aiutero.

Finchè sarò obbligato....

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Spoiler:  
Capisco, loro fanno i casini e poi ci supplicano aiuto, cosa ci si può aspettare da degli incompetenti...

Annuisco alle parole del sindaco ed una volta che ha finito rispondo

"Mi occuperò di tutto signore, è indubbio che troveremo il laboratorio di quell'uomo" dico prendendo il mandato

Detto questo saluto e mi allontano. Mi dirigo verso i cancelli e mi avvicino ad una guardia

"Sono l'ispettore Malo, numero di matricola 335423, vi porto degli ordini diretti del sindaco: non far passare nessuno che non stia trasportando merci e che se ne vada entro la giornata, inoltre imporre severi controlli sui forestieri.

Consegnati gli ordini mi dirigo all'ufficio di reclutamento, avviso un funzionario di mandarmi chi si presenta chiedendo dell'ispettore Malo, a causa degli avvisi sparsi in città.

Mi accomodo in un ufficio ed attendo pensando a cosa dire e cosa no agli eventuali uomini che si presenteranno

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@Master

Spoiler:  
Aspiro una lenta boccata dalla mia sigaretta, espirando poi una voluta di fumo verde che va ad avolgersi attorno all'uomo. Sulle mie spalle Shaiss, il mio serpente, si muove lentamente, sibilando di tanto in tanto.

Accanto a me Boris, la guardia da me ammaliata. Questo non è il suo vero nome, ma di certo non mi sono presa la briga d'impararlo, ed allora lo chiamo Boris

Squadro attentamente l'uomo con aria di superiorità

Essere ributtante...

"Lascia che sia io a decidere quali posti sono o non sono adatti a me..."

Un'altra voluta di fumo

"Sto cercando un luogo molto particolare... diciamo che ho voglia di shopping, ma non ho certo bisogno di scarpe nuove..."

lascio cadere la cenere a terra

"...ci siamo intesi?"

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@ Vaerek

Spoiler:  

L'erborista annuisce con la testa, non potendo esprimere diversamente la sua approvazione a causa del volto coperto. "Stai facendo la cosa giusta, giovane marinaio"

Detto questo, a un suo gesto e una sua parola le catene che ti costringevano al muro si disintegrano in piccoli mucchietti di cenere e ruggine.

Si allontana da te e prende degli oggetti che stavano su una stuoia di cuoio su un tavolaccio a pochi metri, si tratta del tuo equipaggiamento. L'uomo fa un fagotto con la stuoia e voltatosi te lo porge.

"L'ufficio di reclutamento è poco distante da qui. E' in una via secondaria che incrocia questa, in ogni caso basterà che.."

Tutto d'un tratto, Urjedzro si volta di scatto, come se fosse stato attirato da un forte rumore, che però tu non senti.

Dopo pochi secondi di allerta, la figura si volta di nuovo verso di te.

"Stavo dicendo, che in ogni caso ti basterà seguire le indicazioni dei numerosi cartelloni affissi sui muri di queste vie di tanto in tanto. Devi scusarmi ma ora ho fretta di fare una certa cosa e dovrò chiudere la bottega e questa cantina per un pò. Se mi segui, ti mostrerò l'uscita."

@ Malo

Spoiler:  
I soldati di guardia al cancello rispondono che obbediranno ai tuoi ordini, e ti salutano con reverenza per poi tornare al lavoro.

Mentre ti dirigi verso l'ufficio di reclutamento, noti l'aria serena della città. Tutto ti sembra assolutamente ordinato, per le strade i cittadini seguitano avanti e indietro con carretti pieni di merce come industriose formiche, anche senza nessuna guardia in giro. Nessun bambino gioca per le strade e nessun adulto si ferma a chiaccierare con gli altri, se non per cose riguardanti il lavoro. Quelli che riconoscono in te un ispettore, ti salutano con rispetto. Il cielo è giallo e senza nubi e il clima è temperato e sereno.

Entri nell'ufficio, salutato dalle due guardie all'entrata. La porta dà direttamente su una piccola sala d'aspetto, con file di panchine di pietra sui lati. In fondo alla stanza c'è una porta che dà accesso al tuo ufficio. Una piccola scrivania, un armadio, una panca di pietra e una finestra sono tutto quello che c'è nella stanza, non serve altro in effetti.

@ Cruelia

Spoiler:  

"Modera le parole, giovane incantatrice. Un giorno sarai esattamente come quest'essere ripugnante, ricordatelo. Comunque non dovresti alludere ai luoghi segreti di questa città in modo così plateale, i segugi degli ispettori potrebbero nascondersi dovunque."

