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BVZM

Ordine del Drago
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  1. Suvvia, non è il caso di ledere l'altrui dignità per una sciocchezza simile. Il mio era solo un promemoria; non mi dànno alcun fastidio (anche perché so che sarei esattamente come lui, io, eh eh).
  2. Hey, non voglio seminar zizzagne, mi raccomando. A me non danno alcun fastidio, dove sono adesso; volevo solo si sapesse che, insomma, se avranno qualche granello di polvere, pazienza. Ok?
  3. Ho ancora a casa una scofanata di manuali che campeggiano in qualche antro polveroso della mia magione secolare. Qualcuno mi dice qualcosa in merito? Non dico veniate a prenderveli eh, ma almeno mi si rassicuri; sapete com'è, non si tratta di roba mia. Dov'è ora non mi disturba, comunque, tuttavia immagino arriverà presto il momento di doverla restituire al legittimo proprietario, no? Fatemi sapere. Zio Mirko.
  4. No, sono sovraccarico di lavoro!!! Vuoi l'elenco delle cose che sto facendo, senza tener conto del mio lavoro giornaliero come grafico in azienda? 1) una nota casa di abbigliamento casual mi ha chiesto dei provini per un personaggio. E questa è roba grossa. 2) Legacoop, mi hanno chiesto di illustrare un libretto per bambini che promuoverà e spiegherà al pesca nella laguna veneta e i benefici della cucina a base di pesce. Tempi allucinantemente ristretti. 3) Una copertina per un gruppo rock locale, ma un progetto comunque che va fatto con una certa ambizione: questi devono vendere (e io sono pure l' "ideologo" del gruppo). 4) il logo per un'importante attività commerciale in zona, ma devo farlo bene perché questo è un carrozziere, e la mia auto ha qualche striscietto da sistemare il quale, tu m'insegni, fa volare via centinaia di euro come ridere: sto proponendo il cambio-merce. 5) tutta la grafica per i festeggiamenti natalizi dell'ormai famosa OSTARIA DAI KANKARI, la quale, la Vigilia di Natale, dà una mega-festa famosissima dalle nostre parti. Mi sa che devo subappaltare.
  5. Dicono che parlare di sé in terza persona sia indice di gravi patologia mentali; be', spero si riferiscano a chi lo fa a voce quotidianamente. In questo caso mi pareva carino metterla giù così. Oddio, sarò mica pazzo?
  6. No eh? Non ha funzionato un katzo, per ora, ma ci sono affezionato.
  7. Salve amici ma, manco a dirlo, salve soprattutto mie giovani, leggiadre, insaziabili, irredente, gioviali, amorevoli, autopoietiche nonché ninfesche amiche. Come avrete intuito il vostro illustratore del cuore è stato a Luccacomics in qualità, pensate la coincidenza, proprio di illustratore (a volte la vita, eh? ). Quella qui presentata, a vostro beneficio, è una breve biografia grafica, nonché la "brochure ufficiale", scorporata pagina per pagina, che il vostro satiro irriverente ha ivi presentato. Prendete e gioitene tutti, questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi. In quarta di copertina una breve ma intuitiva autobiografia scritta in terza persona, a suggello della mia notoria megalomania. Come dite? Non ve ne frega niente? Acciderba; potevate dirmelo subito, no? La biografia. Mirco P., (Buon Vecchio Zio Mirko per gli amici), nasce nel 1966, il 10 di dicembre, dalle parti di Venezia, in conseguenza a un fenomeno naturale ben noto come la riproduzione. Uscito già ammaccato dalla scuola dall’obbligo, finisce per incagliarsi all’Istituto Statale d’Arte di Venezia, ove completa il suo naufragio formativo. Tuttavia sopravvive e inizia un percorso da autodidatta che lo conduce, dopo un po’ di anni, a disegnare sorprendentemente per un paio di riviste a tiratura nazionale (una di queste è la mai troppo compianta Totem Comic). Appassionatosi alle potenzialità di Macintosh, pur senza titoli accademici, giunge a fare il grafico presso una azienda produttrice di abbigliamento personalizzato, ove apprende le meraviglie e le opportunità della serigrafia maturando una discreta professionalità. Durante questa esperienza, però, non perde il vizietto di disegnare anche altro, giungendo a realizzare alcune prestigiose collaborazioni in ambito di comunicazione, seppur a livello locale. Il resto è storia; e il bello è che potreste scriverla anche voi.
