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DB_Cooper

Messaggio consigliato

Ciao a tutti!

 

Vorrei condividere con voi alcuni dubbi terminologici e di contesto. Non so se si tratta di un'esposizione poco chiara del manuale o di una differenziazione tacita, in alcuni casi.

 

Con la scusa, raggrupperei quì tutte le domande generiche sulla falsariga del forum ufficiale: chi posta una domanda (Q, per question) la numera col numero successivo di quella precedente (Q1, Q2, etc) ; chi risponde, riporta lo stesso numero con A, per Answer (A1, A2).

 

Sembra macchinoso, ma è molto utile e tiene il forum più pulito.

 

ESEMPIO.

Tizio scrive: "Q1: Il Mago diventa bello se ha carisma alto?"

Caio, per rispondere, scrive: "A1: No, diventa più brutto."

 

Se poi Sempronio ha un'altra domanda scrive "Q2:" bla bla bla e chi risponde segnala "A2:" bla bla bla.

 

Vedete voi. Io lancio il sasso. :)

 

Q1: Prove di Caratteristica e Attacchi

Tecnicamente parlando un Attacco potrebbe essere una prova di Caratteristica (Forza o Destrezza, per esempio).

Il barbaro, per fare un esempio, guadagna "vantaggio nelle prove di Forza" quando è in Rage. Sarebbe assurdo non considerare l'attacco una prova di Forza, anche se a quanto pare potrebbe anche non esserlo...

Il dubbio viene quando leggo "Avvelenato": un personaggio avvelenato guadagna svantaggio nelle prove di Caratteristica E nelle prove di Attacco...

Altra questione: Enhance Ability. Un personaggio bersaglio può guadagnare vantaggio (tra le altre) vantaggio nelle prove di Forza... Ma non negli Attacchi, seguendo il wording di "Avvelenato"?

 

Idee?

 

Indice delle Domande:

Q1: Chiarimenti sul Vantaggio nelle prove di Caratteristica.

Q2: Come viene gestita la sorpresa?

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A1: hai riferimenti regolistici per sostenere che un attacco è una prova di caratteristica?

A1: Sono elencati tra le prove possibili nella sezione delle Prove di Caratteristica... Potrebbe essere inteso come "usi la forza per fare gli attacchi" e probabilmente è così... Ma considerando che tutto il gioco ruota a prove di caratteristica, ritengo soltanto un pò contro-intuitivo considerare gli attacchi come una cosa a parte SE in relazione con privilegi e/o status.

Per esempio, non capisco perché un barbaro in Ira non dovrebbe attaccare con il Vantaggio, visto che se non attacca (o non subisce danni, ok) l'Ira termina.

Il dubbio non è sulle RAW: temo soltanto che potrebbe trattarsi di una svista di revisione o di un wording poco coerente...ma sicuramente mi sbaglio io. :)

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A1:

Gli attacchi e volendo anche i TS funzionano in maniera simile ai check di caratteristica, ma non sono check di caratteristica.

Alcune prove:

- le capacità che influenzano attacchi, save e check specificano che influenzano tutti e tre. Se attacchi e save fossero check, le capacità si limiterebbero a parlare di check

- gli attacchi si effettuano attivamente contro una CA, i save passivamente contro una CD stabilita dalle statistiche di chi li impone. I check si tirano attivamente contro una CD arbitraria decisa dal master

- i check sono descritti a pag 174 del PHB o a pag 58 del Basic (v. 0.2). Attacchi e save sono descritti altrove

Anche se i check hanno meccaniche simili ad attacchi e save, bisogna ricordare che in 5e tutto ha meccaniche simili a tutto il resto, visto che Caratteristica (+ Proficiency) è praticamente l'unica meccanica del gioco.

Semplificando, i check di caratteristica corrispondono alle prove di abilità delle vecchie edizioni, non a tutto ciò che si tira usando un bonus di caratteristica.

Per cui, dato che attacchi (e save) non sono prove di caratteristica, si spiegano i wording di rage, poisoned, enhance ability e tutte le altre capacità simili.

