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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)


Darakan

Messaggio consigliato


Saluto tutti e mi avvicino a Spina.

Eccolo  qua, il mio giocattolo preferito. Mostrando la mia moto rossa a Spina.

Ho anche alcuni pezzi... che sto cercando di riassemblare... 

Miriam si avvicina a noi. Guardo la ragazza e ripenso alla nostra ultima discussione.

Ecco che arriva "Pandora"... chissà come si comporterà questa volta... vediamo, allora... Alessandro non è nei paraggi, quindi, Vittorio scordati abbracci e sfioramenti vari... e poi gli hai anche già risolto il problema con Aldapaci... quindi niente frasi sdolcinate...

Il mio sguardo corre sul viso di lei. Sospiro. Resto per qualche secondo in silenzio e  poi riprendo a parlare con Spina.

Ultimamente ho poco tempo ma mi sono ripromesso di rimetterne a nuovo un'altra moto...

Miriam curiosa come sempre si rivolge a Spina.

Non ti ha neppure salutato... ma dopotutto è normale... lei non sa chi sei tu...

19 ore fa, darteo ha scritto:

andate da qualche parte? Chiede.
Spina risponde: si, a Torino, il foglio di via per Alice è pronto.
Sul serio? Torino? Posso venire anch'io?
E perchè no?! Salta a bordo...

Sento la rabbia crescere istigata dai miei pensieri. 

Ti accorgerai per forza di me! Non sono un fantasma.

Mi avvicino alla ragazza lascio scivolare le dita tra i capelli di lei portandogli una ciocca dietro l'orecchio e con voce profonda mi rivolgo a lei

E' sempre un piacere godere della vostra compagnia, signorina Astore.

Poi rivolgendomi a tutti gli altri, Non salgo in macchina, preferisco andare in moto. Signore... Iorio... io sono pronto quando volete possiamo partire.

Modificato da Asteroid
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Michele Della Torre

@ Master

Spoiler

Vorrei fissare con dei chiodi il sostegno di metallo che ho sul collo così non si sposta neanche in seguito ad un urto. È possibile? posso averlo fatto in questa settimana?

Quando il francescano viene a chiamarmi in piazza mi acciglio e lo seguo immediatamente. Raggiunta la stanza, la prima cosa che cattura la mia attenzione è il letto vuoto. Mi aspetto il peggio ma non voglio accettarlo, mi guardo furiosamente intorno... E incontro il sorriso di Sonia. Ascolto a malapena il francescano parlare di premio divino, Dio ricompensa i giusti solo con dolore e morte. La sua forza l'ha salvata. Non Dio.

Sono visibilmente sorpreso e sollevato. Non devi dispiacerti di niente Sonia. Ti avevo promesso che ti avrei fatta uscire un po' da qui. Se te la senti e i padri acconsentono, andiamo ora. aspetto una risposta dai medici e se mi dicono che non ci sono rischi per lei, mi faccio portare una sedia a rotelle e porto Sonia nel giardino dell'ospedale se c'è o comunque nei dintorni. In caso contrario resto nella stanza.

Modificato da Carrie.4794
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Sempre vivace vedo, Spina...

rispondo mettendo le mani sui fianchi, continuando

io invece vengo volentieri: oltre che controllare che tutto sia a posto devo fare dei giri per Torino comunque... Questa è una buona occasione per farlo... Sono pronto a partire.

in seguito mi siedo vicino a Iorio e Alice per poter parlare ad entrambi durante il viaggio.

@DM

Spoiler

Controllo gli appunti della Culla delle Bestie per vedere da dove posso cominciare a controllare a Torino

 

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Alberto Aldapaci è stato dimesso dall'ospedale.
L'uomo ha consegnato (sempre in segreto) il giornale a fratello Massimo. E' la seconda testata che raggiunge Ivrea da quando la rete di distribuzione è stata ripristinata. Pare infatti che un certo L.B. sia riuscito ad eludere i sistemi di sicurezza della stampa torinese e abbia aggiunto un articolo scritto di suo pugno.
Per alcuni giorni quindi la distribuzione dei giornali è stata soppressa per poter aggiornare e intensificare i controlli sulla stampa torinese.

Massimo traduce il messaggio nascosto nell'inserto regionale.
Vengono notizie allarmanti da Biella (che si trova a 27 km da Ivrea).
La città è stata attaccata da un'orda di morti. Nessuno di loro aveva occhi azzurri o rossi.
Biella aveva molti problemi interni e diverse falle nei sistemi di sicurezza. E' stata una vera e propria tragedia annunciata.
Gli excubitores sono riusciti liberare Biella dai morti ma ad un caro prezzo. Il numero delle vittime è alto, così come il numero dei feriti. Si vocifera che la città volga in un pessimo stato e che i biellesi non riusciranno a sopportare un secondo attacco.
Probabilmente i sopravvissuti dovranno abbandonare presto la città.

Voci della distruzione di Biella stanno raggiungendo ogni altro centro abitato del Piemonte... perciò anche Ivrea ...nonostante l'inquisizione e l'arcidiocesi sta facendo di tutto per bloccare questi sussurri... con ogni mezzo.

\----\

 

@Chi va a Torino

Spina ammira a lungo la moto di Vittorio, poi il suo sguardo si posa su Miriam: mmm... non posso chiedere a Manfredi di farmi salire sulla moto, Miriam vorrebbe andare con lui. La donna si volta di nuovo verso di Vittorio... accorgendosi proprio ora che Alice si è seduta sulla moto: allora? Andiamo?

partite per la volta di Torino.
Alice e Vittorio sono in sella alla moto e seguono il veicolo guidato da Iorio. Al suo interno c'è anche Felice, Miriam e Spina.
Quest'ultima inizia a parlare con il leone di Novara.
Le loro chiacchiere rendono piacevole il viaggio fino al capoluogo.

Torino è, dopo Roma, la città più potente del Santo Impero.
Ha un aeroporto, un sistema ferroviario e una sorta di mulino alto novanta metri (chiamato Lux Venti) che fornisce energia elettrica alla città, anche se spesso il mulino non riesce a fornire energia sufficiente per tutti i torinesi. Nel sottosuolo della città si trova un bunker in cui sono conservate due delle terribili bombe pax.

La rocca templare ha il privilegio di ospitare il primo expiator creato dai benedettini, appartenente al primo gran maestro dell'ordine del tempio le cui sue ceneri sono conservate in un cilindro d'oro installato all'interno dell'arma.

Torino, essendo il capoluogo del Piemonte, è anche la sede dell'arcidiocesi della regione, guidata dal cardinal Alberto Bagnoli. Nella città sono presenti diversi uomini di spicco come ad esempio la famiglia Dei Bartolomei, magister Isaia Sprenger e le due serafine (le uniche due crociate nere presenti tra i cinquecentododici crociati torinesi).

Nonostante avete visitato più volte Torino (Vittorio e Felice) non siete ancora riusciti ad abituarvi allo stile di vita di una città così grande.
Anche Iorio, in passato, si è recato spesso nel capoluogo. Per le donne che sono con voi invece, questa è la prima volta che vedono la città. Alcuni cittadini hanno riconosciuto il volto di Spina e si sono ammucchiati attorno a lei per potergli stringere la mano e salutarla. Questo vi rallenta parecchio.
Alice non fa altro che strattonarla e trascinarla verso la cattedrale di San Giovanni Battista, il centro nevralgico dell'arcidiocesi.
Si tratta di un duomo grande e dalle pareti bianche. Al suo interno è stata conservata la sacra sindone per quattrocento anni (salvo brevi spostamenti) fino al 1939.

