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Recensioni Anime Giapponesi


Messaggio consigliato

Questo thread nasce con l'intento di raggruppare recensioni fatte dagli utenti Dragon's Lair per dar modo di conoscere il mondo degli Anime giapponesi, che siano arrivati o meno in Italia. E' un mondo estremamente vasto e spero che il topic venga consultato da tutte quelle persone che vogliono espandere un pò i loro orizzonti in merito all'animazione orientale.

Ringrazio anticipatamente tutti gli utenti che vorranno mandarmi le loro recensioni.

Terrò il thread estremamente pulito dai commenti, nel caso vogliate parlare di un Anime in particolare vi invito a creare una discussione apposita se non esiste già.

Grazie.

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Slayers-anime-logo.jpg

Ero indeciso sull'anime da cui partire, ma il fatto di averlo riguardato recentemente mi ha fatto optare per Slayers (スレイヤーズ), probabilmente meglio noto in Italia come Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo per Rina (titolo assurdo, ma almeno la sigla italiana non era niente male, seppure anni luce da quelle originali).

Considero Slayers uno dei migliori anime che abbia avuto la fortuna di guardare e senza dubbio il più divertente. Uno dei punti forti è il fatto che con l'andare avanti delle serie, l'anime migliora sensibilmente.

I personaggi sono molto ben caratterizzati e i doppiatori riescono a dar loro vita in maniera eccelsa. Gran parte del merito va a Hayashibara Megumi, che oltre a cantare piuttosto bene le sigle, riesce a rendere la protagonista, Lina Inverse, uno dei migliori personaggi mai creati. L'unica persona che mi ricordi a racchiudere i sette vizi capitali (a parte la lussuria).

Gli altri protagonisti Gourry, Zelgadis e Amelia (ma senza dimenticare Xellos e il suo "Sore wa... himitsu desu!") funzionano benissimo da comprimari e spalle comiche, anche involontarie, come nel caso del povero Zelgadis.

L'anime è chiaramente ispirato al mondo dei giochi di ruolo fantasy, D&D in testa, il che per molti appassionati non può che essere un bonus.

Pur essendo un prodotto decisamente divertente e scanzonato in molti punti, la trama assume toni epici e anche drammatici, specie verso la fine delle varie serie.

In una parola, consigliatissimo.

Nota: Mi riferisco alle prime tre serie tv (Slayers, Slayers Next e Slayers Try), in quanto le altre ancora non le ho viste.

Recensione di Jade Silvershine

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Visto che ho citato questo titolo nei commenti alla recensione precedente, direi che è il caso di parlarne un po'.

Il genere è definibile come commedia romantica, insomma le preferite di mia moglie.

Come capita spesso nelle opere giapponesi, abbiamo uno o più triangoli amorosi che si risolvono nel modo più scontato possibile. La cosa buona è che si risolvono e non rimangono in sospeso come in molte opere della Takahashi.

Diciamo quindi che non è certo un titolo originalissimo, ma è decisamente piacevole dato il modo in cui le vicende sono narrate.

Anche in questo caso, l'anime di Toradora! deriva da delle light novels scritte da Takemiya Yuyuko. Il titolo è un gioco di parole un po' lungo da spiegare, ma che deriva dal nome dei due protagonisti (poi se qualcuno fosse interessato potrei spiegarlo).

Takasu Ryūji 高須 竜児 è il protagonista maschile. E' uno studente di 17 anni e vive da solo con la giovane madre, dato che suo padre (un deliquente) è morto. I geni paterni gli giocano però un brutto scherzo: nonostante il suo carattere gentile, Ryūji eredita gli occhi del padre, che lo fanno sembrare un poco di buono. Questo non gli permette di avvicinare facilmente gli altri ed è consapevole di non avere molte possibilità con l'altro sesso. Inoltre, sua madre è decisamente poco affidabile e Ryūji ha imparato ad essere indipendente e ad essere lui ad occuparsi della casa. A tutti i suoi problemi se ne aggiunge un altro: Taiga.

Aisaka Taiga 逢坂 大河 è una compagna di classe di Ryūji. Dato che è piccola di statura ed ha un carattere decisamente difficile, viene chiamata "Tigre tascabile". Anche lei ha molta difficoltà a relazionarsi con gli altri dato il suo carattere. Come Ryūji, anche Taiga ha diversi problemi in famiglia, che diventeranno evidenti con il passare del tempo. Taiga potrebbe essere descritta come la classica tsundere, ma è tutt'altro che un personaggio superficiale.

I guai di Ryūji nascono da un errore di Taiga, che infila una lettera d'amore nella borsa sbagliata, cioè quella di Ryūji stesso. Per recuperare la lettera e zittire Ryūji, Taiga è disposta a tutto. Da qui nasce la relazione a dir poco burrascosa tra i due, con risvolti decisamente divertenti.

Anche se non siete amanti del genere (come me), Toradora! vale sicuramente la pena di essere visto.

Recensione di Jade Silvershine

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the-melancholy-of-haruhi-suzumiya.jpg

L'anime nasce come adattamento delle light novels scritte da Tanigawa Nagaru.

Specifico che parlerò più che altro della prima serie, in quanto la seconda è... strana, per non dire altro.

Il titolo originale è Suzumiya Haruhi no Yūutsu (涼宮ハルヒの憂鬱), cioè la malinconia di Haruhi Suzumiya.

In breve, la trama dell'anime è la seguente: Kyon (l'ultimo personaggio sulla destra nell'immagine), il narratore, incontra nella sua nuova classe Haruhi (la ragazza con la fascia rossa al braccio). La sua compagna di classe è estramemente eccentrica: non parla con nessuno, cambia pettinatura a seconda del giorno della settimana, non sembra per nulla interessata a quello che le accade attorno. E' annoiata.

Per dirla con le sue parole, non è interessata a semplici umani, ma solo a cose straordinarie, come esper, viaggitori del tempo e alieni.

Kyon si trova suo malgrado a diventare l'unica persona con cui Haruhi parla, finché la ragazza non decide di creare un nuovo club scolastico, la brigata SOS, costringendo Kyon e altre tre persone a farne parte.

Haruhi si dimostra essere una persona estremamente energica e prepotente, un ciclone che si abbatte sulla vita del povero Kyon, costretto ad assecondare le bizzarre idee di Haruhi, perché, senza anticipare troppo, ne va della salvezza del mondo.

Lo scopo della brigata SOS è quello di investigare eventuali fenomeni fuori dall'ordinario e oltre a Kyon e a Haruhi, ci sono altri tre componenti (da sinistra verso destra nell'immagine): Asahina Mikuru, la "vittima" preferita di Haruhi, data la sua bellezza fisica che verrà sfruttata per il "bene" del club; Koizumi Itsuki, un ragazzo piuttosto misterioso; Nagato Yuki, in realtà unica appartenente al club di lettura, ma reclutata a forza da Haruhi.

L'anime ha avuto un successo enorme in Giappone e anche tra gli otaku esteri. Secondo me la prima serie merita di essere vista, perché è decisamente divertente, ben curata e con personaggi memorabili. Sulla seconda serie sospendo il giudizio, sono molto combattuto.

Per finire, eccovi la versione estesa della famosa Hare Hare Yukai. (Notare l'espressione di Kyon )

Recensione di Jade Silvershine

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Prima di tutto ringrazio Mokuren che con un suo messaggio sul forum mi ha dato la "spinta" giusta per vedere finalmente questo anime, Lucky Star appunto.

La sigla, che avevo già inserito in un intervento precedente:

Quest'immagine, sempre presa dalla sigla, mostra le quattro protagoniste dell'anime: Tsukasa, Konata, Kagami (gemella di Tsukasa e nata prima di lei) e Miyuki.

