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Combattimenti nella realtà


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[MOD] - Ho spostato questi post in un nuovo topic, se volete continuare a parlare di questo argomento - Samirah

Ok, ora che anche Azar è capitolato (:-p ) ritratto pure io... :-D

Però fatemi dire un'ultima cosa, spostando il discorso nella realtà (so che è sbagliato ma voglio vedere come la pensate in proposito):

1 - Combattere impugnando una arma ad una mano tenendo l'altra libera;

2 - Combattere impugnando una arma ad una mano tenendo nell'altra uno scudo;

3 - Combattere impugnando una arma ad una mano tenendo nell'altra un'arma;

Io direi che questi tre casi sono completamente differenti tra loro (per equilibrio, coordinazione, precisione dei movimenti, ecc.).

E' chiaro che a parità di abilità possedute i casi 2 e 3 risultano più difficili del caso 1 e sicuramente i risultati in combattimento sono ben diversi.

In D&d (per quanto sia irreale e illogico nelle sue regole a volte) si cerca di trasportare situazioni reali e/o verosimili in un contesto cartaceo e narrativo.

Per questo senza la competenza adeguata si subiscono penalità se si combatte con spada e scudo (guardacaso sono poche le classi che la hanno di base, le altre devono spendere un talento).

Allo stesso modo accade per il combattere impugnando due armi (qui nessuna classe, che io sappia, possiede le doti per farlo di base, anche il Ranger la può prendere solo ad un certo livello).

Dove voglio arrivare? Al di là di attacchi aggiuntivi, il solo fatto di non avere una mano libera comporta una certa difficoltà nei movimenti (trasposta con le penalità). Il fatto che con uno scudo essa si azzeri del tutto (con l'opportuna competenza) è ovvio in quanto esso ha funzione protettiva (quindi è abbastanza passivo nei movimenti) ed è anatomicamente studiato per dare il minor fastidio possibile.

Sarebbe il caso di sapere cosa dicono i giocatori dei GdR Live su questo, ne potrebbero sapere molto più di tutti a mio avviso...

In sostanza il mio pensiero è questo:

Da regolamento avete ragione voi, ma ragionando in termini di realtà la situazione cambia.

Ripeto che l'aver spostato la questione sul piano della realtà è sbagliato e molto probabilmente OT, ma vorrei sapere cosa ne pensate a riguardo.

PS sulla questione colpo senz'armi: E' sbagliato IMHO paragonare il colpo senz'armi ad un'arma leggera impugnata nell'off-hand, in quanto i pugni (e così le ginocchia, le spalle, i gomiti, ecc.) fanno parte del corpo del combattente dalla nascita, al contrario di un arma manufatta che è esterna. Di conseguenza si dovrebbero avere penalità differenti, ma non mi sento in grado di analizzare questa situazione, per cui la lascio perdere del tutto.

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Allora Dark...legittimo che tu pensi quelle cose. Vuoi trasporrer moemnatneamnete il tutto alla realtà? (visto che a livello di regole e di gioco ormai abbiamo finito)

Non si può!!!

Perché? Perche, come dissi anche in un'altra discussione, non si possono fare discorsi direalismo in un contesto, quello del D%D dove un magrolino con gilet e un coltello in mano, possa affrontare un cristo alto due metri, in armatura e con una spadone in mano.

Nella relatà, nella storia non esiste.

In D&D le armi sono "mescolate" non considerando periodi storici, provenienza e veridicità.

Considera che per tutto il medioevo si combatteva SEMPRE uno scudo di qualche tipo nella mano secondaria, che fosse una targa, uno scudo a rotella o uno scudo da fante o da cavaliere si aveva sempre la protezione del "lato debole". COn il rinascimento si comincia a vedere il combattimento con spada sola e più avanti quello con due armi. Nella realtà in battaglia era impossibile trovare il guerriero con lo spadone due mani e corazzato affrontare in campo uno che aveva solo una "brigantina" (un corsetto con delle piaster sotto la stoffa) con uno stocco e una daga.

