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Semplificazione delle regole


MadLuke

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La 3.0 è stata l'edizione di D&D col regolamento più complesso. Dalla 3.5 (che è la mia preferita), e in modo ancor più netto con la 4 e 5 si è progresssivamente operata una semplificazione del sistema.
Anche Microsoft Windows 7 era più complesso da usare rispetto alle successive versioni, fino all'attuale 10.
E come programmatore anche io raccolgo richieste di utenti che non vogliono avere interfacce utente sofisticate (e rispondere "se un'opzione non le interessa semplicemente non la usi" non li soddisfa).

Io evinco che la massa, cioè i consumatori di massa, che sia per diletto o per lavoro, vogliano deliberatamente istupidirsi.

Ciao, MadLuke.

39 Commenti


Commento consigliato



8 minuti fa, Checco ha scritto:

Quindi posso produrre e magari vendere anche un gioco dal regolamento di merda, perché tanto poi chi fa da GM ci metterà una pezza, giiusto?

Per pietà, ma 'ste robe non si possono più sentire nel 2021!

La spinta verso la semplificazione viene alimentata dalla concorrenza, con giochi molto più accessibili (anche in termini economici) e che risolvono questioni annose o parti farraginose (gestione dell'equipaggiamento e/o del carico oppure la misurazione delle distanze in gioco, per esempio) in modo elegante e ingegnoso.

E no, la Scatola rossa non è l'OD&D...

Non intendevo questo ma che il master non deve far pesare il regolamento e con un po' di fantasia migliorare l'esperienza non che ci deve mettere una "pezza". Hai mai fatto da master? Puoi parlare per esperienza diretta su questo ?

Non è affatto vero che la semplificazione porta a giochi più economici, tant'è che un manuale della 5ed costa ben 20€ in più di uno della 3.5ed (quando era in produzione).

Se non hai piacere di discutere e di sentire "ste robe" puoi semplicemente non leggerle .

Perché devi aggredire e scrivere in questo modo? Non c'è ne bisogno volevo creare un dialogo costruttivo ,un ragionamento non una disputa... 

 

Per OD&D in america non di certo è la scatola rossa , dunque ti chiedo che cos'è allora la scatola rossa?

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5 ore fa, Giacomo56 ha scritto:

Non intendevo questo ma che il master non deve far pesare il regolamento e con un po' di fantasia migliorare l'esperienza non che ci deve mettere una "pezza". Hai mai fatto da master? Puoi parlare per esperienza diretta su questo ?

Qui parliamo di design dei giochi e se produci un gioco, e magari mi chiedi anche dei soldi per giocarci, mi aspetto che tale giochi funzioni senza che sia necessario un fantomatico "bravo master". Ciò detto, sì, ho fatto diverse volte da GM, utilizzando peraltro anche giochi molto diversi l'uno dall'altro.

5 ore fa, Giacomo56 ha scritto:

Non è affatto vero che la semplificazione porta a giochi più economici, tant'è che un manuale della 5ed costa ben 20€ in più di uno della 3.5ed (quando era in produzione).

Non ho scritto che la semplificazione porta a giochi più economici, ma che la semplificazione vincente di diversi giochi della concorrenza, spesso molto più economici se non addirittura gratuiti, porta (o dovrebbe portare) perlomeno a farsi delle domande.

5 ore fa, Giacomo56 ha scritto:

Se non hai piacere di discutere e di sentire "ste robe" puoi semplicemente non leggerle .

Guarda, la mia presenza su questi lidi è già diminuita parecchio ultimamente: probabile, a questo punto, che diminuisca ulteriormente.

5 ore fa, Giacomo56 ha scritto:

Perché devi aggredire e scrivere in questo modo? Non c'è ne bisogno volevo creare un dialogo costruttivo ,un ragionamento non una disputa... 

Se ti sei sentito aggredito, ti porgo le mie scuse, poiché non era mia intenzione aggredire chicchessia: ho probabilmente solo espresso il mio punto di vista in modo eccessivamente poco diplomatico, ma quando ho letto ...

