Vai al contenuto

Lit - Atto IV - La tetra oscurità di Borgo Remo


Elayne

Messaggio consigliato

Borgo Remo …

Spoiler:  

mountain_village_by_wawachi-d4v33m2.jpg

Un villaggio sperduto, in mezzo alle montagne di Mar'matto.

Un villaggio però teatro dell'attenzione di alcuni loschi individui …

Le leggende raccontavano che Borgo Remo era un posto antico, dove era custodita una sacra Reliquia, il Calice "Semper Pienus", con mirabili (ma sconosciuti) poteri.

I custodi, l'ordine della Santa Croce Astemia, furono l'oggetto di una malattia, o maledizione, ed iniziarono a morire rapidamente.

Per questo, Padre Nasus Sanguini, il saggio ed attento capo dell'Ordine, non perse tempo e mandò missive in tutto il regno, a richiedere l'aiuto di altre abbazie della Santa Croce, per mandare subito altri accoliti o guardiani adatti alla protezione di Borgo Remo.

Molti partirono … ma solo poco più di una decina arrivò sul posto, guidati attraverso il Passo della Bevuta dall'unica carovana alimentare che va a rifornire Borgo Remo ogni settimana.

...

Arrivati sul posto, la situazione è più tragica di quanto potevate pensare …

Il borgo è disabitato, se non per 3 persone:

  • Remyr lo Scaltro, un viandante armato di 2 spade e poco rasato
  • Gemma, una giovane bionda donzella di sicuro fascino, cuoca dell'Ordine
  • Bobo il stalliere, un giovane sempliciotto che si occupava dei 18 cavalli rimasti nelle stalle

Il corpo di Padre Nasus Sanguini giace in un ampia pozza rossa scura, ancora fresca, davanti all'abbazia, sulla piazza del villaggio.

Gemma sembra particolarmente scossa, tenendosi a debita distanza, alle spalle di Remyr, che sembra diretto sulle causi della morte:

"Quel vecchio si è suicidato, vi dice, vedendovi arrivare. Siete arrivati tardi. Ma forse non tutto è perduto."

Note off-game:

Spoiler:  
i ruoli ve li mando ora, non riuscivo a connettermi a DL durante le ultime 3 ore... :)
Link al commento
Condividi su altri siti


  • Risposte 226
  • Creato
  • Ultima risposta

Sono un giovane ragazzo sui 22 anni, alto circa 1.80 con capelli neri a spazzola e occhi castani, dal fisico atletico. Indosso dei comodi pantaloni di tela scuri e una canotta nera con un drago dorato disegnato sulla schiena, mentre sul petto all'altezza del cuore c'è disegnato un simbolo cinese.

Arrivo a Borgo Remo insieme a tutti gli altri vedendo la tragica situazione in cui si era ridotto il villaggio... Noto poi due persone, una ragazza che sembra sconvolta e un ragazzo armato di due spade diretto verso dei corpi senza vita

Link al commento
Condividi su altri siti

Dieci anni or sono, il Duca Bergas di Villa Pioppo morì. Quando il suo testamento venne svelato si scoprì che aveva lasciato tutto, i suoi soldi, le opere d'arte, la villa, la servitù, i familiari e il titolo, al suo ritratto vivente.

Oggi su un carretto spinto dal suo maggiordomo, giunge l'attuale Bergas nella sua cornice lucente, accompagnato dalla sua adorata figlioccia, o meglio dalla figlia del Duca Bergas originale.

Alla vista della pozza di sangue, Bergas spunta con la testa, le spalle e il busto fuori dalla tela, con sul viso un espressione di contenuto disgusto.

<<Oh Poveretto...>>

Al'interno della tela si vede un salottino lussuoso in penombra. Sulla sinistra vi è un tavolo con tovaglia e oggetti pregiati e apparecchiato con della frutta e le gambe del Duca Bergas siedono ancora a quel tavolo, piatte come la tela stessa.

La parte che spunta invece è giovane e piacente con capelli lunghi e scompigliati, dello stesso colore che l'artista ha usato per le ombre delle tende rosse sullo sfondo. Porta un pizzetto incolto e un ottima camicia, ma aperta e sgualcita, non proprio l'aspetto che si conviene a un Duca.

Nella mano sinistra stringe un calice ricolmo di quello che sembra ottimo vino rosso, ma nel parlare cala il calice e del vino trasborda e cola al suolo.

