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[Eroi] - Atto I - La Forgia della Furia


dalamar78

Messaggio consigliato

@ Edward Teach

Spoiler:  
Obbedendo all'ordine del tuo superiore, ti sei recato nella Teocrazia del Chiarore, diretto alla capitale Wintershiven. Come sai il Chiarore è uno degli stati più potenti delle Flanaess, governato da un sistema feudale di chierici di alto rango dove il Supremo Prelato è in cima alla gerarchia.

Sei anche ben conscio del fatto che la chiesa del Chiarore è estremamente fanatica e sospettosa nei confronti di tutti coloro che non venerano Photos, arrivando addirittura a considerare pagani o eretici tutti coloro che non seguono il Dio Luminoso.

Ben conscio che se vieni arrestato nel Chiarore non uscirari mai più di prigione, una volta giunto a Wintershiven, ti sei mosso con estrema cautela, impiegando molto tempo prima di riuscire a trovare il tuo contatto, un certo Hugh. L'uomo, un finto mercante, ti ha spiegato che ha sentito delle dicerie su delle favolose e leggendarie armi forgiate da un famoso fabbro nano: il tuo compito è quello di verificare l'esattezza o meno di queste dicerie e, se possibile, recuperare almeno una di questa armi. Hugh ti dice che devi recarti in un paese chiamato Blasingdell, situato alle pendici dei Monti Rakers. Hugh ti dice anche che, una volta sul posto, devi mettetti in contatto con un certo Barone Althon che ti fornirà ulteriori e più dettagliate indicazioni.

Senza indugiare oltre, sei partito alla volta di Blasingdell e ti ci è voluta un'intra settimana di viaggio per raggiungere questo paese quasi sperduto ai piedi dei Monti Rakers.

Dopo esserti riposato e rifocillato a dovere, hai chiesto indicazioni su come trovare il Barone Althon, presentandoti poi alla sua dimora, una bella e sfarzosa villa appena fuori dal paese, situata sul dorso di una dolce collinetta dalla quale domina tutta l'area sottostante.

Dicendo alle guardie all'ingresso che sei un avventuriero e che vuoi parlare con il Barone Althon, vieni subito scortato all'interno della villa, ma non prima di averti disarmato.

La villa all'interno è come te la immaginavi: ricca al punto tale da essere quasi esagerata. Dopo un paio di corridoi, vieni introdotto in un ampio salone dove ci sono già tre umani, anche se uno di essi deve essere un incrocio con qualche altra razza, anche s e non sai dire di preciso quale, ed uno gnomo.

@ Foldar Schermeel

Spoiler:  
Hai vagato a lungo per le Flanaess sempre accompagnato dal tuo fedele lupo Lyr. Certo il tuo carattere impetuoso ti ha spesso portato più guai che amici, ma sei abituato anche a questo. Nel corso dei tuoi viaggi sei giunto nella Teocrazia del Chiarore; hai sentito molto parlare di questo potente stato delle Flanaess, governato da un sistema feudale di chierici di alto rango di cui il Supremo Prelato è il vertice più alto.

Hai scoperto però ben presto a tue spese come la chiesa del Chiarore sia estremamente fanatica e sospettosa nei confronti di tutti coloro che non venerano Photos, arrivando addirittura a considerare pagani o eretici tutti coloro che non seguono il Dio Luminoso.

Esibendo coraggiosamente e costantemente la tua fede in Talos, i problemi nelle terre del Chiarore non hanno esitato a venirti incontro. Nessuno dei locandieri si è dimostrato disponibile a concederti un alloggio, per quanto modesto o misero che fosse e nessuno ti ha voluto vendere niente, nemmeno il cibo. Il culmine è stato raggiunto quando un gruppetto di guardie ha preteso di arrestarti senza nessun motivo apparente. E' solo grazie ai tuoi poteri e alla presenza di Lyr che sei riuscito a sfuggire alla cattura, ma da quel momento sei braccato.

Durante la tua fuga è stato Talos stesso a parlarti in sogno, dicendoti di recarti nel paese di Blasingdell e fornendoti una mappa mentale per raggingere quel luogo.

Una volta sul posto hai capito subito che qui la situazione era molto diversa: situato alle pendici dei Monti Rakers, questo tranquillo e placido paese non ha niente a che vedere con il resto del Chiarore ed i suoi abitanti ti hanno accolto se non con gioia ma neanche con astio.

