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Stacking e resistance


SilverCama

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Ciao a tutti, 

stiamo or ora facendo sessione ( Princes of the Apocalypse ) ed è sorto un dubbio sulle meccaniche della 5.0 in merito alla resistenza da danni magici ed elementali.

Sitazione-->  Mostrillo (M1) casta muro di fuoco su Chierico (C1); Da tiro di dado farebbe 30 danni.

Quanti ne prende il chierico considerando che:

- Si trova a 5 feet dal paladino (Aura of warding-->Resistance from spells)

- Ha bevuto pozza di protection from energy

- Ha passato il Ts

 

Grazie a tutti

Modificato da SilverCama
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19 minuti fa, SilverCama ha scritto:

Ciao a tutti, 

stiamo or ora facendo sessione ( Princes of the Apocalypse ) ed è sorto un dubbio sulle meccaniche della 5.0 in merito alla resistenza da danni magici ed elementali.

Sitazione-->  Mostrillo (M1) casta muro di fuoco su Chierico (C1); Da tiro di dado farebbe 30 danni.

Quanti ne prende il chierico considerando che:

- Si trova a 5 feet dal paladino (Aura of warding-->Resistance from spells)

- Ha bevuto pozza di protection from energy

- Ha passato il Ts

 

Grazie a tutti

Se un personaggio possedesse anche più di una resistenza conto un attacco/incantesimo ne applica solo una, come specificato a pag 197 del PHB

"Multiple instances of resistance or vulnerability that affect the same damage type count as only one instance. For example, if a creature has resistance to fire damage as well as resistance to all nonmagical damage, the damage of a nonmagical fire is reduced by half against the creature, not reduced by three-quarters"

Il TS per dimezzare insito di base in un incantesimo è invece un discorso ulteriore.

Nel caso quindi di un personaggio con due resistenze adatte (di cui conterà quindi solo una) contro un incantesimo con TS dimezza potrebbe, se supera il TS, ridurre il danno ad un quarto del totale.

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Wolf visto la cortesia e la rapidità di risposta ti chiedo anche un ulteriore chiarimento.

Aura of warding dà resistenza ai danni da incantesimo MA cosa si intende per danni da incantesimo? Il dubbio ad alcuni membri del gruppo è sorto in merito ad incantesimi come Storm of Vengage e tutti gli effetti in generale che creano qualcosa che fa danno (e non fanno invece danni immediati come dardo incantato). E ancora: l'aura si applica ad esempio ai danni da creatura evocata/ spiritual weapon? Ci sono riferimenti da manuali o Q&A?

 

Grazie

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Un riferimento chiaro e preciso mi pare non ci sia ma direi che ogni danno causato direttamente da un incantesimo (o dai suoi effetti) dovrebbe essere resistito. Quindi dimezzi i danni a una palla di fuoco, da una tempesta di vendetta/spiritual weapon (visto che sono effetti di un incantesimo), ma non dimezzeresti i danni da caduta per essere stato spinto da un incantesimo giù da un dirupo.

Ora il caso un pò dubbioso sarebbero le creature evocate, visto che lì si entra in questioni di gestioni di fondo della magia che sono variate parecchio tra le edizioni (e mi pare non si siano espressi ufficialmente per la 5e). Se considerate che una creatura evocata esista per conto proprio e venga strappata dal suo ambiente a forza per combattere al fianco dell'incantatore finché non è "uccisa"/rispedita a casa allora a mio avviso la resistenza non si dovrebbe applicare visto che l'effetto dell'incantesimo è solo il teletrasporto. Se invece considerate le creature evocate sorta di costrutti semi-reali dalla vita temporanea allora vale la resistenza.

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Volevo rispondere io ma noto con "dispiacere" che qualcuno è stato più veloce di me! 

Complimenti @Alonewolf87, sei stato chiarissimo.

Aggiungo solo 2 piccole cose:

1) Ricorda che  "Aura of warding" (del paladino) dà resistenza solo ai "DANNI"! Se per esempio un incantesimo oltre a fare danni, in caso di TS fallito, conferisce condizioni (ad esempio "Poisoned") queste ultime hanno effetto anche se il danno è ridotto! Lo aggiungo perchè colui che scrive questo post ha in passatp sbagliato proprio su questo punto! 

2) Non ho esperienza con le vecchie edizioni, ma per questa edizione posso affermare con sicurezza che  la resistenza ai danni, nel caso Aura of warding contro le creature evocate, non si applica! Infatti le creature sono evocate. Non lo dico io, lo dice Jeremy Crawford! http://www.sageadvice.eu/2014/09/23/conjure-elemental/

Jeremy, rispondendo alla domanda, usa chiaramente la parola "summon" invece che "create", quindi è uguale a dire che "Convochi" una creatura dal suo piano di esistenza.

