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RINASCIMENTI ENGENEERING


Lord Karsus

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[Da una collaborazione tra il dipartimento di Intelligence e quello di Economics del Laboratorio, dato che non ho un i-Phone perché la Apple sarebbe stata sul càzzo a quel genio di Steve, e Jobs. 13 dicembre 2018, tornato da lavoro stanco, addormentato alle 21, svegliato alle 4, dove cavolo è il caffè, macchinette del caffè in Porta Romana, tre caffè, freddo ladro, torno, devo comprare il caffè, due sigarette di fila, blog]

NOTA: prendetelo come un appunto di World Engeneering avanzato

 

Capitolo 1 - Da Vinci's Jet Set

Dai su andiamo al punto. È un caso che Leonardo da Vinci conoscesse Michelangelo? E che Bach conoscesse Mozart? E che Jim Morrison conoscesse Jimi Hendrix? No.

Youva gotcha tha pointa. 

Così come la metà esatta dei modi di dire so' stronzàte e l'altra metà so' genialate, ci sono due modi di affrontare un luogo comune: spazzarlo via o approfondirlo in maniera iperaggressiva. "Trovarsi nel posto giusto nel momento giusto", a mio modo di vedere, appartiene alla seconda metà.

Se vi siete mai imbabolati il cervello a cercare di capire come abbia fatto Eistein a ricadere nel top 0.0000000001 esseri umani più indelligendi di sempre sulla faccia di 'sto mondo, think twice: ad esempio Platone (Atene di Pericle) e Jung (Vienna di inizio '900) e chissà quanti altri altridicenti "geni" sono, perdonatemi, proprio due fèssi che si sono trovati al momento giusto nel posto giusto. Due persone con un talento appena accennato e agli pochi altri fattori (provenire da una famiglia ricca, avere qualche trauma infantile, essere stati curati molto da piccoli) magari sicuramente sì, anche qualche gene azzeccato: delta FOSB, are u there? attendiamo con... ansia (battuta per pochi) i prossimi risultati della neuroscienza sui meccanismi di ricaptazione della serotonina (naturalmente le evidenze empiriche servono a poco, si sa da seicento anni e più se non dai tempi degli antichi greci...). Naturalmente quest'ultimo su genio e follia - tac! luogo comune! - è un discorso di parte, e sono talmente onesto càzzo da ammettere che è un discorso ideologico, nella misura in cui, altro feat di onestà, è uno strumento di sopravvivenza... 

 

 

Capitolo 2 - La causa del Rinascimento è la stessa causa del fatto che in Italia si mangi bene e pure la causa della disgrazia italiana negli ultimi sei secoli, e questo titolo è inutilmente lungo e in effetti potevo anche tagliarlo almeno giusto un pochettino ad esempio scengliendo parole non inusitatamente prolungate... sì in effetti potevo farlo dai ma non l'ho fatto, anzi l'ho reso ancora più lungo purtroppo adottando becero umorismo postmoderno da Nonciclopedia (che vidi già fare a qualche complesso Rock sperimentale) che comunque ci sta anche se vorrei proporre una piccola teoria storiografica, che in teoria dovrebbe essere qualcosa di serio, ma sticazzi tanto non ho vincoli stilistici scrivendo io su un mio blog 

2.1 - il Particolarismo

È molto difficile capire il contesto che ha portato alla grandezza stellare dell'Hellas, dell'Antica Grecia.

Ma a diggare un pochettino, si capisce: è stato causato dal particolarismo culturale, causato a sua volta da incomunicabilità geografica - la Grecia è estremamente montuosa, e ogni città stato greca era geograficamente isolata dalle altre, e ciò ha portato alla competizione tra varie realtà. Per il resto, siamo tutti affascinati dalla scoperta di Darwin (colgo l'occasione parlando di Rinascimento per un trivia: Leonardo da Vinci in una lettera scrisse una cosa similissima a " [...] le scimmie e tutte queste altre razze dello stesso ceppo dell'uomo"!!!)