Da circa dieci anni, la cattedrale è stata ampliata grazie alla costruzione di un'imponente domus popoli.
Si tratta di un vero e proprio palazzo comunicante con la chiesa.
E' al suo interno che Alice dovrà firmare per il foglio di via. Questa domus è suddivisa in diverse uffici, uno di questi (che è anche una curia) è specializzato per la registrazione dei nuovi cacciatori di morti e per il rilascio dei fogli di via.
Alice Soli viene convocata insieme a Spina e Vittorio in questo ufficio.
Al suo interno si trovano tre excubitores, un notaio e un parroco.
Sono queste due ultime persone, sedute dietro una scrivania, che fanno cenno alla ragazzina di farsi avanti. Spina la segue.
Il parroco mostra alle due donne i documenti che dovranno essere firmati, prima però Alice dovrà censirsi al notaio.
Nome? Chiede quest'ultimo.
Soli Alice.
Mi dà un documento?
Spina sfila dal cappotto il certificato di nascita di Alice.
Il notaio lo legge: la signorina è nata nel 1941 ma qui leggo che il documento è stato registrato nel 1950
Spina risponde: si... ecco ...Novara ha subito in passato molti danni ed è stata ricostruita praticamente dalle sue macerie. Abbiamo dovuto far registrare da capo tutti i suoi abitanti.
Quindi non esistono più i documenti originali della signorina?!
Non sono mai esistiti, sua madre non si è mai recata all'anagrafe.
Per quale motivo?
Spina resta in silenzio per l'imbarazzo.
Alice risponde: sono nata da uno stupro.
Alice, qui ci penso io... Spina torna a guardare il notaio ...un tedesco ha aggredito sua madre, mettendola incinta.
Mmm... capisco! Bhè, lei sa dunque il vero cognome della signorina?
Ma oramai il suo cognome è Soli.
Si si... il suo certificato è autentico e quindi valido ma ci farebbero comodo più informazioni possibili.
Spina sospira: il suo nome è Alice Kaisermann.
Il notaio impiega pochi minuti per finire di compilare i moduli, infine dice ad Alice: una firma qui... e una qui...
Alice firma.
A questo punto deve scrivere il nome del vostro leader.
Alice scrive il nome e il cognome di Vittorio.
Il notaio invita Manfredi a firmare anche il documento (e una copia per l'arcidiocesi).
Infine il parroco prende il foglio di via e dice: Alice Soli, con questo documento le si riconosce il diritto di possedere ed utilizzare armi da fuoco contro i nemici del Santo Impero. Recita in latino una breve preghiera per poi benedire la ragazzina.
Tutti i presenti nella stanza fanno il segno della croce e rispondono con un "amen".

Una volta fuori dalla domus, Alice stringe il foglio di via mentre balla da sola.
Potete vedere il fuoco nei suoi occhi.
Spina lancia uno sguardo di intesa a Iorio. Quest'ultimo prende dall'auto una scatola nera e la passa a Spina.
La donna poi la consegna ad Alice: questo è per te.
La ragazzina resta sorpresa: che cos...? Apre la scatola.
Al suo interno c'è un fucile. Ad Alice manca il respiro: un Mosin nagant... esclama ...il fucile da cecchino migliore al mondo! E ha anche un mirino!
Un cacciatore che si rispetti deve avere un'arma potente al suo fianco!
Spina! Alice è commossa.
E non solo! Questo fucile è personalizzato! Creato proprio per te ... studiato proprio per la tua forza e le tue preferenze ...come ad esempio la sensibilità del grilletto e tutto il resto. Ti conosco troppo bene, so come a memoria gli standard per il tuo fucile ideale.
Ma come hai fatto a pagarlo?
Bhè... avevo dei risparmi da parte... in più la mia chitarra vale parecchio.
Alice salta al collo di Spina.

In questo momento una persona si avvicina a voi.
Si tratta di una donna che veste un uniforme nera con una grande croce bianca sul petto. Alle sue spalle porta un lanciafiamme. E' una delle due serafine di Torine.
La donna si avvicina a Spina, ignorando il resto di voi.
Dunque è vero quello che dicevano... dal suo accento capite che è francese ...Spina è giunta a Torino.
Spina gli risponde: Isabò Dupont! Da quanto tempo.
Nonostante la donna sia sempre sorridente, avvertite una certa tristezza nelle sue parole... signori, voglio presentarvi madame Dupont, serafina di Torino.
Piacere mio! Isabò è una donna bassa e minuta, con occhi e capelli neri.
Iorio pensa: adoro come arricciano la "r" queste francesine! Sorride da solo (come un ebete).

Le due iniziano a chiacchierare, alla fine Isabò si offre per far fare a Spina un "giro turistico" per il capoluogo.
Iorio unisce a loro.
Miriam rimane di sasso quando vede quei tre allontanarsi e sparire dalla piazza.
Si rivolge infine a Vittorio: oh...bhè... vogliamo andare da qualche parte? Mi fai fare un giro per Torino?... ti prende a braccetto.

Felice intanto ha avuto tutto il tempo per consultare gli appunti sulla Culla delle bestie.
Il templare si trova vicino al veicolo dei leoni (quello che avete usato per raggiungere Torino). Nella macchina è rimasta Alice, sdraiata sui sedili di dietro, intenta a leggere e rileggere il foglio di via e a stringere tra le mani il suo nuovo fucile: ne saggia il peso, guarda attraverso il mirino, controlla il caricatore...
Tra gli appunti della setta satanica non c'è alcun indizio sul loro possibile nascondiglio di Torino.
Viene però più volte citato il nome di un uomo che la Culla odia particolarmente. Si tratta di un frate esorcista che opera (e vive) a Torino. Ha dedicato molto tempo ed energia per contrastare la setta.
Viene considerato il massimo esperto su questo gruppo di eretici.
L'uomo si chiama Nevio Colomba. Lo puoi trovare nella chiesa di Santa Cristina, in piazza San Carlo.

@Felice

Spoiler

Non ho capito se volevi parlare di qualcosa di importante con Iorio e Alice (durante il viaggio) o volevi solo conversare.
Puoi comunque parlare con Alice in questo momento o, se vuoi, possiamo fare un flashback.

 

@Massimo

Eliseo raggiunge Massimo.
Il missionario chiede di passeggiare con il templare vicino a Montestella, lontano dai cittadini di Ivrea.
Solo allora il prete inizia a parlare: non credevo di incontrare un "uomo" come me. Come devo considerare la città? Un tuo territorio di caccia? In questo caso ti rivolgo le mie più sentite scuse. Fino ad'ora ho tolto la vita tre uomini di Ivrea. Avete ritrovato il cadavere solo di due di loro. Il terzo sono riuscito a farlo spacciare per una vittima dell'attentato della Culla delle bestie.
Io uccido solo per nutrirmi e solo uomini anziani che non hanno più nulla da perdere. Da quanto tempo siete qui?
Io vorrei restare in città: avete delle condizioni?

@Michele

Vorresti portare Sonia fuori da questa stanza, magari nel giardino interno del castello.
Un francescano sta per rivolgerti la parola, vorrebbe dirti di "no" ma un pensiero lo pietrifica... sbucciapelle.... questo ha lo sbucciapelle... normalmente non facciamo uscire i pazienti fuori dalle mura dell'ospedale, ma per voi, padre, possiamo fare un eccezione... ma solo per qualche minuto.
Un secondo frate dice: le daremo una coperta, di fuori nevica. Dateci il tempo di terminare la visita e facciamo uscire la paziente.
Sonia non crede alle sue orecchie, un senso di euforia sboccia in lei... soffocato quando vede un francescano avvicinarsi a lei con uno stetoscopio.
Cos-cosa volete fare?
Giusto una controllata al cuore e ai polmoni.
Al cuore?! No, grazie, non serve!
Ci mettiamo un secondo!
No! Sonia incrocia le braccia al petto, come se volesse proteggersi.
Il frate ridacchia: non avete fatto storie per gli aghi e adesso avete paura di uno stetoscopio?
E' solo che... ecco ...mi vergogno!
E da quando?! Su, facciamo uscire padre Della Torre stanza.
Vieni fatto accomodare di fuori.

Il francescano inizia ad auscultare il cuore di Sonia.
La donna chiude gli occhi e trattiene il fiato per la paura. Dopo poco, il frate dice: finito... visto? Di cosa avevi paura?
Ah!... Sonia è disorientata ...e come...come...
Il cuore sta bene!
Oh! Batte ancora?! Pensa la donna.

Porti Sonia nel giardino interno del castello.
Spingi la sua sedia a rotelle per il corridoio che comunica con il giardino (dato che nevica, è meglio che Sonia abbia sempre un tetto sulla testa). La vista di "qualunque altra cosa" che sia la sua stanza la riempie di gioia.
Dopo qualche minuto, la donna si alza dalla sedia.
Le sue gambe sono indolenzite. Prova a fare qualche passo ma è incerta nei movimenti. Gli presti assistenza e lei ne approfitta per abbracciarti. La senti che si stringe forte a te e preme il suo svolto sul tuo petto. Sonia conserva questa posizione solo per alcuni istante. Ha paura che qualcuno possa vedervi.
Il suo "abbraccio rubato" è stato fugace ma inteso.
Conserverò questo ricordo per sempre nel cuore... o in quello che c'è ora nel mio petto.
Sonia si mette al tuo fianco e si appoggia te. Continuate la vostra passeggiata.
Dopo poco tempo, la donna riacquista (parzialmente) la forza nelle gambe. Vuole testare questa sua energia ritrovata: si stacca da te e prova a fare qualche passo... ci riesce senza alcun problema ...fa persino una giravolta.
La strega... cioè ...la donna in nero ha tenuto fede alle sue promesse! Mi sento bene e anche il mio spirito è più forte che mai. Ho combinato solo dei casini da quando sono portavoce... però è anche vero che sono riuscita a salvarmi dall'orda di morti che mi ha letteralmente travolta! Quanti altri uomini possono raccontare una cosa del genere? Sono sopravvissuta al veleno, ho resistito alle minacce dei Gambali e alle pressioni di Bianco.
Mi sento in grado di fare ogni cosa in questo momento!