Cita

Ebbene secondo me non è importante quale delle edizioni si sta giocando ma bensì la qualità del Master

... mi sono cadute le braccia.

5 ore fa, Giacomo56 ha scritto:

Per OD&D in america non di certo è la scatola rossa , dunque ti chiedo che cos'è allora la scatola rossa?

La quarta edizione del D&D del 1974, a cura di Frank Mentzer.

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12 minuti fa, Checco ha scritto:

Qui parliamo di design dei giochi e se produci un gioco, e magari mi chiedi anche dei soldi per giocarci, mi aspetto che tale giochi funzioni senza che sia necessario un fantomatico "bravo master". Ciò detto, sì, ho fatto diverse volte da GM, utilizzando peraltro anche giochi molto diversi l'uno dall'altro.

Non ho scritto che la semplificazione porta a giochi più economici, ma che la semplificazione vincente di diversi giochi della concorrenza, spesso molto più economici se non addirittura gratuiti, porta (o dovrebbe portare) perlomeno a farsi delle domande.

Guarda, la mia presenza su questi lidi è già diminuita parecchio ultimamente: probabile, a questo punto, che diminuisca ulteriormente.

Se ti sei sentito aggredito, ti porgo le mie scuse, poiché non era mia intenzione aggredire chicchessia: ho probabilmente solo espresso il mio punto di vista in modo eccessivamente poco diplomatico, ma quando ho letto ...

... mi sono cadute le braccia.

La quarta edizione del D&D del 1974, a cura di Frank Mentzer.

Sono del parere che un bravo Master sia fondamentale, in D&D , ci sono molti altri giochi senza tale figura.  Posso sbagliare sono una persona e non sono perfetto ne sono consapevole ma questa è una mia opinione e credo che molti saranno d'accordo su questo fatto.

Non capisco quale sia il tuo punto di vista, se mi puoi spiegare dove sbaglio e perché "ti sono cadute le braccia " te ne sarei grato perché non capisco cosa stai cercando di dirmi.

La scatola rossa è la quarta edizione del primo genito del 1974 quindi è una ristampa e per definizione è la stessa cosa rilegata in altro modo quindi OD&D

Si scuse accettate, però spiega perché pensi che non vada bene ciò che dico voglio capire.

Grazie.

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18 minuti fa, Giacomo56 ha scritto:

Sono del parere che un bravo Master sia fondamentale, in D&D , ci sono molti altri giochi senza tale figura.  Posso sbagliare sono una persona e non sono perfetto ne sono consapevole ma questa è una mia opinione e credo che molti saranno d'accordo su questo fatto.

Non capisco quale sia il tuo punto di vista, se mi puoi spiegare dove sbaglio e perché "ti sono cadute le braccia " te ne sarei grato perché non capisco cosa stai cercando di dirmi.

La scatola rossa è la quarta edizione del primo genito del 1974 quindi è una ristampa e per definizione è la stessa cosa rilegata in altro modo quindi OD&D

Si scuse accettate, però spiega perché pensi che non vada bene ciò che dico voglio capire.

Grazie.

Non ho voglia di spiegare cose trite e ritrite da oltre vent'anni (anche qui su D'L): andremmo off-topic e, inoltre, nel 2021 queste informazioni sono davvero a portata di un paio di click.

Del resto, senza offesa e sperando che apprezzerai perlomeno la sincerità, se reputi che il giocare all'edizione di Holmes sia uguale al giocare all'(A)D&D 3.5 perché tanto basta un "bravo master" o (allucinante!) che il D&D di Mentzer sia la mera ristampa di quello di Arneson e Gygax, dimostri di non sapere letteralmente di cosa stai parlando: nulla di grave, beninteso, ma tant'è.

Modificato da Checco
  • Grazie 1
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21 minuti fa, Checco ha scritto:

Non ho voglia di spiegare cose trite e ritrite da oltre vent'anni (anche qui su D'L): andremmo off-topic e, inoltre, nel 2021 queste informazioni sono davvero a portata di un paio di click.

