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Recensioni


Messaggio consigliato


scusate per l'errore^^,comunque allora non lo leggo,ma potete consigliarmi qualcosa di toccante per un adolescente?

Eh no. Perchè non lo devi leggere? Leggilo invece, così quando leggerai qualcosa di meglio, come L'Ultimo Orco della De Mari, il ciclo delle Cronache e del Ghiaccio e del fuoco, la Trilogia di Barthimeus, il ciclo di Locke Lamora o quanto e tanto altro... saprai che Terry Brooks ha scritto al massimo uno o due libri decenti (Le pietre magiche di Shannara).

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Già ho letto l'ultimo elfo di Silvana De Mari,nulla di che.L'inizio molto intenso,mi ha fatto "vivere" le esperienze del piccolo yorsh ma poi...la storia mi è risultata un pò noiosa perchè sono abituato a libri più lunghi e pieni di colpi di scena,invece quello mi è sembrato un po infantile...tutto il contrario l'ultimo orco,da quanto ho saputo c'è molta guerra e so che fine fa il protagonista è mi hanno detto anche che è molto più bello rispetto all' ultimo elfo...

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scusate per l'errore^^,comunque allora non lo leggo,ma potete consigliarmi qualcosa di toccante per un adolescente?

Più che errore... orrore.

Già ho letto l'ultimo elfo di Silvana De Mari,nulla di che.L'inizio molto intenso,mi ha fatto "vivere" le esperienze del piccolo yorsh ma poi...la storia mi è risultata un pò noiosa perchè sono abituato a libri più lunghi e pieni di colpi di scena,invece quello mi è sembrato un po infantile...tutto il contrario l'ultimo orco,da quanto ho saputo c'è molta guerra e so che fine fa il protagonista è mi hanno detto anche che è molto più bello rispetto all' ultimo elfo...

Per saper scrivere decentemente un buon requisito è leggere molto e aggiungo io, di tutto. In questo modo capirai anche quali sono gli errori più comuni.

L'Ultimo orco è il libro riuscito meglio, gli Ultimi Incantesimi è invece un po' troppo una lungaggine...

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recentemente ho trovato a casa mia in un angolo remoto della libreria un libbro di terry brooks uno dei più grandi scrittori fantasy di sempre di nome "la spada di shannara"di cui mi sembra non ci sia ancora la recensione,siccome mi ha attratto molto,volevo chiedervi di postare qualche commento o le sensazioni che vi ha comunicato questo libbro,per vedere se vale la pena di leggerlo....in più vi consiglio il ciclo dell'eredità di cristopher paolini di cui ancora deve uscire l'ultimo libbro(il quarto),ve lo consiglio,i suoi sono tra i migliori fantasy recentemente scritti,io devo leggere ancora il terzo,appena avrò letto tutto il ciclo vi posterò recensioni e commenti sui questi libri

grazie come sempre da nobile elfo,il giovane compagno di avventure di orgoglio elfico :bye:

Ho letto pressochè tutto Brooks, ed è sopravvalutato secondo me. Preferisco i suoi libri meno famosi.

La Spada di Shannara è copiato dal Signore degli Anelli quasi a livelli di plagio, gli altri libri della saga oscillano tra il decente e il mediocre, con rari picchi di tamarraggine figacciosa (come il nano Risca nel Primo Re).

Il ciclo di Landover non è piaciuto a nessuno tranne che a me. Propriamente parlando rientra nel fantastico, un po' mondo fatato delle fiabe un po' saga fantasy tradizionale. Pieno di clichè e idee un po' campate per aria, ma godibile a tratti.

Quel che secondo me gli è riuscito piuttosto bene è la trilogia detta del Verbo e del Vuoto, un Urban Fantasy (fantasy ambientato ai giorni nostri) a sfondo divino-mistico che presenta personaggi decenti, libri corti e ben strutturati.

L'ultima saga, in cui collega quella del Verbo e del Vuoto cn quella di Shannara, ancora non l'ho letta.

