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Darken Rahl

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Informazioni su Darken Rahl

  • Compleanno 18/01/1977

Informazioni Profilo

  • Località
    Alessandria
  • GdR preferiti
    Pathfinder - Cyberpunk

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Obiettivi di Darken Rahl

Anziano

Anziano (10/15)

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Punti Esperienza

  1. Ciao. Io e il mio gruppo giochiamo ormai on line da quasi 15 anni per esigenze logistiche (viviamo in parti diverse d'Italia e uno all'estero) e anche se inizialmente ero scettico devo dire che alla fine ci sono trovati molto bene con la cosa. Noi non usiamo canali audio facendo tutto per iscritto tramite la chat del gioco. Come virtual tabletop usiamo maptool: un programma free e slegato dai sistemi di gioco e quindi adattabile a varie necessità. Ad esempio abbiamo giocato a D&D4, D&D5, Pathfinder, Cyberpunk2020, Call of Chtulhu e alcuni altri giochi. Bisogna però programmarsi le varie funzioni o trovarle già pronte. Il virtual tabletop offre un luogo condiviso dove si trovano immediatamente tutte le cose del gioco: mappe, personaggi giocanti e non, creature e altro. L'uso della chat al posto del vocale evita le sovrapposizioni nel parlato (qualora ci fossero rimangono comunque tutte scritte e al limite ci si accorda sull'ordine o su quale prendere in considerazione), da modo di ragionare di più su quello che si vuole dire e, ho notato, ci permette anche una migliore interpretazione. Questo si riscontra soprattutto nelle interpretazioni del master in quanto elimina la parte vocale e inserisce nella chat il messaggio associato all'immagine del personaggio/mostro che sta parlando. La chat inoltre ha una funzione per i messaggi segreti in modo da comunicare con uno/più giocatori senza che gli altri vedano cosa succede (cosa che non è mai stata possibile nel gioco live). Ovvio che non sono tutte rose e fiori. Come ti dicevano prima la parte di preparazione dell'avventura si allunga notevolmente (bisogna preparare le mappe sul supporto elettronico complete di tutti gli extra che ci si vuole inserire), bisogna programmare tutte le funzioni e poi importare tutti gli abitanti del mondo che verranno incontrati. Anche il gioco in se risulta molto lento (un singolo AP di Pathfinder ci dura ci dura 1-2 anni). Questo è solo uno dei sistemi esistenti in rete. Finendo questa campagna ad esempio passeremo a Pathfinder 2 usando un'altra piattaforma (foundry) sempre però come chat scritta e senza audio. Bisogna informarsi in giro e vedere tra le piattaforme disponibili quella che più si addice al proprio stile di gioco.
  2. Ciao. Non lo ricordo bene ma in effetti visto appunto che non mi è rimasto in testa potrebbe essere basato sul d20 modern (ho un rifiuto per il d20 system a parte D&D per ovvi motivi affettivi). Stavo pensando che alla fine le barriere difensive e reattive del cervello cibernetico altro non sono che una variante di ICE e protezioni. Magari ti basta cambiare nome/descrizione e hai risolto. Per quanto riguarda l'ultima linea di difesa (barriera/password) oltre quella il ghost potrebbe in pratica essere un nodo di controllo del corpo stesso. Mi spiace ma al momento di più non mi viene in mente. Dovrei rileggere i manuali e i fumetti (cosa che in effetti potrei pure fare trovandone il tempo).
  3. Ciao. mmmm... domanda interessante ma abbastanza difficile. Come hai detto tu CP red ha un suo lore specifico che limita abbastanza le varie scelte che si possono fare (la maggior parte delle tecnologie sono residuati dell'edizione precedente) Forse la parte di netrunning è quella che a mio avviso potrebbe più facilmente essere implementata. In pratica ogni cervello cibernetico è un sistema in cui immergersi esattamente come solitamente in CP Red. La differenza tra un cervello e un'industria o una megacorp ad esempio potrebbero essere le risorse disponibili per la progettazione e i controlli (ad esempio un cervello non avrà a disposizione laser o droni per abbattere gli intrusi). Ti basta definire che la rete globale è (di nuovo) accessibile e che quindi tutti si possono collegare a tutto (sempre che abbiano le credenziali di accesso). Come cibernetica direi che sia il caso come accennavi di abbassare i prezzi e rendere qualcosa gratuito e facilmente disponibile. E ovviamente limitare la perdita di umanità. Al posto degli spinotti di interfaccia però utilizzerei più il WiFi. I chip e cose simili potresti vederli come potenziamenti del cervello cibernetico. Probabilmente ti troveresti meglio con la precedente edizione del gioco. CP2020 aveva molti più gadget tecnologici tra cui le Full Body Conversion (come la barista della storia di CP Red). Tempo fa esisteva anche un GDR specifico di "Gits" ma non ricordo che meccaniche avesse.
  4. Ciao. Se non lo conosci già provo a suggerirti "ECLIPSE PHASE". Non è propriamente cyberpunk ma potrebbe essere una sua evoluzione mista al transumanesimo. Il motore non mi fa impazzire essendo un D100 system ma come ambientazione lo trovo interessante.
  5. Ciao. anche se un po' in ritardo ti scrivo anche il mio consiglio. Potresti provare con maptool. Si tratta di un software free di virtual tabletop tipo ROLL20 ma privo di funzioni pregenerate. Io lo uso per giocare online ma in pratica esattamente nello stesso modo che vorresti tu. Ho un televisore collegato al PC su cui sposto la mappa mentre sullo schermo principale tengo aperta l'avventura e le pagine on line che possono tornarmi utili. Facendo così non hai bisogno di account, inoltre il software si occupa della gestione della fog of war e anche della visuale dei personaggi se li metti in mappa.
