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[Kyran] Forgotten Realms - Amicizie pericolose


Kyran

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@Laerex, Pandaren, Ninjafelice, Subumloc

Spoiler:  
Khalara finisce di sistemare gli abiti di Jorr, poi si volta verso Elrill: "Ormai inizia a farsi tardi, non so di preciso quanti dovreste essere, ma penso quattro o cinque, comunque vista l'ora non penso che arriverà qualcun altro.. Detto questo la ragazza si siede e riempie nuovamente il suo bicchiere di whisky, prima di iniziare a parlare: "Allora, come già detto mi scuso di tutta questa segretezza usata fin ora, ma... Khalara viene interrotta dal lieve bussare alla porta che, come successo prima con Jorr, si apre lentamente da sola, rivelando una mezz'elfa sulla soglia

@Morwen

Spoiler:  
La stanza in cui entri è ampia e piuttosto lussuosa, al centro c'è un grosso tavolo ovale di buona fattura cui sono sedute sei persone: un ragazzino, un'elfa, un mezz'elfo e un umano che sembra si stiano presentando e altre due persone: un uomo anziano coperto da semplici vesti bianche senza alcun abbellimento. I suoi capelli sono ormai radi ma la sua barba candida è molto curata: corta a livello delle guance, tende ad allungarsi in prossimità del mento. Sulle spalle, legato con un filo, porta un ampio cappello circolare. L'ultima persona è una ragazza umana, i suoi capelli sono rosso intenso, legati in una treccia dietro, con qualche ciuffo libero sulle tempie. La sua corporatura è esile ma scattante, piuttosto formosa per la sua altezza, circa 1,65 e molto affascinante; guardandola con attenzione, si nota un tatuaggio sul polso che raffigura il simbolo di Lathander. A pensarci bene, ti sembra di ricordare qualcosa a proposito della ragazza, ma niente di particolare: sai che è nella città da parecchio tempo e che è molto conosciuta nei vari templi, in particolare in quello di Lathander e di Torm. Sai che è solita aiutare i fedeli nelle difficoltà e che probabilmente è un'incantatrice, anche se non sai di che tipo. Ricordi che il suo nome dovrebbe essere Khalara.

La parete di fronte alla porta è abbellita da un affresco raffigurante un'alba e sui quattro angoli spiccano dei picoli simboli di Lathander. Sulla parete di sinistra un piccolo mobile contiene degli oggetti di pregio, vasi e suppellettili di grande finezza, mentre sull'angolo della stessa parete spicca un mobile sottile e allungato, ricco all'interno di bottiglie dal contenuto ambrato. Sulla parete opposta si trova una scala che porta al piano superiore e subito dopo una piccola porta che conduce, a sentire il profumo, in una cucina.

Khalara si interrompe con un'espressione leggermente sorpresa: "beh, come non detto.." esclama accennando un sorriso e alzandosi per accogliere la nuova arrivata. "Io sono Khalara, piacere di conoscerti tende la mano per stringere la tua, poi: "non aspettavamo più nessuno, ma è sempre meglio una persona in più...accomodati. conclude ritornando al tavolo "Gradisci qualcosa da bere?

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immagine e descrizione

Spoiler:  

portraitofanelfbyquickrqg4.jpg

Mezzelfa, alta poco meno di 1.60, sui 50 kg, circa 25 anni. Ha un fisico asciutto e tuttavia attraente, la pelle diafana, occhi di un blu intenso. I capelli castani sono raccolti senza troppa cura sulla nuca; ha una cicatrice sottile poco sopra l’occhio destro che le divide in due il sopracciglio.

Sulle spalle porta un ampio mantello grigio con cappuccio che la copre completamente, di buona fattura ma evidentemente usurato; indossa un’armatura blu scuro di strisce di cuoio, rinforzate in un metallo del colore dell’argento, che le fascia strettamente il corpo esile. L’abbigliamento è completato da indumenti e guanti di cuoio sottile di un colore simile a quello dell’armatura. L’unica parte scoperta è il viso.

Ha con sé soltanto un semplice zainetto di pelle un pò rovinato e piuttosto piccolo e nessuna arma.

Osservo per pochi secondi la porta aprirsi da sé prima di entrare e rispondere al saluto della donna: un semplice e piatto "Salve." e una stretta di mano piuttosto riluttante.