  8. E vada per il disegnino. Contattami su MSN, vediamo che posso fare: macmirko@hotmail.com A presto.

  9. BVZM

    Stand D'L a Lucca Games 2009

    Gaxxo, questo bambino è un genio. Io a 12 anni non sapevo nemmeno quanti piedi andavano in una scarpa; un po' come Bald e Pad adesso, per intenderci.
  10. Ancora qualcosa di gotico...
  11. Ciao, grazie della visita. In realtà sarebbe Buon Vecchio Zio Mirko, ma ammetto di averlo spudoratamente preso a prestito dal ben più famoso Zio Martin.

  12. A dire il vero 'sta cosa l'avevo scritta altrove, quasi per gioco. Non ho ricontrollato le sbavature, ho scritto di getto cercando di creare un incipit curioso. Ammetto che sia abbastanza banale, come intelaiatura, ma non ho mai scritto, non con questa intenzione, ameno. In genere mi esprimo attraverso le arti grafiche, ma siccome questo "pezzo", in un altro forum, aveva ottenuto un successo inaspettato, volevo provare a sentire anche il vostro parere. Feldman Corner (Cornèr, cognome antichissimo veneziano) mi è simpatico, lo ammetto, ma forse ha ragione chi ha detto che non se ne può più del protagonista cialtrone e sfigato che però poi vince tutto e tutti. E' un format un po' troppo sfruttato, così io vorrei dare alla storia e ai personaggi un'aria surreale, meno banale. Quello che vedere è solo l'embrione di un racconto, e forse lo rifonderò completamente. Vedremo se mi rimarrà questa inconsueta vena letteraria.
  13. Feldman fu svegliato da qualcosa, scosse insofferente la testa liberandola dal cappuccio del giubbotto che fungeva da inutile cuscino fra la sua testa e il freddo vetro della macchina. Quando dischiuse faticosamente gli occhi infastiditi dal mattino, aveva ancora lo zigomo appoggiato al vetro; fu allora che vide quella cosa: un enorme anello carnoso, scuro, come una specie di narice, che alitava e inumidiva il vetro, a pochi millimetri dalla sua faccia. Feldman sobbalzò lanciando un gemito poco virile; lo spavento lo mandò sedere dalla parte opposta del sedile posteriore. - Ma... che cazz..."- In certi casi, ammettiamolo, è anche difficile dire di meglio. Si girò affannosamente intorno, lanciando occhiate veloci attraverso i finestrini dell'auto, per cercare di dare una collocazione logica a quello che gli stava succedendo, poi tornò sul vetro dell'auto dove s'era appiccicata quella cosa e dal quale, adesso, proveniva un sordo bussare. Al posto della narice c'era però una faccia affiancata dalle nocche di un giovane di pelle scura, dal sorriso un po' sdentato, che sfumava nel vetro appannato. Feldman, organizzato qualche neurone, stabilì con l'interlocutore misterioso un primo contatto: serrò la mano a carciofo e l'agitò nella sua direzione -Ma... che cazz...- (era il suo cavallo di battaglia, quella frase, nelle occasioni di sgomento). -Scusa, amico...- disse il ragazzo, -ma Juliano faceva la sua passeggiata, pulisco io tuo finestrino, non ti preoccupare-. Prese a pulire il vetro con la sua manica impolverata, ma gli riuscì solo di disegnare delle spirali di bava striate di polvere. Feldman scese dalla macchina, finalmente sveglio. -Sì ma anche tu...- disse quello strano personaggio dal sorriso spettinato, -ti metti a dormire vicino circo. Noi a elefanti fa sempre fare passeggiata al mattino -. Poi cambiò espressione, scrutando Feldman con aria paterna - stai bene amico?-. Feldman l'osservò inespressivo, facendo scorrere lo sguardo lungo tutta quella minuta figura; osservò che reggeva un frustino con la mano destra, e con la sinistra un lungo guinzaglio che terminava in un'ampia imbracatura dentro la quale, placido, ondeggiava un elefante. -Juliano è lui?