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Uccidere l'interpretazione


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Salve a tutti!

Scrivo queste righe come sfogo a proposito di ciò che mi è accaduto questo pomeriggio. Oggi dovevamo cominciare una nuova campagna in cui, finalmente, sarei riuscito a fare il giocatore. Partiamo con i pg di 5° livello: sia perchè i primi livelli erano diventati noiosi a livello di regole sia per creare dei pg con una certa fama da sfruttare per l'interpretazione. Io mi sono preparato un personaggio particolare e già, mentre lo creavo, mi immaginavo la reazione che avrebbero avuto gli altri a vederlo e come avrei potuto interagire con loro. Ero insomma molto attratto dalla fase di conoscenza dei nostri pg. Fin qui tutto bene.

Cominciamo la sessione e la prima cosa che dice il master è "Dunque... voi vi conoscete gia, siete stati chiamati da...ecc" come ho sentito questa frase mi sono cadute le braccia e non solo.

Io sono dell'idea che cominciare una campagna in questo modo equivale ad uccidere l'interpretazione. Poichè ogni giocatore si crea il proprio pg, ma al di là delle caratteristiche e di qualsiasi valore numerico, se lo immagina nel mondo: come interagisce, cosa dice, ecc. Ma se non ha la possibilità di dimostrare ciò e come se avesse un tizio X e non quel specifico pg.

La fase iniziale della campagna dovrebbe essere quella più delicata poichè i pg devono conoscersi, non i giocatori ma i pg! io conosco gia i miei compagni al tavolo, so come giocano ma sarei curioso di sapere che volto e che carattere hanno dato alle loro controparti.

Questa ipotetica fase 1: "la conoscenza" dovrebbe essere una cosa sacrosanta perchè mette i giocatori nella condizione di recitare la parte dei propri pg non solo per gli altri ma anche per se stessi. Più di una volta mi è capitato, durante la creazione del mio eroe, di immaginare come si comporterebbe in certe situazioni e poi, interpretandolo dal vivo, scoprire che la sua strada era un'altra.

Spero di spiegarmi...

A mio avviso il master che comincia la campagna con: "voi vi conoscete gia" e come se dicesse "non mi frega un cavolo di che pg avete fatto l'importante e che facciate la mia avventura". Infatti in questo modo l'avventura non viene fatta da Rogar: nano guerriero, Elamir:elfo ranger e kadhir: Mago umano bensi da Giacomo: studente 17enne, Matteo Universitario e Carlo Assistente sociale. Cioè senza dare la possibilità ai giocatori di immedesimarsi non avranno motivo di farlo una volta cominciata l'avventura, giocandola di conseguenza senza la ben che minima interpretazione.

Per fare un esempio reale: uno che gioca a calcio dice: "ma si! sono bravo a giocare posso evitare di fare la preparazione atletica tanto non serve..."in effetti il soggetto è bravo ma una volta in campo risulta molto più fiappo di come non lo sarebbe se si fosse preparato prima. Secondo me l'interpretazione è la stessa cosa se non viene coltivata fin dal principio sarà sicuramente più scadente...

Quando faccio il master e creo la prima avventura della campagna so gia che essa verrà giocato appena alla seconda sessione o al meglio alla fine della prima, Perchè tutto quello che c'è prima è l'incontro tra i pg e la conoscenza. Possa essa venire nei modi più scontati come la solita taverna o prigione. (scontata ma mai ripetitiva poichè i pg cambiano e si creranno sempre scene nuove).

Cosa ne pensate? sono io che mi faccio problemi o condividete questo pensiero?

PS: A scanso di equivoci vorrei precisare che questo non è una scusa per parlare male o per criticare il mio master che comunque stimo. Semplicemente l'evento di oggi mi ha fatto riflettere su quanto scritto sopra. Ciao

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Principali partecipanti

Beh ogni campagna inizia in modo diverso. Una campagna che parte ai livelli alti [o quantomeno non al 1°] a volte presuppone la conoscenza reciproca dei PG, in quanto squadra "già affiatata". Ovviamente però non dovrebbero mancare in tal caso le note di BG "comuni" che ogni PG deve condividere per far capire agli altri chi è, e perché gira con loro.

