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Partenza


BomberDede

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Salve a tutti.

Volevo condividere con voi una cosuccia.

Quest'estate ho preso la cosiddetta "Partenza"(chi è Scout può capire).

In poche parole è il momento in cui una persona prende delle scelte sul suo stile di vita futuro.

Sostanzialmente le scelte della partenza sono: Servizio, Fede, Scelta Politica.

Durante la cerimonia della Partenza uno Scout rende partecipi le altre persone delle scelte che ha fatto e della sua volontà di testimoniarle nella propria vita.

Tutto ciò è condito da un cerimonia con lettura di brani e canti.

Vi voglio linkare quindi il libretto vero e proprio in pdf(e' molto grosso) e un piccolo file word con un copia e incolla dei brani e dei canti che ho scelto e che, secondo me, rispecchiano quello che io personalmente ho scelto per la mia vita.

Spero alcuni di essi vi facciano riflettere e vi faccia piacere leggerli

PDF: http://www.megaupload.com/?d=KGXMTCH8

Doc: http://www.megaupload.com/?d=SYNNVIPG

Ciao a tutti e buona lettura

Dede

10 Commenti


Commento consigliato

Spiegami: Se uno fa parte dell'agesci, fede e scelta politica, non credi che siano "automatiche" o vogliamo far credere (sono stato scout nell'agesci, parlo con cognizione di causa) che se alla partenza lo scout si dichiara ateo e comunista ( e magari fa outing e si dichiara gay)....va bene lo stesso? ;-)

Sinceramente, ti sei mai posto la domanda?

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@ Merin: mi devo essere spiegato male. Certo che sono automatiche. Però dopo il tuo cammino scout scegli se a te quelle scelte vanno bene o no. Se non ti van bene prendi quelloc he si chiama "Saluto" e non farai più parte dell'agesci. Quelle 3 sono le scelte obbligate, poi ognuno aggiunge quelle che preferisce.

Anche se il fatto del comunismo non condivido appieno. Non me ne intendo molto maun comunismo un pò smorzato non ce lo vedo male nello scoutismo

@ Aerys: ebbene si, è un libretto a colori pieno zeppo di foto :lol:

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Io non vedo con particolare stupore il rito cui ha partecipato Bomber: dal mio punto di vista a un clan non si aderisce solo per volontà, occorre dedizione e "aderenza" alla causa. Aggregazione sì, ma tra aggregabili. ;-)

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Uhm, poco convinto.

Non è un rito di iniziazione alla "causa" scout.

Si tratta di un passaggio che, dopo determinate esperienze passate e condivise con un gruppo di persone (che suppongo alla lunga vengano considerate amiche) ti obbliga a scegliere se continuare a restare all'interno del gruppo o "salutare" e autotagliarti fuori.

Ovviamente IMHO.

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concordo con piri. Io ho dovuto lasciare gli scout agesci poiché seppur condividendo gli scopi dell'associazione e nella pratica agissi con il supporto e l'aiuto di tutti, nel momento in cui una persona a caso (il prete) comunicò che non andavo a messa e che ero sostanzialmente ateo, fui costretto a mollare. La tolleranza cristiana è applicata più dagli atei che dai cattolici...continuerò a sostenerlo senza timore di smentita. Poi ci si lamenta che uno diventi anticattolico :banghead:

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Beh, ma si sa che gli scout sono "amici del prete" (passatemi la semplificazione), non vedo perché andare vivere delle esperienze con loro se non se ne condivide l'ideologia. :think:

Io non sono mai stato "amico del prete" (passatemi sempre la semplificazione, su), non sono mai stato Scout né mai ci ho pensato perché la cosa non fa per me e perché non condivido le loro ideologie. Penso che se uno come me fosse stato "costretto" a fare lo Scout non sarebbe semplicemente arrivato al momento della Partenza (che arriva, mi pare di capire, dopo l'età per cui si può dire "Basta mamma, non ce la faccio più, mi sono rotto i co*lioni" da persone mature), perché si suppone che prima della convenzione sociale arrivi il buonsenso: mi rompo lo stracacchio ogni volta che si va a Messa? Smetterò di andarci, non aspetterò il momento in cui arriva Don Pedro a chiedermi "Soldato Joker, tu vuoi bene alla Vergine Maria?" per farlo. Come dice tra le righe Merino il Sagace, non serve professarsi cristiani per agire con compassione "cristiana", così come (aggiungo io) non serve essere Scout per piantare una tenda, stantuffare una giovincella e suonare la chitarra acustica dopo aver cancellato delle pitture rupestri credendo fossero opera di una banda di vandali, nonché per tutte le altre attività Scout. Se per essere formalmente Scout occorre professarsi X Y Z, vorrà dire che chi non è X Y Z non potrà esserlo. Altrimenti saremmo tutti Scout: portasse solo vantaggi e divertimento che attività formativa sarebbe? Una qualche forma di impegno/sacrificio/costanza ci dev'essere, credo.

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Piri il punto è questo:

per essere scout non c'è bisogno di essere cattolici etc etc

per esser scout AGESCI si. Si chiama Associazione Guide e Scout CATTOLICI Italiani mica per nulla.

Se uno condivide i valori dello scoutismo ma non la fede cristiana va al CNGEI che è identico con tolta la parte delal cristianità e sostituita con una sulla spiritualità più generica (semplifico molto, non me ne vgliate male).

Io penso che il puntosia questo: nel momento in cui uno prende la partenza fa queste scelte e decide se diventare un Capo scout.

Per diventare un capo scout Agesci è obbligatorio penso che ti si chieda di essere cristiano, di rispettare certi valori, di non avere eccessi in certi campi e anche, perchè no, avere un certo orientamento sessuale.

Questo non perchè vogliamo discriminare, anzi.

Però è giusto che un genitore che manda il proprio pargolo di 8 anni in un associazione cattolica sia sicuro che rispetti certi parametri.

Magari se no lomanderebbe da un altra parte no?

Mi pare giusto che si obblighi la gente a fare una scelta X Y Z perchè l'associazione fa una proposta ai genitori XYZ. Se tu non sei d'accordo non c'è niente di male, puoi fare mille altre cose belle uguali, ma non in un associazione cattolica. Tutto qui.

Poi vorrei sottolineare una cosa importante: nel momento in cui prendi la partenza non sei più un "educato" ma diventi un "educatore". Finchè sei un ragazzo puoi fare le scelte che vuoi (ti parloc ome capo), io sarò sempre lì a consigliarti etc e non ti manderò mai via perchè sei omosessuale, mussulmano o drogato. Solo che nel momento in cui vuoi diventare capo ed educatore di un associazione cattolica ti chiedo di rispettare certi valori.

Vi linko il patto associativo dell'agesci, è un documento a cui tutti i capi scout si rifanno e che prendono come esempio.

Dovrebbe aiutarti a capire meglio cos aintendo: www.fvgagesci.it/DOWNLOAD/Patto_Associativo_Agesci.pdf

Modifico una cosa per Merin: non so a che età sei stato costretto ad andartene sinceramente però non condivido quello che ha fatto il prete.

Penso che tu da persona adulta e matura nel momento della partenza avresti capito da solo che una scelta cattolica non rispecchiava la tua scelta di vita no? e penso che a quel punto avresti tu stesso scelto di non fare il capo agesci?.

Io sono profondamente contrario a mandare via la gente, diciamo che bisogna dialogarci e far capire quali sono i valori richiesti ad un capo scout. Poi sta alla maturità del singolo capiro che se non si condividono allora forse è meglio prendere un altra strada

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A parte un paio di apostrofi saltati (lo so, è più forte di me), intendevo più o meno quello che ha esposto Bomber (sebbene da profano dell'argomento).

Evidentemente sono il miglior commentatore del Blog di Bomber Dede degli ultimi centocinquanta anni.

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