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religione


Xolum

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Nome  genere allineamento influenza domini armi
Kanaka Both  NN Mortali, amore, odio, conoscenza, magia, premonizione riposo, nobiltà, magia, libertà, charme, comunità, conoscenza spadone, lancia
Kaona M LN Coraggio, creazione, città, difesa, forza, liberazione legge, protezione, terra, guerra, conoscenza, magia spaccaterra, sciabola
Kuma M LB costruzione, potere, impegno, dedizione, sole, magia Artificio, guerra, rune, magia, terra, sole catena chiodata, falchion
Ino F CM nuvole, creazione, cielo, guerra, astuzia, distruzione, pioggia, vità tempo atmosferico, sole, magia, aria, acqua, caos, inganno, follia, morte Ascia bipenne, scimitarra
Makani F CB amore, piacere, astuzia, bugie destino visioni, luce, fertilità Aria, libertà, charme, viaggio, inganno, riposo, nobiltà, sole Astrum, Stocco
Make F NB morte, liberazione, felicità, coraggio, libertà, cammino, vittoria morte, bene, viaggio, riposo, gloria, aria Falce, frusta
Moana F CN viaggi, fortuna, mare, pirati, speranza, maree, luna acqua, guarigione, viaggio, protezione, animale, gloria, libertà rete, tridente
Moku M NM nascità, malattie, animali, vegetali, buio, dolore acqua, animale, fortuna, male, oscurità, vegetale pugnale, colpo senz'armi
Pele M LM Vulcani, creazione, dolore, guerra, forza, coraggio, terra, fuoco terra, rune, magia, guerra, fuoco, distruzione, artificio, legge, morte martello da guerra, archibugio lungo

 

(si ogni divinità ha due armi sacre, si ottiene compentenza in entrambe, e talenti in entrambe)

 

