Vai al contenuto

Blog Kursk

  • inserzioni
    52
  • commenti
    218
  • visualizzati
    4.0k

Capitolo 17: In arresto!


Kursk

1.5k visualizzazioni

GIORNO 104: RITORNO.

La minaccia dei droidi invasori è finalmente scongiurata ed i nostri eroi (ancora orfani dello jedi anziano disperso su Rodia) possono finalmente riposarsi.

In realtà di tempo per riposare ce n’è poco…

Hope va curato, ed è il droide medico comprato solo pochi giorni prima a prendersene cura in modo efficace; nel frattempo Highbecca e Jere Mee Kohlson si dedicano a piccole riparazione alla nave: “Ogni bullone stretto un po’ di più può aiutare… La condizione della navetta è disastrosa, saltare in hyperdrive equivarrebbe ad un suicidio… anche un semplice volo a velocità sub-luce è rischioso”.

In un paio d’ore i preparativi per il decollo sono completati ed i nostri eroi si rimettono in viaggio verso la stazione spaziale: lo wookie al posto di pilota, il twi’ek al posto di armiere ed il piccolo jawas al posto di motorista (con l’incarico principale di mantenere in efficienza gli scudi della navetta).

L’uscita dal campo di asteroidi è brusca, ma in breve la nave è comunque diretta verso la stazione spaziale dove gli ithorian attendono il ritorno dei nostri eroi.

NdSM: Non così in fretta!

Una trasmissione radio, un messaggio ripetuto ad intervalli regolari, raggiunge la navetta: “Arrendetevi. La vostra nave sta trasportando un ricercato. Per ordine dell’inquisitore Tarkin siete in arresto. Arrendetevi!

E ben presto si scopre la fonte del segnale: un incrociatore imperiale da battaglia (NdSM: un "Imperial I-class Star destroyer. con la sua scorta di tie fighter) sta attendendo al varco la malconcia navetta dei nostri eroi.

Geego-Gin prova ad instaurare un dialogo via radio con gli imperiali ma ottiene ben poco…

Un raggio traente,dopo un tentativo andato a vuoto che ha scatenato l’ilarità dei nostri eroi, cattura la loro navetta che viene chiusa in un hangar depressurizzato per non lasciare alcuna via di fuga ai suoi occupanti. In breve la nave imperiale riparte e, stando alle sensazioni dello wookie salta in hyperdrive con tutto il suo carico…

Geego-Gin continua a provare ad instaurare un dialogo via radio; ricorre addirittura a delle velate minacce. È tutto inutile. L’equipaggio della nave imperiale è intenzionato a rispettare gli ordini: silenzio assoluto e cattura dei fuggiaschi; per tanto si limita a poche laconiche risposte che lasciano insoddisfatto il twi'lek.

Ci vogliono sei giorni prima che il viaggio da prigionieri veda una fine.

GIORNO 108 – 109: PAUL VERSO IL POLO SUD.

Paul Watreflyer è su Rodia da ormai un paio di settimane e sono dieci giorni che il nostro jedi lavora su una carovana diretta verso Delekria; finalmente la grande città è in vista: il Polo Sud e le “Lune Gemelle di Rodia” sono più vicini.

In realtà la situazione non è così rosea.

Se già nella grande Equator City il nostro umano si sentiva un pesce fuor d’acqua (vista la scarsità di non-rodian) qui questa sensazione è addirittura accentuata. Gli “alieni” si contano sulla punta delle dita e questo non fa che complicare le ricerche del povero Paul.

Sfruttando le conoscenze del capo-carovana il jedi viene a sapere che la sua unica speranza di raggiungere il Polo risiede in due rodian un po’ folli che potrà incontrare alla locanda “La melma butterata”; si fanno chiamare “Stella Impazzita” e “Nebbioso”.

Inutile dire che il nostro eroe vi si dirige senza ulteriori indugi o indagini e soprattutto senza preoccuparsi della possibilità di risultare poco gradito ai due. Dopo un breve cammino raggiunge la sua meta; l’atmosfera del locale è tutt’altro che amichevole e gli basta sfiorare uno degli avventori per causare la cessazione completa di ogni brusio e per trovarsi decine di sguardi carichi di odio e curiosità puntati addosso.

