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Il ladro di stelle


Aboeufs

Messaggio consigliato

@Gio the best

@Huriel

@Ian Morgenvelt

@Latarius

 

Tra meno di un’ora dovrebbe essere mezzogiorno, eppure il sole è bassissimo sull’orizzonte. Il freddo pungente non fa che peggiorare il vostro umore. Solamente il pensiero della cospicua ricompensa promessa da Tordginn, l’impresario dal quale siete stati assunti come guardie sul “Cetriolo di Mare” per proteggere il suo carico di sete dell’est dall’attacco dei pirati, riesce a consolarvi un minimo.

Siete salpati due giorni fa da Glot, villaggio all’estremo confine nordorientale delle Lande di Flanaess. Il grasso impresario, con la barba sempre unticcia e coperta di briciole, vi ha scelti fra i tanti candidati come sua scorta personale. L’uomo è il tipico cafonotto arricchito: rozzo e volgare, sfoggia la sua ricchezza con tracotanza e da voi, come da chiunque altro, esige il massimo rispetto.

Alcuni di voi già si conoscevano prima di ricevere questo incarico comune, per altri invece si tratta della prima volta che viaggiano insieme. In questi ultimi due giorni siete stati sempre troppo impegnati, tra i preparativi per la partenza, la sistemazione nelle camere e le richieste astruse di Tordginn per interagire gli uni con gli altri approfonditamente.

Ieri notte, però, Tordginn ha contratto una brutta indigestione. Il troppo vino di certo non ha aiutato a smaltirla, e ora è chiuso nella sua stanza da tutta la mattinata. Accostandovi alla porta, potete sentire i suoi mugugnii e occasionali conati di vomito. Finalmente avete del tempo libero a vostra disposizione per godervi la traversata verso Tenver, l’isola su cui siete diretti, dove Tordginn è convinto di poter vendere le sue preziose sete a caro prezzo, o per interagire fra di voi se lo desiderate.

Il resto della ciurma è composta da Gomuind, il capitano: un nano burbero e anziano con un solo occhio, una sola mano e una sola gamba, sostituita da un pezzo di legno; Uldgart, un imponente uomo del nord, silenzioso, con lunghi capelli color dell’oro e occhi di ghiaccio; Manguluka, un uomo del sud dalla pelle d’ebano, altrettanto imponente e altrettanto silenzioso che Uldgart; John, un timido ragazzetto col viso pieno di lentiggini che sembra essere al suo primo viaggio per mare.

Tutti paiono sapere il fatto loro e, a dare ascolto a Gomuind, i pirati in quelle acque sono solo il minore dei pericoli: più volte il nano ha portato in salvo il Cetriolo di Mare da Kraken, mostri marini e dal leggendario Custode dei Flutti… chissà se sono solo storie inventate per farsi grande ai vostri occhi o se c’è veramente bisogno di stare attenti e pregare gli dèi.

Vi trovate tutti sul ponte di prua del Cetriolo di Mare, compresa la ciurma.

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Syrius Aeler

Descrizione

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Syrius è un elfo non troppo alto, con la pelle abbronzata, come quella di una persona che passa molto tempo all'aperto, gli occhi verdi come le foglie in primavera e i capelli bianchi come la prima neve invernale. Ha un fisico magro e asciutto, che nessuno direbbe adatto a resistere alle intemperie. Porta sempre solo delle vesti da esploratore e tiene sempre delle pellicce nello zaino. Sulla schiena gli pende un lungo arco con i tiranti intarsiati come lune nascenti, il simbolo di Corellon, e al fianco tiene la sua faretra e un pugnale. Da una tasca sopra al cuore fuoriesce un libretto con decorazioni in rune elfiche e il simbolo del Signore degli elfi in copertina, a cui tiene molto, mentre al collo porta il simbolo della sua divinità, un oggetto pregevole in argento.

Syrius.jpg

(senza quell'espressione da st****o spocchioso in faccia)

Per essere la mia prima traversata in mare me la sono cavata bene. Non ho rigettato niente (va bene, la colazione del primo giorno a parte), non sono inciampato nelle corde, caduto al primo rollio della nave,... ma mi mancano comunque le foreste, le foglie autunnali, l'odore dell'erba fresca in primavera e i leggeri fiocchi di neve invernali. Mi sono svegliato presto, come ogni giorno, per vedere l'alba e ringraziare il Signore degli Elfi. Avvolto nel mio mantello rimango sul ponte a scrutare il cielo, come a cercare qualcosa nell'infinito. Ogni tanto estraggo il mio libretto, leggendo dei passi, per riporlo subito nella tasca del vestito, spaventato che si bagni. Quando gli altri compagni della scorta arrivano, conscio che oggi sarà l'occasione per conoscerli, mi avvicino a loro, con passi rapidi, curioso di sapere che persone siano. Bella giornata, vero? Quell'indigestione è venuta proprio al momento giusto! Non siamo neanche riusciti a presentarci per bene. Syrius Aeler, fedele di Corellon Larethian, il Signore degli elfi. E se vi chiedete che ci faccio qui, stavo cercando di completare un compito. Peccato aver incontrato Tordginn. Il mio astio verso l'organizzatore della spedizione è molto chiaro. Un lavoro pagato è sempre un lavoro, ma non sarà certamente per questo che riuscirò a diventare un Cercatore. Non dovevo firmare quel contratto. 

