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[TdG] Ombre nel crepuscolo


Ulfedhnar

Messaggio consigliato

Ivan "Drake" Dragulescu

Sorrido a Dwayne, ma è un sorriso mescolato alla malinconia. L'accennare la mia terra natia mi richiama ricordi tristi. Per tal motivo mi volto verso Konrad per ascoltare con non troppo interesse il suo punto di vista. Io ho altri obiettivi, ma il suo modus operandi e le sue ragioni di vita, seppure contestabili, vanno ugualmente rispettati.

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Elizabeth

Lascio perdere il monaco rosso, quasi mi passa l'interesse verso di lui. Forse non è una preda così appetibile. Forse ...

Intreccio le mani coperte dai guanti neri all'altezza del ventre e tiro un leggero colpetto di tosse, quello che le nobildonne tipicamente si danno per cercare contegno all'inizio di una conversazione.

"Mi sembra di capire che di piste ne abbiamo diverse da percorrere: potrei per caso suggerire un'eventuale divisione?" Domando "Come si dice ...non mi piace lasciare troppi buchi aperti sulla barca. Ritengo più che mai sensato percorrere almeno due piste. Tutte e tre contemporaneamente porterebbe ad un'eccessiva dispersione, ma se si prendessero due piste riusciremmo a fare un buon lavoro. Non possiamo con certezza sapere qual è e quale non è la migliore e la più fruttuosa, magari tutte, magari solo una ... proporrei di tentare la mia idea" Faccio spallucce, indirizzando un'occhiata sibillina alla Signora dei Piaceri "Magari una delle due strade potrebbe essere proprio quella offertaci dai problemi della vostra sottoposta, le case di piacere sono una miniera di informazioni e potrebbe esserci qualcosa di davvero interessante dietro questa richiesta d'aiuto"

A differenza di Konrad io non lavoro per soldi. Io lavoro ... perché mi piace. Quindi, tanto vale fare le cose che mi piacciono nel migliore dei modi. 

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Kroll

Io non faccio il servo di nessuno! Al massimo posso fingere di essere una guardia del corpo. Ma il servo, scordatelo! Fulmino il nobile con lo sguardo. Poi mi giro verso Elizabeth. Un freddo sorriso appena accennato rompe il mio volto di pietra, facendo inarcare un po' la cicatrice sulla guancia: Sono daccordo con la signora, come gia' detto. Dividiamoci sulle prime due piste, lasciando la terza, piu' complessa da organizzare, per dopo. Io posso far visita al Maestro del Conio e, magari insieme a Konrad, far parlare qualche ratto. Credo che la nostra sola presenza li spingera' a dirci tutto quello che sanno o hanno saputo da quando sono nati! Mentre tu , mia signora e il ragazzino potete ...fiutare...la pista della casa di piacere, che non e' un posto che io frequento molto. Ah, dimenticavo il nostro buon balestriere...Il sorriso si accentua, anche se non raggiunge mai gli occhi... Potresti andare tu a parlare con il maestro del conio, mentre io e Konrad strizziamo fuori le informazioni ai ratti e poi chiediamo ai nostri capi se qualcuno ha fatto richieste particolari di assassini o guardie del corpo.

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Ivan "Drake" Dragulescu

Ora volgo lo sguardo verso Elisabeth... La sua idea non è male.
Poi Kroll prende posizione e sollevo un sopracciglio. Il suo atteggiamento prepotente non mi è mai piaciuto Kroll... datti una calmata Mi sforzo di sorridergli Devo prima sentire il mio superiore e aggiornarlo sulla situazione... Magari lui sa qualcosa Guardo gli altri tre E dovreste farlo anche voi. Sappiate che se dietro questi misfatti c'è un'organizzazione o peggio ancora un complotto, dobbiamo capire di chi possiamo fidarci... e in fretta anche Li guardo serio con voce tagliente e bassa.

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Dwayne Laace

Ascolto le parole di Elizabeth e Kroll e mi trovo in accordo con l'idea di smistarci i compiti.

Giusto, per la festa dei nobili abbiamo ancora del tempo... Nel tempo disponibile sarà bene seguire le restanti piste...

