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Gli stereotipi: ha senso giocare un nano mago?


Blackstorm

Messaggio consigliato

Apro questa discussione (chiedo scusa se è nella sezione sbagliata, ma mi pare la sezione migliore, dato che prende trasversalmente sia le vecchie che le nuove edizioni) in seguito a questo post di wwanno, in cui dice:

Questione combinazioni razza/classe. Le ritengo personalmente ottime per evitare la creazione di pg assurdi del tipo nano/mago che poco o nulla hanno in comune con gli stereotipi fantasy. Se non piacciono, nulla impedisce di rimuoverle.

[...]

Se invece l'unica cosa che vi alletta è raccontare delle belle storie assieme, in settings affascinanti, interpretando i personaggi "iconici" (la limitazione sugli abbinamenti razza/classe per me è importante per questo), senza essere soverchiati dalle meccaniche di gioco, allora provate la 2^ edizione.

Ora, al di là delle meccanice di gioco, che è un altro discorso, ma davvero il fatto che io giocatore sia costretto a non poter fare il nano mago (o qualsiasi altra combinazione che adnd non si potesse fare) perchè si ritengono "assurdi" pg tipo il nano mago, perchè si ritiene che niente abbiano a che fare con gli stereotipi fantay, e che sia importante impedire a certe razze di fare certe classi perchè così la storia è più bella?

E soprattutto, visto che lo scopo dichiarato è raccontare belle storie insieme, per quale motivo nelle storie che vengono raccontate al tavolo da gioco gli stereotipi dovrebbero funzionare, quando in qualsiasi storia di narrativa, gli stereotipi non funzionano? Cosa c'è di diverso da questo punto di vista fra una storia narrata da un libro ed una creata insieme al tavolo da gioco? Perchè nella seconda gli stereotipi dovrebbero funzionare?

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La semplicità mentale.

Gli stereotipi sono ottimi quando qualcuno non vuole pensare ad un pg diverso, al perché un nano possa diventare mago, a cosa l'abbia portato ad andare contro gli interessi della sua razza per studiare l'arcano.

E' facile giocare a stereotipi, fai il guerriero umano, il barbaro buga buga, l'elfo mago... ma se cominci a fare l'elfo barbaro, la gente ti dirà "seee il mingherlino che mena come un fabbro?? e come, con le rose?"

Al ché, dovresti pensare al perché un elfo diventa un barbaro, e come lo interpreterai. Una furia silenziosa mentre rotea le lame, abbandonato da giovane, torturato, la personalità distrutta...

Tutto qui, gli stereotipi son comodi, ma non necessari.

Nella seconda funzionano solo per le regole eh, infatti dalla 3 in poi puoi fare qualunque cosa :D

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La semplicità mentale.

Gli stereotipi sono ottimi quando qualcuno non vuole pensare ad un pg diverso, al perché un nano possa diventare mago, a cosa l'abbia portato ad andare contro gli interessi della sua razza per studiare l'arcano.

E' facile giocare a stereotipi, fai il guerriero umano, il barbaro buga buga, l'elfo mago... ma se cominci a fare l'elfo barbaro, la gente ti dirà "seee il mingherlino che mena come un fabbro?? e come, con le rose?"

Al ché, dovresti pensare al perché un elfo diventa un barbaro, e come lo interpreterai. Una furia silenziosa mentre rotea le lame, abbandonato da giovane, torturato, la personalità distrutta...

Tutto qui, gli stereotipi son comodi, ma non necessari.

E allora mi chiedo: per qual motivo è meglio avere la limitazione stereotipata, sempre a livello regolistico?

Faccio notare, inoltre, che, nel momento in cui tolgo la suddetta limitazione, l'elfo barbaro o l'halfling guerriero non sono più atipici, nel mondo di gioco.

Nella seconda funzionano solo per le regole eh, infatti dalla 3 in poi puoi fare qualunque cosa :D

Ma infatti io mi sto chiedendo come questa regola supporti una bella storia.

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Premessa:

Hai quotato una parte del mio discorso non tutto, non la parte in cui ho scritto che il DM può benissimo ignorare quelle regole.

Oltretutto, avresti potuto fare un discorso generico, invece hai scelto oltre che quotare (alcune parti de) il post, anche di linkarlo con il mio nome sopra....