Master

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Vorrei provare a prevedere il tempo, non so che skill usare. Sopravvivenza? +12 nel caso

 

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@Syrius Aeler

 

(9+12=21) – Guardando i cumulonembi addensarsi nel cielo, ti rendi conto che questa notte potrebbe piovere. Non credi ci sia da preoccuparsi: non sarà un temporale di grandi proporzioni, quanto piuttosto precipitazioni fitte, vento e un po’ di rollio in più rispetto a quanto siete stati abituati fino ad ora. Il peggio che potrebbe capitare è che i più deboli di stomaco rimettano la cena che farete stasera.

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Derferl Cadarn

Descrizione

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Deferl è un vecchio umano sulla sessantina dal portamento distinto. Porta i capelli oramai bianchi corti, niente barba. Al centro del viso, spiccano due freddi occhi color ghiaccio, capaci di inchiodare con uno sguardo il più fiero degli uomini. Indossa un mantello nero bordato di rosso all'interno, chiuso da una spilla splendente. Sotto di una leggera armatura ed un paio di sandali. Non sembra portare altre armi al di fuori del bastone cui si appoggia per camminare.

Quell'elfo deve avere almeno il doppio dei miei anni ma sembra non aver imparato l'educazione... Ascolto pensieroso lo sproloquio, poi esordisco il mio discorso quasi sputando le parole. Bah! Non si spunta nel piatto dove si mangia, giovanotto! Spero che tu sia più bravo con quel'attrezzo che porti sulla schiena che con le parole - ed indico l'arco alla sua tracolla - oppure saremo nei guai seri in caso di attacco dei pirati. E fidatevi di me, queste acque ne sono piene! Dopo una breve pausa, riprendo il discorso. Il mio nome è Derferl Cadarn, per qualunque cosa, sono al vostro servizio signori. Termino la presentazione con un mezzo inchino durante il quale la mia bocca sorride ma gli occhi penetrano lo sguardo dei presenti.

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Revontulet Frangiteschio

- Descrizione

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L'immagine poi ve la metto nel topic di servizio quando la ho, per ora solo la descrizione.

Revontulet supera di poco i novanta centimetri di altezza, agile e scattante come un felino è ancora più leggera di quanto appare. A prima vista si direbbe simile ad un halfling, bassa e con le orecchie a punta, ma con la carnagione color rame\ottone. I capelli sono corti e non raggiungono nemmeno le spalle, sono di un colore che passa dal rosso all’arancio, variando tonalità da una ciocca all’altra. Il viso è affilato ed il naso punta leggermente all’insù, spiccano particolarmente i suoi occhi per due motivi principali: prima di tutto perché hanno la pupilla verticale come quelli di un gatto e secondariamente perché sono di due colori diversi: quello destro è giallo scuro mentre il sinistro è di colore viola. Indossa un giaco di maglia in mithral coperto da una giubba in cuoio nero, formata sul davanti interamente da strisce\cinghie (di cuoio ovviamente) orizzontali che partono sul lato destro dell’abito e terminano sul sinistro chiudendo la giubba con dei bottoni. Sopra la giubba porta un mantello verde scuro drappeggiato in modo che ricada diagonalmente, con solamente un angolo del tessuto che scende fino alle gambe; è retto da una spilla sulla spalla destra. Calza un paio di calzoni aderenti di pelle marrone che hanno sui lati esterni di entrambe le gambe una fila (per tutta la lunghezza) di lacci incrociati che servono appunto a mantenerli aderenti. I pantaloni sono infilati in un paio di stivali neri alla moschettiera alti fino al ginocchio. Impugna due spade corte ed in una delle tante strisce che compongono la giubba sono infilati una mezza dozzina di sottili pugnali da lancio.
Al collo porta un nastro nero a cui è appeso un pendente dorato a forma di mezzo sole, a rappresentare un sole che si alza dietro la linea dell’orizzonte.

La sera prima, a cena, ho domandato al capitano se per caso la perdita dell'occhio fosse dovuta all'esserselo grattato con la mano sbagliata nel primo giorno con l'uncino; per poi scoppiare a ridere da sola. È probabilmente per questo che in mattinata sono stata svegliata quasi a calci.

Il cetriolo di mare? Che nome sarebbe per una nave dico io!? Perché dare ad una nave il nome di una cosa che si mangia? Mica si mangia una nave!...
Certo magari un Kraken potrebbe far- No. Non è questo il succo del discorso! Ah! È come se io chiamassi la mia spada costoletta!

