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Quando un giocatore non rispetta il proprio Allineamento


The Nemesis

Messaggio consigliato

A proposito della realisticità del gioco, lo faccio in rispetto ai giocatori: se uno mi dice che, prima di sfondare una porta d'acciaio con una carica, fa un soffio di ghiaccio sui cardini per renderli più fragili, io non posso dirgli che la CD rimane invariata perchè D&D non è la realtà: in fin dei conti, anche lì vigono le leggi della fisica, e perciò non trovo un motivo per negarne alcune.

Il problema con la palla di fuoco è che se potesse incendiare le cose dovrebbe fare danni continuati sui bersagli colpiti.

Evidentemente il fuoco magico non è fuoco reale e si comporta come tale solo se la magia viene plasmata in un certo modo, come per Prestidigitazione.

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A proposito della realisticità del gioco, lo faccio in rispetto ai giocatori: se uno mi dice che, prima di sfondare una porta d'acciaio con una carica, fa un soffio di ghiaccio sui cardini per renderli più fragili, io non posso dirgli che la CD rimane invariata perchè D&D non è la realtà: in fin dei conti, anche lì vigono le leggi della fisica, e perciò non trovo un motivo per negarne alcune.

L'esempio che porti ora è diverso da quello della palla di fuoco dato che l'esempio della palla di fuoco non è supportato nemmeno dalla fisica.

Come ti è già stato spiegato, fisicamente una vampata di calore istantaneo difficilmente dà fuoco a qualcosa a meno che non sia ESTREMAMENTE suscettibile al fuoco come la benzina. Una fonte di calore istantanea che dura solo qualche istante per riuscire a dare fuoco ad una porta di legno deve avere una temperatura ben oltre a quella che permette ad un uomo di rialzarsi dopo averla presa in faccia (i vestiti che ha addosso prendono fuoco più facilmente della porta e la carne si ustiona molto più facilmente di quanto non si bruci il legno)

Se vuoi farlo in quanto master puoi ma come ti è stato detto farlo non significa assecondare la fisica, anzi la storpia più di quanto non lo sia già

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A proposito della realisticità del gioco, lo faccio in rispetto ai giocatori: se uno mi dice che, prima di sfondare una porta d'acciaio con una carica, fa un soffio di ghiaccio sui cardini per renderli più fragili, io non posso dirgli che la CD rimane invariata perchè D&D non è la realtà: in fin dei conti, anche lì vigono le leggi della fisica, e perciò non trovo un motivo per negarne alcune.

Attenzione, che il famoso assunto "D&D non è realistico" è supportato anche da diversi fatti: se in D&D valessero tutte le leggi della fisica, per dirne una, gli elfi alati non potrebbero esistere (non con quelle fattezze almeno) poiché per muovere ali così grandi dovrebbero avere una struttura fisica molto differente (hai presente il petto degli uccelli? Serve a muovere le ali: negli elfi alati muscoli di dimensioni simili dove sono?). Esistono dunque leggi della fisica che D&D non ricalca dal nostro mondo (ed è bello così ;-)).

Sì, in gran parte la fisica e la chimica del gioco ricordano i loro equivalenti reali, e quindi effettivamente ci sta il fatto di congelare i cardini per indebolirli. Occorre però, per accettare questo, tralasciare il fatto che se si riuscissero a rendere fragili cardini d'acciaio allora la temperatura dovrebbe essere decisamente bassina, dunque un ipotetico nano che si beccasse il medesimo soffio avrebbe danni ben maggiori rispetto a quelli previsti dal regolamento, e il realismo andrebbe di conseguenza a farsi friggere. Stessa cosa, fa notare LetBloodline, con la palla di fuoco: sì, il fuoco brucia, ma per fare quello che fai fare tu alle tue palle di fuoco occorrono temperature troppo elevate per giustificare i pochi danni che una palla di fuoco fa a un personaggio quando ne è colpito. Il realismo vale per le porte di legno ma non per la gente (a volte di legno anch'essa)? A quel punto non è più realismo, o meglio non è più il realismo a cui ti appelli parlando di Leggi della Fisica, e stai proprio "negando alcune Leggi della Fisica".

E' semplice aggiunta di HR, HR che finché stanno bene a voi (naturalmente!) sono più che lecite per le vostre partite e che però, questo va detto:

a) Presentano potenzialmente tante di quelle falle da sistemare che se si cominciasse a discuterne non finiremmo più;

B) Non puoi considerare "ovvie" o "giuste" per tutti, in quanto appunto HR e non conseguenze logiche del regolamento o di speculazioni fisiche.

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Ecco a voi il secondo caso:

Guerriero dragonide caotico buono, che però è il personaggio che, fra tutti gli altri, si comporta in maniera più legale e sensata.