Del resto, senza offesa e sperando che apprezzerai perlomeno la sincerità, se reputi che il giocare all'edizione di Holmes sia uguale al giocare all'(A)D&D 3.5 perché tanto basta un "bravo master" o (allucinante!) che il D&D di Mentzer sia la mera ristampa di quello di Arneson e Gygax, dimostri di non sapere letteralmente di cosa stai parlando: nulla di grave, beninteso, ma tant'è.

Va bene non pretendo di sapere tutto, accetto il tuo giudizio evidentemente non conosco abbastanza bene quello di cui parlo. Ti ringrazio.

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Ah, ma che belle cose i rant a occhi chiusi...

(tra un po' salterà fuori che 5e si mastera bene pure da sola...mi chiedo quanti Dm novizi seguirebbero Critical Role cercando di carpir chissà quali segreti - spoiler: è un format "televisivo" - se al posto di Mercer ci mettessimo un qualsivoglia cane d'intrattenitore)

 

 

 

Modificato da Nyxator
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Il 14/8/2021 alle 23:18, MadLuke ha scritto:

Ripensandoci: la gente non vuole istupidirsi. Vuole solo consumare di più, più in fretta.
E' lo stesso motivo per cui le canzoni durano 2-3 minuti invece dei 4-5 (e più) di venti anni fa (e ancora di più prima). Perché si leggono solo i titoli degli articoli di giornale. Perché non si leggono i grandi classici (che spesso sono dei grossi volumi e/o con una narrazione lenta), perché i corteggiamenti sentimentali/sessuali sono più brevi... E perché si vuole gestire il combattimento in fretta senza dover rileggere tante opzioni.
E' solo un altro aspetto della nota "società liquida"; io la vedo così.

Come già detto è una visione molto superficiale. Esistono gdr da una pagina con regolamenti raffinati e ben fatti. Se preferisci la 3.5 giocala pure, ma dire che chi gioca alle edizioni successive è vittima del mercato non regge. Pensando poi che la 3.0/3.5 aveva mille mila supplementi! Puoi chiamarla "attenzione e profondità della lore", ma la puoi anche chiamare frenesia editoriale. 

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Non hai più bisogno strettamente di sistemi crunch, dato che qualunque MMORPG online può tenere traccia delle migliaia di variabili interessanti che vuoi simulare.

Il GDR ritorna ad essere un'attività sociale e recitativa per sopravvivere, e per fare questo devi slegarti un po' dalle ricompense passive. In soldoni, tirare un dado e battere una soglia non è diverso da cliccare un pulsante e vedere esplosioni verdi sullo schermo. Queste ultime diventano sempre più interessanti, il dado no.

I sistemi quindi tendono a incentivare uno stile più libero e circoscritto alle convenzioni del gruppo. Vedi FATE e roba così. Il test è difficile quanto lo vogliamo, il mostro è orribile quanto lo vogliamo, le regole ci aiutano alla narrazione profluente più che dirci cosa o meno ci grinda sugli HP e quale sia il bonus per scalare un muro coi mocassini.

Più andrai avanti e più i sistemi di gioco digitali immersivi (in ogni caso passivi) spingeranno verso gdr da tavolo più aperti, astratti e semplicistici (ma non stupidi!) nelle regole. La sfida dei designer diventa questa, non trovare il numerino giusto  che bilancia una classe con l'altra, e 300 talenti per simulare una varietà che puoi avere dando fiducia al giocatore.

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Giusto per tornare in tema.

La tesi iniziale dell'articolo è sbagliata perché non tiene conto dell'intera storia del gioco. D&D è sempre stato un gioco semplice da giocare, sin dall'OD&D passando attraverso quasi tutte le sue incarnazioni ed edizioni. Quel quasi è ovviamente riferito alla 3a edizione; la terza è una mutazione di D&D ed il giudizio se questa mutazione sia un'aberrazione o un'evoluzione è qualcosa che ognuno decide a livello personale. D&D 3a edizione non è la norma, quella è, appunto, la semplicità delle regole che è stata ripristinata nelle successive edizioni.

