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[Sine Requie] Creazione PG SGRAVO!!!


Zandramas

Messaggio consigliato

Scherzone!!!!

Siete impalliditi vero al titolo?!?!?! ;P

No???? Bè avreste dovuto! ^^

Comqunque vengo al punto, dopo aver giocato a lungo nella germania nazista, ci apprestiamo a cambiare aria ed andare nelle terre perdute. Non ho familiarità con l'ambientazione ma diciamo che dovrò fare un nuovo personaggio, e volevo approfittare per giocarmi la carta "Schizzofrenia". ^^ E' una sfida che da tempo mi piacerebbe cogliere e non ne ho avuto mai l'occasione.

Da quello che ho capito il party sarà in qualche modo agli ordini di un inquisitore. Tra i personaggi che posso scegliere di fare (da bravo giocatore tappo i buchi ^^) c'è o un excubitus (non so se si scrive così) o una specie di monaco il cui compito è quello di portare sollievo tra le genti.

Sono veramente indeciso perchè non ho ancora avuto l'illuminazione sul personaggi. C'è da dire che solitamente gioco personaggi che tendono a prendere la "leader" del gruppo, vuoi per esperienza vuoi per ruolo ricoperto; mi spaventa fare un personaggio marginale a livello decisionale più che altro per paura di come agirebbe il gruppo (e fidatevi, conosco il gruppo ^^) però sono disposto a provare^^.

Volevo quindi avere un idea per un un excubitus od un monaco con personalità multiple.

Mi serve l'idea dei caratteri generali delle due personalità ed un motivo, il trauma da cui questa scissione delle personalità si è generata.

Pensando al monaco, il trauma potrebbe essere il veder bruciato il proprio unico genitore dalla chiesa per "eresia". Qui si potrebbe essere sviluppata una personalità di ferocia inquisitorile, utilizzata per scappare dal rimorso della morte del genitore. Tale personalità potrebbe essere alternata da un carattere servile e di compiacenza verso la chiesa.

Però sono ancora indeciso, non mi ispira ancora molto questa idea, anche perchè alla fine il personaggio con le sue personalità multiple deve poter essere ancora giocato coerentemente all'interno della campagna; e per esperienza personale a Sine sgarrare troppo oltre le righe potrebbe essere "fatale" ^^.

Avete voi qualche idea, spunto, suggerimento.

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  • Risposte 11
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Principali partecipanti

Per trovare l'ispirazione pesca 2 Tarocchi Dominati: uno per ogni personalità (e ripeti il tiro se fanno ca'à... ma se ti piacciono davvero le sfide il primo test sarà sufficiente).

Ok, il Dominante che ti piace di più sarà quello principale.

L'altro cos'è?...

vediamo dai! facciamolo davvero! vediamo che ne viene fuori... e no nbarare, se hai i tarocchi pescane 2, se non li hai te ne pesco due io:rolleyes:

:-D

Aloa

Curte

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ottimo!

il mio consiglio (valore: 1 centesimo piegato) è quello di fare 2 personalità, di per sè, abbastanza normali. Il Pg apparirà folle per il cambio di personalità, ma non c'è nessun bisogno che in una delle due modalità sia completamente folle, insensato o sanguinario...

Già solamente se ha opinioni, gusti e paure diverse otterrai un buon effetto, divertente, spaesante, ma ancora perfettamente giocabile;-)

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No no, non mi spaventate...

...gioco a Sine da oramai 2 anni, sono vaccinato ^^

Comunque ieri ho estratto i tarocchi, e chiaramente è uscito qualcosa che mi ha scombussolato tutto. L'ambientazione mi son sbagliato di dire, è in italia; io interpreterò un "frate penitenziale".

Dunque per quanto riguarda i dominanti ho estratto: L'Appeso ed il diavolo.

Con il beneficio del dubbio il tarocco del passato è: Il Sole.

Alla fine, con il Diavolo sulla seconda personalità, sarò un frate curatore, occultista nel tempo libero ^^.

Conoscete qualche setta occulta in italia, per avere un'ispirazione su cosa essere affiliato.