Ed il terzo:

Una umano chierico buono neutrale, che però segue sempre le regole ma ha anche la tentazione di pagare i servizi di cui usufruisce (mercante, fabbro, ecc.) per poi uccidere l'uomo o la donna che l'ha offerto per riprendersi i soldi... :-)

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Perchè è discutibile chiedere consigli sull'interpretazione di un'allineamento che non esiste in questa edizione... Ovvero: tu ragioni con gli stereotipi di allineamento della 3.5, ma a questo punto devi riadattare anche gli allineamenti previsti dalla 4.0 agli stereotipi 3.5. E solo così si può dare un giudizio sull'alllineamento e la sua relativa interpretazione.

Io per esempio continuo a sostenere che neutrale puro (3.5) è ben diverso dal non allineato (4.0)

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L'unico motivo per cui molti accettano la vincolatezza eccessiva e per nulla credibile degli allineamenti della 3.5 è il forte legame che hanno con il resto del regolamento. Perchè reintrodurre qualcosa di deleterio per l'interpretazione quando non è necessario?

Fai rispondere ai tuoi pg alle domande che vengono poste nel manuale del giocatore nel capitolo di creazione del personaggio su come questo reagisce alle varie situazioni. Quello delinea i pg in maniera più credibile e meno vincolante. Si si comporteranno diversamente da quanto avevano risposto stanno interpretando male, se sono coerenti con le risposte che hanno dato stanno interpretando bene. A che cosa servono quelle inutili etichette dell'allineamento?

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Ecco a voi il secondo caso:

Guerriero dragonide caotico buono, che però è il personaggio che, fra tutti gli altri, si comporta in maniera più legale e sensata.

....quindi?

Ed il terzo:

Una umano chierico buono neutrale, che però segue sempre le regole ma ha anche la tentazione di pagare i servizi di cui usufruisce (mercante, fabbro, ecc.) per poi uccidere l'uomo o la donna che l'ha offerto per riprendersi i soldi... :-)

premesso che stai confondendo gli allineamenti 3.5 con quelli 4.0, direi che se capita una volta lo farei scivolare verso il neutrale puro o NM...

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Anche se il regolamento non prevede tale allineamento, spiegami il motivo per cui non potrebbe esistere, o almeno perchè non dovrei adottarlo

ah, ma se usi questi allora è più semplice.

Il vampiro è chiaramente caotico neutrale.

Il dragonide è caotico buono se segue le regole solo quando coincidono con la sua morale e le infrange senza rimpianti quando c'è bisogno di un bene maggiore non contemplato dalle regole.

Il terzo, il chierico, può essere neutrale buono se si sforza di non mettere davvero in pratica le sue tentazioni, ma se veramente si mette ad ammazzare la gente per soldi scivola velocemente verso il malvagio.

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Ciao,

Secondo me il problema non è negli allineamenti, ma è a livello sociale.

Il tuo amico, come ha gia detto Shia ti sta schiedendo attenzione e/o si annoia e/o cerca di farti pagare qualcosa - come il bambino che ruba la palla - rompendo le scatole.

Il tuo amico inoltre dimostra di avere fantasia e spesso e volentieri ci potresti cavare degli spunti, che in stile commedia, possono essere assolutamente utili.

Il vero problema ce l'hai se tizio pensa veramente che non sia importante quanto lui rompe le scatole agli altri giocatori, ma crede fermamente che stia facendo divertire il prossimo e che lui sta facendo bene.

Ripeto.

Parlagli da essere umano, vedi di cogliere i suoi spunti e se proprio rompe le palle a tutti nel gruppo, chiedi al tuo amico di smettere di giocare.

Aloa!

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Io sinceramente da master mi comporto sempre nella maniera che mi sembra più ovvia.

A prescindere dai tipi di allineamento, ognuno può giocare con quelli che vuole e non sono necessarie un paio di regole che impongano ciò che si deve fare, se un mio pg non è coerente con il suo allineamento, lo avviso un paio di volte. Se dopo questi moniti non mi ascolta, glielo cambio senza molti problemi per assegnargliene uno più consono ;-)

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Riki,

il problema è che cambi un dato sulla scheda, ma non è che all'improvviso camberai il comportamento del tuo amico.

Se il comportamento del tuo amico ti sta bene è solo un problema di "allineamento", di coerenza ecc ecc allora vabbé non vedo quale problema vi sia nel cambiare un dato sulla scheda.

Aloa!

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Riki,

il problema è che cambi un dato sulla scheda, ma non è che all'improvviso camberai il comportamento del tuo amico.

Se il comportamento del tuo amico ti sta bene è solo un problema di "allineamento", di coerenza ecc ecc allora vabbé non vedo quale problema vi sia nel cambiare un dato sulla scheda.

Aloa!

Ma infatti non cambiando il comportamento del mio personaggio, gli cambio il suo allineamento in modo che si attenga a come si comporta, con tutto ciò che ne consegue.

Non vedo dove sia il problema :-)

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Ciao,

nessuno che mi sappia rispondere quando chiedo a cosa servono gli allineamenti?