Mito della creazione: All’inizio c’era solo una grande distesa di terra, morta, desertica, completamente nera. Non c’era cielo o profondità. Era il silenzio più completo quando un giorno dal nulla iniziò la distruzione di quel nulla. Nacque Ino, che apparve dal nulla urlante a creare il primo suono e mosse per la prima volta quelle terre aride. Contemporaneamente sorse dalla profondità un grande essere che per compensare la fredda acqua iniziò a bruciare ardentemente e a gettare attorno alla donna tutto ciò che poteva. Più lui bruciava più il fumo creava il cielo, più lei urlava più la terra si spaccava aumentando il potere di Pele. Per milioni di anni continuarono a distruggersi a vicenda, finché l’odio non divenne amore, e i due furono la prima grande coppia.  Durante i loro scontri ebbero due figlie, Moana (l’oceano) sorto dalla pioggia tempestosa di Ino e Makani (i sentimenti) sorta dall’evoluzione dello scontro tra i due. Nacquero poi altre tre divinità dal rapporto tra le due divinità maggiori: Maui, Kuma e Kaona, tre maschi che hanno preso dal padre rispettivamente forza, volontà creativa e legalità. Purtroppo le due figlie furono gelose, volevano il padre tutto per loro ma questo dava attenzione solo ai tre nascituri che gli somigliavano particolarmente. Decisero allora di uccidere il padre, non sapendo come fare, soprattutto per uccidere un’entità di tale potere, optarono allora per un grande canto durato mille anni che fece cadere Pele in un immenso sonno. Il freddo e le tempeste imperversarono il mondo e il potere di Moana e Makani crebbero ai livelli della madre. I tre fratelli invece si vedevano indebolire ogni giorno di più. Giunti al limite caddero anche loro in una specie di sonno e il mondo fu coperto da acqua gelida, l’unico ad agire fu Maui. Maui con la sola forza delle braccia e sfruttando il suo amo ripescò il padre dalle profondità marine, purtroppo questo sforzo lo uccise sul colpo. In questo momento nacquero le isole di Honua Kaulana. Pele furioso si scagliò contro le due figlie che vennero protette da Kuma e Koana che temevano i risultati della scomparsa di altre due divinità. Per ringraziare i due uomini Moana e Makani si cedettero come mogli. Il primo figlio della terza generazione fu Moku, un dio magro e perfido che alla sua nascita iniziò il suo grande piano: creare qualcosa in grado di portare sofferenza. Per compiere questo piano genererò tante creature modellando la pietra e la lava, le isole iniziarono a riempirsi di piante e animali di ogni genere, nate soltanto per soffrire, uno spettacolo orribile. Dopo cento anni nacque una splendida bimba dagli altri due dei Makani e Kaona, questa era Make, non voleva fare del male a niente e nessuno, e vedendo al suo nascere un dio sadico che faceva nascere ogni genere di creatura solo e soltanto per vederle contorcersi alle sue torture decise di opporsi a lui per tutta l’eternità. Camminò per tutte le isole una ad una uccidendo ogni anima in pena, creò così l’unica forma di vera liberazione dal dolore: la morte. I due si scontrarono e dal sangue che cadde nacque una creatura piuttosto piccola e bizzarra. Kanaka era piuttosto piccolo, non era ne uomo ne donna, non era forte, intelligente, abile, tutti lo chiamavano il piccolo dio e fu esiliato per quanto disgusto creava. Col tempo il suo odio crebbe, e crebbe. Iniziò un piano lungo e complesso per cui unì tutte le sue conoscenze per distruggere tutti gli dei in un solo colpo. Non li uccise, sapeva quanto questo avrebbe distrutto il suo mondo, ma li avrebbe potuti tenere imprigionati per l’eternità. Iniziò a comportarsi da servo e li servì tutti dal primo all’ultimo, poi chiese loro di fare un piccolo gesto di altruismo per lui per aiutarlo a diventare un dio potente come loro. Chiese a Pele di cercare nei suoi reami inferiori un fiore in grado di resistere ad ogni fuoco, a Moana chiese di cercarne uno invisibile che gli avrebbe concesso qualche potere sulla magia, lei lo cercò sulla Luna, a Ino chiese di raccogliere un terzo fiore dalla bocca di un grande mostro che viveva gli oceani e che solo lei poteva raccogliere con la forza dell’inganno,  a Kuma chiese un quarto fiore forgiato da lui nella sua fucina in cielo, a Kaona chiese di prendere un altro fiore ricercando il corpo di Maui che si era trasformato in un incarnazione di pura forza sotto forma di pianta (nascondendo di aver dato fuoco a quella pianta anni prima), ultimo fiore fu chiesto ai suoi genitori in modo da trovare equilibrio tra la vita e la morte. Erano così stati ingannati tutti gli dei per la ricerca di sei fiori (in ordine Rosso, Bianco, Blu, Giallo, Arancione e Viola). Nello stesso istante tutte le divinità furono incatenate dov’erano, venendo imprigionate, legate, esiliate… L’unica dea a non venir imprigionata fu Makani, che non essendo molto intelligente era stata ingannata molto più semplicemente di tutti gli altri senza l’utilizzo delle catene magiche, bastò creare un manichino abbastanza simile a lei, metterlo nelle grotte al di sotto di Malisia e subito dopo aver dato vita alla bambolina per abbastanza tempo perché Makani se ne innamorasse togliere la vita da quell’oggetto. Il risultato fu una dea col cuore spezzato che pianse e pianse, fino ad ora. Ritrovatosi da solo, si annoiò. Decise di creare i mortali, esseri senzienti con cui divertirsi, prese un’ascia e inizio a tagliare delle palme ottenendo varie forme. Ogni razza crede di essere quella definitiva, ma non si conosce il vero ordine delle cose. Ogni manichino fu posto su un’isola diversa, e improvvisamente presero tutti vita nello stesso istante, iniziando così la storia che conosciamo tutti.

 

 

 

 

Ino: la dama bianca. Ino è la personificazione delle tempeste e dove passa lei c’è sempre in ogni istante un fulmine, una tempesta o una grande e possente pioggia. Viene spesso raffigurata come una vecchia coi capelli bianchi vestita di stracci di nuvole, ha al posto delle dita delle lunghe saette e gli occhi grandi e taglienti di due colori diversi. Ebbe oltre agli dei anche altri figli che fece però da sola, questi furono vari mostri marini e soprattutto le sue creature sacre le balene volanti. Oltre a divertirsi nelle sue guerre e passeggiate si occupa pure di far passare il tempo, scendendolo con le sue urla. Dopo il tradimento di Kanaka Ino fu legata ad un grande mostro marino da lei creato KuKuLamea, ovvero uno squalo nato e cresciuto soltanto per nuotare in cerchio senza mai fermarsi. Questa è secondo molti la causa della grande tempesta che circonda le isole e che non permette l’esplorazione del resto del mondo.