E' oramai una settimana che sei rifugiato a Blasingdell; nel corso di questo tempo hai sentito dei popolani mormorare che un nobile locale, un certo Barone Althon, sta cercado degli avventurieri per un'importate cerca. Incuriosito ti sei recato presso la dimora del nobile, una bella e sfarzosa villa appena fuori dal paese, situata sul dorso di una dolce collinetta dalla quale domina tutta l'area sottostante.

Dicendo alle guardie all'ingresso che sei un avventuriero e che vuoi parlare con il Barone Althon, vieni subito scortato all'interno della villa, ma non prima di averti disarmato e ti averti intimato di lasciare il tuo lupo fuori.

Seppur a malincuore hai detto a Lyr di aspettarti all'esterno della villa, mandandolo a giocare in un boschetto vicino. Le guardie ti scortano all'interno della villa e, dopo un paio di corridoi, vieni introdotto in un ampio salone dove ci sono già tre umani, anche se uno di essi deve essere un incrocio con qualche altra razza, anche s e non sai dire di preciso quale, ed uno gnomo.

@ Gerbo Aleslosh Bern

Spoiler:  
La tua proverbiale passione per lo studio e le scienze ti ha portato nella Teocrazia del Chiarore, stato delle Flanaess conosciuto per le sue altamente fornite biblioteche, ma anche tristemente noto per essere uno stato estremamente fanatico dal punto di vista religioso, al punto tale che tutti coloro che non venerano Photos, il Dio Luminoso, sono considerati pagani o eretici. Sai che è una teocrazia feudale in cui chierico di alto rango detengono il potere e al cui vertice c’è il Supremo Prelato; non sei mai stato un fervente credente, ma da quanto sei nel Chiarore ti sei ben guardato da mostrare la tua fede in Garl Glittergold. Inoltre hai ben altre cose che ti passano per la testa.

Infatti, giunto a Wintershiven, la capitale del Chiarore, hai preso alloggio in una modesta locanda scelta in maniera strategica: per la sua vicinanza alla grande biblioteca cittadina. Dopo tre giorni a riempire scartoffie, riesci finalmente ad accedere alla biblioteca vera a propria: un vero paradiso per gli amanti dei libri e gli studiosi come te. Hai trascorso quattro giorni praticamente chiuso nella grande biblioteca leggere tomi di ingegneria e meccanica, prendendo freneticamente appunti. Verso la metà del quinto giorno hai fatto una singolare scoperta: inserito all’interno di uno dei volumi che stavi consultando, un tomo che, a giudicare dalla polvere che vi era depositata sopra, non veniva toccato da moltissimi anni, hai trovato una pergamena che indica la posizione di una segreta roccaforte nanica di nome Khundrukar. Molto incuriosito dalla strana scoperta, hai iniziato a consultare dei tomi di geografia, scoprendo, grazie ad altri riferimenti contenuti sulla mappa, che questa roccaforte segreta si dovrebbe trovare presso il Dente di Pietra, un alto picco montano dei Monti Rakers. Studiando ulteriormente, hai scoperto che c’è un paese non molto lontano dal Dente di Pietra, Blasingdell proprio qui nel Chiarore. Senza indugiare oltre e vinto dalla curiosità, ti sei diretto a quel piccolo paese.

Una volta sul luogo, facendo qualche domanda, scopri che c’è un nobile, un tale Barone Althon, che sta cercando degli avventurieri per un’importante cerca proprio al Dente di Pietra. Dopo esserti sistemato e preparato, ti rechi alla dimora del nobile, una bella e sfarzosa villa appena fuori dal paese, situata sul dorso di una dolce collinetta dalla quale domina tutta l'area sottostante.

Dicendo alle guardie all'ingresso che sei un avventuriero e che vuoi parlare con il Barone Althon, vieni subito scortato all'interno della villa, ma non prima di averti disarmato e sottratto tutti i tuoi preziosi congegni che le guardie non riescono a fare a meno di guardare con estremo sospetto.

Le guardie ti scortano poi all'interno della villa e, dopo un paio di corridoi, vieni introdotto in un ampio salone dove ci sono già quattro umani, anche se uno di essi deve essere un incrocio con qualche altra razza, anche s e non sai dire di preciso quale.

@ Makara Kilmark

Spoiler:  
Fin da piccolo sei sempre vissuto all’interno del Monastero di Ur-Thaldaar, apprendendo le tecniche di combattimento più sofisticate e letali, ma non solo. Hai appreso anche il valore della disciplina e l’importanza di avere un codice morale nella vita. Uscire dal monastero e vedere che il mondo reale è così corrotto e abbietto e che spesso un mezzo hobgoglin come te viene trattato come un scherzo della natura, ti ha riempito di amarezza e disappunto.