- disse Feldman indicando il pachiderma con un cenno del mento. -Sì amico, io vuole bene a Juliano, lui amico, molto intelligente; ogni mattina io porta a pisciare-. Feldman osservò una grossa pozzanghera poco distante dalla sua auto. -Se voleste davvero bene agli animali li lascereste in Africa- gli rispose malinconico con lo sguardo fisso su quel piccolo lago dorato. Il giovane esplose in una grottesca risata rauca e risucchiata -Ma questo è elefante indiano, amico. No Africa-. Feldman salì in macchina, dopo aver gettato un'ultima occhiata all'opera d'arte che Juliano e il giovane gli avevano lasciato sul finestrino posteriore sinistro. Fece per assestarsi sul sedile, prima di avviare il motore, ma non trovò appoggio e cadde all'indietro disteso. -*******- disse, risollevando il ribaltabile. Allacciò la cintura, mise in moto la New Beetle Cabrio color avorio e se ne andò. _ Percorse via Fratelli Bandiera unendosi in rituale processione al traffico mattutino di Porto Marghera; quando arrivò al vicino Parco Tecnologico Vega, guardò l'orologio e non riuscì a trattenere un'imprecazione. Avrebbe fatto prima a piedi. - Raggiunse gli uffici della InvestiCoop, attraversò il corridoio con una camminata marziale e lo sguardo fisso in avanti, incurante di chiunque. Era un pubblico avviso a tenersi alla larga da lui. Varcò la porta ed entrò nel proprio studiolo ove si lasciò cadere sulla poltroncina davanti alla scrivania, sfilandosi dal volto l'espressione da duro che aveva forzato nel corridoio e abbandonandosi con un sospiro al proprio esausto sconforto. Accese con fare automatico il suo Macintosh, raccolse i giornali vicino alla tastiera e realizzò che l'aria profumava gradevolmente di caffè. Ruotò sulla sedia e si girò in direzione della porta. Di lì entrava un'elegante figura femminile con un vassoio in mano, un cappuccino fumante e due cornetti caldi che mitigavano l'atmosfera di quel grigio mattino. -La ragazzina ti ha fregato ancora, Feldman, vero?- -Mi son fregato da solo, Lisa. Mi sono addormentato in macchina. Poi mi ha svegliato un elefante con la proboscide sul vetro e...- Feldman si bloccò incrociando l'espressione di Lisa che lo guardava come stesse delirando. -Feldman, stai bene?- -C'è il circo, Lisa. C'è un ***** di circo a Marghera, e io stanotte ci ho dormito dentro. Con la macchina.- Era giunto il momento di riordinare le idee e non c'era nulla di meglio, per farlo, che introdurre, mediante cappuccino e brioches, un po' di zuccheri che venissero in soccorso al suo cervello. - -"la costanza è fatta di migliaia di impercettibili varianti che si susseguono rapide, ma è nell'inconsueto dell'eclatanza che sta l'assoluta perfezione..."- -Non la seguo, dottore- disse la donna corrugando la fronte e chinando leggermente il capo per scavalcare con lo sguardo gli occhiali da lettura. -Cosa c'entra questo con Feldman Corner?- -C'entra, Gigliola, perché quell'uomo non è costante, lo ammetto, ma ha i numeri per il colpo da maestro, lo sento; e prima o poi lo tirerà fuori.- Fidelio parlava alla grassa segretaria fissando il vuoto con un'espressione che accavallava lo ieratico al sognatore. Aveva antiche ragioni per tifare Feldman, sebbene ormai difenderlo diventasse sempre più arduo, da qui il suo ricorso alla filosofia e alle citazioni, quasi volesse ingabbiare la presenza di quell'uomo nell'azienda, in una dimensione mistica o metafisica; un'ultima spiaggia retorica per avvalorarlo disperatamente. Poi, disincantandosi dallo stato di deliquio nel quale sembrava versare aggiunse: -Comunque Feldman ha risolto un caso recentemente, Gigliola, non è del tutto inutile alla cooperativa..." La donna sollevò l'enorme **** dalla sedia la quale salutò la fine del suo supplizio con una serie di scricchiolii di rilassato assestamento -Dottore, ha ritrovato un gatto a una vecchia, suvvia!