In una campagna mi è capitato di partire in un modo molto burrascoso: eravamo nel bel mezzo di una battaglia epica.... poi una forte luce e ci troviamo sulla barca di un essere che potrebbe essere paragonato a Caronte che stava portando me e i miei alleati [o meglio le nostre anime] da qualche parte... E ci risvegliamo su una barca, accanto a dei cadaveri e con la memoria praticamente cancellata... Ora: noi ci *conoscevamo già* ma ognuno doveva ruolare la sua perplessità nel ritrovarsi in quella situazione...

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Cominciamo la sessione e la prima cosa che dice il master è "Dunque... voi vi conoscete gia, siete stati chiamati da...ecc" come ho sentito questa frase mi sono cadute le braccia e non solo.

Io sono dell'idea che cominciare una campagna in questo modo equivale ad uccidere l'interpretazione.

Guarda, te lo dico da master che ha masterizzato parecchi inizi di cmapagna: non sempre è facile trovare il modo di inserire tutti i personaggi ocn una fase di ocnoscenza. So che può risultare un po' castrante, ma non sempre si ha il tempo, la voglia o l'immaginazione per inventarsi una introduzione sensata. E a volte è proprio difficile trovare le motivazioni per riunire un gruppo. So che ti puoi sentire limitato da una scelta del genere, ma considera anche l'altro lato della faccenda: il momento introduttivo, che per te uccide l'interpretazione se non giocato, potrebbe, proprio perchè giocato, portare alla non accettazione del pg. Sai, non sempre i pg che non is conoscono hanno le motivaizoni per andare all'avventura con gli altri pg. Non sottovalutare questo aspetto.

Poichè ogni giocatore si crea il proprio pg, ma al di là delle caratteristiche e di qualsiasi valore numerico, se lo immagina nel mondo: come interagisce, cosa dice, ecc. Ma se non ha la possibilità di dimostrare ciò e come se avesse un tizio X e non quel specifico pg.

Eh, ma il tuo pg non è solo il tuo backgorund. Uno dei miei pg più riusciti e duraturi ha avuto un bg veramente scarno, eppure si è evoluto in maniera molto complessa.

La fase iniziale della campagna dovrebbe essere quella più delicata poichè i pg devono conoscersi, non i giocatori ma i pg! io conosco gia i miei compagni al tavolo, so come giocano ma sarei curioso di sapere che volto e che carattere hanno dato alle loro controparti.

Ma lo puoi conoscere anche durante il gioco.

Questa ipotetica fase 1: "la conoscenza" dovrebbe essere una cosa sacrosanta perchè mette i giocatori nella condizione di recitare la parte dei propri pg non solo per gli altri ma anche per se stessi.

Sono assolutamente in disaccordo. Se bastasse la mancanza della "fase 1" per uccidere l'interpretazione, saremmo tutti felici, te lo assicuro. Basterebbe farla per non uccidere l'interpretazione.

A mio avviso il master che comincia la campagna con: "voi vi conoscete gia" e come se dicesse "non mi frega un cavolo di che pg avete fatto l'importante e che facciate la mia avventura". Infatti in questo modo l'avventura non viene fatta da Rogar: nano guerriero, Elamir:elfo ranger e kadhir: Mago umano bensi da Giacomo: studente 17enne, Matteo Universitario e Carlo Assistente sociale. Cioè senza dare la possibilità ai giocatori di immedesimarsi non avranno motivo di farlo una volta cominciata l'avventura, giocandola di conseguenza senza la ben che minima interpretazione.

Assolutamente falso. Innanzi tutto il presupposto di base che al master non frega una ceppa è sbalgiato: potrebbe usare il bg durante la campagna, io lo faccio. Non è che partire conoscendosi impedisce al master di sfruttare il bg.