Sonia ti guarda: è anche merito tuo! Il mio amore per te mi ha dato la forza per resistere.
Sospira: in un mondo perfetto ci saremo amati. Avremo potuti invecchiare insieme dopo una vita lunga e felice... quel mondo esiste solo nella mia testa però ...mi sta bene però anche questa vita.
Dichiararti il mio amore significherebbe morire... vorrà dire che ti resterò sempre accanto... come soldato.
Fa un respiro a pieni polmoni: possono tornare a respirare l'aria fresca ed è merito vostro. L'ospedale mi stava uccidendo lentamente... bhè ...dicendo così non mi dimostro molto riconoscente verso coloro che mi hanno curata e salvato la vita.
Ad ogni modo, devo ringraziarvi per tutto il tempo che avete dedicato a me.
Mentre parla, Sonia si avvicina a te, si solleva sulle punte e ti bacia la guancia.
Prima che tu possa risponderle, la donna sorride e si porta l'indice alla bocca (il segno del silenzio). Questo piccolo e innocente peccato sarà il nostro segreto.
Si risiede sulla sedia a rotelle.
Hai sentito, quando ti baciava, che le sue labbra erano gelide.

 

Modificato da darteo
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Massimo

Guardo Eliseo per poi prendere la parola

Si, questo è il mio territorio di caccia, ma non è necessario scusarsi, tra "fratelli" dobbiamo essere amici, le condizioni sono semplici, quando lo fai non farti scoprire, non lasciare prove di quello che hai fatto, le indagini che sto conducendo creano sempre più domande, se non ci saranno altri casi potremmo "dimenticare" la storia.

Inoltre, quando hai fame, vienimi a cercare, dobbiamo fare in modo che il numero di vittime rimanga basso, non vorrei che il mio terreno di caccia diventi arido.

Appoggio una mano su una spalla di Eliseo

Benvenuto ad Ivrea.

Ora scusami ho da fare.

Mi allontano da Eliseo per andare a vedere i lavori della macchina, per poi andare da Aldapaci per la lezione giornaliera

Fino ad ora Aldapaci mi ha fornito diverse informazioni, meglio tenerlo buono

Mi presento da Lui con il foglio che gli permette di fare ciò che vuole nel convento

Alberto , buongiorno, come promesso ecco il foglio, ma c'è una condizione per usarlo, sei un esperto falsario quindi potresti copiare la mia scrittura senza alcun problema e creare altri documenti, per questo ho deciso di darti la liberà di movimento ad una condizione , verrai scortato da una persona durante la tue "indagini"

Dopotutto tu non ti fidi di me, non mi hai rivelato per chi lavori , io non posso darti piena fiducia, immagino tu capisca.

Non perdiamo altro tempo e iniziamo con l'inglese.

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Una volta firmato il foglio e fatte le dovute congratulazioni alla ragazza, arriva una delle due serafine di Torino e Iorio e Spina se ne vanno.
Mentre osservo il gruppetto andarsene, Miriam mi prende sottobraccio:

Cita

oh...bhè... vogliamo andare da qualche parte? Mi fai fare un giro per Torino?...

Guardo sorpreso Miriam e  poi sposto lo sguardo su Alice.
Alice... tu resta qui. E con qui... intendo qui, qui. Indicando l'auto con la mano libera. Se dovessimo far tardi... non ci aspettate torniamo con la moto.
Dici che non mi conosci... ma non hai paura a restare da sola con me... non riuscirò mai a capirti...

Mi volto verso Miriam: Probabilmente è la prima volta che venite a Torino... è una citta molto grande, il mio sguardo si sposta sugli edifici della città per scegliere il percorso da fare, insieme a Roma è certamente una delle più... per così dire tecnologiche... i miei occhi tornano a fissare quelli della ragazza ed è molto bella... come città. Uso la pausa per dare il tempo al complimento di scivolare sulla ragazza prima di regalarlo alla città. Riprendiamo a camminare e mostro alla ragazza piazza Castello con le sue fontane e piazza san Carlo per poi arrivare al parco del Valentino.
Questo parco lo conosco molto bene...  ed è  bello in qualsiasi stagione, certo a primavera lo è di più ma anche d'inverno ha il suo fascino.

Vittorio, racconta alla signorina Astore come mai conosci così bene questo parco... raccontale quante volte ci siamo nutriti in questo parco... Vittorio ti ricordi quella brunetta che si siamo mangiati sul fondo della fontana dei dodici mesi?
Inizio a parlare alla ragazza per non abbandonarmi a quei pensieri.
Sai l'ultima volta che abbiamo parlato... hai detto che non sai chi sono... bene, ci ho riflettuto ed effettivamente hai ragione. Non sai niente di me... so che posso sembrare... spensierato... ma non sono così... Almeno non riesco ad esserlo più come avrei voluto... Mi mordo un po' le labbra.  Continuamo a camminare tra i giardini.
Mi piace venire a Torino. Ho anche una casa qui... E' un po' più piccola di quella che ho ad Ivrea. Mia madre era di salute cagionevole e il dottore ci aveva consigliato di stare in campagna per questo ci trasferimmo ad Ivrea. A sedici anni è difficile accettare una cosa del genere... sorrido alla ragazza, lasciare una città per un borgo... poco dopo sono partito come partigiano per il fronte franco-tedesco...
Faccio scivolare il braccio su cui la ragazza si era appoggiata, in modo tale da prenderle la mano. Guido così la ragazza verso la fontana dei dodici mesi, una dei momumenti più belli di questo giardino. Le lascio la mano pur continuando a guardarla in modo tale che può godere appieno della bellezza dell'opera d'arte.
Tu vieni da Agrigento. Ci sono stato un paio di anni fa... sai ho girato un po' tutta Europa prima di tornare ad Ivrea. Il mio sguardo si concentra sullo specchio d'acqua...  Ad Agrigento ho visitato la valle dei templi... e lì mi sono appassionato di mitologia, già la conoscevo... il mio precettore da bambino mi aveva torturato a tradurli... ma vedere lì quelle opere d'arte... è stato fantastico. Lo sgurdo si posa ora sugli occhi verdi della ragazza.
Sai, avessi saputo prima che venivi da Agrigento, ti avrei evitato come la peste... i miti antichi mettono in guardia gli uomini e persino gli dei dalle ragazze di Agrigento... troppo impertinenti. Stuzzico la ragazza guardandola di sottecchi,  ma anche troppo belle... sospiro.
Alcune... altre sono dei veri e propri maschiacci. Sorrido.

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Michele Della Torre

Sono soddisfatto di vedere Sonia così felice ma mentre aspetto fuori dalla stanza mi sento vuoto. Tutta la rabbia e la brutalità che costituiscono la mia persona sembrano offuscate. Questa quiete mi mette in allerta eppure non riesce a preoccuparmi quanto vorrei. Quando poi Sonia esce, la quiete aumenta e finalmente ne capisco la fonte: è lei. E' esattamente tutto quello che io non sono. Per questo l'ho sempre voluta con me... Lei è la mia pace.

Spingo in silenzio la sedia a rotelle e il suo abbraccio mi coglie di sopresa. Nonostante questo, mi viene spontaneo passarle un braccio intorno alla schiena e stringerla a mia volta anche se per pochi istanti. Non vorrei lasciarla ma capisco che sarebbe stupido metterla in pericolo adesso in un posto così affollato, Ci sarà tempo per queste cose. E anche per altre... Non ringraziarmi... Avrei voluto fare molto di più per aiutarti. Di nuovo Sonia trova il modo di sorprendermi ma ora con un bacio.

21 ore fa, darteo ha scritto:

Questo piccolo e innocente peccato sarà il nostro segreto.

...E non sarà l'unico. aggiungo con il desiderio nello sguardo. Ma ogni cosa a suo tempo. Ti stai congelando. Rientriamo. aspetto che si sieda sulla carrozzina e la riporto nella stanza.

Modificato da Carrie.4794
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Rimango a leggere gli appunti per la maggior parte del tempo, fino a che non incontro il nome di un certo Nevio Colomba, e il fatto che sia il nemico principale di questa setta. Per quando ho finito di leggere tutti sono già andati per la loro strada, e siamo rimasti solo io e Alice nel veicolo che ci ha portato qui a Torino. Sospirando chiudo gli appunti ritirandoli, e mi rivolgo alla ragazzina rimanendo fuori dal mezzo.

senti Alice... Volevo parlarti seriamente un attimo, spero tu non sia troppo distratta da quel foglio di via per darmi retta.

faccio una breve pausa per poi cominciare

devi sapere che non sono affatto contento che tu abbia avuto il foglio di via così presto, e per di più grazie a persone che non avrebbero dovuto avere niente a che fare con questa situazione: come cittadina di Novara dovevi essere giudicata idonea da loro, non da cittadini di Ivrea... In più Vittorio come responsabile? Lui di certo non si fa problemi a mettere in pericolo qualcuno se non rischia niente... Hai fatto un accordo con un diavolo figurato a mio parere.

