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[Forgotten Realms v3.5] - Le Fucine di ADBAR


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Finalmente si riprende... sembra passato un secolo, ma il tempo è giunto. Siate accorti e non temete, presto vi verranno fornite tutte le info per tornare a vivere in quel mondo meraviglioso e terrificante che abbiamo per troppo tempo abbandonato.

20/10/2013

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PROLOGO

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E dalla prossima settimana...

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...fuoco alle polveri

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Ci siamo gente... prendetevi un po' di tempo... e buona lettura

Ottobre 2009

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Chiamata alle armi

Sono passati che pochi mesi dallo scontro vittorioso con Syrill, ma quel gruppo che è stato così ardito da affrontarla e batterla nel suo stesso territorio, ora non pensa altro che a voltare pagina e guardare oltre. Yasheira, senza più un motivo comune per viaggiare con gli altri, si è subito ritirata nella foresta, in un luogo isolato in cui iniziare una nuova vita. Ethan ha scortato gli altri nella sua dimora, in attesa che un tempo più favorevole potesse accompagnare Fenggar e Lumiel per il loro rientro.

Ma quel tempo non è mai giunto, al suo posto, qualcun'altro si è presentato.

Helva Darkwatcher, comandante degli Esploratori delle Profondità, un gruppo scelto per il controllo delle caverne al di sotto della cittadella di Adbar, si è presentata ai tre compagni con notizie infauste. La città natale di Fenggar, il baluardo nanico di tutto il Nord, sembra essere stato preso di mira da un'imponente armata orchesca. Oltre a questo, l'assalto di un sicario ha messo fuori gioco con un potente veleno re Harbromm e il comandante Druggath Shieldcleaver, azzerando in un colpo solo la guida militare della Guardia di Ferro, il più potente contingente armato di tutto il Nord. Infine, un mastodontico incantesimo di probabile fattura drow, una barriera violacea, ha bloccato il passaggio per la Via delle Carovane, isolando completamente la città dalle comunicazione sotterranee. Dopo tutte queste notizie, tutti gli esploratori sono stati sguinzagliati in cerca di rinforzi dalle altre città delle Marche d'Argento, ma ne da Sundabar, ne da Silverymoon, ne da qualsiasi altra città c'è stata risposta, dato che nessun esploratore è più tornato.

Preso atto di quanto successo, Fenggar non ha atteso neanche un secondo nel prendere la decisione di tornare in patria, forte dell'appoggio di tutti i suoi compagni. Ethan ha subito capito che per il viaggio verso il Nord sarebbe servito qualcuno con le giuste conoscenze per muoversi nelle terre selvagge e Lumiel non avrebbe mai lasciato un amico in una situazione così difficile. Inoltre Fenggar si è subito offerto di far curare la "malattia" dell'elfo da suo fratello, uno dei più grandi sacerdoti di Adbar. Ma prima di partire, il nano decide che se ci sono drow da affrontare in questa battaglia, allora lui farà in modo di avere un'arma vincente.

I tre compagni ed Helva, partono in cerca di Yasheira e quando la trovano stentano a riconoscerla. Sdraiata al suolo e priva di sensi, la drow appare stravolta e stralunata, mentre i suoi capelli una volta bianchi come neve appena caduta, sono ora di un rosso vivo come sangue fresco.

