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Anno 1000 Dopo l'Impero: Cronache da Coruscant


Yeshol

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Il locale era piuttosto affollato: ogni spazio era stato occupato, e quei pochi pertugi che rimanevano erano appena sufficienti per i movimenti del bacino di chi si agitava a ritmo di musica, in spostamenti che non sembravano neppure lontanamente un ballo. I tavoli lontani dall'area in cui si udiva la musica erano però quasi totalmente liberi: solo uno di essi era occupato da due figure che parlavano. Quella di destra interruppe il discorso per prendere un sigaro da una tasca e accenderselo. L'altro gli ricordò i rischi del fumo, ma l'uomo non sembrò curarsene. Mentre aspirava una boccata di fumo, l'altro ricominciò a parlare:- Cosa dicevi di voler fare su Coruscant? Ho visto che sei riuscito a rilevare cinque fra le più grandi aziende dell'Impero prima di arrivare qui-. Sputando il fumo, l'uomo lo guardò di sbieco. -L'Impero non esiste più da almeno mille anni, Onich, ficcatelo in testa-.

Onich rise sommessamente.-Già, come se il nostro attuale console non abbia abbastanza potere da sciogliere il senato e il consiglio dei Jedi. Voi repubblicani non sapete niente sulla politica-.

L'uomo con il sigaro fece un gesto di diniego-In ogni caso non devi paragonare il console a quel tiranno di Palpatine. Comunque lascia perdere, non ti ho chiamato per questo. Sono venuto qui per chiederti di vendermi la tua azienda di Coruscant. Dicono che le astromobili in circolazione sono delle carrette paragonate alle tue-.

Onich sorrise. -Effettivamente ritengo di essere il miglior produttore di veicoli planetari di almeno tre sistemi solari. E per questo la tua domanda mi sembra piuttosto sconsiderata. Non immagini nemmeno quanto possa valere il mio business?-.

-Non mi interessa quanto possa valere. Sono disposto a offrirti cinque miliardi di crediti- disse, con un tono aggressivo. Onich sembrò irritato per questo.

-Le tue maniere sono come quelle di una lumaca del cemento. Come speri che io possa accettare una proposta così insulsa detta in un modo talmente sgarbato?-.

L'uomo col sigaro indicò qualcosa sotto il tavolo. Onich si piegò stizzito e sbiancò.

-No, stai tranquillo. Non è un fulminatore. È una frusta mentale, forse peggiore, in questo caso. Se chiudo il contatto tu sarai disposto non solo a vendermi la tua azienda, ma a farlo senza vedere il becco di un quattrino. Poi potrei aggiungere che tu cada per sbaglio un giorno da uno dei palazzi senza parapetti-.

-Certo, e gli Acklay sono bestiole docili e mansuete. La tua arma è talmente fantasiosa che mi devo complimentare con te: solo uno scrittore può riuscire a inventarsi robe del genere-.

-Beh, non dire che non ti avevo concesso una opportunità-. Il suo dito si strinse sul grilletto.

Questa è la prima parte di una storia ambientata su Coruscant 1000 anni dopo la caduta dell'Impero. Posterò una piccola parte ogni volta che sarà abbastanza lunga (quindi settimanalmente). Se ci sono orrori grammaticali sarò lietissimo di correggerli.

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Principali partecipanti

Intanto devo dirti che è veramente carino, come idea ed anche come "ambiente".

Essendo però una conversazione, dovresti dare spazi e tornare a capo più sovente in modo da dare il ritmo giusto tra le frasi e il narrato (cosa fanno i due interlocutori).

In questo modo potresti evitare di ripetere Olich e " l'Uomo con il sigaro" ogni volta^^

Continua e se ci sono errori aspettta gli altri, non sono così bravo a trovarli;-)

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  • 2 settimane dopo...

Molto interessante, devo dire. Complimenti per l'originalità d'approccio.

Non mi pare di aver visto orrori grammaticali, solo questa successione non mi quadra.

L'uomo con il sigaro fece un gesto di diniego - In ogni caso non devi paragonare il console a quel tiranno di Palpatine. Comunque lascia perdere, non ti ho chiamato per questo.

"In ogni caso" e "Comunque" mi sembrano un po' pesanti in due frasi conseguenti. Toglierei uno dei due. Magari il primo, visto il gesto di diniego.

L'uomo con il sigaro fece un gesto di diniego - Non devi paragonare il console a quel tiranno di Palpatine. Comunque lascia perdere, non ti ho chiamato per questo.

Mi suona meglio, ma sei tu l'autore! ;-)

Bello comunque, aspetto il proseguimento (vorrei leggere la descrizione dell'effetto dell'arma sull'interlocutore :-)).

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Prima di tutto ti ringrazio, raemar, per avermi segnalato gli errori. Molte volte sbaglio su più campi grammaticali.

Bello comunque, aspetto il proseguimento (vorrei leggere la descrizione dell'effetto dell'arma sull'interlocutore ).

In realtà questo sarebbe il prologo, ma tutta la vicenda resterà intorno a questo.

Per ultimo, la prossima frazione di testo sarà pubblicata in settimana. Mi scuso, ma ho avuto davvero pochissimo tempo.

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L'archivio computerizzato scorreva velocemente sul monitor olografico, sotto gli occhi attenti di un giovane uomo. Osservava attentamente il susseguirsi di informazioni, a volte fermandole, sperando che ciò che cercasse fosse nella schermata. Ma, inesorabilmente, tornava a far scorrere i dati. Un uomo, che lo aveva adocchiato qualche attimo prima, gli si accostò per parlare. -La sua diligenza è invidiabile, maestro Dan: è stato promosso cavaliere Jedi da soli tre giorni e iniza già a fare delle ricerche.- disse l'uomo. Il ragazzo si voltò verso l'uomo, e le immagini sullo schermo divennero improvvisamente immobili. -Ti ringrazio, ma la mia ricerca attuale non riguarda la Forza. Ha visto l'ologiornale questa mattina?- disse Dan.- Non ne ho avuto il tempo.- -Tra le tante notizie futili, ho notato questa-. Dalla tasca del ragazzo fuoriuscì una minuscola sfera, che proiettò un fascio luminoso. La faccia di un noto giornalista apparì ai due. -Questa mattina- iniziò a proferire l'immagine -è stato ritrovato il cadavere di Ansely Onich, noto industriale automobilistico, disteso nel proprio letto. La tempestiva analisi a rivelato una dose massiccia di neurotossine in circolo. Secondo la moglie, il marito era caduto in depressione da almeno due settimane, e quindi la morte è da considerarsi un suicidio. La polizia...-. Il ragazzo rimise in tasca la sfera. -Che ne pensi?- disse all'uomo. -Non vedo cosa ci sia di interessanti. Qui il tasso di suicidi è altissimo-. -Ma non vedo perché una persona famosa e potente come Onich si debba suicidare per di più con delle neurotossine. È accertato che quel tipo di veleni causa atroci dolori prima della morte.- La guardia continuava a essere perplessa. -E la ricerca nell'archivio?-. -Volevo informarmi di più sugli ultimi affari che aveva compiuto. Ma ho trovato una cosa ancora più interessante. Nell'archivio sono cancellate tutte le informazioni riguardanti l'azienda-. La guardia scosse la testa. -Potrebbe essere stata una semplice dimenticanza. Capita spesso-. Dan chiuse l'oloschermo con un gesto della mano. -Non è un dubbio, è una mezza certezza.- disse sorridendo prima di uscire dall'archivio.

Ecco la seconda parte. La scrivo su un post a parte per aggiornare il topic. Spero vi piaccia come la prima parte.

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