In D&D, il primo, Gary Gigax ha messo gli allineamenti unicamente per il fatto che c'erano in Chainmail, un wargame tattico. Infatti il primo pensiero era quello delle warband, dove l'allineamento non era un distinguo caratterizzante non il personaggio, ma il gruppo.

Con il tempo invece gli allineamenti hanno preso sempre di più un carattere di tipo "interpretativo", nel senso che, vari gruppi hanno inziato a vederli come indicazioni di comportamento del personaggio, pur rimanendo, fino alla 3 edizione, inseriti nel sistema di gioco relativamente ad alcune regole.

Con la 4E gli allineamenti - calcolate che sono ai tre manuali base, quindi possono essere usciti manuali che mi sconfessano palesemente, in quel caso scusate l'ignoranza - sono scomparsi dalla parte regolamentare che riguarda combat, magia, risoluzione delle azioni e hanno solo un ruolo di tipo indicativo.

Questa è la risposta.

Se volevi sott'intenderne l'inutilità che ti devo dire? Stai esprimendo un opionione personale, posso concodare o meno con te al massimo.

Aloa!

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nessuno che mi sappia rispondere quando chiedo a cosa servono gli allineamenti?

Da quello che ho sempre riassunto da D&D e da altri giochi non necessarimente GDR e non necessariamente da tavolo, l'allineamento ha solo un paio di scopi, anche se paiono essere essenziali: per prima cosa decidono lo scheletro etico del personaggio in questione, ovvero la direzione verso cui tenderanno principalmente a parare le sue scelte (un PG malvagio svolgerà difficilmente azioni buone, soprattutto senza ricompensa o scopo personale). L'allineamento serve affinchè un giocatore sia facilitato nelle sue scelte, di qualsiasi natura, ed inoltre, in maniera implicita, alla reputazione di un tale personaggio o gruppo di cui fa parte, trasparendo dalle imprese compiute. Esso serve inoltre a sviluppare il gioco in maniera più interessante, arendo a ventaglio le possibilità comportamentali di ogni giocatore. Se ad esempio io mi comportassi nel gioco come nella realtà, molto probabilmente non sarei capace nè di interpretare il ruolo di legale buono, nè quello di caotico malvagio, poichè molto estremi. Durante l'avventura di Dungeons & Dragons però sono in grado di accantonare il solito "abito morale" e di indossarne uno diverso, identificato dall'allineamento.

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Da quello che ho sempre riassunto da D&D e da altri giochi non necessarimente GDR e non necessariamente da tavolo, l'allineamento ha solo un paio di scopi, anche se paiono essere essenziali: per prima cosa decidono lo scheletro etico del personaggio in questione, ovvero la direzione verso cui tenderanno principalmente a parare le sue scelte (un PG malvagio svolgerà difficilmente azioni buone, soprattutto senza ricompensa o scopo personale). L'allineamento serve affinchè un giocatore sia facilitato nelle sue scelte, di qualsiasi natura, ed inoltre, in maniera implicita, alla reputazione di un tale personaggio o gruppo di cui fa parte, trasparendo dalle imprese compiute. Esso serve inoltre a sviluppare il gioco in maniera più interessante, arendo a ventaglio le possibilità comportamentali di ogni giocatore. Se ad esempio io mi comportassi nel gioco come nella realtà, molto probabilmente non sarei capace nè di interpretare il ruolo di legale buono, nè quello di caotico malvagio, poichè molto estremi. Durante l'avventura di Dungeons & Dragons però sono in grado di accantonare il solito "abito morale" e di indossarne uno diverso, identificato dall'allineamento.

Ti pare che etichette così indicative siano sufficienti allo scopo cui le preponi?

Hai presente il capitolo di creazione del personaggio in 4°?

Hai presente quelle domande su come si comporterebbe il tuo personaggio in diverse situazioni?

Rispondere a quelle domande non aiuta forse molto di più a dare un'impronta reale al proprio personaggio e definirlo in maniera molto più libera di quanto non faccia l'allineamento? Cosa ti dice l'allineamento che quelle domande non ti dicono? Ti impone dei vincoli che spesso non sono nemmeno plausibili e porta alla corrotta visione dell'interpretazione "questo allineamento non farebbe MAI questa azione" che non è assolutamente vero

Trovo che se si crea il pg seguendo il manuale della 4° a livello interpretativo gli allineamenti diventino completamente superflui in quanto soppiantati da uno strumento che 1) non impone vincoli poco credibili alle azioni di un giocatore 2) lo definisce molto meglio 3) completare quelle domande porta inevitabilmente il giocatore a immedesimarsi nel suo personaggio per rispondere divenendo così un'ottima spinta verso l'immedesimazione nel proprio personaggio, molto più degli allineamenti

A questo punto ripongo la domanda, cosa hanno di più gli allineamenti?

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