Pele: Il grande Vulcano. Pele è la figura più immensa e colossale di tutto il pianeta, è sia la terra stessa che i suoi reami più bassi impersonificati, una figura completamente nera con venature di lava che gli colano sul corpo creando una barba rossastra e un grande mantello, la sua testa è fumante e ogni volta che si infuria questa esplode letteralmente per poi ricrescere. Dai suoi sogni nacquero creature fantastiche in grado di incanalare la potenza elementale e dominare ogni forma di magia: i draghi. Fu intrappolato dal fiore che raccolse che iniziò a crescere attorno a lui legandolo come catene e costringendolo per sempre molto al di sotto di Havana dove si manifesta sotto forma del grande monte Pele Pele.

Moana: il mare. Moana è la più bella tra tutte le divinità, la sua pelle è perfetta, ne troppo chiara, ne troppo scura, i suoi capelli sono ricci e neri decorati di corallo e alghe, i suoi occhi sono pura perla. Non è lei ad essere il mare, è solo la sua forza viva, il mare la segue e viene controllato come un fido animale da compagnia, lei ne ha il puro dominio. Lei non creo veri e propri animali, ma diede vita ad alghe e coralli e secondo molti nonostante tutto generò anche alle grandi mante. Fu intrappolata sulla Luna, dove andò a cercare il fiore, ma non poté tornare indietro perché furono rotte le catene che la tenevano unita alla terra, da allora il mare si alza per tornare dalla sua padrona per dodici ore al giorno, e stanco si abbassa per altre dodici.

Makani: i sentimenti. Makani è contemporaneamente la più debole e la più potente tra tutte le divinità, è completamente caotica ed imprevedibile, può annoiarsi, innamorarsi, arrabbiarsi, ignorare e temere qualcuno contemporaneamente. È stupida. Per essere ingannata è stato usato un tronco scolpito ricoperto di alghe colorate che ripeteva esattamente ogni frase che gli veniva detta. Ma la sua voce è qualcosa di straordinario, ha più volte battuto tutti gli altri dei soltanto urlandogli contro, se udita da un mortale potrebbe farlo letteralmente esplodere. Non si gioca coi sentimenti, soprattutto se questi sono incarnati nella divinità più caotica tra tutte.

Kuma: Colui che forgia il sole. Kuma è il dio fabbro, bello ma non troppo, dotato soprattutto di intelligenza illimitata, senza nessun problema potrebbe costruire ogni cosa , il suo difetto è il grande orgoglio che lo contraddistingue, sfidato farebbe ogni cosa per vincere. Soprattutto questo difetto gli fu fatale quando Kanaka lo sfido, dicendo lui che era incapace di generare un fiore tanto potente da assisterlo a diventare un dio. Ora è ancora nel sole, senza bisogno di nessuna catena o simili, costretto da se stesso a rimanere nella sua forgia a completare tutti i piccoli petali del fiore più grande e possente dell’intero cosmo.

Kaona: le legge. si presenta come un’armatura di legno finemente lavorata, dentro quest’armatura solo un cuore e qualcosa di simile ad organi incisi nel legno. La legge il suo unico obiettivo, onore, rispetto, desiderio di giustizia i suoi emendamenti. Tra tutti è stato il più difficile da ingannare, Kanaka ha dovuto cercare nella storia perduta la leggenda di Maui, cercare per cento anni la sua pianta e uscire dal mondo stesso per bruciarlo. Solo il rispetto tra fratelli e mille anni di servitù hanno convinto Kaona che era una missione degna di lui e che avrebbe dato se stesso per la causa. Kaona trovò la pianta bruciata, e visto che quando sigla un patto non può tornare indietro finché non conclude la missione è autoesiliato al di fuori del cosmo a cerare da solo di creare un fiore da un tronco morto.

Moku: è un creatore di vita, ma non buono. Moku è l’essere più malvagio del creato, deliziato dalla sofferenza altrui oltre ogni altra cosa, vorrebbe i tutti i sensi creare un mondo così pieno di vita da distruggersi da solo. Alto, magro quasi scheletrico, con occhi rossastri. Il braccio destro è circondato da liane che si stringono tra loro distruggendosi e ricreandosi in modo continuo. La spalla sinistr è invece coperta da un mantello in cui sono cuciti insieme vari animali costretti a lamentarsi per il dolore provato in modo continuo e per la fame che li distrugge. È stato imprigionato nel creare un fiore insieme a Make, ma lui non faceva in tempo a generarlo che veniva ucciso dalla donna per evitare tutta la sofferenza inutile di un fiore eterno.

