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Zona pericolo


Shar

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Sfogliando le pagine dei giornali di questi giorni, soprattutto in termini di "involuzione" dell'intervento di chi legifera, potrebbe passare in secondo piano una coppia di interventi. D'altra parte, aumentando la dose giorno dopo giorno uno non si accorge di come le cose stiano cambiando realmente. C'è una sorta di assuefazione alle caSSate.

Mi riferisco, in particolare, a due cose.

Da un lato, la rimozione del divieto ai medici (grazie a Dio non l'imposizione di un obbligo) di denunciare all'autorità giudiziaria gli immigrati clandestini che richiedono le loro cure. Ma stiamo scherzando? Il già gravoso compito di queste persone è di guarire e di curare. Vogliamo trasformarli in che cosa, esattamente?

Non so se chi scrive certe stupidaggini spacciandoli per "leggi" pensa alle conseguenze delle proprie azioni. Si vuole scoraggiare dunque una specifica categoria di bisognosi di cure dal richiederle, per il rischio di vedersi denunciato e cacciato? Vogliamo che nascano liste non proprio pubbliche di medici xenofobi e non, della serie "vai da quello, ci vanno tutti, non ha mai denunciato nessuno" oppure "no, non li: li ti denunciano subito". Abbastanza schifoso come insieme di idee.

Tra le altre cose pure pericoloso per la stessa popolazione che si vuole "difendere". Dannazione, non se ne accorge nessuno? Per la salute pubblica, se chi ha qualche malattia deve tenersela per poter continuare a sperare in una vita migliore. Per la sicurezza pubblica, poi: se lo Stato volta le spalle e la possibilità di vivere una vita "normale" e secondo le regole si allontana, prevedo tanta nuova manovalanza, piuttosto motivata, per il crimine. Almeno a mio modesto modo di vedere. "Lo Stato, la gente, mi odia? Bene: anche io". Di una logicità cristallina.

Tant'è che questa ondata di xenofobia, che ovviamente non è nuova (ricordate le impronte digitali?) ha un nome e un cognome. Di chi la vuole, ovviamente. Non lo facciamo, lo conosciamo. Spero solo che la natura intervenga con qualche grave forma di carcinoma in quelli che pensano "fatto bene!".

Lasciamo perdere il registro dei "barboni", le "ronde di cittadini"... per ragioni di spazio, non perchè non ci sarebbe molto da dire a proposito. Anzi, poco: MA VFNCL!

Il prossimo passo? La caccia all'uomo?

Arriviamo al secondo, che per ora è solo un "pericolo" annunciato ma che pare non si realizzerà. Ma forse è il più grave. Almeno a mio modesto modo di vedere.

La possibilità che sia lo Stato a decidere dell'unica cosa che, fino a ieri, mi sembrava abbastanza evidente fosse una certezza, l'unica, nelle mani del singolo uomo. Poter decidere dell'unico bene che veramente ci appartiene. La vita.

Qui non si parla di morale, qui non si parla di etica (chi ha detto Antigone?). Si parla semplicemente di regole che determinano il funzionamento dello Stato. Una sentenza definitiva, che deve essere eseguita. Non si vede il tentativo di ribaltare le stesse basi della civiltà? E in che modo? Mettendo in discussione la giustizia. E come? Con un provvedimento ad-hoc. Immaginato e paventato nel giro di una notte (e pare, grazie a Dio, che non vedrà mai la luce... almeno per stavolta). Ed ecco il paradosso, visto che voglio stare lontano da etica e morale (che appartengono a ciascuno di noi ma lì devono rimanere). La legge è generale e astratta. Ora, in questo caso, vista la rapidità con cui si è proposta, non mi pare proprio. Tra le altre cose, come? Con un provvedimento che deve prevedere le ragioni di necessità ed urgenza. Ma se mi dici che è necessario ed urgente, ammetti che non è generale e non è astratta. Nell'uno o nell'altro caso, carta per il sedere.

Ma se abbiamo già in mente di mettere in discussione il potere giudiziario...

Prossimo passo? Giustizia sommaria, ognun per sé, fucili per tutti?

Aah... scusatemi, ma mi sono svegliato davvero col piede sbagliato. Oppure no?

