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Uccidere l'interpretazione


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Beh il fatto che la storia "deve andare in un modo preciso" (con le dovute libertà che sono proporzionali all'esperienza del master) è una caratteristica dei giochi gamisti e quindi i giocatori devono in certi limiti accettarlo. Altrimenti ci sono i giochi New Wave. Poi ci sono maser bravissimi che riescono ad improvvisare tutto e master bravi (che hanno tanto tempo) che prevedo almeno due o tre incroci concatenati a priori. Certo tutto va girato verso i giocatori ed a quello che vogliono.

Dopodiché io continuo a ricordare che questo è un post di un giocatore e non di un master.

io come Master le mie campagne non l'ho mai preparate in anticipo.

ho sempre in mente la storia ovvio, il plot e anche dungeon e cose del genere.

poi do l'ambientazione ai miei giocatori (non uso ambientazioni prefatte) e cerco di sviluppare la storia tenendo sempre a mente il plot e gli scopi.

il tutto si sviluppa sempre a seconda delle azioni dei giocatori ma cerco sempre di evitare che i giocatori facciano azioni perchè "è la cosa giusta da fare". se mancano alcuni appuntamenti importanti che possano precludere il buon andamento se è possibile rimediare bene senno'... pazienza :)

non ho mai voluto forzxare gli eventi sul tipo:

DM: arrivate in una fattoria dove le messi sono state bruciate e il bestiame divorato. i fattori chiedono aiuto in quanto un'enorme drago rosso li attacca di continuo

PG: no no no....... un drago rosso ora non è il caso..... e poi non vedo perchè dovremmo aiutarli

DM: dopo qualche giorno giungete in una citta devastata da quello che sembra un grosso incendio...... alcuni palazzi sono stati rasi al suolo e il capo della comunità vi chiede aiuto per debbellare il grande drago rosso che li minaccia...

PG;: uff.... ancora? meglio lasciare stare non conviene impicciarsi in fatti del genere....

DM: dopo un giorno di viaggio arrivate avanti all'enorme tana di un grosso drago rosso...... :lol:

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Principali partecipanti

io come Master le mie campagne non l'ho mai preparate in anticipo.

ho sempre in mente la storia ovvio, il plot e anche dungeon e cose del genere.

poi do l'ambientazione ai miei giocatori (non uso ambientazioni prefatte) e cerco di sviluppare la storia tenendo sempre a mente il plot e gli scopi.

il tutto si sviluppa sempre a seconda delle azioni dei giocatori ma cerco sempre di evitare che i giocatori facciano azioni perchè "è la cosa giusta da fare". se mancano alcuni appuntamenti importanti che possano precludere il buon andamento se è possibile rimediare bene senno'... pazienza :)

non ho mai voluto forzxare gli eventi sul tipo:

DM: arrivate in una fattoria dove le messi sono state bruciate e il bestiame divorato. i fattori chiedono aiuto in quanto un'enorme drago rosso li attacca di continuo

PG: no no no....... un drago rosso ora non è il caso..... e poi non vedo perchè dovremmo aiutarli

DM: dopo qualche giorno giungete in una citta devastata da quello che sembra un grosso incendio...... alcuni palazzi sono stati rasi al suolo e il capo della comunità vi chiede aiuto per debbellare il grande drago rosso che li minaccia...

PG;: uff.... ancora? meglio lasciare stare non conviene impicciarsi in fatti del genere....

DM: dopo un giorno di viaggio arrivate avanti all'enorme tana di un grosso drago rosso...... :lol:

Come ho detto va tutto "girato" verso i giocatori... Ci sono giocatori molto più interessati all'intreccio narrativo ed ad interferire con esso che ai combattimenti e se sono abbastanza sgamati con l'improvvisazione non li diverti perché alla lunga tra amici si diventa prevedibili (anche se sei bravo loro sanno quando improvvisi).

Di contro ci sono gruppi a cui piace combattere che pur non parlando di un "piattume narrativo" totale si accontentano di trame più lineari che consentono l'improvvisazione.