Questo non è di certo il mio primo viaggio per mare e fino ad ora non ho avuto alcuna difficoltà, ne a mantenere l'equilibrio ne a mantenere il cibo nel mio stomaco. Per quando possa sembrare leggera vi siete resi conto che a prescindere di quanto la nave possa rollare i miei piedi rimangono sempre e comunque ancorati saldamente alla nave. 

Ho passato buona parte del poco tempo libero che ho avuto fino ad ora a prua della nave o in piedi sull'albero maestro, totalmente noncurante dell'altezza. I racconti del capitano mi hanno ispirata non poco e l'apparizione di un qualsivoglia mostro marino non potrebbe far altro che rendere migliore questo viaggio. E poi vorrebbe dire un'altra sfida superata, un'altra creatura abbattuta ed un'altra storia da raccontare!

Dalla colazione ho passato il tempo a far pratica di scherma da sola, contro un chi-sa-quale avversario invisibile. Imitando un vero e proprio scontro con tanto di affondi, fendenti, parate, finte e schivate acrobatiche. Alla fine dell'immaginario scontro mimo anche di aver infilzato il mio avversario, di aver rigirato la lama nelle sue carni e di averla estratta. Prima di rinfoderarla la agito nell'aria in un rapido fendente orizzontale come se la stessi ripulendo da del sangue che solo io riesco a vedere. 

«Bella giornata? Proprio bella non è, ma lo è un po' perché non lo è affatto per Torg.. Tord... Coma diavolo era?» schiocco le dita un paio di volte nel tentativo di ricordare il nome, ma poi ci rinuncio «COSO... è una bella giornata perché non lo è affatto per lui!» poi mi blocco all'improvviso dicendo una cosa a mezza voce tra me e me «Sarà per caso dovuto a quel ratto che ho gettato nel suo vino...?» mi riscuoto come se mi ricordassi solo ora di non essere sola

«Comunque... cosa stavamo dicendo? Ah, si si! Revontulet Frangiteschio al vostro servizio!» esclamo prendendogli la mano di forza e stringendogliela di botto per poi fare la stessa cosa anche con il vecchio «Cioè... non proprio al "vostro servizio" ma si fa per dire... no?» ghigno battendomi la mano destra sul petto «Fedele a me stessa ovviamente!» esclamo appunto come se stessi dicendo un'ovvietà.

Faccio spallucce alle successiva parole dell'elfo «Io volevo vedere il Nord e se devi viaggiare non c'è modo migliore di farlo se non dietro compenso! Vero Targon?!» esclamo dando una pacca al mio compagno di viaggio, che in teoria andrebbe data sulla spalla ma vista la mia altezza mi limito a suonargliela sulla schiena.

«Lo spero bene!» esclamo in modo arrogante quando mi dicono che le acque pullulano di pirati. Almeno farei un po' di moto!

- Master

Spoiler

Tieni conto che io per adesso ho sempre attiva la stance dance of the spider, inoltre qualsiasi TS sulla Tempra debba fare utilizzo il counter (come azione immediata) Mind over body per tirare su concentrazione invece che sulla tempra.

Inoltre mi fai una prova di conoscenze locali per sapere cosa so di queste acque e del posto dove siamo diretti. Inoltre a quanto ammonta il compenso promesso per la traversata?

 

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@Revontulet Frangiteschio

 

 

(10+3=13, acque) – Delle acque non sai molto, se non che occasionalmente è possibile incontrare navi pirata pronte all’arrembaggio. Sono perlopiù composte da individui spietati che raramente fanno prigionieri: rubano ogni oggetto che c’è da rubare, uccidono tutta la ciurma (con l’unica eccezione delle donne, che portano nei loro covi come schiave) e scappano via attaccando soprattutto col favore delle tenebre. Hai sentito vaghe leggende su di un qualcosa che si nasconde sul fondale marino, ma non ricordi di che si tratti.

(14+3=17, Tenver) Per quanto riguarda Tenver, sai che è un’isola che, nell’ultimo ventennio, sta vivendo il suo periodo di massimo splendore economico: fino a 20 anni prima era poco più che un agglomerato di villaggi di pescatori. Poi, una gilda di maghi commercianti, di cui non ricordi il nome, ha stabilito lì un punto di teletrasporto per i viaggiatori ricchi. I turisti, attirati dai bei paesaggi dell’isola, dal suo clima temperato dovuto alla presenza di vari vulcani attivi sotto la sua superficie, dalle sue acque termali e dalla possibilità di rilassarsi e staccare dalla caotica vita cittadina, hanno cominciato ad invadere letteralmente Tenver, teletrasportati lì dai costosissimi servizi turistici offerti dalla gilda. Sempre più attività stanno fiorendo sull’isola e quegli isolani che hanno saputo cogliere l’occasione si sono arricchiti esponenzialmente.

Il contratto prevede l’1% cadauno di tutti i guadagni ottenuti dalla vendita delle sete. È una cifra altissima considerando il prezzo al quale queste vengono cedute.

