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HR Sci Fi di Barbarian Robot


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A gennaio di quest'anno, girando un po' sul forum di EN World, mi è capitato di trovare un topic creato dall'utente ceiling90, nel quale egli aveva inserito i link al suo Blog "Barbarian Robot" relativo alle sue creazioni Fantascientifiche per D&D 5a:

http://barbarianrobot.blogspot.it/

Guardando un po' tra i documenti postati da questo utente sul blog, ho notato come queste regole fossero seriamente pensate per una Fantascienza pura, sicuramente un progetto molto complesso e coraggioso, per quanto mi riguarda addirittura da ammirare (mica facile creare HR come queste da zero). Poi, da febbraio, non sono stati piùà inseriti aggiornamenti. Stasera giro ancora su En World alla ricerca di qualche novita interessante e mi capita sott'occhio un nuovo topic di Ceiling90 dove posta addirittura due interi supplementi relativi alla sua Ambientazione Fantascientifica "Pearl of Dark Flow" e alle regole per D&D 5a ad essa connesse:

http://www.enworld.org/forum/showthread.php?463778-Pearl-of-Dark-Flow-Setting-My-homebrew-of-Heavy-Sci-fi-Light-Fantasy-Universe

Ora, non so dirvi riguardo alla qualità effettiva delle regole (quel poco che avevo letto mesi fa mi è sembrato notevole), ma di sicuro la presentazione è ottima e le idee sono intriganti. Nuovi Background, nuove Razze, nuove Classi e Sottoclassi, nuovi sistemi, nuovo equipaggiamento (ci sono i Mecha e gli Innesti Cibernetici!!!), tutto rigorosamente in stile Fantascientifico.  Mancano solo le Astronavi e le basi per una bella campagna fantascientifica ci sarebbero tutte (ci sono anche le regole per il Fantasma nella Macchina, se qualcuno di voi conosce Ghost in the Shell).

Lascio a voi giudicare le regole. Io vedrò di leggerle piano piano appena avrò tempo. Comunque siano alla fine, però, già l'iniziativa di questo utente merita sicuramente un applauso.
Qui i link diretti ai suoi due supplementi:

https://drive.google.com/file/d/0B3_qWeuu5gtSY3A0aG1DTjFWMEU/view?pli=1

https://drive.google.com/file/d/0B3_qWeuu5gtSdFp4blBkVEEtSXc/view?pli=1

Modificato da SilentWolf
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Allora, innanzitutto segnalo che Celing90 a rilasciato qualche altro documento basato sulla sua HR fantascientifica:

Aggiornamento di Technology Pillar, uno dei due documenti presentati nel primo post di questo topic.

Il Dominio della Notte

Variante della Razza Jenvar'a: Miraj

La scheda del PG Pre-generato Violet

 

Detto questo, posto il mio commento riguardo al documento relativo all'Ambientazione Pearl of Dark Flow.
Contenuto: Presentazione del concept, presentazione del mondo, il Relay, le Religioni, i Linguaggi, nuovi Background, nuove Razze, breve lista di nuovo equipaggiamento e di una categoria di oggetti speciali chiamati "Archtech", nuove Abilità e, infine, regole sull'Anima Digitale e sull'hacking di quest'ultima.

 

OPINIONE GENERALE

Il documento in generale mi ha intrigato parecchio, dimostrandosi davvero capace di portare nella 5a Edizione l'atmosfera fantascientifica. Le regole sono interessanti, non sempre corrette, ma decisamente ben ideate. I concept delle varie meccaniche sono stati ben pensati e ben descritti e Celing 90 ha dimostrato di essere capace sia in ambito di gamedesign (anche se di problemi ce ne sono), che nell'ambito della creazione della flufa e nell'ambito dell'uso espressivo del linguaggio. Di contro, il supplemento non è impostato nel modo migliore e, nonostante l'ambientazione abbia diversi dettagli interessanti, risulta un po' difficile per il lettore riuscire a calarsi in quest'ultima. Una delle più grosse mancanze è una sezione iniziale incentrata sullo spiegare ai lettori il Background dell'Ambientazione. Do al celing90 il beneficio del dubbio, considerando che magari questa non è una versione definitiva e, dunque, il PDF non è pensato per presentare tutti i dettagli definitivi. una volta che, però, si è conclusa la lettura, si riesce a mettere assieme una serie di dettagli che consentono di individuare un mondo strutturato, anche se molto generale. Questo non è di certo materiale di un designer professionista (anche se ho la sensazione che celing90 non sia a digiuno riguardo alla professione) e, dunque, l'ambientazione risulta ancora molto allo stato embrionale, ma il prodotto in generale appare di enorme qualità estetica e di contenuto. Da notare, in conclusione, il fatto che l'Ambientazione e le regole create da celing90 evidenziano una forte ispirazione da parte della fantascienza giapponese in stile Ghost in the Shell e Cowboy Bebop (come, d'altra parte, l'autore ammetteva nella bozza dell'introduzione da lui postata originariamente sul blog di Barbarian Robot).