Make: la bimba gentile. È una creatura buona e compassionevole, tutti la temono, ma lei in realtà è solo desiderosa di fare del bene, e visto uno spettacolo di dolore ha creato il modo più facile per porre termine a tutto. Si mostra come una bimba vestita di una veste fatta in argento e un elmo creato dalla madre perché divenga immune alle emozioni altrui e mantenga solo il suo obiettivo e la sua identità. Su di lei non si sa molto, solo che dalla sua nascita non hai mai proferito parola.

Kanaka: il dio dei mortali, il dio dei mille volti, il dio del futuro, colui che creo il mondo moderno, il garante di mille promesse, l’astuto, il creatore di sogni, il piccolo dio. È in assoluto il dio più importante e il più venerato, genitore di tutte le razze grazie a lui i mortali hanno la possibilità di sopravvivere e vivere nelle loro isole, è anche il dio delle città e protettore di ogni comunità, ogni cinque anni nei giochi di Kamulae è l’unico a non richiedere un sacrificio e invece da assistenza ai mortali tramite la preveggenza del futuro. È un abile pianificatore e lo ha dimostrato distruggendo e imprigionando da solo tutti gli altri dei. Il suo simbolo sacro è una collana di fiori che si ripetono nella stessa sequenza per cinque volte (Lei). Ha due aspetti, non solo uno, infatti kanaka è sia uomo che donna. Quando è uomo è un prestante surfista alto tre metri dalla pelle chiara ricoperto di tatuaggi con capelli lunghi, una gonnella, la sua collana sacra e in mano uno spadone. Quando è donna è una bellissima ragazza, giovane e sorridente completamente nuda se non per la collana armata di lancia. Alcuni uomini e alcune donne hanno potuto passare una notte con il dio, il risultato era sempre quello di partorire, per le donne in modo normale, creando così semidei potentissimi, per gli uomini letteralmente deponendo un uovo da cui fuoriusciva un figlio potentissimo che in una settimana cresceva come fossero passati vent’anni e poi misteriosamente spariva.

caratteristiche particolari dei culti

come sono gestiti i culti? Tutti gli dei vengono pregati, soprattutto per ottenerne favori, ma non per reale ammirazione. Gli dei sono più temuti e quindi si effettuano ogni  cinque anni i giochi di Kamulae (ogni cinque anni la locazione cambia) dove in cinquecento si fronteggiano nelle più grandi sfide. I nove vincitori delle nove categorie si sacrificato volontariamente per placare l’ira divina, uno non si sacrifica per gli dei ma per i mortali sperando che la propria morte possa portare buon auspicio.

Ci sono culti ancora più particolari? Esistono tre culti completamente slegati dagli dei, il primo e più famoso è quello dei nani di Himino che venerano antenati e caduti traendo da loro energia senza pari. Il secondo è il culto del grande tempio di Herodromia dove secondo le leggende un decimo dio troneggia e permette dopo essersi dimostrati degni di vivere in completa armonia con chiunque alto. Terzo è il culto druidico, slegato dagli dei ma che ha come obiettivo unico il trovare armonia in un mondo nato dal caos.

Che legame c’è tra Aasimar, Tiefling, popoli elementali e gli dei? Si può anche senza l’uso di alcuna magia percepire una scintilla di magia divina nelle anime di questi mortali, questi sono allora molto più potenti delle razze normali. Oltre quindi ad essere temuti ed odiati questi popoli sono anche incapaci di relazionarsi con il mondo moderno (la tecnologia) e non possono ricevere innesti o miglioramenti tecnlogici.

Esiste la vita oltre la morte? No, l'anima nel moemnto della morte inizia a disperdersi, l'unico modo che ha per ricrearsi è sfruttare la magia divina, ma non esistono paradiso o inferno. Secondo molti l'anima restanel corpo per un determinato periodo di tempo e poi quando ogni parte del suo corpo si è dispersa anche lei fa lo stesso

 

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