- -Sì, ma a Venezia, e non era un gatto qualsiasi, la signora Cabianca ha pagato fior di euroni per quella creatura, e lui l'ha ritrovata- Gino "Ginger" Fidelio, presidente della cooperativa InvestiCoop che consorziava una squadra di investigatori privati, si sentiva come un allenatore di calcio; per lui Feldman era il talento inespresso, una sua scoperta, che prima o poi sarebbe esplosa incoronandolo come grande saggio dell'azienda; unico lungimirante intuitivo ad aver creduto in colui che per tutti era solo un cialtrone; ma per lui era anche, e soprattutto, quasi un figlio sfortunato, al quale pensava di dover qualcosa. Era un pessimo manager Fidelio però, come spesso sono i romantici, e alla gelida amministrazione provvedeva Gigliola, segretaria-manager; implacabile corpulenta e cinica zitella. Nessun cuore spezzato, nemmeno il suo, ma tante ottime operazioni finanziarie e un genocidio di licenziamenti al suo attivo. -Ma l'aveva chiuso lei stessa per sbaglio nello sgabuzzino, l'avremmo ritrovato sia io che lei, quel gatto, dottore- -Appunto, lui è stato geniale nel dedurre che il gatto non fosse mai uscito di casa, le sembra poco?- Gigliola contrasse il volto in una teatrale espressione infastidita, come quella di chi morde un frutto troppo aspro. -Dottore, scusi se mi permetto, ma quel gatto chiamava disperato da giorni; era impossibile non trovarlo...- -Ah certo, allora la signora Cabianca è scema - scattò Fidelio - che butta via le migliaia di euro così e assolda un investigatore per trovare un gatto che le miagola in casa!- -La signora Cabianca non è scema, dottore: è ricca... e completamente sorda.- - Lisa stavolta bussò discretamente e, senza aspettare risposta, entrò nuovamente nell'ufficio di Feldman. -Non mi dire, Lisa. La balena dal capo, per farmi licenziare, esatto?- -Passavo vicino all'ufficio del boss, e non ho potuto fare meno di sentire...- -Spiona!- Sbottò lui divertito. -Lisa, questa è una cooperativa, e io sono socio, e poi Ginger Fidelio ha un debito con me, non lo dimenticare, o almeno pensa di averlo.- Feldman sostenne la sua tesi compassato, come un divulgatore scientifico a sancirne l'ineluttabilità. Lisa si appoggiò informale ma discreta coi glutei alla scrivania accennando a sedersi -Ma questo non lo sa nessuno, Feldman; e se lo sapessero sarebbe peggio, avrebbero le prove che hai un trattamento di favore all'interno della struttura.- -All'interno della struttura...- canticchiò Feldman canzonatorio. Sospirò, posò il giornale dal quale non aveva mai staccato gli occhi e finalmente guardò Lisa: -La ragazzina non era al Centro Sociale, stanotte.- disse cambiando completamente discorso ed espressione. -Sebbene mi sia addormentato, sono rimasto sveglio abbastanza da capire che lei non c'era proprio. Devo parlare col cliente, suo padre, e gli dirò che il "problema" della ragazza non sono le sue scelte politiche; può stare tranquillo: non frequenta i comunisti, piuttosto ne frequenta uno in particolare.- -Sai chi?- Lisa glielo chiese con aria svogliata, senza curiosità; sapeva già la risposta, probabilmente. -No, ovviamente.- - Patrizia emerse dalla vasca, si lasciò gocciolare un po' e si impacchettò nella morbidezza di quell'accappatoio che le stava un po' grande. Uscì dal bagno, inghiottì infreddolita il breve corridoio con una rapida corsetta in punta dei piedi, quasi da ballerina classica, entrò in camera e si sedette sul letto strofinandosi i capelli col cappuccio di spugna per asciugarli; qualcuno la stava osservando. Un paio di mani eleganti le si posarono sulle spalle, massaggiandola dolcemente. -Alla buonora, Feldman ha scoperto che esco con qualcuno- disse socchiudendo gli occhi alla delizia del massaggio. Nessuno le rispose. -Se continua così 'sta storia durerà dei mesi.- Il massaggio si fece più ampio, liberando le spalle della ragazza. -hai già qualche idea di cosa fare?