["figurato un corno! Quello compra carne e vende inganni... Un vero Mefistofele Faustiano..."]

però...

faccio un sospiro pesante prima di proseguire

Non posso negare il tuo impegno fino ad ora e la tua abilità... Ora che di fatto hai il foglio di via sei un combattente, e questo devo rispettarlo... Ricordati solo che per quanto provi a negarlo hai persone da cui tornare, che tengono a te, e non puoi permetterti di trattare la tua vita con leggerezza, per il bene loro e di tutti quelli che incontri...

Mi interrompo ancora per poi continuare

vorrei che nel resto del tempo che tu stia a Ivrea sia affidata a me... Desidero addestrarti al combattimento in mischia, e fare in modo che tu cresca il più possibile come guerriera... Sempre se non sei oramai troppo in alto per ricevere altri addestramenti.

mi interrompo riguardando i miei appunti, per poi dirle a bassa voce

ora devo andare però: ho una pista su qualcuno che potrebbe essere interessato all'attacco di morti che stiamo per subire... Vuoi venire? È una questione di grande importanza, quindi forse non vuoi metterti in pericolo... Meglio che stare bloccata in questa macchina però...

senza aspettare una risposta vado verso il luogo dove questo Nevio stop

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@Felice

Alice ascolta il tuo discorso, per poi rispondere: sarò prevedibile... ma in un modo o nell'altro avrei ottenuto questo foglio. Scott mi ha già assegnata ai suoi marine ma ho chiesto a Massimo... a fratello Massimo ...di diventare il suo leone.
Ad essere sincera non mi dispiacerebbe imparare ad usare anche qualche arma, diventerei ancora più efficiente.
Accordo con un diavolo?! Non hai idea di quanto tu possa avere ragione! Niente spade però, magari possiamo iniziare con armi più piccole.
Alice scrive una nota su un pezzo di carta per poi lasciarla nella macchina. Ti segue.

Raggiungete le "chiese gemelle".
Vengono chiamate così le due strutture sacre che si ergono in piazza San Carlo, data la loro somiglianza e la loro vicinanza.
Chiedi di poter parlare con l'esorcista Colomba.
I frati che vivono con lui impiegano molto tempo per esaudire il tuo desiderio (e solo perchè sei un templare).
Ti fanno accomodare in uno degli studi dell'esorcista: si tratta di una grande stanza ben illuminata e riempita da moltissimi libri.
I mobili sono antichi e di legno spesso e pregiato.
Alcuni quadri sono affissi sui muri. Si tratta (ovviamente) di immagini sacre.
Mentre aspettate, Alice inizia con fare noioso a leggere i titoli dei libri presenti sul tavolo o sugli scaffali.
Alcuni di loro sono interessanti quanto inquietanti: Demonologia cristiana, La stella di Astaroth, Septuaginta, Il concilio di Braga, Tecniche di esorcismo, possessioni demoniache, Appunti su Sheol, De exorcizandis obsessis a Daemonio.

Un anziano uomo entra nella stanza.
Veste abiti neri e ha una grande croce al collo. Si presenta, è padre Nevio. Si tratta di un vecchio fragile, curvo su se stesso e coperto da milioni di rughe.
E' molto magro. Ha pochi capelli (bianchi) sulla testa. Porta degli occhiali enormi e spessi dietro due occhi azzurri come il ghiaccio.
Avrà mille anni! Pensa Alice.
L'uomo si siede (lentamente) alla sua sedia.
Alza a fatica lo sguardo verso voi e sorride: cosa vi porta qui?! Del resto siete un templare e una... una...?
Sono una cacciatrice di morti, sua santità.
Ah, chiaro! Ma io non sono il papa, non dovete chiamarmi "sua santità". Ridacchia... o forse tossisce.
Questao tra poco crepa. Continua a pensare Alice.
Padre Nevio, prima di parlarvi, vuole fare un pò d'ordine sul suo ufficio. Il suo tavolo infatti è piano zeppo di fogli con i suoi appunti e diverse lettere. Una di queste è firmata da un certo padre Aamorth. Altri appunti invece sembrano riguardare un uomo chiamato Godot.

Dopo aver "liberato" il tavolo, l'esorcista dice: ho saputo dell'attentato ad Ivrea. Ho pregato molto per voi e per la vostra città. Ma ora ditemi... cosa volete da me?
Inizi a parlargli della Culla delle Bestie.
L'uomo ascolta ogni tua parola, poi sospira: la Culla! E' la minaccia più grave per Torino... ed è anche molto sottovalutata dall'arcidiocesi. Magister Sprenger sembra essere impegnato a risolvere i misteri di Santa Barbara.
Dunque, da dove posso cominciare?! La Culla delle bestie è una delle sette sataniche più vecchie e potente del nord Italia.  
Da anni cerchiamo il loro covo ma sappiamo soltanto che, in qualche modo, sono riusciti a stabilirsi a Torino.
Sappiamo che hanno una gerarchia interna, anche piuttosto elaborata.
Al vertice della loro scala sociale troviamo cinque figure: il loro gran sacerdote, due sacerdoti e altri due uomini di cui non abbiamo ancora capito il loro ruolo. Questi cinque formano un concilio ristretto chiamato "Stella di Astaroth" Scendendo ancora più in basso della loro piramide gerarchica troviamo moltissimi altri ruoli.
Ultimamente abbiamo scoperto che la Culla ha iniziato ad adorare un demonio risputato dall'inferno, chiamato "figlia di Satana".
Dovrebbe essere la bambina condannata al rogo a santa Barbara insieme a sua madre... io credo che si tratta proprio di lei.
Attenzione però! La Culla delle bestie può anche adorare la bambina infernale... ma non osano avvicinarsi a lei.
Sappiamo di preciso che nessuno di questi satanisti abbia mai avuto un contatto con la bambina.

Mmm... cos'altro posso dirvi?! Ah! La Culla delle bestie usa moltissimi simboli. Siamo riusciti a scoprirne solo uno: la mela! Probabilmente hanno scelto la mela per "onorare" il frutto del peccato dell'eden.
La Culla diventa ogni giorno sempre più potente. Ha al suo servizio diverse spie e i loro membri sono in grado di comunicare tra di loro attraverso vari sistemi e messaggi segreti.
In questa regione esistono solo due grandi sette di eretici: la Culla delle bestie un gruppo di uomini che preferisce vivere fuori dalle città piemontesi... non sappiamo come riescono a sopravvivere.
Questo secondo gruppo si fa chiamare Abitanti di Dite.
Loro e la Culla hanno avuto dei contatti e abbiamo scoperto che esiste un armistizio tra le due sette.
Per fortuna gli Abitanti di Dite non sono violenti e non hanno ancora creato dei seri problemi.

Comunque... tornando alla Culla ...il loro obiettivo è chiaro: distruggere la chiesa. La setta è forte ma non può ancora dichiarare guerra a Torino, per questo motivo mira ad altri obiettivi. Ivrea è perfetta per loro: è vicina alla loro tana, è una città piccola e ospita ben due inquisitori.
Questo è tutto quello che sappiamo di loro.

@Vittorio

Miriam ti pizzica il sedere: ma sentilo! Mi avresti evitata come la peste?! Ma non vedi che stiamo benissimo insieme? La donna arrossisce per l'ambiguità della sua frase. Ad ogni modo, sono cresciuta ad Agrigento fino all'età di vent'anni... poi la guerra e tutte le altre sciagure mi hanno costretta a spostarmi e a diventare quella che sono oggi. Questa è tutta la mia vita... riassumibile in una semplice frase.

Ora che ci penso... avete ragione! Non so nulla di voi... ad esempio non sapevo che avevate una casa qui.
Questo non va bene, vorrei... ecco ...conoscerti meglio. Sei un tipo interessante e qualcosa mi dice che quello che vedo adesso è solo la punta dell'iceberg. Del resto io ti ho rivelato il vero nom... bhe lo sai!
E' vero che voi mi avete rivelato l'esistenza del vostro "amico".

Miriam continua a camminare a braccetto con te: già... in effetti volevo parlarvi anche di quel giorno nella tua villa. Devo ammettere che ho esagerato un pochino... e va bene ...ho esagerato molto, non guardatemi così! Vi chiedo perdono.
Però, a mia difesa, dovevate prevedere una mia simile reazione.
Ascoltate... il vostro "amico" ...è un tizio violento?! Si... insomma ...devo aver paura di lui?
Prometto che non reagirò mai più in quel modo! Ditemi un pò di lui... ditemi un pò di te...
Mi piace Torino, mi piace la vostra compagnia... vorrei che questo momento...