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Targon

Descrizione

Spoiler

Targon è un umano di 32 anni dal fisico asciutto ma ben modellato. Porta i capelli neri raccolti in fitte trecce e una rada barba che cura con minuzia. Sul corpo dalla pelle bruciata dal sole sono visibili i segni di innumerevoli cicatrici, ricordo e memento di tutte le sue battaglie. Ogni lotta ha un ricordo, e quelle che non lo hanno non sono degne di essere ricordate. L'espressione sul viso è quasi sempre seria e indagatrice. Gli occhi color ghiaccio sono profondi e espressivi, ma quasi sempre nascosti dalle trecce selvagge che calano dalla testa.
Porta ancora la corazza con i simboli dei Black Hound, sebbene le incisioni e le ammaccature li abbiano quasi cancellati. La sua arma è una catena chiodata ornata di tacche, una per ogni nemico degno abbattuto, e apparteneva al leader del Black Hound, ora defunto. L'arma porta ancora il simbolo sulle due punte, e Targon se ne occupa quasi in maniera maniacale, sistemandola ogni volta che può.

spikedchain.jpg

Ho passato la maggior parte del viaggio in silenzio ad obbedire agli ordini del grassone. Non è poi cosi diverso dalla vita militare, spegni il cervello e fai quello che ti viene detto. Cosi non solo abbiamo guadagnato un passaggio in nave ma anche un bel gruzzoletto quando arriveremo. Meglio di cosi. 
Mi sono trovato molto a mio agio con la ciurma fino a quel momento, approfittando di ogni momento libero per mantenere il corpo in allenamento o per fare manutenzione al mio equipaggiamento. Ho cercato di parlare sopratutto col capitano, per farmi raccontare la storia delle ferite che porta. 
Approfitto della "giornata libera" per controllare la catena chiodata
La salsedine non le fa bene, ci sono traccie di principi di ruggine su troppi anelli. Spero che arriveremo presto a riva per farla controllare da un fabbro. E magari farla migliorare un po. L'ultima volta l'ho sentita un po...

Il filo dei miei pensieri viene interrotto dal ciarlare dell'elfo, e poi dalla serie di presentazioni generali. Alzo la testa solo quando sento la pacca sulla schiena della Tibbit.

Potete chiamarmi Targon. Non ho cognome che mi ricordi, ne per ora titoli importanti. 

Quando il vecchio comincia a parlare di pirati un ghigno mi si stampa sul viso

Un po di movimento è sempre ben accetto. Sempre sperando che non incontriamo questo Custode dei Flutti e non finiamo tutti in fondo al mare.
 

 

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@Targon

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Nella tua chiacchierata col capitano Gomuind, il nano ti ha raccontato di aver perso la gamba tanti anni prima, nei mari poco più a sud di qui, quando la nave su cui si trovava fu attaccata dal Kraken. Egli cadde in mare e il mostro gli divorò la gamba, ma riuscì comunque a divincolarsi e a nuotare fino all’approdo più vicino. Unico sopravvissuto dell’equipaggio…

 

 

(Percepire intenzioni: 1) – Credi ciecamente a ciò che ti dice xD

 

La mano, invece, ti racconta di averla persa combattendo contro una ciurma di pirati qualche anno fa, mentre difendeva il “Cetriolo di Mare” da quei balordi.

Di come ha perso l’occhio, si rifiuta di parlare.

 

Il ticchettio sordo di legno che batte legno annuncia l’arrivo di Gomuind alle vostre spalle. Vi girate in tempo per vederlo sputare ai piedi di Revontulet, borbottando qualcosa che non riuscite a capire, per poi proseguire zoppicando verso l’elfo.

@Syrius Aeler

 

 

Con il tuo udito elfico, sei l’unico a capire cosa dica (Ascoltare: 16+8=24): «Come fa questa [serie di epiteti impronunciabile] a sapere come ho perso l’occhio? Bah! Stasera vedremo se riderà ancora del vecchio Gomuind! Puh!»

 

«Non abbiate paura dei pirati, giovanotti!», esclama dando due sonore pacche sulla schiena di Syrius (e, sì, vi chiama tutti giovanotti, pur essendoci fra di voi individui che hanno più anni di lui), «C’è il vecchio Gomuind qui con voi! Con me potere stare tranquilli! Eheh», ridacchia sputacchiando. «Fidatevi di me: queste ossa ne hanno passate di cotte e di crude!», termina strizzando l’unico occhio che gli rimane.

Quando andrà via per tornare al timone, farà in modo di dare una spallata a Revontulet.

***

Il resto della giornata trascorre in modo tranquillo. Finalmente, dopo due giorni di secca, il vento soffia in vostro favore e il Cetriolo di Mare procede a vele spiegate verso la sua meta. Alle 16:00 è già il tramonto e, alle 19:00, quando è pronta la cena, la luna è già alta nel cielo.

***

Seduti tutti intorno ad uno stretto tavolo, fatta eccezione per Tordginn che non si è fatto ancora vedere in giro e che comunque ha sempre preferito farsi servire i pasti in camera, aspettate affamati la cena.