Riguardo poi al discorso che combattere con due armi o con spada e scuso sia più difficile nella realtà che combattere con una spada sola o con una spada a una mano e mezza (bastarda in D&D) o con uno spadone...è molto relativo.

In allenamento (faccio scherma storica) abbiamo provato a combattere uno con la spada a una mano e mezza usata a due mani ed io con usbergo di maglia di ferro, elmo pentolare, spada e scudo (quello che in D&D sarebbe lo scudo grande di legno :-D )....bene, il capo istruttore mi urlava di continuo di stare attento perché stavo incanlzando troppo l'avversario e il mio collega d'arme mi ha confessato che aveva una paura ******a quando avanzavo. Sai perché? Perchè, per quanto fossi appesantito da 30 kg di ferraglia addosso, quando lui colpiva e io paravo con lo scudo e ed ero già in movimento con la mano armata per entragli addosso. Per quanto il mio collega fosse più alto e grosso di me, e fosse velocissimo con la spada, io ero SEMPRE una "mezza azione" avanti a lui...

In realtà io non ho mai capito le penalità del combattere con due armi, in D&D, anche se ovviamente mi adeguo e questo è il motivo forse del perché invece una volta tanto le regole del D&D siano più "realistiche" del solito, proprio perché le eventuali penalità si percepiscono solo se vuoi "strafare " (avere un attacco in più dell'avversario) Spero così di aver fugato almeno in parte un qualche tuo dubbio. :-)

ciao

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Non ti quoto per non appesantire ma rispondo a te Merin ;-)

Dunque un parere da chi ha provato sul campo era proprio quello che volevo.

Tu dici che in pratica tutto il mio discorso sui tre casi di combattimento anche nella realtà non vanno come dico io. Ecco, questa davvero non me l'aspettavo. Anche se non mi hai convinto del tutto (in fondo tu questo combattimento lo hai provato dopo anni di allenamenti immagino, inoltre il tuo avversario impugnava un arma a due mani, fammelo dire, abbastanza più scomoda di una impugnata ad una mano come nei miei esempi) ammetto che il discorso possa considerarsi relativo invece che universale.

Purtroppo l'unico modo veramente utile sarebbe il provare in prima persona (in questo ti invidio nella maniera più assoluta :-p ).

Provare con una mazza da scopa e un coperchio, oppure con due mazze da scopa non credo valga qualcosa... :lol::banghead:

Vabbè, qui credo si possa chiudere, a meno che altri non vogliano dire la propria magari con altri esempi "sul campo" come quello di Merin.

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Ovvio che tutto sia relativo :-) Ma permettimi di dire una cosa...ci sono cose che non lo sono. Ci sono ancora persone convinte, estremizzando il concetto, che siccome a D&D o nei film vedono uno in mutande e un coltello che vince in uno scontro diretto e consapevole (non perendendolo alle spalle o di sorpresa...proprio comne fosse un duello) con uno ben protetto e con una spada da una mano e mezza o a due mani...perché quello con il coltello è "più agile" e schiva la spada ed essendo più veloce entra nella guardia dell'avversario. A quelle persone l'ho fatto provare. Non solo tenendo io la spada e loro il pugnale (troppo facile diresti tu....tu sei allenato :-) )

ma anche io tenendo il coltello e loro la spada...o anche fra due persone che non ne sanno molto di scherma. Beh, odvevi vedere le facce quando si rendevano conto di quello che succedeva.