Miriam si blocca di colpo. Avete appena svoltato l'angolo di una strada e siete capitati in una piazza.
Al suo centro si trovano due morti. Sono impalati ed esposti al pubblico.
Vestono abiti bianchi con una croce ricamata sopra. Hanno le mani legate dietro la schiena e la punta dei pali che esce in prossimità del loro collo. A giudicare dal loro stato di putrefazione, dovrebbero essere stati giustiziati circa una settimana fa.
Miriam osserva con orrore quei cadaveri.
La donna ha visto tante cose terrificanti ma non si è mai abituata alle punizioni dell'inquisizione.
Il suo sogno (della città ideale, di trascorrere le giornate accanto a te) si infrange all'istante. Quei due defunti gli ricordano il mondo in cui è costretta a vivere.
Ti chiedo scusa, Vittorio... dice con un filo di voce ...l'uomo è crudele! Di certo non si diventa un mostro dopo la morte... nasciamo tutti mostri!

 

@tutti

Spoiler

Congelo tutti ad eccezione di Felice, lui deve ancora finire la sua azione, poi potrò andare avanti.  PS non ho controllato gli errori, mi scuso in anticipo.

 

Modificato da darteo
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Avrei solo preferito che lo avessi guadagnato col tempo, senza tutta questa fretta... Nient'altro... Vedremo cosa posso fare con armi più piccole: saranno fin troppo leggere per me.

ci dirigiamo verso le chiese gemelle, e dopo un po di attesa ci si presenta davanti padre Nevio

["non so cosa mi aspettavo... Ecco perché non sono ancora stati catturati e nessuno gli dà retta: c'è uno scheletro così a dargli la caccia"]

porgo la mano all'uomo presentandomi

Io sono Felice Montinari, templare di Ivrea, è un piacere conoscere la persona che è al corrente di più cose su questi mostri...

mentre gli chiedo informazioni sulla Culla delle bestie e mi sommerge di informazioni mi ricordo dei due nomi che avevo visto sui fogli, Aamorth e Godot, e preso da un dubbio cerco di ricordare se comparivano sugli appunti della Culla oppure mi ricordano qualcuno. Passa poi a dire che questa setta venera la bambina, e da dentro l'elmo sorrido

["questo dovrebbe essere oro per lui... Se dice questo a Sprenger allora sì che darà credito alle tue parole, vecchio bacucco!"]

comincio a parlare a Nevio mentre frugo nei miei appunti, raccogliendo tutti quelli che hanno il suo nome dentro

ha proprio una enorme conoscenza su questa setta, ed è anche dettagliata! Non mi stupisco quindi che la odino così tanto...

metto le lettere sul tavolo, davanti ai suoi occhi, per poi continuare

l'attentato ad Ivrea è riuscito grazie ad una persona all'interno della città che aveva regolari contatti con la setta, e che ha venduto loro informazioni, per poi condurre lui stesso un attacco durante l'attentato... Purtroppo per tutti noi è stato ucciso in combattimento, però ha lasciato queste varie lettere che compongono i rapporti tra lui e la setta.

faccio una pausa lasciando che legga fino a quando è soddisfatto, per poi continuare

crede che Magister Sprenger sarebbe più bendisposto verso la caccia di questa setta se sapesse dove si trova questa "figlia di Satana", che la Culla la venera e che grazie ad un fortunato sforzo da parte di Ivrea siamo riusciti a scoprire che un'orda di morti sta marciando verso la nostra città, con la "figlia di Satana" in testa?

mi interrompo, facendo correre lo sguardo sui vari tomi riguardanti gli eretici, per poi ricominciare

potranno non avere contatti diretti, ma se l'oggetto della loro venerazione venisse attaccato, catturato o distrutto, credo che non staranno a guardare, e tradiranno la loro posizione... Quando questo succederà vorrei essere partecipe alla loro epurazione... Hanno morso più di quello che potevano mangiare attaccando Ivrea e pensando sarebbe stato facile...

stringo i pugni guardandolo da dietro la celata, aspettando una sua replica. faccio anche segno ad Alice di stare in silenzio ad ascoltare

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@Felice

Mostri le lettere di padre Filippo all'esorcista.
L'uomo legge avidamente quelle parole, per risponderti: crede... crede che potrei tenere queste lettere con me? Potrebbero aiutarmi a scoprire qualcosa di più sulla setta. Al massimo potrei farne delle copie o magari potrei farle fotografare, le potrà riavere in giornata.
Sospira: purtroppo la Culla ha molti infiltrati in molte città e in molti luoghi altolocati... come nelle chiese e nei corpi armati. E' questo il loro più grande vantaggio.

Quando finisci di parlare, padre Nevio si sporge verso di te e commenta: mi faccia capire bene: lei è venuto qui, oggi, sostenendo di sapere dove si trova con esattezza la "figlia di Satana" e vorrebbe l'aiuto di Torino per stanarla così da attirare anche l'attenzione della Culla delle bestie e sferrare un duro attacco anche contro di loro, è esatto?
Io sono un umile servo di Dio e non posso compiere questa impresa da solo.
Come avete detto voi, magister Sprenger dovrebbe interessarsi a questa vostra informazione. Io vi consiglio di parlare con lui, di persona... ma dovete anche mettervi in contatto con un altro uomo: si tratta di un templare di Torino che ha ricevuto l'incarico di cacciare la "figlia di Satana".
E' un templare famoso, si chiama fratello Achille.
Mi raccomando però... vi prego di avvertirmi non appena finirete di parlare con loro e di riferirmi le loro risposte.

 

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le ricopi per favore: potrei averle lette numerose volte, Ma non si sa mai...

rispondo per poi replicare al secondo discorso

no, forse mi ha frainteso: non so con esattezza dov'è la bambina ["probabilmente Michele ha una vaga idea, ma questo non lo dirò"], ma so che in breve tempo questa "armata" attaccherà Ivrea, e anche se ho fiducia nelle nostre capacità, anche se ci difenderemo con successo sarà una vittoria vuota se continueranno a farlo, per questo sto chiedendo la collaborazione di Torino: è interesse anche vostro liberarvi di questa setta no?

mi alzo in piedi, sentendo che la conversazione si sta concludendo

capisco... Una curiosità però: fratello Achille dove sta ora? Farò l'impossibile per concludere questa storia... Ah, non credo starò a Torino per tutta la giornata, quindi prima riuscite a copiare le lettere meglio è. Arrivederci.

mi congedo dall'uomo per poi uscire dall'edificio

["col ca**o che ti dico qualcosa: sei tu quello di cui mi fido di meno... Paradossalmente il più affidabile è Sprenger!"]

usciti dalla chiesa mi rivolgo a bassa voce ad Alice

bene, ed è qui che le cose si fanno molto interessanti... Vedi, io non mi fido per niente di quell'uomo, e se fa parte di questa setta di tradirà ad un certo punto... Ha ragione che ci sono persone corrotte in ogni piano... Però è vero che voglio la collaborazione di Torino e Sprenger... Ora devi tenere queste informazioni tra di noi e non dirle a nessuno, perché come ha detto Nevio ci sono spie dappertutto... Ok? Quando arriverà il momento ti distinguerai anche tu.

finite queste parole le do una pacca sulla testa e continuo il mio programma

@DM

Spoiler

Qui dipende: se Achille è in città vado da lui e dico ad Alice di stare via nel caso anche lui sia parte della Culla (se va da Iorio e Spina è meglio che da Vittorio le dico), sennò ritorniamo al furgone e controllo che nessuno si avvicini troppo

 

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@Felice (tutti)

Ti viene detto che Achille si trova, in questo momento, fuori dalla città, impegnato in una missione volta proprio a cercare la "figlia di satana". Torino affida questo tipo di incarichi (fuori dai centri abitati) solo ai suoi templari migliori.

La tua richiesta di aiuto però non sarà ignorata.
Nei prossimi giorni Torino invierà ad Ivrea dei rinforzi.
 

20 - 11 - 1957

Spoiler

 

E tu chi sei? Chiede Spina quando incontra Cagnazzo.
I due si trovano in una delle piazze secondarie di Ivrea. E' la prima volta che la donna incontra il Gambali. Quest'ultimo non risponde e si limita a fissare la donna con aria perplessa.
Spina continua: mmm... vediamo: capelli rasati, un braccio mancante, vesti il nero* degli excubiores... devi essere cagnazzo!

*[Gli excubitores non hanno una vera e propria uniforme ma tutti loro devono indossare abiti scuri. Per questo motivo si dice "il nero" quando si vuole indicare gli indumenti degli excubitores.]