Gomuind trasporta con sé un grosso calderone di zuppa e gira intorno al tavolo distribuendo le porzioni. Ad ognuno tocca una bella mestolata di cibo. Non sapete se è la fame a parlare, ma dall’aspetto e dall’odore sembra molto appetitosa. Arrivato vicino a Revontulet, prende appena un quarto di mestolo di zuppa, lo valuta un attimo, poi ne toglie la metà e versa quello sputo di zuppa rimasto nel piatto della tibbit: «A te che sei così piccola, basterà questo poco! La zuppa serve a dare forza a noi uomini!», così dicendo, versa un’altra mestolata a tutti gli uomini più grossi. Altre due a lui.

«Topi nel vino! Ve lo dico io! Questa è la causa dell’indigestione di Tordginn, fidatevi di me! Ma non preoccupatevi: questo qui a tavola è ottimo!», così dicendo, tracanna il bicchiere in un sol sorso e inizia a darci dentro con la zuppa.

Al centro del tavolo, a disposizione di tutti, ci sono tre grosse brocche di vino.

Nota importante:

 

 

Mi sono permesso di condensare più scene nello stesso post, per evitare di appesantire troppo la narrazione. Se comunque avete intenzione di fare una qualsiasi azione o interagire con qualcuno in una delle scene precedenti sentitevi liberissimi di farlo, provvedendo giusto a separare scene differenti con i tre asterischi come ho fatto io.

Per quanto riguarda la cena, specificate tutti per favore quanto mangiate e quanto bevete. Sia la zuppa che le brocche di vino sono a vostra completa disposizione: potete alzarvi e prenderne quanto volete. Ovviamente non ho bisogno di specificarvi di agire nel modo in cui si comporterebbe il vostro PG, senza dare peso alla richiesta che vi ho appena fatto, giusto? XD Non vorrei vedere tutti digiuni e astemi dopo questo messaggio insomma!

Specificate anche, per piacere, se e quando andate a dormire. Del turno di guardia se ne occupa John in teoria.

 

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Revontulet Frangiteschio

Quando il nano sputa ai miei gli lancio un'occhiate a metà tra l'ostile ed il divertita, poi mi volto verso Targon «Ti ricordi quel Troll che abbiamo affettato il mese scorso? Quel coso verde tutto bitorzoluto che si faceva rispuntare gli arti e tutto il resto? Ecco, ti ricordi cosa ti dissi? "PorcoGatto! Se non è l'essere più brutto che io abbia mai visto!"» esclamo anche mimando con la voce il tono di sorpresa, poi sposto lo sguardo sul nano «Credo di essermi appena ricreduta!» ghigno incrociando le braccia sulla giubba.

*COFF COFF*

Tossisco violentemente quando il nano afferma che non dovremo temere i pirati grazie a lui. Ma se si volta a guardarmi mi limito a lanciargli un'occhiata il più innocente possibile.

Nel beccarmi la spallata allungo lo stivale per fargli lo sgambetto sulla gamba di legno.

«E voi Derferl cosa ci fate qui?» domando ignorando totalmente il nano, che vada o meno lungo per terra «Non credete di essere un po' troppo... ehm... anziano? per una traversata per mare come questa!» la domanda questa volta è fatta veramente con spirito innocente, senza la minima traccia di scherno.

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Durante il resto della giornata continuo a fare un po' di pratica con la spada, in compagnia di chiunque ne avesse voglia. Se dovessi allenarmi con Targon il tutto sfocerebbe in una sorta di gioco dove sembro divertimenti un casino ad evitare e schivare le sue spazzate con la catena chiodata.

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Accetto la ciotola con il mio solito ghigno «Da dove vengo io i pasti più abbondanti sono per i cuccioli, i deboli e gli ammalati!» lancio un'occhiata sospettosa al nano prima di svuotare la ciotola da quel poco di zuppa che c'è dentro.

«Allora Signori! Da dove venite?» esclamo all'elfo ed al tizio un po' lugubre.

- Master

Spoiler

A parte lo spoiler Rev' sarebbe realmente sospettosa: 1) perché l'ha fatto prima lei con il vino, 2) perché è in contrasto con il nano e non si sorprenderebbe affatto di una cosa così e 3) perché l'affermazione finale puzza un po'.
Quindi mi fai una prova di percepire intenzioni +10 sul nano? Almeno sulle ultime cose che ha detto del vino.

Ricordati inoltre del fatto della manovra per i TS su Tempra e dimmi se per caso la zuppa che sa di strano :V

 

 

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Syrius Aeler

Tralascio il commento dell'umano anziano sulla mia educazione, dato che nella mia vita ho imparato valori diversi. Non so precisamente come funzioni la loro cultura, ma mi hanno sempre insegnato che non bisogna fingere rispetto verso chi non lo merita. Ma ha effettivamente ragione, ho firmato un contratto e devo attenermi a quello. Le pacche del capitano interrompono i miei pensieri, oltre a farmi ricordare ciò che ho visto prima dal cielo. Ah, capitano Gomuind, le nuvole non paiono promettere niente di buono. Niente di eccessivo, pioggia fitta e un po' di vento, ma consiglio a tutti di non esagerare a cena. Potremmo avere problemi con il cibo in futuro. Chissà cosa vuole combinare a Revontulet. Certamente niente di grave, siamo comunque la scorta della nave.