Devo parlare solo col locandiere come mi è stato suggerito… Calma Paul… Puoi farcela.” Sono i pensieri che gli fluiscono in mente…

Detto, fatto. Paul si muove con attenzione e finalmente raggiunge la sua meta: dietro il bancone sta un enorme rodian dalle scaglie giallo brunastre che curiosamente è il meno ostile presente nel piccolo locale.A fatica cominica un rapido scambio di battute con il locandiere: cosa che, se non altro, rasserena l'atmosfera tesa del locale (gli avventori piano piano riprendono a farsi i fatti propri).

Dopo poche parole per presentarsi e prendere un minimo di confidenza col suo interlocutore, il jedi immediatamente chiede notizie dei due rodian che sta cercando: “… devo trovare Stella Impazzita e Nebbioso… mi hanno detto di cercarli qui.

E, di grazia, perché li stai cercando?” ribatte il locandiere.

Devo contattarli perché, stando a quanto mi è stato detto sono gli unici che possono aiutarmi.

Rischierai la pelle ad avere a che fare con loro, lo sai questo vero? … sai combattere almeno?

Si, me la cavo.

E sai anche fuggire velocemente?

Certo, me la cavo anche meglio nella fuga che nel combattimento!” (NdSM: alla faccia dello jedi! :banghead:)

Allora forse hai qualche speranza di portare a casa la tua pellaccia rosa anche avendo a che fare con quei due… E, per pura curiosità, cosa ti spinge ad aver bisogno dell’aiuto di due soggetti così pericolosi?

Devo raggiungere il Polo e…

Paul viene interrotto dallo scoppiare di feroci risate di scherno nei suoi confronti (condito dal lancio di cibarie con il povero jedi come bersaglio), mentre uno degli avventori sta ribadendo in rodian l’intenzione dell’umano di raggiungere il Polo, in modo da mantenere elevato il livello di ilarità suscitato dalla folle idea esplorativa del jedi.

Mentre il rodian continua la sua performance di scherno ed il povero Paul viene bersagliato da pezzi di cibo lanciati da tutta la sala, esplode un colpo di blaster ed il rodian che per primo ha deriso l’umano giace a terra, con la faccia spappolata…

Cala il silenzio…

Paul si volta e nota, in un angolino buio, un rodian con le scaglie color verde chiaro e con un’unica “antenna” rimasta sulla testa, col fucile ancora fumante appoggiato al tavolo…

Quello è Stella Impazzita!” spiega il locandiere con la voce ancora un minimo tremolante dopo l'accaduto.

L’umano prende coraggio e si dirige al tavolo. Il rodian lì seduto gli rivolge una domanda che ovviamente Paul non capisce… Fortunatamente ha il buon senso di non chiedere spiegazioni e di presentarsi; il rodian mostra un sorriso e con una voce femminile (NdSM ebbene sì… è un rodian femmina) ribadisce… “Piacere Paul, io sono colei che stai cercando… e, per la cronaca, ti avevo solo chiesto come stavi!

Comincia così un primo dialogo tra Paul e Stella Impazzita sul perché lui la stesse cercando e su cosa possa il giovane umano offrire in cambio dei servigi dei due avventurieri rodian…

È proprio durante il colloquio che appare, sorprendendo alle spalle il povero jedi, il secondo rodian: Nebbioso. Costui è piccolo di statura e gracile di corporatura; contrariamente alle abitudini dei suoi simili non porta con se armi ed anzi non indossa nemmeno un vestito che lo possa coprire del tutto, solo una specie di gonnellino fatto della pelle di chissà quale strano animale.