 

 

COMMENTO DETTAGLIATO

Da qui in poi commenterò le varie parti del supplemento nel dettaglio, soffermandomi però solo sulle cose che hanno attirato la mia attenzione (postiviamente o negativamente).

INTRODUZIONE E TEORIA UNIVERSALE: Questi due capitoli fanno un buon lavoro a presentare i concetti base che Ceiling90 vuole porre come colonne portanti della sua ambientazione, andando a trasmettere il giusto feeling Fantascientifico alle regole della 5a Edizione. Il difetto di questa parte del supplemento, però, sta - come già anticipato -  nella completa mancanza di una sezione dedicata al Background dell'Ambientazione. Sarebbe stato essenziale inserire proprio all'inizio anche solo una sintesi della storia di fondo che aiuti il lettore/giocatore a calarsi nell'ambientazione. Una certa cognizione della storia dell'Ambientazione la si apprende man mano che si legge la descrizione dei pianeti e delle Razze, ma la mancanza del Background si sente. All'inizio, infatti, il lettore rimane investito da una sequela di nomi ed espressioni per lui senza significato, che solo dopo un po' inizia a comprendere. Quello che si scopre a mio avviso è interessante, ma forse sarebbe stato meglio garantire al lettore un modo più semplice per arrivarci.

 

GUIDA DEL MONDO: IN questo capitolo, celing90 ha dimostrato di avere buon occhio riguardo alla presentazione dei vari pianeti che compongono il sistema stellare dell'Universo Conosciuto, una porzione di universo popolato da razze native, da razze create e dalla discendenza degli esseri Umani. Già da qui traspare un po' del background dell'Ambientazione, che parla della partenza dell'umanità dalla nostra Terra alla ricerca di nuovi mondi da esplorare, un tempo ormai lontano che fa parte del mito. La descrizione dei pianeti è breve ma esaurioente, oltre che ben fatta. Ciò che manca - e si sente tantissimo - è la presenza di una mappa che mostri anche solo in maniera bidimensionale la posizione dei pianeti nel sistema.

 

IL RELAY: Celling ha avuto la brillante idea di inserire nell'ambientazione internet in maniera semplice e tematicamente intrigante. Il Relay è l'insieme di avanzatissimi ripetitori interstellari che hanno consetito la creazione e il funzionamento di un imponente servizio internet interstellare chiamato ULTRAnet. tramite questo sistema sarebbe possibile connettersi alla rete e comunicare (non solo per la ricerca  e per l'invio di dati, ma anche per parlare e vedersi) con chiunque nell'intero universo, indipendentemente da dove ci si trova (astronave o pianeta). Non solo quest'idea può risultare un'utile risorse per i PG, ma è un modo semplice e interessante per introdurre in gioco i temi fantascientifici della connessipone costante alla rete, il trovarsi investiti da valanghe d'informazioni, del rischio di perdersi nella rete e della digitalizzazione della vita umana (l'Ultranet stesso fa da ponte per l'introduzione in gioco, dopotutto, del sistema relativo allo Spirito Digitale). L'Ultranet, poi, è il mezzo che celing90 usa per introdurre nuovi interessante tematiche relative specificatamente alla sua ambientazione, molto intriganti.