Per riportare tutto al tuo esempio in certi casi le ambientazioni precostruite sono assai comode perché improvvisare come avvengono gli scambi commerciali, le trattative politiche, i matrimoni d'interesse ecc. ecc. ecc. tra uno stato e l'altro è piuttosto difficile. Ed alcuni giocatori non solo ti chiedono queste cose ma su di esse costruiscono piani di disturbo di proporzioni enormi che sono veramente bellissimi e giocabili. Un drago rosso diventa tremendamente facile da sconfiggere se tutti gli abitanti du tre o più regioni sono convinti che sia lui a far sparire gli approvvigionamenti.

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Come ho detto va tutto "girato" verso i giocatori... Ci sono giocatori molto più interessati all'intreccio narrativo ed ad interferire con esso che ai combattimenti e se sono abbastanza sgamati con l'improvvisazione non li diverti perché alla lunga tra amici si diventa prevedibili (anche se sei bravo loro sanno quando improvvisi).

Di contro ci sono gruppi a cui piace combattere che pur non parlando di un "piattume narrativo" totale si accontentano di trame più lineari che consentono l'improvvisazione.

Per riportare tutto al tuo esempio in certi casi le ambientazioni precostruite sono assai comode perché improvvisare come avvengono gli scambi commerciali, le trattative politiche, i matrimoni d'interesse ecc. ecc. ecc. tra uno stato e l'altro è piuttosto difficile. Ed alcuni giocatori non solo ti chiedono queste cose ma su di esse costruiscono piani di disturbo di proporzioni enormi che sono veramente bellissimi e giocabili. Un drago rosso diventa tremendamente facile da sconfiggere se tutti gli abitanti du tre o più regioni sono convinti che sia lui a far sparire gli approvvigionamenti.

quella del drago rosso è una battuta (non mia tra paerntesi) su quei master che vogliono fare in modo che l'avventura prenda necessariamente una certa piega o che vogliano far fare per forza certi incontri :lol:

quello che dici è vero puo' diventare difficile da gestire... ma proprio per questo molto molto stimolante!

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quella del drago rosso è una battuta (non mia tra paerntesi) su quei master che vogliono fare in modo che l'avventura prenda necessariamente una certa piega o che vogliano far fare per forza certi incontri :lol:

quello che dici è vero puo' diventare difficile da gestire... ma proprio per questo molto molto stimolante!

E qui, a mio parere, sta il fulcro di QUESTO topic. Abbiamo un giocatore che si lamenta della poca interpretazione ma non sappiamo ne come lavora il master, ne come è strutturato il gruppo.

Mancano troppi dati.

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E qui, a mio parere, sta il fulcro di QUESTO topic. Abbiamo un giocatore che si lamenta della poca interpretazione ma non sappiamo ne come lavora il master, ne come è strutturato il gruppo.

Mancano troppi dati.

bhè più che altro si è lamentato del fatto che aveva un bel bg per il suo personaggio e il master ha deciso di velocizzare il primo incontro dicendo che si conoscevano già.....

come ho già detto poi al principio del topic condiviso da altri, questo non ammazza l'interpretazione del personaggio..... nelle mie campagne non si conoscono mai da principio è vero, ma, allo stesso tempo, amalgamare un gruppo di pg che non si conoscono risulta spesso nel forzare i vari pg a stare assieme per continuare la campagna...... e anche questo ammazza l'interpretazione no?

non so se capisci che intendo....... vale come discorso generico ovvio

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Esattamente quali ulteriori dati vi servirebbero?

1) Nel corso dell'avventura, poi, tutto il tuo lavoro per il BG è rimasto inutilizzato? Oppure comunque molto minimizzato?

2) Il resto del gruppo la pensa come te?

3) Il master vi ha deluso anche su altri aspetti sia di trama che di gioco?

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Esattamente quali ulteriori dati vi servirebbero?

