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Terza persona o prima persona?


Terza persona o prima persona?  

33 voti

  1. 1. Terza persona o prima persona?

    • Terza persona
      20
    • Prima persona
      13


Messaggio consigliato

Dipende da troppi fattori per liquidare la cosa con un voto, quindi mi astengo con permessi di lettura, scrittura ed esecuzione del file.

Certe volte vorrei venirti a cercare per poter stringerti la mano. :lol:

Sono dello stesso parere di Aerys: sono due metodi di scrittura troppo diversi, ognuno con i propri punti di forza e di debolezza, di conseguenza molto dipende dallo stile e dal genere.

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  • Risposte 38
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Principali partecipanti

Ma io penso che alcuni altri autori che mi hanno colpito ultimamente hanno dimostrato che gli autori che citi tu hanna semplicemente copiato da altri autori ancora.

Capita la battuta? ;)

Dicci i nomi ed i testi così al limite li leggiamo e ti diamo un giudizio. ^^

:-D

Al Momento In cima alla lista metterei:

Gary Jennings Da me proposto più volte nei vari topic in cerca di letture, unica pecca... ha potuto scrivere troppe poche opere.

Appassionante anche se non ricalza perfettamente la "prima persona"

Katharine Kerr Nulla da aggiungere, ma tutta da leggere...

Ricalza in pieno la prima persona ma il suo modo di scrivere è atipico...

Robin Hobb Ottimi libri veramente ben strutturati anche se in piccoli punti i raggionamenti dei protagonisti sono sottotono...

Questi sono i primi tre che mi sono venuti in mente... la palla al "de Bergerac", e comunque quello che hai scritto sicuramente è vero, ma nulla toglie che sono dei maestri... dei tempi odierni... :bye:

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Palla che ripongo perché non ne ho letto uno solo.

Però incalzo, solo per curiosità e ti chiedrei di che temi scrivono... e (domanda che orami fa parte di me) se stiamo parlando di testi tradotti od in lingua, perché purtroppo nel secondo caso io sono fuori.

Intanto grazie. :)

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Palla che ripongo perché non ne ho letto uno solo.

Però incalzo, solo per curiosità e ti chiederei di che temi scrivono... e (domanda che orami fa parte di me) se stiamo parlando di testi tradotti od in lingua, perché purtroppo nel secondo caso io sono fuori.

Intanto grazie. :)

No i testi sono tutti tradotti in Italiano, però ringraziando il cielo le traduzioni sono di alto livello (cosa che è uscita fuori parlandone con varie persone), mentre per quello che riguarda le tematiche trattate:

Jennings é un Mago dei Romanzi Storici che parla in maniera approfondita di varie civiltà senza mai fartelo pesare con storie di contorno che hanno dell'incredibile anche se veritiere

La Kerr è un'ottima scrittrice che tratta periodi medievali, molto vicini alla cultura Celtica, con un'eccezionale binomio tra realtà e Fantasy Low Magic, aggiungendo un gioco temporale unico in tutti i suoi libri, gioco che ancora non è finito...

Con la Hobb ci troviamo di fronte sempre ad un ambientazione Low Magic, ma la chiave di lettura è molto diversa dalla precedente, che è molto più avventurosa, mentre la saga più importante di questa scrittrice tratta in maniera splendida di intrighi di corte...

Se ho fatto degli errori è perché non ho più neuroni adatti a rileggerlo dato che mentre scrivo vicino a me si sta tenendo un dibattito... :banghead:

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sinceramente a mio modesto parere preferisco la narrazione in prima persona perchè mi da come l'impressione che il narratore sia più coinvolto più presente nell'azione mentre in terza si limita a descriverla.(non metto in dubbio che in certi casi la terza persona anche se è al difuori della scena riesca comunque a raccontarla in maniera tale da far sembrare che la stia quasi vivendo).

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  • 2 settimane dopo...

Voto la terza persona per molti (se non tutti) i motivi esposti da chi ha votato come me.

Capisco che l'utilizzo della prima persona faccia sentire al lettore che lo scrittore è più vicino a lui, che sta condividendo le situazioni, ma ripensando ai vari libri che ho letto mi accorgo che in molti casi il modo di scrivere era talmente valido e scorrevole da non farmi sentire la mancanza di uno scrittore che mi accompagnasse durante il cammino.

Sono riuscito a fare abbastanza casino? No perché volendo potrei impegnarmi un po' di più e fare ancora più casino.