A terra, lì dove le gocce sono cadute, non vi è vino, il terreno non è bagnato, è solo macchiato di rossa pittura asciutta.

Link al commento
Condividi su altri siti

Io rimango in silenzio, ad osservare, a guardare, come mio solito. Il mio arco è pronto, la faretra sulla schiena. Non sono solito parlare molto, e infatti non parlo. Nella caccia c'è bisogno di calma e pazienza, di silenzio.. uno stile che mi porto dietro anche nella vita normale. Osservo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Passi lenti e calibrati, sguardo fisso davanti a me. Se qualcuno mi parla mi volto verso di lui quasi di scatto come se avessi sentito un ruomore e volessi capire cosa sia. Gli occhi sono piccoli, quasi fessure dietro l'elmo che porto sempre sulla nuca, le spalle coperte da un pesante mantello bianco ormai sporco con una grande croce rossa al centro. Sotto al mantello una cotta di maglia fa bella mostra di se, si vede che scintilla essendo pulita ogni sera e non ha nessun colpo, nessun graffio, se non sapeste che l'ho portata per tutto il viaggio direste che è nuova. La spada e lo scudo sono anch'essi tenuti perfettamente, il filo della lama è perfetto e lo scudo ij metallo lucido porta su di esso un altro scudo più piccolo bianco con la stessa croce rossa del mantello. Non parlo quasi mai ma quando lo faccio ritengo di dire delle verità sacrosante nella mia solita posa fiera e sprezzante.

Link al commento
Condividi su altri siti

Oh perdinci!

Mi faccio scappare un'imprecazione, mentre sussulto alla vista del corpo senza vita. Mi agito visibilmente. Da qualche anno, ormai, qualunque visione che mi possa rimandare alla morte, mi rende inquieto. Certo, aver raggiunto gli 83 anni è senza dubbio un gran traguardo, ma non mi piace molto il fatto di vedere davanti ai miei occhi ciò che mi aspetterà, non so quando, ma di sicuro non manca moltissimo tempo.

Mi passo una mano sulla nuca stempiata, poi sulla barba incolta.

Perdinci... Perdinci...

Di sicuro non è questo l'arrivo che mi aspettavo.

Io voglio questa città, dannazione. Da quando nel mio paese d'origine ho iniziato ad essere deriso da qualunque signorotto locale, o addirittura da chi si era arricchito senza avere una traccia di nobiltà nel sangue, ho deciso di andarmene.

Beh... Effettivamente... Al loro posto avrei fatto anch'io la stessa cosa. Pur essendo di origini nobili, e il nome lo dimostra, sono rimasto letteralmente senza il becco di un quattrino.

Gli altri nobili vivono in manieri o addirittura in castelli, io abitavo in una catapecchia di legno.

Gli altri nobili mangiano carne o pesce ogni giorno, io dovevo accontentarmi di un tozzo di pane quando andava bene.

Gli altri nobili gestiscono abitualmente la città, mentre le mie parole venivano prese come le farneticazioni di un vecchio bacucco e nostalgico della gloria passata e nessuno mi ascoltava.

Lo ammetto, sono rimasto senza niente, a parte i due stracci che indosso. E' per questo che ho deciso di andarmene, di trasferirmi in questo paesino in cui posso far valere il magnificente onore del mio sangue blu, in cui posso rivendicare la maestosa grandezza della famiglia de' Sciacquerelloni.

Il mio primogenito mi ha addirittura detto che se riuscirò nel mio intento, presto verrà ad aiutarmi nella costruzione di una comunità fiorente. Non dubito che possa farlo veramente, e questo mi fa piacere, ciò che mi lascia perplesso sono i suoi presunti scopi. Lo so che lo farebbe solo perchè sono vecchio e dopo essermi fatto un mazzo così e aver finito, prendersi tutto per lui. Poco importa, dovrò pur riscattarmi in qualche modo, prima di passare a miglior vita!

Continuo ad osservare il cadavere che giace nella piazza. E' raccapricciante.

Ma questo come si è ammazzato?

Mi chiedo ad alta voce, mentre tento di alzare la schiena ricurva e punto il naso aquilino verso gli altri viaggiatori.

Si sarà mica arrampicato ad un piccione e, alla giusta altezza, avrà mica mollato la presa?

Scuoto visibilmente il capo in segno di dissenso.