Bhe per esempio sapere se , antecedentemente, la stesura dei BG vi ha percaso detto: " ricordate che siete nati tutti nel piccolo paese di DOVE, nell'anno DATA, e oltre ad aver passato l'infanzia nello stesso posto vi siete ritrovati dopo lungo tempo nella stessa provincia....."

Ora se il DM avesse inserito questa postilla il suo : " vi conoscete già.." sarebbe una logica conseguenza da cu comunque non viene sottolineato un "sapete che fate nella vita, e soprattutto sapete vita morte e miracoli degl'altri" quindi tutto il discorso di "uccisione dell'interpretazione" non sarebbe nemmeno satato fuori.

Quanto qui sopra l'avrebbe fatto un master che "lavora bene" se ciò non è avvenuto comunque non vuol dire che un PG conosca realmente vita morte e miracoli di un altro PG, ad esempio potrebbe non sapere che tal de tali ha visto morire un taluno personaggio importante e via dicendo....

Insomma interpretare il BG approvato dal DM (sempre che il DM lo abbia Approvato e che se anche fosse il fatto di non aver fatto inserire note di conoscenze verso gli altri PG sarebbe riconducibile ad un errore) esula comunque dal fatto che il master sottolinei o meno che voi , in qualche modo, vi conosciate di già.

Ora con ciò non voglio dire che il vostro DM non sia un buon DM , ma che forse poteva prendere 2 o 3 accorgimenti che non facessero partire una discussione su : "brutto fetente di un DM mi haiucciso l'interpretazione"....

Mi spiego?

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bhè più che altro si è lamentato del fatto che aveva un bel bg per il suo personaggio e il master ha deciso di velocizzare il primo incontro dicendo che si conoscevano già.....

come ho già detto poi al principio del topic condiviso da altri, questo non ammazza l'interpretazione del personaggio..... nelle mie campagne non si conoscono mai da principio è vero, ma, allo stesso tempo, amalgamare un gruppo di pg che non si conoscono risulta spesso nel forzare i vari pg a stare assieme per continuare la campagna...... e anche questo ammazza l'interpretazione no?

non so se capisci che intendo....... vale come discorso generico ovvio

si quello che dici logico che è vero, però devi anche tenere in considerazione che un master si deve adattare ai giocatori ma devono anche essere loro ad adattarsi al master, se comunque vogliono che la campagna continui con la propria storia, devono anche seguire la trama, anche se è solo un esempio quello del drago rosso, se notano che c'è il drago rosso che la prima volta distrugge una fattoria, poi distrugge una intera città e immancabilmente lui è sempre davanti a loro significa che comunque è il master che li sta indirizzando, anche se limitandoli abbastanza, nella direzione della storia, se poi sono i personaggi che gli vanno alla carica con 1234 soldati di regioni diverse o solo loro il discorso non cambia... hanno seguito in modo più bello o meno la campagna. poi logico il master non deve obbligare loro a seguire la storia, ma ci deve essere un rapporto ambivalente tra le parti.

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si quello che dici logico che è vero, però devi anche tenere in considerazione che un master si deve adattare ai giocatori ma devono anche essere loro ad adattarsi al master, se comunque vogliono che la campagna continui con la propria storia, devono anche seguire la trama, anche se è solo un esempio quello del drago rosso, se notano che c'è il drago rosso che la prima volta distrugge una fattoria, poi distrugge una intera città e immancabilmente lui è sempre davanti a loro significa che comunque è il master che li sta indirizzando, anche se limitandoli abbastanza, nella direzione della storia, se poi sono i personaggi che gli vanno alla carica con 1234 soldati di regioni diverse o solo loro il discorso non cambia... hanno seguito in modo più bello o meno la campagna. poi logico il master non deve obbligare loro a seguire la storia, ma ci deve essere un rapporto ambivalente tra le parti.

e difatti è vero... in tutto c'è l'equilibrio. ma comunque non forzo mai i miei giocatori ad effettuare le scelte corrette per la campagna. se sbagliano... ne subiscono le conseguenze nella storia. Del resto mica sta scritto che le campagne devono essere per forza tutte a lieto fine.....