Lucky_Star_main_characters.png

L'anime tratta sostanzialmente della vita di queste quattro studentesse delle scuole superiori. Lucky star è un'anime in larga parte comico (ma non demenziale come può essere Excel Saga), pieno di riferimenti alla vita giapponese e soprattutto al mondo otaku, quindi può essere "ostico" per chi non ha dimestichezza con queste realtà.

Chi capisce i vari riferimenti credo troverà Lucky Star uno dei migliori anime in circolazione, ma lo consiglio anche ai "novizi". Tentar non nuoce.

Dopotutto è l'anime che è balzato in testa alla mia personale classifica, quindi da bravo fan-boy mi sento di consigliarlo a chiunque.

Per chi sa di cosa parlo, vedere il cosplay di Haruhi fatto da Konata è impagabile (sicuramente aiuta il fatto che la doppiatrice sia la stessa ).

I personaggi ricadono con alcune eccezioni in quelle categorie tipiche degli anime giapponesi, ad esempio Tsukasa richiama in parte lo stereotipo "loli", Kagami "tsundere", Konata "otaku" e Miyuki sembra la classica ragazza bella e con gli occhiali, "megamikko". Tuttavia non credo che questo sia un difetto, ma un pregio, in quanto come detto l'anime gioca molto sulla cultura otaku.

Credo valga la pena di spendere anche due parole sui finali delle varie puntate.

Nei primi episodi la sigla finale consiste nel karaoke di canzoni famose cantate dalle quattro protagoniste. Se si conoscono le canzoni originali, è esilarante sentire come vengono stravolte da Konata.

Inoltre, prima della sigla finale, ogni episodio contiene "Lucky Channel", una specie di rubrica condotta da Akira Kogami (una idol non proprio all'apice del successo) e da Minoru Shiraishi (uno nuovo del mestiere). In questa rubrica si fa molta ironia sul mondo dello spettacolo ed è molto divertente vedere come il povero Minoru viene maltrattato da Akira.

Beh, la finisco qua: consigliatissimo!

Recensione di Jade Silvershine

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Questo anime non lo conoscevo affatto e l'ho scoperto solo per caso. Ne sono rimasto piacevolmente colpito, in quanto è piuttosto divertente e con una trama interessante, almeno a giudicare dalla prima serie (sono tre serie e non è ancora concluso).

Il titolo, che potremmo tradurre come "Il famiglio di Zero", fa riferimento a Hiraga Saito, il protagonista maschile dell'anime. Saito è un giapponese di Tokyo che finisce suo malgrado in una sorta di realtà parallela, quando viene evocato come famiglio da Luise, una studentessa del secondo anno di una scuola di magia.

Luise è soprannominata malignamente dai suoi compagni appunto "Zero no Luise", nel senso che è assolutamente incapace di portare a compimento anche gli incantesimi più semplici.

Questa scuola di magia si trova in un territorio che richiama l'Europa medievale, però con l'aggiunta di elementi fantastici.

Secondo me, l'idea di un famiglio umano è molto divertente e i primi episodi ci mostrano come viene trattato il povero Saito in questa situazione decisamente insolita.

Col passare del tempo, ovviamente la trama si complica e Luise e Saito scoprono di avere capacità fuori dal comune.

I personaggi richiamano abbastanza quelli che sono alcuni stereotipi giapponesi (ad esempio, Luise è chiaramente tsundere o Tabitha mi è parsa un incrocio tra Rei e Asuka di Evangelion), ma tutto sommato sono ben caratterizzati e risultano molto divertenti.

Consigliato, insomma.

P.S. Questo anime conferma il fatto che per i giapponesi basta mettersi una minuscola maschera, cambiare pettinatura o togliersi gli occhiali per diventare irriconoscibili.

Recensione di Jade Silvershine

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  • 2 anni dopo...

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Trama: L'ex squadra di basket della scuola media Teikou, distintasi per essere riuscita a vincere su ogni squadra rivale, era stata soprannominata la "generazione dei miracoli". Gli ex giocatori hanno scelto di andare in scuole superiori diverse, ognuna con la propria squadra di basket. Tetsuya Kuroko si è iscritto al liceo Seirin, dove incontra un certo Taiga Kagami, matricola della Seirin e giocatore dal talento naturale, proveniente da una scuola media americana. I due cercheranno di riportare il loro istituto in cima alle classifiche, Kuroko dovrà dunque sfidare sul campo i suoi imbattibili ex compagni. Veramente bello, avvincente e appassionante (come le ciliegie :lol: ).

Recensione del NIF Team

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  • 2 anni dopo...
  • Supermoderatore
Inviato (modificato)

Di recente, avendo apprezzato un paio di anni fa Durarara, ho messo mano all'opera precedente di Ryogo Narita Baccano! e la sta apprezzando molto. Continua ad essere presente questa atmosfera new weird che mi aveva già accattivato in Durarara e come sempre le storie con un cast corale mi piacciono molto.

L'animazione è ben realizzata, la storia intrigante e intrecciata all'inverosimile, giusto il "protagonista" non mi convince molto (come già anche in Durarara), ma ogni personaggio "secondario" ha un'ottima storia e una caratterizzazione ben sviluppata.

Non spiego la trama perché trovo debba essere apprezzata scoprendola pian piano, ma anche perché il concetto stesso di narrazione, di casualità temporale e di punti di vista è uno dei punti focali della storia e trovo che cercare di riassumerla sarebbe quasi fare un torto a questa opera

Fortemente consigliato; 8/10

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Modificato da Alonewolf87
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  • 1 mese dopo...

Monogatari series

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Poster di Bakemonogatari

Questa è un'insieme di serie di cui la più conosciuta è sicuramente la prima, Bakemonogatari.
La serie "completa" (entro l'anno prossimo dovrebbe uscire l'ultima stagione) è composta da:

  • Bakemonogatari
  • Nisemonogatari
  • Nekomonogatari (kuro)
  • Monogatari: Second Season
  • Hanamonogatari
  • Tsukimonogatari
  • Owarimonogatari
  • Koyomimonogatari (in corso)
  • Kizumonogatari (in corso)

Questa serie tratta di misteri e paranormale. Non è un anime incentrato sugli scontri, nonostante vi siano diverse scene d'azione.

Inizia con il personaggio principale, Koyomi Araragi, che da poco è tornato "quasi umano" dopo aver trascorso un certo periodo come vampiro, che afferra una ragazza quasi completamente priva di peso che cade dal cielo. Questa ragazza è il secondo personaggio principale, Hitagi Senjogahara, che a causa di una "maledizione" ora pesa poco più che una piuma.

La serie si sviluppa essenzialmente indagando le stranezze che colpiscono la città e gli amici dei personaggi principali: bambine che non hanno la capacità di ritrovare la strada di casa, ragazze che perdono parte dei loro sentimenti per poi ritrovarli con forma propria, piccoli riti compiuti da dei bambini come scherzo che alla fine si avverano.

La regia è quello che considero il punto forte di questa serie. E' molto strana, ma semplicemente splendida.
Vi troverete di fronte a "black frames", battiti di ciglia utilizzati come scatti fotografici, inquadrature stranissime, scene velocissime in cui non vedrete altro che uno sfondo monocromatico e una frase scritta come commento alla scena o utilizzata per mostrare costa sta pensando il personaggio mentre sta parlando, discorsi alternati da scene in slow motion dei personaggi, locations in stile puramente minimalista ma con un grandissimo impatto grafico, scene di azione alternate da pannelli dipinti.

 

Io ho adorato questa serie, la consiglio a chiunque abbia voglia di guardarsi un anime "diverso".
9/10, non fa punteggio pieno solo per alcune componenti harem che nonostante vengano inserite in un certo contesto e in maniera divertente, comunque non apprezzo troppo in un anime di questo livello.

Modificato da Maldazar
Post aggiornato con le nuove serie
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  • 6 mesi dopo...