26 Commenti


Commento consigliato



Ti dirò, il provvedimento che non vieta ai medici di denunciare i clandestini lo vedo abbastanza "cosa che entra da un orecchio ed esce dall'altro", almeno per l'attuale generazione di medici: prima di tutto c'è il segreto professionale, che pur in certi casi blando è un vincolo morale molto ben radicato, un vincolo che non prevede ulteriori allentamenti di sorta. Inoltre i clandestini dubito vadano a farsi curare dal dottorone della gente bene, che ha l'ambulatorio nella zona bene della città bene, piuttosto andranno da chi li ha sempre accolti senza fare differenze (piccole e grandi che siano), ovvero il medico "tranqui" di periferia che tra zoccole e drogati riempie un quarto di elenco assistiti, e sebbene magari si lamenti un po' (perché fidati che il paziente tossico che viene a chiederti di continuo medicinali o la donna marocchina coperta di lividi "caduta dalle scale" logorano abbastanza) alla fin fine non ha mai cacciato nessuno. Figuriamoci se dall'oggi al domani queste persone cambieranno: avere la possibilità legale di fare una cosa non vuol dire alterare all'istante la propria morale per farla.

IMHO, è l'ennesimo caso in cui il Governo è lontano anni luce dai cittadini e dalle loro problematiche, dunque si muove a caso.

Il discorso sul problema etico su cui il Governo ha iniziato a sputacchiare sentenze (benché tu lo ponga in modo un po' contorto, al punto che mi permetto di dire "Non si è capito un tubo" :-p) è invece piuttosto preoccupante, ma penso si risolverà alla fine in una bolla di sapone, anche perché l'episodio nasce dall'orrenda pornografia ai danni di una poveretta che solo Dio sa cosa stia provando, e che è stata elevata quasi al rango di protagonista di reality show (il rango più elevato per la gente che non sta in parlamento o sul campo da calcio, a quanto pare) per offrire alla plebe un nuovo specchietto per le allodole, mentre il Paese va alla deriva: "Non preoccupatevi se non arrivate a fine mese, la crisi è poca cosa, noi addirittura ci occupiamo d'altro!"

IMHO, è l'ennesimo caso in cui il Governo è conosce le vere problematiche dei cittadini, ma essendone la causa cerca di distrarli inventandosene di nuove.

Sul discorso sicurezza, io penso che sia effettivamente necessario dare quattro randellate in più, ma che come al solito lo Stato faccia una pessima figura. Per dirne una, non cercherei di raddoppiare il periodo di permanenza nei CPT per i clandestini, bensì li manderei tutti a casa senza passare dal Via (quindi senza le 20.000 Lire), ma facendo le cose seriamente e non con il metodo attuale ("Spacci, non paghi le tasse e sei qui clandestinamente: eccoti questo documento che dice che devi andartene, briccone che non sei altro! Arrivederci.").

Togliere le panchine ai barboni?! Ottimo se vuoi farti rieleggere da una comunità di xenofobi, ma se vuoi risolvere il problema forse dovresti cercare di dare un lavoro ai barboni, di metterli in condizione di fare una vita dignitosa. Ci vorrà più tempo, ci vorranno più risorse, magari non farai in tempo a farlo nel tuo mandato e dovrà finire il lavoro il tuo successore, ma avrai risolto davvero (almeno in parte, è utopico pensare di svuotare del tutto le strade così) il problema nel modo migliore.

Poi vabbè, ci sarebbe il solito discorso davvero allucinante delle norme a ca**o che puniscono i poveri cristi e salvano i farabutti, ma qui tra limite di tasso alcolico nel sangue fissato a 0.2 anziché a 0.0 (palesemente fissato per inchiappare quelli che non colgono l'antifona "0.2 ~ 0.0"), branchi di violentatori che danno fuoco alla gente che invece di essere pestati a sangue ogni giorno vengono mandati "in comunità", parlamentari che danno solidarietà agli stupratori e depenalizzazione di cose che Loro possono fare e Noi no mi sa che andremmo avanti per le lunghe... :rolleyes:

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Primo paragrafo. Se entra da un orecchio ed esce dall'altro, vuol dire che la vediamo in modo completamente diverso. Leggi come funziona: prima c'era il divieto per il medico, che ora è stato rimosso. 1+1=?