"Il mio nome è Noel.", aggiungo poi rivolta sia alla donna sia agli altri presenti, mentre scruto ognuno per qualche istante con occhi del tutto privi di espressione, gelidi.

La seguo al tavolo, rifiutando con ferma gentilezza la sua offerta, levandomi il mantello e poggiando questo sullo schienale della sedia, lo zainetto accanto sul pavimento. "Chiedo scusa per avervi fatto attendere.", concludo, sempre senza alcuna espressività nella voce o sul volto, prima di sedermi.

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Io intanto finisco il mio pane al lardo praticamente ingozzandomi, noto giusto di sfuggita l'arrivo di una nuova persona, poi ad un altro cenno del maestro alzo gli occhi al cielo e pulendomi la bocca con la manica mi volto verso la nuova arrivata

"Salve signora Noel, il mio nome è Salhinder" le dico sorridendo e con l'aria sazia

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Khalara non insiste e ti guarda ancora qualche secondo prima di voltarsi "arrivo subito" dice prima di voltarsi e andare verso la cucina. Pochi istanti dopo ne riemerge con un vassoio di porcellana cesellata ricolmo di biscotti e dolciumi vari, che poggia delicatamente al centro del tavolo. Così evito di alzarmi fra qualche istante. dice con un sorriso sincero, guardando poi Slashinder. Qualche istante per concludere le presentazioni e per mettervi a vostro agio, poi vi spiegherò quanto mi è possibile conclude, prima di sedersi nuovamente, in attesa.

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Saluto la nuova arrivata con un cenno della mano e un sorriso.

*ah bene non sarò l'unica femmina*

"Benvenuta tra noi! Presumo lei sia l'ultimo elemento del gruppo, bene bene"

Noto il vassoio di dolci e senza fare complimenti mi servo"....se non vi dispiace..." dico allungando il braccio verso il vassoio prendendo il primo biscotto che mi salta all'occhio.

Dopo il primo morso ricordo che ancora non mi sono presentata, ingoio infretta quindi il boccone.

"Ah io comunque sono Elrill, piacere di conoscerti e di averti tra noi Noel"

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Attendo con curiosità l'entrata della nuova arrivata. Finalmente mi avrebbero spiegato qualcosa non stavo più nella pelle.

Sorrido educatamente alla mezzelfa "Piacere di conoscerti Noel io sono Leondithas Moonshadow, ormai dovrebbero saperlo anche i muri è la terza volta che mi presento, comunque non preoccuparti non ci hai fatto aspettare anche noi siamo appena arrivati"

detto questo mi allungo per prendere un biscotto. "Grazie mille Khalara ci voleva proprio" Addento con soddisfazione il dolcetto "mmm veramente squisiti li hai fatti tu?"

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  • Amministratore

"Io sono a posto così, grazie" dico a Khalara, rimanendo in piedi dove sono.

"Comunque, io sono Jorr" dico agli ultimi arrivati, con un cenno del capo. "E sono curioso di sapere perché sono... siamo qui."

"Se possiamo parlarne ora, intendo" aggiungo dopo un attimo.

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Non ricambio i vari sorrisi che mi vengono rivolti, limitandomi ad osservare chi di volta in volta si presenta; annuisco brevemente alla richiesta dell’uomo –Jorr- e mi volto verso Khalara poggiando i gomiti sul tavolo ed il mento sui pugni chiusi, in evidente attesa delle spiegazioni promesse.

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*Anche i biscotti? Magnifico!!

Tanto li mangiano tutti quindi ne prendo uno anche io*

Allungo anche io la mano nei biscotti prendendo quello che mi sembra più gustoso, poi sgranocchiando dico agli altri

"Quindi nessuno di voi sa perchè siete qui? Lui è stato portato dalla ragazza che sta di sopra"indicando Leonditas "Io sono arrivato con il mio maestro, e voi tre?" chiedo all'elfa, alla mezz'elfa e all'umano

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"Io vengo da un tempio, ho preso un portale per venire qui, sono stato chiamata perchè sembra che degli oggetti magici siano stati rubati........