Modificato da Grimorio
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 rispondendo alla autore della discussione in maniera molto franca ... È tutta una questione di percezione del tipo di gioco che si desidera avere. La quinta edizione ha dei "tecnicismi"che spesso sui tavoli i neofiti o quelli che non leggono i manuali effettivamente ignorano e il bene o male riescono a giocare comunque... Che voglio dire...Se si legge bene il manuale si nota che il gioco è pensato bene, il punto che il percepire semplificato è che il "system design" della 5e è pensato sia per i veterani sia per essere accessibile anche a chi non ha mai giocato e per introdurre nuovi giocatori al mondo dei GDR in generale..e scusa in questo la 5e è meglio, vince a mani basse.

 

 

Mi è capitato di dover insegnare a che non sapeva nemmeno cosa fosse d&d perché magari incuriosita , sia giocando in terza che sulla quinta edizione... Ti dico che a livello di scorrevolezza di gioco al primo impatto la quinta meno traumatica per un neofita ( la questione della semplificazione non vale visto che in entrambi i casi il soggetto non conosce le regole e non ha potuto leggerle)

 

 

 

.ecco la vera differenza.. poi se proprio mi permetti... La terza edizione aveva si un sacco di regole adatte a ogni circostanza ma spesso capitava che dimenticandosene una si finiva a bloccare il gioco per non parlare di bugs e classi meno preformanti di altre... c' erano classi base che non valeva la pena giocare( paladino e bardo) a meno che non si multiclassassero o si investisse in cdp rendendo poi poco incisiva la personalizzazione ( servivano sempre quegli x talenti ) . La terza edizione ha tirato fuori roba ignobile tipo il Pun Pun ... il termine Munckin ( nella sua accezione negativa) nasce con la terza edizione...cioè ... Parliamone ...

 

 

Cambiando poi punto di vista se prendi chi ha giocato prima ad advanced dnd prima e seconda edizione , b/x , becmi ti diranno che la filosofia e il gioco della terza edizione è una cafonata ... Con quei mischioni assurdi giustificati con background ridicoli...

 

( posso sembrare un hater della 3.x edizione ma credimi non è così, ho chiuso un sacco di belle campagne in 3.x e pathfinder 1e )

 

 

La realtà è una sola... Ci sei tu, dei tuoi amici , un tavolo di dei dadi ... Cosa ti serve per creare un buon gioco per tutti ? Abbiamo così tante edizioni solo sul brand dnd, escludendo le arternative, che in base alle tue esigenze e quelle che hai al tavolo troverai l' edizione , le regole , il Mood più adatto a te.

 

Poi che senso ha creare un ennesima reincarnazione della 3.x con la stessa filosofia di gioco?... Chi la ama la gioca , chi vuole giocarla oggi compra i PDF sui siti specializzati o consulta le srd gratuite. Il fatto che esiste un edizione nuova non svalorizza una vecchia.

 

 

Poi che la gente non legga io ti assicuro che anche quando masteravo in 3.x i giocatori non leggevano niente. Poi tra quelli che non leggevano magari qualcuno poi si appassionava... Iniziava a leggere ( solo roba per buildarsi i pg cafoni) e poi mi presentava gli aborti ...

 

 

Il 13/8/2021 alle 15:37, Giacomo56 ha scritto:

 

pardon ho citato te per sbaglio XD

Modificato da darksaro1990
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La 5a edizione è la migliore edizione giocabile al momento sotto tanti punti di vista, per esempio la fruibilità.

Non è esente da difetti lo si sa.

Penso che le prime edizioni facessero schifo per motivi evidenti (ts sbagliato? sei morto senza se e senza ma).

Ora hanno in 5a sistemato tanti incantesimi, e meno male.

Però hanno molto lavoro da fare per migliorarla ulteriormente.