EDIT: il Basic specifica anche che

The DM calls for an ability check when a character or monster attempts an action (other than an attack) that has a chance of failure.

Direi che questo chiarisce definitivamente la questione, RAW, RAI e a Dio piacendo.

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A1: Il sistema l'ho capito. :) Quel che volevo dire è che mi suona narrativamente male l'idea di alcune capacità specifiche.

Non trovo il senso per cui un Barbaro in Rage non dovrebbe avere il vantaggio negli attacchi (contando che praticamente la Rage è l'unica cosa che lo distingue da altre classi combattenti, riguardo al combattimento in sé OVVIAMENTE) o l'idea di Enhance ability che mi rende "più figo" per alzare o sfondare una porta, ma non per dare un cazzotto a un tizio. :)

Comunque ok, il regolamento in tal senso è chiaro.

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A1:

Più che di narrazione, qua si parla di equilibrio.

Avere vantaggio agli attacchi finché in rage renderebbe il barbaro troppo potente.

In più, la rage potenzia comunque gli attacchi aumentandone i danni, per cui il vantaggio sui TC sarebbe un po' ridondante, e non così caratteristico.

Enhance abilty dà vantaggi secondari oltre al vantaggio, per cui anche lì c'è un po' di caratterizzazione.

Puoi anche pensare che l'incantesimo potenzi i muscoli ma non, per dire, la velocità dei colpi, la precisione, il tempismo e tutti gli altri fattori che concorrono all'efficacia di un colpo armato (quindi rende più forti, ma non combattenti migliori).

Diciamo che sono problemi narrativi minori, che possono facilmente essere accettati in nome di un equilibrio migliore.

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A1: è esattamente come dice The Stroy. Nonostante in D&D 5a praticamente tutti i tiri si rifanno a 1d20+ Caratteristica+Proficiency, il sistema ha introdotto una ferrea distinzione ai tipi di tiri per non confondere i giocatori. In D&D 5a esistono 3 tipi di tiri: Attacco, Prova di Caratteristica e Tiro Salvezza. La scelta di distinguere in queste 3 tipologie non dipende da questioni narrative o di flavour, ma è una scelta fatta per creare ordine e chiarezza nella lettura delle regole. Ci sono circostanze che influenza solo gli Attacchi, circostanze che influenzano solo i Tiri Salvezza e circostanze che influenzano solo le Prove di caratteristica. Avendo i giocatori ben chiare le 3 tipologie di tiri, sanno subito capire quando una prova è influenzata d auna capacità oppure non lo è. Se, ad esempio, un giocatore sa che una capcità gli da Svantaggio solo agli Attacchi, sa bene che nelle Prove di caratteristica e nei Tiri Salvezza non subisce alcuna penalità.

A questo punto, quando nel manuale viene specificato che una capacità influenza un Attacco, significa che influenza solo l'Attacco. Oppure, quando dice che influenza solo le Prove di Forza, vuole dire che ha influenza solo sulle Prove della Caratteristica Forza. Non è assolutamente possibile cercare una scorciatoia per concepire l'Attacco una prova di caratteristica. In D&D 5a un Attacco e una Prova di caratteristica sono due prove di tipologia completamente separata.

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A1: ma in realtà, come ripeto, nella ratio del sistema ci sono perfettamente... Semplicemente volevo interpretare al meglio anche questo aspetto, ma non per piegare il sistema, quando (banalmente) per capirlo a fondo. :)

Il concetto dell'Ira è piuttosto chiaro sul piano regolistico e in gran parte su quello narrativo (dopo tutto il combattimento è una situazione complessa che va oltre la mera forza muscolare, fin quì penso ci siamo tutti), volevo giusto prevenire qualche caos al tavolo... In fondo la semplificazione di un sistema lascia più spazio all'interpretazione ed è chiaro che si possano generare alcune incomprensioni.

Grazie a tutti, comunque, l'A1 è chiusa. :)

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Q2: Come viene gestita la sorpresa? Un ladro che sorprende un nemico ha un attacco furtivo e questo è sicuro. Se poi vince l'iniziativa ne ha un secondo perché l'avversario è ancora sorpreso? E se attacca con due armi il nemico è considerato sorpreso per tutti e due gli attacchi?