Invece puoi provare pure con il tappo del fustino e una scopa. Vi mettete in due, uno davanti all'altro e fate le prove. Non serve che "facciate sul serio" anche al rallentatore va bene, e fate le prove mettendovi uno contro l'altro chi con spada e scudo chi con la scopa lunga tenuta a due mani, sia con una scopa tenuta con una mano sola e senza scudo. Ti renderai conto che tu che hai sia l'arma che la protezione, hai più facilità ad "entrare" nella guardia dell'avversario, perché tu puoi parare e quasi contemporaneamente attaccare...l'altro o para o attacca.

comunque, a parte effettivamente nuovi post che possano dire qualcosa di nuovo sul'argomento trattato...penso si possa pure chiudere. Questo topic sarà una pietra miliare per chi necessita di informazioni sul combattere con due armi. Da tenere stretto :-)

ciao

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Questo discorso è molto interessante, in effetti mi sono sempre chiesto se molte delle armi presenti in D&D avrebbero poi nella realtà un effetto davvero pratico o meno.

Lo spadone a due mani potrà anche fare impressione, ma un'arma così pesante come può essere usata efficacemente per parare i colpi? O ancora che vantaggi offre una mazza se paragonata ad una spada? Chi mai oserebbe usare una falce e pensare di combattere alla pari con un cavaliere dotato di spada e scudo?

I romani, i greci, i vichinghi e la magior parte degli eserciti premedievali usavano tutti una combinazione di spada corta e scudo. Usavano anche le lancie, ma per lo più in fase di carica, le abbandonavano in favore delle spade una volta in mischia. ovviamente c'erano anche gli arceri ma quelli sono una categoria a parte. Non ho mai sentito parlare né visto invece eserciti con spade a due mani, nel medioevo forse si predilegeva la spada lunga, ma l'invenzione delle armature pesanti ha modificato l'eggermente l'equazione.

E' curioso però notare il fatto che non ho mai visto un samurai con lo scudo.

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In effetti sarebbe da aprire un topic apposito sulle armi veramente usate nella storia.

Sul samurai ricordo che ci fu un topic che trattava di un ipotetico scontro appunto fra un samurai armato solo di katana e un cavaliere europeo ben corazzato.

EDIT: Bene vedo che qualche gentile MOD ce l'ha creato, grazie ;-)

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Eh, ci contavo su questo!

Attendo un intervento di Merin con maggiori delucidazioni.

Alla claymore non avevo pensato, siamo comunque nel pieno periodo medioevale no? Nelle raffigurazioni medioevali si vedono spesso spade notevolmente grosse, ma ho sempre avuto dubbi a riguardo, visto che le raffigurazioni medioevali spesso non sono molto affidabili (basta pensare a certe sculture che dovrebbero essere leoni...) In sostanza quelle spade le usavano sul serio in guerra o erano solo ornamentali?

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Mi tocca quotare Merin.

Pur non avendo fatto scherma storica, ho fatto GdrV, con i miei bei 20-30 kg di armatura (quasi) reale adosso, spada, e scudo pavese da 8-10 kg.

La massa che muovi infatti gioca un ruolo anche offensivo, ed infatti da una tutt'altra sicurezza / aggressività in battaglia.

Notare poi che non usavo armi pesanti, visto che erano in gomma piumma. Ma le ho provate. E non fa che peggiorare la situazione. :cool:

Ciononostante, l'affatticamento è notevole, e la possibilità di spostamento pure.

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No, delle ragazze mezzo umane / mezzo demone, con una spada Claymore in mano :cool::-D

Più o meno connotabili con il medesimo aggettivo... devastanti!

Ritornando IT ho visto dei combattimenti dal vivo e mi hanno sempre lasciato un po' perplesso. Come si svolgono? Ai punti? Vedevo infatti che per lo più coloro che combattevano cercavano il contatto con le gambe o con le braccia. Da un punto di vista realistico mi faceva pensare che una cosa del genere, per quanto molto efficace dal punto di vista dei risultati, non ha alcuna efficacia reale. Certo nella realtà le spade sono di quel simil polistirolo... ma mi chiedo se nei combattimenti fittizi si mira per lo più a gambe o braccia o piuttosto si insegnano parate ed attacchi.