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In ordine sparso:

- Landover è piaciuto pure a me, anche se non l'ho letto tutto;

- Alcuni libri di Shannara mi sono piaciuti, la trilogia del Verbo e del Vuoto mi è piaciuto parecchio;

- @nobile elfo: qui siamo appassionati dell'Italiano corretto, e soprattutto siamo su un forum di discussione e non su Yahoo! Answers: se non ti fa piacere sentirti dire che non si scrive "libbri" allora smetti di scrivere "libbri" e scrivi "libri", credimi sulla parola quando ti dico che ti stancherai prima tu di dare risposte scontrose che noi di correggere errori che avrebbero dovuto correggerti i tuoi insegnanti già anni fa;

-@nobile elfo ancora: credo che un adolescente possa leggere tutto, non lasciarti fregare dalle etichette leggendo i soliti polpettoni commerciali: se vuoi un bel libro leggiti Il Giovane Holden (già che l'autore è passato recentemente a miglior vita), se invece lo vuoi fantasy mi sa che non è mai troppo presto per Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. ;-)

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Non mi sembra che nobile (quanto tempo :-p) abbia fatto errori di battitura oltre quello... Ha sbagliato a insistere... Comunque è vero: la trilogia di bartimeus è esilarante (qualche volta te lo presto)...

Se dovessi fare una classifica:

-Il gabbiano Jonathan (perdonatemi e non lapidatemi :D)

-L'eleganza del riccio

- Il signore degli anelli

Quarti andrebbero L'ultimo orco, i pilastri della terra, Qualcuno con cui correre...

:bye:!

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Io ho appena finito la Saga di Millennium: Uomini che Odiano le Donne, La Ragazze che giocava con il Fuoco e La Regina dei Castelli di Carta.

E' di sicuro il mio libro preferito: non sono patito dei polizieschi, ma le ambientazioni e i personaggi mi hanno fatto innamorare.

I tre libri sono eventi quasi completamente scollegati fra loro. Tranne per un particolare: Lisbeth Salander, una ragazza sociopatica e mentalmente disturbata, ma ricercatrice abilissima. Nel primo libro lei assisterà il reporter Mikael Blomkvist (come si fa la dieresi??) durante la sua stesura della bibliografia della famiglia Vanger, mentre negli altri si scoprirà di come lei sia stata bollata come "Scomoda" e per questo si è tentato di neutralizzarla più volte. E, grazie a Mikael, si scoprirà qualcosa di molto marcio sotto la candida faccia della Svezia

abbastanza professionale come recensione?

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Mi sembra sia stia facendo un caso nazionale su un nonnulla, gente O_O

Su su, mi sembra tutto un po' eccessivo! :-p

Ora, vorrei fare anche io una piccola recensione, anche se devo ammettere che non è il mio forte. Spero di fare un lavoro decente.

Ho scelto di recensire questo libro perché si tratta di un lato meno conosciuto di uno stranoto autore, ovvero:

ASIMOV ISAAC, Rompicapo in quattro giornate, Mondadori, 2009

Non è universalmente noto che Asimov abbia scritto un discreto numero di racconti gialli. Si tratta di racconti scritti con grande maestria, costruiti con una logica ferrea: vi si possono ritrovare echi dei classici in materia, Doyle e Christie, proprio negli intrecci logici e nel fatto che, nel racconto, sia in realtà sempre presentato al lettore il particolare che gli permetterebbe di risolvere anch'egli il caso, al tempo stesso però celandolo con grande abilità.

TRAMA

I protagonisti del romanzo sono tutti personaggi fittizi, ma la storia si svolge nell'arco dei 4 giorni di una fiera del libro tenutasi realmente, nel mese di Maggio del 1975. Tutto comincia quando un misterioso pacchetto viene recapitato all'occupante della camera 1511 del grande albergo in cui si sta tenendo l'annuale congresso dell'ABA, l'American Booksellers Association. Poco tempo dopo viene rinvenuto un cadavere, e a far luce sul mistero verrà chiamato Darius Just, uno squattrinato quanto sagace scrittore.

