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L'arrivo nel gelido Nord


Samirah

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Siamo ancora sul mercanteli.

Le 3 Caravelle ci stanno venendo addosso.

Panico, Urla, Strepiti, Varie ed Eventuali.

Il capitano si mette una maglia di Matarazzi e si avvicina al Maestro e gli dice qualcosa all'ORECCHIO. (nota come ho evidenziato il termine ORECCHIO).

il Maestro si mette una maglietta di Zidane e colpisce il capitano con una testata. Poi si volta verso di noi e ci urla: riunione supersegreta nella stiva.

Giunti nella stiva ci dice che il capitano ha detto che non ha intenzione di farsi prendere dalle 3 caravelle perchè si è rotto i coglini di signori braghettosi che fanno i porci comodi loro sul ponte della sua nave.

Facciamo notare che:

A) Le 3 Caravelle fanno più veloci di noi

B) Le 3 Caravelle sono armate fino ai denti

C) Le 3 Caravelle sono Le 3 Caravelle e noi siamo Il Mercantile...

Ma il maestro ci dice che il capitano gli ha detto che un amico del cugino del nipote del pescivendolo ad Approdo del Re gli ha detto che nella stiva, imboscata da qualche parte, vi è una sostanza strana e quasi maggika capace di prendere fuoco da sola e di bruciare forte e tanto. Siccome i marinai non lo sanno perchè se no impazziscono di paura tocca a noi eroi impazzire di paura.

Dopo aver congetturato sei ore sul perchè sta roba non è esplosa durante la tempesta iniziamo a cercarla e troviamo fra le n casse di vino n-(n-2) casse di ampolle in ferro pesantissime che supponiamo contengano la mistica sostanza.

A questo punto parte l'angolo della demenza.

Maestro come si usa questa roba?

Boh!

Ah!

Potremmo lanciarla da 800 metri e colpire senza essere a tiro!

Come?

Boh!

Ah!

Potremmo travasarla in ampolle meno pesanti e lanciarle!

Idiota!

Scusate...

Potremmo berne a volontà per poi gettarci contro una nave!

Ehi, che ci fa Alkaida nella stiva?

Potremmo legare un ampolla ad una botte vuota, cospargere la botte di pece, gettare la botte in mare e poi quando la nave è a tiro Marik, infallibile arcere, potrebbe scoccare una freccia infuocata di quelle che aveva preparato in precedenza alla botte e incendiare così la nave!

Zitta donna!

Potremmo chiedere un parere al Capitano!

Ottima idea Nate, vai!

e mentre la nave trema io salgo di sopra, il capitano mi dice che i tremori erano dovuti al fatto che abbiamo appena evirato non so chi ma che ora grazie a sta mossa stiamo cercando pateticamente di fuggire a navi che vanno il doppio rispetto a quanto andiamo noi.

Chiedo al Capitano come usare la robba e lui mi dice:

Potreste legare un ampolla ad una botte vuota, cospargere la botte di pece, gettare la botte in mare e poi quando la nave è a tiro Marik, infallibile arcere, potrebbe scoccare una freccia infuocata di quelle che aveva preparato in precedenza alla botte e incendiare così la nave!

Ottima idea Capitano!

Torno di sotto e spiego nei dettagli la fine arguzia del capitano:

Il capitano ha detto che potremmo legare un ampolla ad una botte vuota, cospargere la botte di pece, gettare la botte in mare e poi quando la nave è a tiro Marik, infallibile arcere, potrebbe scoccare una freccia infuocata di quelle che aveva preparato in precedenza alla botte e incendiare così la nave!

Ma è quello che ho detto io!

Zitta donna!

Facciamo quello che dobbiamo fare e due minuti dopo ci sono 3 bombe botti a galleggiare nel mare.

Le navi si avvicinano e Marik apre le danze centrando la prima botte proprio mentre la prima nave ci passa sopra.

La botte prende fuoco, l'ampolla prende fuoco, la nave prende fuoco.

I nostri marinani sono in preda al panico. I marinai di queglialtri sono in preda al fuoco.

La nave cola a picco come una barca di carta nello sciacquone.

Marik centra anche le altre due botti e anche se le altre due navi non esplodono sono comunque costrette a rallentare e quindi noi cogliamo l'occasione di defilarci.

Il Capitano ringrazia il bracconiere e ci informa che non ne può più di noialtri e che ci sbarca presso la foce del fiume sconosciuto con tanti saluti, arrivederci e grazie.

Saccheggiamo la stiva e la cabina di abiti invernali, provviste e un mestolo e ci apprestiamo a sbarcare.

A contatto con l'acqua gelida ho una crisi isterica ma i ceffoni di Lucas mi aiutano.

Intirizziti come non mai, dopo esserci cambiati d'abito, cominciamo la lunga marcia.

Il bracconiere, indossati i suoi vestiti da squadrista, ci impone una marcia forzata degna del peggior regime totalitario e mentre il bastardo e il prete organizzano un prototipo di sindacato per i nobili caduti in disgrazia la marcia prosegue lenta e inesorabile.

Durante la pausa Marik ci solleva un pò il morale con i suoi consigli:

1)Asciugate gli stivali o vi cadranno le dita dei piedi.

2)Asciugate i guanti o vi cadranno le dita dei piedi.

3)Non allontanatevi dal campo o vi cadranno le dita dei piedi.