A pensar male potrebbe essere visto come un tentativo di mettere alla berlina.

Ora discutiamo.

I personaggi non iconici, hanno senso di essere giocati?

Si lo hanno, e spesso sono i più divertenti proprio per via della loro unicità.

Ma.....

.....Ma spesso sono anche i più assurdi/poco-credibili, magari a causa delle limitazioni che l'ambientazione pone a livello culturale a certe razze. Oppure semplicemente perché sono creati per essere 'strambi' dalla testa ai piedi, partendo appunto dall'abbinamento razza/classe.

È vero che non è sempre così, ma è anche vero che personaggi simili spesso stonano nella campagna di un DM che abbia in mente certe tematiche o un determinato mood.

Va quindi determinato ogni volta caso per caso, in relazione al setting ed al tipo di campagna.

E allora mi chiedo: per qual motivo è meglio avere la limitazione stereotipata, sempre a livello regolistico?

La limitazione se esiste, può essere infranta dal DM in favore dei giocatori, ed il DM apparirà come buono (perché sta concedendo). Viceversa se non esiste, il DM per esigenze di setting e mood può proibire alcune cose ai giocatori risultando però ai loro occhi come "cattivo" e probabilmente causando le loro lagnanze.

Personalmente preferisco dunque che dei limiti esistano per i giocatori, per poi infrangerli in loro favore senza risultare 'cattivo', ovviamente quando setting e mood lo consentono.

Edit:

Faccio notare, inoltre, che, nel momento in cui tolgo la suddetta limitazione, l'elfo barbaro o l'halfling guerriero non sono più atipici, nel mondo di gioco.

La discussione era nata in relazione alla 2^ edizione. L'esempio del nano/mago è calzante. In d&d 2^ edizione i nani hanno una naturale resistenza alla magia che si traduce in consistenti bonus ai TS, nella possibilità che determinati oggetti magici nelle loro mani falliscano. Il nano/mago nella 2^ edizione non è consentito per un motivo, non per capriccio.

Se un giocatore vuole usare un PG che non sia 'classico' (come il nano/mago), per il piacere di essere più unico che raro, dovrà poi sopportare tutti i problemi che la sua natura gli ha imposto.

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Premessa:

Hai quotato una parte del mio discorso non tutto, non la parte in cui ho scritto che il DM può benissimo ignorare quelle regole.

Oltretutto, avresti potuto fare un discorso generico, invece hai scelto oltre che quotare (alcune parti de) il post, anche di linkarlo con il mio nome sopra....

A pensar male potrebbe essere visto come un tentativo di mettere alla berlina.

1) Ti invito a leggere attentamente il quote che ho riportato, dove la terza frase, subito prima delle [...], è: "Se non piacciono, nulla impedisce di rimuoverle.", cosa che mi pare implichi che il tuo discorso sul dm libero di ignorare le regole sia stato citato.

2) Ho fatto un discorso generico, citando il tuo post perchè è quello che mi ha dato lo spunto, di solito quando si prende spunto da un commento si ha l'accortezza di citarlo.

3) Ho linkato il tuo post con il nome perchè come ho detto sopra ho citato la fonte che mi ha dato lo spunto, ed ho linkato il post in modo che potesse essere letto tutto il tuo intervento.

4) Se pensi male, il problema è tuo.

Ora discutiamo.

I personaggi non iconici, hanno senso di essere giocati?

Si lo hanno, e spesso sono i più divertenti proprio per via della loro unicità.

Ma.....

.....Ma spesso sono anche i più assurdi/poco-credibili, magari a causa delle limitazioni che l'ambientazione pone a livello culturale a certe razze. Oppure semplicemente perché sono creati per essere 'strambi' dalla testa ai piedi, partendo appunto dall'abbinamento razza/classe.

Parliamone: di base, perchè i nani o gli halfling non possono darsi alla magia arcana?

Perchè uno gnomo o un halfling non possono essere dei ranger?

Perchè solo un umano può dedicarsi al paladinato?

PS: faccio notare che ho non ho mai negato che le limitazioni regolistiche possano essere levate o messe, non è quello di cui sto parlando, quello che mi interessava capire è perchè questi limiti presenti di base secondo te, e probabilmente anche secondo altri, dovrebbero aiutare la storia.