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I Cunicoli dei Reietti

Da qui inizia un'avventura che in molti non avrebbero mai pensato potesse ancora vedere i quattro avventurieri tutti riuniti. Yasheira decide subito di evitare un lungo, pericoloso ed inutile tragitto, lanciando un incantesimo di teletrasporto per giungere in pochi istanti alla meta, ma qualcosa non va per il verso giusto. I cinque si ritrovano in un androne cavernoso sotto terra, completamente buio, con centinaia di cunicoli e ragnatele sparse ovunque. In breve vengono assaliti da una miriade di ragni mostruosi e dalla loro padrona, una folle drow che sembrava quasi attendere il loro arrivo. Lo scontro è duro, ma Fenggar e gli altri hanno affrontato nemici ben peggiori di qualche insetto troppo cresciuto, ma la cosa che lascia tutti un po' perplessi, sono le nuove capacità di Lumiel, il quale sembra protetto da una flebile aura oscura. L'elfo non sembra preoccuparsene troppo, anzi pare riuscire a controllarne anche l'immane potere, fino a quando, per terminare definitivamente lo scontro con la Signora dei Ragni, lascia partire un fascio di energia oscura che però oltre a investire la drow, colpisce anche il nano situato alle sue spalle. L'orrore che entrambi sembrano patire è straziante... tanto da far apparire il nano ormai morto. Ma in quei pochi attimi qualcosa cambia, Fenggar si riprende a stento e anche la drow ha ancora qualche rivolo di vita. Ma qualcosa di irrecuperabile è accaduto e ne Lumiel e ne Fenggar possono lasciar correre. Il nano avverte il male inguaribile che sembra crescere nel suo amico, tanto da fargli dubitare della sua fiducia, mentre Lumiel, attanagliato dal senso di colpa, abbandona ai piedi del nano la spada guadagnata davanti alle porte di Myth Drannor, con cui ha condiviso e superato innumerevoli sfide, poi si allontana in una grotta a caso, senza che nessuno lo fermi.

Fenggar rimane immobile, pensieroso, mentre Yasheira e Ethan cercano di farlo ragionare per richiamare Lumiel tra loro, ma nella mente del nano ormai l'elfo è un pericolo per se e per chi gli sta attorno, cosa di cui Adbar non può sopportare in questo momento.

Da qui il gruppo si divide ed ognuno sembra incontrare i propri veri nemici.

Helva, guida il gruppo di Fenggar tra le caverne stracolme di pericoli, fino a quando non si rivela essere una traditrice pronta a consegnare il nano con Yasheira ad un drow dall'aspetto inquietante ed un imponente arco magico forgiato da saette elettriche vorticanti: il suo nome è Narak della casata Berrison del'Armgo. Il drow si mostra ostile ma non letale, lasciando Ethan e Yasheira svenuti ma ancora vivi... sull'umano però lascia anche il marchio di una freccia infuocata sotto all'occhio, mentre Fenggar non può far altro che guardare. Consci e furiosi per il tradimento di Helva che sembra ormai dileguatasi, i tre si incamminano allo sbando tra le grotte, trovando però una inaspettata compagnia. Quando un possente verme delle profondità è sulle loro tracce, una piccola drow magrolina, dai capelli rossi ed occhi violacei, li conduce per un percorso sicuro, facendoli sfuggire alla minaccia, per poi arrivare ad una cava in cui un piccolo villaggio di gnomi delle profondità vive in pace. Qui i tre conoscono meglio la piccola Ghirlam e la sua storia, conoscono chi la trovata e cresciuta, ma soprattutto vengono a sapere dagli gnomi come poter abbandonare queste caverne. Nonostante il dissenso iniziale di Yasheira, Fenggar si prende la responsabilità di far sì che la piccola drow venga con loro ed insieme partono verso la destinazione designata. Nuovi incontri e nuovi mostri cercano di arrestare la loro avanzata, ma ogni sfida viene saggiamente superata, ed anche la piccola drow sembra pian piano instaurarsi negli animi dei tre avventurieri. Fino a quando il gruppo non giunge alle porte di un imponente drago di magma: Okenut. Lo scontro è terrificante, ed il drago non cede ne ad incantesimi ne ai colpi dell'umano e del nano. Poi qualcosa accade, proprio mentre Yasheira sembra essere soggetta ad un'ondata di lava del drago. Un urlo sovrasta ogni altro rumore nella grotta e tutto diventa buio. Quando la realtà delle cose ritorna, tutti sono a terra, mentre cercano di riprendersi lentamente, il drago appare privo di tutto quello strapotere con cui si fregiava e viene abbattuto da pochi ma potentissimi colpi. Poi mentre la grotta sembra ribollire di lava incandescente che piano piano si innalza, i quattro escono finalmente dal portale.