Detto questo, la figura estrae da sotto la sua mantella un piccolo tappeto molto scuro ma con delle sottilissime venature multicolori, che stende per terra.

"Forza, seguimi e fai in fretta. Se qualcuno ci vedesse ora ci spedirebbero entrambi nelle miniere di cankerozu per tutta la vita!"

Alchè la figura in verde salta dentro il tappeto, scomparendo in esso.

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Spoiler:  
Prendo dall'armadio dei fogli per prendere appunti, ed una penna con dell'inichiostro.

Devo fare una scelta oculata, non si sai mai chi può presentarsi in questi casi, l'incarico è importante ed è chiaro che il sindaco vuole quello sporco traditore fuori di qui.

Penso mentre mi siedo alla scrivania

Considerando che l'avviso è publico non dubito che qualcuno degli amici dell'erborista possa mandare un fidato ad intralciare le indagini, dovrò stare veramente attento. D'altra parte ho già un'idea

e al pensiero mi viene da sorridere. Mi rialzo ed apro la porta, torno verso l'uscita e rivolgendomi verso una delle guardie a bassa voce dico

"Mi allontano un attimo, se dovesse venire qualcuno per me fatelo attendere nell'atrio"

Mi incammino verso la nostra sede, sperando di trovare lì la persona che cerco. Una volta arrivato chiedo in giro di Robb Stander, un mio collega telepate con cui altre volte mi è capitato di collaborare

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@ Master

Spoiler:  
"ok,ho capito tutto,mi dirigerò subito a Drazbelan per svongere questo compito. Adesso riaccompagnatemi fuori di qui,questo posto mi da il voltastomaco".

Non sarà facile sbrogliare questa matassa,ma non è la prima volta e nemmeno l'ultima.

"C'è qualcos altro che devo sapere?"chiedo,abituato a simili "interlocutori" e poco findandomi di essi.

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@ Cruelia

Spoiler:  
Dopo un salto di un paio di metri, atterri su un soppalco di legno, e Boris ti segue senza batter ciglio.

Vi ritrovate in una cantina umida e pervasa da un fetido odore di muffa. Appena avete compiuto il salto, la figura in verde, che era sul soppalco con voi, si affretta a riprendere il tappeto, che era rimasto incollato al soffitto, raschiandolo via con un bastone uncinato.

Come il tappeto cade per terra, la figura lo riprende in mano e lo nasconde di nuovo sotto la mantella.

Una scaletta di legno appoggiata al soppalco vi permette di mettere i piedi sul suolo pietroso della camera, satura di tavoli, scaffali e nicchie pieni di ogni genere di oggetti magici. La stanza non è molto grande, ma tutti quegli oggetti accatastati ti danno l'impressione di non averne mai visti tanti e così diversi in una volta sola.

"Se era questo il posto che cercavi, ci sei arrivata."

@ Draghor

Spoiler:  
"No, nulla. Solo stai attento. Gli ispettori sono persone estremamente scaltre e diffidenti. Il tuo compito non sarà facile temo, ma spero per te che non incontrerai difficoltà. Il giovane Vapovus che ti ha condotto fino a qui sa bene la strada per tornare in superficie. Ah, e probabilmente non ti faranno accedere facilmente alla città, potrebbero pensare che sei un evaso dalle miniere di Marzelhalv in seguito alla rivolta, o un incantatore indesiderato. Inventati qualcosa per entrare. Arrivederci allora. Seguirò la situazione da qui sotto."

Vapovus accenna un mezzo inchino a quella figura devastata e ti fa cenno di seguirlo per risalire.

@ Malo

Spoiler:  
Un isolato più avanti, raggiungi la caserma, dove ti fanno entrare senza problemi. La caserma è semideserta, in tutti questi anni non l'avevi mai vista così vuota, speri solo che Robb non sia stato convocato a Marzelhalv con tutti gli altri.

"Saluti ispettore." Dice una voce a un certo punto.

Si tratta di un sottoufficiale della guardia cittadina. "Posso esserle utile in qualche maniera, signore?"

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@ Master

Spoiler:  
Mentre risalgo in superficie studio meglio il luogo in cui sono stato condotto,e intanto parlo con Vapovus: "Allora,ragazzo,è da molto che lavori per questi mercanti? Cosa potresti dirmi di loro di utile? E..." guardo le spade con grande soddisfazione per l'oggetto che sono riuscito ad acquistare,intuendo che sono ben altro che semplici armi "queste,di queste cosa sapresti dirmi?

Spoiler:  
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@Master

Spoiler:  

Distogliendo lo sguardo dalla disgustosa presenza di fronte a me rifletto attentamente sulle sue parole.