La particolarità dei gialli asimoviani è il fatto che, oltre agli abituali elementi tipici del genere, l'autore vi inserisce spesso una forte dose di ironia, tale da stemperare fortemente la gravità degli argomenti trattati, argomenti che talora non sono poi nemmeno così gravi, essendo in molti casi più enigmi che tipici gialli col morto. Un esempio emblematico in materia è la bellissima serie dei racconti dedicati ai Vedovi Neri.

Questo specifico romanzo, poi, contiene una peculiarità in più: tra i personaggi principali - e tra i possibili colpevoli! - compare anche lo stesso Asimov, per nulla tenero nel dipingersi con ironia estrema: devo dire anzi che il ritratto che fa di sé stesso costituisce uno degli elementi più divertenti del libro.

Un'altra cosa mi ha colpito: la narrazione di questo romanzo riesce a dare la sensazione che la storia si svolga in un ambiente chiuso (un po' come il celeberrimo Dieci piccoli indiani) anche se tecnicamente non è così. Essendo i gialli in ambienti chiusi tra i miei preferiti, la cosa mi è piaciuta particolarmente.

Come dicevo poc'anzi, lungo la storia vengono forniti al lettore tutti gli elementi per la soluzione del caso: però vengono in effetti dati in modo talmente abile da passare inosservati fino a quando non vengono tutti messi in relazione tra loro, ovviamente alla fine. :-p

La narrazione prosegue con un buon ritmo, tale da indurre il lettore a leggere tutto d'un fiato (non si tratta comunque di un volume imponente: ha 277 pagine).

Giudizio: devo dire che mi è piaciuto parecchio. Bisogna dire che il tono ironico potrebbe far sentire spaesato chi si dovesse aspettare un'atmosfera più tradizionale e seria. Tuttavia già dal titolo si può capire cosa troverà nel libro: un vero e proprio rompicapo che il lettore può divertirsi a sciogliere (se ci riesce :-p).

:bye:

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  • 1 mese dopo...

Volevo consigliarvi vivamente tre libri:

1)Il libro Tibetano dei morti...Affascinante.

2) Hagakure..aforismi e leggi dei samurai.

3)lezioni spirituali per giovani samurai..un libro davvero particolare che spiega nel profondo i sentimenti e la via del samurai...

E poi vorrei consigliarvi poiché molto bello e romantico, ma anche thriller e boh un pò di tutto..L'OMBRA DEL VENTO...vi lascerà davvero di stucco..bel romanzo..soprattutto per i più nostalgici, i sognatori^^

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3)lezioni spirituali per giovani samurai..un libro davvero particolare che spiega nel profondo i sentimenti e la via del samurai...

Più che sentimenti dei samurai spiega i sentimenti dei giapponesi del dopo guerra. Consigliare Mishima in Italia è sempre "pericoloso", qui da noi molto spesso conservatore e fascista sono messi sullo stesso piano, c'è un po' lo spauracchio aleggiante del Ventennio. A me piace molto l'opera del buon culturista-marzialista-scrittore-sognatore-suicida, è singolare trovare gente che lo apprezzi visto il numero di orecchie che potrebbe (e dovrebbe) far fischiare leggere certi passaggi dei suoi libri. D'altronde viviamo in un mondo in cui Kamikaze è un termine associato a gente con la barba che fa saltare in aria autobus di turisti, mi sa che sia normale non apprezzare Mishima per il popolino. Anche Il Padiglione d'Oro è notevole a mio avviso, volendo esplorare altri aspetti della sua filosofia (perché di filosofia si tratta, come quasi sempre). ;-)

Degli altri che hai citato mi manca il Libro dei Morti, credo che meriti ma mi ritengo ancora troppo "terreno" per occuparmi di certe cose (che di "morti" non si trattava, propriamente, e prima di pensare alla reincarnazione devo impazzire e poi raggiungere l'Illuminazione; impazzire per prima cosa).

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Più che altro mi è piaciuto l'accostamento tra il libro tibetano dei morti ed il bushido...

Teologicamente fanno un po' a pugni ma ci stanno ^^

Orsù ora leggiamoci anche i libri più impegnati:

Il grande sigillo di Milarepa e L'Ananda Shutram di Shiri Shiri Anandamurti. ;P

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