Uff, ipocondriaco o emofobico non ci azzeccano molto con nessuno dei due dominanti :/ ...

...forse il cultista ipocondriaco ^^

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Setta occulta italiana? Che ne dici di qualcosa di pagano (così il frate è pure eretico). Cercati l'aradia di Leland online. E' un testo (falso) che parla della magia etrusco romana.

Il fraticello potrebbe essere un adoratore segreto di Bacco oppure Erodiade/Diana.

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  • 3 settimane dopo...

Se state leggendo queste mie righe, significa che le sue bischerate sono venute alla luce. E di conseguenza anche le mie.

Scrivo codesto memoriale così che le persone, a cui volevo bene, sappiano che io non ero una menzogna...

...non sempre almeno.

Il mio nome è Fra Cristoforo, al secolo Ludovico Battista. Non ricordo molto della mia difficile infanzia, credo di essere riuscito a dimenticarmi molte delle brutte cose che mi capitarono, solo le peggiori continuano a tormentarmi nei miei sogni e mi fanno rivivere quelle senzazioni che sento vivide come fosse ieri.

All'età di 5 anni restai orfano di babbo e mamma che morirono in un incidente mentre lavoravano nei campi, fu quindi il mio zio a prendersi cura di me. Era una personcina tanto bona, ed è forse proprio da lui che ho preso a cuore il benessere del prossimo. Ricordo che parecchia gente soleva venir a trovarlo, molti eran foresti e giungevan anche d'oltre le alpi, anche se non so bene come li aiutava posso dir che tutti se ne andavan via contenti.

Certo c'è da dir che il mio zio l'era anche un poco strano, poteva sembrar addirittura bischero in alcuni casi con tutte le sue piccole manie e suprestizioni, ma d'una cosa son assai sicuro: non ha mai fatto mal a niuno con l'intenzion di farlo.

In quel periodo i giorni si susseguirono portando le loro gioie e i loro dispiaceri, finchè come spesso accade tutto non finì all'improvviso.

Nei sogni spesso mi tormentan i ricordi di quell'ultimo giorno, credo che fosse il termine de la mia infanzia; era un mercoledì sera verso la fine dell'estate, me lo ricordo bene per il forte odore del mosto nei tini, da poco s'era fatta vendemmia e tutti eravam stanchi per il grosso lavoro.

A ora di cena giunse un gruppo di persone dall'aria tetra e malcontenta, il mio zio com'era sua abitudine fare li accolse a cena anche se credo che nascondesse la sua tema, difatti fu la prima volta che sentii la sua voce tremare mentre mi chiedeva d'andar nel frutteto a prender un cesto di mele. Ricordo che mentre ero sull'albero, vidi molti degli amici che c'avevan aiutato nella vendemmia andar via in bicicletta con tanta foga...

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Se state leggendo queste mie righe, significa che le sue bischerate sono venute alla luce. E di conseguenza anche le mie.

Scrivo codesto memoriale così che le persone, a cui volevo bene, sappiano che io non ero una menzogna...

...non sempre almeno.

Il mio nome è Fra Cristoforo, al secolo Ludovico Battista. Non ricordo molto della mia difficile infanzia, credo di essere riuscito a dimenticarmi molte delle brutte cose che mi capitarono, solo le peggiori continuano a tormentarmi nei miei sogni e mi fanno rivivere quelle senzazioni che sento vivide come fosse ieri.

All'età di 5 anni restai orfano di babbo e mamma che morirono in un incidente mentre lavoravano nei campi, fu quindi il mio zio a prendersi cura di me. Era una personcina tanto bona, ed è forse proprio da lui che ho preso a cuore il benessere del prossimo. Ricordo che parecchia gente soleva venir a trovarlo, molti eran foresti e giungevan anche d'oltre le alpi, anche se non so bene come li aiutava posso dir che tutti se ne andavan via contenti.

Certo c'è da dir che il mio zio l'era anche un poco strano, poteva sembrar addirittura bischero in alcuni casi con tutte le sue piccole manie e suprestizioni, ma d'una cosa son assai sicuro: non ha mai fatto mal a niuno con l'intenzion di farlo.