Dunque cosa abbiamo qui…” il nuovo arrivato sibila all’orecchio di Paul… “Un umano… 1500 crediti per una missione pericolosa…” poi aggiunge con palese sarcasmo “…una spada laser nascosta dal mantello… e magari sei pure un jedi… e se è vero che lo sei magari hai pure uan taglia sulla testa…”. Paul sorpreso dall’apparizione improvvisa nopn può far altro che confermare la sua “professione” e negare (più volte) di avere una taglia sulla testa…

La discussione riprende e non è carica di buona notizie per Paul: le informazioni che ha ricevuto da Mett “lo Sporco” sono false; non c’è niente di quello che ha sentito da gamorrewan al Polo Sud (e tanto meno al Polo Nord). L’unico che porebbe fornirgli qualche notizia credibile sarebbe proprio Jak-Thal (il nobile rodian) ma per un umano come paul le possibilità di incontrarlo sarebbero veramente ridottissime.

Ad un tratto i due rodian si disinteressano di Paul e cominciano a discutere tra loro nella loro lingua; l’umano non capisce, ma il tono sembra tranquillo; sembrano due persone che ragionano e prendono accordi.

Infine, dopo un veloce spuntino a base di lucertole arrostite (del quale paul non approfitta), i due rodian si accordano e Stella Impazzita ha una proposta da fare all’umano:

Sai combattere?

Si, me la cavo, come stavo dicendo prima al locandiere…

La rodian interrompe Paul e contina con le domande:

Quanto è importante per te raggiungere le Lune gemelle di Rodia? Saresti disposto a combattere per raggiungere il tuo obbiettivo?

Ovviamente sono disposto a combattere per raggiungerle, forse non sono disposto ad uccidere…

Su Rodia non c’è molta differenza tra combattere ed uccidere!” replica l’avventuriera seccata… “Dunque sei disposto a rischiare la tua vita per raggiungere il tuo obbiettivo? E sei anche disposto a rischiare di dover uccidere qualcuno per farlo?

Solo per difendermi potrei arrivare, comunque a malincuore, ad uccidere un altro essere vivente!

Bene direi che può bastare…

La rodian si fa pensierosa ed aggiunge “Abbiamo una proposta da farti… Tu sei uno jedi… sai combattere… e ti serve il nostro aiuto… ma hai solo 1500 crediti giusto?

Si, tutto giusto!” replica Paul.

Allora ascoltami bene. Jak-Thal è ormai vecchio e non va più a caccia. Per questo ha messo in piedi una arena nei suoi possedimenti dove fa combattere gladiatori… Tu combatterai per noi… Noi ti iscriveremo ad uno dei prossimi combattimenti… punteremo su di te i tuoi 1500 crediti… tu vincerai i tre combattimenti che ti attendono… noi ci terremo il premio delle scommesse e ti restituiremo i tuoi 1500 di partenza… e se sarai fortunato e riuscirai ad impressionare il vecchio Jak-Thal, forse avrai l’onere di incontrarlo di persona… Che ne pensi? Accetti?

Accetto!” Risponde con tono sicuro il jedi “Non ho altra scelta dopotutto…” aggiunge quindi a mezza voce.

La rodian soddisfatta replica: “Perfetto. Si parte domani. Ti porteremo noi di nuovo ad Equator City… considerati nostro ospite fino ad allora”.

GIORNO 110 – 111: DI NUOVO IN VIAGGIO.

Si parte di buon’ora. Paul, Stella Impazzita e Nebbioso a bordo della navetta degli esploratori (uno strano veicolo aperto… un residuato bellico a prima vista) si mettono in viaggio verso la grande capitale equatoriale. Ci vorranno due giorni di volo; due giorni durante i quali Paul non può far altro che chiacchierare con i suoi due ospiti per ottenere qualche dettaglio in più sul tipo di combattimento che lo aspetta.

GIORNO 110 – 111: L’INQUISITORE TARKIN.

La navetta viene finalmente sganciata dall’incrociatore imperiale e trascinata da un nuovo raggio traente dentro uno degli hangar militari della stazione spaziale che i nostri eroi ben conoscono. Non appena l’hangar è chiuso e pressurizzato viene “invaso” da una trentina di trooper pesantemente armati. Tra loro si fa poi avanti un uomo in divisa scura con mantello rosso ed una specie di scettro rosso tra le mani: l’inquisitore.

È Geego-Gin a farsi avanti per primo.