4)Dormite vicino al fuoco o vi cadranno le dita dei piedi.

5)Comunque sia, a dispetto delle precauzioni prese, è altamente probabile che prima della fine qualcuno perde qualche dita dei piedi.

Io cerco di accendere il fuoco imitando Marik ma fallisco poichè si scopre che io sono un asso non ad accendere il fuoco ma a renderlo stabile. Da questo momento in avanti sia messo agli atti che ho sempre mantenuto stabile ogni fuoco menzionato nel riassunto.

Dopo poco la marcia riparte.

Marcia.

Pausa.

Marcia.

Pausa.

Marcia.

Pausa.

Disperazione.

Ci accampiamo per la notte e il bracconiere inizia con le false promesse: vi porterò una lepre, qui vicino ci deve essere un autogrill ecc.

La notte tutti i nobili sono in preda agli incubbi e io sogno di magnare e bere ma poi arriva mio kuggino karmine frey che butta un'ampolla di sbobba altofocosa nel camino e scoppia tutto. Mi sveglio e mi accorgo che Marik mi sta prendendo a calci perchè dormeno sono finito sul fuoco.

Il maestro guarda il mio braccio e nota pelliccia bruciata vestito bruciato e pelle intonsa. ci rimane male ma non dice niente e tutti tornano a dormire.

Il giorno dopo stessa storia a base di calli, marce forzate, freddo, duroni e lepri che non arrivano. A un certo punto Marik in esplorazione trova case bruciate e cadaveri di disgraziati e quindi accelleriamo il passo.

Alla fine ci accampiamo e il bracconiere se ne va a comprare le sigarette. Mentre è via noi siamo li che ci facciamo i ***** nostri quando sentiamo un rumore provenire dalla bosca. Senza pensarci un attimo Lucas estrae la spada e noi lo imitiamo sfoderando i nostri pugnalini demodè. A questo punto il prete avvista nella bosca un enorme barbaro barbuto e ricoperto di pelli che ci fissa incarognito brandendo una colossale ascia bipenne. Il prete rinfodera il pugnale ed esibisce la mano alzata, segno diplomatico ufficiale in tutti i paesi del mondo. Il barbaro risponde col suo segno diplomatico personale ovvero afferra un accetta da lancio e la lancia contro il prete. Il risultato è il prete da una parte e il suo orecchio dall'altra. A questo punto mentre il prete urla in preda al panico e mentre il maestro accorre per cercare di prestare un primo soccorso al ferito, il bastardo e la gentil pulzella cercando di nascondersi, chi meglio (lei) e chi peggio (io). Lucas invece si prepara a ricevere la carica dell'energumeno. Mentre il resto del mondo (il maestro e la pulzella) cerca invano di consolare un prete impazzito, io assisto incredulo alla pugna fra Lucas e il barbarazzo. Lucas lavora di precisione mentre Barbarazzo lavora di gnoranza. Nonostante Barbarazzo sia in canotta e Lucas chiuso in uno scaglione risulta evidente che dopo poco il combattimento volge a favore di Barbarazzo.

A questo punto medito la fuga ma poi mi sovviene che sicuramente questo tizio corre sei volte me e poi alla fine non mi va di lasciare a morire il maestro che mi vuole bene e chi ha portato in mezz alla tundra a patire il freddo e la fame e a farmi ammazzare senza nemmeno spiegarmi il perchè e poi non voglio nemmeno che Lucas muoia perchè Lucas è mio amico e mi vuole bbene.

Alla luce di questo mi scaglio alle spalle di Barbarazzo e lo molesto con il mio stuzzicadente samurai. Questo si volta e cerca di massacrarmi ma io riesco a tenerlo impegnato al modico prezzo di una ubercrocchia sul mascellone e intanto da dietro Lucas fa quel che può per ucciderlo. Siccome Lucas però è ferito marcio non riesce a concludere e si limita a fornirmi un ottimo assist colpendo Barbarazzo alla Gambazza e facendolo vacilllare. Io colgo l'occasione e pianto il Pugnalazzo nell'Occhiazzo di Barbarazzo che ha subito un Collazzo e si accascia nelle neve mentre poco più in la il prete continua a urlare: il mio Orecchiazzo!

Subito torna Marik, guarda il macello e fa: beh visto che state tutti bene io vado a comprare i fiammiferi per le sigarette e si mette a seguire le tracce dell'energumeno arrivando a 4 cadaveri di barbaro fatti a pezzi da un manipolo di uominia cavallo. A questo punto sulla base di non so quale principio matematico il bracconiere riesce a computare che mancano 3 barbari all'appello.

Mianwail (notare l'inglese) io mi curo la mascella bevendo e il maestro prepara vin brule per il moribondo Lucas e il prete areodinamico. Lucas è messo male ma il maestro fa i numeri e lo salva anche se per un giorno ci tocca stare li ad aspettare che si riprenda un po. Inoltre pare che non sarà mai più in grado di usare il braccio destro...

Torna Marik e ci racconta che in giro ci sono Barbarazzo 2, 3 e 4 e che quindi non appena Lucas sta bene è il caso di telare. Intanto il maestro pastrocchia con l'orecchio del prete ma non si sa bene se lo ricuce o no. Lucas si riprende e tutti quandi ripartiamo allegramente.

Marce brevi e pause lunghe ed è di nuovo sera...

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