 

BACKGROUNDS: In questo capitolo, celing90 presenta una lista di nuovi Background pensati appositamente per l'ambientazione e per introdurre in gioco un feeling fantascientifico. Tematicamente sono tutti molto intriganti, ma dal punto di vista delle regole la loro qualità è decisamente variabile. Il problema si pone in particolare per la questione delle Feature garantire dai Background: in alcuni casi sono interessanti, molto più spesso però sembrano appena abbozzate o addirittura inadeguate al riuscire a confrontarsi con i benefici garantiti dai Background base di D&D 5a. In alcuni casi celing 90 si è complicato la vita, andando a creare feature apposite per Background che potevano essere gestiti come semplice revisione in chiave fantascientifica dei Background del Manuale del Giocatore. I concept sono intriganti e l'intenzione è da stimare, ma si tratta di regole in parte da revisionare (poi magari altri potrebbero essere di opinione diversa dalla mia). Per nessuno di questi Background è presente una lista dei tratti della personalità, ma si può capire il perchè e si può scusare celing90: creare una lista per ogni Background avrebbe richiesto un lavoro mastodontico.

 

RAZZE: Si tratta di uno dei capitoli più belli e intriganti di questo supplemento. Non esente da piccoli difetti, le Razze sono una delle parti più curate del documento e si rivelano in genere molto intriganti. Celing90 cerca di toccare il più alto numero di icone fantascientifiche possibili, andando a inserire dalle razze aliene, ai post-umani (umani che, in un modo  o in un altro, hanno finito con il perdere la loro natura originale), ai robot, alle creature create in laboratorio. Da notare che il supplemento considera la possibiltià che un DM voglia integrare le Razze base di D&D 5a nell'ambientazione e spiega come sarebbero da gestire. L'unico limite concettuale di queste razze sta nel fatto che sono tutte pensate per avere tratti somatici simili a quelli umani, con solo un po' di effetti cosmetici inumani. Le capacità di ognuna, tuttavia, sono molto particolari e in genere molto intriganti. Qui di seguito citerò le razze che, a mio avviso, meritano di più di essere trattate.

Azuli: come nel caso della razza che li precede (gli Anito), dal punto di vista concettuale non c'è niente da dire: è una buona razza. L'unico dettaglio che noto è l'incoerenza che si crea nell'attribuire a una Razza tematicamente connessa all'oceano (e che, fra l'altro, con una sottorazza acquisisce il potere di creare una frusta di ghiaccio) la sensibilità al ghiaccio. A rigor di logica dovrebbe essere già astenta.

Umani V.XX: decisamente interessante il loro background (tre ondate di umani che, a partire dalla terra, si sono espanse nell'universo con metodi diversi) e ancora di più i loro concept e le loro meccaniche. Mi piace l'idea di assegnare anche agli umani delle Sottorazze, chiaramente andando a variare i vantaggi che l'Umano di D&D normalmente ottiene. Ne vengono fuori delle categorie umane intriganti che rispecchiano 3 tipiche immagini dell'uomo in storie fantascientifiche: l'uomo normale, l'uomo che nel tempo ha mischiato il suo DNA con quello di altre creature aliene e l'uomo che, per sopravvivere, ha scelto di salvare la sua identità su un supporto digitale (possiedono un'anima digitale) così da installarla in corpi creati in laboratorio. L'unico difetto che trovo in queste sottorazze riguarda quella chiamata Lilim, che da per scontato l'utilizzo dei Talenti in gioco, facendo notare che l'autore s'è dimentiato del fatto che in D&D 5a i Talenti sono opzionali.

Jinzo: si tratta della razza più intrigante di tutto il supplemento e, vista la cura per i dettagli, forse si tratta anche della razza verso cui l'autore è più affezionato. I Jinzo sono sostanzialmente robot creati forse dagli Antichi (una razza che esisteva nel sistema solare fin dalle sue origini ed ora praticamente scomparsa), dunque esistenti da millenni e ancora funzionanti. Ceiling90 ha creato una razza puramente robotica che presenta in sè numerosi ammiccamenti a una storyline secondaria fortemente interessante. SI potrebbe tranquillamente prendere spunto dal loro background per costruirci sopra una campagna intera. I Jizno costituiscono un modello perfetto per qualunque DM volesse introdurre in gioco delle Razze puramente robotiche. E', tuttavia, importante sapere che sfruttano la regola dell'Anima digitale, di cui sono dotati. I Jinzo sono il primo esempio di Razza o Sottorazza in cui Celing90 mostra come sceglie di gestire la guarigione di creature non viventi, andando in vari modi a prendere spunto da edizioni passate riguardo al consentire in maniera più o meno rilevante l'impossibilità di guarire completamente gli HP tramite incantesimi di guarigione e la possibiltià di usare l'incantesimo riparare per guarirsi tramite gli Hit Dice. Le Sottoclassi del Jinzo, così come le possibili Vanrianti, rivelano soluzioni interessanti e concept intriganti. Forse è la razza meglio progettata di tutto il supplemento. E' decisamente intrigante la gestione della loro sostanziale immortalità.