(Rimane ancora un mistero eleusino il nome del dio che ha disegnato la forma geografica della Grecia, talmente bella che è matematicamente impossibile che si sia creata spontaneamente, e più bella di qualsiasi mappa fantasy che possa mai essere disegnata; così come rimane un mistero l'estrema "fonoesteticità" e "fonosimbolismo" (for a lack of better terms, ma chi ha presente l'unico vero merito di Tolkien sa cosa intendo) della lingua, ad esempio indicare con la particella probabilmente più bella di tutte, "kali", proprio la bellezza (e non lo dico avendo pensato prima alla parola greca, ma prima alla particella, giuro; poi mi è brillato in mente il significato in greco); tutto questo nonostante fossero inserite nella lingua doppie consonanti esotiche! e... cacofoniche!! ancora presenti nelle lingue balcaniche come chessò "ft-", "pn-", etc.); per la verità quest'ultimo mistero è più comprensibile pensando appunto alla grande diversità culturale (e linguistica) greca che portato ad accelerare i processi di selezione linguistica appunto verso parole più facili da pronunciare, e quindi più piacevoli all'orecchio, cioè la stessa origine della grandezza della cucina italiana (particolarismo durato un millennio e mezzo, ne parlo a breve); per crackare il primo mistero serve uno strumento un po' simile al principio antropico, ma non entriamo nei dettagli)

Anche il Rinascimento è stato causato dal particolariamo geografico. Una piccola zona (rispetto all'Europa) divisa in tanti staterelli in competizione che raggiunge livelli stellari.

(Dicevo che è stata la rovina dell'Italia perché quel particolarismo non ci ha messo in grado di avere un esercito nazionale, abbiamo subito la dominazione spagnola e da 400 anni l'Italia produce quasi solo mèrda, tutti i vari Alessandro Volta, Italo Svevo e lo stesso Pil da G8 dobbiamo ringraziare la prossimità geografica con Germania, Francia, Inghilterra, etc.)

Anche la rivoluzione industriale in Europa (ed ad es. non in Cina, il "problema di Needham" non è proprio per niente un problema e ha una soluzione palese) è stata causata dal particolarismo geografico. Tra l'altro anche l'Europa è divisa come la Grecia in cluster geografici separati. Una piccola zona (rispetto al mondo) divisa in tanti staterelli in competizione che raggiunge livelli stellari.

C'è una bella legge matematica di un matematico con la L o D nel nome o nel cognome (oppure non ricordo) che studia il fenomeno. 

2.2) La demografia

L'800 è stato uno dei Rinascimenti più floridi dell'umanità, se non il vero Grande Rinascimento. Vado straveloce che è tardi e devo fare doccia. 

Perché il termine "nichilismo" è nato (in Russia, culla dell'esistenzialismo, derivante dalla dietrologia psicologica da "cortigiano" (sensibilità al potere=sensibilità all'essere umano; poco turnover delle persone nella corte, più dettagli; incentivi pazzeschi a capire l'altro) francese (Varseilles; i francesi sono i più sensibili alle dinamiche psicologiche, Parigi è tutt'ora patria di intellettuali; i film francesi sono molto sottili; le aziende francesi valutano moltissimo le "soft skill" etc.); la monarchia zarista si ispirava alla Francia, poi il fatto che a Dostoevsky sia morta prima madre e poi padre in condizioni umilianti e il fatto che la Russia fosse "intellettualmente" vergine han fatto il resto, la grandezza di Dostoevsky; peraltro la stessa profondità psicologica che la francia diede per un periodo alla Russia l'ha data anche alla monarchia Napoli, che viveva nella sua ombra, e se mi dite che non è vero che i napoletani sono il popolo più psicologicamente raffinato d'Italia e forse del mondo vi mando a cagare; ultima cosa, il fatto che la sensibilità al potere crea profondità psicologica è evidente anche interfacciandosi con gli indiani che hanno avuto per due millenni un sistema fortemente castale; se non li saluti prima tu loro col càzzo che ti salutano; discorso esattamente opposto agli anglosassoni, inquietantemente stupidi e ingenui nel sociale; questo deriva dalla continua contestazione del potere del "capo" dei barbari, la stessa che ha indebolito la monarchia inglese e ha portato alle moderne democrazie rappresentative) nell'800?