La limitazione se esiste, può essere infranta dal DM in favore dei giocatori, ed il DM apparirà come buono (perché sta concedendo). Viceversa se non esiste, il DM per esigenze di setting e mood può proibire alcune cose ai giocatori risultando però ai loro occhi come "cattivo" e probabilmente causando le loro lagnanze.

Mai avuto il problema. Anzi, in realtà ce l'ho per una prossima campagna in corso in cui il dm ha imposto limitazioni molto spinte, ma parliamo di un caso limite, in cui sono limitate le razze a un paio e le classi a una manciata scarsa.

Personalmente preferisco dunque che dei limiti esistano per i giocatori, per poi infrangerli in loro favore senza risultare 'cattivo', ovviamente quando setting e mood lo consentono.

Io non mi pongo il problema. Non sono mai stato considerato cattivo dai miei giocatori, anche quando ho posto dei limiti.

La discussione era nata in relazione alla 2^ edizione. L'esempio del nano/mago è calzante. In d&d 2^ edizione i nani hanno una naturale resistenza alla magia che si traduce in consistenti bonus ai TS, nella possibilità che determinati oggetti magici nelle loro mani falliscano. Il nano/mago nella 2^ edizione non è consentito per un motivo, non per capriccio.

Se un giocatore vuole usare un PG che non sia 'classico' (come il nano/mago), per il piacere di essere più unico che raro, dovrà poi sopportare tutti i problemi che la sua natura gli ha imposto.

Certo, la discussione era nata in relazione alla 2 edizione, e quindi? Ho detto semplicemente che nel momento in cui le limitazioni vengono tolte, la cosa non è più atipica, non capisco cosa cambi e cosa c'entri il capriccio.

Inoltre, quando ho mai detto che non deve subire le conseguenze delle sue scelte? In 3ed un nano bardo avrà qualche problema con gli incantesimi, e quindi? E' una scelta del giocatore, non vedo perchè castrarla. Non è questione di essere più unici che rari, è questione di avere il piacere di giocare la razza che mi pare e la classe che mi pare, subendo le eventuali conseguenze. Il fatto è che di base la cosa viene fortemente impedita da advanced, vedi anche per esempio i limiti, fortissimi, di punteggio per le razze e per le classi, che insieme alla limitazione delle combinaizoni razza classe, rendono davvero difficile giocare ciò che si vuole, quand'anche ciò che si vuole rientri negli stringenti limiti degli stereotipi (ormai sinceramente ammuffiti).

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1) Ti invito a leggere attentamente il quote che ho riportato, dove la terza frase, subito prima delle [...], è: "Se non piacciono, nulla impedisce di rimuoverle.", cosa che mi pare implichi che il tuo discorso sul dm libero di ignorare le regole sia stato citato.

2) Ho fatto un discorso generico, citando il tuo post perchè è quello che mi ha dato lo spunto, di solito quando si prende spunto da un commento si ha l'accortezza di citarlo.

3) Ho linkato il tuo post con il nome perchè come ho detto sopra ho citato la fonte che mi ha dato lo spunto, ed ho linkato il post in modo che potesse essere letto tutto il tuo intervento.

4) Se pensi male, il problema è tuo.

Parliamone: di base, perchè i nani o gli halfling non possono darsi alla magia arcana?

Perchè uno gnomo o un halfling non possono essere dei ranger?

Perchè solo un umano può dedicarsi al paladinato?

PS: faccio notare che ho non ho mai negato che le limitazioni regolistiche possano essere levate o messe, non è quello di cui sto parlando, quello che mi interessava capire è perchè questi limiti presenti di base secondo te, e probabilmente anche secondo altri, dovrebbero aiutare la storia.

Mai avuto il problema. Anzi, in realtà ce l'ho per una prossima campagna in corso in cui il dm ha imposto limitazioni molto spinte, ma parliamo di un caso limite, in cui sono limitate le razze a un paio e le classi a una manciata scarsa.

Io non mi pongo il problema. Non sono mai stato considerato cattivo dai miei giocatori, anche quando ho posto dei limiti.