Il sistema vantaggio/svantaggio è una figata che resterà come una delle grandi invenzioni di D&D.

Io dico che la 5a è la migliore edizione mai esistita, ma ben lungi dall'essere perfetta o anche solo ottima.

 

Ci sono ampi margini di miglioramento, tante cose si vede le han ragionate poco.

 

Esempio le statistiche dei mostri in taluni casi hanno poco senso. Secondo me molti mostri hanno attacchi deboli e troppi punti ferita. Devono ridurre i pf e farli picchiare più forte.

Le azioni leggendarie non sono sufficienti per i mostri tipo BOSS che sono da soli contro un party, mi dispiace è un buon passo avanti ma non sufficiente. Inserimento dei minion non può essere ottimo perchè allunga il combattimento. Che mettano dei veri mostri boss

 

Dei beholder che da soli facciano davvero paura.

 

Al momento non è così.

Vediamo le edizioni precedenti:

1a e 2a edizione. Thac0 e incantesimi rotti? no grazie

3a e 3.5. Powerplay pesante, troppo. Giocatori prestati al gdr che si divertono più a buildare pg che a giocare, pensando di battere il sistema (idiozia totale visto che ll DM raddoppia le difficoltà e unico risultato è che i combattimenti non finiscono più). Combattimenti  troppo lunghi, versione di gioco per ragazzi che non hanno niente da fare a casa e ci buttano ore e ore dentro. Ma un ragioniere che lavoro 40 ore a settimana non gli può star dietro a un gioco buildoso cos'.

4a edizione: ok ci hanno provato, ma D&D non è Warcraft. Prossimo!

 

5a edizione: piacevolmente sorpreso, è un 6 pieno. La sufficienza la prende ma ancora si può e si deve migliorare. Dove?  elenchino.

  • Regole modulari in modo che chi vuole si usi talenti e possa spende punti mettendoli nelle abilità (non ho mai capito perchè abbiano tolto i punti da spendere)
  • Da rivedere alcuni incantesimi tropo forti che chiudono lo scontro
  • Via il controincantesimo, non siamo a Magic l'Adunanza
  • Bilanciamento classi, non ci siamo ancora. Ranger docet, ci son voluti anni per capirlo. Secondo me pure il guerriero soffre ma forse non ci deve essere bilanciamento. Il paladino è troppo OP comunque. non esiste che uno scelga il guerriero se può fare un paladino.
  • Da rifare i blocchi dei mostri, come già detto mostri boss non ci siamo, azioni leggendarie da rivedere.
  • Troppi PF in giro ed attacchi deboli dei mostri. Io toglierei i bonus pf della costituzione, ma non lo faranno mai.
  • Ad alti livelli tier 3 e 4 la 5a edizione ha dei problemi. Combattimenti troppo lunghi. TROPPO.

 

Gli amanti della 3a edizione non li capisco. Secondo me dovreste andare giocare a Pathfinder, quello è il vostro lido di arrivo.

Modificato da neurone
  • Confuso 1
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5 ore fa, neurone ha scritto:

Penso che le prime edizioni facessero schifo per motivi evidenti (ts sbagliato? sei morto senza se e senza ma).

Evidenti per te. Per me no. 1-1: palla al centro.

5 ore fa, neurone ha scritto:

Il sistema vantaggio/svantaggio è una figata che resterà come una delle grandi invenzioni di D&D.

Mi spiace, ma non è un'invenzione della 5e. Trattasi di uno stratagemma adottato in diversi giochi già da tempo (il primo che mi viene in mente è Barbarians of Lemuria, pubblicato nel 2009).

EDIT: ora che ci penso, mi pare che ci fosse una sorta di Vantaggio/Svantaggio già nella 4e, forse in uno dei poteri delle classi per i PG.

Modificato da Checco
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Credo che non ci sia un edizione "migliore" ma quella che più di adatta al proprio gruppo di gioco è l'esperienza condivisa che rimane non il regolamento. 

È il gruppo che decide insieme a cosa giocare.

 

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