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CODE GEASS: LELOUCH OF THE REBELLION   (コードギアス 反逆のルルーシュ Kōdo Giasu - Hangyaku no Rurūshu)CODE GEASS R2 rispettivamente 1° e 2° serie di quello che forse è il mio anime preferito. 

Si tratta di un'opera per tutti i gusti e tutte le età avendo al suo interno elementi romantici, una sceneggiatura rompicapo con 2 finali a sorpresa e la presenza non invadente ma comunque abbondante per gli estimatori, di parecchi mecha, per chi non li conoscesse i vari robottoni giapponesi che hanno avuto i loro antesignani in Mazinga e Daitarn III e che qui hanno un'evoluzione tecnologica fantasiosa e mai banale.

Allo scrittore Ichiro Okochi ed al regista Goro Taniguchi si deve la creazione di un mondo ucronistico e diastopico in cui il pianeta è diviso territorialmente in parti uguali tra 2 grandi imperi, tra i quali il più potente militarmente è l'impero di Britannia, composto dalla madre patria e dalle sfruttate province tenute sotto un tacco duro di repressione politica e militare, una sottomissione che diventa anche culturale in quanto ogni provincia sottomessa perde la sua indipendenza ma anche il suo nome, il Giappone diventa quindi la Provincia 11 e i giapponesi diventano "The elevens".

In questa ambientazione da paese occupato, depresso e umiliato parte la storia che vede subito la presenza del protagonista Lelouch Lamperouge, semplice studente universitario che nel primo episodio si trova immediatamente catapultato in un evento tragico che lo porterà a scoprire pezzi perduti della sua infanzia, oltre che a ritrovare quello che era ed è il suo migliore amico: Suzaku Kururugi.

Entrambi, protagonista e coprotagonista sono personaggi eccelsi nella caratterizzazione, ottimo il character design della Clamp, con carattere e mentalità ben definiti, dai tratti spigolosi e apparentemente assurdi, ma coerenti e profondi dal primo all'ultimo episodio: menzione speciale per Suzaku che rappresenta la perfezione dell'allineamento LB, per quanto riguarda Lelouch sono ancora indeciso sulla sua classificazione in uno dei nove allineamenti, è una cosa che lascerò scegliere a voi...

Che dire in finale, anime intrigante, appassionante da seguire, colonna sonora bella e coinvolgente,  Le musiche sono state composte da Kōtarō Nakagawa e Hitomi Kuroishi, che tra le altre cose sono riusciti ad inventarsi un inno per l'impero di Britannia che farebbe invidia a parecchi stati reali: All Hail Britannia .

VOTO 9/10

Modificato da Avelyn Desbris
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  • 4 mesi dopo...

A CERTAIN MAGICAL INDEX (とある魔術の禁書目録 Toaru Majutsu no Indekkusu)

 

Una light novel scritta da Kazuma Kamachi e illustrata da Kiyotaka Haimura in cui si potranno vedere elementi fantasy, di azione, commedia e dramma.
La trama è basata su un modo dove le abilità soprannaturali esistono. Coloro che possiedono queste abilità vengono chiamati esper e coloro che le hanno sin dalla nascita sono denominati Gemstones. In questo mondo esistono anche i maghi, coloro che hanno imparato ad impossessarsi e destreggiarsi nell'arte della magia attraverso la conoscenza o l'uso di particolari artefatti, sebbene l'esistenza di questi maghi è nascosta al pubblico. Mentre i maghi si appoggiano sulle loro credenze religiose, gli esper dedicano la propria fiducia alla scienza e alla tecnologia. Questo provoca un grosso scontro tra i due per il controllo del mondo intero.

La storia ha inizio nella città accademica, una città molto avanzata tecnologicamente che è riconosciuta per le sue ricerche e per l'istruzione degli esper. Tōma Kamijō, il nostro protagonista, è proprio uno studente della città accademica che ha uno strano e bizzarro potere: la sua mano destra è in grado di negare e dissolvere qualsiasi abilità soprannaturale, anche se questo va a scapito con la propria fortuna.. Costantemente influenzata in modo negativo dall'aura prodotta dalla sua mano destra e che lo porteranno in una serie di situazioni paradossali e bizzarre.

Un giorno, Tōma incontra una giovane suora inglese di nome Index e appartenente all'ordine Necessarius: una branca segreta della chiesa protestante inglese. Nella mente di Index, come suggerisce il nome, c'è una sorta di indice per accedere ai 103.000 grimori proibiti che la giovane ha imparato a memoria grazie alla sua "memorizzazione perfetta". Da questo incontro avranno inizio una serie di eventi che metteranno Tōma e Index al centro di un conflitto tra il mondo della scienza e della chiesa che cercheranno di scoprire i segreti dietro la città accademica, Index e lo strano potere di Tōma.

L'anime presenta due serie al momento (sono ancora in attesa della terza T__T)
Oltre ad una serie spin off dal titolo "A Certain Scientific Railgun" (anche questa composta da due serie) che centrerà la storia su un altro personaggio altrettanto interessante, ovvero Mikoto Misaka: una delle studentesse più potenti dell'accademia.. Chiamata anche la railgun per la propria abilità soprannaturale che le permette di controllare l'energia elettrica.

Personaggio maschile preferito: Accelerator
Personaggio femminile preferito: Kuroko Shirai

Non mi piace dare voti u.u a voi la scelta di guardarvelo o meno, ma lo consiglio agli appassionati del genere!

 

Modificato da Nerelith
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ACCEL WORLD (アクセル・ワールド Akuseru Wārudo)

 

Un'altra light novel scritta da Reki Kawahara che ha elementi Cyberpunk, azione e un pizzico di romance.
Haruyuki "Haru" Arita è un ragazzo basso, grasso e preso spesso in giro dalla maggior parte degli studenti della Umesato Junior High School. In questo anime ci si trova in un futuro dove la tecnologia ha fatto grandi passi e si è in grado di connettersi al mondo virtuale attraverso un Neuro Linker: un collare che riesce a comunicare direttamente con la mente del proprietario. Haru si nasconde spesso in questo mondo, dove può scappare dalla realtà che non vuole assolutamente affrontare. Si connette spesso al network della propria scuola e gioca a squash da solo, cercando sempre di migliorarsi. Le sue particolari abilità attirano l'attenzione di Kuroyukihime, l'attraente e popolare vice preside del consiglio studentesco.

Haru viene introdotto quindi al Brain Burst, un programma segreto che è in grado di aumentare la percezione umana fino a fermare il tempo che scorre intorno a lui e che viene definito un ARMMO (Augmented Reality Massively Multiplayer Online). In questo gioco di lotta, i player si sfidano in duelli per ricevere i burst point che possono essere spesi in gioco (aumento del livello, oggetti, etcetc) e nella realtà (aumentare i propri riflessi, etcetc).

Kuroyukihime chiede quindi l'aiuto di Haru per raggiungere il livello massimo, ovvero il 10, e poter incontrare il creatore del programma.. Così da capire il motivo della creazione di un tale gioco. Così ha inizio una nuova vita per Haru che lo vedrà a scontrarsi con nuovi nemici e a trovare nuovi alleati!

Personaggio Preferito: Yuniko "Niko" Kōzuki

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  • Supermoderatore

Di anime di questo 2016 per ora mi sento di consigliare in ordine sparso e con breve commento (se volete maggiori info sono aperto a discussioni via PM)

One Punch Man: serie action per eccellenza, combattimenti spettacolari, comicità che personalmente trovo fantastica e animazione di qualità Eccelsa

Hai to Gensou no Grimgar: classica serie "persone normali finite in un videogioco", ma l'approccio agli effetti psicologic che una tale vita avrebbe su persone normali, la cura nella ricostruzione dello stile di vita e dei villaggi e la fantastica colorazione "a pastelli" lo fanno spiccare.