- Ma ancora non ottenne risposta, quelle mani affusolate scesero unite sul suo sterno, aprendosi poi in direzione dei piccoli seni e impugnandoli delicatamente ancora umidi di bagno recente. -Mmmm, pare tu abbia le idee abbastanza chiare- Si voltò; il massaggio diventò bacio e l'accappatoio colò informe sul pavimento. - Gli occhi del tirannosauro fissavano Feldman terrificanti, l'essere preistorico abbassò la testa: stava per attaccare. L'uomo rimase impassibile e concentrato, sapeva che il momento dell'attacco era anche il più vulnerabile per la bestia, e stavolta lui dovrebbe essere stato letale. Feldman scrutò rapidamente il terreno circostante per assicurarsi di poter saltare senza incontrare ostacoli e fu proprio in quell'istante che il mostro s'incuneò su di lui. L'immagine si fece sfuocata, Feldman balzò sulla sinistra, i due cerchietti rossi della mira automatica conversero sul cranio dell'animale e lui, con tempismo perfetto, fece fuoco. L'essere si contorse in un rantolo disperato e poi fu il silenzio. -Ah, *****, finalmente ce l'ho fatta! Ora ho capito a cosa servono quei cerchietti!- Salvò la partita e spense la Playstation. -E' giocando a Tomb Raider che intendi risolvere il caso?- le disse Lisa materializzatasi alle sue spalle. Feldman ebbe un sobbalzo, era ancora carico di adrenalina; e -Ma, Lisa, il caso è chiuso, no? Patrizia Cespuglio frequenta il Centro Sociale per amore, nulla a che vedere con la politica. Il Governatore della Regione può stare tranquillo: nessuno scandalo, solo un'infatuazione. Penso che perfino un conservatore come quello possa accettare una cotta giovanile, no?- Lisa pareva sconsolata -Già, e quando lui ti chiederà chi è il suo probabile futuro genero tu cosa gli racconterai? Lara Croft?- -Sei matta?- rispose divertito - Magari! Sai che ridere se un cattolico reazionario come quello si ritrovasse una figlia lesbica e comunista?- Sghignazzando a quella sua astrazione raccolse la sua giacca a vento giallo-girasole dirigendosi verso l'uscio; -Mangi con me, Lisa?- -No, oggi sono da mia madre- Feldman inscenò un'espressione di teatrale impotenza, aprì le braccia rassegnato, salutò la donna e lasciò l'edificio di buon umore. Sarà stata anche una cazzata, ma superare un livello a Tomb Raider lo rinfrancava sempre un po'. Uscì dal Vega affondando nella nebbiolina frizzante e cancerogena di Porto Marghera, diresse il maggiolino verso l'entroterra e si iniettò nuovamente nell'arteria di via Fratelli Bandiera, finalmente un po' meno trafficata. Si infilò l'auricolare all'orecchio e chiamò la sua osteria del cuore. -Moira, cosa c'è di buono da mangiare, oggi?-. Ma non fece in tempo a sentire la risposta dell'ostessa, dall'altra parte del telefono, perché vide qualcosa che lo fece trasalire.
  14. BVZM

    I miei disegni

    Devo dire che ho sbirciato le tue prime pagine di questa galleria e, sebbene si vedesse che la stoffa c'era, i tuoi lavori non mi avevano convinto a pieno. Buone idee, buone anche le proporzioni, ma approssimativa le anatomie: un po' sballate. Poi sono saltato all'ultima pagina e ho visto questo disegno; be', che dire: una margine di miglioramento sbalorditivo, devi essere molto giovane. Solo alla tua età si cresce così in fretta, complimenti. L'uso del colore, poi, è ottimo e questo tuo disegno mi è piaciuto particolarmente perché mi ricorda questo mio: http://www.dragonslair.it/forum/attachment.php?attachmentid=3742&d=1224797379 Non trovi? Complimenti. Ah, ho preso il tuo contatto MSN e quello di altri di voi, un po' random; mi farebbe piacere scambiare due chiacchiere con voi. PS: probabilmente sarò a Lucca.
  15. Ecco un paio di mie creazioni estive. Lei è Hellen, da me ribattezzata GNOCCHellen, per ovvi motivi. Un'amara musa, ahimè; tuttavia ottima ispiratrice. In due versioni: colorata e bianco e nero.