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  • 2 settimane dopo...
  • 5 settimane dopo...
  • 2 mesi dopo...
  • 3 settimane dopo...

preferisco la prima persona... la terza è troppo "distaccata" (detto fra mille virgolette): con la prima si leggono tutte le emozioni del personaggio raccontate proprio da lui, per questo nelle storie che scrivo tutti i personaggi parlano a turno... :D

Prima persona: "Stella Doppia", R. A. Heinlein.

Terza persona: "Universo", R. A. Heinlein.

Due libri diversi nello stile, ma entrambi ottimi. La differenza fra prima e terza persona è un elemento di secondo piano. Se sai scrivere, puoi usare l'una o l'altra con ottimi risultati. Se sei una pippa, puoi usare l'una o l'altra, ma avrai sempre pessimi risultati. Alcuni libri sono più efficaci in prima persona, altri in terza. Una preferenza secca ha senso come decidere di fare la stessa strada per andar ein un posto ogni volta che ci si va, anche quando è congestionata dal traffico e l'altra strada ti fa risparmiare un pacco di tempo in quelle occasioni. Provate a scrivere il Signore degli Anelli in prima persona, o Il fu Mattia Pascal in terza. Prendete un qualsiasi racconto del ciclo di Susan Calvin e provate a raccontarlo in prima persona, o l'Uomo Bicentenario e metterlo in prima persona. Semplicemente, a volte la prima persona funziona, a volte no. Non si può mai esprimere una preferenza assoluta in un caso del genere.

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Prima persona: "Stella Doppia", R. A. Heinlein.

Terza persona: "Universo", R. A. Heinlein.

Due libri diversi nello stile, ma entrambi ottimi. La differenza fra prima e terza persona è un elemento di secondo piano. Se sai scrivere, puoi usare l'una o l'altra con ottimi risultati. Se sei una pippa, puoi usare l'una o l'altra, ma avrai sempre pessimi risultati. Alcuni libri sono più efficaci in prima persona, altri in terza. Una preferenza secca ha senso come decidere di fare la stessa strada per andar ein un posto ogni volta che ci si va, anche quando è congestionata dal traffico e l'altra strada ti fa risparmiare un pacco di tempo in quelle occasioni. Provate a scrivere il Signore degli Anelli in prima persona, o Il fu Mattia Pascal in terza. Prendete un qualsiasi racconto del ciclo di Susan Calvin e provate a raccontarlo in prima persona, o l'Uomo Bicentenario e metterlo in prima persona. Semplicemente, a volte la prima persona funziona, a volte no. Non si può mai esprimere una preferenza assoluta in un caso del genere.

Verissimo!

Inoltre non è una semplice questione di punti di vista: il punto di vista può essere quello di uno specifico personaggio anche in terza persona (come ad esempio nei libri di Martin).

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Prima persona: "Stella Doppia", R. A. Heinlein.

Terza persona: "Universo", R. A. Heinlein.

Due libri diversi nello stile, ma entrambi ottimi. La differenza fra prima e terza persona è un elemento di secondo piano. Se sai scrivere, puoi usare l'una o l'altra con ottimi risultati. Se sei una pippa, puoi usare l'una o l'altra, ma avrai sempre pessimi risultati. Alcuni libri sono più efficaci in prima persona, altri in terza. Una preferenza secca ha senso come decidere di fare la stessa strada per andar ein un posto ogni volta che ci si va, anche quando è congestionata dal traffico e l'altra strada ti fa risparmiare un pacco di tempo in quelle occasioni. Provate a scrivere il Signore degli Anelli in prima persona, o Il fu Mattia Pascal in terza. Prendete un qualsiasi racconto del ciclo di Susan Calvin e provate a raccontarlo in prima persona, o l'Uomo Bicentenario e metterlo in prima persona. Semplicemente, a volte la prima persona funziona, a volte no. Non si può mai esprimere una preferenza assoluta in un caso del genere.

Quoto totalmente.

Vorrei inoltre aggiungere che esistono sistemi narrativi che esulano sia da una forma sia dall'altra. Un esempio è il "ciclo Zuckerman" di Philip Roth.

L'autore usa felicemente un misto di prima e terza persona che rende l'intreccio narrativo avvolgente.

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Voto per la terza persona, sia come lettore che come scrittore.

Come lettore ho apprezzato anche romanzi scritti in prima persona, ma trovo che quelli scritti in terza persona siano di più ampio respiro.

Come scrittore la terza persona mi da la libertà di creare personaggi di contorno con la loro personalità, i loro sentimenti, la loro storia e le loro contraddizioni.

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