Ushio to Tora: era una vita che aspettava una trasposizione di questo manga classico e devo dire che (a parte qualche smanaggiamento mal riuscito della trama qua e là) hanno fatto un ottimo lavoro.

Bungou Stray Gods: prendiamo un gruppo di avatar di famosi scrittori giapponesi, diamo loro superpoteri basati sulle loro opere letterarie e facciamoli combattere in una Yokohama di inizio 900 tra mafia ed assassini.

Kabaneri of the Iron Fortress: una rivisitazione del genere zombie. ambientato in un Giappone medievale steampunk. Sono rimasto affascinato dallo stile di disegno.

ReLIFE: cosa succederebbe se inventassero una pillola in grado di ringiovanire l'aspetto di un NEET quasi trentenne e gli offrissero di rivivere i suoi anni da liceale?scopriamolo assieme in questo slice of life.

Sousei no Onmyouji: classico anime soprannaturale tra mostri da esorcizzare, tecniche sparaflashose e storiella d'amore tra adolescenti.

Berserk (2016): sono tremendamente diviso tra l'hype di vedere finalmente animata un'altra parte di questa stupenda opera e la direzione presa dall'animazione mezza in 3D.

Re Zero Kara Hajimeru Isekai Seikatsu: decostruzione dei classici anime/manga "persona normale finita in un videogioco", trama interessante, personaggi ben fatti e mazzate psicologiche (ma anche fisiche) senza fine.

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Shokugeki no Soma

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Poster della prima stagione di Food Wars (titolo alternativo dell'anime)

 

Shokugeki no Soma tratta un argomento quasi vergine in ambito shonen, ovvero la cucina.
il protagonista è Soma Yukihira, un ragazzo di 15 anni figlio di uno chef proprietario di una piccola tavola calda. Yukihira cresce in questo ristorantino imparando a cucinare dal padre che sfida quotidianamente a gare culinarie, senza mai riuscire a vincere. L'unica aspirazione del ragazzo è ereditare la piccola attività di famiglia, sogno che però viene "infranto" dal padre che, senza preavviso, chiude la tavola calda e accetta di lavorare come chef in ristoranti e hotel di lusso in America. Prima di andarsene, però, lancia una sfida al figlio: sopravvivere alla prestigiosa accademia Totsuki, un mostro sacro in ambito culinario che promuove non più del 10% dei suoi studenti, i quali però avranno poi un successo internazionale garantito come chef.
L'anime si sviluppa quindi fra le durissime lezioni, prove e tornei di cucina che Yukihira e i suoi amici dovranno sostenere per diventare i migliori cuochi del mondo.

L'anime si sviluppa su due stagioni, la prima da 24 episodi (conclusa) e la seconda, Shokugeki no Soma Ni no Sara, attualmente in corso, che sarà composta da 13 episodi e che porterà l'anime, presumibilmente, a compimento.

La parte migliore di tutto l'anime sono sicuramente le reazioni di chi assaggia i vari piatti dei concorrenti, a volte comiche, a volte idilliache, nonchè le varie spiegazioni che vengono fornite sulla preparazioni delle pietanze (ho provato a rifare a casa una delle portate dei fratelli Aldini e il risultato non è stato per nulla malaccio).

Anime consigliatissimo a chiunque voglia seguire una storia con ritmo serrato (non ho ancora trovato punti morti, fortunatamente), abbia voglia di un argomento diverso dal solito e che non ha problemi a sbavare sul monitor del proprio pc di casa.

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In occasione del compleanno del mio film di Miyazaki preferito - Principessa Mononoke - posto una recensione che feci alcuni mesi fa di suo fratello minore, vincitore del premio oscar come miglior film d'animazione. Sono presenti lievi spoiler ma nulla che possa pregiudicare la visione.

 

La Città Incantata

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Presentazione


"La città incantata" è un film d'animazione del 2001, prodotto dallo studio Ghibli, scritto e diretto da Miyazaki. É il film più famoso dello studio, il film che ha permesso a Miyazaki di sfondare anche in Occidente grazie all'Oscar vinto nel 2003 come miglior film d'animazione. Il film si basa sul libro di Sachiko "Il meraviglioso paese oltre la nebbia", liberamente adattato dal nostro caro regista.
Nel 1997 esce "Principessa mononoke" e Miyazaki annuncia il suo ritiro da regista: dichiarò infatti la sua volontà di dedicarsi ad altri ruoli all'interno dello studio e di far fare esperienza ai giovani registi dello studio. Ma il flop ai botteghini di "I miei vicini Yamada" del maestro Takahata e la morte prematura di Kondo, che avrebbe dovuto prendere l'eredità di Miyazaki, costrinsero Miyazaki a tornare in pista, fortemente influenzato dalla morte dell'amico. Durante l'estate Miyazaki era solito andare in vacanza in montagna con delle bambine di dieci anni e, leggendo dei manga shoujo che si erano dimenticate nella sua baita, si chiese se fossero realmente quelli i temi che interessassero a delle bambine di quest'età. Miya-sensei decise allora di creare "La città incantata", una storia dove la protagonista fosse una bambina qualunque, nella quale ogni ragazza avrebbe potuto impersonificarsi.
In questo commento non parlerò esclusivamente de "La città incantata", ma anche della produzione Ghibli in generale, in particolare nella parte dell'apparato tecnico.


Trama


Chihiro, una bambina di dieci anni, è la nostra protagonista. Mentre viaggia con i suoi genitori verso la sua nuova casa, suo padre sbaglia strada e trova uno strano tunnel. Incuriositi, decidono di esplorarlo, finendo catapultati in un mondo fantastico, dove la realtà si mischia con la magia. Chihiro finisce a lavorare in un villaggio termale, dove si ritroverà ad affrontare al contempo problemi comuni e non, il tutto raccontatoci con estrema semplicità, tanto che troveremo più volte gesti naturali e spontanei, che ci permettono di entrare nella storia ed empatizzare con i personaggi, gesti così comuni nelle produzioni Ghibli quanto rare in quelle occidentali.
"La città incantata" è al contempo una delle opere più semplici e complesse di Miyazaki, infatti riuscì a concentrare numerose tematiche in appena 120 minuti, rendendole interessanti e incredibilmente leggere. In questa maniera è riuscito a creare un vero e proprio film di formazione, nel quale non solo Chihiro crescerà, ma cresceremo anche noi, arricchendo di volta in volta la nostra interpretazione. A dieci anni probabilmente lo si guarderà nella sua forma più semplice e pura. Negli anni successivi cominceremo a scoprire sempre nuovi livelli di lettura che ci inviteranno a riflettere sulle diverse tematiche presentate, accompagnando così la nostra crescita.