  16. BVZM

    Addio Claudio

    Ho saputo solo pochi minuti fa, chattando con Sara in Facebook. Un pensiero all'amico scomparso, forse il primo con cui interagii nelle mie rare apparizioni da queste parti. Colgo l'occasione per chiedere anche scusa a tutti: a luglio, senza rendermi conto del momento, ho pure aperto uno dei miei post demenzial-cialtroneschi come se nulla fosse, non sapendo e non essendomi vergognosamente accorto di nulla. Me ne vergogno e rinnovo a tutti le mie scuse per l'imperdonabile caduta di stile. Spero almeno di avervi strappato un sorriso. Ciao Gid.
  17. Dedicato a una persona speciale (www.myspace.com/gothlolita82) Questo già lo conoscete, vero?:
  18. Topic autocelebrativo Il Buon Vecchio Zio Mirko, o semplicemente BVZM, come preferite, ne ha combinata un'altra delle sue. Da solo, con il semplice ausilio delle sue matite, che ti va a combinare? Salva i monumenti di Venezia. (ovviamente non da solo, anzi) Leggete qua: Una pizza per restaurare i monumenti veneziani, a partire dalla colonna di San Todaro in piazza San Marco. La nota catena di pizzerie "Ae Oche" si è impegnata per tre anni a versare dieci centesimi per il restauro di monumenti per ogni coperto servito in ciascuna delle sue dieci pizzerie, sparse a Venezia e nella provincia. E a versare allo stesso scopo un euro sui 9,5 del costo di ogni pizza Venezia - con frutti di mare e scampi alla busara - introdotta per l'occasione nei menu delle varie pizzerie. «Serviamo ogni anno circa 300mila pizze - spiega Bruno Milliaccio, rappresentante della catena "Ae oche" - e quindi contiamo di raccogliere almeno 30mila euro annui per restauri mirati». In compenso la catena di pizzerie potrà utilizzare il marchio di Venezia, elaborato da Fondaco, anche per il merchandising. E gli introiti del primo anno verranno utilizzati per il restauro del basamento della colonna di San Todaro in piazza San Marco. «Il basamento della colonna, realizzato nel XII secolo, è decorato con bassorilievi che rappresentano i mestieri - spiega Mario Massimo Cherido, titolare dell'azienda di restauro Lares che curerà l'intervento - risulta gravemente danneggiato da atti vandalici, che hanno reso necessario recintarlo, e subisce un degrado a causa del cedimento della pietra d'Istria con cui è realizzato». I lavori inizieranno entro un mese e dovrebbero terminare entro l'estate. E, nonostante le sue condizioni, il basamento di San Todaro è messo meglio di quello della colonna di San Marco. «Le condizioni del basamento di San Marco sono talmente gravi - aggiunge Cherido - da richiedere un intervento di proporzioni molto più ampie». La catena di pizzerie ha comunque garantito che, qualunque sia il successo dell'iniziativa, devolverà la cifra minima di 30mila euro all'anno per interventi analoghi.«Un'iniziativa esemplare che se venisse imitata risolverebbe ogni problema di conservazione della città, di fronte al prosciugarsi dei fondi pubblici, senza dover imporre tasse o balzelli - ha commentato il sindaco Massimo Cacciari - certo se sono solo un paio gli imprenditori che attuano iniziative del genere, io , che ho anche una certa età, non farò certamente in tempo a vedere molti restauri». E le sorelle Marina e Susanna Sent, titolari dell'omonima vetreria che sta sponsorizzando con 45mila euro il restauro delle Statue della Virtù a palazzo Ducale, propongono la creazione di una "lista di nozze" per Venezia. «Si potrebbe stilare un elenco delle opere che necessitano di restauri - spiegano - invitando gli imprenditori a contribuirvi». E, in collaborazione con Fondaco, "Ae Oche" ha elaborato una campagna di comunicazione per sensibilizzare sull'urgenza di intervenire sul patrimonio artistico cittadino. Mascotte della campagna sarà "Todaroca ", personaggio creato dal fumettista Mirko Pavan, ironica rielaborazione che fonde la testa di un'oca con la figura del santo guerriero Todaro, rappresentato con tanto di improbabile armatura mentre uccide il drago. Pl.T. Il Gazzettino Comune di Venezia Windpress Fondacovenezia Precisazioni. 