@MIR: i samurai non avevano scudo perchè questo avrebbe loro limitato la mobilità. In realtà la katana stessa, per la portata di minaccia e per la sua estensione veniva utilizzata sia per parare i colpi che per portarli. Oltretutto uno scudo avrebbe significato morte certa per l'impaccio dei movimenti... le katane erano dirette al taglio (spesso dei legamenti) od al vero e proprio squartamento (taglio dal ventre in su, dal bassoverso l'alto). Nulla di piacevole cmq.

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Ragazzi...non sapete in che vespaio ci siamo infilati con questa discussione :-)

Prima di tutto, la claymore scozzese NON è medievale, ma appartiene (ed era usata) al XVI secolo. Secondariamente la katana è un'arma a due mani...ergo niente scudo. Lo stile a due armi è quasi una leggenda, infatti colui che lo ha inventato è passato alla storia :-)

Piccola premessa: c'è una cosa molto elementare che va tenuta in considerazione; l'evoluzione delle armi e dei sistemi di protezione avveniva a causa della scoprta/invenzione da parte di qualcun altro nel superare tali difese. Esempio pratico: se tirando frecce con punta ampia vedo che non sono efficaci contro gli usberghi dei nemici perché non penetrano fra gli anelli, farò fare le frecce con la punta più lunga e più sotile in modo che possa penetrare in spazi ridotti. Se io esercito che non avevo problemi ad affrontare le frecce dei nemici (puntra larga) comincio a vedere che i miei soldati cadono come mosche e scopro che le frecce sono diverse e più efficaci...proteggerò i miei soldati in maniera diversa...magari col pettorale in metallo spesso che sebbene più pesante non viene penetrato dall'impatto con una freccia, punta larga o stretta che sia...ma a quel punto qualcuno ha pensato bene di inventare la balestra che spara dardi corti a punta triangolare o quadra che sfonda anche le corazze di metallo...e via così

Chiaro il concetto?

Altra cosa, già venuta fuori, ma importante... D&D NON è realistico. Mescola armi e periodi storici per i quali sarebbe stato impossibile incontrarsi dato che certe armi sono state inventate dopo e gli stili di combattimento sono cambiati, e con essi le protezioni. Sarebbe assurdo pretendere di vedere un nobile ottocentesco con un fioretto da 300 grammi sfidare un soldato in armatura e spadone o spada e scudo, con 30/40 kg di ferro addosso e un'arma di un chilo e sette/ due chili.

A parte queste doverose premesse e delucidazioni....di cosa vogliamo parlare? :-)

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Ritornando IT ho visto dei combattimenti dal vivo e mi hanno sempre lasciato un po' perplesso. Come si svolgono? Ai punti? Vedevo infatti che per lo più coloro che combattevano cercavano il contatto con le gambe o con le braccia. Da un punto di vista realistico mi faceva pensare che una cosa del genere, per quanto molto efficace dal punto di vista dei risultati, non ha alcuna efficacia reale. Certo nella realtà le spade sono di quel simil polistirolo... ma mi chiedo se nei combattimenti fittizi si mira per lo più a gambe o braccia o piuttosto si insegnano parate ed attacchi.

Il fatto che ner GRV l'arma è veramente leggera implica che si possono fare attacchi molto rapidi, a "toccare" i punti più estremi dell'avversario (e quindi, spesso, gambe / mani / ecc).

Basta infatti spesso toccare per fare "danno" (un punto).

Alcuni sistemi hanno provato ad inserire regole con "arco minimo 90° per colpire", ma sono difficili da fare rispettare.

Per questo, a livello di armi, il GRV è piuttosto un combattimento di rapina (tranne in combattimenti di massa) che un vero combattimento.

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Il fatto che ner GRV l'arma è veramente leggera implica che si possono fare attacchi molto rapidi, a "toccare" i punti più estremi dell'avversario (e quindi, spesso, gambe / mani / ecc).