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Allora è andata così il nostro master ci aveva detto di fare i personaggi di 5° livello con un allineamento buono, non malvagio al massimo neutrale. Quindi sull'allineamento saremmo dovuti andare abbastanza d'accordo (almeno virtualmente). Fatti i personaggi ci siamo creati il background, ognuno per i fatti propri senza sentire gli altri su niente tranne qualche piccola informazione appresa per sbaglio, che però si limitava a: "quello mi sembra voglia fare l'arciere, quell'altro vorrebbe combattere con due armi, ecc". Siamo arrivati alla prima sessione non sapendo niente l'uno dell'altro, come del resto era giusto, ognuno aveva la sua storia i sui interessi e motivazioni. L'avventura è cominciata con la frase del master di cui ho gia detto, accompagnata dalla spiegazione, secondo la quale, noi abbiamo lavorato insieme durante una missione per salvare un villaggio dai goblin. In sostanza abbiamo lavorato insieme nell'avventura, virtuale, che ci ha portati al 5° livello e li ci saremmo conosciuti. Pur tuttavia continuo a chiedermi perchè il nostro incontro non potesse avvenire direttamente anziche dire "è avvenuto l'ultima volta". è logico pensare che il master volesse evitare le parti di contorno per gettarci subito nell'azione, ma la mia curiosità è: se questa parte è effettivamente di contorno o, essendo D&D un gioco di ruolo, una parte fondamentale del gioco (almeno secondo me).

seguo ora le domande di Cyrano

1. Il lavoro di background è rimasto profondamente minimizzato (almeno per me gli altri ancora non so). Annullato no. perchè in un modo o nell'altro è venuto fuori ma sarebbe potuto essere marcato di più sia per me che per gli altri.

2. Sono giunto alla conclusione che per gli altri membri del mio gruppo l'importante è giocare. Se per farlo devono concentrarsi di più sull'interpretazione o sul menare le mani è indifferente. Si adeguano

3. La trama va avanti e non ne siamo delusi anche se a me rimane il cruccio dell'interpretazione.

Infine vorrei rimettere l'accento su una cosa che ho gia detto all'inizio della discussione: essa non vuole essere una critica verso il mio master. Non sono qui per lamentarmi del suo operato ma solo per sapere cosa ne pensate in merito alla situazione. :bye:

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Allora è andata così il nostro master ci aveva detto di fare i personaggi di 5° livello con un allineamento buono, non malvagio al massimo neutrale. Quindi sull'allineamento saremmo dovuti andare abbastanza d'accordo (almeno virtualmente). Fatti i personaggi ci siamo creati il background, ognuno per i fatti propri senza sentire gli altri su niente tranne qualche piccola informazione appresa per sbaglio, che però si limitava a: "quello mi sembra voglia fare l'arciere, quell'altro vorrebbe combattere con due armi, ecc". Siamo arrivati alla prima sessione non sapendo niente l'uno dell'altro, come del resto era giusto, ognuno aveva la sua storia i sui interessi e motivazioni. L'avventura è cominciata con la frase del master di cui ho gia detto, accompagnata dalla spiegazione, secondo la quale, noi abbiamo lavorato insieme durante una missione per salvare un villaggio dai goblin. In sostanza abbiamo lavorato insieme nell'avventura, virtuale, che ci ha portati al 5° livello e li ci saremmo conosciuti. Pur tuttavia continuo a chiedermi perchè il nostro incontro non potesse avvenire direttamente anziche dire "è avvenuto l'ultima volta". è logico pensare che il master volesse evitare le parti di contorno per gettarci subito nell'azione, ma la mia curiosità è: se questa parte è effettivamente di contorno o, essendo D&D un gioco di ruolo, una parte fondamentale del gioco (almeno secondo me).

seguo ora le domande di Cyrano

1. Il lavoro di background è rimasto profondamente minimizzato (almeno per me gli altri ancora non so). Annullato no. perchè in un modo o nell'altro è venuto fuori ma sarebbe potuto essere marcato di più sia per me che per gli altri.