***

Durante la giornata vado a parlare con il resto della ciurma, dopo aver evitato una gentile offerta dalla piccola spadaccina di incrociare le lame. Non me la sono mai cavata con le lame, sempre preferito le frecce. Cerco di discutere delle loro esperienze con il mare, parte della natura a me sconosciuta. Infine, un'oretta prima di cena, mi alleno a focalizzare i miei sensi e tirare un paio di frecce smussate ad un bersaglio disegnato con un gessetto.

***

A cena cerco di non esagerare con il vino, meglio rimanere lucidi in questa situazione, e vedendo il colpo del capitano messo in atto aggiungo Revontulet, se hai fame puoi prendere un po' della mia zuppa, non ho troppa fame. Anche se la ragazza sembra in grado di difendersi facilmente da sola, con la spada e con la lingua. Intanto assaggio la cena con curiosità, per vedere se sia veramente tutto ottimo come il capitano decanta.

 

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Targon

Osservo le scaramucce tra la Tibbit e il nano con un certo malcelato divertimento. Quando viene tirata in ballo la storia del troll commento sarcastico le uniche cose che ricordo sono che puzzava da far schifo,  che ci abbiamo messo mezza giornata ad abbatterlo e che ci hanno dato molto meno di quanto ci spettava per la sua testa. Però è stata una bella sfida. Giro leggermente gli occhi quando capisco che quella storia l'ha tirata fuori solo per insultare ancora il nano.
Ricambio gli sguardi penetranti del vecchio, sorridendogli biecamente ogni volta che i nostri occhi si incrociano
Un anziano assoldato come guardia del corpo... molto interessante. Chissà che capacità nasconde. Oh tranquillo... ti terrò d'occhio.

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Passo la giornata a sbrigare i miei compiti e ad allenarmi con Revountulet. E' uno degli allenamenti più duri: cercare di colpire un bersaglio cosi piccolo e cosi dannatamente agile è difficile anche nello spazio ristretto del ponte della nave. Mentre la Tibbit sembra divertirsi un mondo io sembro incredibilmente concentrato, modificando e spostando le traiettorie degli attacchi cercando di non farle troppo male ma al contempo di dargli qualche bella botta quando si distrae troppo.

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Quando avviene la distribuzione della zuppa fisso un po perplesso la scena del nano che se la prende con la piccoletta. Guardo con un certo sarcasmo il tentativo dell'elfo di essere solidale .
Tranquillo elfo.  Di certo se la nostra amica avrà ancora fame dopo il lauto pasto troverà sicuramente un modo di sfamarsi. In un modo o nell'altro. 

Mangio metà della zuppa in modo svogliato, per poi scansarla come se non fosse di mio gradimento, per poi fare qualche strano movimento

Revontulet(segni)

Spoiler

Mangia. Mi servi in forze. Cerca di non farti notare troppo.

Afferro una brocca di vino e mi riempio il bicchiere, annusando e assaggiandolo in piccole dosi

Non che non mi fidi, mastro nano. Ma se ci sono dei topi sottocoperta non gradirei bere qualcosa al loro sapore.

Spoiler

Controllo l'odore e il sapore del vino. Se mi convincono ne butto giù un paio di bicchieri.

 

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Derfel Cadarn

Assisto incuriosito al siparietto tra il capitano e la piccola spadaccina.

Fegato certo non le manca, ma io penserei due volte prima di inimicarmi il capitano della nave... Oggi si inizia con mezza porzione di rancio in meno, domani potremmo arrivare ad un coltello nella schiena.

Con questi pensieri in testa, termino in silenzio la cena,  non toccando il vino nonostante la forte tentazione.  Meglio di no con quello che sto per fare.

Mi alzo quindi in piedi ed reclamo l'attenzione degli astanti.

Signori!  - Declamo a voce alta -  e signore naturalmente - accennando alla piccola tibbit -  lasciate che vi racconti le gesta della del famoso capitano  Alarik Von Strauten e la sua ciurma... ed inizio a raccontare la rocambolesca avventura di questa ciurma, prima al servizio dell'impero come ricognitori, e poi diventati pirati dopo essere stati traditi dai loro stessi datori di lavoro. La storia racconta l'avventura di questa ciurma che, restando unita nelle difficoltà, riesce a sopravvivere. Utilizzo un topo epico ed evocativo, raccontando aneddoti e privati e piccoli dettagli dei componenti della ciurma di Alarik, in modo da renderli familiari agli ascoltatori. Lo scopo è quietare gli animi e provare a rinsaldare lo spirito tra l'equipaggio e la scorta di Tordginn.