Quando poi Drake afferma di voler sentire il suo superiore mi giro e prendo parola:

Non credo sia saggio avvisare qualcun'altro...

In questo momento non sappiamo chi sia dietro tutto ciò...

Con la possibilità che sia chiunque... Non possiamo fidarci letteralmente di nessuno...

Dobbiamo sospettare di chiunque anche dei nostri diretti superiori...

E visto che a noi è stato dato il compito di indagare su tutto ciò da due delle massime autorità, dobbiamo apparire il meno sapienti possibile...

Anzi dobbiamo apparire completamente ignoranti in materia... Proprio come lo eravamo questa mattina...

Nessuno deve sapere che stiamo indagando... Visto che chiunque, potrebbe essere chi stiamo cercando...

Certo... Una volta che avremo iniziato ad annusare in giro è inevitabile che qualcuno inizi a parlare delle nostre azioni in giro...

"Devo prima sentire il mio superiore e aggiornarlo della situazione"... Questa è la prima cosa da evitare...

Solo così avremo "l'elemento sorpresa"...

Probabilmente essendo questo un caso di cui quasi nessuno è a conoscenza...

Le prime voci sul nostro conto passeranno inascoltate... Questo ci garantirà più tempo per prendere di sorpresa possibili complici...

Passo poi in rassegna lo sguardo sui restanti.

Ragionamento sbagliato ?

Chiedo con un tono misto retorico misto vero dubbio.

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Sir Kroll

Pensavo proprio la stessa cosa, ragazzino. Non possiamo fidarci di nessuno, ne' di quelli sopra di noi ne' di quelli sotto. E neanche di quelli in questa stanza. Ancora il sorriso aleggia, mentre fa passare lo sguardo su tutti i presenti, soffermandosi leggermente di piu' sul monaco rosso. Sicuramente non appena cominceremo a smuovere le acque, qualcuno si accorgera' di noi e' inevitabile. Ma cerchiamo di ritardare quel momento il piu' possibile. Allora, daccordo tutti con la divisione dei compiti?

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Ivan "Drake"  Dragulescu

Guardo demoralizzato Dwaye e gli altri e scuoto piano il capo Vedrete... Prima o poi ci scopriranno... e quando le cose si metteranno male, ci farà comodo avere gente in alto nelle gilde che ci fa da cuscinetto contro il nemico Faccio spallucce Io vi ho avvisato. Decidiamo i compiti, dunque Ritorno sereno.

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Nel sentire le vostre repliche, un velo di gelo quasi palpabile cade nella stanza: Duncan è visibilmente teso, gli occhi dardeggiano collera osservandovi uno dopo l'altro. Ma le parole di Dwayne portano un po' calma: Dorea pone una mano sul braccio di Duncan, e sembra che questo semplice gesto sia sufficiente a calmarlo.

"Proprio così" interviene con un sorriso affabile, ma non sapreste dire quanto effettivamente sia sincero "meglio evitare di fare parola di alcunchè ai vostri superiori. Anche perchè la decisione di affidarvi questo compito è stata presa da tutti i maestri delle Gilde insieme allo Shinga. E chi c'è di superiore ai Maestri e allo Shinga? Da questo momento siete liberi e indipendenti, dovrete riferire solo a noi tre e, in casi estremamente gravi, allo Shinga in persona". Questa ultima frase vi fa sussultare: lo Shinga è una figura quasi mitologica, nessuno di voi è stato mai in sua presenza e sapete che solo i Maestri e i capi di grado più elevato possono incontrarlo... oltre ai traditori e chi danneggi le Gilde, per ricevere il meritato castigo.

I vostri pensieri vengono interrotti da Duncan, che sembra essersi rilassato, ma ora i suoi occhi appaiono beffardi: "E a proposito di ricompense. Siamo sicuri che durante le vostre ricerche riuscirete a mettere le mani su oggetti di valore: abbiamo deciso di concedervi di tenerli interamente, senza dover pagare la quota che normalmente spetterebbe alle gilde... che se non sbaglio nel vostro caso è il 65%". Avete l'impressione che Duncan trattenga a stento una risata, ma la verità è che i fatti sono proprio questi: ogni oggetto, o somma di denaro, di cui entrate in possesso, sia perchè l'avete prelevata al legittimo proprietario, sia come compenso per un contratto portato a termine, deve essere condivisa con la gilda, in cambio della loro protezione. Protezione dalle guardie cittadine, o dalle vittime delle vostre azioni in cerca di vendetta, o più probabilmente dalle gilde stesse nel caso non doveste adempiere a questa prassi.