Certo, la discussione era nata in relazione alla 2 edizione, e quindi? Ho detto semplicemente che nel momento in cui le limitazioni vengono tolte, la cosa non è più atipica, non capisco cosa cambi e cosa c'entri il capriccio.

Inoltre, quando ho mai detto che non deve subire le conseguenze delle sue scelte? In 3ed un nano bardo avrà qualche problema con gli incantesimi, e quindi? E' una scelta del giocatore, non vedo perchè castrarla. Non è questione di essere più unici che rari, è questione di avere il piacere di giocare la razza che mi pare e la classe che mi pare, subendo le eventuali conseguenze. Il fatto è che di base la cosa viene fortemente impedita da advanced, vedi anche per esempio i limiti, fortissimi, di punteggio per le razze e per le classi, che insieme alla limitazione delle combinaizoni razza classe, rendono davvero difficile giocare ciò che si vuole, quand'anche ciò che si vuole rientri negli stringenti limiti degli stereotipi (ormai sinceramente ammuffiti).

Ok ritiro quanto detto. Non avevo letto bene e chiedo scusa.

Il fatto che tu non sia mai stato considerato 'cattivo' per le eventuali limitazioni che hai imposto, non vuol dire che non possa accadere.

Io personalmente per evitare lamentele quando masterizzavo alla 3^ edizione concedevo tutto. Se un giocatore sceglieva di fare una cosa me la studiavo e basta. Loro erano felici così, e a me andava bene.

Quando parlo di 'capriccio' in relazione al nano/mago, è per dire che si tratta di una razza che è pensata per essere 'impermeabile' alla magia, quindi è logico che nel sistema della 2^ (dove questo genere di limitazioni sono la norma) non possa essere mago.

Altre scelte, come la proibizione dell'halfling ranger sono obbiettivamente più arbitrarie e difficilmente spiegabili.

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Io capisco che qualcuno possa voler eliminare la combinazione nano/mago per questioni di atmosfera. Voglio dire, in Dark Sun non puoi fare uno Halfling/Mago, punto e basta. Gli Halfling non usano la magia. E mangiano la gente e ti scassano con i poteri psionici e in generale sono la razza più temuta e odiata del pianeta.

Questa io la chiamo atmosfera. Esiste anche l'atmosfera del vecchio AD&D e fa bene wanno a parlare di stereotipi, perché quelle scelte regolistiche hanno creato gli stereotipi che ammorbano l'immaginario fantasy di oggi. I nani odiano la magia e quindi non possono fare i maghi, gli elfi sono graziosi ed effemminati. La cosa curiosa è che questi stereotipi derivano da una lettura maldigerita de Il Signore degli Anelli, che è ambientato in un mondo dove i nani lanciano potenti maledizioni e gli elfi sono 1,90 per 90 chili e se ne sbattono di fame, freddo e fatica (altro che -2 a Cos e aggraziati).

Io penso che non ci sia nulla di male a stabilire che i nani o gli halfling non possano essere maghi. Può servire a creare un'atmosfera. Ma sottolineo anche che detta atmosfera può stimolare la fantasia creando qualcosa di nuovo e capace di meravigliare, come Dark Sun, o appiattirla riportando tutto nei binari già visti cento volte.

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Il fatto che tu non sia mai stato considerato 'cattivo' per le eventuali limitazioni che hai imposto, non vuol dire che non possa accadere.

Vero, come può accadere che levando certe limitazioni si venga considerati Master incapaci di gestirle. È un discorso un pò fine a sé stesso...

Quando parlo di 'capriccio' in relazione al nano/mago, è per dire che si tratta di una razza che è pensata per essere 'impermeabile' alla magia, quindi è logico che nel sistema della 2^ (dove questo genere di limitazioni sono la norma) non possa essere mago.

Ora, io non sono molto esperto, ma parliamo della stessa edizione in cui i drow hanno una resistenza alla magia anche migliore ma nonostante questo sono ottimi e potenti maghi?

Inoltre, i nani hanno "impermeabilità" solo a tutta la magia, arcana o divina che sia, non mi risultano distinzioni in tal senso, quindi mi chiedo in base a quale motivazione la magia divina è concessa ma quella arcana no. Questo mi sembra piuttosto arbitrario.