Hai iniziato a vagare senza meta, cercando però allo stesso tempo un rifugio e un luogo in cui poter stare in pace. Il tuo girovagare ti ha portato a Blasingdell, un piccolo paese alle pendici dei Monti Rakers, una tranquilla comunità di umani ma in cui vivono molte altre razze sebbene siano in netta minoranza.

Qui a Blasingdell nessuno ti ha mai fatto sentire “di troppo” specie il Barone Althon. Hai conosciuto questo nobile locale dopo un solo giorno che eri giunto a Blasingdell; l’uomo ti ha visto allenarti da solo poco fuori dal paese ed è rimasto molto impressionato dalla tua bravura con le armi.

Nel corso dei giorni seguenti lo hai incontrato spesso e sei venuto a sapere che sta cercando di mettere insieme un gruppo di avventurieri per una particolare cerca.

Incuriosito da quella che aveva tutta l'aria di essere una proposta di lavoro, ti sei recato alla dimora del nobile, una bella e sfarzosa villa appena fuori dal paese, situata sul dorso di una dolce collinetta dalla quale domina tutta l'area sottostante.

Dicendo alle guardie all'ingresso che sei un avventuriero e che vuoi parlare con il Barone Althon, vieni subito scortato all'interno della villa, ma non prima di averti disarmato.

Le guardie ti scortano poi all'interno della villa e, dopo un paio di corridoi, vieni introdotto in un ampio salone dove, ad attenderti, c'è già il Barone Althon n persona e altri due umani ed uno gnomo.

L'ampio salone in cui venite scortati dalle guardie è decorato con numerosi arazzi drappeggiati alle pareti; al centro domina un lungo e massiccio tavolo, sul quale sono posti due grossi candelabri, la cui cera è sparsa nei dintorni. In piedi sul lato opposto rispetto a quello dal quale siete entrati, c'è un uomo, vestito con abiti molto eleganti e raffinati, che vi osserva entrare nella sala quasi con occhio critico, come se volesse soppesarvi con gli occhi.

Di fronte a lui, poggiato sul tavolo, c'è un drappo verde che copre un'oggetto dalla forma quasi rettangolare.

Salve avventurieri. Lasciate che mi presenti: io sono il Barone Althon e questo alla mia destra è Makara, uno dei migliori combattenti che abbia mai visto. dice il barone indicando l'uomo con gli occhi gialli.

Ma veniamo a noi: so che siete qui per la mia cerca, ma prima lasciate che vi racconti una storia.

In questa regione, la leggenda del fabbro Durgeddin il NEro è ben conosciuta. Ci sono numeroso storie di meravigliosi tesori nascosti in una roccaforte nanica da lungo tempo perduta e di una spietata guerra condotta in nome della vendetta tra i nani e gli orchi oltre cent'anni or sono.

Durgeddin era un mastro armaiolo che forgiava lame d'incredibile qualità e potenza. Secoli fa la sua casa venne saccheggiata dagli orchi ed egli condusse i superstiti del proprio clan a una nuova fortezza nelle montagne a nord di questo paese e vi stabilì una piccola roccaforte da qualche parte in quelle terre inesplorate.

Dal suo rifugio nascosto meditò vendetta contro tutte le razze orchesche per dieci lunghi anni, finchè un giorno i suoi nemici scoprirono la sua fortezza e l'attaccarono. Durgeddin e i suoi seguaci morirono e la maggior parte delle ricchezze della roccaforte furono portate via dalle orde di conquista. Cionostante, gira voce che i forzieri e le armerie più in profondità e meglio nascosti siano scampati alla razzia e che alcune delle straordinarie lame di Durgeddin attendano ancora nell'oscurità di essere reclamate da una mano sufficientemente salda.

Per dimostrarvi che quello che vi ho appena raccontato non sono solo voci, vi mostrerò una delle famigerate lame di Durgeddin.

Detto questo, il barone si avvicina al tavolo e solleva il drappo rosso; sotto di esso, adagiata su un cuscino color porpora, vedete una lama spezzata di superba qualità, recante un particolare simbolo, che il barone dice essere il simbolo di Durgeddin il Nero.

@ Simbolo sulla lama spezzata

Spoiler:  
33c3ajd.jpg

Questa magnifica lama è stata rinvenuta vicino ad una collina rocciosa nota come il Dente di Pietra. Dista da Blasingdell circa tre giorni di viaggio in direzione nord est. Vi offro una ricompesa di 500 monete d'oro a testa più il valore di mercato di ogni lama di Durgeddin che sarete in grado di portarmi.