Questo soprannome fa ancora infuriare Giulio.
L'uomo avanza minacciosamente verso la donna la quale, fiutando il pericolo, alza le mani e continua: ti chiedo perdono se ti ho offeso, non era mia intenzione! Il fatto è che adoro i soprannomi. Li preferisco ai nomi propri, per questo motivo mi faccio chiamare Spina.
Giulio si ferma: tu sei Spina?
Esatto! E hai idea di quello che ti faranno i cittadini di Novara se mi sfiori con un dito? Probabilmente nulla... perchè ci penseranno prima i soldati di Ivrea a fartela pagare.
Un tempo Giulio l'avrebbe massacrata di botte, ora invece l'uomo preferisce lasciar perdere, girare i tacchi e andar via.
E' stato un piacere anche per me conoscerti! gli urla Spina poco prima che Giulio sparisca dalla sua vista.

 

21 - 11 - 1957

Spoiler

Torino ha inviato dei rinforzi a Ivrea: sono venti templari adepti, capitanati da (un ventunesimo templare) Raul Dei Bartolomei, cinque padri missionari, dieci cacciatori di morti, quindici francescani e un converso di magister Sprenger. Quest'ultimo avrà il compito di indagare e di riferire al "frate dei corvi" tutto quello che accade a Ivrea.

24 - 11 - 1957

Spoiler

Sonia Ferretti viene dimessa dall'ospedale.
La donna torna a ricoprire il ruolo di capitano degli excubitores. Sarà comunque una sottoposta di Scott Finnegan.
Una delle prime azioni che Sonia svolge come portavoce è quella di licenziare Cagnazzo dal corpo degli excubitores.
Giulio ha fatto subito richiesta per un foglio di via all'arcidiocesi torinese. Vuole diventare un cacciatore di morti.

26 - 11 - 1957

Spoiler

 

La popolazione di Ivrea si è radunata nella piazza del duomo, dove è stato allestito un rogo per l'eretica catturata da Angelo Carducci è giudicata colpevole da Della Vela. La condannata è un'anziana del posto.
Uomini da ogni parte della regione sono accorsi per assistere all'evento.
Angelo avrebbe voluto giustiziare l'eretica due giorni fa... ma Della Vela gli ha suggerito di attendere quarantotto ore, come vuole la tradizione, così che Ivrea potesse attirare molti curiosi e, di conseguenza, arricchirsi un pò.
Carducci gli rispose: a Dio non interessano questi atti di vanità.
Della Vela, che è molto attento alle finanze della chiesa, ha dovuto "trasformare" il suo consiglio in un ordine.
Mi preoccupa la tua filosofia, Angelo! Pensò l'inquisitore

Scott ha avuto parecchio lavoro da svolgere: occorreva controllare ogni uomo che entrava in città, offrire protezioni varie e altro ancora.
Il marine, nonostante tutto, ha dimostrato di essere all'altezza della situazione... ovviamente è stato aiutato dai suoi uomini (in particolar modo dai suoi vice comandanti).

Ivrea ha allestito bancarelle per tutte le vie e i negozi fatto ottimi affari.
L'eretica viene portata al patibolo verso le otto del mattino. La donna veste un semplice saio color bianco opaco ed è trascinata al rogo da due excubitores. Potete vedere su di lei i terribili segni lasciati dalle torture di Della Vela.
Il suo volto è tumefatto dalle varie percosse. Su tutte le braccia sono visibili segni di bruciature e scarnificazioni. Macchie di sangue sull'abito vi suggeriscono che altre ferite sono state provocate su tutto il corpo.
La donna viene legata al palo del rogo con delle catene (Della Vela li preferisce ai "classici" lacci). L'inquisitore spagnolo si rivolge alla folla, mentre un boia sistema bene i ceppi che alimenteranno le fiamme del rogo.
Della vela, infine, posa un crocefisso sulle labbra della condannata. La donna è troppo spaventata e scioccata per baciarlo, ma a Della Vela questo non importa. Un piccolo cenno del suo capo e il boia inizia ad appiccare il fuoco in più parti. La vista delle fiamme eccita la folla.
Grida di gioia e di panico si levano dalla piazza... ma sono letteralmente soppresse dalle urla dell'eretica quando il fuoco inizia a risalire sul corpo, dalle gambe fino alla testa. I capelli vengono arsi in un istante.
La pelle e la carne si annerisce e l'eretica continua a gridare per altri interminabili secondi.
Alcune uomini e donne, presenti in piazza si sentono male, altri invece applaudono e/o esultano, altri invece inveiscono contro il cadavere che continua a bruciare.

@Vittorio

Il tuo sguardo, in quel momento, ricade su Miriam.
La donna era tra i presenti in piazza ma si allontana da questo luogo poco prima che il fuoco uccidesse l'eretica. Decidi di seguire la donna. La trovi in un vicolo vicino alla piazza del duomo, china su se stessa intenta a vomitare.
Sto bene... ti dice con voce rauca quando ti avvicini.
Spunta per terra e, con il volto rigato dalle lacrime, dice: dite al vostro amico che mi dispiace averlo giudicato male!... senti tutta la sua rabbia nella sua voce ...per quanto mi riguarda, lui può divorare chiunque egli voglia! A parer mio non farebbe alcun danno! Che si mangiasse il mondo intero!
Che caz.zo sto facendo ancora qui? Rischio la mia vita per difendere chi? Questi fanatici del caz.zo?!

 

28 - 11 - 1997

Spoiler

Che cos'è questo?
E' un registratore.
Come funziona?
Lei parli vicino a questo microfono, la sua voce verrà registrata su una cassetta e potrà essere riascoltata in un secondo momento.
Michael Astore sistema sul tavolo il registratore. E' un apparecchio grande, pesante e squadrato.
Le dispiace se mi accendo una sigaretta?
Si figuri... anzi ...mi unisco a lei. Ippolito Innocenzi sfila dalla tasca un pacchetto di sigarette e una scatola di fiammiferi. Ne offre uno a Michael.
I due uomini si trovano in una piccola stanzina spoglia, senza mobili o altri arredi.
L'unica finestra della camera mostra solo il muro grigio di un altro edificio.
Ippolito è un uomo di cinquantadue anni, piccolo e magro. Ha occhi marroni, baffi e capelli scuri. Veste abiti rovinati e pieni di toppe.
Micheal invece è un trentasettenne di bell'aspetto. Occhi verdi, capelli scuri, barba cortissima e ben curata e carnagione tipica di un italiano del sud.
Da quanto tempo fa il giornalista?
Mi sono interessato da bambino ma ho potuto esercitare questa professione solo all'età di ventun'anni. Ho atteso tutto questo tempo perchè a casa avevamo bisogno di soldi.... così dovetti lavorare nei campi insieme a mio padre.
Come si chiama?
Si "chiamava" Salvatore Astore.
Che era uno dei fratelli...
...della donna che rispondeva al nome di Miriam Astore. Voi l'avete incontrata ad Ivrea.
E per questo che volete questa intervista? State cercando vostra zia?
No... non proprio ...comunque sia è ovvio che non avete dimestichezza con queste cose. Sono io che devo rivolgerle delle domande.
Micheal accende il registratore e parla al microfono: sono Micheal Astore ed è il ventotto Novembre del millenovecentonovantasette, mi trovo in compagnia del signor Ippolito Innocenzi, uno degli ultimi abitanti di Ivrea ancora in vita.
Signor Innoccenzi, vorrei che mi raccontiate di quel fatidico giorno ad Ivrea.

Michael avvicina il microfono a Ippolito: Ivrea?! va bene che usiamo il suo vecchio nome?
Si.
Bhè... da dove comincio?!
Da dove vuole.
Va bene. Oggi sono esattamente quarant'anni dal quel giorno... il giorno in cui tutto è cambiato. Ippolito, per la commozione, non riesce a parlare.
Michael cerca di aiutarlo: avevate rischiato di morire?
Oh si, all'epoca avevo solo dodici anni...
Da quel giorno siete costretto a camminare con le stampelle? Michael le indica, si trovano proprio al fianco della sedia occupata da Ippolito.
L'uomo annuisce.
La prego di risponde al microfono.
Si, è vero.
Sta bene? Vuole fare una pausa?
No, no... sto bene.
Allora riproviamoci: signor Innocenzi, cos'è successo esattamente ad Ivrea il ventotto Novembre di quarant'anni fa?
All'epoca Ivrea era piccola e alla mercè di varie disgrazie: prima del ventotto Novembre ci sono stati diversi omicidi, il famoso attentato della Culla della Bestie... ma la popolazione resisteva. Le mura ci proteggevano e i soldati sparavano ai morti non appena si avvicinavano al centro abitato.
Questo ci dava comunque un senso di sicurezza... poi arrivò il ventotto di Novembre, il giorno in cui noi esseri umani ricordammo cosa significava essere braccati dai morti. Ricordammo cosa voleva dire perdere ogni speranza e cosa voleva dire essere condannati all'estinzione. Ricordammo che il mondo era oramai perduto e i morti erano i nuovi padroni della terra.