2. Sono giunto alla conclusione che per gli altri membri del mio gruppo l'importante è giocare. Se per farlo devono concentrarsi di più sull'interpretazione o sul menare le mani è indifferente. Si adeguano

3. La trama va avanti e non ne siamo delusi anche se a me rimane il cruccio dell'interpretazione.

Infine vorrei rimettere l'accento su una cosa che ho gia detto all'inizio della discussione: essa non vuole essere una critica verso il mio master. Non sono qui per lamentarmi del suo operato ma solo per sapere cosa ne pensate in merito alla situazione. :bye:

Interpretare veramente l'incontro di diversi sconosciuti sfocia spesso nel non formare il gruppo o non al completo se non con forzature. Si poteva spendere un po' di tempo a parlare dei rispettivi pg ma far equivalere la mancanza di interpretazione con l'esservi già conosciuti per me è un'esagerazione. Sopratutto perchè l'interpretazione deve venire fuori dopo.

Durante l'avventura viene fuori con i png e fra di voi o no?

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Durante l'avventura viene fuori con i png e fra di voi o no?

1. Il lavoro di background è rimasto profondamente minimizzato (almeno per me gli altri ancora non so). Annullato no. perchè in un modo o nell'altro è venuto fuori ma sarebbe potuto essere marcato di più sia per me che per gli altri.

Direi che non viene fuori...

@ Caedes. In questo caso invece si può proprio criticare il master. La critica non deve per forza essere sgarbata o negativa ma di fatto vi ha fatto fare un lavoro assolutamente inutile. Ovviamente dopo un po' di rodaggio capirete ben presto come gestire il vostro master e come rendere interpretative le avventure, probabilmente nemmeno lui lo sa ancora e si è concentrato su cose che riteneva primarie (magari a torto). L'unica cosa che è un po' assurda è stato forse il capriccio di farvi costruire 'sti BG ma vedrai che nel corso dell'avventura non saranno inutili. Da come lo hai presentato io direi che (ora si capisce) il tuo gruppo sembra in gamba ma ancora da "affiatare". Quattro o cinque partite e, parere mio, i problemi spariranno.

Unico appunto personale a te (appunto e non critica) è di non "fissarti" troppo sul BG per l'interpretazione. Certo è importante ma se un master lo gestisce scarsamente ci sono mille altri fattori da "giocare": carattere del personaggio, l'abbigliamento (non ci si pensa mai ma un barbaro vestito di pelli in un palazzo stona come un bardo sgargiante in missione "stealth") ecc. ecc. ecc.

In questo caso basterà un po' di pazienza secondo me. ^^

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e difatti è vero... in tutto c'è l'equilibrio. ma comunque non forzo mai i miei giocatori ad effettuare le scelte corrette per la campagna. se sbagliano... ne subiscono le conseguenze nella storia. Del resto mica sta scritto che le campagne devono essere per forza tutte a lieto fine.....

si ok il lieto fine non ci deve essere per forza, però se si è deciso che una persona deve masterizzare e i giocatori continuano a fare tutto l'opposto è comunque una cosa ingiusta da parte dei giocatori... si che D&D è bello perchè è libero... ma è anche vero che non so se è giusto nei confronti del master fare tutt'altro che la storia, a prescindere che ci sia o no i lieto fine

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  • 2 settimane dopo...

si ok il lieto fine non ci deve essere per forza, però se si è deciso che una persona deve masterizzare e i giocatori continuano a fare tutto l'opposto è comunque una cosa ingiusta da parte dei giocatori... si che D&D è bello perchè è libero... ma è anche vero che non so se è giusto nei confronti del master fare tutt'altro che la storia, a prescindere che ci sia o no i lieto fine

in questo caso siamo un po' all'estremo..... nel senso:

se l'avventura prevede salvare un regno e i giocatori sono tutti menefreghisti oppure non trovano adatta la ricompensa assegnata per cui non vogliono mettersi in mezzo, ci sono due alternative:

o si dice: ok la campagna è finita qui ancora prima di cominciare o ci si inventa una situazione differente.