Una volta sbarcato è il primo ad andare a presentarsi all’inquisitore per sapere i motivi che hanno portato al loro arresto. L’inquisitore risponde in tono stranamente gentile e spiega al twi’lek che ci sono delle prove che coinvolgono il suo amico jawas nel deplorevole attentato avvenuto quasi un mese prima… in particolare ci sono due “colpevoli” che lo accusano di complicità.

Il twi’lek non è molto convinto ma decide che la cosa migliore da fare è lasciare che il jawas si spieghi da solo…

Così anche il piccolo Jere Mee Kohlson è costretto a sbarcare.

Riprende il colloquio allargato a tre persone a questo punto… ed è un colloquio lungo… l’inquisitore accusa, il jawas si difende ed il twi’lek assiste…

Si va avanti per più di un’ora, in piedi in mezzo all'hangar di fronte trenta trooper ben armati...

Alla fine l’inquisitore sembra quasi convinto dell’innocenza del piccolo jawas, ma preferisce imporre alla navetta ed a tutto il suo equipaggio una sosta forzata di due giorni per permettergli di valutare al meglio e con calma le nuove testimonianze acquisite.

Due giorni chiusi in un hangar… giusto il tempo per cominciare a riparare la nave (così Highbecca ed il jawas saranno comunque occupati) e per curarsi le ferite. Solo in seguito si potrà uscire (forse) e contattare gli ithorian per ricevere il pagamento pattuito.

GIORNO 112: RITORNO ALLA STAZIONE SPAZIALE.

È metà mattina quando l’inquisitore si ripresenta davanti ai nostri eroi… questa volta le notizie sono buone: il jawas è scagionato da ogni accusa (NdSM: compresa quella di essere un killer a pagamento); i due “colpevoli”, un jawas ed un umano zoppo di nome Spud, in seguito ad un nuovo e più energico interrogatorio hanno ritrattato le accuse rivolte a Jere Mee Kohlson. Il caso non è ancora chiuso, ma se non altro i nostri eroi ne sono usciti puliti.

Così non resta che accendere i motori, liberare l’hangar imperiale e noleggiarne di nuovo uno (NdSM: sempre 120 crediti per 10 giorni) per avere il tempo di riparare a dovere la navetta e di portare a termine tutti gli affari che legano i nostri eroi a questa sperduta stazione spaziale.

GIORNO 112: L’ARENA.

La navetta/residuato bellico atterra nel “giardino” di un grande palazzo: l’arena di Jak-Thal. Paul viene scortato agli spogliatoi (eccessivamente lussuosi per i suoi gusti) e comincia ad attendere il momento del primo combattimento.

Il tempo trascorre lentamente è solo metà mattina e combatterà nel pomeriggio…

Il jedi decide di studiare i suoi probabili avversari visionando alcuni video di vecchi combattimenti… dopodichè si procura un’arma (una semplice mazza ferrata)… e quindi si informa sulle regole:

- Una campana dà inizio e segna la fine del combattimento.

- Non si può uscire dall’arena.

- Non si possono usare armi da fuoco (se non nelle gare apposite).

- Chi sopravvive vince e continua a combattere.

Poche e semplici regole… Paul è un po’ perplesso.

Passano le ore e finalmente viene il momento del primo combattimento. Un montacarichi lo solleva fino alle porte dell’arena.

La campana suona…

DOOONGGG!

Il suo avversario è un bipede, rettiloide tozzo e violento… non ha armi… gli bastano i suoi artigli…

Paul esordisce coi suoi poteri jedi: rimanendo nascosto nel vano del montacarichi prova a stritolare il suo avversario che gli corre incontro con irruenza… “…niente da fare… se sta soffrendo non lo da a vedere!

Un paio di artigliate ed un morso inaspettato colpiscono lo jedi… il veleno entra in circolo e si fa sentire annebbiando i riflessi del malcapitato umano.

La folla (un migliaio scarso di rodian) urla in preda all’esaltazione dovuta al combattimento.

Paul si affida di nuovo ai suoi poteri jedi e prova un trucco mentale… niente da fare… la creatura che ha di fronte è troppo stupida, primitiva ed infuriata per cedere ad un effetto simile…

Nuove artigliate… nuovi morsi… nuovo veleno…

Paul sempre più intorpidito si decide a combattere. Si affida alla mazza pesante che si è procurato negli spogliatoi (non vuole ricorrere da subito alla sua fidata spada laser)… un paio di colpi vanno a segno ma il tozzo rettiloide, a questo punto palesemente ferito, non sembra dare troppo peso ai "graffi" che l'umano gli ha provocato...