Basta infatti spesso toccare per fare "danno" (un punto).

Alcuni sistemi hanno provato ad inserire regole con "arco minimo 90° per colpire", ma sono difficili da fare rispettare.

Per questo, a livello di armi, il GRV è piuttosto un combattimento di rapina (tranne in combattimenti di massa) che un vero combattimento.

Un po' è un peccato. In arti marziali mi trovo a fare delle tecniche con la katana di legno (bokken) e ci sono delle cose che sono assolutamente splendide. Come per esempio alcuni movimenti che prevedono di nascondere l'estensione dell'arma dietro il proprio corpo per prendere di sorpresa l'avversario (od impedire che capisca da che direzione effettivamente viene l'attacco) oppure dei giri a 360 gradi con la spada estesa (in giapponese sarebbe l'ushiro varae mi pare) per tenere a distanza avversari che arrivino contemporaneamente da più direzioni. Un po' queste cose ovviamente si perdono perché fanno parte di una fase di "studio" nell'utilizzo delle armi bianche.

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A parte queste doverose premesse e delucidazioni....di cosa vogliamo parlare

Parlo per me, il mio interesse è molto semplice.

tra tutte le combinazioni di armi e armature elencate in D&D escludendo gli effetti magici ed escludendo i materiali particolari, in un puro contesto di combattimento in mischia, quale guerriero (supponendo che abbiano tutti le stesse capacità) avrebbe il maggiore vantaggio tattico?

Per dire tu hai nominato un guerriero in armatura completa con spada e scudo o spadone contro un nobile sena armatura e fioretto, il che è abbastanza ovvio.

Meno ovvio è stabilire se sia più vatnaggioso avere un'armatura da samurai e una katana piuttosto con un giaco di maglia scudo e spada corta.

Chi vincerebbe tra un esercito romano e un esercito di samurai?

cose così insomma.

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Questo discorso è molto interessante, in effetti mi sono sempre chiesto se molte delle armi presenti in D&D avrebbero poi nella realtà un effetto davvero pratico o meno.

No, non l'avrebbero

Lo spadone a due mani potrà anche fare impressione, ma un'arma così pesante come può essere usata efficacemente per parare i colpi?

come con tutte le spade, parando con il cosiddetto "forte" della lama, cioè la parrte più vicina all'impugnatura...comunque se potevano evitavano di incrociare le lame, cercavano di parare facendole "scorrere" in modo da ridurre il rischio di spezzare la lama.

O ancora che vantaggi offre una mazza se paragonata ad una spada?

La mazza è nata per poter sfondare le armature....e gli scudi

Chi mai oserebbe usare una falce e pensare di combattere alla pari con un cavaliere dotato di spada e scudo?

infatti non mi risulta storicamente né iconograficamente che nessuno abbia mai avuto la malsana idea di andare in battaglia con una falce ;-)

I romani, i greci, i vichinghi e la magior parte degli eserciti premedievali usavano tutti una combinazione di spada corta e scudo.

Di base si, visoto che come abbiamo detto l'utilizzo della spada sola senza protezione del lato "debole" avviene solo nel rinascimento. COmunque ci sono svariate differenze fra i popoli che hai nominato.

Usavano anche le lancie, ma per lo più in fase di carica, le abbandonavano in favore delle spade una volta in mischia. ovviamente c'erano anche gli arceri ma quelli sono una categoria a parte.