tutto il resto è una forzatura da entrambe le parti, sia che i giocatori dicano "vabbè adattiamoci" sia il master che li faccia impelagare a forza nella cosa. io come master , torno a ripetere, tendo non forzare mai i giocatori a fare scelte per un buon esito:

esempio di fantasia: se l'avventura prevede che i personaggi vadano in un certo posto prima di entrare nella fase finale per trovare un'oggetto fondamentale al buon esito, e i giocatori ruolando decidono di non farlo, arriveranno alla fine fallendo miseramente. io non intervengo in nessun modo

esempio realmente accaduto

stavamo giocando l'avventura "la mano rossa del destino" come parte di una campagna più grossa. l'avventura prevedeva che i personaggi svolgessero indagini per conto loro arrivando a Brindol in fase finale, senza incontrare il sovrano della valle, con la sola promessa da parte di uno dei sottoposti del sovrano steso per cui "il lord sarebbe stato generoso con i salvatori della valle"

per fatti accaduti in precedenza i giocatori hanno preferito andare ad accordarsi prima sulla ricompensa. Arrivati a destinazione il sovrano rimane sul vago ma viste le insitenze affermo' che la ricompensa sarebbe stata intorno alle 18000 mo a testa a minaccia sventata.

uno dei giocatori ritenne che era una miseria (inutile spiegargli che ai fini del gioco era una ricompensa + che generosa, visto il suo commento: "ma se con le mie scorribande in 8 livelli ho guadagnato molto di più") e di qui una disquiszione su: procedere per il bene dell'avventura, ammazzando l'interpretazione del suo personaggio?

la mia risposta fu:

ragazzi questo è quello che vi offre. Tralasciando che a livello "regolistico e interpretativo" è un'offerta più che corretta, ti dico fai quello che vuoi. fai parte di un gruppo decidete assieme la cosa. se non vi va di accettare basta dire no e rinunciare all'ingaggio

per questo dico che è vero che il master e i giocatori devono venirsi incontro ma è anche vero che gdr è anche questo.

per rispondere a Caedes

non è un lavoro inutile quello fatto solo perchè il personaggio non è stato presentato come tu volevi o avevi in mente.

il BG di un personaggio puo' essere valorizzato moltissimo anche durante la campagna se il master è bravo ti assicuro

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  • 3 settimane dopo...

Secondo me dare la possibilità ai giocatori di far conoscere il proprio pg agli altri (pg e png che siano) è importante e gratificante per quei giocatori a cui interessa e piace fare gdr (io sono tra quelli :-) ). Tanto più se il master ha espressamente richiesto un bg del personaggio.

Ai giocatori cui interessa solo passare un po' di tempo in compagnia, la cosa potrebbe essere superflua o irrilevante.

Nella mia esperienza ho sempre giocato con gruppi misti, ovvero con persone cui tenevano fare gdr ed altre cui davano meno peso, o proprio non ne facevano (giocatori EUMATE).

Il fatto è che la cosa migliore sarebbe avere party più eterogenei. Solo party EUMATE, solo party "fare gdr è più importante di combattere perchè ci piace di più", solo party "chissenefrega se si fa più gdr o cambattimento, a me piacciono entrambi e comunque sono qui per divertirmi e stare in compagnia, non importa". Saremmo senz'altro tutti più contenti :D

E' il gruppo di persone assieme a cui giochi a fare la differenza. Non ho mai avuto la fortuna di giocare in party monotematici e penso siano rari. (quando parlo di "fortuna" così la intendo perchè sarei conscio di che genere di persone con cui starei giocando e quindi mi andrebbe bene, e ne sarei contento).

Ha sbagliato il master? Sbagliare... una parola che non mi piace. Mettiamola così: il master "ha sbagliato" IMHO se a tutti i membri del gruppo piace molto fare gdr. Io la penso così.

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