Naaah... Questi giovani. Così incoscienti...

Link al commento
Condividi su altri siti

Hunf hunf... che fatica spingere il carretto fin su la via che porta alla piazza. E che spettacolo indecoroso per accogliere il padrone. Mi venisse un coccolone se non ci vedessi un paragone.

Spostandomi dal traino mi volto un po' sudato, mentre mi asciugo con il fazzoletto di seta bianco che ho nel taschino della giacca, verso la dolce Duchessa.

My Lady, non è bene che guardiate simili atrocità, i vostri occhi preziosi dovrebbero rivolgere altrove lo sguardo.

Mentre cerco di esser gentile con la figlia del mio padrone salto di lato evitando che quello zotico del duca non mi riversi una sorsata di vino sulle scarpe lucide.

Sono Giacinto, maggiordomo e uomo di casa del Duca Bergas da ben trent'anni. Mi sono occupato degli affari di Villa Pioppo per molto tempo finché il padrone era in vita, pardon, in carne e ossa. MA alla sua morte. O meglio dipartita nel dipinto, mi occupo adesso di tutti gli oneri della casa e di accudire la sua splendida figlia, affinché venga cresciuta con grazie ed educazione per come si compete ad una fanciulla del suo rango.

Sollevando poco poco gli occhialini con lenti perfettamente rotondi che mi si poggiano sul naso fisso alla fine sconcertato il vecchio che proferisce parole insulse.

My lady dovremmo cercare un posto per la notte, per lei e il suo amatissimo padre.

Link al commento
Condividi su altri siti

Le parole di tutti sembrano essere sempre e solo rivolte al morto, io non mi curo di questo avendo avuto istruzione di curarmi dei vivi e così mi dirigo altezzoso e pomposo verso i due che abbiamo trovato vicino al corpo:

Ditemi, orsù, cosa vi spinge ad affermare con tanta sicurezza che possa trattarsi di suicidio?

Link al commento
Condividi su altri siti

Due folti baffi rossi dalla lunghezza spropositata partivano in orizzontale dal viso del vecchio, andandogli a toccare le spalle con le loro punte pendenti.

Bafforosso, così lo chiamavano nel piccolo borgo da cui proveniva.

Era il fabbro locale, almeno fino a quando non l'avevano mandato in questo nuovo villaggio per occupare un posto vacante, costringendolo a lasciare la gestione della sua bottega a Carletto, il suo figlioletto. Non andava molto orgoglioso di lui: da qualche tempo aveva preso l'abitudine di tagliarsi barba e baffi, un vero disonore per la sua famiglia, e in un certo senso era contento di essersi allontanato da lui. Lo stesso valeva anche per Martina, la sua mogliettina molto carina; avrebbe voluto portarla con lui a Borgo Remo, ma aveva rifiutato bruscamente.

Giunto in quella che sarebbe diventata da allora in poi la sua nuova casa, Bafforosso cercò di guardarsi un po' in torno e ambientarsi, ma rimase piuttosto colpito dal cadavere di Padre Sanguini e restò a sentire cosa ne dicevano tutti gli altri.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ambra! Giusto! Bergas solleva di scatto il braccio alle parole del fedele Giacinto.

Inserisce il braccio con il calice nei colori della tela, poggia il bicchiere sul tavolino e poi si alza in piedi per sporgersi fino alle ginocchia all'esterno.

Con entrambe le mani si regge alla cornice e si affaccia a guardare lì dietro.

Mia adorata Ambra. Ambra! Ambra finiamola col solito giochetto!! Ascoltami! Lei fa finta di non vederlo ne sentirlo, come succede spesso.

Non guardare cara! e Bergas sbuffa stanco nel vedere che Ambra fa esattamente il contrario.

Caro Giacinto, ti prego, lasciami qui, ma fa qualcosa per coprire questo ignobile spettacolo. Ambra è solo una bambina, maledizione! aggiunge il duca scostandosi i capelli.

Link al commento
Condividi su altri siti

Lo spadaccino alza le spalle.

"È un suicidio semplicemente perché è così da stamattina."

lasciò i presenti rimanere interdetti per poi continuare, mezzo soddisfatto.

"il sangue non si è rappreso.

Perchè non è sangue. È vino.

Si è ubriacato fino a morirne."

Alle sue parole, alcuni di voi si fanno avanti, a controllare.

Il guerriero avrà ragione. È proprio vino.