"Tuttavia" riprende il maestro delle Ombre "Sono sicuro che lo Shinga saprà ricompensare i vostri successi. Anche se io mi preoccuperei più di come potrebbe ricompensare i vostri fallimenti".

A questo punto Dorea cerca di calmarlo di nuovo, ma al tempo stesso non potete fare a meno di notare che neanche smentisce quello che è stato appena detto: "Avrete ovviamente tutto l'appoggio che vi serve, anche monetario, se ben giustificato. Inoltre vi daremo anche una base operativa, la vecchia Torre delle Ceneri, dove sarete indisturbati. Be', dovrete prima far sloggiare un po' di ratti, sia quelli a quattro zampe che quelli a due, ma non dovrebbe essere un problema.

E quanto alla linea di azione, potete agire come meglio credete, ma vorrei solo ricordarvi alcuni dettagli: il Loto nero apre al pubblico nel pomeriggio, sarebbe meglio non farvi vedere nei dintorni prima dell'orario di apertura. Potete invece recarvi alla casa di Gerard Stramm in qualunque momento, ma... be', direi che presentarsi all'alba sarebbe scortese. E poi c'è la questione di lord Drake." la Signora dei Piaceri fa un lungo sospiro, come per prepararsi ad una discussione non gradita.

"Innanzi tutto, comprendo la vostra ritrosia per svolgere lavori servili. Ma..." adesso è il suo turno di essere tesa "Anche voi, come me, siete gente dei cunicoli, e un po' di umiltà non ha mai fatto male a nessuno. Non siete principini e principesse, siete criminali tanto quanto lo sono io e quanto lo è Duncan, e se noi ci sporchiamo per fare il nostro lavoro, potete farlo anche voi. Voi lavorerete alla residenza di lord Drake ogni mattina, dall'alba fino alle dieci di mattina. Farete quello che vi viene detto di fare, senza discutere, e quando lord Drake vi lascerà liberi, potrete impiegare il vostro tempo come meglio vi aggrada, possibilmente servendo le GIlde". il tono di voce di Dorea Sulani diventa, da caldo e gentile, improvvisamente freddo e crudele: a differenza di Duncan, che sembrava più uno sbruffone, quando Dorea parla trasuda un'autorità che non ammette repliche. Del resto, si dice che sia il braccio destro dello Shinga, e capite bene perchè.

"Suvvia, calma amici" interviene a questo punto lord Drake "In realtà non dovrete fare granchè nella mia residenza. Si tratta di una copertura: la guardia cittadina fa due giri di ronda durante il mattino, fermandosi presso tutte le residenze senza guardie private, come la mia, per chiedere se ci sono problemi. Il primo giro passa verso le otto, il secondo verso le dieci, e sarebbe opportuno che il drappello vi vedesse lavorare nella residenza, per diffondere la voce che la mia famiglia ha assunto dei nuovi servitori. Non dovrete fare granchè, a parte portare dei secchi d'acqua e spostare un baule o due, giusto per farvi vedere impegnati. Per il resto potrete anche oziare nel nostro piccolo giardino... anche se una piccola mano non ci dispiacerebbe, visto che per questa faccenda resteremo a lungo quasi senza servitù." Lord Drake conclude con un sorriso accondiscendente, scrutando tutti i presenti per capire se sia riuscito nel suo tentativo di calmare gli animi.

Dorea sembra riprendere il controllo di se, sebbene permanga una linea di quell'autorità inflessibile che aveva dimostrato prima: "Poco prima delle otto di oggi, vi farete trovare alla Locanda degli Aironi. Il Duca Drake vi raggiungerà lì, e insieme lo accompagnerete alla sua residenza. Quando il secondo giro di ronda sarà passato, potrete fare quello che volete, e domani mattina alle sette tornerete a prendere servizio. Avete altre domande, o rimostranze?"