Una nuova sfuriata fatta di artigli, morsi e veleno e Paul sembra sul punto di soccombere.. non resta che la spada laser… La sfodera e con due eleganti fendenti (NdSM: l’ultimo dei quali molto fortunato) getta a terra il mostruoso avversario finalmente stremato.

Paul ha vinto…

Ma è una maschera di sangue e tra poco meno di due ore dovrà affrontare una nuova sfida: ha giusto il tempo di scendere negli spogliatoi per prendere fiato e per farsi medicare dagli addetti.

25 Commenti


Commento consigliato

Silver, cosa vuoi che ti dica.... Sarà forse che i nostri eroi hanno incontrato l'unico balordo doppiogiochista della galassia?

O sarà che mi diverto a rimescolare le carte durante il gioco?

:evilhot:

:bye:

Link al commento

Io credo che il jawas non ve la conti giusta:mi sa che le teste dei due jedi finiranno ben presto su un tavolo imperiale e magari la pelliccia dello Wookie in qualche conceria

Link al commento

Infatti. Anche io al Wookie e al Jawas voglio bene. Tant'è che quando il primo ha tentato di sculacciare il secondo per l'empasse con l'inquisitore mi sono messo in mezzo ad armi spianate... ;-)

E lo jedi che abbiamo ancora con noi non è male, se solo cominciasse a tentare almeno di camuffarsi. L'altro, invece, non vale ancora abbastanza per andare a pelargli le chiappe...

(ma questi sono spoiler del capitolo 18!)

Link al commento

Il PG di Shar e il mio sono stati "adottati" dal Wookie, avendo vissuto su Kashyykk (o come cavolo si scrive) abbiamo imparato la lingua, quindi tra noi parliamo tranquillamente. Con i "comuni" dialoga Shar, poiché lo Wookie non parla il basic (e a dirla tutta nemmeno il mio jawa... ufficialmente ;-)). In un modo o nell'altro si combina. Io di PG poco comunicativi ne ho interpretati anche altre volte, uno su tutti il mio Harr Skjerrods, nano artico del Faerun che non sapeva parlare il comune e si esprimeva come un Pokemon, ripetendo solo il suo nome. Ci si arrangia, dai. ;-)

Link al commento

Ogni tanto facciamo qualche "teatrata" di gargarismi e barriti fra lo Wookie (che capisce altre lingue tra cui il Basic come il jawass) e me.

Siamo talmente affiatati che ho fatto salti mortali per combinare un incontro amoroso tra lo Wookie e una Wookie conosciuta su una stazione spaziale. Ho dovuto ubriacarli entrambi. E ho speso parecchio. :-D

Link al commento

In realtà a me un lato che non piace particolarmente è la caratterizzazione degli Wookie, sono troppo simili allo stereotipo fantasy del popolo rozzo che beve, pesta, mangia tanto... meno male che nei film (che considero più o meno l'unica fonte del mio sapere) se ne vedono pochi, e io posso continuare a figurarmeli diversi che sul manuale. ;-)

Link al commento

Io mi riferivo ai discorsi fatti a suon di gargarismi, ruggiti e muggiti. Quanto poi al polo rozzo, non ce li vedo proprio:la bowcaster (che considero un'ottima arma)è stata inventata da loro

E nel film Chewbacca fa la sua porca figura di tecnico superefficiente mentre ripara droidi e astronavi

Link al commento

Infatti, infatti. Il nostro wookie è un asso al volante dell'astronave e un mito in fatto di riparazioni della stessa quando, per coincidenza, si trova sulla traiettoria di mine subspaziali o di missili a corto raggio...

Kursk, stavo pensando... e lavorarci un po' sopra a questo diario (viste anche le capacità di Aerys) e farne davvero un piccolo libro o un lungo racconto? Secondo me ne verrebbe fuori una bomba.

Link al commento

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...