Allora che dite? Vi sembra un'offerta equa? Accettate l'incarico? termina il Barone Althon guardandovi negli occhi.

@ Tutti

Spoiler:  
Alla fine ce l'ho fatta ad aprire il topic di gioco!

Solite raccomandazioni:

- parlate in prima persona, come se foste proprio voi i Pg che si muovono "in game"

- per la descrizione della azioni usate il carattere normale (esempio: Mi dirigo verso la porta e la esamino)

- grassetto per il parlato, con le virgolette prima se volete (esempio: "Presto! Usciamo di qui!")

- blu per i pensieri, meglio se anche in corsivo (esempio: Maledetto orco!)

Non leggete gli spoiler altrui!

Se qualcuno di voi, per un qualsiasi motivo non potesse postare, è pregato di avvisare per tempo. Io farò comunque proseguire il PbF per non rallentarne il corso.

Per qualsiasi cosa non esitate a chiedere; se una cosa inerete l'avventure stessa potete farlo direttamente su questo topic. Ma per qualsiasi cosa non inerenti il gioco stesso siete pregati di utilizzare il topic di servizio.

Vi ricordo che ho richiesto un MINIMO di UN post al giorno.

Ma soprattuto cercate di giocare al meglio delle vostre capacità.

Come ultima cosa, vi dico che non sempre la violenza è il metodo migliore per superare un ostacolo.

Detto questo non mi resta che augurarvi

BUONO DIVERTIMENTO!

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@DM

Spoiler:  
Faccio una prova di percepire intenzioni sul barone per valutare se ci sta nascondendo qualcosa.

Scruto con attenzione quelli che potrebbero potenzialmente diventare i miei compagni d'avventura. Quando il Barone Althon mi cita non ho alcuna reazione, quasi come se fosse scontato essere il migliore, ma sono intimamente orgoglioso del complimento.

Alla fine del discorso iniziale del Barone faccio mezzo passo avanti e un inchino cortese. Rivolto verso il Barone esordisco: Vostra Grazia ha offerto condizioni molto generose, in quanto immagino che il valore di lame siffatte sia decisamente elevato. Accetto l'offerta.

Mi inchino cortesemente e retrocedo di mezzo passo, per metà ascolto la risposta dei miei compagni e per metà mi perdo nei miei pensieri.

Chissà perché il barone non vuole nulla per se stesso. Forse che la mera conoscenza dell'ubicazione della fortezza possa ripagarlo? Non importa, avrei accettato l'offerta anche solo per una di queste lame. Devo ricordare con precisione il simbolo, perché se si è svolta una battaglia vi saranno molte armi disseminate in quei corridoi. Sempre che qualcun altro non abbia già fatto razzia...

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@ Makara

Spoiler:  
Ti soffermi ad osservare con attenzione il barone, per verificare se vi sta mentendo o non menzionando qualcosa, ma per quanto ti sembra, sta dicendo la verità.

@ Tutti

Spoiler:  
Piccola dimenticanza mia:

mettete una descrizione del vostro Pg in uno dei primi post che fate e mettete sempre il nome del vostro Pg come titolo di ogni vostro post.

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Senza tutti i miei piccoli ed amati congegni mi sento nudo ed imbarazzato ed è evidente a chiunque mi guardi. Con le piccole manine incrociate dietro la schiena saltello da un piede all'altro, in evidente disagio. Non mi hanno permesso nemmeno di tenere il mio Bastone Ignegnoso di Gerbo, mio inseparabile compagno di avventure, ed ora vorrei tanto potermi fare un camomilla per rilassarmi. Potrei quasi chiederla al padrone di casa ma vedere tutti quegli uomini alti mi intimorisce cosicché sto in silenzio, agitato ed imbarazzato.

Quando però sento parlare della fortezza nascosta mi si illuminano gli occhi.

Ma guarda... è proprio quella che ho scoperto anch'io nella biblioteca!

Un sorriso bambinesco, assurdamente felice, si dipinge sul mio volto mentre inizio a saltellare con maggior intensità, aspettando che il nobile finisca di parlare. Totalmente disinteressato alla ricompensa, nella mia mente solo la possibilità di incontrare qualcuno con cui andare alla scoperta di quella fantastica roccaforte.

Quando finalmente il nobile finisce di parlare è l'uomo dagli occhi gialli a dire la sua per primo ma subito dopo, con la mia vocina strillante, mi intrometto, alzando la mano e continuando a saltellare:

Io! Io! Io ci voglio andare! Ho anche trovato la mappa quindi so dove trovarla! Quindi posso essere utile! Vipregovipregovipregovipregoviprego! Scegliete me! Sono piccolino ma so dov'è!