Per fare un esempio reale: uno che gioca a calcio dice: "ma si! sono bravo a giocare posso evitare di fare la preparazione atletica tanto non serve..."in effetti il soggetto è bravo ma una volta in campo risulta molto più fiappo di come non lo sarebbe se si fosse preparato prima. Secondo me l'interpretazione è la stessa cosa se non viene coltivata fin dal principio sarà sicuramente più scadente...

Non vedo perchè. Innanzi tutto la fase di ocnoscenza non è l'equivalente di una preparazione atletica, in secondo luogo tu puoi farmi un poema epico come bg, ma se non sai interpretar eil tuo personaggio, che con lgi altri ti conosca già o meno, non cambia la quesitone.

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Da un certo punto di vista, sono solidale con te perché sono un giocatore e un master che ci mette l'anima nell'interpretare.

Dall'altro, il tuo mi sembra un discorso un po' esagerato...

Forse il conoscersi già dei PG può togliere una parte dello scoprirsi dei PG, ma certo non è solo quello l'intepretazione

E poi, è molto vago dire "vi conoscete già". Io conosco migliaia di persone, nel senso però che associo un nome a un faccia, ma quante di loro posso dire di conoscerle veramente?

Inssoma, il conoscere non significa che siete tutti amici per la pelle da anni, magari solo perché vi siete incontrati in qualche occasione mondana, avete combattuto insieme una battaglia per nell'esercito del vostro paese, o cose così.

Se invece il master mi dice "Vi conoscete già tutti, siete amici e siete partiti insieme all'avventura", io poteri obiettare: "Come ci siamo conosciuti? Non dovrei essere io a decidere chi il mio PG considera suoi amici?"

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Io la penso come Klunk, ho avuto esperienza (1 campagna) come master e ho usato la seguente strategia per far incontrare i pg : " assoldati da un ricco signore per svolgere un lavoro lucroso " ... magari banale.. ma molto realistico.

Come giocatore penso che la fase introduttiva sia una cosa buona.. ma bisogna anche considerare che, alle volte, risulta un pò forzato il fare conoscenza e che è meglio lasciare un pò sul vago..

ad esempio io interpreto un mago elfo proveniente dall'estremo nord e sono in gruppo con :

- mezz'elfo guerriero = nessun problema a livello di convivenza nel gruppo

- umano chierico = nessun problema

- mezz'orco barbaro = mmm.. un pò complessa la cosa

- drow licantropo = ahi !! è un bel problema.. ecco perchè per ora non stiamo approfondendo la cosa (anche se il mio pg ha in mente un piano un pò malefico per il drow).

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Posto che a volte capita di partire già conoscendosi e se il master non vuole cambiare questa cosa c'è poco da fare, anch'io sono totalmente per gli inizi in cui i personaggi non si conoscono.

Oltre ad essere più divertenti sotto decine di punti di vista, nel mio gruppo specifico non potrei mai rinunciarci viste le risate che alcuni di noi involontariamente provocano a tutti gli altri.

Una volta all'inizio di una campagna eravamo cinque giocatori e il master. Be', dividendo la sessione in percentuale potrei dire che io ed altri tre occupammo il 5%. Tutto il resto fu per il quinto giocatore, che con le sue peripezie ci fece sganasciare come se avessimo visto tutti i film di Fantozzi in un colpo solo. Nonostante ci avesse tolto lo spazio di gioco ne era veramente valsa la pena. Stavamo piegati sul tavolo a ridere, incapaci di compiere qualsiasi azione. :D

Da quel giorno MAI PIU' inizi d'avventura in cui i PG si conoscono. Vogliamo sempre rivedere il tizio di cui sopra in azione solitaria. :D

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Posto che a volte capita di partire già conoscendosi e se il master non vuole cambiare questa cosa c'è poco da fare, anch'io sono totalmente per gli inizi in cui i personaggi non si conoscono.