  6. Mi intrometto per citare una esempio reale. Mia avventura basata su "Il nome della Rosa". I PG stanno indagando nella chiesa cercando indizi quando sentono dei rumori, si nascondono e vedono passare due dei frati (il venerabile Jorge e un suo adepto) e li ascoltano mentre parlano dell'omicidio di un altro frate per mano loro. Aspettano quindi che i due se ne siano andati per discutere della cosa appena udita e spostare la loro investigazione verso il nuovo cadavere (nei boschi fuori dall'abazia). Anche questa è una cutscene avvenuta per il discorso tra i PNG ma in parte voluta dai PG che avrebbero potuto interromperla in qualsiasi momento. Quello che voglio dire, come è già stato espresso anche da altri, è che le cutscene non sono il male, a volte funzionano se lasciano comunque libertà di interazione e decisione ai PG.
  7. Bene bene bene. Un mucchio di materiale su cui riflettere. Dunque, Maptool ha un suo editor interno con cui si può disegnare praticamente come se fosse un paint. Non è gran che e non avendolo mai provato non so se è attivo per i giocatori. Il vero scoglio a queste proposte il layer di di blocco della visuale che andrebbe reimpostato di volta in volta. Però. Potrei in effetti ridisegnarmi la mappa. Smembrarla. Ricopiare ogni singolo pezzo 4 volte cambiando orientazione di ogni pezzo (90° di rotazione ad ogni copia). Disseminare la pagina attiva con tutti i pezzi separandoli e tenendoli oscurati uno dall'altro. Ad ogni bivio se prendono la strada sbagliata li sposto nella pagina sul pezzo di mappa che andranno a vedere rioscurando tutto il resto. L'effetto globale percepito sembrerà rimane quello di piccoli teletrasporti ma ci sta con la confusione. Il mio token da GM dopotutto possiede la funzione di teletrasporto e raduno dei PG. Si si. il metagame è insito nel gioco e forse ancora di più nel gioco al tavolo virtuale. Comunque nel corso degli anni numerose mappe hanno mostrato buchi neri dentro un dungeon. Spesso senza nascondere però stanze segrete ma solo elementi portanti o ampi tratti di roccia che dividevano gallerie. Quindi quello non è mai stato un problema. Dopotutto inoltre un passaggio segreto potrebbe anche nascondersi in un muro sottile che divide due stanze esplorate portando con qualche effetto in bolle di spazio o in altri luoghi. Quindi il tiro di perception ci sta ad ogni angolo. Grazie ancora a tutti quanti per l'aiuto.
  8. Intanto grazie mille a tutti. cercherò di rispondere in ordine ai vostri commenti. Per disegnare le mappe uso da anni Campaign Cartographer 3. A mio giudizio veramente eccellente e ben fatto. Però mi vengono mappe tutt'altro che confuse. Vero che attorno ad un tavolo vero non si presenta la mappa e si lascia la cosa nelle mani di un cartografo (o quando si è all'esasperazione la si disegna per loro man mano) ma una delle cose belle del tavolo virtuale è proprio il muoversi con la "Fog Of War" che si apre man mano come nel mitico Baldurs Gate con cui noi siamo un po' cresciuti. Infatti i token dei PNC/mostri sono contornati di verde e diventano contornati di rosso quando si incavolano. I miei giocatori inoltre sanno benissimo che è praticamente impossibile trovarmi senza mappe pronte considerando il fatto della facile reperibilità in rete e che nel caso peggiore posso farmele. Inoltre, cosa che non avevo detto, stiamo giocando a all'AP di Pathfinder "Rise of the Runelord" e il fatto di cui sopra si svolge nell'avventura #5. Quindi non è plausibile che non la trovi. Sarebbe comunque un forte metagame. Infine usare un'altra mappa semplicemente manterrebbe il problema di fondo ma su una mappa diversa. Nel meditare sulle vostre risposte però mi è venuta in mente questa cosa: 1) ai bivi inserisco il blocco della visione che quindi non alza la FOW fino a che non passano il tiro sulla confusione. 2) una volta che hanno esplorato un bivio l'effetto si traduce nel fatto che si muovono in una direzione ma alla fine del movimento si ritrovano da un'altra parte (che figurativamente sembra una sorta di teletrasporto). Il punto 2 potrebbe essere molto fastidioso se stanno fuggendo da un combattimento e invece di allontanarsi ad un certo punto ci si ritrovano di nuovo in mezzo. Che ne pensate? Questa è forse la soluzione meno metagaming che io sono riuscito a trovare.
  9. Ciao a tutti. anche se è da un po' che on scrivo non ho abbandonato la passione e infatti adesso sono incappato in un problema. Sono ormai svariati anni che, per varie vicissitudini, gioco di ruolo solo on line su un tavolo virtuale con il programma maptool. Adesso però mi sono imbattuto in un problema di gestione della mappa e metagaming. Nella prossima avventura che dovranno affrontare i miei giocatori, durante la tipica esplorazione di un dungeon, dovranno affrontare un subdolo effetto magico di confusione che ad ogni bivio potrebbe far prendere loro il senso dell'orientamento facendogli imboccare una via a caso. Nulla di preoccupante e facilissimo da gestire a livello narrativo descrivendo di volta in volta il "nuovo" corridoio in cui si incamminano. Nella realtà del tavolo virtuale invece le cose sono ben diverse. La mappa è già pronta e i personaggi la scoprono rendendola visibile man mano che si muovono esplorando. Come fare quindi a proporre un simile effetto? In passato mi ero imbattuto in un simile problema con una avventura inventata da me ma all'epoca il labirinto era molto complicato e si era alle prime armi con il tavolo virtuale quindi avevo risolto (più o meno) ricoprendo nuovamente la mappa ogni volta che si smarrivano. Ora però siamo tutti più sgamati e non saprei come fare per gestirlo senza dover ricorrere al: "fingete di esservi persi". Avete suggerimenti? Grazie.
  10. Sono anni ormai che non gioco più al tavolo ma usando un virtual tabletop quindi questo problema è risolto con i messaggi in segreto. Prima comunque ricorrevamo al parlare privatamente in una stanza laterale. Come ti si diceva comunque adesso si risolve in fretta con messaggi sul cellulare dell'interessato o, in alternativa, ti prepari prima dei bigliettini con già scritte alcune cose che solo uno potrebbe notare e li consegni man mano che scoprono le cose.
  11. Darken Rahl