...ma forse è meglio se Khalara vi spieghi la situazione, lei sicuramente conosce più dettagli, io so solamente che uno di questi oggetti era custodito nel tempio in cui mi trovavo io ed ora è nelle mani sbagliate.

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L'anziano signore seduto al fianco del ragazzino si alza alla vista della mezz'elfa "non vi preoccupate, questa casa è fin troppo adatta ad attendere delle persone dice in tono calmo. "Io mi chiamo Jin, accompagno per ora Slashinder conclude indicando il ragazzino, prima di sedersi nuovamente.

Khalara sorride al complimento di Leondithas: "si, li ho fatti io, sono contenta che ti piacciano dice, prendendone uno.

"Vi chiederei di potervi conoscere meglio, ma penso che un pò tutti siano curiosi di sapere perchè siete finiti qui. Allora, inizia prendendo un respiro profondo e un breve sorso di whisky alcuni di voi già sapranno a grandi linee perchè siamo qui, mentre altri no. Innanzi tutto prosegue, facendosi seria dovete sapere che ciò che sto per dirvi è strettamente confidenziale. Sta mattina, al tempio di Lathander dal quale proviene la signorina Elrill è stato rubato un oggetto. Sono al corrente, inoltre, che prima che avvenisse questo fatto il loro Maestro più venerando, nonchè antico custode dell'oggetto in questione, è stato assassinato. Questo artefatto è una bacchetta, più precisamente la bacchetta numero 4 di un totale di cinque pezzi che, nell'insieme, prendono il nome di "la mano del destino". Le bacchette furono nascoste circa tre secoli fa dai loro ultimi proprietari che, per scrupolo, decisero di affidarle a qualcuno che le avrebbe custodite senza poterle usare. La leggenda vuole che chi è in possesso di una di queste bacchette, sia in grado di aumentare notevolmente la propria potenza magica, ma il problema non è questo: chi presumiamo abbia commesso il furto, è plausibile che fosse già in possesso di uno di questi artefatti ed è qui che sta il pericolo: se infatti un pezzo - se così vogliamo chiamarlo - della mano del destino è in grado di significare tanto, chi è in possesso di due pezzi è in grado di localizzare gli altri e una volta avute tutte e cinque le parti...beh, non sono esattamente in grado di dire ciò che potrebbe fare. La ragazza fa una piccola pausa, per assicurarsi che tutti stiano seguendo il suo discorso, poi riprende:

Inoltre, questi artefatti erano sotto la protezione di due persone...persone che ora qualcuno sta cercando di far scontrare, ma questo è un discorso che faremo più tardi. conclude la ragazza, restando poi a fissarvi per qualche istante. "Come ho già detto ad alcuni di voi, indirettamente siete stati portati qui da una serie di confraternite che agiscono in segreto per la protezione delle Marche d'Argento. Queste persone tenevano alcuni di voi sotto controllo da tempo, osservandone i progressi e le abilità in modo da esser pronti, in una situazione del genere, a chiedere il vostro aiuto.

Khalara passa la lingua sulle labbra per umettarle, poi prende un altro sorso dal suo bicchiere prima di continuare "Ora, so che ad alcuni di voi è stata detta questa cosa e che ad altri sono state dette invece cose diverse...se non vi dispiace vi pregherei, ordinatamente, di comunicare se sapete qualcosa in più. In caso contrario, chiedete pure e cercherò di risolvere i vostri dubbi, per quanto mi sarà possibile.

La ragazza prende poi un bel respiro, appoggiandosi comodamente sulla sedia.

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Ascolto interessata il lungo discorso di Khalara, e annuisco con la testa nelle parti in cui si parla di me o su cose che io so. Una volta che al donna ha finito di parlare cerco di intervenire. Il mio tono si fa più serio ora.

"Probabilmente chi ha ucciso il mio maestro è la stessa persona che ha rubato poco dopo la bacchetta al tempio, tuttavia ho dei forti sospetti, e penso che sarebbe il caso di far visita alla dimora del mio maestro il prima possibile. Credo che anche voi a questo punto avrete altro da dire, quindi vorrei sentire anche il vostro parere."

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Ricambio lo sguardo della mezz'elfa mentre sgranocchio un biscotto, finito quello ne prendo un altro e lo mangio mentre il mio maestro mi presenta.