Perché la generazione dell'800 era così brava a debunkare tutto il passato? Non è solo una questione di progresso tecnologico, ma anche di clima culturale.

Nell'800 è avvrnuta la transizione demografica causata a sua volta dal fatto che con la transizione industriale (più cibo, condizioni più salutari, etc.) la mortalità al parto diminuì di un botto senza che la cultura di fare tanti figli si aggiustasse immediatamente. La demografia crescente aumenta di un casino l'economia e rende il clima molto più propenso alla novità.

Il fatto di avvicinarsi ad una data "finale" (il 2000) poi attivava un clima generale di attesa di qualcosa di nuovo (questa è una tesi chiaramente da approfondire, comunque un altro discorso)

Il fatto che poi in Germania Federico il Grande (il Filosofo) aveva avviato un programma pazzesco di università a fine '700, e il fatto che la Germania fosse "vergine" e quindi invidiosa delle altre nazioni (il meccanismo è chiaramente di invidia generalizzata: Napoli della monarchia francese, il Giappone (grande cultura) della Cina e attualmente la Corea del Sud del Giappone, Barcellona di Madrid, in Italia forse l'Emilia Romagna della Toscana (Emilia Romagna unica da Roma in su a non aver contato mai in Italia, non ho mai conosciuto un emiliano o un romagnolo non intelligente e senza un' energia incredibile) insomma tutti quei poli che nascono alla periferia di una grande polo economico e culturale (naturalmente anche questa è una prospettiva mia ideologica)

 

 

 

 

Insomma per concludere che devo fare doccia: quelli che chiamiamo geni è gente intelligente che ha surfato uno tsunami culturale, e questi Rinascimenti nascono tramite particolarismo culturale in piccole zone in conflitto tra loro e possibilmente durante una crescita demografica.

Vado a fare la doccia che è tardissimo

7 Commenti


Commento consigliato

Se non li hai letti, ti consiglio caldamente "Armi, Acciaio e Malattie" e "Collasso: come le società scelgono di morire o vivere", entrambi di Jared Diamond.
In un paio di punti dicono cose simili a quelle che dici tu.
Personalmente li ritengo imprescindibili per qualsiasi appassionato di world-building.
Tra l'altro, pur essendo libri "tecnici", si leggono comunque in modo molto scorrevole.

  • Grazie 1
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Eh ma 'sto Diamond lo lessi nel libro di storia economica, che dice? 🙂

 

3 ore fa, MattoMatteo ha scritto:

"Collasso: come le società scelgono di morire o vivere", entrambi di Jared Diamond.

Sounds figo *_*

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2 ore fa, Lord Karsus ha scritto:

Eh ma 'sto Diamond lo lessi nel libro di storia economica, che dice? 🙂

"Armi, Acciaio e Malattie" spiega i fattori che hanno fatto si che siano stati gli europei a conquistare il mondo, e non altre nazioni (cina, africa, americhe).
Sono fattori casuali (l'orientamento dei continenti, che a sua volta ha influito su flora e fauna, soprattutto quella disponibile per la sopravvivenza umana; questa a sua volta ha influito sulla possibilità di sviluppare città, poi stati, poi imperi; che a loro volta hanno influito sulla possibilità/necessità di sviluppare una scrittura; che a sua volta ha influito sulla possibilità di trasmettere le informazioni da una generazione all'altra, e sviluppare una tecnica avanzata... eccetera), quindi non che noi europei siamo "superiori"... abbiamo solo avuto culo a nascere nel posto che dava le migliori possibilità che certe cose succedessero.