Interpretazione


Primo tema affrontato nel film è l'ingordigia, rappresentata dai genitori di Chihiro, che vediamo ingozzarsi di cibo come dei maiali, tanto da diventare essi stessi dei maiali. Inoltre questo episodio ci introduce alla critica contro il tanto odiato capitalismo, critica che raggiunge il suo massimo nell'organizzazione delle terme. La strega Yubaba, proprietaria delle terme, rappresenta quell'élite che ha completo controllo del potere economico e politico. In questa dimensione lavorativa è la personificazione del capitalismo, legando indissolubilmente a sé ogni dipendente, togliendogli il nome e affibbiandogliene uno nuovo (duplice allegoria: eliminazione della precedente vita e identità, per una nuova vita, sottomessa a lei; massificazione, perdita della propria identità: non dovete essere come volete, dovete essere come voglio io élite). Al di sotto troviamo i clienti, rappresentanti dell'alta borghesia, servita e riverita. Ancora sotto troviamo i lavoratori delle terme. Loro sono gli operai, la classe che desidera ricchezza e condizioni più agiate (tant'è che quando arriverà il Senza Volto non esiteranno a "vendersi" a lui e al suo oro). In fondo alla gerarchia troviamo Kamaji e i suoi piccoli aiutanti, allegoria del popolo sfruttato, che vivono unicamente perché lavorano. Lavorano più duramente di tutti, più ore di tutti, lavorano così tanto che non possono nemmeno permettersi di pensare alla scalata sociale. Non a caso gli aiutanti sono così piccoli e numerosi (il popolo sfruttato è numeroso e insignificante rispetto all'élite al potere), senza considerare le numerose braccia di Kamaji e il fatto che dorma dove lavori (l'eccessivo carico lavorativo a cui è sottoposto). Altra tematica importante è l'avarizia, sempre collegata al capitalismo, che vediamo espressa grazie a Senza volto, che distribuendo oro cerca di rendere felici le altre persone, per conquistarne l'amicizia e la fiducia. Come già anticipato i lavoratori non esiteranno a seguire Senza volto, unicamente per la sua capacità di generare oro dal nulla, poiché è la loro condizione sociale a spingerli, per ricercare uno stile di vita più borghese. Ma tutto ciò è finzione, si basa sul nulla, su deboli valori materiali e temporanei (l'oro infatti svanisce dopo poco tempo). L'amicizia non si guadagna così, gliene dà prova la nostra Chihiro, che si dimostrerà disinteressata verso l'oro, perché lei non si è omologata. Nel suo percorso la vedremo guadagnare, solamente grazie al suo impegno e al suo duro lavoro, la fiducia degli altri lavoratori, che inizialmente l'avevano accolta malvolentieri. Ne "La città incantata" troviamo anche i tipici temi di Miyazaki: il volo, grazie ad Haku nella sua forma drago, l'ecologia, grazie allo spirito del fiume giunto alle terme per ripulirsi, e l'amore, trattato non solo nella forma classica tra un uomo e una donna ma in tutte le sue varie sfaccettature (tra Chihiro e Haku, tra Chihiro e i suoi genitori, tra Yubaba e suo figlio...). Una delle principali critiche che sento riguardo "La città incantata" è sul rapporto tra Chihiro e Haku, accusato di trattare in maniera banale la loro "storia d'amore". A mio parere non c'è un sentimento d'amore in senso stretto, ma più un forte legame d'amicizia - un amore Philos, non Eros, per intenderci -, di fiducia e di rispetto, un amore fraterno, come se Miyazaki volesse mostrare attraverso il loro legame il giusto rapporto tra uomo (Chihiro) e la natura (Haku, lo spirito del fiume).


Personaggi


I personaggi non sono nulla di eccezionale, in linea con il resto della produzione Ghibli. Può essere considerato sì un difetto, ma solo se non lo si considera una favola per bambini, cosa che invece è. Molto spesso sento muovere contro i film della Ghibli la critica che i personaggi sono piatti e semplici. Be', è vero. Ma non ci si può aspettare personaggi dalla personalità complessa ed estremamente sfaccettata in un film pensato in particolare per i bambini. Se le situazioni possono essere strutturate in modo tale da poter essere lette diversamente a seconda della propria maturità, così non si può fare per i personaggi di un film (un motivo tra i tanti è la mancanza di tempo materiale, non si riesce ad aggiungere anche questo aspetto, perché dopo un certo numero di minuti l'attenzione dello spettatore cala inevitabilmente). Troviamo tuttavia dei personaggi molto interessanti all'interno del film, come Senza volto. Senza volto rappresenta la società giapponese contemporanea. Rappresenta l'uomo contemporaneo. In una società capitalista come la nostra il denaro ha assunto un ruolo dominante, fondamentale, ogni persona ricerca il denaro. Ma è davvero il denaro la risposta a tutto? Il denaro rende realmente felici le persone? Senza volto è un personaggio veramente interessante, è oggetto di numerose interpretazioni. C'è chi vede in lui una madre, chi un vagabondo, chi una persona che non cerca altro che amici... Io penso che Senza volto non abbia una vera e propria interpretazione: come dice il suo nome, lui non ha un volto. Ognuno può vedere in lui cose differenti ma egualmente valide. Altro personaggio di cui voglio parlare, seppur brevemente, è la strega Yubaba. Yubaba e Zeniba, sua sorella gemella. Rappresentano la dicotomia dell'uomo, le contraddizioni che vivono in lui. Miyazaki vuole sottolineare come spesso noi ci comportiamo diversamente a seconda della situazione, in particolare nella dimensione domestica e lavorativa. Nella prima siamo spesso cordiali e gentili, mentre nella seconda ci trasformiamo e iniziamo la "guerra per la scalata sociale". Naturalmente questo è solo un esempio, si estende benissimo ad altre dimensioni e in direzione opposta (una persona che si mostra sempre ben disposta verso gli altri, ma che poi sfoga tutta la sua frustrazione nella propria famiglia, dando luogo a quegli scandali in cui i mariti picchiano mogli/figli).


Apparato tecnico


Per quanto riguarda l'apparato tecnico posso solo scrivere elogi: tipico chara design della Ghibli, semplice ma efficace, colori vivaci ma ben dosati, che esaltano i già buoni fondali presenti, animazioni fluidissime e regia spettacolare, che riesce a cogliere nel modo migliore ogni azione dei personaggi, musiche realizzate da Joe Hisaishi, compositore di fiducia dello Studio Ghibli, che ha realizzato per l'occasione oltre sessanta (!) minuti di OST.
Provo a spiegare il motivo di tutta questa qualità. Innanzitutto c'è una grande cura dei dettagli, nella loro semplicità i disegni si rivelano molto elaborati, distaccandosi da quelli occidentali - molto più minimalisti. Altra ragione è che i disegni sono quasi tutti realizzati a mano, alcuni vengono digitalizzati e completati al computer aggiungendo particolari effetti, ma protagonista assoluta del disegno è la mano - prima di "Principessa Mononoke" (1997) i film erano completamente realizzati a mano. Questo permette di avere molto più controllo del disegno, infatti non troveremo nessuna scena con dei personaggi che fanno "il nulla". Ogni personaggio fa qualcosa, passeggia, chiacchiera, chiama al cellulare, sono personaggi vivi, pur essendo comparse. Un paio di esempi inventati sul momento: quella signora sullo sfondo compare mentre telefona, dopo poco termina la chiamata e ripone il telefono nella borsa; quel ragazzo sta correndo e si ferma all'improvviso di fronte a una cioccolateria. Delle comparse dinamiche, vive, non statiche, non semplici manichini. Sembra una cosa stupida, ma è molto importante, perché aumenta l'immersione dello spettatore nella storia, la fa sembrare incredibilmente vera. Altra pratica che si è persa qui in Occidente, con mio gran dispiacere. Ultimo aspetto di cui voglio parlare è la cosiddetta "gratuitous motion", che aiuta, insieme alle comparse dinamiche, a rendere la storia incredibilmente vicina a noi. Gratuitous motion è un tecnicismo inventato dal critico cinematografico Rogert Ebert proprio per indicare questo aspetto tipico dei film di Miyazaki. Non conosco un modo di dire per esprimere il concetto in italiano, perciò proverò a spiegarvelo tramite una non elegante perifrasi: gratuitous motion è quel movimento inutile dei personaggi, che non porta a un progredire della trama, ma semplicemente a rendere vero il personaggio. Un'azione superflua ma reale, permettendo quei bellissimi momenti di silenzio tipici dei film Ghibli. In un'intervista a Miyazaki, Ebert gli ha chiesto proprio riguardo a questa gratuitous motion, che lui tanto ammira. Miya-sensei gli ha spiegato che in giapponese esiste proprio una parola per indicare questo concetto: "ma". Intraducibile sia in italiano che in inglese. Nel farlo ha perciò portato un esempio; dopo aver battuto le mani tre volte, disse: "Il tempo che separa ogni battito è il "ma". Se tu svolgi l'azione senza nessuna pausa, sarà tutto sempre frenetico. Se invece ti prendi una pausa, la tensione può crescere in dimensioni ancora maggiori. Se percepisci la tensione sempre alla stessa intensità, alla fine ti ci abituerai e non ci farai più caso. Le persone che creano film hanno paura del silenzio, perciò vogliono eliminarlo. Sono preoccupati che l'audience possa annoiarsi, che possa alzarsi e andarsi a comprare dei popcorn. Ma mantenere alta l'azione per tutto il film non garantisce che i ragazzi restino sempre attenti. Ciò che importa realmente sono le emozioni. Questo è quello che sto cercando di fare dagli anni '70 con i miei amici."