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Dwayne Laace

Duncan non prende bene le parole di Drake e benché trattenuto da Dorea esterna il suo disappunto.

L'ha fatto arrabbiare...

La stessa Dorea dal canto suo non si dimostra contenta delle parole di Kroll e Konrad; Ma nonostante il loro palese fastidio ci vengono date ulteriori informazioni, e viene subito chiarita la questione "soldi" così come viene fatta una ramanzina sul modo di pensare di Kroll sul non volersi "abbassare" a fingere di essere un servitore.

Dire frasi del genere davanti a loro... E poi siamo membri delle Gilde... Siamo già al gradino più basso... 

Per fortuna Elizabeth non ha fatto brutta figura...

Una volta preso nota di tutto ciò che c'è stato detto alzo lentamente la mano, un po' come i bambini a scuola, e poi chiedo:

Io avrei una sola domanda... Riguarda sempre la missione con Lord Drake.

Colui che tra noi dovrà impersonare il cugino... Cosa che ancora non abbiamo decretato... come raggiungerà la sua dimora ?

Farlo vedere in compagnia dei futuri servi, quando lo si riteneva malato, può essere controproducente...

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Ivan "Drake" Dragulescu

Sollevo un sopracciglio sorpreso alle parole di Duncan e mi spunta un mezzo sorriso. Lo guardo con falsa mortificazione Hehehehe Stiamo diventando nervosi, eh...? 
Poi senza smettere di sorridere come se non fosse successo nulla, mi volto per ascoltare la domanda del giovane Dwayne. Ma mentre faccio finta di seguire il suo ragionamento, continuo a pensare alle ultime parole di Duncan e un dubbio letale mi si para davanti Se questo piano è stato ordinato dai grandi maestri... perché allora costui non vuole che ne facciamo parola coi nostri superiori? Qui o qualcuno deve fare pace col cervello... o c'è sotto qualcosa di davvero grosso... Mi sa, mi sa... che ci siamo appena tuffati in un mare di m###a Annuisco visibilmente, ma non per dare man forte al mio compagno di squadra... quanto per confermare le mie ipotesi.

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Konrad 

Quando sento la reazione piccata di Duncan la mia faccia mostra un ghigno. Si aspettava che lo ringraziassimo per la merd@ che ci tira addosso. Adesso chiudiamo il discorso. Vi ringraziamo per averci generosamente concesso questo interessante lavoro. Adesso io e Kroll andremo a liberare il nostro nuovo covo così faremo due domande ai ratti del posto. Poi a incontrare Stramm e quando sarà aperto al bordello. E infine a fare i servi dal lord. Faccio un cenno della testa verso il lord cercando di fargli capire che contro di lui non ho nulla. Sarà una giornata piena. Spero solo che abbiate pronte delle livree della nostra taglia o farete una brutta figura se ci vedono con i nostri straccetti addosso. Se non c'è altro vado a pestare un po' di gente per dimostrare il mio apprezzamento a questa missione. 

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Kroll

Faccio un mezzo inchino del capo, cercando di trattenere la rabbi e l'orgoglio. Io che ero il braccio armato di un dio in terra...servire come l'ultimo dei garzoni. Strinse le dita rivestite di acciaio, prima di rilassarsi e fare un cenno a Konrad. Si andiamo. Ho bisogno di un po' ...d'esercizio mattutino! Ora di metterci all'opera.

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Ivan "Drake" Dragulescu

Le parole di Kroll mi riportano alla realtà. Sollevo gli occhi di scatto e poi annuisco Si, direi che è ora di andare... Faccio per alzarmi dallo sgabello.