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La spada del Rinnegato

Intanto Lumiel, inoltratosi solitario nelle gallerie trova nuovamente sulla sua strada la drow Signora dei Ragni, ed anche se viene inizialmente sconfitto, sarà proprio lei a mostrargli la via per uscire dai Cunicoli dei Reietti. L'elfo si ritrova in una foresta dai tratti familiari, ma in cui non sembra esserci mai stato prima. La sua "condizione" lo conduce ad incontri che sembrano mostrare una lieve luce sull'alone di mistero in cui questa malattia è avvolta. Scopre che l'essenza maligna che gli scorre nelle vene può essere vincolata ad un oggetto molto potente solo tramite un rituale molto complicato e neanche troppo sicuro. Così Lumiel decide di affrontare il rischio e di imprigionare il "rinnegato" all'interno della spada di Syrill, l'unico oggetto abbastanza potente da riuscire a contenerlo. Tramite un sortilegio, la spada funge da gabbia, mentre un rubino rosso viene posto sotto l'elsa come sigillo ed un'intricata serie di viticci magici legano spada e rubino. Grazie a questo Lumiel sembra ritrovare parte del suo autocontrollo anche se l'influenza del rinnegato non cessa di farsi sentire tramite un fascio oscuro che lo lega inevitabilmente alla spada. Nel qual caso questo legame dovesse sciogliersi, il peggio sarebbe imminente. L'unico modo per spezzare questo legame e rendere definitivo e invalicabile il sigillo, è tramite un potentissimo rituale di cui solo i più grandi mastri fabbri sono a conoscenza; cosa che tutti sanno i nani sono veri maestri. L'elfo viene riportato dai suoi compagni tramite un potente incantesimo di teletrasporto, senza sapere però che i suoi compagni non sono esattamente nel posto in cui speravano di trovarsi.

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La foresta del nessun-dove

Il gruppo si ritrova in una foresta apparentemente conosciuta e dopo lunghe ed interminabili discussioni sul ritorno di Lumiel e il suo controllo sul rinnegato, Fenggar decide di portarlo con se ad Adbar ed una volta lì di risolvere definitivamente il problema. Ma a catturare l'attenzione di tutti sono ben altri eventi. Una donna urla poco distante da loro, una donna incinta lasciata sola in quella foresta. Il gruppo si affretta a soccorrerla e fa quel che può per aiutarla. Ethan si prodiga in consigli e rassicurazione, essendo il solo che ha assistito almeno ad un parto di animali. La donna da alla luce due bambini, ma il primo di questi viene al mondo privo di vita con il cordone ombelicale stretto attorno al collo. La tragedia per la perdita viene attenuata dal pianto del bambino che ancora in vita, sembra gridare tutta la sua felicità. La donna, grata come non mai dell'aiuto fornito dall'umano decide di concedere al bambino lo stesso nome di Ethan, come piccolo premio per quanto fatto, poi stremata dalla fatica del parto e in condizioni precarie ancor prima di questo, si spegne poco dopo l'arrivo della sorella, la cui sola presenza sembra sconvolgere completamente Ethan. In lei, egli vede il volto giovane di sua madre.

La situazione assurda viene scossa da un potente boato che attira l'attenzione di tutti. Il rumore proviene dalla direzione in cui Lumiel si era diretto per andare a seppellire il corpo inerme del piccolo non sopravvissuto, ma quando poi tutti fanno per voltarsi a guardare le donne e il piccolo ancora in vita, queste sembrano essere svanite nel nulla. A presentarsi dinanzi al gruppo è invece Ivellios, il cavaliere votato a Corellon Laretian che insieme a Imbril (l'elfo di stirpe di Myth Drannor) ha fronteggiato l'esercito di Syrill nell'ultimo scontro, per permettere a Yasheira e agli altri di affrontarla da sola. Il cavaliere esorta Ethan a compiere il suo dovere e a seguire il cammino che è stato chiamato ad intraprendere senza indugio. Ricordandogli che non a caso proprio a lui sono stati fatti dei doni molto importanti. Poi l'immagine del cavaliere si dilegua e per l'umano le sorprese non sono terminate. Davanti ai suoi occhi compare una donna che sembra essere la sua compagna morta da tempo, ma l'aspetto la rivela ancora bellissima e in forze: Reika. La donna fa qualche passo verso Ethan che invece rimane immobile, pietrificato da un conciliabolo di emozioni contrastanti. La donna avanza rattristata chiedendo di essere aiutata, ma le sue sembianze mutano ad ogni passo, lasciando cadere brandelli di pelle, capelli, fino ad assumere le sembianze di quella creatura non morta che Ethan aveva sconfitto con gli altri nelle paludi del Cormanthor. Preso dallo sconforto, l'umano si lancia in un urlo straziante... poi ogni cosa perde di consistenza fino a svanire del tutto.