Malyari: si tratta di una razza concettualmente interessante ma, ancora più importante, si tratta di una Razza in cui Celing90 tenta qualche sperimentazione meccanica in D&D 5a. Rivela di avere poco coraggio riguardo all'introdurre una meccanica che rispecchi fino in fondo la necessità dei Malyari di sacrificare il loro stesso corpo per eseguire magie: di fatto questo "sacrificio" non si manifesta in nulla, visto che sostanzialmente la razza non perde nulla e il PG acquista solamente il vantaggio di castare senza componenti (lo svantaggio sarebbe che lo stesso Malyari è percepito come interamente magico sotto gli effetti di una Spell Detect Magic). Significativa, piuttosto, è la scelta di garantire ai Malyari tramite le Sottorazze la capacità di sfruttare alcuni vantaggi per 1 minuto, al prezzo di dover spendere al termine 1 Hit Dice oppure acquisire 1 Livello di Exhaustion. Devo dire che come idea non è niente male.

Datakyber: Questa sottorazza è interessante, non solo perchè è disponibile a qualunque Razza in sostituzione di una Sottorazza già posseduta, ma anche perchè consente di attribuire al proprio PG un'Anima Digitale e tutti i benefici e gli svantaggi che questo comporta. Possedere un'Anima Digitale non comporta solo il fatto di essere costantemente in diretto contatto con il Relay, ma anche la possibilità di usare gli innesti cibernetici senza penalità (sono descritti nell'altro supplemento, Technology Pilar) e, invece, lo svantaggio di non poter più usare poteri magici e psionici.  Un datakyber può sfruttare il legame con il Relay in modo da poter addirittura comunicare telepaticamente con le macchine e con chiunque altro possieda un'Anima Digitale. Quest'ultimo aspetto apre al PG la possibilità di hackerare i vari sistemi digitali o le persone che possiedono un0anima digitale (i dettagli sono spiegati nella sezione specifica del supplemento).

D-Soul Process: è un Rituale che consente di creare per il PG un'anima digitale. L'idea è geniale, ma la meccanica presenta quello che secondo me è un grosso errore meccanico. Se il rituale fallisce, infatti, la creatura perde permanentemente un Hit Dice. Simili regole non dovrebbero essere implementate in D&D 5a. Sarebbe da suggerire l'inserimento di uno svantaggio alternativo.

 

EQUIPAGGIAMENTO

IN questo breve capitolo Celing90 presenta liste contenenti qualche nuovo equipaggiamento futuristico. Tra gli equipaggiamenti d'Avventura c'è da segnalare lo SmartPad (un dispositivo elettronico di telecomunicazione che è anche sostanzialmente "libro degli incantesimi"), l'Ultralinq (un dispositivo elettronico di telecomunicazione che sfrutta la connessione ULTRAnet) e l'abbonamento al sistema ULTRAnet. Oltre agli oggetti d'avventura, il capitolo presenta alcuni nuovi Strumenti (alcuni dei quali avranno un ruolo centrale riguardo alle nuove meccaniche presentate nell'altro supplemento, Technology Pillar) e gli oggetti speciali chiamati Archtech. Gli Archtech sono una sorta di oggetti magici tecnologici, potenziamenti degli equipaggiamenti tecnologici commerciali che consentono al PG di acquisire alcuni vantaggi come bonus agli Attacchi, bonus ai danni, bonus alle prove, bonus al danno critico, ecc. Si può dire che non rappresentano l'intera categoria degli oggetti magici di D&D, ma piuttosto la loro versione più classica e lineare, fatta più che altro di bonus (i potenziamenti più particolari sono inseriti nell'altro supplemento). Gli Archtech sono presentati divisi in 3 categorie, in base alla effettiva possibilità di accesso: Commerciale, Militare o Speciale. L'idea è carina, anche se non so quanto meriti di essere espansa.