Voto finale: 9

 

Art section: 19/20
Sound section: 17,5/20
Story section: 17,5/20
Character section: 18/20
Enjoyment section: 17,5/20

 

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Another (アナザー Anazā)

 

Another è un anime horror scritto da Yukito Ayatsuji. Non mi dilungherò molto sulla trama, dato che il mistero è parte integrante dell'anime.
Nel 1972, nella classe 3-3 della middle school Yomiyama North, una ragazza di nome Misaki muore durante l'anno scolastico. La perdita fu una tragedia per i compagni di classe e i professori, ma questi rimasero sorpresi quando, osservando la foto di fine anno, questa è presente.
Nel 1998 il nostro protagonista, Kōichi Sakakibara, si trasferisce durante l'anno scolastico nella classe 3-3 della suddetta middle school e qui incontra una ragazza di nome Mei Misaki. Questa è una strana studentessa che se ne rimane sempre da sola e pare essere ignorata dagli altri studenti e dai professori. Molto presto gli alunni e i professori della classe iniziano a morire nelle maniere più disparate e insolite.
Una volta realizzato che le morti sono dovute proprio alla vecchia Misaki del 1972, Mei e Kōichi decidono di collaborare per trovare una soluzione a questi fenomeni, prima che tutti facciano una brutta fine.

Personaggio preferito: Mei Misaki

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Ghost In The Shell

 

*Amv dal primo film iconico della serie.
 

TRAMA e AMBIENTAZIONE

Ambientato nel XXI secolo Ghost in the Shell è un thriller poliziesco fantascientifico che segue le vicende dell'agente Motoko Kusanagi e della Sezione di Sicurezza Pubblica numero 9, conosciuta più semplicemente come "Sezione 9". L'unità in questione è specializzata nella risoluzione di casi e di crimini in relazione all'informatica e alla tecnologia. Nell'universo di G.I.T.S. l'ingegneria robotica e le nanomacchine sono la normalità, e la gran parte degli uomini sono collegati alla rete, a cui possono accedere non soltanto mediante terminali fisici, ma soprattutto attraverso impianti situati nel loro stesso cervello. I cyber-cervelli per l'appunto permettono non solo di connettersi al web, ma anche di utilizzare la propria memoria con la stessa elasticità di quella di un computer, cancellando eventi, sovrascrivendoli o addirittura immagazzinando libri con estrema facilità. Diversi uomini sono diventati cyborg, ovvero esseri in parte organici in parte robotici. Quello che differenzia un cyborg integrale da un robot è la presenza di un cervello umano e di un ghost, ovvero dell'anima, qualcosa di intrinseco e inspiegabile che permette agli uomini di "sentire" sensazioni particolari. Il ghost è l'istinto non mediato dai calcoli. Lo sviluppo dell'intelligenza artificiale e un'onnipresente rete computerizzata sono il palcoscenico per la rivoluzione dell'identità umana e dell'unicità di sé stessi. In particolare, il manga affronta direttamente queste problematiche: Kusanagi e i suoi colleghi devono affrontare minacce esterne, e soffrono conflitti interni dovuti alle loro proprie nature.
L'ambientazione di Ghost in the Shell è distintivamente cyberpunk o postcyberpunk, simile a quelle della Trilogia dello Sprawl dello scrittore di fantascienza William Gibson, sebbene l'opera di Shirow sia maggiormente focalizzata sulle ramificazioni etiche e filosofiche della fusione tra l'umanità e la tecnologia. Ma cosa accade se le AI diventano tanto evolute da rivendicare esse stesse i diritti di un essere umano? Questo è uno dei fili conduttori di Ghost in the Shell, capace di proporre, oltre a racconti di azione e investigazione, anche notevoli problemi etici e religiosi.

PERSONAGGI

La serie fa dell'ambientazione, della trama e della costruzione dei personaggi il suo punto di forza maggiore. Alcuni dettagli dei personaggi variano da film a film, quindi mi limiterò ad una breve descrizione di ognuno di essi.
Daisuke Aramaki è a capo della Sezione di Sicurezza Pubblica numero 9. Ha reclutato Kusanagi dall'esercito con lo scopo di creare un'unità specializzata nella risoluzione di casi e di crimini in relazione all'informatica e alla tecnologia.
Motoko Kusanagi è il protagonista principale della serie e leader dell'unità a cui appartengono gli altri personaggi principali. Viene chiamata Maggiore dai suoi sottoposti per via appunto del suo grado o Gorilla per via dei suoi modi bruschi e spesso molto poco femminili. Da piccola a causa di un incidente è stata costretta a sostituire il suo corpo con uno totalmente cibernetico, divenendo così un cyborg completo. Precedentemente era nelle Forze di Terra di Autodifesa e ha partecipato a numerose operazione segrete, è inoltre un hacker di classe superwizard, è specializzata nell'hacker i sensi cibernetici degli avversari durante il combattimento.

Ishikawa è il primo membro ad essere stato reclutato da Motoko per la squadra. Ha servito nel contigente di terra delle forze di autodifesa giappose dell'UN insieme a Batou e Motoko. È specializzato nella guera elettronica e ricopre un ruolo per lo più di sopporto. È anche uno dei personaggi principali meno approfonditi della squadra.
Batou è il secondo in comando dopo Motoko ed è stato il secondo ad essere stato reclutato nella squadra, dopo Ishikawa. Oltre ad aver servito con Ishikawa ed il Maggiore, ha un passato da ex-ranger. Si è guadagnato il soprannome di Batou the sleepless eye per via dei suoi occhi cibernetici, inoltre tutti e quattro i suoi arti sono protesi cibernetiche. Oltre ad essere tra i migliori combattenti della squadra è il secondo personaggio principale e partner effettivo del Maggiore. In particolare il suo nome viene pronunciato in maniera diversa in base ai film o alle serie tv. Varia da Bato, Batou a Batò (Bateau in francese).
Togusa è l'ultimo membro ad essere arruolato nella sua squadra e l'unico a non avere un passato da militare. È il più giovane ed anche quello più umano del gruppo, avendo solamente qualche piccolo potenziamento cibernetico al cervello. È un ex-detective dalla polizia, è sposato e ha una figlia piccola.

Saito è il miglior tiratore di precisione dell'unità, ed anche uno di quelli con il minor numero di protesi cibernetiche. Solamente un braccio e l'occhio sinistro, che è stato sostituito l'Hawkeye, un occhio cibernetico in grado di collegarsi in tempo reale ai satelliti per una precisione di tiro millimetrica. Ha incontrato il Maggiore su un campo di battaglia, ma erano ai lati opposti del fronte: in fatti è stata lei a portargli via l'occhio ed il braccio.
Borma è uno dei personaggi meno approfonditi. Si sa che ha avuto un passato nelle forze di autodifesa come esperto in demolizioni. Spesso ricopre un ruolo di supporto ed è quello che si occupa delle armi pesanti o della realizzazione di vaccini per i virus dei cervelli cibernetici.
Si sa ugualmente poco di Paz (Pazu), nella serie GITS S.A.C. si scopre avere un passato in numerose gang della yakuza. È capace nel combattimento all'arma bianca ed è una sorta di factotum nella squadra.