Per l'agitazione le parole mi escono dalla bocca ad una velocità incredibile.

A fermare le mie parole non è il buon senso... è la goffaggine. Essendo ovviamente totalmente incapace di saltellare con una mano alzata in preda all'agitazione, in qualche modo incespico sulla lunga veste che indosso e in quattro e quattr'otto mi ritrovo a terra, faccia sul pavimento.

Oi... mentre mi rialzo lentamente con due lacrimoni che sembrano pronti a formarsi nei miei occhi.

Emh... posso ancora venire vero? questa volta la voce è molto più sommessa, come quella di un bambino colto con le mani nella marmellata che tenta di chiedere scusa...

Descrizione:

Spoiler:  
Nonostante non abbia ancora superato la mezza età, Gerbo dimostra molti più anni di quanti ne abbia realmente in volto. Alto novantadue centimetri è abbastanza robusto, anche per uno gnomo. Gli anni sedentari e la recente passione per il cibo e la cucina hanno fatto si che le sue forme si arrotondassero un bel po', sia sul ventre che sul volto, tondo con due occhi molto grandi di un verde smeraldo, un naso grosso e leggermente schiacciato ed una bocca dalle labbra sottili rilassata e sorridente. Un intricato groviglio di rughe, perlopiù createsi nelle lunghe ore di studio e progettazione, attraversa la sua fronte ed attorno agli occhi ha le classiche zampe di gallina. Ciuffi di capelli mori e perennemente arruffati gli contornano il capo, unendosi ad una barbetta ispida dello stesso colore. Solitamente porta tuniche larghe e comode, con colori perlopiù neutri e perennemente sporche di olio, rattoppate e con segni di bruciature, stivali comodi e non troppo consumati dalle esplorazioni, ed un paio di occhiali di sua invenzione, simili a quelli di un aviatore ma con tante piccole levette e pulsantini che spuntano, ben calcati sulla testa. Ha una sacca a tracolla, stracolma di pergamene, fogli, progetti ed invenzioni a metà, ed una grossa cintura piena di sacche, contenenti le cose più strampalate, invenzioni, ampolle, chiavi inglesi, cacciaviti, il suo prezioso tabacco e la ancor più importante teiera in ferro. Cammina appoggiandosi ad un bastone in metallo intarsiato, il Bastone Ingegnoso di Gerbo, che come gli occhiali ha numerose leve e pulsanti che spuntano, cavi che si torcono su di essi e piccole lucette.

Tutto sommato però non è brutto, ha l'aria del tenero vecchietto (anche se poi tanto vecchio non è) gentile e simpatico, quello che ci si aspetterebbe essere seduto accanto al fuoco con una marea di ragazzini che ascoltano le sue favole. Il suo carattere gioviale e sognatore aumenta quest'impressione, rendendolo quasi sempre simpatico ad un primo impatto visivo. Quando invece è arrabbiato o nervoso per qualcosa, perde totalmente l'aspetto bonaccione, assumendo invece l'aria di un vecchio saggio adirato.

Non è particolarmente agile, i suoi movimenti sono abbastanza goffi, eccezion fatta per le piccole mani che, nonostante le dita abbastanza grassoccie, sono svelte ed abili nel sistemare anche le più piccole parti di un congegno.

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descrizione

Spoiler:  
Edward è un umano sulla ventina ha i capelli rasati di color nero,gli occhi di color celeste ed è alto all'incirca 1.80. Indossa un giaco di maglia di ottima fattura di color argenteo,un mantello nero,alla vita ha legato una catena chiodata,indossa i guanti e sopra quello destro porta un vistoso anello

Stupido Gnomo ma come si agita se crede di continuare così nella missione si sbaglia di grosso, la segretezza prima di tutto per avere un vantaggio tattico sul nemico.....

Mi volto verso il Barone con aria fredda dicendo

Diciamo che i nosti obbiettivi coincidono, almeno per ora, quindi accetto la vostra proposta di lavoro

Certo il mio compito è trovare una di queste armi integre, si vadano a fare fottere le 500 mo, quando avrò trovato un arma degna di questo nome abbandonerò l'allegra combriccola

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Descrizione fisica

Spoiler:  

Foldar è un ragazzo alto e piuttosto robusto, temprato dalla rigida vita selvaggia e di montagna. E' solito girare solo con dei calzoni corti color grigio (il miglior mimetismo tra le montagne rocciose da cui proviene) ed il petto nudo, a dimostrazione che un servitore di Talos non teme nulla, freddo e caldo compresi. Ciò mette in mostra tre fulmini simbolici dipinti in bianco sul torace con le punte convergenti verso il basso e, però spesso coperta dal mantello, una spessa cicatrice che gli attraversa tutta la schiena (dalla spalla sinistra fino a poco sopra la vita sulla spina dorsale). I lineamenti del viso sono rigidi e squadrati. Gli occhi azzurri risaltano particolarmente tra una corta barba nera e dei lunghi capelli color carbone, portati sciolti e cadenti sulla schiena. Un mantello particolare lo distingue, fatto di leggero pelo di lupo intrecciato con una bruciatura a forma di fulmine al centro.