Secondo paragrafo. Ho posto la questione nei termini in cui rappresenta per me un problema. Non è un problema etico, non è un problema morale, bisogna lasciare le persone in pace. Il problema vero, quello di cui ho parlato, non è la vita di quella persona, ma il tentativo dello Stato di decidere anche della vita di un cittadino, facendolo in un modo che travalica il senso stesso dello Stato di diritto. E' questo il problema, quello di cui discuti tu è ben altro, proprio quello che io volevo evitare. Sei preda dello stesso problema: anche a te hanno comunicato che il problema è quello di quella specifica persona, quando in realtà è ben altro. Se per te è una bolla di sapone, la vediamo in modo completamente diverso.

Infine, la terza parte del tuo discorso non c'entra niente con quello di cui stavo parlando io, per cui non commento.

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Non entra in un orecchio ed esce dall'altro a me, dico che il fatto che il divieto sia stato rimosso non comporta automaticamente che i medici ne approfittino, dunque intendevo dire che per molti medici (secondo me praticamente tutti) la possibilità di denunciare i clandestini rimarrà un'assurdità bella e buona. Hanno campato anni e anni senza farlo, non credo che stessero tutti lì a fremere per poterlo fare. ;-)

Sul secondo paragrafo, intendevo che era posto "male" da un punto di vista linguistico, a.k.a. ho dovuto rileggere un paio di volte per capirne una parte. Parlando di bolla di sapone, intendo che il clamore attuale è legato al caso specifico di cui sopra e che secondo me l'incursione statale in quell'aspetto della vita privata terminerà con un nulla di fatto.

La terza parte in realtà la ricollego a dieci righe del tuo post, cioè poco meno di un terzo della sua lunghezza (la parte che va da "Tra le altre cose" a "caccia all'uomo?"), quindi non mi pareva di essere troppo OT. ;-)

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Hai una grande considerazione del lato umano dei medici. Chiediti come mai è stata decisa una cosa del genere. "Praticamente tutti"? Tutti cosa? Ma se ci sono quelli che violano gli stessi principi della professione medica! Nessuno ha detto che stessero tutti li a fremere. Non tutti. Altrimenti se nessuno fremesse, la cosa non sarebbe uscita.

Dal punto di vista linguistico a me sembra tutt'ora italiano. Mi dispiace che i nostri due italiani non siano al 100% compatibili.

Volevo evitare di discuterne, tu vuoi che ne discuta.

Il solo fatto che tu associ "sicurezza" a "clandestino" a "spacci la droga" mi impedisce di rispondere come vorrei. Se per te la sicurezza è un problema di CPT. Se per te la clandestinità va risolta con "Tutti a casa"... la pensiamo davvero molto diversamente.

Io stavo parlando di due altre cose. Quindi si, sei OT.

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Primo: i clandestini non si possono mandare a casa: chi parla si informi.

Secondo: ieri ho visto una puntata di Eli Stone in cui lui doveva operarsi al cervello e ha fatto un "living will", dove stabiliva quando andava staccata la spina. Lo ha portato a due testimoni che dovevano firmare, tra i quali la sua ex, che ha detto "Quindi hai deciso come vuoi morire" e lui risponde "No, ho deciso a che condizioni non voglio vivere". Differenza sottile, per chi vede la vita in bianco e nero.

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Tu invece ne hai una considerazione molto bassa. Evidentemente la verità starà nel mezzo come (quasi) sempre. ;-)

Sulla questione sicurezza, evidentemente mi sono espresso male quel tanto che basta per permetterti di interpretarla con la solita difesa retorica del "siccome parli di un aspetto che è scomodo citare della questione allora per te la questione è tutta lì", dunque evidentemente è meglio non parlarne in fondo, hai ragione. Rimango della mia idea (che sicuramente non è affine a quella leghista, ci mancherebbe), e questo anche in risposta a Dusdan: non dico si possa mandare a casa i clandestini, dico che si dovrebbe poterlo fare, così come dico che ci vorrebbe l'evirazione per quelli che commettono reati di violenza sessuale, così come dico che ci vorrebbe più rigore contro le menti e meno contro le braccia, eccetera eccetera.

Sulla questione del "living will", lungi da me augurare a qualcuno il male, ma evidentemente molti vivono in un mondo abbastanza ovattato da non comprendere che c'è un momento in cui è il caso di abbandonare le ideologie in nome della concretezza, e forse sarebbe solo un'esperienza di questo tipo (cosa che, ripeto, non auguro a nessuno) a far loro capire. Io personalmente so come non vorrei vivere. La morte capita a tutti, bella o brutta che sia, tutto sta nell'utilizzare bene il tempo che ci separa dalla fine e nel capire che a volte non è la cosa peggiore che possa capitare.