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Alla domanda di Dwayne risponde prontamente lord Drake: "Per quello non c'è problema, la cantina della mia dimora è collegata a quella della locanda degli Aironi tramite un passaggio tra i canali della città. Solo io, il proprietario della locanda e i qui presenti, oltre al maestro dei Barcaioli ovviamente, ne siamo a conoscenza". La presenza di canali e passaggi al di sotto della superficie di Highwalls è un fatto noto a tutti, ma ben pochi sono quelli che vi si avventurerebbero: secoli or sono, la città venne fondata sulla laguna formata dalle strette anse e dalla moltitudine di isolette del fiume Gand, una volta raggiunta la pianura dopo il lungo percorso montano. Quello che una volta era uno sparuto gruppo di palafitte costruite attorno al forte sull'isola principale, si è con il passare degli anni trasformato in una città che ha coperto quasi del tutto i canali, ad eccezione di quelli più grossi, ancora in parte navigabili. Ma al di sotto della pavimentazione stradale si snoda ancora un dedalo di stretti passaggi e canali, via via diventati sempre più intricati man mano che si aprivano nuovi percorsi e si sigillavano quelli pericolanti. Tutti gli appartenenti alla Gilda dei Barcaioli apprendono da subito a riconoscere i segnali per orientarsi in questo labirinto, e con il passare del tempo e aumentando di grado riconoscono anche i simboli che indicano passaggi nascosti e segreti, e soprattutto la presenza di trappole lasciate per dissuadere curiosi indesiderati.

"Bene, ci rimane un'ultima cosa da fare" interviene Dorea. I due uomini ai suoi lati si alzano e, mentre lei si sposta sulla poltrona occupata prima da Duncan, raggiungono il monaco, rimasto in disparte fino ad allora. Mentre Drake regge una lanterna, vedete che Duncan armeggia attorno alla vita del monaco: capite che fino a questo momento era rimasto immobile perchè legato ad un grosso anello di ferro infisso alla parete. Quando le funi vengono sciolte, il monaco sembra accasciarsi al suolo (probabilmente è rimasto in quella posizione per chissà quante ore), ma Duncan e Drake lo afferrano prontamente e lo tengono in piedi, per poi trascinarlo fino alla poltrona su cui era seduta Dorea. Una volta lì, Duncan lo scuote senza troppa grazia per farlo riprendere. Mentre il monaco scuote la testa, Dorea vi spiega: "Questo signore ha avuto la brutta idea di infliggere le sue sgradevoli perversioni su una delle mie ragazze. Esiste un limite a quello a cui, chi lavora per me, può sottostare: nelle mie case esistono delle regole e tutti le devono rispettare, o subire le conseguenze". Alla luce delle candele, vedete che il monaco è ridotto in stato pietoso: oltre ad avere il volto tumefatto e il naso rotto in un modo peggio che grottesco, appare anche denutrito, e il cattivo odore che emana vi suggerisce che sia stato tenuto in prigionia per diverso tempo. "Anche i suoi confratelli lo sanno, per cui non sono venuti a cercarlo. Evidentemente questo bastardo è così poco importante che nessuno ha sentito il bisogno di venire a reclamarlo. Ma c'è una cosa che può ancora fare per noi". 

Senza mostrare il minimo di compassione, la Signora dei Piaceri da uno spintone alla spalla del monaco: questi quasi cade dalla poltrona, ma si riprende e finalmente sembra ritrovare la lucidità. Distende le mani sul tavolo, chiude gli occhi e inizia a salmodiare una strana litania: man mano che il tono della voce diventa più fermo e il volto dell'uomo si fa più concentrato, iniziate a sentire una sorta di elettricità nell'aria. Le maniche della logora tunica rossa lasciano intravedere i tatuaggi neri sugli avambracci dell'uomo: forse per via della luce tremula delle fiammelle delle candele e delle lanterne, sembra che i tatuaggi stiano vibrando lentamente. Ad un certo punto siete quasi sicuri che si siano gonfiati, come delle grosse vene piene di sangue nero; poi, qualcosa di simile a delle lingue fatte di ombra striscia dalle sue mani nella vostra direzione e, giunte a contatto con i vostri corpi, semplicemente spariscono, senza lasciarvi alcuna sensazione.