Nella mano destra porta un bastone appuntito di solido legno. Da sotto il mantello sbucano alcuni giavellotti, appena tenuti su da una cintura tenuta alla vita, con la base in basso a destra e le punte in alto a sinistra.

Tre umani in carne e uno gnomo ... ugualmente in carne. Certo che se Talos mi ha guidato fino a qui un motivo ci sarà e poi mi sto annoiando a non fare nulla, forse la sotto avrò modo di dimostrare quanto potente possa essere la natura.

Gli altri due sembrano seri, ma quell'umano in miniatura ... bah, speriamo solo non crei troppi problemi

Con voce decisa rispondo al nobile Nessun problema, ho proprio bisogno di sgranchirmi, a Blasingdell non c'è un granché da fare. Solo una cosa vorrei sia chiara, se trovo una lancia che mi ispira particolarmente la terrò per me, sarebbe un affronto verso la mia fede disfarmi di tale arma.

Poi porto il braccio orizzontale davanti al petto e mi rivolgo versi quelli che sembra saranno i miei compagni di viaggio accompagnando la frase con un leggero inchino ma senza mai abbassare lo sguardo Piacere di conoscervi, Foldar.

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Descrizione fisica:

Spoiler:  
Alto quasi 2.20m e con il fisico ascutto, Makara non passa certo inosservato. Ben educato, Makara si nasconde dietro la fredda cortesia e la usa alla stregua della sua corazza di piastre per difendersi dal mondo esterno. I bellissimi denti bianchi non si palesano mai perché Makara non ha mai sorriso dal suo arrivo al villaggio. Ma se lo avesse fatto l'osservatore più acuto avrebbe notato che molti di essi sono aguzzi oltre che immacolati.

Quando non indossa la corazza di piastre, sempre perfettamente lucidata ed oliata, Makara esibisce abiti logori ma lindi. Allo stesso modo anche le sue mani sono sempre coperti da guanti, che non vengono mai tolti, se non al riparo da occhi indiscreti. E a proposito di occhi, quelli gialli di Makara sono davvero insoliti ed hanno fornito motivo di pettegolezzo in tutto il villaggio.

Piacere mio signori, sono Makara Kilmark. Spero che la reciproca collaborazione possa essere proficua, oltre che interessante. aggiungo ammiccando allo gnomo.

Che strana accozzaglia di esseri viventi: lo gnomo un po' folle - ma non saprei fino a che punto, l'umano scaltro e l'altro che si ammanta della propria fede. Certo che con compagni così non correrò il rischio di annoiarmi.

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Dopo essermi rialzato e spazzolato goffamente i vestiti mi rendo conto che tutti si sono presentati ad eccezione mia.

Subito le mie guance diventano paonazze, non tanto per la caduta ma per essermi accorto di essere stato scortese.

Ah già... ehm... il mio nome è Gerbo Gimble Dimble Fonkin Zook Seebo Jedebbo Namfoodel... no aspettate... ehm... così è un po' troppo lungo. Com'è che bisogna comportarsi con la gente alta? Ah si! Solo nome cognome e soprannome giusto... si ehm.. io sono Gerbo, si Gerbo va bene come nome, anche Fonkin non mi dispiace ma forse Gerbo è meglio... si allora dicevo... ehm... Gerbo Doublelock... si anche Doublelock è giusto come soprannome, in fondo è il primo che mi hanno dato.... si... insomma... Gerbo Doublelock Bern!

sembro parlare più a me stesso che agli altri ma alla fine, con evidente fatica, riesco a presentarmi.

Quindi inizio ad osservare tutti con un sorriso speranzoso...

Solo che mi mettono un po' paura... soprattutto quello con la catena... però devo essere coraggioso! E se il viaggio fosse pericoloso? No... con tutti questi grossi a difendermi non avrò paura! No... e poi ho sempre il Bastone... e la Pistola... e le Bombette... e... cos'altro ho? Beh ho tante cose si... e poi ne vale la pena dai!

