Una volta spartito il bottino, seguite la formica attraverso altro tunnel e gallerie. L’intreccio del formicaio è estremamente complicato, al punto che dopo un paio di svolte e di discese e salite non siete più sicuri di dove state andando; senza una guida sareste persi in poco tempo, al contrario la formica procede con passo spedito
Notate che alcune gallerie sono sorvegliate, e sono sempre quelle che portano verso il basso. La vostra accompagnatrice vi spiega che, mentre voi vi trovate nella zona esterna del formicaio, al di sotto ci sono i quartieri dove le formiche dormono e immagazzinano cibo e cose utili
Dopo numerosi saliscendi, finalmente arrivate dalla spedizione in partenza. Un’immensa fila di formiche grandi come cavalli, tutte con le zampe ben piantate a terra, procede lungo fino a dove potete guardare. A intervalli regolari vedete formiche bipedi, armate con lance e armi improvvisate alla cintura
Perdonate, ma voi pare non parliate la lingua dei gesti. Volete che vi accompagni? chiede la formica, con una chiara nota speranzosa nella “voce”
Una volta risposto, vi incamminate assieme alla spedizione delle formiche. Il viaggio pare tranquillo, snodandosi tra i quartieri devastati della città; le formiche procedono spedite, senza degnare di uno sguardo nulla attorno a loro, focalizzate solo e soltanto sulla loro meta
Dannazione… se queste si mettono nel settore mi soffiano tutti i clienti! Commenta la vostra guida. Dopo un’ora circa di cammino, arrivate nei pressi di un fiume, con gli argini alti e decorati da mosaici devastati, e con un ponte in buono stato che collega all’altra sponda. Un tempo dovevano esserci delle statue, ma adesso ci sono solo le basi e pochi mozziconi di pietra. Oltre il ponte, intravedete le grandi piramidi a gradoni che erano i templi cittadini. Le formiche vi indicano una torre in rovina, ancora alta circa quattro piani, e vi spiegano che, solitamente, lo strano costrutto si annida lì durante il giorno