Modificato da Demetrius
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2) Buono a sapersi, sicuramente è un'ottima indicazione e probabilmente fa fede quella (e la userei anche io), ma in merito alle risposte su Twitter faccio presente solo che Crawford risponde "come si regolerebbe lui al suo tavolo", poi le chiarificazioni "ufficiali" sono quelle di Mearls nei Sage Advice. Lo dico solo perché in passato ci sono stati uno o due casi di leggere incongruenze e nel caso tra le due la voce regolistica "ufficiale" è quella di Mearls.

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Beh, io anche senza il tweet direi che la magia, in questo caso, non crea dal nulla la creatura: non mi sembra creata dalla magia visto proprio il nome della spell che  è "Conjure X". Oltre a questo abbiamo anche il tweet con la parola "summon".

Alonewolf87 onestamente mi fa piacere che anche tu la pensi così.

Ma su una cosa non sono tanto sicuro: "Sage Advice" è materiale ufficiale (ergo risposte ufficiali), su questo non ci piove. Però Sage Advice è scritta da Jeremy Crawford! Quindi sembra che lui abbia la parola finale sulle regole, non Mearls. Ti prego non dirmi il contrario che ho sempre preso spunto da ciò che dice Jeremy e non Mike.

 

Niente, ho aperto il documento sage advice e mi sono risposto da solo!

nella prima pagina c'è scritto: "One exception: the game’s rules manager, Jeremy Crawford (@JeremyECrawford), can make official rulings and usually does so in Sage Advice and on Twitter"

Quindi è lui, Crawford "il game’s rules manager" e con quel suo tweet si puo tranquillamente dire che vale l'interpretazione:

13 ore fa, Alonewolf87 ha scritto:

Se considerate che una creatura evocata esista per conto proprio e venga strappata dal suo ambiente a forza per combattere al fianco dell'incantatore finché non è "uccisa"/rispedita a casa allora a mio avviso la resistenza non si dovrebbe applicare visto che l'effetto dell'incantesimo è solo il teletrasporto.

 

Modificato da Demetrius
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8 minuti fa, Demetrius ha scritto:

Beh, io anche senza il tweet direi che la magia, in questo caso, non crea dal nulla la creatura: non mi sembra creata dalla magia visto proprio il nome della spell che  è "Conjure X". Oltre a questo abbiamo anche il tweet con la parola "summon".

Alonewolf87 onestamente mi fa piacere che anche tu la pensi così.

Ma su una cosa non sono tanto sicuro: "Sage Advice" è materiale ufficiale (ergo risposte ufficiali), su questo non ci piove. Però Sage Advice è scritta da Jeremy Crawford! Quindi sembra che lui abbia la parola finale sulle regole, non Mearls. Ti prego non dirmi il contrario che ho sempre preso spunto da ciò che dice Jeremy e non Mike.

No hai ragione tu, sono solo io che rispondendo alla veloce ho confuso Mearls e Crawford.

Crawford è il ruler officiale, quello che scrive i Sage Advice e ogni tanto risponde su Twitter. Mearls è quello che su Twitter da le opinioni "del suo tavolo".

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Fantastici, vi ringrazio delle risposte super efficaci e anche dei riferimenti alle fonti che fanno sempre comodo quando si deve supportare una "linea di condotta" a sessione.

Attualmente io sono paladino, quindi questi chiarimenti ed interpretazioni fanno assolutamente "comodo", ma essendo solitamente NON incline al PP non vorrei abusare di buchi regolistici (anche se interpretazione, flessibilità e HR fanno parte di questa edizione molto più che della 3.5) vi chiedo: perchè se il paladino non beneficia della riduzione dei danni da creatura evocata/convocata dovrebbe farlo da una tempesta o simili creata in un punto (ma poi lasciata libera di fare il suo corso, non pensate a tempesta di vendetta, dico proprio in generale).  Estremizzando: se evoco/creo un masso sopra la testa del PG, la magia si esaurisce con la creazione del masso o è coinvolta nel danno? Penso ad incantesimi tipo il vecchio grandinata di pietre o ice storm (ques'ultimo non ricordo come funzioni in 5).

 

P.s. A sessione anche noi avevamo deciso di propendere per l'interpretazione che poi avete suggerito.

 

Thanks

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9 minuti fa, SilverCama ha scritto:

Fantastici, vi ringrazio delle risposte super efficaci e anche dei riferimenti alle fonti che fanno sempre comodo quando si deve supportare una "linea di condotta" a sessione.