Oltre ad essere più divertenti sotto decine di punti di vista, nel mio gruppo specifico non potrei mai rinunciarci viste le risate che alcuni di noi involontariamente provocano a tutti gli altri.

Una volta all'inizio di una campagna eravamo cinque giocatori e il master. Be', dividendo la sessione in percentuale potrei dire che io ed altri tre occupammo il 5%. Tutto il resto fu per il quinto giocatore, che con le sue peripezie ci fece sganasciare come se avessimo visto tutti i film di Fantozzi in un colpo solo. Nonostante ci avesse tolto lo spazio di gioco ne era veramente valsa la pena. Stavamo piegati sul tavolo a ridere, incapaci di compiere qualsiasi azione. :D

Da quel giorno MAI PIU' inizi d'avventura in cui i PG si conoscono. Vogliamo sempre rivedere il tizio di cui sopra in azione solitaria. :D

Curiosità, vi capita mai che qualcuno del gruppo possa non entrare e debba cambiare pg subito o diventate tutti subito metagameisticamente amici?

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Curiosità, vi capita mai che qualcuno del gruppo possa non entrare e debba cambiare pg subito o diventate tutti subito metagameisticamente amici?

Io (o meglio i miei PG) a volte non mi fido dei nuovi entrati quando il gruppo cambia forma (aka cambi di PG)... I personaggi si devono conquistare la mia fiducia... :-)

Però da qui a cacciarli... non mi è mai successo...

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A noi invece succede sempre che quando i pg si devono conoscere il gruppo si forma più per imposizione dei giocatori che per volontà dei pg. Fra usare dei pg che non si conoscono ma che finiscono per stare assieme forzatamente e talvolta in maniera poco credibile e partire con pg che si conoscono già preferisco la 2°. Ovvio che la prima sessione si raccontano un po' i rispettivi pg o meglio quello che gli altri sanno del mio pg =P

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A grandi linee sono d'accordo con te, ma può darsi che per la trama che ha in mente il master sia necessario il fatto che vi conosciate già.

Si può comunque ovviare a questo problema descrivendo il proprio pg agli altri e facendogli fare altrettanto.

Oppure un'idea carina, se avete tempo, sarebbe fare la ruolata di un piccolo flashback che richiami il momento in cui vi siete conosciuti!

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Mi sento di andare controcorrente.

Ho iniziato più di una campagna in cui uno o più PG già si conoscevano e credo che aggiunga realismo alla storia. Ovviamente mi sono sempre premunita di avvertire in anticipo i giocatori, in modo che potessero elaborare meglio il loro bg, magari insieme agli altri, in modo da rendere il tutto più omogeneo.

Forse è un mio difetto, ma detesto gli inizi banali in cui il gruppo debba essere tale dal nulla. Le conoscenze, anche se superficiali, fanno parte della vita di tutti i giorni, sopratutto se si vive nello stesso luogo o se si svolgono lavori simili.

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Curiosità, vi capita mai che qualcuno del gruppo possa non entrare e debba cambiare pg subito o diventate tutti subito metagameisticamente amici?

In genere si va d'accordo abbastanza subito per comunità d'intenti che prima aggrega e poi unisce, anche perché tentiamo di evitare PG contrastanti (tipo un LB ed un CM o un mago e un ammazzamaghiperpassione). Tutti amici per metagame è capitato (purtroppo), soprattutto da parte di certe persone che vogliono solo vedere i numeri alti sulla scheda.