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mi chiedo in base a quale motivazione la magia divina è concessa ma quella arcana no. Questo mi sembra piuttosto arbitrario.

Il motivo è che Gimli si presenta come un personaggio molto prosaico e sospettoso nei confronti della magia. Quindi i nani non possono fare i maghi. Però i chierici non ci sono ne iSdA, sono un'aggiunta a parte e quindi il problema non si pone.

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Si creano così tutte le vulgate (esempio: balrog *cornuto*; sulle ali ci possono essere dubbi, ma le corna non hanno ragion d'essere), è un processo affascinante ma bisogna anche saper andare oltre e recuperare la correttezza filologica.

Perché in questo modo magari scopri che dietro la vulgata appiattita (facendo l'esempio con la Vulgata, quella dei cammelli che passano per le crune degli aghi rubando il posto alle gomene) ci sono profondità impensabili, che a partire dalle stesse fonti puoi creare tante altre cose interessanti, e magari lo fai. :)

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mmh premettendo che io non vedo l'ora di trovare un'edizione in cui il nano mago sia non solo possibile, ma anche caratterizzabile verso un'idea più "nanica" possibile della magia, capisco che la cosa possa fare strano, perché si tende ad avere appunto una visione piuttosto "standardizzata" del fantasy. è una questione che anche io ho notato, e diverse volte affrontato proprio su questo forum, in quanto tutte le popolazioni di halfing sembravano composte da ladri, tutte quelle elfiche sembravano composte da maghi o ranger, tutte quelle di orchi da barbari e così via, ed era una cosa che non sopportavo.

Molte volte è questione di background dell'ambientazione (da millenni i nani hanno combattuto contro un popolo di grandi incantatori, e per questo ne sono diventati più resistenti. tuttavia questo ha portato ad un inibizione - possiamo dire genetica - delle loro capacità arcano). molto più spesso è solo "perché un nano mago è brutto" (comprensibile? si. condivisibile? no, è una visione personale, e non rispecchia la MIA visione).

riguardo alla magia divina, invece, è una questione più culturale che altro: i nani sono, per bg culturale, conservatori e tradizionalisti, e guarda caso la storia ci insegna che le religioni possiedono proprio queste due "caratteristiche", quindi nani e religione sembrano accostarsi bene, tengono alla loro storia, al loro passato, alle tradizioni (anche al progresso tecnologico, sono spesso associati, ma non entra in contrasto con il loro tradizionalismo culturale, hanno solo la tradizione della meccanica/architettura).

spero di aver detto la mia, comunque viva i nani bardi!

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Che poi diavolo i nani che sono costanti e "solidi" ce li vedo come gente che studia minimo 4-5 ore al giorno...per la questione del sangue infatti meglio mago dello stregone a sto punto ma ovviamente son limitazioni arbitrarie e imho "stupide"...(poi ovvio ci son ambientazioni predefenite come warhammer fantasy che a parte i forgiarune i nani non han magia).

Con ciò non parlo "di persone in particolare" ma ho avuto conoscenze dirette di gente pigra mentalmente e "stupida" che ama sguazzare in questa pigrizia....è che la gente usa i manuali base anche per l'ambientazione standard senza "creare nulla"....insomma ci si adagia sulle 2-3 righe del libro...

Bello Pathfinder che ha le opzioni di classe preferita per ogni razza cambiando i "bonus" (senza metterne per forza una)....

PS e poi appunto anche i drow han resistenza alla magia ma son ottimi maghi....

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Che poi si potrebbero anche sfruttare i limiti di una razza per creare opportunità invece che paletti... Ad esempio, gli gnomi 2e erano anch'essi resistentissimi alla magia, ma avevano una capacità innata con la magia illusoria e una grandissima predisposizione per scerzi e dispetti, per cui gli era permesso diventare illusionisti (e col +1 a Int potevano anche arrivare al fatidico 19 che gli avrebbe permesso di eliminare il limite agli incantesimi conosciuti per livello)... I nani sono sempre stati descritti come robusti, infaticabili, resistenti e determinati, per cui unendo questo alla loro resistenza alla magia e ai veleni non ci sarebbe stato niente di male nel permettere l'abiuratore come classe di mago: in pratica un estendere le loro capacità difensive anche agli altri...