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La sala di Om-Iriton

Il gruppo si ritrova inspiegabilmente in una sala quasi completamente buia, con un'immensa clessidra al centro, una scrivania sul fondo ed una biblioteca traboccante di libri, dietro al quale un individuo scheletrico e marcescente, nonché ricoperto di polvere, sembra assorto nella lettura di un'imponente tomo. La creatura rivela di chiamarsi Om-Iriton "il sommo divinatore" e che il loro arrivo in questa sala era previsto da molto tempo. Costui sembra conoscere molto bene tutti loro e dice di poterli condurli ovunque essi vogliano, ma li invita anche a dare "uno sguardo" a ciò che sarà di loro, un'occhiata al proprio futuro. Tutti poggiano una mano sull'immensa clessidra sotto lo sguardo vuoto del non-morto. La scena che tutti si trovano a guardare è inquietante e terrificante allo stesso tempo. Una presenza avvolta da un manto oscuro ed una spada lunga fronteggia quello che sembra essere Fenggar, con l'unica differenza di un imponente scudo sul suo braccio sinistro. Poi, la presenza si rivela avere l'aspetto di Lumiel, ma dai tratti molto più marcati e macilenti. Lo scontro tra i due è all'ultimo sangue, ma la creatura oscura sembra avere la meglio sul nano. Poi quando la fine per Fenggar sembra ormai inevitabile, questi preso da uno scatto di furia colpisce senza pietà con una serie di affondi il corpo di Lumiel. Entrambi sembrano gravemente feriti, ma il tutto si conclude solo con l'intervento di una drow dai capelli rosso fuoco, che alle spalle di tutti lancia un incantesimo talmente potente da abbattere tutti e tre.

La visione è inequivocabile... la morte di Fenggar, Lumiel e Yasheira sembra essere scritta nel destino. Poi quando tutti ritornano con la mente nella sala di Om-Iriton, costui sembra indicare Ethan, adducendo che in lui c'è l'unica possibilità che ciò possa non accadere, perchè solo con la sua presenza, le previsioni di Om-Iriton possono errare. Il divinatore mostra poi due luoghi in cui possono recarsi: una è Adbar, l'altra è una battaglia alle porte di Felbarr, in cui un gruppo di nani sembra avere la peggio, ed in questo gruppo c'è Fundil, il fratello di Fenggar. Il nano non ha dubbi sulla decisione da prendere, ed il gruppo si trova ad affrontare assieme ad una esigua truppa di nani, un assalto di una trentina di orchi.

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La Guardia di Ferro

Lo scontro non suscita il minimo problema per Fenggar e gli altri, gli orchi vengono ricacciati con facilità. Il gruppo di nani rivela di essere un contingente della famigerata Guardia di Ferro, il corpo di forze armate di Adbar. Il generale Gandogar è al comando, seguito dal sacerdote Fundil e dai fratelli Boendal e Bodil, a loro si aggreda Hidard, un soldato della cittadella di Felbarr rimasto al di fuori delle mura. La nuova formazione si incammina verso Adbar e tra il gruppo nascono le prime intese e le prime avversità, anche se il filone comune è pressoché positivo.