"Collasso" fà dei paragoni tra coppie di civiltà che, pur partendo da posizioni iniziali simili, hanno finito per avere una fine ben diversa.
L'esempio classico è europa/cina; la cina aveva tutte le carte in regola per diventare una nazione di successo (anzi, da vari punti di vista avrebbe potuto battere tranquillamente l'europa nella corsa al dominio del mondo: era più popolosa, più unita, aveva una tecnologia migliore, e era in vantaggio cronologicamente), ma una serie di problemi interni (primo fra tutti, ironicamente, proprio il fatto che fosse così unito, a differenza dei bellicosi stati europei) gli fecero perdere per sempre tale primato.

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Io invece ti consiglio "La geografia del Genio" di Eric Weiner, che filtrate tutte le tediosissime e pervasive parti da guida turistica, rimane l'unico libro che conosco su quest'argomento quasi forse vergine e interessantissimo (io ho letto le prime 30 pagine). 

Poi queste slide che spiegano come la Silicon Valley è natacome sorta di rifugio per artisti, e che tutta la cultura della startup come impresa creativa, delle crazy idea, di cambiare mondo, la cultura dello sharing etc. deriva dagli scrittori eccentrici, musicisti, pittori, hippies, etc. che ci hanno abitato per 50+ anni. 

In ultimo, Micheal Porter dovrebbe aver scritto qualcosa sui cluster urbani che portano all'innovazione tecnologica, ma non riesco a trovare niente. 

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Il 14/12/2018 alle 21:33, MattoMatteo ha scritto:

(l'orientamento dei continenti, che a sua volta ha influito su flora e fauna, soprattutto quella disponibile per la sopravvivenza umana;

Spero che non dica che l'Europa si è sviluppata perchè aveva più risorse, perchè semmai è il contrario. E' la sopravivenza che spinge a trovare le soluzioni:

a) esco dalla caverna e dopo tre metri trovo frutta, pollame, e latir animali/animaletti commestibili. Non fa freddo e posos starmene fuori al sole a sgranocchiarmi un frutto o a mangiarmi quella grossa lucertola/topo/scimmia => spinta a sviluppare qualsiasi cosa =0

b) esco dalla cavera e già devo stare attento a non diventare il pasto di lupi, orsi, linci e altro. Devo camminare e cammianre perchè son stufo di mangiar licheni e pigne e vorrei  qualcosa d'altro. E fa freddo che non vedo l'ora di tornare nella mia fredda e umida caverna a scaldarmi. => spinta evolutiva un pochino più elevata.

Inoltre non è da dimenticare che in Europa c'è stato anche un altro evento di fatto estraneo agli altri continenti: la competizione Sapiens -Neanderthal

 

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5 ore fa, Albedo ha scritto:

Spero che non dica che l'Europa si è sviluppata perchè aveva più risorse, perchè semmai è il contrario.

No, il discorso è molto più complesso: i popoli primitivi hanno fatto un sacco di fatica per addomesticare piante ed animali, e trasformarli in versioni più "efficenti"; in eurasia tali piante ed animali, per qualche motivo, hanno dato migliori risultati con meno fatica.
L'abbondanza di nutrimento ha permesso l'aumento della popolazione, che a sua volta ha favorito lo sviluppo delle prime città.
Cibo e città hanno reso possibile/necessario lo sviluppo di "caste non produttive" (guerrieri, nobili e sacerdoti) e della scrittura, e quest'ultima ha reso possibile tramandare le informazioni in modo più efficente e duraturo.
Poi c'e da dire che l'europa, è sempre stata divisa in numerosi piccoli stati, in costante guerra tra loro; questo ha spinto ad un maggiore e più rapido sviluppo della tecnologia, specialmente quella bellica... che è un pò quello che dici tu.

Comunque, consiglio di comprare e leggere i libri; sono scritti in modo molto scorrevole, non sono pesanti, e soprattutto non mettono gli europei su un piedistallo.

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Sì sì quello che dite è chiaro, è giusto. Alberto per esempio 

 

(ok ho bevuto 11 caffè oggi; il down del caffè ti fa scoppiare il cortisolo, sono nervosissimo, odio tutto, non ce la faccio, domani con calma commento; adieu)

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