1) Il termine "fumettista" riferito a me, non è frutto di un mio eccesso, ma di quanto è stato riferito al giornalista dai titolari dell'iniziativa. Chiedo per tanto scusa ai fumettisti veri; avrei preferito "illustratore", o anche "lavandaio". Tuttavia fa piacere che alcuni lo pensino. 2) In uno degli articoli, vengo definito non solo "fumettista" ma addirittura "giovane fumettista". Premetto: non ho parlato direttamente con nessun giornalista e, probabilmente, gli ideatori dell'iniziativa che hanno avuto contatti con me, si sono fatti trarre in inganno dalla mia immagine fresca, tutta matta o dalla mia simpatica irriverenza, e hanno parlato di me con i media come di un "giovane fumettista". 3) E' vero, sono un ragazzaccio: prima vi tartasso gli ammennicoli con le mie boiate, vi asfissio con le mie grafiche, vi subisso di scarabocchi, vi ammorbo con noiosissime elucubrazioni, vi infarcisco di inutilità, e poi sparisco per mesi. Il fatto è che io, davvero, ho una vita rocambolesca. Al mio confronto il Barone di Monchausen è un monaco di clausura. Gli eventi mi rapiscono (talvolta anche poco simpatici), mi capitano cose inaspettate, poi ci si mette anche la mia storica pigrizia, ed ecco uscirne un BVZM a fasi alterne. Ora qui a scassare i maron-glacée, ora lì inghiottito dalle nebbie dell'assenza. Portate pazienza, ora son qui. Grazie. PS: scusate se ho aperto un topic appositamente per questa cosa ma, in effetti, trattandosi non solo di disegni, ma anche di un'iniziativa (ed infatti avrei quasi voluto postare in un'altra sezione) mi è parso il caso di non mischiare la TODAROCA con gli altri miei lavori della "Galleria del Tempo". Mi perdonate?
  19. Ebbene, eccomi. L'argomento mi piace, e si presta particolarmente alle lie inclinazioni grafiche. Quello che vedete è un collage di alcune rivisitazioni del mio avatar, riproposto anche in banner. Un paio li avete già visti nella mia "galleria del tempo", e per tanto vi chiedo scusa, ma il resto sono inediti. Almeno in questo forum.
  20. Che ne dite di questa locandina? E' reale eh?
  21. Simpatica amica che te ne stai coi bigodini in testa a rammendare calzini, in attesa che il tuo uomo torni a casa ubriaco, ti picchi, e vada a letto puzzolente, non dico a te. Mi spiace. Invece dico a te, libera e bizzarra puledra che ondeggi nel mare dell'amore. A te che sei gnocca dentro, ma anche a te che sei gnocca fuori. E anche a te che sei gnocca dentro e fuori. Hai il fisico di una top model e il cervello di Margherita Hack? Come dici? Hai anche il fisico di Margherita Hack? Insomma, sei Margherita Hack? Allora questo annuncio è rivolto anche a te. Sei una donna speciale? Sai suonare il clavicembalo? Sai disegnare? Balli come Heather Parisi ai tempi di Fantastico? Ti tocchi la punta del naso con la lingua? Riesci a baciarti i gomiti? Ti mangi le unghie dei piedi e puoi provarlo tramite foto o video? Oppure prendi delle sbronze da far impallidire uno scaricatore di porto britannico, e fai dei rutti devastanti? Bene, allora se hai una specialità, qualsiasi essa sia, non puoi non entrare a far parte delle BVZM's Angels! Per saperne di più: website: MySpace.com - BVZM - ipnotizzatore di capesante! - 40 - Uomo - Sprizzopoli, Cabernet City, Traminerbourg, IT - www.myspace.com/bvzm MSN: macmirko@hotmail.com
  22. Lara Croft cerca un misterioso tempio per svelare un antico mistero che potrebbe cambiare le sorti del mondo... be' del continente? Della nazione? Vabbe' del quartiere. Ma cosa ci fa il Buon Vecchio Zio Mirko con un pallone da calcio in mezzo alla giungla? E chi smarmitta con l'Alfa 75 e tiene lo stereo a tutto volume ascoltando "Gelato al cioccolato" di Pupo nella notte tropicale? Quale bizzarro destino legherà tutto ciò alla bella archeologa? Per saperlo, non perdetevi: un nuovo capolavoro del BVZM!
  23. Li faccio con Adobe Illustrator. Poi, ovviamente, li apro in photoshop e li passo in gif. Magari si potesse allegare file vettoriali...
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