Non sarebbe di certo la cosa giusta da fare, ma dopotutto...non è di certo il problema maggiore

"Vedrò quello che posso fare", annuncio voltandomi nuovamente verso il mercante, "Ma non ti assicuro nulla, sicuramente avranno gli occhi ben aperti...".

E anche se fallissi, di certo non farebbe male...hehe

"Dimmi dove devo andare", termino poi con voce decisa.

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@ Joe

Spoiler:  

"Vieni con me."

Urjedzro ti fa strada per le cantine, fino a una parete di pietra. Con un parola che non capisci e una leggera pressione sul muro da parte delle luride mani dell'erborista, fa aprire una nicchia nel muro, che capisci essere uno stretto tunnel.

"Percorri il condotto. La via è angusta, ma ti porterà all'esterno. L'ufficio di reclutamento si trova poco lontano dalla caserma, nell'area militare della città. Se ti perdi, puoi sempre chiedere discretamente indicazioni a qualcuno, tutti sanno dove si trova. Ricorda di non fallire, o la tua vita diventerà un inferno."

@ Malo

Spoiler:  

"Subito ispettore, è nel suo ufficio. Mi segua e la introdurrò direttamente al suo collega."

Dopo qualche corridoio, il sottoufficiale bussa alla porta dell'ufficio del Generale della guardia ed entra.

Pochi secondi dopo, esce dalla stanza e ti invita ad entrare.

Nella stanza, seduto dietro a una scrivania intento a leggere interminabili plichi di scartoffie, trovi Robb, che senza distogliere lo sguardo dai fogli per più di un paio di secondi ti invita con un gesto a sederti davanti a lui.

"Ispettore Malo. Saluti. Anche lei è rimasto qui anzichè partecipare alla repressione della colonia penale? Beh la mole di lavoro qui è quadruplicata, ma di certo quei poveracci che sono stati mandati laggiù non se la passano meglio di noi. Allora, a cosa devo la sua visita?"

@ Draghor

Spoiler:  

"Ti sbagli amico, non lavoro per loro." Risponde gentilmente Vapovus "Mi chiamano solo occasionalmente per fare da guida ai clienti, ma quando succede di solito mi pagano bene. Saranno vecchie e malate mummie ma sono ricchi come pochi. Chissà come devono spendere tutto il loro denaro, me lo sono sempre chiesto."

La fogna è composta da una serie di labirintici cunicoli bui e fetidi. Ogni genere di mucillagini e fanghiglie nauseabonde galleggiano in non più di venti centimetri d'acqua stagnante, insieme a topi e talvolta carcasse di piccoli animali morti, per lo più cani e gatti rosicchiati dai suddetti roditori carnofagi.

"Quelle spade dici? Non saprei, sembrano belle spade e so che valgono ogni centesimo di quello che hai speso."A un tratto si ferma di colpo e si guarda intorno.

"Ecco, siamo arrivati."

Ti passa la torcia e sale lungo i pioli di ferro innestati nella parete che conducono alla botola che porta alla superficie, per aprirla.

"Bene, ti auguro buona fortuna" Dice il tagliaborse prima di scomparire di nuovo nei cunicoli mefitici.

Il tuo fedele cavallo è ancora legato lì dove gli avevi detto di aspettare.

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Spoiler:  
"Salve a lei ispettore Robb" dico in modo cordiale mentre mi siedo

"Siamo infatti fortunati credo, ma infondo lavoriamo tutti per il benessere cittadino, chi in un modo chi in un altro.

Sono venuto qui perchè ho bisogno di un aiuto che sono in pochi oltre a lei a potermi dare. La mia squadra è stata spedita tutta a combattere proprio all'alba di un'importante perquisizione contro un sospettato portatore di corruzione. Il sindaco ha ben pensato di affiggere manifesti per volontari per reclutare persone per aiutarmi, ma mi preoccupa seriamente l'idea che si presenti qualche compare dell'uomo che voglio perseguire, con l'idea di rovinarmi tutto."

Faccio una pausa per far meglio assimilare il concetto, poi riprendo

"Mi verrebbe veramente utile la sua presenza, soprattutto considerando la sua dote nel leggere i pensieri delle persone, è raro che qualcuno interrogato su un argomento anche prima di dire una menzogna non pensi alla verità. Ho già pensato anche ad altri stratagemmi per poter scoprire eventuali spie, ma non nego che un aiuto da un telepate capace sia molto ben accetto["/COLOR]

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@Master

Spoiler:  
Mi sfrego le mani con fare compiaciuto. Lascio cadere la cicca con noncuranza, e mi avvento sugli scaffali come se fosse un negozio in stagione di saldi.