"Di case ne troverete un sacco di vuote heh.

Quindi stasera anche se la cena sarà preparata da Genny, trovatevi un tetto quando andrete a dormire ok ?"

Link al commento
Condividi su altri siti

Be' se non altro è la più dolce delle morti, non è vero Giaciunto? Ahah! e nel dire ciò Bergas lancia una sonora pacca al maggiordomo sulla spalla, lasciandogli una macchia di vernice a cinque dita. Nella sua voce si può sentire un tono rauco di chi non riesce bene ad articolare le parole.

Ma subito si porta le mani a tapparsi la bocca.

O mamma! Che stupido, non si dicono certe cose davanti una bambina. Scusami cara, dimentica quel che ho detto.

Potrà sembrare strano che un dipinto abbia l'alito pesante di alcol, ma con il Duca Bergas è sempre così.

Link al commento
Condividi su altri siti

Lord Adomorn

Bah, ubriacarsi fino a morire. Non sono più capaci nemmeno di suicidarsi. E vi sembra il modo di dare la notizia della sua morte? Vi dovreste far insegnare da noi nani, altrochè.

Prendo la mia borsa e, senza salutare, mi dirigo in una casa qualunque.

Bah, edilizia elfica. Non ci sono più le case di una volta. Sbotto prima di aprire la porta.

Link al commento
Condividi su altri siti

Meraviglioso!!

Reagisco con entusiasmo alle parole dello spadaccino.

Bene signori, ci vediamo tra un pochetto.

Prendo la mia sacca piena di stracci e mi metto a correre (per quanto il mio corpo raggrinzito mi conceda di farlo) verso la casa che mi sembra più bella, più grande, più splendente.

Insomma, verso la mia futura reggia!

Link al commento
Condividi su altri siti

Ambra è una giovane ragazza dal fisico snello e dalla pellecandida. Ha un portamento dritto e aristocratico. I suoi capelli e occhi blu sifondono benissimo nel suo lungo vestito dall’anonimo colore. L’abito èscollato,poiché qui avrebbe dovuto incontrare il suo sposo prescelto. Porta due orecchini,una a forma di soled’oro,l’altro d’argento a forma di luna piena. Sulle mani porta uno smaltoblu,al cui interno vi è raffigurato un unicorno in tutto il suo splendore,chesi tiene dritto su due zampe. Questi accessori rappresentano la triologia didivinità in cui crede: Helios il dio del fuoco,Celen la dea della luna e Gal il dio dei pianeti. Una volta arrivati a destinazione,perscendere,si fa aiutare dal suo maggiordomo,anche se non ne ha alcun bisogno. Daquando suo padre morì si è trasformata in una ragazza molto più orgogliosa eantipatica. Vedendo la testa di quell’uomo,che le non reputa per niente suopadre,uscire dal quadro,ne rimane disgustata,mostrando una smorfia che sembranon intenta a nascondere. Subito dopo squadra tutti i presenti dall’alto versoil basso,tranne Gemma. Alla vista delcadavere lascia un altro sguardo di disgusto,e si copre gli occhi terrorizzata.Dopo un po’ di secondi gli apro e mi rivolgo a Gemma dicendo –perché si èsuicidato?,che senso avrebbe avuto nel farlo?-

Spoiler:  
scusate il mio ritardo nel postare,sono stato impegnato in altri pbf
Link al commento
Condividi su altri siti

Doveva essere esasperato per bere fino a tal punto...

Mi guardo un attimo in giro aguzzando gli occhi, poi mi rivolgo alla ragazza

Ciao, io sono Roy, visto che sei del posto potresti darmi un aiuto? Sto cercando la falegnameria... me la indicheresti?

Link al commento
Condividi su altri siti

"Non c'è peggior cieco di chi non vuole vedere"

(adattamento di un famoso detto popolare)

Spoiler:  
Blind_Io_by_zilla774.jpg

La Prima Sera

I nuovi abitanti di Borgo Remo erano stufi del loro lungo viaggio, e non diedero molta attenzione al cadavere del vecchio, nella sua pozza di vino.

Le parole del vecchio Agilufo però avevano lasciato un interrogativo, che fu presto fugato.

Si, il vecchio poteva essere caduto da una finestra del monastero ma .... non aveva riportato lesioni chiare ... il Dottore, che era tra loro, se ne sincerò.