Lungo la strada qualcosa di pericoloso e letale sembra essere sulle loro tracce, qualcosa di cui perfino la potentissima Yasheira sembra temere. Grazie ad un piccolo passaggio trovato da Ethan, il gruppo si reimmerge nelle viscere della terra, proprio ai piedi della montagna, dove uno strano costrutto sembra attendesse il loro arrivo. Lumiel riesce a prenderne il controllo e a far si che questi costruisca un passaggio attraverso la montagna per giungere il più rapidamente possibile ad Adbar. Una volta dall'altra parte, la minaccia degli orchi si fa reale davanti agli occhi del gruppo. Un mare brulicante di orchi è accampato in una radura a pochi chilometri di distanza dalla sommità della montagna su cui è costruita la cittadella. Luogo che il gruppo ora si affretta a raggiungere.

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Adbar

Finalmente giunti alle porte di Adbar, Fenggar viene accolto con squilli di trombe e grandi esultanze, ma il tempo dei festeggiamenti dura molto poco. La situazione nella città è assai precaria, tutte le forze militari sono state richiamate, ma il Consiglio di Pietra, l'organo decisionale della città, è ora presieduto dai due figli del re, due caratteri opposti nel prendere decisioni, inesperti e troppo giovani davanti a simili situazioni. Fenggar e gli altri fanno rapporto su quanto visto e si preparano a sostenere insieme agli altri le difese della città. Lirra Sladgehammer, madre di Fenggar si offre di prendersi cura della piccola Ghrilam in assenza degli altri e dal modo in cui tutti sembrano temere la nana, pare che la piccola drow non possa essere in mani più sicure.

La guerra incombe, ma a presentarsi prima di tutti è un piccolo goblin con soli due orchi di scorta che dapprima sembra proporre un semplice scambio... la vita dell'umano a discapito dell'attacco imminente. Ethan rimane inizialmente perplesso, poi i due orchi si avventano su di lui colpendolo solo di striscio. L'assalto viene ovviamente azzerato e la ferita non sembra grave, ma gli effetti di un potente veleno di cui la lama era intrisa non si tardano a far sentire. Lo stesso veleno con cui erano stati feriti re Harbromm e il comandante Druggath delle guarnigioni di Adbar.

Il giorno seguente è guerra. Un assalto che mai prima di allora a memoria di umano, nano, elfo o drow... si era mai visto. Un numero spropositato di orchi si abbatte sulle mura della città, contrastato dalle poche migliaia di nani che le difendono con indomito coraggio. Yasheira, Lumiel e Ethan danno il loro importante contributo alla battaglia, soprattutto quando un numero sempre crescente di orchi sembra deciso a oltrepassare le difese proprio dal loro versante. Di fatti uno dei Tredici Capi di Guerra affronta direttamente lo scaglione di soldati e solo grazie all'intervento di Fenggar e degli altri suoi compagni, la minaccia di una breccia nelle difese sembra evitata. La vittoria del primo giorno si decreta solo con il sorgere del sole, che costringe gli orchi ad una lenta ritirata. Il conto delle perdite nelle file nemiche è mastodontico, ma anche i nani hanno i loro morti da contare ed il rapporto con quanti ancora rimangono in vita è sempre molto a favore per gli orchi. Ma non sono solo gli orchi a preoccupare il sonno di Fenggar e gli altri. Lumiel è giunto sino a questa città per un motivo e quel motivo non sembra più poter aspettare. Il sigillo posto sulla spada sembra non reggere oltre ed urge un intervento definitivo per confinare il rinnegato. L'elfo viene condotto quindi dal più abile forgiatore che Faerun abbia mai conosciuto, Dama Blademaker la prima forgiatrice delle Fucine di Adbar. La nana fa capire subito che per forgiare la montatura che sosterrà il rubino sulla spada non ci saranno troppi problemi, ma per mantenere il rinnegato e il suo potere all'interno dell'arma ci sarà bisogno di un potere arcano e divino di immani proporzioni. Yasheira si offre di dare il suo contributo per quanto possibile, ma anche Ethan mostra i segni dell'evidente avvelenamento che da tempo lo attanagliava e che ora sembra averlo ridotto allo stremo.