    AAA cercasi Cyberpunk

    Attento Von. Quello che ti hanno suggerito mi sa che è il mitico Cyberpunk 2020. Il V3 a quanto avevo letto non reggeva il paragone. Ps. Non ho potuto giocare ad Eclipse Phase ma effettivamente l'ambientazione mi è piaciuta molto. Il sistema meccanico invece no (non apprezzo i d100 system) e infatti lo avrei giocato con il motore di CP2020. Da qualche parte ho anche letto di qualcuno che lo giocava come suo successore temporale.
  12. Volevo solo informare che il reclutamento è ancora/di nuovo aperto. A tal proposito aggiungo qualche altra informazione che può essere utile (soprattutto ad evitare fraintendimenti). Edizione: D&D 5 Avventura: Lost mine of Phaldelver. L'avventura è attualmente in corso e nel momento in cui scrivo i personaggi si trovano nella città di Phandalin in procinto di partire per qualche missione. Chat: solo scritta via virtual tabletop MapTool 1.4.0.5 con framework programmato da me. Contatti: principalmente via skype e in seconda battuta su un forum nostro. Altri programmi: dropbox per condivisione di schede, file, immagini e altre utility simili. Stiamo provando Discord per una eventuale e limitata chat vocale. Con limitata si intende che tutto quello che non viene poi scritto sulla chat di maptool in effetti non avviene. Ad esempio i giocatori possono accordarsi in vocale per cosa fare ma poi la decisione deve essere comunicata dai personaggi per iscritto. In pratica scritto = game orale = metagame.
  13. Quanta gente. Non pensavo. Mi spiace ma sei il terzo a contattarmi e i posti erano solo due. Dobbiamo ancora definire le cose però quindi non è detta l'ultima parola. Sei nuovo dei GDR in generale o di D&D5? In ogni caso non è che sia un problema.
  14. Ciao a tutti. come da titolo stiamo cercando uno o due giocatori per l'avventura di D&D5 "Lost Mine of Phandelver". Abbiamo cominciato l'avventura da poco ma strada facendo abbiamo perso causa lavoro un paio di giocatori e abbiamo necessità di reintegrarne almeno uno. Eravamo 5+1 all'inizio e ora siamo in 3+1 cosa che porta a non riuscire a giocare qualora uno mancasse. Giochiamo al mertedì sera usando maptool 1.4 con un framework programmato da me che rispecchia lo stile dell'edizione: semplice è meglio. L'età media del gruppo è di circa 30 anni e stiamo giocando a D&D5 come prova. Di solito usiamo Pathfinder sempre su maptool con un framework casereccio più complesso. Se avete domande sarò felice di rispondere.
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