Rimango quindi in un silenzio un po' imbarazzato, sempre con le guance paonazze.

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Il mio nome è Edward Teach e spero anch'io che la nostra cerca risulti proficua e che si completi nel minor tempo possibile...

rispondo all'inchino di Foldar con un altro inchino

Questo Makara deve essere proprio un valido combattente, per quanto riguarda Foldar curioso che un servitore della natura veneri Talos il dio delle tempeste e che esibisca tale simbolo proprio qui nella teocrazia del chiarore........e dello gnomo che pensare... speriamo che con tutti quegli attrezzi ce ne sia uno che funzioni.....ahahahah

Riprendo dicendo

Bando alle ciance,quando abbiamo intenzione di partire?Ci aspetta un viaggio di tre giorni giusto?

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Per me si può partire anche subito, giusto il tempo di recuperare il mio spadone. Se voi siete già pronti possiamo partire immediatamente, altrimenti potremmo ritrovarci davanti a questa residenza tra un'ora.Prima partiamo e meglio sarà.

Attendo risposta e una volta ricevuta prendo licenza dal Barone ed esco per andare a recuperare i miei effetti personali.

Sono proprio curioso di vedere come andrà a finire, soprattutto mi immagino già lo gnomo con i suoi mille strumenti nelle profondità della montagna. Ci sentiranno arrivare da miglia di distanza. Perché sicuramente ci sarà qualcuno o qualcosa in quell'antro. Speriamo che gli altri due umani siano valenti come sembra.

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@tutti

Spoiler:  
Ehm... teoricamente non sapete che Gerbo è pieno di congegni perché me li hanno tolti tutti all'entrata XD Quindi ora ho solo i vestiti sporchi di macchie d'olio^^

Il sorriso sul mio volto si espande sentendo che tutti sono d'accordo per partecipare e che sono anche, almeno secondo me, ansiosi di partire. La voglia di conoscere questa nuova fortezza inesplorata mi sta rodendo da quando ne ho scoperto l'esistenza.

Le parole di quello che aveva detto di chiamarsi Foldar però congelano improvvisamente il mio volto.

Abitanti della zona? Pericoli?

Ehm... scusate... mi faccio avanti con una vocina piccola piccola e timorosa Ma secondo voi ci saranno tanti mostri? Perché in fondo è disabitata da tantissimissimo tempo e forse non interessa a nessuno perché nessuno sa che esiste e allora è vuota... no perché se ci sono i mostri allora è pericoloso e se è pericoloso... allora... allora potremo farci male... e a me non piace farmi male... e... e... e credo nemmeno a voi... e allora io, anche se so difendermi eh! Sono bravino a difendermi... però... ecco... ho un po' di paura...

Mentre parlo il mio sguardo è basso e muovo il piede in circolo sul pavimento, evidentemente imbarazzato...

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Il Barone incarca un sopracciglio con fare pensoso dopo aver visto e sentito le parole del piccolo gnomo.

Direi che hai trovato dei validi compagni Gerbo. Vedrai che non ti accadrà niente. dice il Barone Althon rivolto allo gnomo.

Subito dopo, sposta il suo sguardo su Foldar.

Tutto quello che so sul Dente di Pietra e sulla roccaforte nanica ve l'ho detto. Mi dispiace ma non posso aiutarvi più di così. Posso però fornirvi il cibo necessario per il viaggio e qualche oggetto che potrebbe tornarvi utile. Non appena siete pronti a partire, ditemelo che vi faccio accompagnare da un mio servitore nei miei magazzini.

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In fondo lo gnomo, per quanto inutile si rivelerà ai nostri fini, mi sta simpatico. Io pensavo più ad altri cercatori, ma nell'eventualità ci fossero davvero dei mostri laggiù, io e Lyr ce li mangiamo a colazione. Siamo portetti da Talos, non dobbiamo temere niente e nessuno!

Chino il capo verso il barone di segno di assenso e seguo il gruppo nei magazzini senza aggiungere altro.

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Una volta recuperata lo spadone mi accodo al gruppo osservando attentamente i miei compagni.

Il piccoletto potrebbe riverlarsi un peso o una risorsa, mentre gli altri mi sembrano fiduciosi. In particolare Foldar. Mi sono sempre piaciute le persone sicure di sé.

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Alle parole del barone annuisco concitato e quando vedo gli altri iniziare ad incamminarsi verso i magazzini inizio a correre loro dietro, con le mia gambette corte, incespicando più volte e rischiando di cadere ognuna di quelle volte.