Attualmente io sono paladino, quindi questi chiarimenti ed interpretazioni fanno assolutamente "comodo", ma essendo solitamente NON incline al PP non vorrei abusare di buchi regolistici (anche se interpretazione, flessibilità e HR fanno parte di questa edizione molto più che della 3.5) vi chiedo: perchè se il paladino non beneficia della riduzione dei danni da creatura evocata/convocata dovrebbe farlo da una tempesta o simili creata in un punto (ma poi lasciata libera di fare il suo corso, non pensate a tempesta di vendetta, dico proprio in generale).  Estremizzando: se evoco/creo un masso sopra la testa del PG, la magia si esaurisce con la creazione del masso o è coinvolta nel danno? Penso ad incantesimi tipo il vecchio grandinata di pietre o ice storm (ques'ultimo non ricordo come funzioni in 5).

 

P.s. A sessione anche noi avevamo deciso di propendere per l'interpretazione che poi avete suggerito.

 

Thanks

Se l'incantesimo si limtasse a teletrasportare/modificare un qualcosa di già preesistente allora la resistenza non si applicherebbe. Un incantesimo stile modificare tempo atmosferico alla 3.5 sarebbe un conto, ma una tempesta di vendetta crea un tempo atmosferico magico e temporaneo, non fa comparire un elemento naturale già preesistente. Tuttavia nella 5E non ci sono distinzioni come RI si/no o simili della 3.5 quindi un incantesimo stile palla di fuoco ma che crea una gragnuola di sassi o una tempesta di gelo sarebbe comunque danni da incantesimo. Altrimenti si arriverebbe all'assurdo che anche la palla di fuoco potrebbe essere fuoco richiamato da un altro luogo e dunque resistita.

Quella delle creature evocate è un caso particolare visto che abbiamo indicazioni sul fatto che esistono e sono teletrasportate alla bisogna, ma in generale ogni incantesimo che infligga X(dX) danni (che siano da fuoco, freddo, taglienti o che altro) dovrebbe essere resistito.

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Ecco qui si tocca un argomento difficile: si parla sempre di "magia" (quindi fantasia).

Non esiste una risposta "scientifica" del perchè è così. Si può provare a dare una propria interpretazione: questo è quello che farò io per rispondere alla tua domanda. La mia sottolineo non è che un'opinione personale!

Premesso questo posso dare la mia interpretazione alla tua domanda nel seguente modo:

- Una creatura evocata/convocata vive nel suo piano di esistenza,  esatto stai pensando bene, vive proprio come i tuoi personaggi vivono nel piano materiale. Dunque, se un personaggio giocante viene convocato dal suo "piano di esistenza X" al "piano di esistenza Y", viene trasportato soltanto nel nuovo piano e non per questo cambia le sue caratteristiche o per caso acquisisce attacchi magici (a meno che non abbia tali caratteristiche (spellcasting ability) e/o attacchi magici (come armi e incantesimi). Su questo fortunatamente Jeremy Crawford (il rule's master) è stato molto chiaro.

- Gli "Incantesimi", beh è un casino da spiegare! XD Possiamo solo leggere cosa ci dice il manuale al riguardo esaminando a pezzi la definizione: 

1) "A spell is a discrete magical effect": dato di fatto! Un incantesimo è magia, dobbiamo fidarci! XD

2) "a single shaping of the magical energies that suffuse the multiverse into a specific, limited expression": questa parte ci dice che nel multiverso ci sono energie magiche (ecco spiegato quindi da dove gli incantesimi "prendono" la loro "magia"), una spell è una singola alterazione di queste energie in una specifica forma, o espressione.

3) "In casting a spell, a character carefully plucks at the invisible strands of raw magic suffusing the world, pins them in place in a particular pattern, sets them vibrating in a specific way, and then releases them to unleash the desired effect-in most cases, all in the span of seconds.": qui ci spiega come si attinge alla magia che permea il mondo: si tirano i fili invisibili della magia pura, li ricuce in una forma particolare, li fa vibrare in un modo specifico, e poi li libera.

Quindi in pratica tutto è soffuso di potere magico, il mago semplicemente è capace di attingere a questa magia. Il mago è capace di fare assumere a essa la forma desiderata. Ecco perchè, secondo me,  bisogna dire "dire plasmo la magia in una palla di fuoco" e non si può dire "evoco del fuoco". 

La magia è in generale "grezza" ma è sempre magica. Quando viene modellata per assumere una forma, rimane sempre magica. Chi è protetto dalla magia (Aura of Warding) è protetto da questa magia grezza e dalle sue mille forme (gli incantesimi).  

 

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Da un diverso (e forse più funzionale) punto di vista: Crawford ha fatto esplicitamente un'eccezione per le evocazioni, non per il resto, dunque il resto non è un'eccezione.
Perché? Perché altrimenti il gioco rallenta ogni volta che viene lanciato un blast, e perché se no la capacità del Paladino è troppo debole, in maniera arbitraria.

In questi casi è sempre meglio capire come funzionano le regole e poi adattare il "perché" narrativo.

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