L'unico che riesce a dar una qualche spiegazione su quanto accaduto è il gran sacerdote Roran Stonehammer, il quale offre all'umano delle ampolle per arrestare temporaneamente l'avanzata del veleno, anche se ci sarà bisogno al più presto di un rimedio più efficace, un rimedio che la drow dice di essere in grado di recuperare. Oltre a curare l'umano e ad anestetizzare con un potente incantesimo di ghiaccio, il braccio di Lumiel con il quale può tornare a combattere con la sua vecchia arma, Roran sembra riconoscere sia le vestigia di Fenggar che il potere oscuro del rinnegato e a tutti racconta una storia. Una storia che narra della lontana Myth Drannor e dei suoi scopi unificatori tra razze, di un divinatore, latore di infauste visioni. Di oscurità e poteri devastanti situati al di sotto della terra, nelle profondità più inaccessibili. Di elfi di stirpe, armi e armature magiche forgiate per contrastare questo potere abietto... di tradimenti e di coraggio... di sacrificio e di vittoria. Di pugnali incantati concessi ad un gruppo di Guardiani, con cui impedire che in futuro simili oscenità potessero ripetersi. Per quanto la sua narrazione rivelasse cosa potesse essere successo in passato, non spiegava nulla su quello che stava accadendo ora e di come poterlo risolvere.

Il secondo giorno di guerra sveglia tutti con pesanti tonfi terrificanti, così potenti da far tremare le fondamenta della città. All'esterno quattro mastodontiche creature demoniache stanno letteralmente prendendo a pugni le mura, sgretolandole colpo dopo colpo e protetti dall'alto da una barriera magica. Gli ingegneri della città rivelano che uno squarcio di quelle dimensioni nelle mura potrebbe far crollare tutta un'ala delle difese. Il Consiglio di Pietra decide di mandare un contingente ad affrontare i Goristo in uno scontro corpo a corpo, dato che dalla distanza le creature sembrano impenetrabili. Per questa missione il generale Gandogar suggerisce di inviare il gruppo formato da Fenggar e gli altri, dato che in battaglia li ha già visti essere rapidi e decisivi, anche contro creature apparentemente invincibili. Intanto un altro contingente avrebbe distratto il grosso dell'esercito uscendo dal portone di ingresso della città. Il piano si traduce dopo pochi istanti in realtà e Fenggar si lancia nello scontro senza alcun indugio. L'impatto è però molto più terrificante del previsto. Nonostante l'appoggio di un esiguo numero di nani, le offensive iniziali contro quelle bestie sembrano inefficaci, mentre i loro colpi sono assai letali. Le magie della drow inoltre non sembrano sortire effetto, ma a cambiare le sorti di uno scontro basta una scintilla. Ed è proprio questa a fare la differenza. Yasheira intrappola uno dei Goristo in una gabbia magica e Fenggar ne abbatte uno davanti a se, mentre Ethan e Lumiel ne stendono un altro. Lo scontro sembra quanto mai concluso, ma i Goristo non sono le uniche minacce a rivelarsi. Altri due dei Tredici Capi di Guerra orcheschi fanno il loro ingresso dai due lati del fossato dove si sta svolgendo lo scontro, intrappolando il gruppo in una morsa letale. Inizialmente spiazzati, i quattro combattenti si riprendono immediatamente. Fenggar si getta contro uno dei capi di guerra, lasciando l'ultimo Goristo, ancora capace di combattere, al contingente di nani. Lumiel e Ethan si fiondano a dare man forte al loro compagno, mentre Yasheira sbarra la via all'altro capo da guerra e i suoi sottoposti, con un'altra barriera magica.

Lo scontro sembra volgere al meglio, ma ancora è tutt'altro che concluso.

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Ottobre 2013

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L'inizio...

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...dell'epilogo

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ci aggiorniamo per le dispo :cool:

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Spero abbiate letto tutto e non avendo avuto rettifiche, credo sia tutto in ordine (se avete dubbi fatemi sapere).

Purtroppo settimana prossima tra halloween, lavoro e preparazioni per le nozze (è già, questo vecchio bardo si sposa con la dolce Emy :D), sono tutto incasinato, ma non disperate, sto facendo il dovuto spazio per il PbC.

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