Inizi dal principio, com'è iniziato tutto quanto?
Bhè... se potessi dare un nome a "tutto quanto" ...io l'ho chiamerei.......

 

.......

 L'assedio

28 - 11 - 1957


Il sole è quasi tramontato.
Bum! Un rumore allarma i cittadini di Ivrea che abitano nella zona occidentale della città. E' stato simile ad un colpo di tamburo. Bum! Di nuovo quel rumore. Questa volta il suono è giunto fino al centro della città.
bum!

Della Torre si trova nel duomo.
L'inquisitore si affaccia su una delle finestre più alte della chiesa e guarda verso ovest. Lui è uno dei primi a "vedere il suo volto". Eclissa il sole. Bum!... Bum!
Le sirene lanciano l'allarme in tutta la città. Anche le campane vengono suonate.
Bum!... Bum!
Le urla della popolazione raggiungono il cielo.
I soldati di Ivrea corrono verso l'ovest, esattamente da dove gli abitanti stanno scappando. Bum!... Bum!... Bum!
Massimo e Felice, insieme alla maggior parte del gruppo armato cittadino, ha raggiunto il luogo da cui provengono tutti questi rumori, una delle zone più estreme di Ivrea. I templari e gli altri uomini alzano lo sguardo verso l'alto.
Un'enorme mano si stringe alla sommità delle mura. Il gigante, da dietro il muro, solleva il capo, mostrandosi a tutti quanti.
Si tratta di una creatura dalle fattezze umane.
Un colosso fatto solo di muscoli e pelle nera attraversata da quelle che sembrano delle placche ossee.
Il volto è ovale e non ha tratti particolari. Non ha naso, occhi o orecchie... solo un enorme bocca piena di denti affilati.
Bum! Con un ultimo colpo il gigante apre una breccia nelle mura.

Vittorio si trova a casa sua, in compagnia di Claudia, Laura e Angelica.
Manfredi non aveva incarichi da svolgere, per questo motivo si era ritirato nei suoi alloggi. Il rumore delle sirene però raggiunge anche la sua abitazione. Claudia porta fuori la sua moto. Vittorio si siede sul veicolo e lo accende.
Un secondo suono però attira la sua attenzione. Si è trattato di un esplosione, molto vicina a lui.
Nonostante Vittorio non sentiva questo suono da anni, riconosce subito che si tratta del drago. Qualcuno sta sparando con il carrarmato.

 

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....

Questo non era nei piani...

Per un attimo rimango immobile ad osservare la creatura che sta distruggendo le mura di Ivrea

Come è possibile che esista una cosa del genere, da dove esce?

Cerco subito di riprendermi e mi volto a guardare tutto il corpo armato di Ivrea

Uomini,  poco c'è da dire, questa... questa battaglia non sarà come le altre, sarà la più difficile delle nostre vite, ma non per questo ci fermeremo, difenderemo questa città con le unghie e con i denti, e non impediremo a niente e nessuno di portare a termine il nostro compito.

Mi fermo per un istante e inizio a dare le direttive

Templari in prima linea!

Prendo in mano l'arcangelo

chi sà forse questa sarà l'ultima battaglia di Massimo Alfieri, bhè poco ho di cui lamentarmi, ho combattuto , ho conquistato, e sono diventato una Divinità, e non c'è modo migliore per uno come me che sparire in un epica battaglia come questa.

Guardo i templari

Accendeteli Dico facendo capire di parlare degli expiator.

Concentriamoci su i morti che entreranno dalla breccia, Penso che sia inutile sparare al gigante se non con armi di una certa potenza.

Quindi voglio le armi più pesanti puntate su di lui , e fuoco a volontà

Accendo l'arcangelo

Chi può sparare lo voglio in una posizione sopraelevata, dobbiamo usere tutto il vantaggio che abbiamo.

L'incendiario dietro di noi, deve essere prottetto , il suo lanciafiamme è indispensabile.

Siamo pronti..

@DM

Spoiler

Io sono in Armor come gli altri giorni dall'attacco ai gambali, spero che anche gli altri templari siano in armatura perchè volevo una sorta di muro, fatto da noi, la cosa fondamentale è proteggiere Andrea (se è li).

Expiator 9

 

Modificato da Darakan
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@flashback

Spoiler

Il giorno dopo, mentre Ivrea attendende l'attacco, prendo il mio cavallo e cavalco diretto verso l'area di Santa Barbara, in cerca del gruppo del Magister Sprenger. Una volta trovato chiedo di poter parlare in privato con lui faccia a faccia di questioni di vitale importanza per lui, Torino e la salvezza di Ivrea. Una volta faccia a faccia con l'uomo chino la testa e lo saluto cordialmente, cominciando a parlare a voce moderata in modo che solo lui mi senta

salve Magister Sprenger, il mio nome è Felice Montinari, templare di Ivrea, e volevo renderla partecipe del fatto che in un giorno indefinito, ma molto vicino, un'orda di morti con in testa la "Figlia di Satana" attaccherà la nostra città... Siamo riusciti a venire a conoscenza di questa informazione grazie a indagini nostre, che hanno rivelato la vicinanza tra questa bambina e la setta della Culla delle Bestie, che la venera. Il motivo per cui sono venuto qui è perché sono convinto che sia di vitale importanza stanare questa setta e distruggere questa orda in un colpo solo, evitando così che possano riprovarci e minacciare nuovamente Ivrea...

faccio una pausa, cercando di capire cosa ne pensa, per poi continuare

non c'è più molto tempo, ma vorrei chiedervi di aiutarci nella difesa della città, e nell'epurazione di questa minaccia... Anche fratello Achille dovrebbe essere messo al corrente della situazione visto che gli compete da vicino... Mi spiace, ma ora devo tornare per preparare le difese... La rivedrò quando sarà tutto finito Magister Sprenger...