Il monaco interrompe la cantilena, quindi si rilassa sulla poltrona, come se quanto ha appena fatto gli sia costato una grossa fatica. "Abbiamo ritenuto saggio vincolarvi: in questa città è fin troppo facile lasciarsi convincere a cambiare alleanza, e la situazione attuale è troppo delicata per lasciarvi la possibilità del libero arbitrio" Mentre parla, Dorea pare quasi divertita, ma dal fatto che getti occhiate al monaco non capite se sia divertita per qualcosa che riguarda voi, o lui. "Questo semplice incantesimo è una versione semplificata di quello che stringono gli Assassini di livello elevato, per evitare che sterminino l'intero gruppo di maestri delle Gilde. Siete legati tra di voi, e a me, Duncan e lord Drake: anche solo pensare di tradirci, o di tradire i vostri compagni, vi procurerà fitte di dolore, via via più gravi finchè non vi convincerete a desistere dalle vostre cattive intenzioni. Anche solo litigare per chi deve mangiare l'ultimo dolcetto su un vassoio avrà delle ripercussioni, quindi fate attenzione. Ma non preoccupatevi, l'incantesimo svanirà nel giro di uno o due anni. Potrebbe anche essere rimosso da chi l'ha compiuto, ma..." senza distogliere lo sguardo da voi, Dorea sfila un pugnale dall'interno di una manica della sua veste e lo pianta nel cuore del monaco. Un istante dopo, Duncan tira la testa del malcapitato indietro e con un unico, elegante movimento gli taglia la gola, per poi farlo ricadere sul tavolo. Mentre la pozza di sangue si allarga, andando a lambire le candele con un effetto che in un altro contesto potrebbe anche sembrare artistico, Dorea riprende: "Ma, come vedete, è una possibilità che difficilmente si verificherà. Ora andate, e ricordatevi di essere alla locanda degli Aironi alle sette e mezza". Vi alzate e uscite dalla sala, attoniti per quello che avete visto: non è la violenza ad avervi colto alla sprovvista, a quella siete abituati, ma la freddezza con cui Dorea e Duncan hanno eliminato il monaco, senza ripensamenti e senza timori per eventuali ripercussioni. I monaci rossi sono potenti, non solo politicamente: potrebbero fare pressioni sul re, o potrebbero decidere di scendere in campo personalmente e radere al suolo buona parte dei Cunicoli senza che nessuno si opponga loro, ma sembra che i due maestri non abbiano esitato un attimo a fare quello che hanno fatto.

Mentre varcate la porta, gettate un'occhiata alle vostre spalle, giusto in tempo per vedere Duncan aprire una porta segreta da cui fa prima Lord Drake, mentre Dorea spegne una ad una le luci della stanza, con fare troppo teatrale per non lasciare intuire che sa che la state guardando. L'ultima luce si spegne un attimo prima che chiudiate la porta, e vi ritrovate nell'anticamera dove i due grossi gemelli stanno parlottando tra di loro. Vi degnano giusto di sguardo, ma non aggiungono altro, mentre recuperate le vostre armi e vi incamminate verso l'uscita del vecchio mulino.

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Konrad 

Bella merd@. Ci hanno trascinato in un lavoro schifoso e senza neanche far finta di chiedere il nostro parere. Mi scuoto come per un brivido. E quello che ha fatto il monaco rosso poi... Meglio non avere a che fare con la magia. Guardo i miei compagni di sventura. Io e Kroll andiamo a ripulire la nostra nuova sede e strizzare i ratti presenti. Scrocchio rumorosamente le nocche delle mani, non ci sono dubbi sul fatto che seguirà un pestaggio. 

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Elizabeth

E così la Signora dei Piaceri ha voluto fare sfoggio del suo titolo da ape regina incatenandoci comi cani rabbiosi. Patetica ... mi piacerebbe metterla alla prova un domani. Sia mai che io possa trovare un modo per distruggere la sua reputazione ...

Ma non è questo il momento per fare simili supposizioni, non sono nella posizione giusta per farlo. Sarebbe deleterio verso me stessa, quindi farò ciò che mi è stato chiesto. Dopotutto lo avrei fatto in ogni caso, poco mi importa di ricompense e simili. Le tenebre non si curano di certe cose, pensano solo a divorare

"Si, è una situazione decisamente ... spiacevole" Convengo con Konrad, rivolgendogli uno dei miei "amorevoli" sorrisi "Siamo solo carne da cannone per loro, tuttavia il fatto che loro pensino ciò non significa che sia la realtà dei fatti. Dimostriamo loro il contrario, facciamo ciò che dobbiamo. E vedrete che avremo la nostra occasione per cambiare un po' di cose" Scrollo le spalle mentre assicuro alla cintola l'astuccio con i quadrelli "A partire dal rispetto che loro hanno verso di noi. La fiducia, una volta acquisita, è un'arma letale" Sono pronta.