ADATTAMENTI CINEMATOGRAFICI E SERIE TV

La serie è talmente vasta che serve una sorta di guida alla visione, per evitare di fare confusione e non capirci molto. Nonostante questo il rischio di capirci poco è molto alto comunque, soprattutto se non si è esperti dell'ambientazione Cyberpunk.

Ghost in the Shell è il primo film d'animazione della saga ad essere stato prodotto, è stato distribuito nel 1995. Nel 2008 ha subito un restyling con un pesante uso della CGI e distribuito nuovamente come Ghost in the Shell 2.0.
Ghost in the Shell - L'attacco dei cyborg (o Innocence nella versione inglese\originale) è il seguito del film del '95\2008. È stato distribuito nella sale giapponesi del 2004.

Ghost in the Shell - Stand Alone Complex (o S.A.C.) è la prima stagione animata ad essere stata realizzata. È formata da 26 episodi ed è stata distribuita in giappone a partire dal 2002. Rispetto ai film di cui sopra è ambientata in un universo alternativo.
Ghost in the Shell - Stand Alone Complex 2nd GIG è il seguito della prima stagione animata.  Formata sempre da 26 episodi è stata distribuita in giappone a partire dal 2004.
Ghost in the Shell - Stand Alone Complex - Solid State Society è un film d'animazione che fa da seguito a GITS SAC 2nd GIG, è ambientato due anni dopo la fine della seconda serie tv. Ha una durata di poco più di 100 minuti ed è stato distribuito a partire dal 2006.

Ghost in the Shell - Arise  è una serie di quattro oav della durata di 50\60 minuti circa distribuiti nelle sale italiane nel periodo che va tra il 2014 ed il 2016. La serie fa da prequel sia a Stand Alone Complex sia ai primi film usciti. Tuttavia cambia alcuni particolari della storia passata dei protagonisti, in particolare di Batou e del Maggiore. I nomi dei quattro oav sono: Ghost Pain, Ghost Whispers, Ghost Tears e Ghost Stands Alone. Da questa serie di oav è stata tratta anche una miniserie animata di 10 episodi, chiamata Ghost in the Shell - Arise Alternative Architecture (o Ghost in the Shell AAA). Arise porta alcune novità oltre alle storie inedite, in particolare ha una veste grafica totalmente nuova e ha portato con se un cambio dei doppiatori (italiani).
Ghost in the Shell - The Rising è un film d'animazione che conclude la storia di GITS Arise. Rilasciato a fine dicembre 2015.

Dove reperirli in streaming legali: I primi film e tutta la serie Stand Alone Complex sono disponibili su VVVVID. Tutta la serie Arise è invece disponibile su NETFLIX. È tutto completamente in lingua italiana.

N.B.: è in produzione un film sulla serie di Ghost in the Shell, con la Scarlett Johansson nei panni del Maggiore.
N.B.2: Nota di merito per Inner Universe, l'opening di GITS SAC, ad opera di Yoko Kanno. Che è già famosa per le opening di altre opere come Cowboy Bebop, Wolf's Rain, Darker than black, Escaflowne, ecc...

Modificato da Latarius
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Future Diary (未来日記 Mirai Nikki)

 

Mirai Nikki, scritto da Sakae Esuno, è un thriller psicologico condito da azione e romance.
Come al solito, non mi piace dilungarmi molto nella trama di questa tipologia di anime perchè hanno una serie di mishhhhhteri! Inizio con un semplice consiglio, ricordatevi la PRIMA SCENA del primo episodio.. Più in là mi ringrazierete ù__ù
Passando alla trama vera e propria.
Il nostro protagonista è Yukiteru "Yuki" Amano, uno studente che passa la maggior parte del proprio tempo da solo e con un unico passatempo, annotare nel proprio cellulare tutto ciò che accade intorno a lui, come se fosse una specie di diario. Nella propria camera decide spesso di rinchiudersi nella propria immaginazione composta da due personaggi inventati da lui: Deus, il dio dello spazio e del tempo, e Muru Muru, la sua adorabile servitrice <3.
Un giorno Deus sembra avvertirlo riguardo alla possibilità di conoscere già il proprio futuro e, quando Yukiteru si sveglia, nota che nel suo diario sono già scritte delle informazioni dell'intera giornata che accadono sorprendentemente.
Il nostro protagonista chiede spiegazioni in merito a Deus che si rivela non essere proprio un'immaginazione di Yukiteru, ma reale in tutto e per tutto. Ben presto Yuki scoprirà di essere stato scelto per un gioco alquanto particolare: una battaglia mortale tra dodici possessori di diari del futuro, ognuno con le proprie particolarità. Il premio per colui che sopravviverà? Ereditare il trono di Deus e divenire il nuovo dio del tempo e dello spazio.

Personaggio Maschile Preferito: Marco Ikusaba
Personaggio Femminile Preferito: Combattuta a morte tra Muru Muru Minene Uryū 

Modificato da Nerelith
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Ho l'impressione che posterò un casino in questo thread, così posso spammarvi tutti i miei anime preferiti. Però sono pigro, quindi lo faccio in maniera ridotta rispetto a prima.

KATANAGATARI

 

TRAMA E BREVE DESCRIZIONE

La serie è ambientata nel Giappone del XVIII secolo, in epoca Edo, e più precisamente nel periodo di massimo splendore degli shogun. Nel corso della sua carriera nel periodo Sengoku, il prodigioso fabbro Shikizaki Kiki ha creato mille spade: le sue ultime dodici forgiate sono considerate da tutti come i suoi capolavori, per la loro bellezza ma soprattutto per i loro temibili e distruttivi poteri. Associato a questi poteri vi è anche un devastante veleno che si dice riesca a corrompere ogni possessore di una delle dodici katana leggendarie. A Togame, ambiziosa stratega agli ordini dello Shogun, viene ordinato di trovare le dodici spade leggendarie. Precedentemente erano stati mandati combattenti di ogni tipo per recuperare i capolavori di Shikizaki, ma ognuno di essi, corrotto dal veleno, volle tenere per sé la rispettiva katana, rendendo così ancora più difficile il loro ottenimento. Sarà proprio questo il difficile compito dell'autonominata stratega Togame, la quale chiederà aiuto a Yasuri Shichika, ultimo erede della scuola Kyotōryū, uno stile che permette al ragazzo di combattere con efficacia a mani nude contro avversari armati di spade. Comincia quindi la loro avventura assieme. Tra romanticismo comico ed avventura si svolgeranno le ricerche delle dodici katana.

La storia inizia in modo leggero e così sembra essere tutto l'anime, ma nasconde una certa profondità e nel corso della storia avviene una crescita emotiva dei personaggi abbastanza rara nei soliti anime che girano (non per nulla Nisio Isin). In particolare Shichika cresce ed impara ad ogni episodio, sviluppandosi completamente verso la fine della serie. La serie è divertente, i personaggi sono ben fatti (molto vari e particolari) ed i combattimenti sono molto curati. Ma al contrario di quanto sembri il combattimento non costituisce il fulcro di ogni episodio, ma più il momento culminante: ben più importante è come i personaggi vi arrivano e come si preparano.

Katanagatari, o letteralmente Storia di Spade, è la trasposizione animata di una serie di light novel scritte dal genio Nisio Isin (scrittore della più famosa serie Monogatari). La serie è lunga dodici episodi da circa un'ora l'uno ed è stata trasmessa unicamente in Giappone nel 2010. Ogni episodio prende il nome da una delle dodici spade di cui sopra. I disegni (i volti in particolare) possono risultare molto strani all'inizio ma vi consiglio seriamente di cimentarvi in questo viaggio accompagnati da Togame la Stratega e Yasuri Shichika, ultimo erede del Kyotōryū.