Quindi il responso era uno solo: aveva bevuto fino allo sfinimento, ed era così spirato....

Certo è che c'era TANTO vino attorno al cadavere ... e il corpo ne era probabilmente pieno anch'egli ...

... ma le case ("chi prima arriva meglio alloggia!") aspettavano i nuovi Borgo Remiani, e quindi i presenti si sparpagliarono verso le loro nuove proprietà. C'era solo l'imbarazzo della scelta!!!

Lo spadaccino Remyr sbuffò vedendoli partire, e il suo sguardo di disprezzo si posò sul cadavere di nuovo ...

Gemma e Roy partirono in una direzione, la giovane bionda apparentemente contenta di avere trovato compagnia, e non aspettava altro per potere discutere con qualcuno.

...

Passarono alcune ore, nelle quali tutti si prepararono, per poi recarsi alla cena, all'Abbazia.

[continua ...]

Spoiler:  
Spoiler:  
Off Game: Sarò disponibile per alcune ore a discutere e rispondere su alcuni post sulla cena, dove ci sarete tutti.

Alcune note su questo post che ho appena fatto:

1) credo sia abbastanza chiaro quello che ho voluto dire parlando del "Dottore". I duri di comprendonio possono chiederlo sul topic di organizzazione e beccarsi -5 PX (si, lo so che non prendete PX :P)

2) potete mandarmi MP su quello che volete fare durante la pausa prima della cena. Nessuna azione del vostro ruolo può essere fatta. Questo vale per contadini, e lupi. Il gioco comincia domani alle 7.00. Ciononostante, potete sempre chiedere, indagare, ecc, "in game" (come se fosse un PbF di un gioco di ruolo).

Rigorosamente tramite MP. Posterò i risultati via MP, e alcuni "ovvi" su questo topic, per una lettura di tutti. :)

Link al commento
Condividi su altri siti

"Com'è candida l'innocenza ..."

(autore sconosciuto)

La Prima Notte

Spoiler:  
the_upper_room_by_radojavor-d4vcn8p.jpg

La cena fu servita nell'Abbazia.

Rincontrate Gemma e Bobo, che fanno gli onori di casa.

Remyr, vi dice la donna, è uscita per una delle sue esplorazioni.

"E' antipatico, ma ci procura cibo e cacciagione fresca. Inoltre, conosce bene i dintorni, e non gli piace la compagnia..."

Gemma si rivela essere una buona cuoca.

C'è chi di voi, più abituato ai palati fini, che apprezza moltissimo una certa sua ricerca di raffinatezza, e chi, al contrario, preferisce più sostanza.

Bobo si limita a fare da servo, portando (a volte maldestramente) i piatti e le bevande.

Le domande vertono ovviamente sulla maledizione e gli avvenimenti degli ultimi mesi ...

Gemma sembra un po' restia a parlarne, limitandosi a dire che preferisce godersi per una notte la vitalità di questa cena, dopo tanti giorni di solitudine e di morte ...

Sembra che la maledizione abbia colpito in 3 ondate successive, decimando prima la metà del villaggio, poi il resto, e che il vecchio Nasus non sia riuscito a contrastarla, "malgrado la sua Sacra Reliquia e tutta la sua conoscenza" (il tono di Gemma sembra leggermente ironico), e che comunque ora "Nasus ha raggiunto i suoi compagni che tanto amava".

Sembra infatti esserci un cimitero, dietro l'abbazia (chiuso in un recinto, che non permette di entrarci se non da una porta del monastero), dove sono sotterrati tutti i morti.

Il pensiero rende subito tetra l'atmosfera, e quindi il discorso si sposta rapidamente su cose più allegre.

Spoiler:  
Spoiler:  
off game:

come nella fase della sera, potete decidere alcune azioni di notte (NON con i vostri poteri di ruolo), MA:

1) di notte, è pericoloso. Mentre questa notte non morirà nessuno di noi, sappiate che se qualcuno vuole uscire di notte e questo senza "usare" un suo potere, rischia. Anche la vita. Questa notte potrete rischiare cose spiacevoli.

2) potete, in via eccezionale, ruolare questa notte. Le seguenti notti, essendo la partita realmente iniziata, non potrete più postare durante la fase della notte (20.00 - 07.00).

Link al commento
Condividi su altri siti

Archiviata

Questa discussione è archiviata ed è chiusa alle risposte.

×
×
  • Crea nuovo...