"Bene, io andrei a parlare con Kemm. Suppongo che vedere una bella donna alle prime luci dell'alba riuscirà a sciogliergli la lingua a dovere ..." Schiocco le labbra "Chi viene con me?"

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Sir Kroll

Catene, catene nere, catene oscure...non avevo dubbi che ci avrebbero messo dei collari. Nessuno si fida di nessuno in questo sporco mondo. E di certo non lo faro' io. Faccio un cenno di assenso a Konrad. Andiamo. Ci vediamo alla locanda alle 7.30 allora. Puntuali.

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Dwayne Laace

Vengo rassicurato sul come procedere con il piano d'infiltrazione da Lord Drake e così non pongo altre domande.

Ad un certo punto le cose prendono una piega inaspettata e ci ritroviamo, grazie alla magia, vincolati tra noi e ai tre signori che sono con coi.

Ci hanno appena... Tutto ciò e sconvolgente... E non possiamo fare nulla al riguardo...

Due anni di completa "amicizia" con loro ?! 

Ah beh, la cosa non è poi così male... non mi stavano antipatici neanche prima...

Usciamo tutti dalla stanza, chi da un porta... chi da un'altra e recuperiamo i nostri averi.

Elizabeth chiede infine chi volesse accompagnarla.

Vengo io se non ti da fastidio. Rispondo avvicinandomi a lei.

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Ivan "Drake" Dragulescu

Non faccio in tempo a uscire dalla stanza disgustato da quell' aria negativa di complotto che devo voltarmi ad occhi spalancati per assistere con ancor più ribrezzo a quello spettacolo indecoroso Quanto lo odio questo posto... Scuoto il capo, ascolto le ultime parole di Dorea ed esco spedito dalla stanza. Recupero di corsa le mie cose e cerco l'aria fresca del mattino. Mi appoggio con la schiena contro un muro e mi chino per recuperare fiato. Metto ordine nei pensieri mentre mi tiro indietro i capelli e mi allaccio le armi al cinturone. Dopo essermi caricato sulle spalle la balestra vado da Marcus in cerca di consiglio.

 

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@Torre delle Ceneri

Spoiler

 

Raggiungete senza troppi problemi la vostra meta, che si trova in una zona centrale dei Cunicoli. La torre una volta era una struttura difensiva, parte della seconda cinta muraria, eretta almeno due secoli or sono e da almeno centinaio di anni inglobata nello sviluppo urbanistico selvaggio e incontrollato; sorge in una zona che parecchi anni fa andò completamente a fuoco, portandosi via dozzine di edifici e una trentina, se non di più, di anime. La torre miracolosamente restò pressochè intatta, solo alcune parti in legno bruciarono, ma se la base è ancora oggi annerita dalle fiamme, la parte superiore rimase ricoperta di cenere grigia, da cui il nome attuale. Degli edifici circostanti tutt'oggi non resta altro che gli scheletri bruciati, dimora di reietti e senza tetto, e discarica dei rifiuti delle abitazioni attigue, ma la torre, erede delle sue funzioni militari, sembra essere ancora solida e funzionale.

Quando la raggiungete, notate tutto intorno il simbolo dell'Uomo Rosso, una delle bande di Ratti che ha eletto questa zona a proprio territorio. Aprite la porta senza alcuna difficoltà, ed entrate al piano terra. Tutto il pavimento è ricoperto di luride stuoie, stracci e rifiuti: calcolate che qui dormano almeno una trentina di Ratti, probabilmente piccoli bambini e i grandi più deboli e gracili, costretti a dormire uno addosso all'altro per avere un po' di caldo durante la notte. L'odore di urina è forte, ma tutto sommato non vi pare di trovare nulla di troppo disgustoso in giro: la torre infatti è dotata di una latrina, che getta gli scarichi direttamente in uno dei canali del Gand.

Non vedete in giro nè Ratti, nè topi. I primi devono essere già in giro per cercare di racimolare i soldi che dovranno devolvere ai loro capi a fine giornata, in cambio di un posto dove dormire e per non essere pestati, o peggio. Per quanto riguarda i topi a quattro zampe, il gran numero di ossicini disseminati sul pavimento vi lasciano intuire che fine facciano.