In quel periodo i giorni si susseguirono portando le loro gioie e i loro dispiaceri, finchè come spesso accade tutto non finì all'improvviso.

Nei sogni spesso mi tormentan i ricordi di quell'ultimo giorno, credo che fosse il termine de la mia infanzia; era un mercoledì sera verso la fine dell'estate, me lo ricordo bene per il forte odore del mosto nei tini, da poco s'era fatta vendemmia e tutti eravam stanchi per il grosso lavoro.

A ora di cena giunse un gruppo di persone dall'aria tetra e malcontenta, il mio zio com'era sua abitudine fare li accolse a cena anche se credo che nascondesse la sua tema, difatti fu la prima volta che sentii la sua voce tremare mentre mi chiedeva d'andar nel frutteto a prender un cesto di mele.

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Ricordo che mentre ero sull'albero, vidi molti degli amici che c'avevan aiutato nella vendemmia andar via in bicicletta con tanta foga e la preoccupazione e il dubbio iniziarono ad insinuarsi in me.

Scesi giù dall'albero, cadendo in malo modo, non mi curai del dolore ma iniziai a correr verso la casa. L'aria nel petto mi bruciava e passandomi il braccio sugli occhi me lo ritrovai intriso di sangue, mi ero ferito cadendo ma l'adrenalina in corpo non me ne faceva render conto. Giunto in prossimità della villa, vidi i foresti andarsene con le loro moto; riconobbi che uno di loro stava portando con se una delle borse dello zio. La cosa se possibile mi fece correr ancor più forte e quando infine giunsi all'abitazione le mie peggiori paure seran avverate.

Le stanze personali dello zio eran un macello, non lo notai subito ma in un angolo dello studio giaceva il suo corpo agonizzante. Piangendo mi avvicinai a lui e le uniche parole che riuscì a dirmi prima di spirare furon: "Mi dispiace Ludovico, d'ora innanzi te la dovrai cavar da solo. Sii Forte".

Ancora adesso pensando a quella scena le lacrime...

(Il pezzo di seguito è scritto in una diversa calligrafia e pure essendo stato barrato è lo stesso comprensibile)

Cosa ho fatto di male per dover convivere con un tale idiota?!?!?! Quando la finirai di essere una pecora, se non sapessi d'esser io stesso ti spezzerei le gambe per dispetto. Ad ogni modo voglio darti un consiglio: evita di far leggere queste carte all'inquisitore o alla chiesa con cui sei tanto servile, se sapessero la verità ci ritroveremmo torturati e bruciati sul rogo. Sono poi anche sicuro che visto che sei un pappamolle le torture dovrei subirle io!

Ah se sapessi la verità sullo zio! Saluti idiota!

(di seguito poi il testo riprende con la stessa calligrafia iniziale)

I sentimenti mi hanno sopraffatto anche ora, il dolore riesce a tirare fuori il peggio da me. Dio solo sa cosa debbo fare, se il suicidio non fosse peccato lo farei! Sarebbe l'unico modo per toglier di mezzo una persona così tanto abietta. Ma ho deciso che devo prodigarmi nel fare del bene al prossimo più che posso, forse solo così potrò rimediare alle sue bischerate.

Ad ogni modo riprendendo la storia, dopo aver ritrovato mio zio, non ricordo bene cosa successe, probabilmente vagai confuso e spaventato fino a raggiungere un convento di frati distante una decina di chilometri dalla casa di campagna. Questo anche se non lo ricordo, lo posso dire con certezza visto che fu in quel convento che mi svegliai un mattino.

I frati mi curarono, mi educarono, poi all'età giusta presi i voti e seguii la via del signore...

(forse continua...)

P.S. Purtroppo sono in trasferta in germania e non ho molto tempo per scrivere. Pian piano le cose stanno prendendo forma, certo con il Bg strutturato in questa maniera interpretata non sono sicuro di far trasparire le differenze tra le due personalità, se necessario farò una parte in prosa ^^.

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