Spoiler

Prova di intrattenere (oratoria) +14. Utilizzo anche prestidigitazione per aiutarmi a rendere meglio alcuni effetti.

 

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Revontulet Frangiteschio

Faccio segno di non preoccuparsi all'elfo per poi annuire vigorosamente alle parole di Targon. Se voglio qualcosa me lo prendo direttamente da me e poi se non volessi la zuppa ho la mia sacca incantata che mi permetterebbe di mangiare senza dover dar conto a nessuno. 

Però sa cucinare... almeno questo! penso alzandomi direttamente per prendere un'altra porzione.

Dopo che Targon fa quei segni con le mani gli rispondo subito a gesti anche io.

- Targo (segni)

Spoiler

«IO? Farmi notare? Scherzi?»

Mi riempio il boccale di vino anche io, allungandomi sul tavolo per afferrare la stessa brocca presa da Targon. Lo mando tutto giù subito, anche se non è male sono un po' sconsolata che non ci sia birra o idromele.

Quando accenna al sapore dei topi mi perdo un attimo nei ricordi Ah... ma cosa ne sai tu Targon! Quanto erano buoni i topi arrosto, della mamma, conditi con salsa di more... mi riscuote il vecchio. Resto in silenzio ad ascoltarlo mentre senza neanche farci caso ingurgito un altro bicchiere di vino.

- Master

Spoiler

Allora praticamente ho bevuto due bicchieri di vino ed una porzione di zuppa + un ottavo di porzione che mi ha dato il nano xD

Ti dico già che dopo non andrei a letto subito ma passerei qualche ora sull'albero maestro ad osservare le stelle e cose così.

 

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«Be’, caro il mio elfo, quindi non sei mai stato per mare e pretendi di conoscere il tempo meglio di me, il grande Gomuind? Gomuind il vecchio lupo di mare! Gomuind il sopravvissuto al Kraken! Gomuind flagello dei pirati! Ahahah», il capitano scoppia in una grassa risata sputacchiando zuppa su tutti gli astanti, la mano e l’uncino sul pancione prominente che si alza e si abbassa con movimenti ritmati, «Dovete sapere, ciurma, che questo damerino qui», riprende, puntando il cucchiaio mezzo pieno in direzione di Syrius, un gomito appoggiato sul tavolo, «stamattina sosteneva che sarebbe piovuto! Che ci sarebbe stato un violento temporale! Tzè», un ghigno di scherno appare sul suo volto, mentre continua tronfio nei suoi vaneggiamenti, allargando le braccia, «E dov’è questo temporale, giovanotto? Io ve l’ho detto: ci sarà bel tempo fino a Tenver. Non date ascolto a pivelli del genere! Fidatevi del vecchio Gomuind!».

Revontulet, finito il magro pasto, si alza per prendere un’altra mestolata di zuppa. Il calderone si trova vicino al nano che, accorgendosi delle sue intenzioni, allunga la mano per toglierlo dalla portata della ragazza e negarle un’ulteriore porzione. Ma proprio in quel momento Derfel comincia la sua storia.

Tutti rimangono incantati dalle parole dell’anziano, dalla sua gestualità, dal carisma che emana dalla sua voce. Il clima di tensione viene spezzato. Revontulet è libera di servirsi altra zuppa (troppo preso dalla storia, Gomuind si dimentica completamente della tibbit) e tutti voi trascorrete serenamente, anzi, piacevolmente, il resto della serata, come mai era accaduto da quando eravate salpati con il Cetriolo di Mare alla volta di Tenver.

Finita la cena, Uldgart, Manguluka e Gomuind si alzano dai loro posti, sparecchiano la tavola, e si congedano da voi in modo gentile. O, quantomeno, quello che può essere definito “gentile” per i canoni di tre rozzi marinai avvezzi alla dura vita sulle navi. Prima di andarsene, tutti e tre si complimentano con Derfel per la bella storia.

Della ciurma si attarda solo il giovane John che, sbuffando, si alza malvolentieri per dirigersi alla postazione sull’albero maestro: questa notte tocca a lui il turno di guardia e sembra non averne proprio voglia.

@Syrius

 

Chiacchierando con la ciurma durante il pomeriggio, hai scoperto qualche informazione potenzialmente interessante. Manguluka viene dal sud: odia la vita in mare e spera di poter tornare quanto prima a casa dalla sua famiglia con abbastanza soldi da garantir loro un’esistenza tranquilla. Per John questo è il primo viaggio: credeva che avrebbe vissuto mille avventure emozionanti, invece ora si rende conto che fare il mozzo è uno schifo. Tutti i compiti più ingrati toccano sempre a lui, non ha un attimo di riposo ed è stanchissimo. Per giunta, questa notte gli toccherà anche star sveglio per fare la guardia contro i pirati. Uldgart non ha fatto altro che parlare per tutto il tempo del Custode dei Flutti: è convinto che il leggendario drago marino che abita le profondità di quelle acque sia irato con gli uomini per qualche motivo e teme che presto tutti voi sul Cetriolo di Mare ne patirete le conseguenze.