Ma in alcuni casi sì, ci sono stati anche problemi grossi alla formazione del gruppo, o quantomeno all'unione di alcuni elementi. Un esempio è proprio il caso di cui parlavo sopra. Il personaggio che ci ha fatto ammazzare dalle risate, alla fine della prima sessione, era già ricercato e odiato da due PG e mezzo; quindi sarebbe stato un po' poco realistico farlo unire al gruppo. :D

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direi che l'importante non è conoscere il BG degli altri o sbandierare il tuo, anzi meno sai degli altri meglio è, il tuo BG può nascondere un colpo di scena inaspettato!, poco tempo fa stavo cominciando una campagna con dei nuovi PG reclutati per un lavoro, anche se di 6° livello non si conoscevano come PG sono stati messi nello stesso gruppo e la loro trama è uscita poco alla volta immaginate un ranger caotico buono che durante la battaglia viene aiutato da uno strano "guerriero", il ranger gli deve un favore ma poi scopre che è una lama iettatrice legale malvagia, non era un aiuto era solo che la lama iettrice lo ha salvato perchè non voleva perdere un arciere che si era rivelato utile fino a quel momento!, alla prima occasione lo ha ignorato anche se nei guai per perseguire il suo scopo!

Tutto questo è avvenuto ruolando di personaggio e BG tra i due pg che si sono scambiati frecciatine ed dispetti per il resto dell'avventura! (hanno litigato tra PG per una faretra di quadrelli ed una balestra, ognuno aveva una parte dell'arma e nessumo dei due voleva cedere, è stato uno spasso vedere i PG tentare durante il sonno o nel mezzo della mischia di recuperare la parte mancante!)

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Tutto sommato son d'accorodo che non è che si devono per forza conoscere (in fondo ogni cosa limitativa dovrebbe esserci il meno possibile)...

Sempre però di trovare un buon motivo poi di farli andare al'avventura assieme...

Per esempio: adesso sto facendo la mia prima avventura da master e all'inzio avevo 2 giocatori... Io speravo che andassero d'accordo, magari dicessero "siamo della stessa città" ma uno fa il ranger nella città che gli ho detto io (era la priam volta che giocava e non conosceva l'ambientazione), l'altro il ladro che meno je pò fregà del ranger (anche lui quasi alla prima avventura)... Alla fine il ladro era vagante, proveniva da una grossa città e fatalità passava per il villaggio del ranger... E' stato sgammato mentre rubava (e m'ha pure dato una mano il ranger devo dire) e per punizione l'hanno condannato ad aiutare il villaggio contro l'imminente attacco dei banditi.

Da un alto è stata una buona cosa perchè non ho limitato troppo l'inizio però obiettivamente il ladro a senso poteva scappar quando voleva... Per cui alla fine tutto sommato ho perso un po' la soddisfazione dell'inizio aperto che poi ho un pelo forzato le cose.

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Il nostro gruppo è partito dal primo livello con due personaggi amici di infanzia, con altri due che si sono aggregati nella prima sessione.

Destino ha voluto che ad oggi (molti pg sono morti e cambiati) i due ci siano ancora. Molta interpretazione, in tal senso, anche se uno dei due è un ranger scorbutico e l'altro un chierico del dio del sole.

Altri pg si sono aggregati, ma due si sono staccati: uno per aver deciso che preferiva i culti misterici alla vita da avventuriero, un'altra per manifesta incompatibilità di carattere (ha diviso fanaticamente il gruppo in due, alla fine uccidendo il chierico che si era schierato con lei!).

Alla fine l'interpretazione nasce, pg che si conoscano o meno

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Sinceramente andrò controcorrente ma a me un gruppo di giocatori che "deve partire dal 5° livello PERCHE' I PRIMI SONO NOIOSI" come master mi fa crollare le braccia...

Nel mio caso sarebbe più che ovvio dirvi: "Volete giocare a mazzate? Va bene: vi conoscete già e la fuori c'è un orco da sconfiggere ma la taverna dove vi siete incontrati ha una porta magica da scassinare."

Tanto è questo che volevate no?

Scusami ma mi sembra un pochino esagerato come discorso: facciamo le cose per bene? I pèrimi livelli dove i PG sono deboli servono proprio per consolidare e bilanciare il party se li saltiamo di brutto sono i giocatori che vogliono ridurre l'interpretazione. Troppo comodo dire io voglio essere forte, interpretativo, astuto, non noioso. Vai master pensaci tu.

Ma daiiiiii ^^

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