*Quindi quell'elfa viene dal tempio elfico in cui hanno rubato la bacchetta*

poi prendo la parola

"Signora Khalara io avrei due domande"

dico alzando la mano

"Se due bacchette messe insieme possono trovare le altre, questo significa che le altre 3 bacchette vengono in questo momento utilizzate per rintracciare le due mancanti? E poi volevo sapere, se la seconda bacchetta presa appartiene al tempio di Corello della signora Elrill, la prima dove era custodita?"

smetto di sgranocchiare giusto il tempo di fare le domande, poi riprendo contento a gustarmi i biscotti

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Khalara si volta verso Slashinder con un'espressione per un istante un pò stupita, poi risponde: No, le altre tre bacchette sono ancora custodite e la vigilanza su di esse verrà intensificata notevolmente. Per quanto riguarda la tua seconda domanda, la persona che ha effettuato il furto era già in possesso di una di quelle bacchette: quando si decise di nascondere gli oggetti, infatti, uno dei padroni si dissociò dalla decisione, lasciando il suo oggetto nelle mani del suo allievo, alla sua morte. Nello stesso modo quel frammento è stato tramandato fino ad oggi...ad un mago di nome Meleghost. conclude con espressione cupa, prendendo poi il bicchiere e facendo roteare il suo contenuto.

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Ascolto con attenzione le parole di Khalara cercando di non perdermi neppure una singola parola. Finalmente avevo avuto le risposte che cercavo ma quelle parole ne crearono di nuove, soprattutto riguardo l'aumentare la potenza magica. Scaccio immediatamente alcuni pensieri invadenti. Afferro un altro biscotto e presto attenzione alle domande del bambino.

*Meleghost ecco un altro mago che non ho mai sentito nominare, chi diamine sarà?*

Riordino le idee e mi rivolgo a Khalara "Scusami tanto Khalara quindi noi dobbiamo ritrovare le due bacchette giusto? ma per localizzarle abbiamo bisogno di altre 2 bacchette oppure ci sono altri modi?

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Rimango silenziosa e pensierosa per un po' cerco di riflettere e di incrociare quello che so io con le altre informazioni che vengono raccontate dai presenti.

*tutto è fin troppo strano, voglio vederci chiaro riguardo al mio maestro, la lettera macchita di sangue, l'assassinio il furto....no.....non potrebbe essere così semplice, perchè il mio maestro? Come sapeva questo mago che lo avrebbe trovato nella sua nuova casa? In poche settimane si era già messo a contatto con persone pericolose? O forse qualcuno nel tempio ha fatto una soffiata? E come è possibile che un oggetto così potente e secreto sia stato rubato con così grande facilità in una sola notte?

Forse ora è meglio aspettare che qualcuno dica qualcosa in più su questa faccenda prima di proporre la mia prima mossa*

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@Morwen

Spoiler:  
Mai sentito

Purtroppo non sono a conoscenza nè delle modalità dell'uno dè di quelle dell'altro dice Khalara rispondendo a Noel Forse potrebbe essere una buona idea quella di Elrill di recarsi alla casa del suo maestro.

La ragazza si volta poi verso Leondithas: "Ci sono altri modi per rintracciare quegli oggetti, ma ci vuole del tempo: bisognerà attendere che arrivi qui una persona, un divinatore. Purtroppo, però, credo che non sia sufficiente recuperare gli oggetti per metter fine al pericolo dice Khalara, riempiendo ancora leggermente il bicchiere "Vedi, Leondithas, se il rapporto tra i due custodi è stato veramente incrinato e, ancora peggio, se questi si metteranno in contrapposizione, beh...allora si che sarà un pericolo." conclude l'umana.

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Rimango in silenzio per qualche istante per cercare una possibile soluzione. Inizio a muovere nervosamente la gamba e congiungo le dita come per trovare maggiore concentrazione. "Quindi non abbiamo il tempo per aspettare il divinatore, di conseguenza l'unico modo è usare le altre bacchette giusto? Tu sai chi e dove custodisce le altre 3 o non ne hai idea?"

senza dare tempo a Khalara di darmi una risposta continuo a parlare

Seconda cosa se non è sufficiente limitarsi a recuperare gli oggetti cos'altro dobbiamo fare precisamente?

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