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E vai di nonsense

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Bacco dixit


piri

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Perchè ci son delle sere che sei di nuovo immerso fino al naso in quello che per due mesi avevi lasciato...e sei tornato pari pari a com'eri prima, come se i due mesi sull'altro pianeta non ti avessero fatto nulla, nè alla persona nè alla personalità.

Ci son delle sere che, come prima di partire, te ne stai al PC, la notte, a far finta di giochicchiare a poker, ma solo perchè ti annoi.

E bevi birra FORST, che tanto ti mancava negli States.

Ascolti Jethro Tull, ma solo quelli di molto prima che nascessi, perchè gli altri non valgono la pena.

E parte "Nothing is Easy", che hai dedicato ad un caro amico che non senti da tempo ma che avresti voglia di vedere...e ti rendi conto che da quando hai rimesso piede in Italia non hai ancora rivisto UN SOLO Cungino, ti accorgi che uno di loro manca e mancherà, purtroppo, per sempre e torni a pensare ad una pioggia battente in un giorno dei primi di giugno di un anno fa.

MA (ed il ma è majuscolo), sorseggi la FORST e non ti vuoi far prendere dalla sbornia triste, giacchè di FORST da bere ne hai altre due, volendo e sarebbe un peccato sprecarle lasciandosi andare a pensieri tristi. Ma ti senti, alla fine, un po' solo.

MA (ed è un altro ma majuscolo), domani sai che sarai con altri Amici e non vedi l'ora.

E diciamocelo, è solo la noja che ti fa pensare di essere solo...e la scarsa voglia (ma per fortuna allo stesso tempo responsabile) di metterti ad analizzare i dati per la tesi o pulire camera (che all'una di notte magari non è il caso).

Peccato che il fusorario ancora non si è stabilizzato...o meglio, sei tornato agli stessi ritmi con cui sei partito: ti addormenti alle 3 e ti svegli alle 10...e ti manca fare come in America, con la nanna a mezzanotte al massimo e la sveglia intorno alle 7.

Perchè si deve ripartire, non ci si può fermare un attimo. Riposarsi adesso vuol dire non ripartire più, lasciarsi andare ad un ozio che ti risucchia in un vortice di nulla e ti sballotta a destra e sinistra, senza farti muovere di un passo.

E dopo un po' che scrivi ti rendi conto che non sai nemmeno cosa hai scritto, ne hai vaga idea e/o rimembranza...ma non ti piace.

Perchè se vale la pena di scrivere vale la pena di fare del nonsense, lanciato in caduta libera sui tuoi pensieri, assecondando un assolo di chitarra con le parole che ti sferzano il viso e ti portano a confidarti col mondo.

Ma l'assolo finisce e tu non sei ancora abbastanza (oppure sei troppo) ubriaco per lasciarti andare. Ti senti frenato, inibito, ancora non libero di esprimere quel che senti. Perchè quel che senti, forse, ha bisogno di una bella ciucca per essere scritto.

MA, come già detto, ti sei ripromesso di non lasciarti andare a voli pindarici di tristezza, ergo, filminodazione, poi letto.

Snakavasta spanizghespik fustireni, forehentesfiord missimissi yjidiotyj yjidiomomji.

Arkmadò, Spaniz! :bye:

4 Commenti


Commento consigliato

Bentornato a quel mondo che quando ci sei pensi che alla fin fine di andare non vale la pena.

Bentornato a quel mondo che quando ci torni ti culla come le braccia di una vecchia madre dopo che sei scappato alle pene di un matrimonio sfortunato; e un po' sei contento ma un po' ti chiedi come mai spesso casa tua non è il posto per te.

Bentornato a quel mondo che comunque ha dentro te stesso, e un po' è dentro di te.

Non vedo l'ora di rivederti, sentire il tuo racconto e guardare dietro alle parole, nella parte in fondo agli occhi, dietro il colore dell'iride, se per caso non vivi dentro una certa irrequietezza.

Un abbraccio fortissimo!

"Nothing is easy", ma "All is a terrific figata"!

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