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[Polaris] La nostra esperienza con Polaris


Daniele Di Rubbo

Messaggio consigliato

Vi segnalo questo lungo e completo articolo che parla di Polaris, il gioco di tragedie cavalleresche all’estremo Nord, scritto e sviluppato da Ben Lehman.

L’articolo è in italiano, ed è stato scritto da me e Simone Micucci e pubblicato sulla Tana dei Goblin. Ci terrei anche a ringraziare Luca Maiorani per i pareri positivi, da conoscitore del gioco, e Antonio Amato per la lettura preliminare, da non conoscitore del gioco.

http://www.goblins.net/articoli/gdr-la-nostra-esperienza-con-polaris-tragedia-cavalleresca-all’estremo-nord

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Grazie della segnalazione. Di Polaris ho letto il manuale ma non ci ho mai giocato, principalmente perché unisce in sé molti elementi che tendenzialmente mi irritano o mi annoiano (il suo essere gmless in primis, e poi l'enfasi sul roleplay pesante e sulle dinamiche sociali che in genere mi fa abbastanza cascare le palle); nonostante questo mi è sempre rimasta la voglia di provarlo perché sembra molto evocativo. Un'esperienza di gioco è sicuramente una lettura interessante! Magari un giorno riesco a prendere parte a qualche game organizzato online.

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  • 3 settimane dopo...

Mi fa piacere di aver diffuso la conoscenza di questo gioco, allora. ;-)

Per il resto, pensa che le parti che a te non piacciono sono proprio quelle che io adoro maggiormente in Polaris: tutti quegli elementi spingono tantissimo verso una storia tematica, in cui i giocatori, volenti o nolenti, creano una tragedia cavalleresca e prendono decisioni che cambiano le sorti dei loro personaggi e del mondo.

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No ma figurati, mi rendo benissimo conto che i miei sono gusti e dunque soggettivi e opinabili. Non ritengo che quelli siano elementi non validi: capisco come mai il gioco contiene quegli elementi, e capisco come contribuiscano a raggiungere gli scopi del gioco. Anzi, *ammiro* il gioco da un punto di vista del design, soprattutto pensando in quanto poco tempo è stato ideato. È solo che questi stessi elementi tendono a non piacermi durante il gioco effettivo per motivi di gusto personale (principalmente perché la mia motivazione per sedermi al tavolo non è raccontare una storia).

Mettiamola così: mi piacciono le atmosfere e volendo il tipo di storie che caratterizzano il gioco, ma vorrei che si potesse raggiungerle senza quelle regole (soprattutto il suo essere gmless, che è la singola cosa che mi piace meno). D'altra parte, capisco benissimo  il punto di vista del designer, il quale ha un unico modo per essere sicuro che il gioco abbia quelle atmosfere, esplori quei temi, e faccia quello che deve fare: mettere nel gioco delle meccaniche che strutturino il gioco in un certo modo. 

 

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A me quella struttura di autorità narrative e quelle regole, quando lessi il gioco nel 2010, aprirono un mondo. Pensa che l’anno scorso misi su un gruppo a Cremona, la mia città, per giocarci; da allora, con quel gruppo, ogni volta che finiamo una campagna, ne iniziamo una nuova con un gioco diverso. Tutte le volte che finiamo una campagna, parliamo della nostra esperienza col gioco, confrontandola con quella avuta coi vari giochi giocati finora. Ad ora Polaris è in testa alla classifica di gioco più amato da tutti i giocatori.

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18 hours ago, Daniele Di Rubbo said:

A me quella struttura di autorità narrative e quelle regole, quando lessi il gioco nel 2010, aprirono un mondo. Pensa che l’anno scorso misi su un gruppo a Cremona, la mia città, per giocarci; da allora, con quel gruppo, ogni volta che finiamo una campagna, ne iniziamo una nuova con un gioco diverso. Tutte le volte che finiamo una campagna, parliamo della nostra esperienza col gioco, confrontandola con quella avuta coi vari giochi giocati finora. Ad ora Polaris è in testa alla classifica di gioco più amato da tutti i giocatori.

Se sei uno di quelli che si siedono al tavolo per l'aspetto di storytelling, sicuramente Polaris è un gioco fantastico (almeno, questo è l'idea che mi sono fatto leggendolo), e tra i giochi narrativi è uno di quelli più evocativi secondo me. Penso che tu sia stato fortunato a poter mettere su un gruppo affiatato con cui provare Polaris e altri giochi.

Io personalmente non sono tanto interessato all'aspetto dello storytelling, però lo proverei comunque volentieri (penso che provare un gioco sia essenziale per decidere definitivamente se ti piace o no). Il problema è che le persone con cui gioco di solito (due gruppi in totale) sono in generale poco interessate a provare giochi nuovi. La maggior parte provengono da D&D 3.5 e si sono rivelate molto poco interessate a provare giochi diversi da D&D o che comunque escono dal tipo di gioco definito da D&D 3.5. Questo peraltro lascia insoddisfatto anche me (eppure D&D mi piace!) perché io sono più per dungeon crawl vecchia scuola dove i personaggi muiono in modo brutale, mentre loro sono più per giochi più supereroici, alta magia e bassa letalità. Mentre non ho faticato molto a convincerli a provare e poi a passare a D&D 5E perché è sempre D&D,  è stato molto difficile convincerli a provare giochi non-D&D. In ogni caso, tutti i giochi che abbiamo provato sono stati relativamente tradizionali come impostazione (forse DW e Fate sono stati quelli meno tradizionali). Non ho provato a suggerire polaris, ma conosco i miei polli e posso immaginare la reazione!

Penso che chi come te riesce a trovare gruppi con cui provare giochi sempre nuovi sia molto fortunato, perché nella mia esperienza l'80% dei giocatori sono molto, molto attaccati a D&D ed è difficile convincerli anche solo a provare qualcos'altro.

Insomma, penso che se volessi provare Polaris farei prima a cercare giocatori su internet.

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Nel caso cercassi giocatori con cui giocare a Polaris online, il posto giusto è questa community di Google+:

https://plus.google.com/communities/104931294878385684076

Per il resto, a me piacciono davvero molto i giochi il cui scopo è quello di dare gli strumenti per giocare una bella storia tematica, e Polaris è sicuramente uno di questi, ma ti assicuro che apprezzo anche altri generi di giochi, più meccanici e meno profondi, come per esempio Torchbearer. Diciamo che ho gusti abbastanza vari: mi basta la chiarezza e la sincerità con i miei compagni di gioco, e non giocare sempre allo stesso gioco.

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