Spedito dal mio smartofono tramite Tapatalchio.

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Q2: attenzione, se non sbaglio (mi baso sul Basic, non sul PHB) il fatto che un nemico sia sorpreso di per sè non dà vantaggio, quindi il ladro ha attacco furtivo solo se arriva nascondendosi. Essere sorpresi impedisce semplicemente di agire nel primo turno, e di compiere reazioni. Quindi:

- il ladro arriva e coglie i nemici alla sprovvista. Se è nascosto, o ha vantaggi in altro modo, può fare il furtivo.

- i nemici non agiscono perchè sorpresi

- si tira di iniziativa e si agisce normalmente (i nemici possono anche compiere reazioni)

Riguardo la questione "combattere con due armi e sorpresa", ripeto che la sorpresa di per sé non dà vantaggio. Se il ladro fosse nascosto, avrebbe vantaggio solo per il primo attacco.

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Q2, segue: Ma allora cosa significa essere nascosto? Se io ladro pugnalo un tizio in mezzo alla folla mescolandomi tra la gente sono nascosto? E se tradisco un amico (che quindi non si aspetta una pugnalata da me) non posso fare l'attacco furtivo se sono visto da lui?

Spedito dal mio smartofono tramite Tapatalchio.

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A2: sei nascosto quando tenti attivamente di nasconderti al nemico (leggasi, quando usi l'abilità stealth superando la CD di percezione). Per esempio, se ti avvicini a un bersaglio nascondendoti tra la folla e lui non ti vede/sente arrivare (superi la prova si stealth), allora sei nascosto, e godi di vantaggio al tuo tiro per colpire (e probabilmente anche della sorpresa). Al contrario, se stai parlando con un tizio e a un tratto lo accoltelli senza alcun preavviso, non sei nascosto (quindi non hai vantaggio) ma l'hai sorpreso (quindi hai un turno di vantaggio)

EDIT: corretto in A2 :-)

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Q3: esempio per schiarirmi i dubbi. Mia mamma ha livelli da ladro. Una sera in cucina sta servendo il polpettone e ha un coltello in mano per (credo io) tagliarlo a fette. Tuttavia senza preavviso ad un certo punto mi accoltella. Io vedo perfettamente quello che sta succedendo, ma non avrei avuto modo di reagire o intuire quello che stava succedendo.

In questo caso mia mamma ha diritto al danno extra da attacco furtivo?

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A3: La domanda è "tendenziosa". :) Purtroppo non abbiamo sempre strumenti di gioco per effettuare un processo alle intenzioni... In generale, un Furtivo è un attacco "letale", anche se il suo nome suggerisce anche altro... Un master particolarmente flessibile potrebbe introdurre una HR (o specifica, se vogliamo) del tipo "il furtivo si applica anche a tutti gli attacchi non previsti", come l'interlocutore occasionale della taverna che a fine serata si fida di noi...

Mi sembra un processo alle intenzioni che crea più problemi che altro e secondo me rientra sul piano delle HR.

Nel tuo caso, non lo applicherebbe tanto perché non ti aspetti la coltellata di tua madre in chiave psicologica, quanto se NON vedi l'attacco in arrivo. Non penso che il valore psicologico debba fare la differenza (forse dovrebbe sul piano del realismo, ma già mi vedo sonore litigate :) ).

Q3: esempio per schiarirmi i dubbi. Mia mamma ha livelli da ladro. Una sera in cucina sta servendo il polpettone e ha un coltello in mano per (credo io) tagliarlo a fette. Tuttavia senza preavviso ad un certo punto mi accoltella. Io vedo perfettamente quello che sta succedendo, ma non avrei avuto modo di reagire o intuire quello che stava succedendo.

In questo caso mia mamma ha diritto al danno extra da attacco furtivo?

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A3: Sicuramente non puoi reagire in quanto sei sorpreso. Per il furtivo, basandosi sulla descrizione dello Sneak Attack, la tua domanda si trasforma in: "Tua madre ha vantaggio al tiro per colpire?" Se sì, è furtivo. Se no, no.