Una scala sdrucciolevole conduce al piano di sopra, un ballatoio spoglio senza alcun dettaglio particolare, che a sua volta conduce ancora più in alto. Qui trovate tre giacigli in paglia, sporchi ma meno sudici di quelli al piano terra. C'è anche un tavolo e due sedie, piatti e posate sporchi, e un barilotto vuoto abbandonato in un angolo. Anche se questo piano è più pulito, non fa che mettere in evidenza le macchie di sangue rappreso sparse sul pavimento.

Un'altra scala conduce alla sommità della torre, ma a parte escrementi di uccelli secchi non notate nulla, a parte l'ottima vista dei tetti del quartiere circostante.

Quando tornate al piano terra, ad aspettarvi trovate un uomo macilento, senza una gamba e completamente sdentato, che si regge a stento su una stampella malconcia: “Silath non sarà felice di sapere che ci sono degli intrusi in casa sua.” Nonostante l’aspetto scheletrico, il vecchio mendicante vi fissa con uno sguardo orgoglioso e determinato.

 

 

@ Residenza Stamm

Spoiler

 

La villa di Gerard Stamm si trova nel quartiere meno malandato dei Cunicoli, praticamente a ridosso del quartiere nobile. Qui il selciato della strada è ancora in gran parte presente, mentre nel resto dei Cunicoli è stato portato via da chissà quanto tempo. La villa di Stamm una volta doveva essere una bella casa, anche se ormai la facciata è sporca e rovinata oltre ogni possibilità di ripristino. Si tratta di un edificio a due piani, squadrato ma ben proporzionato, secondo le vecchie usanze di Alta Ileria. Non potete vederlo, ma con ogni probabilità la villa è dotata di un cortile interno.

Sulla porta si trovano due massicce guardie armate di pesanti randelli chiodati; mentre vi avvicinate, notate sulle braccia i tatuaggi che li identificano come uomini del Pugno, cosa strana, perchè di solito i maestri del Conio preferiscono assumere uomini personalmente, e non affidarsi a mercenari di un’altra gilda.

Quando vi vedono che puntate verso di loro i due si fanno tesi e vi bloccano prima che siate troppo vicini: “Mastro Stamm sta dormendo, se avete bisogno di soldi passate dopo l’ora di pranzo”.

Tuttavia, non vi sfugge un movimento dietro una delle finestre del piano superiore: qualcuno vi sta osservando, ma i vetri grezzi e sporchi (una rarità tra le abitazioni dei Cunicoli) vi impediscono di vedere di chi si tratti.

 

 

@Ivan Drake

Spoiler

 

Non ti ci vuole molto a rintracciare Markus: dopo un paio di domande lo raggiungi in una locanda, guarda caso neanche troppo distante dalla Locanda degli Aironi.

Quando la raggiungi ti rivolge solo un’occhiata di sfuggita e con un cenno della testa ti fa segno di sederti con lui. Poi con un gesto della mano in direzione dell’oste da ordine di portarti qualcosa, ma per tutto il tempo continua a rivolgere la sua attenzione su dei fogli che sta studiando attentamente.

“Grossi guai, amico mio” commenta sempre assorto nelle carte “tre giorni fa abbiamo perso un carico di vino proveniente dal seth. È già il secondo questo mese. I miei uomini avrebbero dovuto incontrarsi con i sethi ad una giornata di battello da qui, ma quando sono arrivati non hanno trovato nessuno. Hanno preso dei cavalli e si sono spinti più a sud, hanno rintracciato i sethi e questi hanno detto che avevano già consegnato la merce. Oggi mi hanno fatto recapitare i documenti della cessione della merce” ti passa uno dei fogli, scritto in una lingua che non conosci, ma con il chiaro sigillo della Gilda dei barcaioli “solo che nè io, nè i miei uomini abbiamo messo il nostro visto su questi fogli”.

Finalmente solleva lo sguardo dagli altri documenti che ha in mano, fissandoti con un sopracciglio inarcato come a chiederti la tua opinione in merito.

 

 

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