DO IT FOR THE CHEERIO!

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COWBOY BEBOP

 

DESCRIZIONE E CURIOSITÀ

Cowboy Bebop è una serie televisiva anime di fantascienza prodotta da Sunrisee diretta da Shin'ichirō Watanabe. Ambientata nel 2071 e incentrata sulle avventure di una ciurma di cacciatori di taglie spaziali, la serie si addentra nelle questioni irrisolte del passato dei protagonisti, esplorando concetti come l'esistenzialismo, la noia, la solitudine e l'influenza del passato.
L'anime è stato trasmesso per la prima volta in Giappone nel 1998, ma a causa del contenuto controverso della serie furono mandati in onda solo 12 dei 26 episodi prodotti. La totalità delle puntate venne trasmessa successivamente tra la fine del '98 e la metà del '99. Un adattamento italiano è andato in onda su MTV all'interno dell'Anime Night, tra la fine del '99 e metà 2000.
Cowboy Bebop ha ottenuto un ampio riscontro di critica e commerciale, sia in Giappone sia a livello internazionale. L'opera è stata premiata con numerosi riconoscimenti nel campo dell'animazione e della fantascienza ed è stata apprezzata per stile, personaggi, trama, doppiaggio, animazione e colonna sonora. Negli anni la serie è andata affermandosi come capolavoro dell'animazione nipponica e numerosi critici lo considerano uno dei migliori anime di tutti i tempi.

La colonna sonora di Cowboy Bebop è stata composta da Yōko Kanno, che per la sua registrazione ha formato appositamente il gruppo musicale jazz/blues dei The Seatbelts, prendendovi parte in qualità di tastierista. Le musiche jazz, country e blues di Kanno sono state universalmente apprezzate dalla critica e hanno contribuito in modo decisivo a delineare il clima e il ritmo della serie. La opening utilizzata è la canzone Tank!, composta da Kanno e suonata dai Seatbelts. Il suo ritmo intenso, unito alle rapide scene di animazione, hanno reso la sequenza introduttiva una delle più conosciute e apprezzate nel panorama degli anime.

È stato inoltre prodotto un film d'animazione, intitolato Cowboy Bebop - Il film e noto anche con il titolo internazionale di Cowboy Bebop the Movie: Knockin' on Heaven's Door.  Esso si inserisce temporalmente tra gli episodi 22 e 23 dello show e vede i componenti della ciurma del Bebop impegnati nella ricerca di un pericoloso terrorista che minaccia di rilasciare su Marte un virus letale.

AMBIENTAZIONE E TRAMA

Nel 2022 l'esplosione accidentale di un gate sperimentale, dispositivo che permette di effettuare viaggi iperspaziali, danneggia gravemente la Luna, causando la deriva di uno sciame di asteroidi e meteoriti che bombardano la superficie del pianeta Terra, sterminando gran parte della popolazione. I sopravvissuti abbandonano dunque l'ormai inospitale pianeta per colonizzare nuovi sistemi abitabili: Marte, Venere, la cintura di asteroidi e i satelliti di Giove.
Nel 2071 l'intero sistema solare è stato reso accessibile ai viaggi iperspaziali grazie ai gate, Marte è diventato il pianeta cardine del nuovo sviluppo umano e i nuovi cartelli del crimine organizzato interplanetario, primo tra tutti il Red Dragon Crime Syndicate, esercitano la loro influenza all'interno del governo e sull'Inter Solar System Police (ISSP), la polizia del sistema solare, limitandone l'efficacia nel combattere la criminalità. Per far fronte alla minaccia di evasi, terroristi, narcotrafficanti e altri pericolosi criminali, è stato quindi istituito un sistema di "taglie" simile a quello usato nel vecchio West; i nuovi cacciatori di taglie del sistema solare vengono perciò spesso denominati "cowboy".

Spike Spiegel, un ex-affiliato del Red Dragon, e il suo socio Jet Black, ex-investigatore dell'ISSP, sono due cacciatori di taglie che si spostano di pianeta in pianeta alla ricerca di criminali a bordo della loro astronave: il Bebop. Nel corso delle loro avventure, senza che lo vogliano, ai due si aggiungono tre nuovi compagni: il Welsh Corgi Pembroke iper-intelligente Ein, la provocante truffatrice perseguitata dai creditori Faye Valentine e l'eccentrica e geniale hacker preadolescente Radical Edward.
Nel corso delle loro azioni, di solito fallimentari, inconcludenti o di scarso profitto, tutti i membri dell'improbabile equipaggio dovranno fare i conti con questioni ancora irrisolte del loro turbolento passato, segnato da ricordi traumatici, memorie perdute, abbandoni mai chiariti e amori travagliati. Il tutto trattato con una forte nota filosofica, matura, psicologica ed esistenzialista che riflette sia gli attimi migliori che quelli peggiori della vita di cinque individui sperduti.

PERSONAGGI

I personaggi di Cowboy Bebop sono caratterizzati da un profondo senso di solitudine e rassegnazione, nonché da un rapporto conflittuale con il proprio passato che li porta ad affrontare in modo disilluso i loro turbamenti interiori. Ciò è ben visibile nei personaggi principali: Spike è un uomo che, dopo essersi separato dalla sola donna che abbia mai amato, si considera già morto, non ha più aspettative per il futuro ed è segnato da un'indelebile espressione stanca e indolente, il suo atteggiamento è in generale più antieroico che eroico e, come da lui stesso affermato, «vive in un sogno da cui non riesce a svegliarsi»; Jet è invece una persona che ha perduto fiducia in ciò a cui aveva consacrato la sua vita, e si trova ad osservare cinicamente il dilagare della corruzione convincendosi sempre maggiormente che il mondo in cui viveva un tempo non sia mai esistito. Lo stesso vestiario dei due riflette il loro stato d'animo; nella serie infatti si gioca spesso attorno alla parola "blue", sia come genere musicale che come colore emblema della tristezza.

Anche le protagoniste femminili riflettono tali turbamenti, in particolare Faye, contraddistinta da una esuberante presunzione e sensualità fuori dal comune, è in realtà una persona insicura ed emotivamente vulnerabile poiché priva di un passato, abituata a «abbandonare prima di essere abbandonata» e definita dalla sua seiyū (doppiatrice) Megumi Hayashibara come una "donna sgradevole"; Ed, infine, pur presentata come spensierata, sensibile e ingenua incrocia intenzionalmente le strade della ciurma del Bebop mossa dal senso di solitudine derivatole dall'essere stata abbandonata da un padre irresponsabile.

Stando a quanto dichiarato in un'intervista dal character designer Toshihiro Kawamoto, dei quattro protagonisti solamente Ed è ispirato ad una persona reale: la compositrice Yōko Kanno. Kawamoto ha inoltre affermato che, durante la realizzazione dei personaggi principali, ha voluto essere certo di renderli i più differenti possibile tra di loro, mentre il regista ha più volte detto di considerarli una parte della sua personalità o un'estensione di se stesso, come ad esempio Spike: «io non fumo, non bevo e non combatto, ma vorrei farlo — quindi Spike lo fa»

 

Dove trovarlo in streaming legali: Cowboy Bebop, la serie di 26 episodi, potete trovarla sui siti di streaming legale più famosi quali VVVVID e NETFLIX. Per il film Knockin' on Heaven's Door ancora nulla.

P.S.: Non posso non citarvi un altro dei masterpiece di Yoko Kanno, ovvero Gotta knock a little harder che fa parte della colonna sonora del film di cui accenno in Descrizione e curiosità.

 

See you space cowboy...

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