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La "crisi" secondo me


Godric il Paladino

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Il Mondo è un continuo spunto se vuoi scriverci su, e questa è una cosa abbastanza banale da dire.

Non mi piace parlare di cose che sono più grandi di me, un tempo lo facevo spesso, anche con fare arrogante, ma non me ne rendevo conto.

Oggi dò la mia se interpellato e chi mi conosce sa che non mi risparmio e se ho un'idea, quella è e la difendo. E' un difetto lo so.

Nel contempo non vorrei che passasse l'idea che del Mondo non me fregasse nulla, per quanto possa essere più grande di me scriverci su, ci sono tuttavia cose che richiedono che una persona ci pensi su e si faccia un'idea, del resto sul Mondo ci abito, avere un'idea su di esso lo sento come mio diritto.

Dante diceva che per i peccatori di ignavia c'è pronto un posticino all'Inferno.

E quindi parte la carrellata di "secondo me", carrellata che non ha punto preciso di inizio, vado in ordine sparso, partendo dicendo che secondo me la crisi è figlia degli errori di chi ha troppi soldi, di un capitalismo portato all'estremo, di chi ha voluto avere di più del tanto che ha aveva già senza pensare alle conseguenze, ai lavoratori che potevano perdere il lavoro, mi piace ciò che disse il Presidente Obama, che incolpa i ricchi, ma non per l'essere ricchi in se, ma per la loro avidità e irresponsabilità, ora è giusto che pensino agli errori e paghino di più. Certo non è solo colpa loro, il sistema ha avuto falle piuttosto profonde, grosse e sbagliate speculazioni bancarie, investimenti completamente sbagliati, sovrapproduzione in alcuni settori. La cosa in comune è che in ogni settore dove ci sono stati gli "errori" vengono dalle decisioni di chi ha i capitali e vuole avere più capitali e fare gli interessi di pochi, non prendiamoci in giro, l'economia è nelle mani delle persone agiate, chi ha in mano tanti soldi spesso ha grosse responsabilità, se non le si sanno gestire si fanno errori e gli errori generano errori e dopo un pò prevenire non è stato possibile, ora bisogna curare, non sono un economista e in termini economici non potrei indicare un modo preciso, penso che a questo punto bisogna mostrare al Mondo solo la cooperazione e la solidarietà possano aiutare a uscire dal tunnel, menti sveglie e responsabili alla guida dei posti dove ci sono in ballo i miliardi, aiuti per i più deboli e sacrifici da chi ha di più.

Ho parlato di Obama, apro una parentesi, mai come adesso sono veramente contento e plaudo gli americani, hanno scelto il migliore sulla piazza, un uomo con dei principi, con dei valori, che rappresenta la vera America comparsa e scomparsa con la Rivoluzione, riapparsa un pò con Kennedy e sparita fino a adesso. Sono contento che siano crollate quelle barriere sulla razza (ma che nel piccolo sopravvivono purtroppo) ora si che si può cominciare parlare di uguaglianza. Buon lavoro Signor Presidente.

Tornando alla crisi, io ci penso spesso, anche se non sembra, leggo di milioni di posti di lavoro persi e posti di lavoro che si perderanno, in Italia e nel Mondo...questi disoccupati dove li si mettono? come li si aiuta? Se c'è una cosa veramente brutta che possa succedere è quando la disperazione si trasforma in violenza, perchè è infermabile, e qualcosa già si vede, proteste violente, manager rapiti e picchiati ecc...sono azioni deprecabili e disdicevoli ma la disperazione fa fare cose che anche il più mite al mondo non penserebbe mai di fare...

E' qui che ogni uomo che può deve mettersi una mano sul cuore e trovare la soluzione, chi può in politica ha il dovere istituzionale di proteggere costoro, chi ha i soldi deve cercare di metterli a disposizione, non regalandoli ma a creare nuovi investimenti che possono creare posti di lavoro, investire nelle nuove tecnologie, in nuove energie, anche rischiando qualcosa, ma è con un atteggiamento propositivo che si va avanti. Bisogna rivoluzionare modi di fare obsoleti e che danno profitto solo ai pochi, abbattere le falle del sistema bancario e regolamentarlo ecc.

E' più facile a dirsi che a farlo, e poi parlo facile io, qui a digitare sul pc e mi arrogo il diritto di dire cosa si deve fare...è per questo che dico che non mi piace parlare di cose più grandi di me, ma questa è la risposta che darei alla domanda "che ne pensi della crisi".

E' la risposta di un cittadino del mondo, non esperto del settore, un pò demagogica e utopistica ma sincera, seppur conscio del fatto che ormai la sincerità non basti più.

(NOTE AI COMMENTATORI, accetto volentieri, anzi spero che arrivino, critiche sulla forma e l'ortografia dello scritto e anche il vostro pensiero sui contenuti ma facendo in modo che questo non diventi un topic sulla crisi, visto che c'è già)

8 Commenti


Commento consigliato

Oggi do

l'economia è in mano delle persone agiate

La seconda è più veniale della prima. Ma non mi sono messo lì a frugare parola per parola.

Per il resto la formula, diciamo, del flusso di coscienza funziona e mi piace, ma va pianificata con molta cura perché, al di là delle apparenze, non si tratta semplicemente di frasi buttate a caso.

Un esempio che ritengo molto molto piacevole è un recente post di Aerys.

Sul contenuto mi astengo. Ognuno può pensarla come vuole. L'unico "cruccio" è questa mitizzazione di un essere umano che ancora ha fatto ben poco di concreto (tre mesi!).

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Adesso che ci penso non era un post ma un racconto che mi hai fatto leggere. Sorry!

Magari l'hai postato da qualche parte e puoi mettere il link per Godric?

Era quel racconto di due pagine in forma "flusso di coscienza", o come si chiama quella tecnica di scrittura. Mi era piaciuto un sacco.

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Ah, ho capito. Al momento in realtà è ancora "segreto", nel senso che sto aspettando l'esito di un concorso e non credo di poterlo diffondere online, appena possibile lo farò.

Usavo il flusso di coscienza nei temi al liceo ogni tanto, mi è sempre piaciuto un sacco. :-)

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