Non è del tutto esatto. Le lance non venivano lanciate....strano ma vero. Poteva capitare, ma non era la norma. In tempi così antichi si lanciavano "pilum" aste lunghe con una punta pesante che serviva , lanciandola a parabola, a sfondare gli schieramenti di scudi dei nemici, vista la potenza d'impatto che guadagnava) e giavellotti...non le lance. Esse si usavano soprattutto in mischia, come dicevianche tu, con lo scudo, poi anche senza. La lancia è l'arma più "longeva" della storia. E '0 quella che non è mai passata di "moda". Il motivo è semplice....è la più pericolosa.- I colpi di punta sono difficilissimi da percepire e poteva venir usata anche di taglio, per parare e per bastonare (in sostanza la lancia è un bastone bicipite con la punta). Anche in età moderna, con l'avvento delle armi da fuoco la lancia è rimasta a fare il suo servizio...voi direte e dov'era? Chiamavasi baionetta :-) e permetteva di usare il fucile come una lancia da mischia.

Ah, per precisare...i romani non avevano arcieri, al massimo conoscevano l'uso della balestra a mano, saltuiariamente assoldavano gruppi di arcieri della zona "iranica" dove l'arco veniva considerata l'arma dei re. I greci la utilizzavano di più, ma soprattutto nella caccia, dato che era considerato vile combattere a distanza. Comunque in alcuni assedi vennero utilizzati anche gli arcieri.

Riguardo ai vichinghi, (normanni) si sa che l'uso degli archi fu fondamentale per la loro vittoria lalla battaglia di Hastings del 1066 contro gli anglosassoni.

Non ho mai sentito parlare né visto invece eserciti con spade a due mani, nel medioevo forse si predilegeva la spada lunga, ma l'invenzione delle armature pesanti ha modificato l'eggermente l'equazione.

Le spade a due mani venivano regolarmente utilizzate. Piccolo aneddoto divertente. Sapete perché si dice "sei un tipo da due soldi?" Allora, oggi è considerata un'offesa, ma una volta non lo era. I soldati percepivano "un soldo" al giorno...ma ce ne erano alcuni (i più coraggiosi o i più incoscienti se volete) che ne percepivano due...appunto i soldati da "due soldi". Perché questo? Perché erano quei soldati che fronteggiavano per primi le schiere nemiche e il loro scopo era quello, con i loro spadoni a due mani, di arrivare a tagliare le picche, poste nelle prime file dello schieramento, e protette dagli scudi. rischiavano per primi e dovevano arrivare a contatto con il nemico, tagliare il maggior numero possibile di picche, sopravvivere e ritirarsi in modo da permettere alla cavalleria di caricare rischiando così minori danni dato che le picche (nemiche giurate della cavalleria) erano state ridotte o annullate. Per questo servizio avevano..."doppio stipendio"...anche se la probabilità di morire era ben superiore.

E' curioso però notare il fatto che non ho mai visto un samurai con lo scudo.

detto nel precedente post ;-)

ciao

domanda per merin:

hai detto che fai scherma storica, e anche se non la conosco posso intuire cosa sia.ora ti chiedo le armi che hai utilizzato(suppongo che non tagliassero ) avevano però un peso simile a quelle reali?

si, utilizziamo repliche, non affilate ovviamente, con gli stessi pesi di quelle originali (grazie ai ritrovamenti). Molti altri utilizzano armi che provengono dall'est europa soprattutto ceche, ma sono più pesanti poiché le lame in realtà sono delle sbarre di ferro più che lame, ma poichè costano meno e sono più resistenti (se il concetto di fare scherma storica è sfogarsi e picchiare duro, alleggerendo i rischi di una rottura della spada) sono più "apprezzate". Ad ognuno la propria scelta.

Parlo per me, il mio interesse è molto semplice.

tra tutte le combinazioni di armi e armature elencate in D&D escludendo gli effetti magici ed escludendo i materiali particolari, in un puro contesto di combattimento in mischia, quale guerriero (supponendo che abbiano tutti le stesse capacità) avrebbe il maggiore vantaggio tattico?

Per dire tu hai nominato un guerriero in armatura completa con spada e scudo o spadone contro un nobile sena armatura e fioretto, il che è abbastanza ovvio.

Meno ovvio è stabilire se sia più vatnaggioso avere un'armatura da samurai e una katana piuttosto con un giaco di maglia scudo e spada corta.