@Targon

 

Sia il vino che la zuppa ti sono sembrati ottimi. Quindi hai mangiato e bevuto in tranquillità.

@Derfel

 

(14+14+2=30) – Li hai fatti pendere tutti dalle tue labbra. Il +2 è di circostanza perché ti sei aiutato con la prestidigitazione.

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Syrius Aeler

Capitano, il cielo è sempre lo stesso, che sia in mare o nel più sperduto angolo delle Flaeness. Il Signore degli elfi, protettore della vita, mi ha donato il dono di scrutare il cielo. E quando sto per lanciare una frecciata al capitano Derfel racconta la sua storia, cosa che mi rapisce completamente. Alla fine non posso non unirmi al brindisi, concedendomi un bicchiere di vino. Prima di andare a dormire mi avvicino all'umano per complimentarmi seriamente della sua abilità di narratore. Dopodiché mi dirigo anche io nella mia cabina, pronto ad una notte movimentata. Povero John, lo compatisco. Ma non doveva firmare così inconsciamente. Come me

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Targon

Sorrido sotto i baffi alle parole del nano quando lancia le frecciatine all'elfo

Dopotutto se davvero è sopravvissuto ad un kraken deve essere almeno capace. E poi è divertente vedere un eterno elfo punzecchiato da un nano senga una gamba è un braccio. Diamine potrebbe essere l'inizio di una storiella da taverna. Ci sono un nano ed un elfo su una barca....

Lo sguardo si scurisce quando lo stesso nano impedisce di prendere la zuppa a Revontulet. Sto per dire qualcosa di abbastanza amaro quando il vecchio parte a raccontare.

La storia mi rapisce, mi fa tornare indietro nel tempo quando ancora vivevo insieme ai mercenari. Il racconto di quella ciurma mi ricorda la mia truppa, sempre pronti a sostenersi a vicenda, sempre pronti a superare la difficoltà. Infine, l'immagine di Black Hound morto intorno ai nemici torna a galla, mettendomi per qualche istante un nodo alla gola. Afferro un altro bicchiere di vino e lo mando giù di un fiato.

Una volta terminato mi alzo senza troppi complimenti e me ne vado in cabina. Ho bisogno di dormire per togliere qualche peso dalla testa.

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Revontulet Frangiteschio

«Sopravvissuto IN PARTE al Kraken!» esclamo ghignando per poi restare ad ascoltare seccata il resto delle boriose parole del nano. 

Quando il nano mi toglie il pentolone da davanti sto quasi per far finta di scivolare per rovesciargli una brocca di vino addosso, vengo interrotta nel gesto solamente dal cantastorie che inizia a narrare. Mi riempio la ciotola direttamente dal pentolone stretto ancora tra le braccia del nano.
Rapita ascolto la storia in silenzio, cosa non affatto da me.

Faccio i complimenti al vecchio per la storia e poi lascio anche io la sala, ma invece di ritirarmi per la notte vado verso il ponte. 

Inizio a risalire anche io l'albero maestro a tempo con il ragazzo, ma invece di scalarlo mi limito a camminare verticalmente fino in cima. 

«Allora Jack...» Forse era Jeff...? «Come sei finito su questa nave?» domando durante la salita, quando arrivo in cima mi siedo sull'albero maestro con le gambe penzoloni.

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@Revontulet Frangiteschio

Sulla coffa:

 

Il vento, lì sulla coffa dell’albero maestro, sferza poderoso le vostre guance, arrossandole. Alla tua domanda, il ragazzo arrossisce imbarazzato e risponde balbettando: «Be’, io… io… vo-volevo partire all’avventura e…», mentre parlate, le nuvole, addensatesi sempre più nel cielo, cominciano a scaricarsi da tutta l’acqua di cui sono piene. Prima è solo una fine pioggerella, poi diventa sempre più fitta. Un vero e proprio temporale, anche se non violento. Da lassù, vedete le acque cominciare ad agitarsi più del solito e la nave comincia un rollio accentuato che potrebbe nauseare i più deboli di stomaco…

 

(Tempra—>Concentrazione: 17+10=27)

…ma tu non accusi nulla e continui a parlare come se nulla fosse. Il temporale fa sì che la torcia di John si spenga. La luna è completamente coperta dalle nubi. Siete nel buio più totale e il ragazzo non vede nulla. «Cavolo ci mancava solo questo! Non vedo ad un palmo dal mio naso… figurati se riuscirei ad avvistare i pirati… tu come fai a rimanere così calma?»

 

Situazione:

 

La pioggia è talmente fitta da aver reso scivoloso il ponte della nave. Unito al rollio della nave, ciò rende difficoltoso per chiunque camminarci sopra senza cadere. Le nuvole coprono completamente la luna e le normali torce non possono essere accese. Chi non è in grado di vedere al buio, fuori alle intemperie è completamente cieco.

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