IMHO

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Gravissimo? Certo che lo è. COme sono gravi le leggi ad personam che si è già fatto e continuerà a farsi. I decreti d'urgenza sono la naturale evoluzione di chi ha già da tempo deciso di sbattersene della legalità.

Scomparsi coloro che tanto entusiasticamente lo hanno votato. Peggio che trovare un socialista e un democristiano dopo tangentopoli.

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Gravissimo?

Perchè credi che abbia chiamato questo post "Zona Pericolo"?

Speriamo che almeno per una volta non venga promulgato qualcosa che sovvertirebbe l'ordine costituito delle cose.

Arrivare a rigettare una sentenza definitiva passata attraverso tutti i gradi di giudizio "per decreto" è un passo bello e buono in una direzione che non voglio nemmeno prendere in considerazione.

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Dusdan, come si sta in Germania?

Sono davvero inorridito per la storia del decreto legge. Stavo cenando quando ho sentito la notizia al tg. Inutile dire che mi è passato l'appetito.

Certo che il padre è un uomo veramente straordinario, spero davvero che questo calvario abbia le ore contate.

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Con "questo calvario" io comincio a voler intendere "questo esecutivo".

Prima che sia troppo tardi.

Perchè adesso, summa delle summe, si parla addirittura di una modifica alla Costituzione per alterare l'efficacia e il funzionamento dei decreti legge.

Aboliamola direttamente, dico io: almeno mettiamo le cose in chiaro e preparo la valigia.

Ci sono momenti in cui ho il sospetto che Rousseau stia sogghignando nella tomba.

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Adesso sono anche i regolamenti parlamentari, oltre che la Costituzione, ad essere antiquati e bisognosi di modifica.

Adesso il Presidente della Repubblica dà fastidio perchè si vorrebbero per il Governo i suoi poteri.

Solo questi dovrebbero essere motivi più che validi per andare per strada con urla e striscioni. Altro che la Gelmini. Se mi si vuole impressionare, voglio vedere gente per strada per questi motivi.

E, ancora una volta, ribadisco che non deve essere per la questione Englaro, la quale per me si è risolta con una sentenza definitiva della magistratura che ora va eseguita, e per il resto non mi importa per nulla (e a molti dovrebbe importare altrettanto). Qui si parla di un attentato alle istituzioni molto più grave e pericoloso.

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Infatti è tutto un pretesto a mio modo di vedere. Se possibile la cosa mi indigna ancora di più, nel senso che si usi una vicenda del genere per i propri interessi è veramente schifoso.

Rimane il fatto che la situazione è davvero grave, come giustamente hai scritto.

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signori le chiacchere stanno a zero, purtroppo. Andava fermato nel 1994. Ormai è tardi.

piccola riflessione: se voi od io andassimo in televisione dichiarando di essere stati scelti da Dio per compiere una missione, quanti secondi passerebbero prima di una scomunica o di una camicia di forza? ;-)

"Io sono l'unto del Signore, c'è qualcosa di divino nell'essere scelto dalla gente. E sarebbe grave che qualcuno che è stato scelto dalla gente, l'unto del Signore, possa pensare di tradire il mandato dei cittadini" (Silvio Berlusconi 25-11-1994).

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Non credo che le chiacchiere stiano a zero, nemmeno credo che il "problema" sia di una persona sola, come se si potesse semplicisticamente trovare un capro espiatorio.

Il problema è di come si è potuti arrivare ad un punto simile, di tutti quelli che l'hanno permesso per negligenza, per miopia, per ignoranza o, il che è peggio, per il proprio tornaconto...

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Lo credo anche io. Una volta avrebbero cercato di fare le cose con un po' più di criterio. La pochezza delle reazioni, evidentemente, ha sottolineato che non vale la pena perdere tempo in manovre ben architettate: dritti alla meta...

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Concordo con te shar, come non è stata colpa solo di Hitler ma anche di Himmler, Goering, Goebbels, ecc ecc, più una grossa fetta del popolo tedesco.

Quello che dico io è: se non crepa, come lo fermi? E come fermi quelli come lui?

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"Who watches the Watchmen?"

"Quis custodiet ipsos custodes?"

"Chi sorveglierà i sorveglianti?"

Tre modi diversi di porre lo stesso problema che poni tu Merin, in un certo modo.

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