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Penso che siano solo problemi di maturità dei giocatori; perché se prendi per il **** un halfling barbaro per più di 2 sessioni sei sicuramente infantile.

no, se io fossi un veterano temprato da mille battaglie, alto 1,90 mt, 110kg di muscoli e mi accompagnassi ad un bambino (che queste sono le proporzioni) alto 100 cm, che pesa si e no 40 kg e che si atteggia a fare il guerriero grezzo e forzuto io (guerriero veterano, non io Azael) lo prenderei per il **** sempre.:evil:

Puoi essere anche il figlio di Chuck Norris, ma se pesi 40 kg cadi per terra se ti spingo. Punto.:cool:

Poi ci sarebbero le sfumature, se fossi buono lo prenderei in giro con battutine simpatiche, se fossi malvagio con battute molto pesanti.

Ma un tappo che si atteggia a barbaro non ha senso, o meglio, per me ce l'ha solo in una comunità di halfling, dove se sei il più grosso e "selvatico" di tutti puoi essere definito barbaro dai tuoi simili. Come puffo forzuto...:D

Il nano mago no, per pietà...:cry:

Personalmente non mi piace che tutti possano fare qualunque cosa, quella è una prerogativa degli uomini, lo trovo più un capriccio "voglio fare questo, voglio fare quello" Solo per sentirsi "diversi" dagli altri che seguono le regole.

Personalmente gli elfi non saranno mai barbari, al massimo saranno guerrieri giocati in maniera meno "fine" rispetto agli altri elfi, ma non hanno la fisicità per essere barbari.:yes:

I nani non lanciano incantesimi perchè per mentalità non si sognerebbero mai di provarci. (se ci provassero magari ne sarebbero capaci... Nel mio mondo no, muoiono alla nascita quelli!)

I nani chierici è diverso, il mago studia la trama e ne "ruba" l'energia per utilizzarla sotto forma di incantesimi.

Il chierico canalizza solamente il potere del suo Dio, fa da tramite, magia arcana e magia divina sono diverse.

Poi ovviamente se tutti son d'accordo si fa ciò che si vuole, l'importante è divertirsi:-)

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Il nano mago no, per pietà...:cry:

Personalmente non mi piace che tutti possano fare qualunque cosa, quella è una prerogativa degli uomini, lo trovo più un capriccio "voglio fare questo, voglio fare quello" Solo per sentirsi "diversi" dagli altri che seguono le regole.

Personalmente gli elfi non saranno mai barbari, al massimo saranno guerrieri giocati in maniera meno "fine" rispetto agli altri elfi, ma non hanno la fisicità per essere barbari.:yes:

I nani non lanciano incantesimi perchè per mentalità non si sognerebbero mai di provarci. (se ci provassero magari ne sarebbero capaci... Nel mio mondo no, muoiono alla nascita quelli!)

I nani chierici è diverso, il mago studia la trama e ne "ruba" l'energia per utilizzarla sotto forma di incantesimi.

Il chierico canalizza solamente il potere del suo Dio, fa da tramite, magia arcana e magia divina sono diverse.

Il tuo discorso parte da una metambientazione che non esiste però....credo che questi "Problemi" derivino da un'impostazione dii 2a ed. di D&D dove non tutti facevano tutto...

Tanto per smontarla semplicemente:elfo barbaro=>elfo selvaggio del faerun,nano mago=>qualsiasi nano perchè tra tutti i manuali di ambientazione non ho mai letto "i nani NON posson essere maghi(di sicuro in eberron contando che creano sistemi di sicurezza bancari con vari incantamenti) e solo gli umani posson fare tutto"..

Insomma questo sono le solite idee "da vulgata" che non si capisce da dove cavolo sono arrivate.....(tralasciando il discorso sull'halfling che con tutte le varianti di barbaro si può farne uno anche fisicamente più consono tipo la versione furia danzante o come si chiama che ti rende più veloce a colpire che bestione).....

Cioè boh mi sembra la vittoria delle minestre riscaldate XD (in amicizia ovviamente è che rimango perplesso)...azael ma da dove "son arrivate" codeste idee di meta-ambientazione?

Che poi non è un capriccio voler fare quello e questo...son le classi BASE che son disponibili per TUTTI :P .

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