Chi vincerebbe tra un esercito romano e un esercito di samurai?

cose così insomma.

difficile da dire e lungo. COmunque a prescindere dal fatto che storicamente non sia successo, romani e samurai avevano due modi di combattere completamente differenti ed è impensabile metterli a confronto, almeno in termini di esercito, ma anche uno contro uno mi risulta ostico analizzare coerentemente i proibabili accadimenti :-)

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Un paio di puntualizzazione (non per fare il saccente o altro, solo per dire quello che sapevo io)

Prima di tutto, la claymore scozzese NON è medievale, ma appartiene (ed era usata) al XVI secolo.

Probabilmente l'arma ha preso quel nome nel periodo ciatato da Merin.

Ma ci sono testimonianze dell'uso di spadoni molto simili da parte degli scozzesi anche in periodi precedenti (dal 1300 ca), la cosa può essere facilmente controllata su Wikipedia

Secondariamente la katana è un'arma a due mani...

Non necessariamente. A parte le varie versioni della Katana, basti pensare allo

Iaido (Iajutsu): ovvero i colpi di estrazione tutti portati con una sola mano.

ergo niente scudo.

Un piccolo scudo di legno per ripararsi dalle frecce è stato usato dai samurai nelle battaglie in campo aperto per un certo periodo, ma il suo utilizzo non ha mai preso campo.

Lo stile a due armi è quasi una leggenda, infatti colui che lo ha inventato è passato alla storia :-)

Il mitico Musashi Myamoto autore del libro dei cinque anelli.

180px-Musashi_ts_pic.jpg

:-D

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Giuste puntualizzazioni :-)

Per il discorso spadone usato prima dagli scozzesi....è certamente giusto quello che dici. Il mio commento riguardo la claymore è riferito a quel tipo di spada denominata claymore dagli storici e che viene contestualizzata nel XVI secolo. Che potessero esistere simili spade anche prima è ovvio quanto vero. Io mi riferivo solo alla storicizzazione di quel modello preciso e che convenzionalemnte, avendo certe caratteristiche di peso, forma ecc, viene denominato claymore :-)

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Molto interessante davvero.

ad ogni modo te la pongo in questo modo Merin.

Supponi per assurdo che tu sia il membro di una banda in uno scenario dove le uniche armi e armature esistenti siano quelle elencate dal manuale del giocatore di D&D (immagina che la realizzazione tecnica, materiali, etc, sia uniforme e non necessariamente correlata all'epoca in cui tali armi venivano normalmente usate).

Ora una banda rivale vi sfida in una sorta di battaglia campale, ma vera. Chi vince guadagna il predominio della regione. Tu devi decidere con che armi e armature andare in battalgia, sapendo che gli avversari hanno a disposizione le stesse identiche opzioni. Che cosa sceglieresti? Che cosa consiglieresti ai membri della tua banda? E che cosa assolutamente sconsiglieresti?

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Molto interessante davvero.

ad ogni modo te la pongo in questo modo Merin.

Supponi per assurdo che tu sia il membro di una banda in uno scenario dove le uniche armi e armature esistenti siano quelle elencate dal manuale del giocatore di D&D (immagina che la realizzazione tecnica, materiali, etc, sia uniforme e non necessariamente correlata all'epoca in cui tali armi venivano normalmente usate).

Ora una banda rivale vi sfida in una sorta di battaglia campale, ma vera. Chi vince guadagna il predominio della regione. Tu devi decidere con che armi e armature andare in battalgia, sapendo che gli avversari hanno a disposizione le stesse identiche opzioni. Che cosa sceglieresti? Che cosa consiglieresti ai membri della tua banda? E che cosa assolutamente sconsiglieresti?

questo è veramente un bel topic e la domanda da te posta è realmente stuzzicante.

ora, prima di dar una risposta alla tua domanda,di quanti uomini sono composte le due bande ipoteticamente?

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