congedandomi con tutti i riti del caso ritorno a Ivrea

~~~~~~~~~~~~

Cavalco rapidamente verso il rumore alle mura, incontrando Massimo e buona parte delle nostre forze nel frattempo, ma quello che vedo mi fa spalancare gli occhi. Scendo dal cavallo e mi avvicino al gruppo mentre il gigante apre una breccia nelle mura, e mettendomi in primissima linea, a fianco di Massimo, estraggo la spada e mi rivolgo a lui a bassa voce, ridacchiando

non serve dire che quel coso deve cadere grazie a noi... Ho aspettato un'eternità per un avversario dalla forza mostruosa come questo... Non perderò questa occasione per far capire chi è il più forte qui!

stringo la mia spada con entrambe le mani mentre mi preparo all'assalto e rimugino tra me e me

["non c'è nessun'altro qui che può affrontare quest'orda e quel mostro se non io e Massimo... Sono già morto una volta, e ora niente mi può fermare... Non posso cadere qui, troppa gente conta su di me... Non sono solo cibo, sono esseri viventi... Non perderò di nuovo tutto! Devo mostrare che cosa significa essere davvero il più forte uomo in circolazione"]

oggi non moriremo qui! Fino a che un solo abitante di Ivrea sopravvivrà non moriremo mai! Stringetevi in quelle armature perché ora arriva la battaglia delle vostre vite!

urlo agli uomini vicini pronto a caricare i primi morti e bloccare la breccia nel muro con il mio corpo

@DM

Spoiler

Mi muovo insieme all'unità come dice Massimo ma sto sempre in prima linea. Uso Spada 8

 

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Michele Della Torre

Spoiler

Ho preso queste protezioni:
Gorgiera (collare di metallo che porto sempre) -> 5 punti protezione al Collo

Spallacci in metallo -> 5 pp alle Spalle e -1 azioni di agilità

Conchiglia in metallo -> 5 pp all'Inguine

Guanti pesanti in cuoio -> 1 pp alle Braccia

Giubbotto antiproiettile -> 5 pp a Ventre, Torace e -1 azioni di agilità

Schinieri in metallo -> 5 pp alle Gambe e -1 azioni di agilità

Non riesco a credere a ciò che vedo dalla finestra del Duomo. Lo fisso incapace di spiegarmi cos'è e da dove è venuto ma utilizzo tutta la mia volontà per non restare immobile. Ci siamo.

Da giorni ormai non metto più il lungo e scomodo abito talare, preferendo in vista della battaglia i vestiti neri. Indosso rapidamente il giubbotto antiproiettile, le altre protezioni e il cinturone di cuoio con la spada. Esco e raggiungo il luogo dove il gigante ha rotto le mura.

Mi guardo intorno per individuare Sonia in modo da poterla aiutare se necessario ed incrocio il suo sguardo, Questa non sarà l'ultima volta che ci vediamo. poi insieme agli altri attendo l'ingresso dei morti.

@ Master (flashback)

Spoiler

Nei giorni passati ho preso le protezioni anche per Sonia (gorgiera, spallacci, guanti di cuoio, giubbotto antiproiettile e schinieri) e gliele ho date.

 

Modificato da Carrie.4794
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Percepisco che la battaglia è iniziata nella zona occidentale, ma il rumore del carroarmato mi sorprende.

Ci stanno attaccando su due fronti? Dannazione.

Quella zona è completamente sguarnita. Ci saranno al massimo un paio di marine. Se aprono la breccia lì, arriveranno in città in un batter d'occhio.

Vittorio, casa nostra è qui vicino. Proteggiamola ad ogni costo.

In sella alla moto mi dirigo verso il carroarmato.

Devo trovare Eleonora, se è lei che sta muovendo tutto questo... allora... bloccata lei... fermiamo tutto questo pandemonio... forse.

Già Vittorio... forse...

Master

Spoiler

Cerco Eleonora

 

Modificato da Asteroid
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@Felice

Flashback

Spoiler

Incontri Isaia Sprenger nel duomo di Torino in piazza San Giovanni Battista. Si tratta di un incontro privato tra te e il frate dei corvi (e due dei suoi più fedeli conversi), in una delle stanze più appartate della chiesa.
Isaia è un magister di circa sessant'anni, alto e dal volto austero. I suoi occhi ti suggeriscono che si tratta di un uomo molto intelligente e colto... del resto Sprenger è anche famoso per la sua passione per l'arte (in particolar modo verso la pittura).
Veste sempre abiti neri e bianchi.
L'uomo ascolta ogni tua parola, poi risponde: è insolito che un templare si rivolga ad un inquisitore... ma in passato è già successo. Se volete dei rinforzi però dovete rivolgervi alla rocca torinese. Io sono solo un ispettore, non dispongo della forza bellica che Ivrea necessita... potrei però far leva sui generali della santa milizia e illustrargli la vostra situazione ...ma non vi prometto nulla.
Purtroppo mi rendo conto che gli organi dell'inquisizione, dei templari, dell'esercito... di ogni cosa nel Santo Impero ...si muovono molto lentamente.
Facciamo così: lei mi porta una prova che testimonia una connessione tra gli eretici della Culla e la figlia di satana e io potrò muovermi con più facilità per venire in vostro soccorso.
Cercate, una volta che tornato a Ivrea, di farvi aiutare anche dai vostri padri penitenziari. Non agite da solo quando si parla di "burocrazia" ma cercate di coinvolgere ogni organo possibile della chiesa. Ivrea ha me come alleato, non temete.

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http://oi64.tinypic.com/2n9awhy.jpg


@Felice - Massimo

Il gigante oramai ha aperto una breccia nelle mura ed è entrato in città. Si mette "a quattro zampe", sdraiandosi quasi completamente a terra e protrae il suo corpo come se volesse darsi uno slancio.
E' in quel momento che il corpo armato di Ivrea parte alla carica. I templari iniziano ad affondare gli expiator nella carne del mostro. Il suono delle motoseghe è assordante... e come se non bastasse si aggiungono anche i rumori dei fucili e delle pistole.
Il gigante viene travolto anche da una scarica di piombo rovente.
Avete giurato di aver sentito anche un proiettile infrangersi su una delle armature di un templare.

Il mostro spalanca le fauci. Dalla sua bocca escono una decina lupi morti.
Un istante dopo, il gigante scatta e inizia a correre verso il centro della città.
Durante questo movimento (cioè la partenza) il titano spazza con un braccio tutto ciò che si trovava sulla sua strada. Otto templari vengono spalmati al suolo, le loro armature vengono divelte e una scia di sangue viene tracciata per terra.
Un altro templare viene sbalzato via. Le sue gambe sono completamente rigirate e spezzate in più punti.
Un decimo invece giace su un fianco. Ha l'armatura (che proteggeva il ventre) spaccata e le lamiere rivolte verso l'interno: gli hanno squarciato il ventre e le budella gli sono in parte fuoriuscite al suolo. L'uomo piange e cerca di rimettersi l'intestino nel corpo.

Nel muovere uno dei primi passi, il gigante pesta un gruppo di uomini che componevano le retrovie dell'esercito.
Sono sei soldati: i loro corpi sembrano fusi insieme in una tortiglia di carne e sangue. Andrea è vicino a loro: l'incendiario aziona il suo lanciafiamme contro il gigante. Quest'ultimo passa sopra il crociato e continua la sua corsa verso Ivrea.
E' fradicio... urla Andrea ...è completamente bagnato!
I soldati del corpo armato iniziano a sparare ai lupi, i templari si uniscono a loro.
L'orda dei morti appare in questo momento dal fiume. Tutti loro hanno gli occhi color blu.

Scott Finnegan prende il comando e fa disporre gli uomini a ferro di cavallo. Bisogna bloccare la loro avanzata a tutti i costi.
Il marine inoltre ordina ad un uomo di andare ad avvertire il resto dei soldati di Ivrea della situazione. Vuole inoltre sapere se l'orda sta attaccando da altri punti. Sentite in questo momento il suono delle mine antiuomo esplodere in più zone all'esterno della città.

http://oi63.tinypic.com/33mqzdj.jpg

Nota

Spoiler

Alcuni morti, nella mappa, sono dei cerchi colorati parzialmente di rosso.
Quel rosso indica i danni che hanno ricevuto. E' un modo per facilitare il gioco mostrandovi in maniera più diretta il loro stato fisico.
(E' un test, vediamo se creo confusione o no).
Non temete se volete fare un attacco mirato, penserò io a dirigere il vostro colpo in modo da fare più danni possibili.

Effetto film

Spoiler

Kurt si trova sulle mura meridionali della città, sulla porta sul ponte di Ivrea.
Con lui non c'è più il mitragliatore ma il complesso a doppio M2 Browning. Gorilla riesce a vedere la testa del gigante mentre corre per la città. Scatta in piedi, incredulo, e spalanca occhi e bocca.
Il rumore di un esplosione attira la sua attenzione: nell'Ivrea perduta sono comparsi un enorme numero di cadaveri. Si stanno avvicinando verso il ponte.
Gorilla si siede dietro il doppio mitragliatore e apre il fuoco contro di loro.

@Michele

Finisci di prepararti ed esci dal duomo.
Sonia si avvicina a te proprio ora. Vi trovate nella piazza quando la terra inizia a tremare.
Non appena svoltate l'angolo, intenzionati a raggiungere la zona occidentale della città, vi trovate di fronte il gigante.
Il mostro vi supera, quasi travolgendovi.
Tu e Sonia vi siete premuti contro il muro di una casa per evitare quella creatura... la gamba del gigante vi ha sfiorato il volto.
Increduli potete vedere quel mostro continuare la sua avanzata. E' ferito in più parti: probabilmente ha una mano rotta e presenta diverse ferite sul volto e sul torace... inoltre il ventre è squarciato e parte dell'intestino inizia a sporgere verso l'esterno.
Il gigante ruggisce. Dimostra di avere una forza sovrumana ma... all'interno di questo paesino ...è anche goffo e impacciato nei movimenti.
Le vie sono troppo strette per lui.
Più volte il mostro ha distrutto delle abitazioni per poter avanzare. L'intera popolazione della città è in preda al panico. Gli uomini si riversano per strada e scappano in ogni direzione. In questo momento il gigante sradica il tetto di una casa, la stringe con entrambe le mani e si volta verso il duomo (e verso la vostra posizione).

@Vittorio

Raggiungi con la moto il campo agricolo.
Scopri così che un gruppo di morti tenta di scavalcare le mura ad ovest. Dietro tale protezione si sollevano diverse colonne di fumo. Sono le mine antiuomo esplose. Puoi vedere dei cadaveri raggiungere la sommità delle mura.
Il cannone del carrarmato spara proprio in questo momento. Il proiettile si infrange sul muro, spazzando via un gruppo di defunti.
Dal cingolato fa capolino Jerry. Il cecchino, dall'alto del mezzo corazzato, imbraccia il suo fucile e inizia a sparare contro gli invasori. La situazione è disperata.

Un'altra mina esplode.
In questo momento tre morti scendono nel campo agricolo e corrono (molto velocemente) verso di te.

http://oi63.tinypic.com/2m5ez44.jpg

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Quando arrivo è già troppo tardi. I morti sono riusciti a superare le mura.

Sguaino la spada.

Nessuno può mancarmi di rispetto in questo modo.

Vittorio, nessuno tranne...

Smettila... siamo  in tre qui con un'orda di morti che avanzano... deconcentrarmi non è un'azione intelligente. Ci rimettiamo l'eternità.

Chris, Jerry... i go... attention please.

Guardo negli occhi quei due yankee, poi penso speriamo bene.

Con la spada sguainata attacco il morto più vicino mirando al tronco per dividerlo in due.

Spoiler

uso spada

 

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