Aspettatemi... è quasi un gridolino quello che mi esce mentre inizio a riprendere i mille congegni che mi avevano fatto togliere. Dagli occhiali pieni di levette che mi metto in testa, ad una serie di piccole bombette di vari colori e varie forme, dai piccoli razzi alle suole metalliche, dal dichetto alla scatolina piena di specchi... riprendere tutte le mie cose è un'azione lunga, abbastanza lunga, resa ancor più lunga dalla goffaggine che mi contraddistingue e che fa sì che più e più volte le cose mi cadano.

Dopo interminabili minuti finalmente mi sento nuovamente felice ed appoggiandomi all'Ingegnoso Bastone di Gerbo, quello che all'apparenza sembra un normale bastone in ferro, ma pieno di luci che lampeggiano, levette, tubicini e strane protuberanze, e con un sorriso soddisfatto sul volto ricomincio a correre verso gli altri.

Eccomi eccomi ho finito!

Ovviamente, subito dopo aver parlato, inciampo e cado a faccia in giù. Metà dei congegni che avevo infilato alla bell'e megli nelle mille tasche e borse rotolano fuori ed altri preziosi minuti vengono spesi mentre, più veloce possibile, raccatto tutto.

Ehm... scusate... hehe...

Con l'espressione molto più abbacchiata di prima ricomincio a seguire il gruppo.

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Congedandovi dal Barone Althon che vi augura buona fortuna, seguite il suo servo nei suoi magazzini, che sono situati in una delle tante altre costruzioni che circondano la lussureggiante villa del nobile.

Molte delle costruzioni intorno alla villa sono evidentemente le abitazioni dei suoi servitori, ma notate anche una caserma in cui alloggiano le gardie e un piccolo tempio, anche se non è contradistinto da nessun simbolo che ne indichi l'inclinazione religiosa.

L'edifio che ospita il magazzino del Barone Althon è una tozza costruzione formata da un unico piano che si espande in larghezza. Entrando dentro, vedete che ci sono moltissimo oggetti e altre suppellettili varie.

@ Tutti

Spoiler:  
Questo magazzino contiene tutto l'equipaggiamento presente nel Manuale del Giocatore, ma solo le versioni normali degli oggetti.

Se qualcuno di voi vuole prendere qualcosa lo dica; che prendiate o meno degli oggetti ciascuno di voi faccia un post. Dopo che ognuno di voi ha postato, possiamo inziare l'avventura vera e propria!

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Mi avvicino alla rastrelliera delle armi e scelgo con cura un arco lungo composito adatto al mio braccio e due set da venti frecce.

Poi mi procuro uno zaino, un giaciglio, un sacchetto di triboli, un piede di porco, 3 fiasche di olio e razioni da viaggio per sette giorni.

@DM:

Spoiler:  
Per l'arco intendo uno con un bonus di forza massimo pari a quello dato dalla mia stessa forza.

NB: ho il manuale in inglese, alcuni oggetti potrebbero non corrispondere come traduzione, nel caso segnalamelo.

Io sono a posto, dico. Aspetto gli altri e li osservo scegliere l'equipaggiamento.

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Arrivato ovviamente per ultimo nel magazzino, vedendo tutte quelle cose i miei occhi si illuminano.

Chissà che non trovi qualcosina di utile per sistemare gli occhiali...

Come un bambino in un negozio di giocattoli inizio a saltellare per gli scaffali, arraffando tutto quello che mi può sembrare utile o che mi piace particolarmente.

Davvero possiamo prendere quello che vogliamo? Proprio tutto tutto tutto?

Mentre parlo le mie manine, unica parte agile del mio corpo sembrerebbe, si chiudono su una miriade di oggetti, a volte posandoli nello zaino, a volte rimettendoli nel posto sbagliato perché tovo qualcosa di meglio.

Spoiler:  

Ora non ho tempo di fare i calcoli del peso però per ora direi che prendo:

Acciarino e pietra focaia

Ago da cucito

Amo da pesca

tre Ampolle

Borsa da Cintura

Campanella

5 candele

Cannocchiale

10 fogli di carta

Ceralacca

Corda di seta

Custodia per mappe o pergamene

5 fiale

Fischietto

3 gessetti

Giacilgio

Inchiostro

Olio

Otre

Pennino

10 Pergamene

10 Razioni da viaggio

Sacco

Sapone

Specchio Piccolo in Metallo

Zaino

Arnesi da artigiano

Lente d'ingrandimento

Stasera tardi o domani faccio il calcolo del peso e se pesano troppo per me ne mollo qualcuno

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