"Ma è tutta tua questa roba?" chiedo alla figura mentre guardo ogni minimo oggetto presa dalla frenesia dello shopping

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@ Vaerek

Spoiler:  
L'equipaggiamento è tutto nel sacco. Non manca proprio nulla.

"Vieni con me."

Urjedzro ti fa strada per le cantine, fino a una parete di pietra. Con un parola che non capisci e una leggera pressione sul muro da parte delle luride mani dell'erborista, fa aprire una nicchia nel muro, che capisci essere uno stretto tunnel.

"Percorri il condotto. La via è angusta, ma ti porterà all'esterno. L'ufficio di reclutamento si trova poco lontano dalla caserma, nell'area militare della città. Se ti perdi, puoi sempre chiedere discretamente indicazioni a qualcuno, tutti sanno dove si trova. Ricorda di non fallire, o la tua vita diventerà un inferno."

@ Draghor

Spoiler:  
Uracna è una città medio-grande che dà sul gas con il suo attrezzatissimo gasporto. Tre sono le chiese presenti nelle sue mura, come tre sono i culti maggiori praticati in quest'area: Il culto del lavoro, incarnato nel rispettivo Sindacato di Uracna, decisamente il maggiore dei tre; Il culto del tempo, la cui conoscenza storica del piano è raccolta nei suoi sconfinati archivi sparsi per i continenti; e la Fratellanza dei Soli, probabilmente l'unico dei culti maggiori che venera una qualche forma divina, identificata nei soli rotanti attorno al pianeta. I tre culti convivono armoniosamente, anche se i primi due sono piuttosto scettici sulla natura della fratellanza, ma felici che questa possa portare il sorriso e l'ottimismo in un mondo sempre più divorato dalle tenebre.

La città è divisa in distretti, quello residenziale, dove si trova anche la locanda, quello della guerra, con la caserma al suo interno, quello mercantile che comprende anche il gasporto e quello amministrativo, dove sono collocati la torre del sindaco e gli uffici dei burocrati.

@ Malo

Spoiler:  
"Mmh, beh, come può vedere lei stesso sto letteralmente annegando nella carta. Da quando il Generale è stato trasferito, sono io a dover mandare avanti la baracca. Tuttavia capisco le tue preoccupazioni e per questo voglio aiutarti ugualmente."

L'ispettore si alza e fruga nell'armadio dietro di lui, prende un cristallo rosso e te lo porge.

"Tieni, questo è il mio Droje telepatico. Te lo presto volentieri. Attento però, ci sono solo nove cariche rimaste, e mi offenderei se me lo riportassi con meno di otto. Buon lavoro, ispettore Malo."

@ Cruelia

Spoiler:  
Urjedzro annuisce.

"Scegli pure ciò che vuoi, sono a tua disposizione."

Spoiler:  
Trovi tutti gli oggetti magici e meravigliosi che vuoi fino al valore di 25.000 Mo

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Spoiler:  
Accetto il cristallo e lo infilo in una tasca della tunica

"Sarò parsimonioso"

poi mi alzo

"Buon lavoro allora, ispettore Robb"

faccio un cenno di saluto e poi mi allontano

Così è anche meglio, non avrò bisogno di tramite

torno verso il mio ufficio, alle guardie dico

"Sono tornato, riguardo a chi chiederà sulla questione degli avvisi o si offrirà semplicemente volontario per il lavoro potete mandarlo nel mio ufficio direttamente, fateli accomodare dentro."

Una volta rientrato mi siedo, e scrivo sul foglio di carta preso in precedenza

Benvenuti nel mio ufficio, sono l'ispettore Malo Heluko, vi chiedo di perdonarmi per non essere presente ma sono stato convocato con urgenza dal sindaco, sarò di ritorno al più presto. Nel frattempo accomodatevi e cominciate a conoscervi, dato che con alcuni di voi dovremo lavorare insieme e collaborare.

In fede

Malo Heluko

Lascio il foglio in bella vista sulla scrivania, poi mi avvicino alla parete, accanto alla panca per gli ospiti, e sfruttando il mio potere assumo la forma di una sedia comoda in legno. E lì attendo che i candidati si facciano avanti...

Spoiler:  
in termini tecnici manifesto Mutare Forma, in una sedia
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@Dm

Spoiler:  

O la tua vita diventerà un inferno!...Come se non lo fosse già...

"Tutto chiaro...", annuncio dando un'ultimo sguardo a quella caricatura di uomo, poi mi affretto nel tunnel senza indugiare oltre.

Troppo strano, troppo strano...

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