 

ABILITA'

Qui celing90 elenca alcune nuove abilità di sua creazione: Operare (per controllare veicoli), Ingegneria (per costruire cose a livello ingegneristico), Scienza (che rappresenta la conoscenza nella varie discipline scientifiche), Medicina (l'Abilità standard di D&D 5a viene qui espansa per contemplare le operazioni chirurgiche), Tecnologia (per utilizzare tecnologie sconosciute o per tentare di hackerare sistemi informatici). La presenza di una simile lista di abilità in un supplemento fantascientifico è più che comprensibile, ma a mio modo di vedere celing90 qui dimostra di non avere intuito completamente il significato e l'opportunità concessi da Strumenti e Veicoli in D&D 5a. IN questa nuova edizione, infatti, non c'è bisogno di creare Abilità come Operare, considerando che tutti possono tentare di guidare e i professionisti sono già rappresentati con la competenza nei veicoli specifici. Anche per costruire cose non c'è alcun bisogno di una Abilità, in quanto in D&D 5a basta semplicemente provare un tiro di caratteristica o, se si può, sfuttare la il Bonus di Competenza garantito da uno Strumento. IL pregio di Strumenti e Veicoli è il fatto di concedere un modo semplice per accedere ai bonus senza imporre l'obbligo di accumulare troppe abilità.

 

E-WARFARE

Per quanto breve, questo è uno dei capitoli più interessanti del supplemento. IN questa piccola sezione, infatti, sono fornite alcune nuove informazioni riguardo a ciò che significa il possedere un'Anima Digitale. Più specificatamente, si spiega il fatto che il possesso di un'Anima Digitale consente a un PG di eseguire un assalto Hacker all'anima digitale di un'altra creatura, allo scopo di metterla fuorigioco o prenderne brevemente il controllo. Inbsomma, disporre di un'Anima Digitale consente di provare ad Hackerare un'altra creatura con Anima Digitale. La sezione, poi, fornisce semplici e intriganti regole riguardanti i sistemi di protezione contro gli assalti hacker e le prove da eseguire per riuscire nell'assalto a danno di un'altra creatura. Se l'assalto ha successo, il PG può imporre alla creatura bersagli 3 nuove Condizioni: Disconnessione (il PG disconnette l'Anima Digitale del bersaglio dal Relay, rendendogli impossibile sfruttare qualunque capacità garantitagli dalla sua Anima Digitale), Sovraccarico ( la creatura bersaglio viene mandata in tilt, sostanzialmente diventando stunnata), Salto d'Interfaccia (il PG sfrutta la connesione al Relay per permetter alla sua Anima Digitale di lasciare il suo corpo e passare in quello del bersaglio; mentre si trova nel corpo del bersaglio, il PG prendere il controllo di quest'ultimo fino a quando il bersaglio non riesce ad avere successo in prove contrapposte che la creatura può decidere di eseguire). La cosa ancora più interessante è il fatto che queste stesse regole presentano basi meccaniche per eseguire simili assalti informatici anche agli oggetti elettronici inanimati, presentando una base estremamente semplice per l'hacking in senso generale. IN quest'ultimo senso, a mio avviso il sistema non è necessariamente completo, ma si rivela un'ottima base di partenza per costruire qualcosa di più ideale. A mio avviso, considerando anche il modo in cui la questione hacking è trattata in altri materiali d20, celing 90 merita decisamente un applauso riguardo al modo estremamente semplice in cui è riuscito ad affrontare il tema. Semplice ed efficace.

 

 

Qui finisce il documento intitolato "Pearl of the Dark Flow", a cui do una buona valutazione considerando anche che si tratta di un supplemento scritto da un giocatore comune. Appena avrò tempo, vedrò di scrivere un commento anche sull'altro supplemento, pieno di altre idee interessanti (cito fra tutti i Mech e l'equipaggiamento Cybernetico, fra le due meccaniche più riuscite dell'intero Technology Pillar, a mio avviso).
Prima di passare all'altro documento, però, ci tengo con il mettere in evidenza e con il consigliare a fare attenzione riguardo alcuni piccoli errori che celing90 tende a fare senza accorgersene, e senza ricordare bene che D&D 5a funziona in questi aspetti diversamente.

  • Tende a dimenticare che non è necessario possedere una Abilità per compiere una azione.
  • Tende a dimenticare che gli Strumenti esistono anche e soprattutto per consetire Prove di Caratteristica
  • Tende a dimenticare che in D&D 5a non ci sono prove di Abilità, ma solo prove di Caratteristica.
  • A volte, raramente, tende a dimenticare che le Azioni Bonus non andrebbero date alla leggera e che non sono un sinonimo di "Azione Gratuita" o di "Azione Minore".

Per il resto, sembra avere una buona capacità di progettazione delle meccaniche.

 

 

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