Io, come master, direi di sì, dato che ne ho facoltà. Sei completamente scoperto e in una posizione nella quale ci si difende male (non dico prono, ma insomma, seduto a tavola...)

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  • Supermoderatore

A3: Essere surprised non concede furtivo, né vantaggio agli attacchi. Esistono capacità di classe (vedi l'assassino) che forniscono vantaggio contro nemici che non hanno ancora agito (come chi è sorpreso). Il furtivo si infligge solo tramite vantaggio o grazie ad alleati in mischia con i nemici. Un DM può houserulare che un "colpo improvviso" inatteso conceda vantaggio, ma a quel punto per coerenza dovrebbe concederlo anche l'essere surprised, cosa che non è.

Riguardo unseen e hide, c'è una differenziazione da fare. Siamo hidden quando gli avversari non sono consci della nostra presenza, siamo unseen quando non siamo visti anche se conoscono la nostra posizione. La condizione hidden comprende unseen. Quando siamo hidden e attacchiamo, ci facciamo localizzare, ma possiamo restare unseen (rinascondendoci o beneficiando di invisiblità greater). Ora qualcuno potrebbe obiettare che nascondendoci nello stesso punto da cui abbiamo attaccato (i.e. un cespuglio) nel momento in cui ritiriamo fuori la testa per attaccare di nuovo siamo immediatamente visti; ma un tweet di Mike Mearls afferma You can hide in the same place e ha anche detto che it's fair for the DM to impose disadvantage on that Stealth check.

Consiglio la lettura di questo articolo.

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A3: risposta breve: il DM può houserulare quello che vuole ;)

Risposta lunga: in 5e non esiste una condizione Sorpreso. La cosa più vicina che abbiamo, da ruling, è il paragrafo nel riquadro sul nascondersi che dice: "Under certain circumstances, the Dungeon Master might allow you to stay hidden as you approach a creature that is distracted, allowingyou to gain advantage on an attack before you are seen".

Quindi c'è un riscontro ufficiale: il DM può determinare che il PG ha vantaggio (e dunque può fare attacco furtivo) se attacca un nemico che è ignaro della sua presenza.

Notare che in combattimento un attacco del genere è difficile da portare ("In combat, most creatures stay alert for signs of danger all around, so if you come out of hiding and approach a creature, it usually sees you").

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A3: la sorpresa esiste. Non è una condizione in senso stretto, ma c'è: non puoi agire, né reagire per 1 turno (quello di sorpresa). Ovviamente non si tratta necessariamente di battaglia in sé, quindi la "condizione" sorpreso si applica brutalmente a qualsiasi "imboscata".

Nell'esempio che fa il manuale del "tipico" agguato per strada, direi che c'è un'assonanza piena con la "condizione" nascosto: non so che sei li, ma ci sei e mi attacchi. Hai vantaggio (dal manuale "se attacchi una creatura che non può vederti, hai vantaggio nel tiro di attacco. Riveli la tua posizione - hit or miss."

Una riflessione: dovremmo stabilire (perché poi questo è parte ed estensione del discorso iniziale) se "non aspettarsi un attacco psicologicamente" significa essere sorpresi. :) Sembra un'inezia, ma è una domanda insidiosa... Io direi proprio di sì, ma DI PER SE essere sorpreso NON fornisce vantaggio.

In definitiva, il ruling più vicino al RAW mi sembra il seguente: se mi attacchi e NON ti vedo, hai vantaggio. Se mi attacchi e non me l'aspetto, NON hai vantaggio, ma io non agisco/reagisco per 1 turno.

EDIT: avevo dimenticato di "ri-incollare" una parte. :)

Lo SNEAK attack, nell'ottica di questo probabile ruling, non si applica, perché il requisito (salvo le eccezioni presentate di Incapacitato, presenza di una creatura ostile adiacente e la presenza di svantaggio) è il "VANTAGGIO" nella prova di attacco.

Poi potremmo discutere del fatto che la regola è imprecisa, surreale o quant'altro. :)

DB

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